Cronaca

Morosità incolpevole, da lunedì 6 febbraio aperte le domande a Montesilvano

Verrà emanato lunedì 6 febbraio, sino a martedì 28, il bando pubblico per accedere al Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli.

«La Regione  -  dichiara l’assessore alle Politiche della Casa, Ottavio De Martinis - ha messo a disposizione un finanziamento che per il nostro Comune ammonta a ben 116.400 euro. Tale fondo andrà a sostegno di quelle famiglie, che per varie situazioni, che ne hanno modificato la condizione economica, non sono state in grado di assolvere al pagamento dell’affitto, subendo così una procedura di sfratto. Si tratta di un’opportunità importante che tuttavia negli anni non viene sfruttata. Ci auguriamo che quanti sono in possesso di tutti i requisiti richiesti, colgano tale occasione, mantenendo così la propria abitazione e non rischiando di essere sfrattati». Il contributo massimo per ogni richiedente ammonta a 4500 euro e viene erogato direttamente al proprietario dell’abitazione.

Il fondo è destinato a coloro che hanno perso il lavoro per licenziamento, o ai quali è stato ridotto l’orario di lavoro; per cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti la capacità reddituale; per mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; per cessazione di attività libero – professionali o di imprese registrate derivanti da cause di forza maggiore; per malattia grave o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato una consistente riduzione del reddito complessivo. Per l’ammissione ai benefici, bisogna essere titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo, destinatari di un atto di sfratto per morosità, e con reddito ISEE non superiore a 35.000 euro, o derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore a 26.000 euro.

I documenti per presentare la domanda saranno disponibili a partire da lunedì 6 febbraio presso gli uffici dell’Azienda Sociale o scaricabili dal sito istituzionale comunale o dell’Azienda speciale. Per ritirare i moduli o per richiedere informazioni lo sportello dell’Azienda è aperto tutti i giorni. Per essere affiancati nella compilazione delle domande, gli uffici Politiche per la Casa sono aperti il lunedì dalle 9 alle 12:30 e il giovedì dalle 15:30 alle 17:30.

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Contratto di servizio dei treni Abruzzo, i Consumatori ricorrono al Tar

Lo scorso 12 gennaio le associazioni abruzzesi dei consumatori (Federconsumatori, Acu, Arco, Adoc, Codici, Codacons, Confconsumatori, Contribuenti Italiani, Guardiacivica, Adiconsum, Movimento Difesa del Cittadino, Cittadinanzattiva) hanno presentato un ricorso al Tar dell'Aquila per chiedere l'annullamento della Deliberazione 675/2016 della Giunta Regionale che autorizza l'approvazione del Contratto di Servizio tra Regione Abruzzo e Trenitalia (contratto valido dal 2015 al 2023). Questa mattina a Pescara in conferenza stampa Federconsumatori ha spiegato i motivi del ricorso. "Noi contestiamo - ha detto Sergio Veroli, vice presidente Nazionale di Federconsumatori le scelte fatte sui cambiamenti di orario che hanno portato ad un allungamento dei viaggi e dei tempi di percorrenza, con la conseguenza che molti viaggiatori hanno deciso di far ricorso ai mezzi privati, cosa che noi riteniamo sbagliata, e poi noi contestiamo soprattutto la violazione della Legge sui contratti di Servizio che e' una Legge del 2008 e che prevede che quando si stipula un Contratto di Servizio si debba coinvolgere le associazioni dei consumatori per individuare gli standard di qualita' dei contratti e per controllare il rispetto degli standard stessi. Se cosi' fosse stato, questi inconvenienti e problemi sugli orari probabilmente non ci sarebbero stati e noi avremmo potuto discutere in un tavolo le varie problematiche di standard di qualita', di sicurezza e dei tempi". 

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Processo per l’ex cda del Consorzio Rifiuti Lanciano, la sentenza della Cassazione

La Cassazione ha disposto la condanna finale a 6 mesi di reclusione, pena sospesa, sul caso processuale di abuso d'ufficio del Consorzio Rifiuti di Lanciano legato alla prorogatio del consiglio di amministrazione dopo la scadenza del mandato, a giugno 2009.

