Cronaca

Stop all’acqua in alcune vie di Pescara per lavori Aca

"Venerdi' 28 Luglio, causa la necessita' urgente di sostituire alcune saracinesche della condotta idrica denominata "vecchio Tavo" di via Valle Furci a Pescara, si rende necessaria la sospensione temporanea della fornitura idrica alle seguenti Vie: via Colle Caprino, via Valle Furci, Strada Valle Ferzetti, Strada Vicinale Valle Ferzetti". Lo comunicano Comune di Pescara e Aca. "La sospensione della fornitura idrica comincera' alle 8:30 con durata presumibile fino alle 16, salvo complicazioni in fase di realizzazione dei lavori. Inoltre non si possono escludere 'cali di pressione' su altre vie adiacenti".

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Goletta Verde si prepara ad analizzare le coste in Abruzzo

Goletta Verde, storica imbarcazione di Legambiente, fara' tappa a Vasto il 28 e 29 luglio, e il 30 e 31 luglio a Pescara, per valutare lo stato di 'salute' del mare abruzzese. L'Abruzzo sara' l'11/a regione toccata dal tour 2017. Lunedi' 31 luglio, a Pescara alle 10.30, conferenza stampa di presentazione dei dati del monitoraggio eseguito dai tecnici di Goletta Verde. Nel programma della tappa di Goletta Verde in Abruzzo, tra l'altro, venerdi' 28 luglio a Vasto, alle 16, saluto al Biotopo di San Salvo; 17 arrivo Goletta Verde (Porto commerciale). Sabato 29 luglio - Vasto ore 10 - su Goletta Verde Incontro con i giovani e le famiglie di Altri Orizzonti, associazione regionale familiari per la tutela della salute mentale, insieme al Centro Servizi Volontariato di Chieti e Fondazione Tercas per il progetto "Un'estate BioDiversa - La solidarieta' non va in vacanza" ore 11 - Su Goletta Verde Conferenza stampa "L'Abruzzo, terra di turismi attivi" e firma del protocollo tra Legambiente e Regione Abruzzo.

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Farindola accompagna con speranza l’impresa dei ragazzi di Rigopiano

Inaugurata la “Cuccumella”, struttura turistica realizzata con il sostegno della CEI e la solidarietà di una intera comunità

di Antonio Bini

A Napoli per Cuccumella si intendeva la tradizionale caffettiera in alluminio, in Etruria il termine indica il tumulo funerario etrusco, mentre in Abruzzo la parola identificava nel linguaggio popolare un’umile scodella. Ed é a quest’ultima accezione che riconduce la denominazione prescelta per la nuova struttura turistica inaugurata a Farindola, nel paese ancora sconvolto dalla tragedia di Rigopiano dello scorso mese di gennaio, che si è venuta ad aggiungere ai riflessi provocati dal terremoto e dal maltempo.

A dare vita all’impresa sette giovani di Farindola, già dipendenti del resort travolto dalla valanga, che hanno costituito la cooperativa TU.TE.VE (Turismo Terre Vestine), che comprende come partner tecnico anche il T.O. Wolftour di Penne.

La piccola struttura, con 12 posti letto e una sala ristorante-pizzeria, che può ospitare fino a 100 persone, alla quale si aggiunge un’area relax, sorge al di sopra dell’area nuova del paese, cresciuta disordinatamente negli ultimi anni. Un paradosso, considerato che il paese, che oggi conta 1500 abitanti ca., in sessant’anni ha perduto due terzi della popolazione. Ma la posizione della struttura, una sorta di terrazza panoramica, è tale da essere orientata soltanto verso il grandioso paesaggio del Gran Sasso d’Italia.

L’iniziativa è stata possibile grazie al sostegno economico della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che ha permesso la ristrutturazione e l’adeguamento della struttura attraverso i fondi dell’8x mille.

Ho voluto raggiungere Farindola prima dell’inaugurazione per cogliere il clima dei preparativi e per cercare di comprendere lo spirito che anima questi giovani, sui quali, oltre al lavoro perduto, pesa il ricordo delle 29 vittime dell’Albergo ed in particolare dei 10 colleghi morti e dello stesso gestore, Roberto Del Rosso, che avevo conosciuto negli anni scorsi come appassionato sognatore dello sviluppo turistico del Gran Sasso. Alcuni di loro sarebbero dovuti essere lì quel tragico 18 gennaio, dando il cambio ai loro colleghi, se solo la neve l’avesse permesso.

