Cronaca

L’Aquila, cinquemila alpini sfilano in città

"Siamo riconoscenti per l'azione che gli Alpini hanno svolto e svolgono per proteggere le nostre strade dai pericoli del terrorismo e le popolazioni nelle zone complesse del pianeta o in aree colpite da calamità". Così il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi nell'ultima giornata del Raduno 'Ricordando il Battaglione Alpini L'Aquila'.

"L'Aquila ha un rapporto ancora più intenso legato allo straordinario lavoro svolto dopo il sisma del 2009, che identifica in chi indossa la divisa da alpino un amico, prima che uomo di Stato. Onore agli Alpini, onore al giovane maresciallo del 9/o Reggimento Luca Polsinelli, caduto a Kabul". In 5mila hanno partecipato alla manifestazione, presente il comandante del 9/o Col.Iovinelli. Oggi il vice comandante Truppe Alpine e comandante Divisione alpina Tridentina Marcello Bellacicco ha conferito alla bandiera di guerra del Nono la Croce d'argento al valor militare, concessa dal ministro della Difesa per i soccorsi alla popolazione in occasione degli eventi sismici di 2016 e 2017.

"Abbiamo sfilato insieme per le vie di una città che sta tornando alla vita, per non dimenticare gli effetti drammatici e le atrocità del conflitto e ricordare che grazie all'unità e alla partecipazione di tutte le Armi vi fu con la Grande Guerra un momento cruciale di formazione dello Stato e della sua identità nazionale -ha detto il presidente del Comitato Organizzatore del terzo Raduno, Gian Paolo De Rubeis- La commemorazione del centenario di fronte a Collemaggio è una scelta simbolica tesa non certo ad esaltare quella 'Vittoria', ma a invitare voi, Alpini e Associazioni Combattentistiche, a una riflessione comune di stimolo per le future generazioni ad essere vocati a un mondo di pace. E' un onore grandissimo - aver ospitato la Cerimonia di conferimento della Croce d'Argento al merito dell'Esercito alla Bandiera di Guerra del 9/o Reggimento Alpini, più che meritato alle truppe Alpine in particolare agli Alpini del Nono, intervenuti, con grande senso di abnegazione, nei catastrofici eventi sulle montagne d'Abruzzo per soccorrere e per contenere disastri ambientali di grandissima entità"

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Incendio in una chiesa di Montesilvano

E' probabilmente doloso l'incendio che ha interessato all'alba di oggi, intorno alle 5.30, la chiesa dei SS Innocenti Martiri di Montesilvano in via Marmolada, nella zona collinare della città. Le fiamme, che sarebbero partite dal tetto della chiesa, creando seri danni al piccolo campanile sono state spente dopo alcune ore dai Vigili del fuoco del distaccamento di Montesilvano e di Pescara giunti sul posto, e che hanno evitato che le fiamme divorassero la struttura in legno e si estendessero alle abitazioni vicine. In corso di valutazione i danni. Sull' accaduto indagano i carabinieri della Compagnia di Montesilvano coordinati dal capitano La Verghetta. Sul posto il sindaco, Francesco Maragno. Il parroco, don Rinaldo Lavezzi, riferisce di essere già stato ascoltato dai Carabinieri, che lo sentiranno nuovamente nel pomeriggio. Don Rinaldo, che ha informato il vescovo, monsignor Tommaso Valentinetti, si è confrontato anche con il sindaco, che "si è messo a completa disposizione". Delle indagini si occupano i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, agli ordini del capitano Luca La Verghetta.

"Da anni subiamo continue minacce da parte di alcuni residenti della zona che non vogliono la chiesa e che dicono che la parrocchia se ne deve andare da qui". Lo dice don Rinaldo Lavezzo, parroco della chiesa Santi Innocenti Martiri di Montesilvano, dove all'alba si è sviluppato un incendio di probabile natura dolosa. "E' una situazione nota da tempo, di cui sono state informate anche le forze dell'ordine - spiega il sacerdote - I parroci che mi hanno preceduto mi avevano avvisato. Ci sono alcuni residenti della zona che non vogliono la chiesa. Noi abbiamo fatto in modo di andare incontro alle loro esigenze, ad esempio abbassando al minimo il volume delle campane e impostandole affinché suonino una sola volta al giorno".

"All'alba - ricostruisce don Rinaldo - sono entrati nell'ufficio del parroco forzando la porta su un lato della struttura. E' lì che hanno appiccato il fuoco, che poi ha fatto il giro della chiesa. I danni sono tanti e gli ambienti sono pieni di fuliggine, ma sembra che la struttura abbia retto. Non è andata peggio, mi hanno spiegato i vigili del fuoco, perché la porta lasciata aperta ha rappresentato una sorta di sfogo per il rogo. A lanciare l'allarme sono stati alcuni parrocchiani che hanno udito uno scoppio".

