Cronaca

La professione infermieristica nella gestione delle emergenze sul territorio. Convegno Ipasvi Teramo

Il 20 e 21 ottobre un convegno organizzato dal Collegio Ipasvi Teramo per fare il punto su esperienze, tecniche e buone pratiche da adottare nel soccorso alla popolazione

Il Centro Italia sta provando a lasciarsi faticosamente alle spalle un anno difficilissimo, iniziato il 24 agosto 2016 con il terremoto che ha colpito Amatrice e Arquata del Tronto, proseguito con il sisma del 30 ottobre 2016 con epicentro a Norcia e culminato con la nevicata, epocale, del gennaio 2017, aggravata dalle scosse telluriche del 18 gennaio. L’Abruzzo è stato colpito pesantemente dal micidiale mix di eventi naturali, richiedendo uno sforzo senza precedenti alla macchina dei soccorsi che ha coinvolto tutte le istituzioni, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato.

Tra le categorie impegnate in prima linea nell’assistenza alla popolazione in casi di calamità naturali c’è quella degli infermieri. Per questo motivo il Collegio Ipasvi della provincia di Teramo ha inteso organizzare un convegno dal titolo “La professione infermieristica nella gestione delle emergenze sul territorio”. L’evento si è svolto il 20 e 21 ottobre, nell’Aula Magna “Benedetto Croce” del Campus universitario di Coste Sant’Agostino, a Teramo. Nel corso dei due giorni interverranno esponenti di spicco delle istituzioni e categorie coinvolte nella gestione delle emergenze: ognuno di loro metterà a disposizione dei presenti l’esperienza maturata, evidenziando le buone pratiche che potranno confluire in un protocollo operativo da adottare in caso di necessità.

“Abbiamo pensato a questo evento non soltanto come evento formativo, dove illustrare a colleghi, volontari e cittadini come si agisce e quali siano le fasi che caratterizzano l’organizzazione, a tutti i livelli, di un intervento in caso di grave calamità, ma anche come atto di stima e solidarietà nei confronti di tutta la popolazione colpita – dichiarano il Presidente del Collegio Ipasvi Teramo, Cristian Pediconi, ed i consiglieri Roberto Di Mattia, Andrea Fini, Francesco Visciotti e Pasquale Lisciani tra i principali promotori della due giorni – E’ con questo sentimento che lavoriamo da oltre sei mesi all’organizzazione dell’evento che ci permetterà di avere ospiti di caratura nazionale, come, per la prima volta nella città di Teramo, il presidente della Federazione Nazionale, Barbara Mangiacavalli”.

Il convegno “La professione infermieristica nella gestione delle emergenze sul territorio” si è aperto venerdì 20 ottobre, alle ore 14:30, con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Luciano D’Amico, del Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, del Direttore Generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano e dell’Assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci. La prima sessione dei lavori è dedicata a “Organizzazione e gestione dell’emergenza e maxi nell’ambito territoriale: la componente sanitaria”. Si susseguiranno interventi di esperti, dirigenti sanitari, professionisti. Alle 17:30 è prevista una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Dorotea Mazzetta, sul tema: “Maxiemergenza Abruzzo. Gli eventi sismici e meteorologici del gennaio 2017: il ruolo dei soccorritori”, durante la quale sarà esposto il punto di vista di politici, amministratori e professionisti della sanità direttamente coinvolti nella gestione delle drammatiche vicende vissute dalla nostra regione.

Sabato 21 ottobre, alle 9:00,  la seconda sessione dei lavori focalizzata su “Protezione Civile: aspetti programmatori, organizzatori e territoriali”. Dopo il saluto ed un intervento del Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale Mario Mazzocca, sarà la volta di Roberta Di Silvestro, Prefetto Vicario di Teramo nonché Dirigente Protezione Civile, di docenti e di professionisti che analizzeranno i diversi aspetti che compongono le azioni della Protezione Civile.