Ho potuto facilmente riscontrare come i ragazzi - Paolo Misero, Grazia Colangeli, Alice Misero, Giovanni Nebbioso, Fiorella Costantini, Alice Misero e Alessandro Iezzi - fossero affettuosamente circondati da familiari, parenti e amici impegnati in una miriade di azioni di completamento, decoro e preparazione dei vari contorni legati alla inaugurazione. Percepisco come questa viva partecipazione si sia registrata anche nelle precedenti settimane, con interventi di recupero realizzati a tempo di record, che hanno permesso alla preesistente struttura di tornare a nuova vita. Parlando con Paolo Misero, presidente della Cooperativa, appena ventiquattrenne, ma già con cinque anni di esperienza maturata alle spalle a Rigopiano come addetto alla reception del centro benessere, colgo il senso di responsabilità di questa operazione, che rappresenta per lui e gli altri l’unica occasione per restare, non disperdendo, quel sorprendente patrimonio di professionalità sorprendente sviluppate nel resort, una struttura che nel corso degli anni era stata in grado di attrarre e ospitare personaggi di fama internazionale, come George Cloney, Giseppe Tornatore e altri, che anche per questo ha rappresentato una straordinaria “scuola” di formazione on the job per tanti giovani del territorio. Si percepisce che Paolo e gli altri giovani costituiscono un team legato da un mix fatto di amicizia e di un collaudato affiatamento professionale.

L’importanza materiale e simbolica dell’inaugurazione è testimoniata dalla partecipazione del segretario generale della CEI, monsignor Nunzio Galantino, che ha affermato come: «A differenza di qualche mese fa, le lacrime di stasera sono di speranza. La speranza di un gruppo di ragazzi che si ritrovano insieme, con il coraggio e la voglia di ricominciare”.

Alla inaugurazione è intervenuto anche il direttore della Caritas italiana, don Francesco Soddu, che nel suo breve intervento come si sia voluto lasciar un segno “che però non deve restare chiuso in se stesso, ma deve diventare attrattore di altre risorse che nel territorio ci sono, le quali devono mettersi in moto».” Insomma, un invito a fare sistema, anche con altri paesi limitrofi.

Presente anche l’arcivescovo della Diocesi Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, che è stato vicino alla comunità vestina e parenti delle vittime e che ha ricordato i momenti di sofferenza e di dolore vissuti, “ma in essi non potevamo rimanervi prostrati. Dovevamo rimettere al centro la speranza.” A lui e a don Marco Pagnello, responsabile della Caritas di Pescara, si devono i proficui rapporti con la CEI e altre forme di assistenza.

Un invito a non dimenticare ma al tempo stesso una forte esortazione ad andare avanti, superando una sorta di angosciosa paralisi che ha avvolto il paese, dopo la situazione di emergenza del gennaio scorso, con il rischio concreto del suo abbandono da parte di molti dei suoi abitanti. Sotto questo aspetto, il mirato intervento della CEI si presenta in modo esemplare, non essendo in alcun modo assimilabile ad ordinari strumenti finanziari pubblici, cogliendo nel sostegno dato una occasione per una più ampia opportunità di rilancio sociale riguardante non già una cooperativa ma un’intera comunità. Non a caso nel suo intervento il giovane sindaco Ilario Lacchetta, ha parlato, senza retorica, di “giornata di sole, dopo tanto buio”.

Antonio Stroveglia (Wolftour), che vive nella vicina Penne, divenuto una sorte di fratello maggiore dei sette, mi conferma come dietro quest’impresa nelle ultime settimane si sia sorprendentemente mosso un intero paese.

Con piacere apprendo che dopo il terribile gennaio si è registrato il superamento della forte conflittualità che ha caratterizzato in passato i rapporti tra i principali esponenti delle due parti politiche che si contendono la guida dell’amministrazione cittadina. Oggi queste persone sono tornate a salutarsi e probabilmente a collaborare per cercare di salvare insieme il paese.

Si intuisce facilmente il clima positivo che si muove intorno a questi giovani. Ma tutto è vissuto con sobrietà. Una forma di rispetto per quanti hanno lasciato la vita in quella tragedia, la cui memoria accompagnerà ancora per molto tempo questa comunità.

