Cronaca

Pino crolla su una strada a Pescara

Un grosso pino è crollato sulla strada, a Pescara, sfiorando un'auto di passaggio. E' avvenuto dopo le 9,30 nel centrale viale Kennedy, all'angolo di via Zara, in direzione nord. L'albero di alto fusto si è sradicato, ha lambito una Panda di passaggio, per fortuna senza conseguenze, e si è abbattuto sulla sede stradale senza coinvolgere i pedoni presenti in zona in quel momento. Il traffico delle auto ha subito forti rallentamenti mentre è stato deviato il percorso dell'autobus urbano 21. I Vigili del Fuoco stanno ora tagliando il pino per rimuoverlo. Saranno effettuati dei controlli anche sui pini nelle vicinanze.

"Anche l'albero caduto oggi in viale Kennedy era stato valutato". E' quanto scrive in una nota il vicesindaco di Pescara, assessore al Verde, Antonio Blasioli. "La classe individuata, solo a seguito di un'indagine visiva, ha rilevato alcune criticità che hanno comportato l'inserimento dell'esemplare in classe C, cioè tra gli alberi a pericolosità moderata e non da tagliare immediatamente, anzi diciamo da rivedere dopo tre anni. Il tempo dei tre anni non era ancora scaduto, i nostri agronomi si sono subito recati sul posto stamane per verificare l'accaduto, ma possiamo anticipare che continueremo con tale monitoraggio degli alberi sul territorio cittadino e, laddove gli esami dovessero manifestare l'inserimento di altri Pini in classe D, non esiteremo ad adottare le misure per garantire la sicurezza dei nostri concittadini, fatte salve le procedure di compensazione arborea che già adottiamo". "Se è vero che le operazioni di manutenzione hanno richiesto dei tagli - prosegue Blasioli - è anche vero che sono state compiute delle ripiantumazioni, al momento 120 delle 240 previste, e che proseguiremo a fare rimpiazzando gli alberi pericolosi tolti, sostituendo quelli che nel tempo nessuno ha sostituito, aggiungendone altri in aree verdi e lungo i marciapiedi. Una pratica che dovrebbe diventare la regola anche senza la prescrizione di pericolosità, perché gli alberi sono essere viventi e al termine del loro ciclo vitale vanno sostituiti". 

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La campagna ‘Plastic Free’ del Wwf arriva in Abruzzo

La campagna ''Plastic Free'' lanciata dal Wwf Italia per salvare il mare dalla plastica approda in Abruzzo. Domani sabato 16 giugno, dalle ore 10, a Pescara in piazza Primo Maggio sarà possibile visitare la mostra ''Il mare del futuro?'' frutto della raccolta simbolica di materiale spiaggiato lungo il litorale abruzzese. L'iniziativa, che ha il patrocinio della Regione Abruzzo Settore Ambiente e del Comune di Pescara, fa parte delle azioni del progetto #GenerAzioneMare del Wwf Italia. Nel corso della mattinata sarà possibile firmare la petizione #NoPlasticSpecies ''Salviamo gli oceani dalla plastica'' con la quale il Wwf chiede al Governo e al Parlamento di rafforzare l'impegno dell'Italia per la riduzione della produzione e del consumo di plastiche. Il tour Plastic Free continuerà fino a fine di giugno. ''Le nostre spiagge sono invase da migliaia di tonnellate di rifiuti che non sono altro che quanto noi stessi buttiamo nelle nostre strade, nei fiumi o direttamente nel mare - dichiara Luciano Di Tizio, delegato del WWF Abruzzo - Una quantità enorme di materiali che crea una disastro ecologico senza precedenti e rispetto al quale sono necessarie azioni straordinarie e urgenti''. 

