Cronaca

Barriere fonoassorbenti, incontro in Comune con i vertici Rfi

Stabilire la tempistica di realizzazione degli interventi di mitigazione acustica lungo il tracciato ferroviario della città di Montesilvano. Questo il tema dell’incontro che si è svolto questa mattina a palazzo di città tra il sindaco Francesco Maragno, il consigliere delegato Mauro Orsini e i tecnici di Rfi.

«L’installazione di barriere fonoassorbenti lungo il tracciato ferroviario che insiste sul territorio di Montesilvano -  specifica il consigliere Mauro Orsini  - è un’opera attesa da moltissimi anni dai residenti. Abbiamo promosso diversi incontri con RFI per avviare l'intervento di risanamento acustico obbligatorio, stabilito dalle leggi comunitarie e nazionali a tutela della salute dei cittadini. Ora siamo agli ultimi decisivi passi. Con la progettazione definitiva approvata,  una volta ottenute le autorizzazioni paesaggistico ambientali previste e la consegna del progetto alla ditta appaltante, potranno finalmente partire  i lavori lungo il tracciato ferroviario per tutelare il diritto alla salute dei residenti che da anni subiscono il rumore assordante del passaggio dei treni. Ringrazio Rfi, il sindaco e l'ufficio lavori pubblici per avere portato a termine con impegno e professionalità un lavoro che la città e le leggi chiedevano da tempo».

«Questi lavori  - aggiunge il sindaco Maragno -  sono particolarmente attesi da chi vive a ridosso della ferrovia. L’installazione delle barriere fonoassorbenti contribuirà a migliorare la qualità della vita di queste persone, riducendo l’inquinamento acustico, il tutto con la massima attenzione all’impatto estetico sull’immagine del territorio».

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Minorenne stuprata e ricattata, telefoni e tablet degli arrestati sotto esame

Dal controllo dei telefonini e dei tablet sequestrati ai due minorenni arrestati ieri mattina dai carabinieri della Compagnia di Vasto per aver ridotto per due anni in schiavitù e abusato sessualmente di una loro coetanea, si stanno cercando conferme su quelle che al momento sono solo intuizioni. I militari vogliono verificare se le immagini e le foto della ragazza, ripresa a sua insaputa in un momento di intimità con il fidanzatino, siano state viste o fatte circolare nella cerchia di amici dei due ragazzi ristretti nell'istituto per minorenni a Casal del Marmo a Roma. Unica certezza finora è che quelle immagini inequivocabili non sono state trasmesse su alcuna piattaforma social. Il maggiore Amedeo Consales, comandante della Compagnia dei carabinieri di Vasto ha dichiarato che solo ieri mattina alla vista dei carabinieri i due minorenni "hanno iniziato a rendersi conto della gravità delle loro azioni nei confronti della ragazza. I genitori di questi due ragazzi sono anch'essi delle vittime inconsapevoli". Un'ultima parola l'ufficiale dei carabinieri la dedica alla ragazza che "con coraggio è riuscita a liberarsi dalla sudditanza psicologica e a riferire fatti e luoghi ben precisi che ci hanno permesso dei riscontri oggetto dell'ordinanza del magistrato"

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Aggressione con mazza da baseball a Chieti, l’accusa è di tentato omicidio

E' stata riqualificata da lesioni aggravate in tentato omicidio l'accusa nei confronti dei presunti responsabili dell'aggressione avvenuta a Chieti Scalo la notte del 7 maggio del 2016, nei confronti di un giovane di 24 anni di Chieti che venne colpito con pugni e con una mazza da baseball finendo in ospedale in condizioni piuttosto gravi. Per questa vicenda un 23enne di San Giovanni Teatino, è accusato oltre che di tentato omicidio in concorso con altre tre persone la cui posizione però è stata stralciata, anche di concorso in porto senza giustificato motivo di una mazza da baseball e di tentata violenza privata nei confronti di un secondo giovane, pure di Chieti. Il giovane ha chiesto il rito abbreviato ed oggi il gup del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino ha disposto il rinvio dell'udienza al 25 giugno prossimo per poter ascoltare la vittima.