In Appello la condanna era stata invece 8 mesi per i componenti dell'ex cda cda Riccardo La Morgia, presidente, e i consiglieri di centrodestra Luigi Toppeta e Nicola Di Toro, e di centrosinistra Nicola Carulli e Camillo Di Giuseppe, quest'ultimo tirato in ballo solo per una correzione di sentenza fatta dalla stessa Corte d' Appello.

Per Di Giuseppe correzione e sentenza annullate con atti che passano alla Corte d'Appello di Perugia. Per lui resta l'assoluzione di primo grado. Inoltre per l'intero ex cda e per l'avvocato Giacomo Nicolucci, in merito alle consulenze esterne, la stessa Cassazione ha annullato la sentenza d'Appello e assolto tutti. La condanna per la sola prorogatio del mandato c'e' stata perche' anche se il cda era decaduto con scadenza a giugno 2009 sono rimasti in carica fino al 15 ottobre, percependo 178 mila euro, senza convocare l'assemblea dei 53 comuni soci per rinnovare le cariche, con violazione dello statuto. Per la prorogatio la convocazione dell'assemblea dei sindaci spettava al presidente d'assemblea.

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Ammesse le prove per il processo sulla morte di Simone Daita

La Corte d'Assise di Chieti ha ammesso oggi tutte le prove nel processo per la morte del 53enne di Chieti Simone Daita. Imputato, per il reato di omicidio preterintenzionale, e' un operaio 24enne del posto, Emanuele D' onofrio. Le prove ammesse sono in prevalenza testimoniali ma anche documentali. Fissata al prossimo 8 marzo l'udienza in cui saranno sentiti tutti i testimoni. Secondo l'accusa, formulata dal pm Giuseppe Falasca, reagendo ad un'aggressione di Daita, D'Onofrio ha ecceduto nella difesa perche', raggiunto da un pugno al mento, colpi' Daita con i pugni per due o piu' volte, raggiungendolo ad entrambi gli zigomi e provocandogli altrettante fratture. Daita cadde a terra procurandosi lesioni alla testa che determinarono lo stato di coma dal quale non si riprese piu' fino alla morte, avvenuta un anno dopo. Il fatto si è verificato la sera del 28 febbraio del 2015 in piazza Vico, nel centro di Chieti, all'esterno di una caffetteria. Nel processo sono gia' costituiti parte civile i genitori, tre sorelle e il fratello di Daita.

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Uso illegale del telepass Sangritana, 3 condanne e 2 assoluzioni

Tre condanne e due assoluzioni per il processo per l'illegale utilizzo dei telepass di servizio della Sangritana/Tua di Lanciano. Deceduto un sesto imputato. Nella sentenza emessa oggi pomeriggio dal Tribunale collegiale (pm Andrea Papalia), il principale imputato, Aurelio Giovannelli, ha avuto un anno e 3 mesi di reclusione con reato derubricato da peculato a furto. Per l'indebito utilizzo dei telepass condanna inoltre a 1 anno e due mesi per Gabriele Maddestra e nove mesi per Antonio Martelli. Assolte Stefania Ciarelli e Angela La Farciola. I fatti contestati risalivano agli anni 2010-2011. Secondo l'accusa i telepass venivano utilizzati in autostrada dai dipendenti per andare a fare week end, shopping, cene e divertimenti. La Sangritana, costituitasi parte civile, e' stata risarcita dei danni dai 500 a 100 euro

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Abruzzo, diminuisce la popolazione

La popolazione abruzzese è passata da 1.326.513 abitanti dal dicembre 2015 a 1.322.760 del 31 agosto 2016 registrando un decremento di 3.753 abitanti. Mentre tra il dicembre 2013 e il 31 agosto 2016 (in due anni e otto mesi) l'Abruzzo ha perso ben 11.179 abitanti. Il decremento percentuale è stato dello 0,28% valore più che doppio rispetto allo 0,12% nazionale. Il rapporto sull'andamento demografico in Abruzzo con particolare riferimento ai primi otto mesi del 2016 è stato tracciato dal ricercatore prof. Aldo Ronci  "La flessione della popolazione abruzzese - ha spiegato il ricercatore abruzzese- è dipesa dal saldo naturale che ha registrato un decremento di 3.175 unità pari allo 0,24% a fronte dello 0,17% nazionale, al quale si è aggiunto il saldo migratorio che ha subito anch'esso un decremento di 588 unità pari allo 0,04% in controtendenza con il dato italiano che ha segnato un incremento dello 0,03%. Un forte decremento si è registrato nelle province di Chieti (-1.378) e dell' Aquila (-1.190) e da decrementi più lievi nelle province di Pescara (-811) e di Teramo (-374)".