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Scippa anziana in centro a Pescara, inseguito da passanti e arrestato

Scippa un'anziana in pieno centro, ma viene inseguito per alcune centinaia di metri dai passanti e arrestato dalla Polizia. In manette, ieri pomeriggio, a Pescara, è finito un 32enne del posto, già noto alle forze dell'ordine. Lo scippo è avvenuto tra via Isonzo e la riviera. La vittima, una donna di 83 anni, ha cominciato a urlare, richiamando l'attenzione dei presenti, alcuni dei quali hanno inseguito il malvivente. Sul posto è intervenuta la pattuglia del poliziotto di quartiere, che ha definitivamente bloccato in corso Vittorio Emanuele il 32enne, arrestato in flagranza di reato per furto con strappo aggravato. La borsa è state recuperata e restituita alla proprietaria

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Incidente mortale sul lavoro nel teramano, operaio muore schiacciato da pala meccanica

Incidente mortale sul lavoro nel Teramano. Un uomo di 62 anni di Canzano è morto schiacciato dalle ruote di una pala meccanica nell'azienda Stam srl della zona industriale di Valle Cupa di Colonnella. L'incidente si è verificato all'interno di uno dei capannoni dove vengono ammassati e lavorati i residui organici per la produzione di fertilizzanti, l'azienda si occupa infatti del loro recupero e trattamento.

 

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Chieti, oltre 4.000 sulle corse notturne del bus urbano

Sono stati 4.112, a Chieti, i passeggeri che hanno utilizzato il servizio notturno de La Panoramica, sulla Linea 1 che collega la parte alta della città allo scalo con fermate, fra l'altro, all'ospedale clinicizzato - e al campus dell'università ''G. d'Annunzio''. Il servizio notturno, avviato a gennaio scorso, si concluderà a giugno. I dati sono stati resi noti dall'assessore comunale ai trasporti e alla mobilità Mario Colantonio. Emerge che il 14% dei fruitori utilizza il servizio il giovedì; il 24% il venerdì e il 62% il sabato. In occasione dell' 11 maggio, festività di San Giustino, patrono di Chieti, sono stati 250 i passeggeri. Il picco tuttavia è stato raggiunto il 12 maggio, in occasione dell'evento ''Maltattack'', quando i fruitori sono stati oltre 1.000.

''L'Amministrazione Comunale ringrazia la società La Panoramica ed in particolare gli autisti per questa opportunità resa con grande professionalità - dice Colantonio. Un plauso desidero rivolgerlo anche ai tanti giovani che hanno mantenuto un comportamento civile e corretto nei confronti della cosa pubblica e di quei lavoratori che si impegnano per la sicurezza e l'incolumità stessa dei passeggeri trasportati. Alla luce dei lusinghieri risultati ottenuti il servizio riprenderà in autunno con alcuni miglioramenti suggeriti dagli stessi fruitori e dai gestori dei locali che hanno attivamente collaborato all'iniziativa''.

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Diga Chiauci, autorizzata per 2 mesi una maggiore portata

Autorizzata la portata a circa 5 milioni di metri cubi della diga di Chiauci seppur in via sperimentale, e per un periodo di soli 2 mesi, dall'Ufficio tecnico per le Dighe di Napoli del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo ha comunicato ai presidenti delle Regioni Abruzzo e Molise, Luciano D'Alfonso e Donato Toma, il commissario regionale del Consorzio di Bonifica Sud Vasto, Franco Amicone. "Con questa autorizzazione, seppur temporanea - spiega il commissario Amicone - si potrà raggiungere la quota di 741 metri nell'invaso sperimentale di Ponte di Chiauci che disporrà, fino al prossimo 31 luglio, di circa 5 milioni di metri cubi, come ulteriore quantitativo per le maggiori esigenze agricole, civili e industriali, connesse al periodo estivo, nella fascia costiera abruzzese e molisana"