Lo scorso febbraio il caso era approdato a dinanzi al Gup del Tribunale teatino, Luca De Ninis, il quale aveva rimandato il fascicolo in Procura chiedendo che il reato formulato, ovvero lesioni aggravate, venisse riqualificato in tentato omicidio. Il fatto avvenne non molto lontano sa un noto pub di Chieti Scalo, ma i motivi dell'aggressione, commessa ad opera di una decina di persone, diverse delle quali mai identificate, non sono stati mai chiariti. 

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Epidemia di gastroenteriti nel Teramano nel 2010, tutti assolti

Si è chiusa con l'assoluzione di tutti gli imputati la vicenda giudiziaria per l'epidemia di enteriti e gastroenteriti che nel 2010 portò in ospedale numerose persone, tra cui molti bambini, che si trovavano in vacanza ad Alba Adriatica. A processo, davanti al giudice Flavio Conciatori, erano finite sei persone, tra gli allora vertici del Ruzzo e della controllata Spt, con accuse che andavano dal disastro ambientale all'epidemia colposa fino alle lesioni. Per capire le ragioni dell'assoluzione bisognerà attendere il deposito delle motivazioni, ma è presumibile che a segnare la strada sia stata la super perizia rimessa dai consulenti nominati dal Tribunale. Se l'accusa aveva infatti individuato un nesso di causalità tra i malori avvertiti da cittadini e turisti e l'inquinamento del Torrente Vibrata e, di conseguenza, del tratto di mare antistante Alba Adriatica, imputandolo al malfunzionamento dei sei depuratori della Val Vibrata, gestiti all'epoca proprio dalla Ruzzo Reti, i periti del Tribunale erano arrivati a conclusioni diverse. Per i due professionisti, infatti, tutti gli impianti di depurazione "incriminati" (quelli di Villa Rosa-Alba Adriatica, Corropoli, Sant'Omero, Nereto e Sant'Egidio alla Vibrata), negli anni 2007-2010, "erano proporzionati e funzionali alla corretta attività di depurazione delle acque reflue", con lo stato di alterazione delle acque del Torrente Vibrata connesso alla forte presenza di scarichi abusivi.

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Vasto, 14enne schiavizzata e abusata, arrestati due minorenni

 L'avrebbero costretta per due anni ad avere rapporti sessuali con la continua minaccia di diffondere foto e video che, a sua insaputa, la ritraevano in atteggiamenti compromettenti. Sono stati arrestati dai carabinieri di Vasto con le accuse gravissime di riduzione in schiavitù e violenza sessuale di gruppo due minorenni che avrebbero violentato la ragazza, al momento sedicenne, per due anni. I risvolti della tristissima vicenda sono stati riferiti dal maggiore Amedeo Consales in una conferenza stampa convocata dai Carabinieri di Vasto. E sarebbe stato proprio il conforto di un'amica alla quale la ragazza era stata capace di confidare e raccontare il suo dramma, a convincere la ragazza a rivolgersi ai carabinieri. La mamma della vittima, come emerso, era completamente all'oscuro del dramma vissuto dalla figlia. 

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Azienda agricola biologica chiusa dopoi controlli del Nas

Controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara nel settore delle produzioni biologiche abruzzesi. A seguito degli accertamenti, la Asl ha disposto la chiusura immediata di un'azienda agricola della provincia dell'Aquila. I militari per la tutela della salute hanno ispezionato la struttura dopo aver raccolto informazioni e documenti nel corso di altri controlli nello stesso settore commerciale. Il Nas ha segnalato all'autorità amministrativa e sanitaria il titolare dell'azienda agricola per le carenze igienico-sanitarie riscontrate nel laboratorio di produzione e confezionamento di conserve vegetali biologiche (succhi di frutta, ortaggi, prodotti di pasticceria conservati). Il dirigente del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian) della Asl di Avezzano Sulmona L'Aquila, intervenuto sul posto, ha disposto la chiusura immediata dell'attività, dal valore di un milione di euro, sino al ripristino delle condizioni d'igiene.

