Quattro persone condannate, dal 22 ottobre scorso, sono al centro di un progetto di recupero e reinserimento che le vede impegnate in un lavoro di archiviazione in vari uffici delle cancellerie del tribunale di Pescara. "E' un progetto in cui ho creduto molto e che è partito con una mia richiesta di autorizzazione al Ministero risalente al luglio 2016 - ha spiegato questa mattina il presidente del Tribunale Angelo Bozza, nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha preso parte anche la dirigente Rosalba Natali -. E' stato necessario attendere un anno e mezzo per l'autorizzazione, il reperimento dei fondi e l'avvio della fase esecutiva". Le quattro persone coinvolte nel progetto, tre uomini e una donna, presentano status di diverso tipo: messa alla prova, affidamento, semilibertà e detenzione domiciliare. L'associazione Voci di dentro, con il contributo del partner privato Sisofo, copre l'assicurazione ed eroga dei piccoli rimborsi, garantendo la supervisione da parte di tutor specializzati. "Vengono selezionati i detenuti più meritevoli e che hanno compiuto un certo percorso - ha rimarcato il direttore della casa circondariale di Pescara, Franco Pettinelli -. Non investiamo su tutti, ma solo su persone che mettono in mostra il desiderio di riscatto". Luana Capretti, dell'Ufficio distrettuale dell'esecuzione penale esterna, ha sottolineato che "oltre ai detenuti, i quali risarciscono alla società il danno prodotto, sono coinvolte nel progetto anche persone che si trovano alla messa alla prova e che sono dunque obbligate a svolgere un servizio per un periodo determinato".
Leggi Tutto »Screening oncologici, aumentano le adesioni in provincia di Chieti
Gli screening oncologici per la prevenzione del tumore del colon retto, della cervice uterina e della mammella hanno dato nel 2018 ottimi risultati in provincia di Chieti, con adesioni corrette rispettivamente pari al 57,2%, al 60,2% e al 74,51% delle persone invitate, percentuali superiori alla media nazionale. L'attività rientra nel Piano regionale di prevenzione che fa capo al Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria, diretto da Giuseppe Torzi. "Un euro speso per invitare i cittadini a un semplice gesto di prevenzione - spiega il coordinatore degli screening oncologici della Asl Lanciano Vasto Chieti, l'anatomopatologo Domenico Angelucci - può salvare una vita, individuare un tumore nella fase in cui è possibile intervenire, evitare un'operazione chirurgica. Agli utenti chiediamo di affidarsi alla nostra équipe: li prendiamo in carico ed è nostro compito sorvegliare il loro stato di salute attraverso controlli periodici con l'invito a esami gratuiti rivolti alle fasce di età più a rischio". "Affidarsi a questo percorso significa non finire nel gorgo delle liste d'attesa che, se svuotate di domanda inappropriata, potranno man mano essere alleggerite". Per quanto riguarda lo screening per la prevenzione dei tumori del colon retto, sono stati inviati per posta 48.898 inviti a uomini e donne della provincia di Chieti nella fascia di età tra 50 e 69 anni: 22mila hanno risposto al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci (la percentuale corretta del 57,2% va poi calcolata sottraendo quanti sono risultati irreperibili e coloro che si erano già sottoposti di recente agli esami previsti dallo screening). Per lo screening della cervice uterina la popolazione di riferimento sono donne tra 25 e 64 anni: sono stati inviati 17.885 inviti cui hanno risposto 11.560 persone, con un'adesione "corretta" del 60,2%. Allo screening mammografico, rispetto ai 24.977 inviti ad altrettante donne tra 50 e 69 anni (cui si sono aggiunti 1.050 solleciti) sono stati eseguiti 16.468 esami, con un'adesione del 74,51%; complessivamente in provincia di Chieti si è sottoposto a mammografia l'81,18% della popolazione target assistibile
Leggi Tutto »Tamponamento fatale sull’autostrada A24, un morto
Incidente sull'autostrada A24 in direzione Teramoprima del casello di Carsoli: un uomo ha perso la vita tamponando un tir. La sua auto, una Fiat 500 L, si è incastrata sotto il mezzo pesante. Il tratto autostradale è attualmente chiuso in attesa dell'intervento del magistrato che deve autorizzare la rimozione della salma. Sono in corso indagini.