La replica di Mauro Febbo

"Anche in nelle precedenti amministrazioni si arrivava a tale livello di portata di acqua. Un innalzamento di 1,1 milioni di metri cubi di acqua che, tradotto in termini di autonomia, corrisponderebbe a soli quattro giorni in più di irrigazione sarebbe realmente l'aumento del volume di acqua all'interno della Diga di Chiauci autorizzato dall'ufficio dighe di Napoli". Questo il commento del consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea quanto segue: "Non comprendo l'euforia manifestata dal Commissario Amicone e dove sia la notizia  visto che per due mesi, Giugno e Luglio, il Consorzio è stato autorizzato a raggiungere il livello di 741 m s.m., livello superiore di tre metri rispetto alla quota già autorizzata di 738 m s.m. Pertanto - conclude Febbo - non capisco quale vittoria viene proclamata da Amicone e quali sono i benefici che riceverebbe la popolazione, i turisti, gli agricoltori e le industrie con soli quattro giorni in più di disponibilità di acqua". 

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Caso mense, nuovi sopralluoghi nei centri cottura del Nas

Nuovi sopralluoghi nei centri cottura che servono le mense scolastiche di Pescara, da parte di Asl, Carabinieri del Nas e tecnici dell'Istituto Zooprofilattico, nell'ambito delle indagini sulla vicenda degli oltre 200 bambini, iscritti in numerose scuole della città, finiti in ospedale con sintomi gastroenterici provocati dal batterio Campylobacter. Le ispezioni erano finalizzate ad eseguire ulteriori accertamenti e campionamenti. Intanto i militari del Nas, su delega della Procura di Pescara, che coordina le indagini, stanno continuando a sentire i genitori dei bimbi, a margine dell'indagine epidemiologica avviata dall'azienda sanitaria. I laboratori dell'ospedale, inoltre, stanno ripetendo le coprocolture sui campioni nuovamente prelevati sui bimbi, per valutare l'evolversi del quadro clinico. Contestualmente i Carabinieri Forestali di Pescara stanno ascoltando i genitori dei bambini che non sono finiti in ospedale. Obiettivo degli accertamenti è quello di ascoltare tutte le famiglie degli iscritti nelle scuole coinvolte, oltre al personale, per ricostruire in modo dettagliato la vicenda. Prosegue, inoltre, il lavoro dell'Istituto Zooprofilattico, che sta analizzando i campioni di cibo sequestrati nei centri cottura. Quattro gli indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura: sono tutti rappresentanti delle due ditte che, in Ati, gestiscono il servizio di refezione scolastica. I reati ipotizzati sono adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive, di natura colposa, e lesioni colpose.

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Anac, Cantone presenta la relazione annuale