Una solidarietà e una vicinanza al progetto che non sono certamente meno importante del sostegno economico. Il percorso rimane complicato da vari fattori, a cominciare dalla strada per Rigopiano, non ancora riaperta al traffico, che pure rappresenta uno snodo tra le province di Pescara, L’Aquila e Teramo, in particolare per gli escursionisti diretti a Campo Imperatore, a Castel del Monte, Calascio, Santo Stefano di Sessanio e quindi a Castelli. Ma oggi i presupposti per ripartire ci sono. Praticamente collaterale all’apertura della nuova è il ripristino della sagra del pregiato pecorino di Farindola (3-7 agosto), prodotto bandiera del territorio.

Concludo queste note ricordando l’appello della scrittricei Dacia Maraini sulle colonne del Corriere della Sera nei giorni successivi alla tragedia di Ricopiano: “Dobbiamo risalire” – scrisse – “ritrovare il piacere di fare progetti, di credere nel futuro, di rimboccarci le maniche e ricostruire un senso della comunità, che vinca l’eterno brontolio, l’eterno insultarsi e disprezzarsi a vicenda, l’eterno dire no alle cose e al mondo”. C’è da augurarsi che il progetto della “Cuccumella” (l’equivalente dialettale di piccola scodella o recipiente), pur con le sue specificità, possa ispirare altre piccole comunità in difficoltà.

La nostra chiacchierata si conclude con un forte paterno abbraccio a Paolo Misero, che troverà il coraggio necessario per guidare la nuova impresa.

Prima di lasciare Farindola, noto nella piazza del paese un manifesto che annuncia la celebrazione di una messa in memoria di Gabriele Z. deceduto qualche giorno prima, a 80 anni, in Canada. Manifesti del genere si incontrano frequentemente girando tra i paesi spopolati dell’Appennino, costituendo una sorta di estremo saluto rivolto alle comunità di origine da tanti emigrati nel mondo alla conclusione della loro vita terrena. Davanti a questo manifesto, non posso fare a meno di pensare che questa piccola e familiare “Cuccumella” rappresenti oggi un simbolo di speranza affinché Paolo e gli altri giovani restino per concorrere alla rinascita di Farindola, anche come esempio per altri paesi dell’Italia centrale.

 

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Doppio furto con spaccata nella notte a Montesilvano

Doppio furto con spaccata, nella notte, a Montesilvano. I ladri hanno preso di mira una tabaccheria di via Strasburgo e una farmacia di via Vestina. Dopo aver sfondato le vetrine con un'automobile, i malviventi sono entrati nelle attivita', per poi fuggire con i pochi soldi presenti nel fondo cassa. Nel caso della farmacia l'allarme e' stato lanciato dall'istituto di vigilanza, mentre il gestore della tabaccheria si e' accorto solo stamani dell'accaduto. Sugli episodi indagano i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, che stanno visionando le immagini delle videocamere di sorveglianza.

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Tetti di spesa alle cliniche, rinviato a giudizio l’ex governatore

A processo il 6 dicembre, davanti al giudice Maria Michela Di Fine, l'ex governatore abruzzese Gianni Chiodi, l'ex sub commissario Giovanna Baraldi, l'ex assessore regionale Lanfranco Venturoni e i due tecnici dell'Agenzia nazionale per i servizi regionali, Francesco Nicotra e Lanfranco Venturini, accusati a vario titolo di falso, violenza privata e abuso d'ufficio, nell'ambito del procedimento sui tetti di spesa delle cliniche private per l'anno 2010. Questa mattina, nell'aula nove del tribunale di Pescara, e' stata completata la discussione, con le ultime arringhe delle difese e un breve intervento del pm Andrea Papalia. Alle 13.30 e' arrivata la sentenza del Gup Gianluca Sarandrea che ha rinviato a giudizio i cinque imputati per tutti i capi d'imputazione. Il procedimento prese il via dall'esposto presentato dal titolare della clinica privata Synergo, in seguito al ridimensionamento dei tetti di spesa per le cliniche private. Secondo l'accusa, l'ex governatore Chiodi, coinvolto in qualita' di ex commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, avrebbe fatto firmare alle cliniche private contratti di prestazione di assistenza ospedaliera, collegando la firma al pagamento dei crediti che le cliniche vantavano nei confronti della Regione. Sempre a giudizio dell'accusa, l'ex presidente della Regione avrebbe fatto pressioni sulle cliniche per far firmare quei contratti e avrebbe tenuto un "generale atteggiamento ostruzionistico volto a non fornire i dati per procedere all'attuazione della metodologia utilizzata per realizzare i tetti di spesa"