Leggi Tutto »Cade in un cantiere, muore due giorni dopo
E' morto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale civile di Pescara un uomo di 60 anni che due giorni fa era rimasto gravemente ferito in un cantiere edile, dove era precipitato da un'altezza di quattro metri riportando un trauma cranico con otorragia. I Carabinieri hanno già provveduto al sequestro del cantiere. L'uomo, direttore dei lavori del cantiere in zona Colli, era stato subito sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Leggi Tutto »Tocco da Casauria, si barrica in casa e minaccia il padre poi si arrende
Si è barricato in casa dopo una lite con il padre, minacciando di ucciderlo e tenendo con il fiato sospeso per oltre cinque ore le forze dell'ordine e gli abitanti di Tocco da Casauria, piccolo centro della Val Pescara: protagonista della vicenda un agricoltore di 28 anni, che ha desistito dal suo intento omicida dopo una lunga trattativa con i carabinieri. Il padre, 66enne, ha riportato alcune fratture e una emorragia cerebrale ed è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale di Pescara. A dare l'allarme è stata la madre del giovane chiamando i carabinieri. Dopo che la lite tra padre e figlio è degenerata il giovane ha cominciato a minacciare il genitore con un coltello e con un collo di bottiglia rotto. In pochi minuti in zona sono arrivati i militari della locale stazione e, poco dopo, gli uomini del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Pescara, agli ordini del tenente colonnello Gaetano La Rocca. Sul posto è poi sopraggiunto anche il comandante provinciale dell'Arma, Marco Riscaldati. Simultaneamente sono iniziate le trattative con il giovane da parte di un negoziatore dei carabinieri. Nel corso della lunga mattinata sono venuti a parlare con il 28enne anche la sorella e un cugino. Da Roma invece sono giunti i carabinieri di un nucleo speciale in previsione di un possibile blitz nell'abitazione dove si trovavano padre e figlio. Quando sembrava ormai imminente l'irruzione, il giovane, dopo l'ennesimo colloquio con i carabinieri, ha deciso di consegnarsi. Il padre è stato trasportato in ospedale a Pescara dove si trova in gravi condizioni. Il figlio, è stato prima trasferito in caserma per essere ascoltato dagli inquirenti, poi in ospedale per una leggera ferita alla mano e alla caviglia.
Leggi Tutto »‘Diritti infranti’, Pescara ricorda le vittime del terrorismo
"Siamo passati dal silenzio assordante all'ipertrofia memoriale. E' una cosa che mi colpisce particolarmente. C'e' una gran voglia di intitolare piazze, strade e cosi' via a chi ci abbandona. Il ricordo e' importante, ma deve essere monito perche' non si genere rimozione: le rimozioni sono pericolose. Al di la' dei simboli, ancor piu' dopo l'arresto di Cesare Battisti, quello che non deve accadere e' che qualcuno pensasse che, guardandolo, vi sia stato una specie di sogno rivoluzionario negli anni '70 in cui per nome e per conto di una societa' migliore si e' pensato di abbattere l'esistente con bombe e tritolo". Lo ha affermato il sindaco di Pescara Marco Alessandrini ricordando il padre, il magistrato Emilio Alessandrini ucciso da Prima Linea esattamente 40 anni fa, nel corso dell'incontro "Diritti infranti" in corso a Pescara. "Oggi - ha aggiunto - non esiste quella violenza politica, ma rifletto sul fatto che nel dibattito pubblico le parole pesano e troppo. A volte portano a risultati infausti. Quando qualche settimana fa in Polonia il sindaco di Danzica viene assassinato per strada dopo una violenta campagna denigratoria nei suoi confronti mi viene da pensare che le parole sono importanti e vanno usate nel modo adeguato". Un riferimento al linguaggio politico attuale che per Alessandrini, ha dimenticato "che lo Stato deve perseguire sempre la giustizia e non la vendetta. Basta guardare le immagini di Battisti - ha sottolineato -. Ho la sensazione che tintilli il sentimento della vendetta. L'odio intossica, ti mangia dentro. Noi quello che e' accaduto non lo dimentichiamo, ma non per questo abbiamo lo sguardo rivolto all'indietro. Bisogna guardare avanti facendo tesoro di quello che e' stato". Con lui anche Alessandra Galli, Consigliere della Corte di Appello di Milano, figlia del magistrato Guido Galli ucciso anche lui da un commando di Prima Linea il 19 marzo nel 1980 e Benedetta Tobagi, figlia del giornalista Walter Tobagi ucciso pochi mesi dopo, il 20 maggio 1980, dal gruppo terroristico Brigata XXVIII marzo.