Nel 2017 sono stati disposti, su input delle prefetture, i commissariamenti di 17 imprese raggiunte da interdittive antimafia, 16 delle quali afferiscono al sistema dei servizi pubblici, operanti nel settore raccolta e gestione dei rifiuti o in quello dei centri di accoglienza dei richiedenti asilo. Sono questi alcuni dei dati che è possibile leggere nella relazione annuale dell'Anac.
Avviate inoltre 26 proposte di commissariamento di contratti per vicende di matrice corruttiva, 19 delle quali sono terminati con la formulazione di una proposta al prefetto competente. Sempre nel 2017 il valore complessivo degli appalti di importo pari o superiore a 40.000 euro si è attestato attorno ai 139 miliardi di euro, il massimo dal 2013. Si registra un aumento dei valori del mercato del 36,2% rispetto al 2016 e del 13,8% rispetto al picco precedente del 2015. L'Anac rileva come, dopo l'anno di stasi dovuto all'entrata in vigore nell'aprile 2016 del nuovo codice appalti, ci sia stato un aumento in tutti i settori sia del numero delle procedure di affidamento sia del loro valore.
Il settore più in espansione è stato quello delle forniture che fa registrare un aumento del valore complessivo di ben il 64% rispetto al precedente anno e del 45,2% rispetto al precedente picco (avutosi nel 2015 e pari a circa 38,9 miliardi di euro) del quinquennio 2013-2017.
Il settore dei servizi (pari a circa 59,3 miliardi di euro) è cresciuto del 26,2% rispetto al precedente anno, raggiungendo quasi il massimo delle serie storica avutosi nell'anno 2015 e pari a circa 59,4 miliardi di euro. Un leggero aumento anche per il settore lavori (circa 23,1 miliardi di euro), che aumenta del 12,5% rispetto al precedente anno, ma comunque rimanendo sempre in contrazione del 16,1% rispetto al massimo della serie registratosi nel 2014 e pari a circa 27,1 miliardi di euro.
Nel 2017 sono pervenute all'Anac oltre 5.190 segnalazioni concernenti appalti di lavori, servizi e forniture, con un ulteriore incremento rispetto ai 4.372 del 2016. Nel dettaglio, per il settore dei lavori, risultano pervenuti circa 1.700 esposti e aperte 500 istruttorie; per il settore dei servizi e delle forniture, sono pervenute 3.490 segnalazioni con 585 istruttorie aperte.
Per il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, la materia degli appalti "ha certamente bisogno di scelte chiare  da parte del nuovo legislatore" e "il rilancio del sistema dei lavori pubblici necessita non solo di regole semplici e comprensibili, ma anche stabili, per consentire alla burocrazia il tempo di digerirle per applicarle in modo corretto". Ma "una completa retromarcia rischierebbe di creare un'ulteriore fase di fibrillazione con una (nuova) crisi del settore dalla quale, sia pure a fatica, si sta lentamente uscendo".
A poco più di due anni dall'emanazione del nuovo Codice appalti, ha spiegato Cantone, "non si va (ancora) nella direzione auspicata.  Su alcuni aspetti - ha detto - anche per non sempre giustificate critiche si è già fatta marcia indietro con il correttivo 2017; sono riapparse, per molti interventi, deroghe ad hoc e di recente alcuni hanno persino richiesto l'abrogazione del Codice, senza che nemmeno le più interessanti novità siano entrate in vigore".
Sugli arbitrati bancari le domande di indennizzo, per gli acquirenti di obbligazioni subordinate azzerate dalla liquidazione della 4 banche, "pervenute sono state oltre 1.700, per un valore complessivo di circa di 82 milioni di euro, con richieste che variano da 516 euro a poco meno di 2 milioni di euro", ha riferito il presidente dell'Anac,, nel suo intervento presentando la relazione annuale dell'Autorità in Senato. "Il rilevante numero ha imposto di spalmare il lavoro tra i due collegi e dopo una prima udienza nel mese di dicembre, per venire incontro il più celermente possibile alle legittime attese dei risparmiatori, da metà marzo si è cominciato a tenere una udienza settimanale per entrambi i collegi, con almeno 20 ricorsi sul ruolo, cosa che ha consentito, ad oggi, già di definire circa il 25% dei casi". Nella relazione si legge che "il numero totale delle domandeè  pari a 1.744, per un valore complessivo pari a 81.875.184 euro (le richieste di ristoro variano da un minimo di 516,00 euro ad un massimo di 1.960.409,61 euro). 
Negli ultimi anni le segnalazioni whistleblowing inviate all'Autorità nazionale anticorruzione hanno conosciuto "una crescita esponenziale". E' un altro dato che  emerge dalla relazione annuale dell'attivita' dell'Anac, secondo cui le segnalazioni sono state 3 nel 2014, 125 nel 2015, 174 due anni fa, 364 l'anno scorso. Tra febbraio e marzo di quest'anno, 113 segnalazioni sono arrivate su piattaforma informatica, che garantisce - grazie a un protocollo di crittografia - il trasferimento di dati in maniera riservata: hanno riguardato Regioni ed enti locali (39,33%), Universita', scuole e istituti di formazione (21,35%), Aziende sanitarie e ospedaliere (13,48%), societa' pubbliche (10,11%), altre amministrazioni ed enti pubblici (7,87%), societa' private (4,49%) e Camere di commercio (3,37%).
"Il settore privato destinatario della legge - spiega la relazione - risente ancora di una certa reticenza e ciò sia per la presenza di un minore assetto di tutele per il denunciante dipendente privato sia perché nel settore privato i processi decisionali da attivare sono di difficile individuazione e sia perché il dipendente privato ha una minore consapevolezza circa la propria legittimazione ad agire".
Sempre con riferimento al periodo febbraio-marzo 2018, le segnalazioni su piattaforma informatica denunciano: "Adozione di misure discriminatorie da parte dell'amministrazione o dell'ente" (20,54%), "Incarichi e nomine illegittime" (16,96%), "Corruzione e cattiva amministrazione, abuso di potere" (15,18%), "Appalti illegittimi" (15,18%), "Concorsi illegittimi" (9,82%), "Conflitto di interessi" (8,04%), "Cattiva gestione delle risorse pubbliche e danno erariale" (6,25%), "Mancata attuazione della disciplina anticorruzione" (5,36%), "Assenza di procedure per l'inoltro e la gestione delle segnalazioni o adozione di procedure non conformi" (2,68%).