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Arrestato per cyberbullismo e adescamento minore

Stalking su una minore, aggravato per avere usato mezzi telematici, adescamento online e sostituzione di persona: sono i reati per i quali il Gip ha disposto l'arresto di un giovane della provincia di Chieti per atti persecutori finalizzati ad ottenere un incontro con una ragazzina. Il provvedimento, su richiesta del pm della Procura distrettuale di L'Aquila, David Mancini, e' del Gip Romano Gargarella. L'operazione ha avuto avvio dalla denuncia della madre dell'adolescente secondo la quale, da circa tre anni, la minore era oggetto di molestie, minacce e richieste di rapporti sessuali da parte di un utente di un social. "Gli accertamenti forensi svolti - si legge in una nota della polizia di Pescara - hanno consentito di accertare almeno in parte, e in difetto, le conversazioni intercorse tra la minore e lo stalker, documentando l'invio, da parte di questi, di 1.670 messaggi". 

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Incendio in un appartamento, anziana salvata dai condomini

Attimi di paura nella frazione di San Nicolo' a Tordino per l'incendio di un appartamento al piano rialzato di un condominio di 4 piani, forse provocato dal corto circuito di un elettrodomestico nella cucina. L'anziana che vive in quella casa, una donna ultra ottantenne, e' stata portata in salvo da altri condomini, mentre l'abitazione e la tromba delle scale si riempivano di denso e acre fumo. Soccorsa e assistita da personale del 118, l'anziana non ha riportato ferite ma solo un forte stato di agitazione per lo spavento.

L'intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Teramo ha impedito che le fiamme si propagassero agli altri piani della palazzina, ma non sono riusciti ad evitare la quasi completa distruzione di almeno due locali dell'appartamento, poi dichiarati inagibili. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione. 

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Indagine Zooprofilattico, chiesta l’archiviazione per D’Alfonso 

Il sostituto procuratore della Repubblica dell'Aquila Fabio Picuti ha chiesto l'archiviazione per tutti gli otto indagati dalle accuse di abuso d'ufficio e falso nell'ambito dell'inchiesta relativa a uno dei due filoni sull'iter e sulla scelta della nomina dell'ex rettore dell'Universita' di Teramo, Mauro Mattioli, alla direzione generale dell'Istituto Zooprofilattico "Caporale": una vicenda che vede tra gli indagati il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. Sul secondo fascicolo sull'Izs, sempre curato da Picuti, innescato dalla denuncia di un alto dirigente del ministero della Salute che faceva parte della commissione incaricata di selezionare il direttore, era stata gia' presentata al gip del tribunale del capoluogo una richiesta di far cadere le accuse. Si tratta della prima istanza di archiviazione nei vari procedimenti in cui e' indagato D'Alfonso, dai quali e' nato quello sullo Zooprofilattico di cui e' figlia, dal momento che in uno dei fascicoli sono presenti intercettazioni che risalgono all'indagine sulla ricostruzione di palazzo Centi, il fronte principale della maxi inchiesta sugli appalti della Regione divampata nei mesi scorsi con 11 filoni aperti e una trentina di indagati complessivi. Nei passaggi burocratici e di merito che hanno portato alla nomina di Mattioli, era stata contestata la mancanza di univocita' di giudizio sui requisiti in possesso del candidato. Secondo quanto si e' appreso, infatti, per alcuni aspiranti l'idoneita' a concorrere al prestigioso incarico sarebbe stata votata all'unanimita', mentre su quella di Mattioli ci sarebbero stati anche pareri negativi, a dispetto dei quali, comunque, e' stato scelto. Ciononostante, la richiesta di Picuti nasce perche', secondo il rappresentante dell'accusa, non si ravvisano violazioni della legge nella nomina. L'istanza del pm risale a una decina di giorni e dovra' essere valutata dal gip. I due fascicoli di inchiesta erano affidati uno gia' in origine allo stesso Picuti, l'altro al sostituto Antonietta Picardi, titolare anche dell'inchiesta su palazzo Centi e gli altri lavori pubblici. Quest'ultima, comunque, per il filone Zooprofilattico aveva gia' richiesto l'archiviazione. Oltre a D'Alfonso, sono sotto inchiesta la dipendente regionale dell'ufficio Verifica atti del presidente e della Giunta Irene Ciabini, il presidente dell'Izs, Manola Di Pasquale, l'attuale rettore dell'Ateneo teramano ed ex presidente Tua, Luciano D'Amico, l'ex dirigente dello staff di D'Alfonso, Ernesto Grippo, l'attuale direttore generale della Regione, Vincenzo Rivera, l'ex dirigente della segreteria del governatore, Claudio Ruffini, e infine il dirigente dell'avvocatura regionale Stefania Valeri.

