Il Tribunale di Chieti ha condannato quattro persone accusate a vario titolo di usura ed estorsione. Dieci anni di reclusione sono stati inflitti a due fratelli di Carpineto Sinello, 6 anni a F.S. di Ortona e al rumeno G.F.H. Secondo l'accusa i fratelli, accusati di usura ed estorsione, a pagamento di più forniture di suini da destinare ad un'azienda agricola per un importo complessivo superiore a 101.000 euro, si erano fatti consegnare dalla madre del titolare dell'azienda trenta cambiali per complessivi 150.000 euro, dei quali oltre 48mila euro a titolo di interessi usurari, con un tasso superiore al 50%. Quanto all'estorsione, i quattro, sempre secondo l'accusa, minacciarono sia il titolare dell'azienda sia la madre costringendo quest'ultima a consegnare loro le cambiali: la donna, che pure non aveva contratto alcun debito, era infatti la sola a disporre di beni immobili da ''aggredire'' in caso di mancato pagamento delle cambiali. I fatti risalgono a luglio del 2010 e si verificarono a Palombaro
Leggi Tutto »Crollo hotel Rigopiano, altro giro di interrogatori
"L'onorevole ha risposto con serieta' a tutte le domande poste. Nel merito, pero', non diciamo nulla. Questa inchiesta merita un riserbo e una pacatezza assoluti". Lo ha detto l'avvocato Tommaso Navarra, al termine dell'interrogatorio del suo assistito, Tommaso Ginoble, ex assessore regionale alla protezione civile dal 2005 al 2008, indagato nell'ultima tranche dell'inchiesta della Procura di Pescara sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola, travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco' 29 morti. Il filone riguarda la mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv). L'ex parlamentare Ginoble, questa mattina, e' stato interrogato dal procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, titolari dell'inchiesta su Rigopiano. "Per rispetto della serieta' e gravita' dell'inchiesta", ha aggiunto il legale della difesa, "non prendiamo una posizione che potrebbe essere riduttiva della complessita' delle varie posizioni".
"Mi potevo occupare solo dell'ordinaria amministrazione e, quindi, non potevo fare progetti o programmare". Così questa mattina, nel palazzo di giustizia di Pescara, al termine di un breve interrogatorio, Mimmo Srour, assessore regionale con delega alla Protezione civile, in Abruzzo, dal 4 agosto 2008 al 19 gennaio 2009, indagato insieme ad altre 14 persone nell'ultima tranche dell'inchiesta della Procura di Pescara sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano. Srour è indagato, in concorso con altre persone, nel filone dell'inchiesta riguardante la mancata realizzazione della Carta di localizzazione dei pericoli di valanga (Clpv). "Spero che sia stata chiarita la posizione del mio assistito, perché era legata soltanto a questi quattro mesi - ha aggiunto il legale dell'ex assessore, Piergiorgio Merli - Eravamo nel periodo della Giunta Del Turco, dove c'erano stati gli arresti e quindi le dimissioni non soltanto del presidente, ma anche di alcuni assessori. Srour, quindi, ha potuto lavorare soltanto per quella che era l'ordinaria amministrazione e le eventuali emergenze che si fossero presentate - ha proseguito l'avvocato -. Nessuno gli ha mai posto problemi o, comunque, nessuno della struttura amministrativa gli ha avanzato il problema della Carta valanghe".
Leggi Tutto »Montesilvano, a partire da lunedì 25 giugno entrano in funzione i nuovi impianti Photored
«A partire da lunedì 25 giugno entreranno in funzione i 4 nuovi Photored installati su due incroci semaforici. Si tratta di via Vestina all’altezza con via Cavallotti e via Chiarini nella intersezione con via Aterno». Ad annunciarlo è il tenente della Polizia Locale, Nicolino Casale. «Dopo la sperimentazione effettuata con il primo impianto di rilevamento installato su corso Umberto all’incrocio con via Adige e via Silvino Di Giovanni, abbiamo reputato opportuno, per migliorare la sicurezza nella viabilità del nostro territorio, attivare anche questi due nuovi impianti. Gli incroci individuati infatti sono punti particolarmente sensibili nel contesto di mobilità urbana. E’ molto importante rispettare le norme del codice della strada e tali impianti rappresentano sicuramente un maggiore deterrente nei confronti di quegli automobilisti indisciplinati, che passano con il rosso mettendo a repentaglio la propria incolumità o quella degli altri. Non a caso nell’incrocio con via Adige, le infrazioni rilevate dal sistema si sono ridotte dalle 600 al giorno dei primi tempi alle attuali 20 circa».