"Sono l'unico politico in Italia che nei rapporti con la sanita' privata e' finito sotto processo per avere fatto l'interesse pubblico, con l'accusa di avere violentato la sanita' privata, anche se non credo di avere tutta questa potenza per violentare possessori di emittenti televisive ed oggi anche di giornali, senza dimenticare che la sanita' privata in alcune zone, magari non in Abruzzo, e' qualcosa che fa tremare". Cosi' l'ex presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha commentato la sentenza di rinvio a giudizio, pronunciata dal gup del tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea, nell'ambito del procedimento sui tetti di spesa delle cliniche private per l'anno 2010. "Se ci fate caso ci sono due presidenti di Regione che hanno concluso il proprio mandato con vicende attinenti la sanita' privata - ha proseguito Chiodi, riferendosi alla Sanitopoli che travolse il suo predecessore Del Turco - per ragioni diversissime, ma con gli stessi Pm e le stesse parti civili. La sanita' privata in Abruzzo ha una storia faticosa - rimarca l'ex governatore - Gaspari la definiva 'rapace amministratore di risorse pubbliche'. Chiodi ha poi detto di essere "tranquillo per il mio operato e fiero di cio' che ho fatto, perche' ho fatto si' che che ci fossero i contratti, visto che in Abruzzo prima non c'erano e si regalavano 200 milioni di euro alla sanita' privata. La legge li prevedeva ed era dunque necessario che ci fossero, anche se certo non erano abituati a vederli e contavano sul fatto che non ci fossero, perche' cio' avrebbe facilitato le loro possibilita' speculative in senso economico - ha aggiunto l'ex governatore, in riferimento alle cliniche private -. Inoltre ho ridotto il budget della sanita' privata, ho risanato la sanita' e nel frattempo sono aumentati i Livelli essenziali di assistenza". Infine Chiodi ha osservato che "la maggior parte delle volte c'e' il rinvio a giudizio, le Procure vanno avanti e i gup fanno cosi', ma nel processo sara' piu' facile dimostrare l'infondatezza delle accuse, anche se e' un po' strano vedersi perseguiti penalmente per questo"

"E' andata benissimo dal punto di vista delle parti civili, visto che e' stato disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati per tutti i capi d'imputazione. Ritenevamo inevitabile e imprescindibile una verifica dibattimentale". Cosi' Tommaso Marchese, legale delle parti civili Synergo e Villa Serena, commenta il rinvio a giudizio dell'ex governatore Gianni Chiodi e degli altri quattro imputati nell'ambito del procedimento sui tetti di spesa alle cliniche private per l'anno 2010. "Questa non e' una pronuncia di condanna, ma un rinvio a giudizio degli imputati - osserva Marchese - e nel dibattimento avremo modo di dimostrare che quello che abbiamo denunciato, dedotto e argomentato in sede di udienza preliminare e' piu' che sufficiente per fondare le responsabilita' degli imputati".

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Ladri scatenati in pieno centro a Pescara

Ladri scatenati in pieno centro a Pescara. I malviventi si sono concentrati su dieci attivita' commerciali, tra negozi, bar e tabaccherie, in corso Umberto, corso Vittorio Emanuele e piazza Sacro Cuore. Tre i colpi riusciti, con il fondo cassa sparito. I ladri sono entrati nei locali forzando le serrature delle porte d'ingresso, ma in sette casi non sono riusciti nel loro intento. L'allarme e' stato lanciato stamani, quando dipendenti e gestori hanno trovato le porte aperte o forzate. In corso di quantificazione il bottino. Dei primi accertamenti si sono occupati gli agenti della squadra Volante della Questura, mentre la Mobile procedera' con le indagini, anche attraverso la visione delle immagini registrate dalle numerose videocamere di sorveglianza presenti in zona.

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Molestie sul bus a Pescara, arrestato a Modena dalla Polizia

Il 10 luglio aveva molestato una ragazza su un autobus diretto a Pescara. La scorsa notte G.L. originario di Spoltore, comune del Pescarese, e' stato arrestato dalle Volanti della Polizia a Modena, durante un controllo su strada in via Ferrari: era destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale della citta' abruzzese per violenza sessuale aggravata. La donna era riuscita ad allontanarsi, scendendo dal bus alla prima fermata, quindi l'uomo era stato bloccato nel centro di Pescara. 

L'episodio e' avvenuto a bordo un bus della Tua, societa' unica del trasporto abruzzese, nel pieno centro di Pescara, in zona Terminal bus e area di risulta. La ragazza e' riuscita a scendere dal mezzo e il 42enne l'ha seguita per un tratto, per poi allontanarsi di corsa. E' stato notato dagli agenti della squadra Volante della Questura di Pescara, che lo hanno fermato e, dopo aver ascoltato la vittima, hanno ricostruito l'accaduto. La ragazza lo ha quindi denunciato; poi e' arrivato il provvedimento del giudice, eseguito nella notte a Modena.

