Cronaca

Arrestato corriere della droga alla stazione di San Vito Marina

Un corriere lancianese della droga è stato arrestato alla stazione di San Vito Marina di ritorno in treno da Pescara dove si era approvvigionato di sostanze stupefacenti. Con l'accusa di detenzione e spaccio i carabinieri della compagnia di Ortona, diretti dal maggiore Roberto Ragucci, hanno arrestato M.P., 45 anni, residente a Lanciano, trovato in possesso di 50 grammi di cocaina suddivisa in 160 dosi, e 16 grammi di eroina suddivisa in due confezioni. Secondo le risultanze investigative dei carabinieri, che seguivano l'uomo da tempo, l'arrestato operava lo spaccio a Lanciano e comuni limitrofi. 

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Rissa con mazze da baseball, cinque arresti

I carabinieri della compagnia di Atessa hanno arrestato cinque albanesi accusati di rissa e resistenza a pubblico ufficiale. La notte scorsa, a mezzanotte, in una piazza di Piazzano di Atessa, località Piana La Fara, si sono affrontati due gruppi picchiandosi selvaggiamente con bastoni e mazze da baseball. Immediato l'arrivo dei carabinieri, coordinati dal capitano Marco Ruffini, che hanno cercato di disperdere i duellanti risultati alticci. Tutti hanno opposto resistenza all'intervento dei militari. Soltanto due degli albanesi feriti hanno fatto ricorso alla medicazione all'ospedale di Atessa, riportando lesioni per una prognosi rispettivamente di 10 e 7 giorni. 

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Spiaggia accessibile e di qualità. Lo stabilimento balneare Lido Trieste di Pescara primo in Abruzzo ottenere certificazione internazionale Iso 13009.

Lo stabilimento balneare di Pescara Lido Trieste ha ottenuto, nei giorni scorsi, l’ambita certificazione di qualità internazionale ISO 13009. Lo standard internazionale ISO 13009 rappresenta, a livello mondiale, il bollino di qualità ed ecosostenibilità specificatamente per gli stabilimenti balneari. Supportato dalla società di consulenza Cda srl di Chieti, lo stabilimento balneare Trieste ha sostenuto l’esame da parte del famoso organismo di certificazione Certiquality srl di Milano.

“E’ una certificazione che si va ad aggiungere ad altre che abbiamo ed è importante per dare un servizio migliore al cliente, creare valore all’azienda, ma ,fondamentalmente, per innovare un’attività che viene vista come qualcosa di statico. il nostro e un lavoro dinamico anche per le nuove sfide che ci aspettano come la direttiva Bolkestein “ dichiara il titolare Riccardo Ciferni. “L’imprenditore balneare deve creare valore, creare servizi. Noi certifichiamo quello che facciamo da tempo. In un mondo molto competitivo dobbiamo tutelare il nostro valore aziendale e la certificazione rientra in questo percorso.”

Gli operatori balneari, scegliendo di certificare la gestione delle spiagge secondo lo standard internazionale ISO 13009 garantiscono agli ospiti ed ai clienti un servizio di qualità, sostenibilità ed accessibilità.

Lo stabilimento pescarese ha dovuto dimostrare il basso impatto ambientale delle proprie strutture, elevati standard di sicurezza, accessibilità , pulizia dell’arenile , informazione e comunicazione all’utenza, attività di intrattenimento socialmente utili.

Utile, si ritiene possa essere in futuro questa specifica certificazione di qualità, nel caso in cui, a seguito della ormai famosa direttiva Bolkstein, il governo dovesse procedere alla messa a gara delle concessioni balneari. La garanzia di qualità , di sostenibilità e di accessibilità non potrà che essere un requisito fondamentale da tenere in considerazione per l’affidamento delle concessioni.

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Ripulita l’area privata tra via Martiri d’Ungheria, via Roma e via San Pietro

Un’operazione di pulizia e di bonifica è stata avviata questa mattina nell’area privata posta tra via Martiri d’Ungheria, via Roma e via San Pietro.