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Dal Tar stop a fondi antiludopatia, con 9 regioni gia’ pronte 

La sentenza del Tar Lazio, che su ricorso del Codacons ha annullato i piani regionali antiludopatia, alimentati da un fondo nazionale di 50 milioni di euro, ha riflessi soprattutto sulle nove regioni italiane che ad oggi si sono dotate di un piano di contrasto al gioco patologico e sono quindi teoricamente pronte a realizzarlo. Fra queste, spiega l'agenzia specializzata Agipronews, la Lombardia, alla quale in sede di ripartizione e' toccata la fetta piu' grande, 8,2 milioni di euro e che gia' nei mesi scorsi ha finanziato con due milioni di euro un bando che prevede diverse linee d'azione: informazione e comunicazione, formazione, ascolto e orientamento mappatura e contestuale azione di controllo, azioni no slot, controllo e vigilanza, ricerca. Fra le regioni "pronte" c'e' anche il Lazio, che il 22 marzo 2017 ha presentato un Piano regionale per il contrasto del gioco patologico da 14,4 milioni, nel quale confluisce anche una porzione del fondo nazionale, pari a 4,8 milioni. Le altre sono la Toscana, a cui toccano 3,1 milioni dei 50 stanziati dal fondo, il Veneto (4 milioni), l'Abruzzo (1,1), la Calabria (1,6), il Friuli (1), la Puglia (3,4) e il Piemonte (3,6). Il Tar del Lazio ha accolto un ricorso del Codacons che contestava l'illegittimita' dei criteri seguiti per l' assegnazione dei finanziamenti e ha ritenuto che la mancata consultazione dell'Osservatorio per la prevenzione della ludopatia costituisce "un rilevante vulnus procedimentale il quale, elidendo l'efficacia della fase consultiva, comunica la propria illegittimita' all'intero seguito procedimentale di approvazione dei Piani di attivita', di erogazione delle risorse e di successiva attribuzione delle stesse ai soggetti eventualmente indicati nei medesimi Piani". L'art. 1 della legge n. 288, del 28 dicembre 2015, stabiliva che "al fine di garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d'azzardo patologico (GAP), come definito dall'Organizzazione mondiale della sanita', presso il Ministero della salute, e' istituito il Fondo per il gioco d'azzardo patologico (Gap). Il Fondo e' ripartito tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sulla base di criteri determinati con decreto del Ministro della salute. 

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Crollo hotel Rigopiano, i familiari delle vittime chiedono la verità

"Ci aspettiamo che qualcuno ci dica a che punto siamo su questa vicenda. L'ultimo rapporto che abbiamo avuto con le autorita' risale al giorno in cui ci hanno riconsegnato le salme dei nostri familiari". Cosi' Marco Foresta, uno dei familiari delle 29 vittime della tragedia dell'Hotel Rigopiano di Faridola, durante la manifestazione in corso davanti al palazzo della Procura di Pescara "per manifestare contro il silenzio assordante della macchina della giustizia" e per "l'assenza di risposte che da tanto aspettiamo e che non abbiamo ancora avuto". All' iniziativa sono presenti tutti i familiari riuniti nel "Comitato vittime di Rigopiano". Nel frattempo i legali stanno incontrando il procuratore capo della Repubblica di PescaraMassimiliano Serpi, e il sostituto procuratore Andrea Papalia, per fare il punto della situazione sullo stato delle indagini. Foresta, che nella tragedia ha perso entrambi i genitori, ha sottolineato che "e' importante per tutti noi arrivare alla ricostruzione della verita'. Quello che ci fa arrabbiare e' che nessuna autorita' ci abbia chiesto come stiamo e se abbiamo dei problemi. Dopo nove mesi abbiamo le stesse incertezze di quei giorni". "I nostri legali - ha aggiunto - sono entrati a parlare con i procuratori. Non sappiamo cosa verra' detto e se verra' detto qualcosa, visto che ci sono le indagini in corso. Al momento non abbiamo speranza". Nella vicenda sono indagati il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, il tecnico comunale Enrico Colangeli, il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, Bruno Di Tommaso, gestore dell'albergo e amministratore e legale responsabile della societa' "Gran Sasso Resort & SPA", Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio, rispettivamente dirigente e responsabile del servizio di viabilita' della Provincia di Pescara. Le ipotesi di reato sono omicidio e lesioni colpose e rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro.