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Malori dei bimbi a Pescara, oltre 200 i casi

Proseguono le indagini dei Carabinieri del Nas e dei Forestali, coordinati dalla Procura di Pescara, sulla vicenda dei bambini, iscritti in numerose scuole della città, finiti in ospedale con sintomi gastrointestinali provocati dal batterio Campylobacter. Il bilancio finale è di oltre 200 casi trattati dalla Asl. I militari del Nas di Pescara stanno continuando a sentire i genitori dei bimbi, a margine dell'indagine epidemiologica avviata dall'azienda sanitaria. I laboratori dell'ospedale, inoltre, stanno ripetendo le coprocolture sui campioni nuovamente prelevati sui bimbi, per valutare l'evolversi del quadro clinico. Contestualmente i Carabinieri Forestali di Pescara stanno ascoltando i genitori dei bambini che non sono finiti in ospedale. Obiettivo degli accertamenti è ascoltare tutte le famiglie degli iscritti nelle scuole coinvolte, oltre al personale, per ricostruire in modo dettagliato la vicenda. Nel frattempo si attendono i risultati definitivi sui campioni di alimenti sequestrati, che sono ancora in corso all'Istituto Zooprofilattico.

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Autismo, stop alle liste d’attesa nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti

Stop alle liste d'attesa per l'inserimento nei percorsi terapeutici dei disturbi dello spettro autistico nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti. La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, ha infatti approvato una delibera che punta a fornire una soluzione efficace alle esigenze di tante famiglie con l'ausilio della Fondazione Il Cireneo Onlus. Sono state previste risorse aggiuntive, fino a un massimo di un milione 900mila euro, che consentiranno non solo di garantire la prosecuzione dei piani terapeutici già in essere, ma anche di avviare nuovi trattamenti in favore di coloro che sono in lista d'attesa e che finora non potevano essere assistiti. Il contratto con la Fondazione dovrà essere sottoscritto definitivamente entro il termine di 20 giorni, permettendo così la presa in carico di tutti i pazienti che finora non avevano avuto accesso allo specifico setting assistenziale.

"La definizione del budget per questa tipologia di prestazioni - spiega Paolucci - ha comportato tempi più lunghi rispetto a quelle riguardanti le altre prestazioni riabilitative, perché la peculiarità ha imposto la necessità di individuare e introdurre un nuovo tariffario. Si tratta infatti di standard ad alta intensità riabilitativa specifica, le cui linee di indirizzo sono state aggiornate dalla Conferenza unificata Stato-Regioni appena il 10 maggio scorso, proprio perché in alcun modo assimilabili ai trattamenti che vengono erogati nelle strutture accreditate ai sensi della legge generale del 1978. Come Regione ci siamo mossi immediatamente perché siamo consapevoli dell'importanza di una tematica così delicata, che ha riflessi sulla qualità della vita dei bambini, dei ragazzi e dei loro familiari. E’ una decisione significativa della giunta regionale di centrosinistra, che su questa tema ha fatto davvero molto, mettendo al centro il cittadino, la comunità e costruendo, grazie all'apporto di tutti (dalle associazioni agli operatori) una rete di assistenza e solidarietà più solida e inclusiva". 

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