«Sono particolarmente amareggiato per quanto accaduto. Uno scempio gravissimo, un episodio tragico per la comunità dei fedeli e per tutta la collettività. La chiesa rappresenta, infatti, un punto di riferimento importante soprattutto per le persone che quotidianamente vivono situazioni di difficoltà e trovano nelle parrocchie un sostegno spirituale oltre che materiale». Così il sindaco Francesco Maragno commenta l’incendio che a partire dalle primissime luci dell’alba di oggi ha gravemente danneggiato la chiesa dei SS Innocenti Martiri di via Marmolada.

L’edificio in legno situato tra Santa Filomena e Montesilvano Colle già nel 2013 era stato colpito da un rogo. «Mi sono subito confrontato - sottolinea il primo cittadino - con i Carabinieri, affinché venga accertata la natura di questo atto, che purtroppo temo possa nascondere una matrice dolosa. Questa Amministrazione darà il massimo supporto sia per le attività di indagine che per le azioni necessarie alla restituzione della chiesa alla comunità dei fedeli che la frequentano».

 

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Fermato a Roma un corriere della droga di Pescara

Due corrieri della droga sono stati arrestati dalla polizia a Roma. Provenivano da Ravenna e Pescara con un carico di marijuana. Gli investigatori del commissariato Casilino hanno pattugliato le vie di accesso ai quartieri ad est della capitale. Ieri mattina, su via Prenestina, la loro attenzione è stata attirata da un Suv di costruzione coreana con due cittadini nigeriani a bordo.

I grossi trolley sui sedili posteriori, dal quale proveniva uno strano odore, e il nervosismo dei 2 hanno convinto i poliziotti ad approfondire il controllo: nelle valige, avvolti in diversi strati di cellophane, c'erano circa 6 chili di marijuana. L'odore acre che avevano sentito i poliziotti non era quello della droga, ma proveniva da un liquido incolore, appositamente inserito in ogni pacco, che doveva servire a confondere l'olfatto dei cani anti-droga.

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Turista scomparso nel Pescarese, vertice in Prefettura sulle ricerche

Riunione in Prefettura a Pescara per fare il punto sulle attivita' di ricerca di Carlo Rodrigo Fattiboni, il turista di 76 anni scomparso 3 settembre scorso da Caramanico Terme nel Pescarese, dove era in vacanza con la famiglia. Presenti anche i familiari dell'anziano, ai quali sono state illustrate le varie attivita' che sono state sviluppate nell'area di ricerca, delimitata in base agli elementi in possesso. All'incontro hanno partecipato anche le forze di soccorso impegnate nelle ricerche. Al termine dell'incontro e' stato deciso di di continuare le attivita' in essere, mantenendo, se pur rimodulate, le componenti del nucleo di ricerca, al cui vaglio sono sottoposte le possibili ipotesi.

Sul posto continuera' ad operare l'Unita' di Comando Locale (UCL), presidiata da due unita' dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Pescara coadiuvati dai carabinieri della locale Stazione e dei colleghi della Forestale, nonche' dal personale del 118 della Asl di Pescara e dai volontari del Soccorso Alpino. Il 3 settembre scorso, il turista, originario della provincia di Monza, era uscito dall'albergo per una passeggiata, senza far piu' ritorno. 

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Latitante albanese arrestato da Polstrada sull’autostrada A14

Un cittadino di nazionalità albanese sul quale pendeva un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Como è stato rintracciato e arrestato tra i caselli di Vasto Sud e Vasto Nord dell'A14. A identificarlo gli agenti della Polizia Stradale di Chieti, diretti dal commissario capo Fabio Polichetti e coordinati dall'ispettore superiore Antonio Pietroniro. L'operazione è scattata nell'area di parcheggio San Lorenzo dove un equipaggio in borghese della Stradale di Chieti e due equipaggi della Polstrada di Vasto sud hanno bloccato il 38enne il quale stava percorrendo l'autostrada in direzione Milano dopo un periodo di vacanza in Albania. 

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Appostato sotto casa dell’ex fidanzata ferisce un agente, arrestato

Una donna ha chiamato la Polizia perché si sentiva minacciata dall'ex fidanzato che la aspettava sotto casa. Gli agenti erano già intervenuti lo scorso 9 settembre per lo stesso motivo. Alla vista della Polizia l'uomo, 35enne di Lanciano, li ja minacciati e li ha aggrediti. Uno di loro è stato colpito sul viso e ha dovuto far ricorso a cure mediche. E' accaduto a Pescara dove il 35enne è stato arrestato in flagranza per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Ulteriori approfondimenti investigativi dovranno accertare eventuali responsabilità dell'uomo per la condotta vessatoria nei confronti dell'ex fidanzata

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Maxi controllo dei carabinieri del Nas sui b&b dell’Abruzzo

Ventidue persone segnalate all'Autorita' Giudiziaria, 48 a quella sanitaria e Amministrativa, due attivita' sospese una terza chiusa perche' priva di autorizzazione, altre 46 strutture segnalate ai Vigili del Fuoco, 20.000 di sanzioni amministrative accertate: e' questo il bilancio delle ispezioni condotte dai Carabinieri del Nas di Pescara su 51 strutture extra-alberghiere, con particolare riguardo alle attivita' di Bed&Breakfast e Affittacamere presenti nella Regione Abruzzo. Le verifiche sono scattate dopo che ai militari erano pervenute numerose segnalazioni inerenti strutture fatiscenti e uso di alimenti per la colazione di preparazione casalinga. Recensioni, queste, raccolte anche attraverso la navigazione su portali web per viaggi di respiro internazionale.