"C'e' stato un periodo di vuoto enorme. Ci si sentiva veramente soli. Vicino c'erano i familiari o magari il vicino di casa. Il ricordo piu' caro e' verso le nostre mamme che hanno avuto la forza incredibile nell'affrontare il dolore, nell'andare avanti senza trasmetterci sentimenti di odio e rancore. Mio padre come il papa' di Marco e il papa' di Benedetta era un uomo di dialogo e mediazione: e' per questo che sono stati uccisi". Lo ha detto Alessandra Galli, consigliere della Corte di Appello di Milano e figlia del magistrato Guido Galli ucciso da un commando di Prima Linea che oggi ha raccontato la sua tragica esperienza vissuta in occasione del convegno "Diritti infranti" svoltosi al Tribunale di Pescara. "Avevo 20 anni quando hanno ucciso mio padre - ha raccontato -. Ero una studentessa, vivevo nei licei dove si tenevano assemblee da dove poi uscivano anche gruppi armati che mettevano al sacco la citta' e non solo. Ho avuto compagni d'istituto che si sono macchiati di omicidi. Respiravo quel clima. Il papa' rappresentava l'ordine costituito. Per me adolescente che vivevo il contrasto con la figura del genitore, a maggior ragione lui padre, lui magistrato in un contesto in cui sentivo tante parole di rivolta e sovvertimento ha creato conflitti anche abbastanza accesi in casa. Ma io ricordo in quel contesto come negli altri il suo atteggiamento era sempre quello di farmi dire la mia, farmi riflettere dire la sua ma non imponendomi mai il suo pensiero. Atteggiamento di apertura alle idee degli altri, ad idee diverse, era una persona curiosa. Sono i tratti che hanno fatto si' e le vittime del terrorismo, diventassero bersagli. Erano persone di dialogo che pesavano le parole. Erano contrari all'aggressione verbale. Erano disposti all'ascolto degli altri e questo era pericoloso"
Era il 28 maggio del 1980 quando il giornalista Walter Tobagi muore per mano del terroristico Brigata XXVIII marzo. Sua figlia Benedetta oggi lo ha ricordato in occasione del convengo sui "Diritti Infranti" svoltosi al Tribunale di Pescara cui hanno partecipato anche il sindaco Marco Alessandrini il cui padre, il magistrato Emilio Alessandrini, fu freddato da un gruppo armato di Prima Linea il 29 gennaio 1979 e Alessandra Galli, figlia del magistrato Guido Galli ucciso da un commando dello stesso gruppo terroristico poco piu' di un anno dopo: il 19 marzo nel 1980. Piu' che sui suoi ricordi di bambina, il monito di Benedetta Tobagi e' stato sull'importanza di ricordare il contesto storico di quegli anni. Delle difficolta' di alcuni magistrati di compiere il loro lavoro e dei giornalisti, tra cui proprio suo padre, di fare altrettanto. "Oggi c'e' la memoria delle frasi, che sono un simbolo, ma fanno dimenticare i veleni che c'erano dietro la realta' di quegli anni - ha detto -. Basti pensare che Guido Galli subi' un procedimento disciplinare perche' si oppose allo spostamento dell'inchiesta di Piazza Fontana a Catanzaro. Lui e altri furono si' poi assolti, ma non per il valore dell'opposizione, ma come se fossero stati adolescenti presi dall'impulso. L'aggressivita', anche quella di oggi e soprattutto quella di oggi - ha aggiunto - deriva da una mediocrita' generalizzata. Il terrorismo di quegli anni ha colpito le figure eccellenti, ha colpito i migliori. L'importante dovrebbe essere non il raggiungimento dei traguardi professionali, ma quelal di gestire la complessita' della societa'. Questa cosa oggi manca tantissimo. In questo senso e' molto interessante andare a rivisitare quella stagione. I nostri genitori - ha concluso - hanno incarnato il modo di essere diverso. La memoria e' piu' faticosa dello show"
Leggi Tutto »Fondi per la sicurezza dell’acqua del Gran Sasso
La Giunta regionale ha approvato, nella seduta del 25 gennaio 2019 una delibera avente come oggetto "Gestione del rischio nel sistema idrico del Gran Sasso- DGR n. 643 del 7-11.2017. Definizione attività urgenti ed indifferibili": nel prendere atto delle attività indicate come prioritarie per la completa messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso e del sistema di captazione delle acque potabili, vengono stabiliti interventi per circa 160 milioni di euro di fondi pubblici, per la messa in sicurezza, dopo anni di polemiche e scontri, i Laboratori di fisica nucleare e il traforo autostradale, che minacciano di contaminare, "in caso di grave incidenti le sottostanti e preziosissime falde acquifere nel cuore del Gran Sasso", nel territorio aquilano. Nel documento, l'esecutivo stabilisce che le opere, comprensive della progettazione, appalto e realizzazione, debbano essere attuate "con assoluta urgenza e improcrastinabilità".