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Associazioni della piccola impresa, appello a Strada dei Parchi per non aumentare i pedaggi sulla A24 e sulla A25

"Il contenzioso tra Strada dei Parchi e Governo sull'applicazione degli aumenti dei pedaggi non si deve scaricare in alcun modo sugli utenti". Lo affermano in una nota congiunta le principali associazioni della piccola impresa, dell'artigianato e del commercio abruzzesi (Api-Casartigiani-Claai-Cna-Confapi-Confartigianato-Confcommerci o-Confesercenti) che al Governo chiedono "di confermare nella sede indicata dai giudici amministrativi (il Cipe) quanto a suo tempo deciso, e nel caso di impugnare innanzi al Consiglio di Stato la decisione del Tar". "Evitando comunque - aggiungono - che debbano essere imprese e cittadini a pagare, ovvero gli utenti delle due autostrade, gia' duramente colpiti nel corso degli ultimi anni da una raffica di aumenti decisi dal gestore". Nei giorni scorsi, il Tar del Lazio ha riconosciuto infatti alla societa' di gestione delle autostrade da e per Roma, A24 e A25, "Autostrada dei Parchi", il diritto di applicare aumenti dei pedaggi per il 2015 in modo diverso da quanto allora deciso: ovvero con un incremento uguale per tutte le societa' di gestione dell'1,5%. "Una decisione, se modificata in seguito alla sentenza dei giudici amministrativi, destinata ad avere conseguenze anche su 2016 e 2017 - dicono le associazioni della piccola impresa -, fino a provocare incrementi vicini al 10%".

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Blitz dei Nas all’ospedale San Salvatore de L’Aquila

 Blitz dei carabinieri del Nas all'ospedale san Salvatore dell'Aquila. I militari hanno effettuato controlli al pronto soccorso, alla mensa e verificato le presenze del personale, a partire da medici ed infermieri. Quest'ultima azione per scovare assenteisti. Non si conoscono ufficialmente le risultanze della visita: sono in corso gli accertamenti per verificare eventuali irregolarita'. Secondo quanto si e' appreso, sarebbero stati trovati aspetti amministrativi da chiarire da parte della societa' che gestisce la mensa

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Università d’Annunzio, il Cda approvato il recesso dal contratto del Dg Del Vecchio

Il Consiglio di amministrazione dell'Universita' 'D'Annunzio' di Chieti-Pescara, riunitosi oggi sotto la presidenza del rettore Sergio Caputi, con la sola e motivata astensione di uno degli studenti, ha approvato la proposta di recesso con risoluzione del contratto di lavoro con il direttore generale Filippo Del Vecchio. Quest'ultimo era stato sospeso a maggio scorso dal decano dell'ateneo nell'attesa che si definisse il procedimento penale che ha portato, il 13 marzo, all'interdizione dai pubblici uffici per 6 mesi decisa dal gip di Chieti nei suoi confronti e nei confronti dell'ex rettore Carmine di Ilio nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Chieti per abuso d'ufficio e falso. La discussione sul caso Del Vecchio in seno al Cda inizialmente ha avuto ad oggetto la proposta di alcuni consiglieri di giungere ad una risoluzione concordata con il Direttore Generale. E' stato quindi richiesto un parere legale che ha ritenuto quella proposta non sostenibile, riformulandola nel senso di ottenere le dimissioni immediate e irrevocabili di Del Vecchio da Direttore Generale a fronte della revoca dei provvedimenti adottati dall'Ateneo nei suoi confronti. Ricevuta per le vie brevi la risposta negativa da Del Vecchio, il Consiglio di amministrazione, ha approvato la proposta di recesso con risoluzione del contratto di lavoro. "Chiudiamo con questo voto unanime, che segue il voto anch'esso unanime espresso dal Senato accademico l'altro ieri, questa vicenda - commenta Caputi -. Ora posso riprendere le attivita' di progettazione che riguardano il futuro di tutta la D'Annunzio e posso affrontare due altri problemi alquanto urgenti e spinosi rimasti in sospeso: la fondazione e l'universita' telematica". Il Consiglio ha inoltre approvato la proposta di una parziale modifica nella organizzazione degli uffici rispetto alla pianta organica di Ateneo. 

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