Il focus degli ispettori ha riguardato, quindi, il possesso delle autorizzazioni, i requisiti strutturali ed igienico sanitari degli ambienti, la presenza di dispositivi antincendio e della segnaletica di sicurezza, la corretta somministrazione della prima colazione e gli obblighi in tema di notifiche delle generalita' degli alloggiati all'Autorita' di Pubblica Sicurezza. In Provincia di Pescara i militari, in collaborazione con il personale del Dipartimento di Prevenzione dell'Asl, oltre alla verifica amministrativa, hanno anche effettuato prelievi di acqua potabile per la ricerca della legionella. In Provincia di Teramo, un Bed&Breakfast e' risultato essere attivo in assenza di alcuna autorizzazione. 

Immediato e' scattato quindi il provvedimento di cessazione dell'attivita' da parte del Comune. Per un altro B&B, invece, e' stato adottato il provvedimento di sospensione dell'attivita' in attesa del ripristino dei requisiti che permisero il rilascio dell'Autorizzazione. In Provincia di Chieti i Carabinieri hanno rilevato che in una struttura ricettiva veniva somministrata la prima colazione mediante l'utilizzo di prodotti da forno preparati dal titolare nella cucina domestica. Circostanza vietata sia per il divieto di utilizzo di prodotti sfusi, sia per l'assenza della ex Autorizzazione Sanitaria. Ai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco sono state segnalate tutte quelle strutture all'interno delle quali non erano presenti i dispositivi antincendio e la segnaletica di sicurezza da utilizzare in caso di emergenza. Oltre alle sanzioni di natura penale, per le quali i responsabili sono stati segnalati alla competente Autorita' Giudiziaria, sono state comminate sanzioni amministrative per un ammontare di circa 20.000 per violazioni in tema di pacchetto igiene e della specifica normativa regionale. 

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Finisce fuori strada con la moto e muore a Montesilvano

Un giovane di 32 anni ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto nella notte in via Aldo Moro, a Montesilvano. Il 32enne, residente a Citta' Sant'Angelo, era alla guida della sua moto e si trovava all'altezza dei grandi alberghi, quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo della mezzo, finendo fuori strada. Malgrado l'intervento dei sanitari del 118 non c'e' stato nulla da fare: il ragazzo era gia' deceduto. 

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Donna trovata morta nella sua casa nel pescarese

 Una donna di 86 anni è stata trovata morta nella sua abitazione di Collecorvino. In casa con lei c'era la figlia: in stato confusionale, è stata accompagnata in ospedale per accertamenti. Da una prima ispezione del medico legale, la morte dell'anziana sarebbe dovuta a cause naturali, ma è stata comunque disposta l'autopsia per fare chiarezza sull'accaduto. A lanciare l'allarme sono stati i vicini di casa, che non sentivano più rumori provenire dall'appartamento delle due donne. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e i Vigili del Fuoco, che hanno aperto la porta. 

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Caso Romandini, il Csm fissa la perdita di due mesi di anzianità

Perdita di due mesi di anzianità sia per aver svolto un'attività imprenditoriale, incompatibile con la sua attività di magistrato, sia per aver tenuto un comportamento gravemente scorretto nei confronti dei giudici popolari del processo di primo grado sulla discarica Bussi, di cui lui era presidente. E' la condanna inflitta dalla Sezione disciplinare del Csm al giudice Camillo Romandini, ora consigliere alla Corte d'appello di Roma, ma all'epoca dei fatti presidente della Corte d'Assise di Chieti.

Il cuore del procedimento disciplinare a carico del magistrato riguardava vicende legate al processo sulla mega discarica Montedison di Bussi sul Tirino. Quel processo celebrato a Chieti in primo grado si concluse con l'assoluzione di 19 imputati dal reato di aver avvelenato le falde acquifere, mentre il reato di disastro ambientale venne derubricato in colposo e, quindi, prescritto. Una sentenza ribaltata in appello: all'Aquila fu riconosciuto l'avvelenamento colposo delle falde, seppure prescritto, e ci fu la condanna di dieci imputati per disastro colposo. Il comportamento scorretto per il quale Romandini è stato condannato è legato a una cena a cui partecipò tre giorni prima della sentenza con gli altri giudici popolari.

Romandini è stato invece assolto dalle accuse di aver in questo modo compiuto un'interferenza nell'attività di un altro giudice e di non essersi astenuto dal procedimento. Quest'ultima contestazione era legata all'ipotesi che qualche giorno prima della sentenza avesse anticipato il suo parere in una cena con il governatore dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso.

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