"Non e' colpa mia", ed e' scappata piangendo. E' la reazione della funzionaria della prefettura di Pescara, che il 18 gennaio scorso non credette alle prime richieste d'aiuto arrivate via telefono dal cuoco Quintino Marcella per segnalare la tragedia avvenuta a Rigopiano, al blitz compiuto stamani in prefettura dal superstite Giampaolo Matrone, dai familiari delle vittime Gianluca Tanda e Marco Foresta. "Le ho fatto vedere in che condizioni e' la mia mano e le ho detto che mi ha rovinato la vita, visto che mia figlia non ha piu' la mamma - ha detto Matrone ai cronisti -. Sono contento perche' per la prima volta, dopo tutte le nostre lacrime, ho visto uno dei responsabili versare qualche lacrima.

"Sara' impossibile fare pace con le istituzioni, perche' sappiamo tutti che non e' stata colpa della natura, ma di un errore umano, a partire dalla centralinista che ha risposto alle prime richieste di aiuto per arrivare a chi governa questa regione e questo Paese". Cosi' Gianluca Tanda, portavoce del "Comitato vittime di Rigopiano", durante la manifestazione in corso davanti al palazzo della Procura di Pescara "per manifestare contro il silenzio assordante della macchina della giustizia" e per "l'assenza di risposte che da tanto aspettiamo e che non abbiamo ancora avuto". I familiari delle vittime indossano magliette bianche con le scritte "29 angeli" e "Hotel Rigopiano". In uno degli striscioni esposti c'e' scritto: "I nostri angeli meritano giustizia. Noi la chiediamo per loro". "Qui si giustificano con i tagli - ha aggiunto Tanda -. Ma se non hai i soldi chiudi la strada e fai andare via le persone dall'albergo". Tanda, infine, ha sottolineato che il "comitato si aspetta risposte, visto che la situazione e' la stessa di nove mesi fa e non ci sono stati rapporti con le istituzioni".

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Maltrattava alunni a Pescara, arrestata maestra scuola elementare

Una maestra di 64anni di una scuola elementare di Pescara e' finita agli arresti domiciliari per maltrattamenti nei confronti di alcuni alunni. Secondo quanto si e' appreso, la donna e' stata arrestata in flagranza dai carabinieri della compagnia di Pescara, diretti dal capitano Antonio Di Mauro e dal tenente Antonio Di Dalmazi. I bambini vittime dei maltrattamenti hanno dieci anni. Le indagini sono partite dopo un esposto presentato da alcuni genitori e sono durate pochi giorni. 

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Teramo, Enzo Decaro all’Università

 Si terrà venerdì 20 ottobre, alle ore 10.30, nell'Aula Magna del Campus universitario Aurelio Saliceti la 45a Sessione di proclamazione delle lauree in Scienze della Comunicazione. Testimonial della cerimonia sarà Enzo Decaro, attore e autore teatrale e cinematografico. La proclamazione dei 31 laureandi si svolgerà in forma solenne con il rettore Luciano D'Amico, il preside Stefano Traini e il corpo docente della Facoltà. Enzo Decaro, laureato in Lettere moderne all'Università Federico II di Napoli, dopo le prime esperienze giovanili in palcoscenico fonda con Lello Arena e Massimo Troisi il trio comico "La Smorfia", col quale esordisce in televisione nel 1977 con lo show di RaiUno Non Stop, seguito da La sberla (1978), Luna Park (1979) Effetto smorfia (1980), Bum Bum all'italiana (1982) e Come quando fuori piove (1984). Scioltosi il gruppo comico, la sua carriera di autore, attore e regista si divide tra teatro, televisione e cinema. Intensa la sua attività in ambito cinematografico. Come regista ha diretto Prima che sia troppo presto (1982) David di Donatello per l'opera prima, Io Peter Pan (1989) e Ladri di futuro (1990). Attore di film e serie televisive, dal 2005 veste i panni del marito di Veronica Pivetti nella fiction Provaci ancora prof. Nel 2011 ha partecipato al progetto curato da Massimo Ranieri per riportare in televisione, su Rai Uno, la commedia di Eduardo De Filippo. 