«Sono diversi anni  -  afferma l’assessore al verde pubblico Ernesto De Vincentiis -  che quest’area si trova in completo stato di abbandono. Nonostante le continue sollecitazioni e ordinanze, a carico dei tre proprietari affinché bonificassero la zona però nulla è stato fatto. Con l’intervento di oggi, finalmente restituiamo il giusto decoro a tutta l’area, e soprattutto ripristiniamo le condizioni igienico sanitarie e di sicurezza». Già a partire dal 2010 su proposta della Asl circa la necessità di procedere alla pulizia dell’area privata dalla fitta vegetazione presente, nonché alla bonifica dell’eternit posto sulla copertura del capannone, sono state emesse una serie di ordinanze della polizia locale, nei confronti dei proprietari, tutte rimaste inottemperate. Nel maggio 2018, con atto sindacale è stato ordinato ai proprietari dell’immobile di provvedere con urgenza ad eseguire gli interventi necessari a garantire la salvaguardia della salute pubblica. «Di fronte all’ennesima inottemperanza -  spiega ancora De Vincentiis – abbiamo proseguito nel nostro percorso decisi a risolvere definitivamente questa problematica per il bene della collettività e dell’immagine di tutta la zona. Abbiamo quindi ottenuto dal giudice l’autorizzazione necessaria all’intervento nell’area privata. Abbiamo cominciato dalla pulizia della vegetazione nell’area esterna. Una volta completata questa fase, che verrà conclusa entro 2 o 3 giorni, provvederemo all’analisi dello stato dell’amianto presente sulla copertura così da valutare la sua rimozione o il suo incapsulamento. Tutte le spese, ovviamente verranno addebitate ai proprietari. La cura della nostra città  -  conclude De Vincentiis - è una responsabilità anche dei privati cittadini che attraverso una manutenzione adeguata delle aree di loro competenza possono contribuire in maniera concreta al miglioramento dell’immagine stessa».

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Incidente mortale in autostrada, tra i caselli di Vasto sud e Termoli

Due persone sono morte a causa di un incidente che coinvolto due auto sull'autostrada A14 Bologna-Taranto all'altezza del chilometro 466 in direzione sud, poco prima delle 14.Lo fa sapere Autostrade per l'Italia. Sul luogo dell'incidente, nel tratto compreso tra Vasto Sud e Termoli in direzione di Taranto, sono intervenuti la polizia stradale, i vigili del fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici e personale di Autostrade per l'Italia. Il tratto tra Vasto Sud e Termoli, in direzione di Taranto, è stato chiuso al traffico. 

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Prende a morsi una guardia giurata all’ospedale, denunciata a Pescara

Avrebbe invitato una donna che sta facendo accattonaggio nei corridoi dell'ospedale ad allontanarsi e, per tutta risposta, viene morso ad una mano. Protagonista della vicenda, avvenuta a Pescara, è un uomo in servizio come guardia giurata nella struttura sanitaria. La donna, 43 anni, è stata denunciata. L'operatore, medicato in pronto soccorso, è stato giudicato guaribile in sette giorni; per lui è stata inoltre avviata la profilassi sanitaria in quanto la donna è tossicodipendente attiva.

I fatti sono avvenuti attorno alle 10. La donna si trovava in un corridoio nei pressi del bar quando la guardia giurata l'ha invitata ad allontanarsi. Lei, invece, è rimasta in ospedale ed è salita in ascensore. Dopo un breve diverbio la 43enne ha rovesciato una bottiglietta d'acqua addosso al vigilante, che a quel punto ha provato a bloccarla. La donna, braccata, lo ha morso alla mano. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Posto fisso di Polizia dell'ospedale, che hanno proceduto alla denuncia. 