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L’Aquila, donna ricoverata con meningite batterica non contagiosa

E' affetta da una forma di meningite batterica, non contagiosa, la donna di 69 anni ricoverata da domenica scorsa all'ospedale dell'Aquila, nel reparto di malattie infettive diretto da Alessandro Grimaldi. Lo fa sapere la Asl 1 Abruzzo. Tutti gli accertamenti, condotti finora sulla paziente - spiega l'azienda sanitaria - sembrerebbero, infatti, escludere forme di meningite trasmissibili all'uomo (come la meningococcica). La paziente - riferisce ancora la Asl abruzzese - dal giorno del ricovero presenta un netto miglioramento clinico e nei prossimi giorni verrà sottoposta a ulteriori esami per avere un quadro clinico più ampio e dettagliato. Nel frattempo è sottoposta a terapie antibiotiche. "Non ci sono motivi di allarme per la popolazione - assicura Grimaldi - perché numeri e tipologia dei casi finora riscontrati in provincia dell'Aquila e in Abruzzo sono ampiamente nella norma"

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Hotel Rigopiano, le vittime quasi tutte morte sul colpo

Sarebbero quasi tutte morte sul colpo le 29 persone dell'hotel Rigopiano. La conferma filtra da ambienti giudiziari. A quanto emerso chi non e' morto subito non e' sopravvissuto alla valanga per lungo tempo. I medici legali hanno 60 giorni di tempo per consegnare le autopsie, ma sarebbe gia' evidente che le morti sono giunte quasi tutte in un breve lasso di tempo. Traumi, asfissia, schiacciamento, concause che quasi all'istante hanno prima tramortito facendo perdere conoscenza poi ucciso le vittime rapidamente.

Delle 29 vittime fanno parte anche Gabriele D'Angelo e Alessandro Giancaterino, cameriere e maitre dell'hotel, che secondo il medico legale di parte Domenico Angelucci di Chieti, sarebbero invece morti per assideramento come prima e principale causa. Come hanno raccontato i soccorritori, i corpi sono stati trovati quasi tutti con danni evidenti, colpiti, trascinati dalla valanga e dai detriti in modo violento 'con una forza inaudita', hanno spiegato. Cio' comporta un lungo lavoro di autopsia e quindi non e' escluso, si apprende a palazzo di giustizia, che i periti possano prolungare il loro lavoro oltre i tempi stabiliti. Le indagini intanto vanno avanti soprattutto sul fronte della ricostruzione del quadro normativo, delle responsabilita' e della filiera di comando con l'ascolto di vari dirigenti pubblici.

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Picchia coetaneo, giovane di Treglio patteggia un anno

Un ventenne di Treglio e' stato arrestato la scorsa notte per avere aggredito un coetaneo suo amico, colpendolo con pugni e testate. La vittima dell'aggressione e' ora ricoverata in ospedale per lesioni al volto e frattura del setto nasale. Secondo i medici guarira' in 21 giorni, salvo complicazioni. Il giovane, dileguatosi per le vie del paese alla vista degli agenti del reparto prevenzioni crimine di Pescara, ma rintracciato e arrestato nel giro di poco, ha patteggiato oggi un anno di reclusione, pena sospesa, per aggressione, lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Il giudice Andrea Belli ha disposto la sua scarcerazione. Dalle indagini e' emerso che l'aggressione e' avvenuta per futili motivi, nella piazza di Treglio, dove il giovane arrestato aveva dato appuntamento a un ragazzo di Lanciano, giunto in scooter, con la sua ragazza. Appena giunto l'amico l'arrestato lo ha colpito ripetutamente al viso e al corpo, con pugni e testate

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Roccamorice, uomo ferito da una lastra di ghiaccio

Un uomo di Roccamorice e' rimasto ferito nel primo pomeriggio nel piccolo centro in provincia di Pescara, dopo essere stato colpito da una lastra di ghiaccio sulla testa, riportando un vasto trauma cranico che ha richiesto, dopo il primo intervento operato dai sanitari del 118, il trasferimento dell'uomo con l'elisoccorso all'ospedale S. Salvatore dell'Aquila. E' ancora da chiarire la dinamica dell'accaduto.

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