Il sistema, che funziona quando il semaforo indica il rosso, prevede che la durata della fase semaforica proiettante luce gialla, per ciascuna delle correnti di traffico non sia mai inferiore a quattro secondi di tempo, come stabilito anche nella circolare del Ministero dei Trasporti. Il Photored rileva anche l’errato utilizzo delle corsie di canalizzazione.
«Questo provvedimento rientra in un più ampio progetto di potenziamento della sicurezza urbana sotto tutti i punti di vista. Abbiamo infatti implementato i controlli in materia di antiprostituzione - sottolinea l’assessore alla polizia locale Valter Cozzi - anche attraverso l’applicazione dei daspo, ossia i decreti di allontanamento che sono stati inseriti nell’ambito del decreto Minniti. Abbiamo aderito al patto per l’attuazione della sicurezza urbana, con la Prefettura e i comuni vicini di Pescara, Spoltore e Città Sant’Angelo, con cui intendiamo, in un’ottica di area metropolitana, rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto alle forme di illegalità. Tale sottoscrizione ci consentirà di presentare la nostra richiesta di ammissione ai finanziamenti previsti sulla base del decreto del Ministero dell’Interno del 31 gennaio 2018 per potenziare i sistemi di videosorveglianza nei nostri Comuni. Il rispetto della legalità - conclude Cozzi - è pe
Leggi Tutto »Sasi, stop all’acqua a San Vito Marina
Sospensione della fornitura idrica domani, giovedì 21 giugno, a San Vito Marina. La Sasi comunica che l'interruzione, dalle 8.30 fino alla sera, si rende necessaria per interventi urgenti di riparazione lungo la condotta adduttrice che alimenta il serbatoio Marina, in località Rapanice, nel comune di San Vito Chietino. "I tecnici cercheranno di ristabilire la situazione di normalità il prima possibile - precisa la Sasi - Siamo consapevoli dei problemi che provoca la mancanza d'acqua, specie in questo periodo e nelle zone di mare che risentono maggiormente dei rubinetti a secco".
Leggi Tutto »A Sulmona agente ferito da detenuto con olio bollente
Un poliziotto penitenziario di 47 anni originario di Chieti è rimasto ustionato da olio bollente che un detenuto gli ha lanciato contro durante il giro di controllo. E' successo questa mattina nel carcere di Sulmona nella sezione speciale dove si trovano i detenuti più pericolosi.
Durante l'aggressione sono intervenuti a difendere il collega altri due poliziotti penitenziari, anche loro rimasti feriti in maniera più lieve e medicati al pronto soccorso dell'ospedale di Sulmona, mentre il collega è stato operato nel reparto Chirurgia dello stesso ospedale. Dai primi controlli i medici hanno garantito che non ci saranno segni permanenti sul corpo e sul viso.
Leggi Tutto »Acqua minerale contaminata, ritirata una partita di bottigliette
Una partita d'acqua minerale contaminata è stata sequestrata e ritirata dal mercato. Si tratta di bottigliette da mezzo litro di acqua naturale prodotte dalla "San Benedetto - Fonte Primavera" nello stabilimento "Gran Guizza" di Popoli in Provincia di Pescara. La notizia è stata data anche dal Ministero della Salute e confermata dall'azienda che invita i consumatori a riportare le bottiglie eventulmente acquistata agli esercenti per essere sostituite. La partita in questione (non sono stati forniti dati né sul numero di bottiglie né su eventuali zone di distribuzione) è risultata contaminata per una presenza superiore al consentito di idrocarburi aromatici. L'azienda conferma che si tratta delle bottiglie del lotto n. 23LB8137E con scadenza 16 novembre del 2019.In un comunicato, la San Benedetto fa sapere che "sta collaborando con le autorità per l’accertamento delle eventuali cause e la risoluzione della problematica". E la società ribadisce che gli impianti in cui la Fonte Primavera è imbottigliata sono conformi ai massimi standard di qualità del gruppo.
Leggi Tutto »Si fingevano addetti Asl per truffare gli anziani, tre arrestati
Tre nomadi di origini abruzzesi sono stati arrestati dai carabinieri delle Compagnie di Cittaducalee Montesilvano a conclusione di indagini su una serie di furti in abitazione e truffe ai danni di anziani messe a segno a marzo dello scorso anno tra Castel Sant'Angelo e Petrella Salto, per un bottino complessivo di oltre diecimila euro. I tre - R.D.R, 51 anni, S.D.R., 28 anni, e R.D.R., 50 anni, - sono finiti in carcere in esecuzione del relativo ordine di custodia cautelare emesso dalla Procura della Repubblica di Chieti. I tre, tutti con precedenti specifici, si presentavano a casa degli anziani e si spacciavano per addetti della Asl o membri delle forze dell'ordine per svaligiare le abitazioni.