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Nel 2016 si sono verificati in Abruzzo 3.037 incidenti stradali

Nel 2016 si sono verificati in Abruzzo 3.037 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 76 persone e il ferimento di altre 4.584. Rispetto al 2015, diminuiscono sia gli incidenti (-5,6%) che i feriti (-5,0%), in controtendenza rispetto ai dati rilevati nell'intero Paese (rispettivamente +0,7% e +0,9%); il numero di vittime della strada diminuisce del -9,5%, piu' del doppio della media nazionale (-4,2%). I Programmi d'azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale con una particolare attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili. Nella regione Abruzzo, nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 53,0%, piu' della media nazionale (-42,0%); nel periodo 2010-2016 si registrano variazioni, rispettivamente di -3,8% e -20,2%. Sempre fra 2010 e 2016, l'indice di mortalita' sul territorio regionale e' aumentato da 1,9 a 2,5 deceduti ogni 100 incidenti mentre quello medio nazionale e' rimasto inalterato (1,9) (Cartogrammi in allegato). In Abruzzo, nel 2016, l'incidenza degli utenti vulnerabili per eta' (bambini, giovani e anziani), deceduti in incidente stradale, e' superiore alla media nazionale (50,0% contro 46,1%) con la differenza piu' ampia fatta registrare dagli ultrasessantaquattrenni (Abruzzo 40,8%, Italia 31,8%). 

Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell'incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni) il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione e' inferiore nel 2016 a quello nazionale (42,1% contro 49,3%). Tuttavia, negli ultimi sei anni (2010-2016) l'incidenza di pedoni deceduti e' cresciuta di piu' in Abruzzo (da 12,7% a 15,8%) che nell'intero Paese (da 15,1% a 17,4%). I costi sociali degli incidenti stradali quantificano gli oneri economici che, a diverso titolo, gravano sulla societa' a seguito delle conseguenze di un incidente stradale. Nel 2016, il costo dell'incidentalita' con danni alle persone e' stimato in oltre 17 miliardi di euro per l'intero territorio nazionale (286,8 euro pro capite) e in poco piu' di 341 milioni di euro (257,6 euro pro capite) in Abruzzo; la regione incide per quasi il 2% sul totale nazionale. Tra il 2015 e il 2016, l'indice di lesivita' rimane sostanzialmente stabile a circa 151 feriti ogni 100 incidenti; l'indice di mortalita' diminuisce leggermente da 2,6 a 2,5 decessi ogni 100 incidenti e quello di gravita' (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100) passa da 1,7 a 1,6. L'indice di mortalita' cresce nei comuni di Chieti e Pescara mentre diminuisce nei comuni di L'Aquila e Teramo (Figura 3). La pericolosita' e' alta lungo le Strade Statali 83 (Marsicana) e 650 (Fondo Valle del Trigno).

Nel 2016 il maggior numero di incidenti (2.012, il 66,2% del totale) si e' verificato sulle strade urbane, provocando 29 morti (38,2% del totale) e 2.850 feriti (62,2%). Rispetto all'anno precedente i sinistri diminuiscono dell'8,7% in ambito urbano e aumentano sulle autostrade (+5,0%); rimangono stabili sulle strade extraurbane (+0,1%). Gli incidenti piu' gravi continuano ad avvenire sulle strade extraurbane (5,3 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,2 ogni 100). La maggior parte dei sinistri stradali avviene in media lungo un rettilineo (45,1%), sia sulle strade urbane (43,2%) che su quelle extraurbane (48,9%). In ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di una intersezione rappresentano il 21,9% del totale, seguono quelli che si verificano in corrispondenza degli incroci (21,5%) e in curva (7,2%). Lungo le strade extraurbane il 25,3% degli incidenti si verifica in curva, il 10,8% nei pressi di una intersezione Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti e' piu' elevata, in coincidenza con la maggiore mobilita' legata a periodi di vacanza. Tra maggio e settembre si contano 1.408 incidenti (il 46,4% di quelli avvenuti durante l'anno) in cui hanno subi'to lesioni 2.032 persone (44,3%) e 34 sono decedute (44,7%, Figura 5). Oltre il 76% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l'indice di mortalita' raggiunge i valori piu' elevati nella fascia oraria tra le 6 e le 7 (11,5 morti ogni 100 incidenti) e tra le 5 e le 6 della notte (11,1), con valori di molto superiori alla media giornaliera (2,5). L'indice di mortalita' dei soli incidenti notturni e' pari a 4,4 decessi ogni 100 incidenti. Il venerdi' e il sabato notte si concentrano il 42,3% degli incidenti notturni, il 38,9% delle vittime e il 44,8% dei feriti.

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