Leggi Tutto »Potenziata la dotazione dei mezzi della Croce Rossa a Montesilvano
Una nuova ambulanza e un pullmino 9 posti per il trasporto disabili. Sono due i nuovi mezzi consegnati dal Comitato locale di Penne della Croce Rossa Italiana, questa mattina, nella piazza del Comune alla presenza del sindaco Francesco Maragno e dell’assessore Valter Cozzi, e che andranno a potenziare la dotazione del territorio di Montesilvano e di Pianella.
«La salute dei Montesilvanesi - ha affermato il sindaco Francesco Maragno - sarà sempre più tutelata grazie al potenziamento della dotazione della Croce Rossa. I volontari di questa associazione rappresentano una preziosa risorsa del nostro territorio e cogliamo questa occasione per ringraziarli per il loro costante e attento apporto. La sinergia della nostra Amministrazione con il comitato locale della Cri è sempre più stretto e sono tantissime le occasioni di collaborazione con questa associazione. Penso ad esempio all’assistenza alle persone con difficoltà motorie all’interno del cimitero in occasione della commemorazione dei defunti, ma penso anche alla convenzione per l’assistenza sulle spiagge con gli O.P.S.A. (operatori polivalenti salvataggio in acqua) della Cri di Montesilvano».
«Già nel marzo 2018 - ha sottolineato Andrea Castagna, vicepresidente vicario del comitato Cri di Penne - la consegna di un’ambulanza nuova aveva consentito di potenziare i servizi della postazione 118 di Montesilvano, che nel solo 2018 ha effettuato circa 800 interventi. Abbiamo introdotto un servizio di trasporto delle persone con disabilità non solo nei centri di riabilitazione ma anche per farli partecipare ad eventi ludici. Potenziare ulteriormente la dotazione con questi due nuovi mezzi ci permetterà di garantire servizi sempre più tempestivi, efficienti e differenziati. A breve sarà operativo anche un “Emporio 4.0”, ossia una app dove le famiglie assistite dalla Croce rossa potranno selezionare online prodotti che verranno acquistati tramite delle schede a punti direttamente dalla Croce Rossa».
Leggi Tutto »Sorpassi pericolosi in galleria da ubriaco,denunciato 20enne
Aveva un tasso alcolico di 1,2 grammi per litro, superiore più del doppio rispetto al limite consentito, il ventenne della provincia di Chieti che ieri sera è stato fermato dopo un inseguimento dagli uomini della Polizia Stradale di Chieti impegnati nei massicci controlli che il comandante Fabio Polichetti ha predisposto all'interno delle gallerie Le Piane e San Silvestro a Francavilla al Mare. Erano da poco passate le ore 22, quando una pattuglia della Stradale, entrata nella galleria san Silvestro in direzione Pescara per l'ordinario giro di perlustrazione, ha notato una Fiat Punto che effettuava sorpassi anche di due auto contemporaneamente, laddove tali manovre solo assolutamente vietate all'interno della galleria oltre che pericolosissime. La Punto è stata inseguita e fermata poco dopo: il giovane alla guida presentava evidenti sintomi di assunzione di sostanze alcoliche ovvero occhi lucidi, riflessi rallentati ma soprattutto vi era un forte odore di alcol all'interno dell'autovettura, e così è stato sottoposto alla prova con l'etilometro. Il ventenne è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, ha avuto la patente sospesa per un anno e 15 punti decurtati: rischia una ammenda da 800 a 3.200 euro e l'arresto fino a sei mesi. I controlli nelle due gallerie sono stati intensificati alla luce della loro pericolosità dal momento che sono a doppio senso di marcia e prive di corsia di emergenza.
Leggi Tutto »Fuga di gas, intervento dei pompieri in un appartamento a Vasto
Hanno utilizzato un'autoscala per raggiungere il sesto piano di un appartamento in via de Gasperi a Vasto i vigili del fuoco a causa di una fuga di gas avvertita in maniera distinta dai vicini di casa. E' accaduto ieri sera in un condominio nel popoloso quartiere attorno alle 23; a causa di un altro intervento gli uomini del distaccamento di Vasto erano impegnati altrove ed è dovuta giungere in soccorso una squadra da Ortona. In quel momento nell'appartamento non c'era nessuno e il gas stava fuoriuscendo da una bombola.
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