Leggi Tutto »Arrestato borseggiatore 14enne nel Teramano
Gli arresti di un 14enne per il furto di due portafogli e di un nigeriano 38enne ricercato per scontare un anno di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti, ma soprattutto una serie di verifiche con contravvenzioni in locali pubblici rappresentano il bilancio dell'operazione "periferie sicure", condotte nello scorso fine settimana dai carabinieri dalla compagnia di Alba Adriatica in collaborazione con quelli del Cio dell'ottavo Reggimento 'Lazio'. Assieme ai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro e con il nucleo cinofili di Chieti, i militari hanno rilevato la presenza di alcuni dipendenti non in regola con le normative sull'attività lavorativa all'interno di un noto locale notturno di Tortoreto: il titolare dell'attività e il responsabile della società che ne gestisce il controllo, sono stati contravvenzionati rispettivamente per 20mila e 3mila euro, per le violazioni riscontrate. In precedenza i carabinieri avevano sorpreso un 14enne residente a Giulianova, subito dopo aver rubato due portafogli: è stato accompagnato presso il Centro di Prima accoglienza dell'Aquila su disposizione della Procura minorile.
Leggi Tutto »Si alza la sbarra del passaggio col treno in transito, è polemica a San Giovanni Teatino
Le sbarre del passaggio a livello si alzano quando il treno è ancora in transito ed è subito polemica. + quanto accaduto a San Giovanni Teatino. Alcuni utenti hanno pubblicato sui social le immagini dell'episodio e informato dell'accaduto il Comune, che ha scritto ad Rfi per segnalare il "gravissimo malfunzionamento" e per chiedere di rimuoverne "immediatamente le cause". Il fatto è avvenuto attorno alle 9 in corso Italia. Da Rfi precisano che non ci sono stati pericoli per automobilisti e pedoni. "Il treno regionale in transito nell'area - dicono - ha impegnato il passaggio a livello quando le sbarre erano regolarmente abbassate, facendo quindi da barriere fisica ad eventuali attraversamenti. Un malfunzionamento ha fatto rialzare le sbarre prima che il convoglio finisse di passare. C'era il regolare segnale di rosso per le automobili e di verde per il macchinista, che proprio a causa del malfunzionamento ha rallentato, impiegando quindi più tempo a liberare il passaggio a livello". Sempre da Rfi fanno sapere che ora il passaggio a livello funziona regolarmente e che sono in corso verifiche per appurare la causa del problema. Ricevute diverse segnalazioni, il responsabile del settore Lavori pubblici del Comune, Assunta Di Tullio, su richiesta del sindaco, Luciano Marinucci, aveva infatti inviato con urgenza a Rete Ferroviaria Italiana - Direzione regionale Marche la "segnalazione del gravissimo malfunzionamento del passaggio a livello in Corso Italia". "Il passaggio a livello di Corso Italia - scrive il Comune - è rimasto a lungo abbassato, per poi alzarsi improvvisamente non appena un treno ha iniziato a transitare nel tratto interessato. Fortunatamente nessuna vettura o pedone aveva cominciato l'attraversamento dei binari, allertati anche dai continui segnali acustici del macchinista del treno che, evidentemente, si era accorto in tempo del guasto"
Leggi Tutto »Forzano la cassetta delle offerte nelle chiese, 4 denunce dei Carabinieri
Furto aggravato in concorso tra loro per quattro persone residenti a Gissi, con un'età compresa tra i 27 e 41 anni, autori di una serie di furti ai danni del Santuario San Michele Arcangelo di Liscia perpetrati dal 2015 al 2018. I Carabinieri della stazione di San Buono sono risaliti al quartetto analizzando le immagini del servizio di videosorveglianza del Santuario e di alcuni comuni. A loro carico vengono addebitati sei episodi: agivano forzando la cassetta delle offerte dei fedeli eliminando i lucchetti incuranti delle telecamere poste a tutela del luogo religioso. Rudimentali anche alcune modalità per prelevare il denaro: introduzione nella fessura della cassetta delle offerte di un filo metallico cosparso di colla per far rimanere attaccate le banconote. I militari della Compagnia di Vasto, con i colleghi di San Buono, hanno eseguito oggi 4 perquisizioni domiciliari su delega del sostituto procuratore della Repubblica, Michele Pecoraro. Le attività di ricerca, eseguite anche con l'ausilio di unità cinofile antidroga di Chieti, hanno consentito il rinvenimento di numerosi capi di abbigliamento utilizzati duranti i furti e residui di sostanze stupefacenti. Due dei soggetti deferiti sono stati inoltre denunciati dai Carabinieri di Gissi per tentato furto in un'abitazione avvenuto nel marzo 2018. Uno di essi si era arrampicato sul cornicione dello stabile ed era stato immortalato da alcuni operai che stavano eseguendo dei lavori in zona.
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