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Brucellosi in allevamento, i carabinieri del Nas e la Asl sequestrano 138 bovini

I Carabinieri del Nas di Pescara e la Asl di Chieti hanno sottoposto a vincolo sanitario 138 bovini di un allevamento della provincia di Chieti in cui è stato accertato un focolaio di brucellosi. Gli animali non potranno essere movimentati fino all'ordine di chiusura del focolaio. L'attività rientra nell'ambito dei controlli che i militari per la tutela della salute hanno svolto in tre allevamenti del Chietino. Sono state accertate violazioni al regolamento di polizia veterinaria e nella identificazione e registrazione dei capi di bestiame. I militari hanno proceduto, inoltre, al prelievo di campioni ematici sui bovini per le successive analisi di laboratorio.

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Pescara, giovane arrestato per la rapina a un’anziana

E' stato arrestato dalla Polizia l'uomo che ieri ha rapinato un'anziana in strada a Pescara. Si tratta di un 29enne ora in carcere per rapina aggravata e lesioni aggravate. Gravi le condizioni della donna, una 79enne del posto, ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Pescara in prognosi riservata. I fatti sono avvenuti nel tardo pomeriggio in via Aldo Moro. Il giovane ha raggiunto la 79enne, che era alla fermata dell'autobus, le ha strappato la catenina d'oro dal collo e l'ha scaraventata a terra con violenza, per poi darsi alla fuga a piedi. La donna ha battuto la testa ed ha perso i sensi. Soccorsa dal 118, è stata subito trasportata in ospedale.

La Polizia ha subito avviato le indagini. Grazie alle testimonianze di alcune persone presenti sul posto, i poliziotti sono riusciti ad ipotizzare chi potesse essere il responsabile. Alla fine il giovane, riconosciuto in foto dai testimoni, è stato rintracciato nella notte a Francavilla, a casa di un amico. 

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Malori fra i bambini iscritti in diverse scuole di Pescara

Sarebbero in totale una ventina i bambini iscritti in diverse scuole di Pescara finiti in ospedale dopo aver accusato dei malori, con sintomi da tossinfezione alimentare. Undici, al momento, i bimbi che sono stati ricoverati; nessuno di loro è in gravi condizioni. Sotto accusa il cibo somministrato nelle mense scolastiche. Asl e Direzione ospedaliera hanno subito avviato un'indagine epidemiologica, mentre i Carabinieri del Nas di Pescara si stanno occupando di accertamenti e campionamenti. Sta seguendo con attenzione l'evolversi della situazione anche il Comune di Pescara: "Saremo al fianco delle famiglie e a tutela della salute dei bambini che si sono sentiti male, se verrà accertato che a provocare i malori è stato il cibo somministrato alla mensa", dicono il sindaco e l'assessore all'Istruzione e Mense, Marco Alessandrini e Giacomo Cuzzi, i quali aggiungono che "dal nosocomio non ci parlano di allarme, né di presunti casi di salmonella, perché è ancora presto per avere un riscontro di laboratorio sulle analisi fatte sui bambini". "Se da tutti gli accertamenti il malore risultasse conseguenza della qualità del cibo ingerito a scuola - proseguono sindaco e assessore - attiveremo ogni forma di tutela a carico dell'ente per la salvaguardia della salute dei bambini. Il Comune, che in tal caso sarebbe parte lesa al fianco delle famiglie, offrirà ogni possibile forma di tutela nei confronti del concessionario, per questo abbiamo dato mandato al dirigente di seguire direttamente la questione e chiesto di relazionare sull'evolversi di fatti e controlli". 

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