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Chieti, partneriato pubblico – privato per Radioterapia

La dotazione tecnologica di Radioterapia e Diagnostica integrata dell'ospedale di Chieti compirà un salto di qualità grazie a un partenariato pubblico-privato, forma di cooperazione che permette alla Pubblica amministrazione di finanziare servizi di interesse pubblico. A renderlo noto è Domenico Genovesi, direttore dell' unità operativa di Radioterapia oncologica del 'SS. Annunziata', a conclusione della complessa istruttoria che ha dichiarato conveniente, e pertanto "fattibile", la proposta presentata dal raggruppamento temporaneo d'impresa Medipass e SIM Project. Lo rende noto la stessa Asl in una nota. Sarà, dunque, bandita la gara per l'affidamento del servizio, comprensivo di installazione delle attrezzature, progettazione e realizzazione dei lavori accessori. Il giudizio di fattibilità è stato espresso tenendo conto dell'aspetto tecnologico, economico e giuridico della proposta, che prevede un investimento a carico del privato pari a 24,6 milioni di euro per la realizzazione di una nuova piastra interdipartimentale dedicata al settore Pet-Tac, due bunker di radioterapia con tre nuovi acceleratori lineari e sito dedicato alla risonanza magnetica, con fornitura e installazione delle dotazioni tecnologiche previste. Per i lavori, l'attivazione e il collaudo delle attrezzature sono necessari 22 mesi. La realizzazione viene remunerata attraverso l'affidamento al concessionario della gestione dei servizi per undici anni e sei mesi, a fronte di un costo per la Asl pari a 8,4 milioni l'anno; la cifra copre il canone di disponibilità e i corrispettivi per prestazioni di radioterapia per 1.200 pazienti, 6.484 esami di risonanza, 1.900 esami Tac Pet. "La proposta è stata ritenuta conveniente dal gruppo di lavoro multidisciplinare che l'ha valutata - spiega Genovesi - e giudicata la migliore opzione possibile rispetto ad altre possibili alternative, poiché consente una riduzione dei costi di realizzazione e gestione, un miglioramento della qualità dei servizi offerti e un incremento della redditività. La Direzione della Asl ha fatto proprie le risultanze dell'istruttoria con una delibera, che apre la strada al bando di gara. Una scelta ottimale, che permetterà all'ospedale di Chieti di dare più prestazioni e di migliore qualità, riducendo tempi d'attesa e mobilità passiva. L'analisi di convenienza si fonda sul recupero di efficienza che il partenariato pubblico privato è in grado di conseguire rispetto a una soluzione in cui un'opera sia finanziata e gestita interamente dalla Pubblica amministrazione. Attualmente la Asl dispone di due acceleratori lineari, di cui uno soggetto a numerosi fermi macchina per obsolescenza, per i quali sostiene costi di manutenzione annuali pari a 410 mila euro. Inoltre utilizza in service una Pet Tac, con spese di noleggio per 407 mila euro l'anno, mentre per la risonanza sono impiegate apparecchiature dell'Università di Chieti pagando 350 mila euro l'anno. A tali voci di spesa va sommata la mobilità passiva generata dalla difficoltà a soddisfare l'elevata richiesta di prestazioni, per via anche di ripetuti guasti delle apparecchiature, e che nel 2016 si è attestata a 4,9 milioni di euro. Se a questo si aggiunge la previsione di ulteriori costi generati dal progressivo logoramento delle attrezzature e del possibile fermo definitivo dell'acceleratore più datato, complessivamente la Asl dovrà fare fronte a una spesa di 8,5 milioni l'anno per mantenere la dotazione tecnologica attuale e accontentarsi di un'offerta di prestazioni limitata e insufficiente. Di qui la convenienza della formula del partenariato". 

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Truffe on line, denunciati due pescaresi

 Due uomini residenti a Pescara, di 51 e 28 anni, sono stati denunciati in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza per il reato di truffa in concorso. Gli indagati, utilizzando un sito di vendite on line molto conosciuto a livello nazionale, avevano pubblicizzato la vendita del motore di una barca inducendo il potenziale acquirente, residente in provincia di Vicenza, ad effettuare a titolo di acconto un bonifico di 500 euro. Il versamento è avvenuto tramite una carta PostPay intestata ad uno degli indagati che si è poi reso irreperibile a qualsiasi chiarimento sulla mancata definizione dell'accordo di vendita. L'uomo si così è recato nella locale caserma dei carabinieri a denunciare l'episodio e da lì è iniziata l'inchiesta che ha consentito di risalire ai due truffatori. 

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Violenze nella casa di riposo, la testimone conferma davanti al giudice

Ha confermato gli episodi di violenza fisica e verbale, da parte di un'operatrice sanitaria di 54 anni, nei confronti di alcuni anziani degenti, l' infermiera chiamata a testimoniare,  davanti al Tribunale monocratico di Pescara, nell'ambito del processo sui presunti maltrattamenti ai danni di tre anziane ricoverate in una casa di riposo della provincia, per fatti avvenuti tra l' agosto e il dicembre del 2014. Oggi, davanti al giudice Laura D'Arcangelo, sono comparsi, in qualità di testimoni, il luogotenente dei carabinieri che ha svolto indagini e un'infermiera professionale che all'epoca lavorava presso la struttura. L'infermiera, citata sia dal pm che dall'avvocato di parte civile Canio Salese, ha raccontato di avere assistito direttamente, in alcune occasioni, alle violenze verbali nei confronti di alcuni pazienti e di avere notato sugli anziani, nei turni successivi a quelli svolti dall'imputata, i segni di violenze fisiche. L'infermiera chiamata a testimoniare ha poi riferito che, in altri casi, alcuni pazienti che, pur malati, erano in grado di esprimersi, le avevano raccontato di essere stati presi a parolacce e schiaffi dall'imputata. La testimone ha aggiunto che, in tutte le occasioni, aveva provveduto ad informare la capo infermiera e ad annotare i fatti sul rapporto infermieristico giornaliero. La stessa infermiera ha poi raccontato che, insieme alla sua superiore, dopo le lamentele dei pazienti, ha constato la presenza di lividi e rossori sui corpi di coloro che avevano denunciato i maltrattamenti. L'imputata avrebbe anche minacciato una delle tre pazienti per impedire loro di raccontare tutto ai parenti. Oltre alle tre presunte vittime delle violenze, anche la casa di riposo si è costituita parte civile, ritenendosi danneggiata dal comportamento della ex dipendente. L'udienza è stata aggiornata al 27 marzo, quando saranno ascoltati gli ultimi testimoni e si terrà la discussione.

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Chiesto il rinvio a giudizio dell’ex governatore D’ Alfonso per la delibera ‘Villa delle Rose’

 Richiesta di rinvio a giudizio per l'ex presidente della Giunta regionale dell'Abruzzo, Luciano D'Alfonso, per assessori ed ex assessori della sua amministrazione, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Marinella Sclocco e Donato Di Matteo, per l'ex segretario particolare del governatore Claudio Ruffini e per il capo di gabinetto Fabrizio Bernardini. L'inchiesta della Procura di Pescara riguarda la delibera di indirizzo approvata dalla giunta regionale sulla riqualificazione e realizzazione del parco pubblico 'Villa delle rose' nel comune di Lanciano. L'udienza, davanti al gup Gianluca Sarandrea, si terrà il prossimo 5 marzo. Il reato contestato dal pm Rosaria Vecchi è di falso ideologico in concorso. Al centro dell'inchiesta la delibera numero 367 del 3 giugno 2016, con la quale la giunta regionale ha posto le basi per il recupero dell'ex ippodromo di Lanciano. Secondo la Procura, quel primo atto sarebbe viziato da un falso, in quanto gli imputati, "in concorso tra loro, previo accordo telefonico intercorso tra D'Alfonso e Ruffini", avrebbero attestato, "contrariamente al vero", la presenza di D'Alfonso alla seduta straordinaria di Giunta, svoltasi nella sede della Regione Abruzzo a Pescara.

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