Cronaca

Incidente con la moto, 25enne muore nove giorni dopo

E' morto stamani, all'ospedale di Pescara, il 25enne di Civitaquana che era rimasto gravemente ferito in un incidente stradale avvenuto lo scorso 29 gennaio sulla strada regionale 602 che collega Catignano a Civitaquana. Il giovane era alla guida di una moto quando ha perso il controllo del mezzo, che era prima finito a terra e poi contro un palo. Soccorso dal 118, il giovane era stato trasportato in eliambulanza all'ospedale di Pescara. Ricoverato nel reparto di Rianimazione, non si e' mai ripreso e questa mattina e' morto

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Falso fisioterapista scoperto dal Nas

Effettuava pratiche fisioterapiche con l'impiego di apparecchi elettrostimolatori, nonostante non avesse mai conseguito il diploma di laurea in fisioterapia. Per questo i Carabinieri del Nas di Pescara hanno denunciato per esercizio abusivo della professione un 40enne, nel corso di un'ispezione in un centro medico. Quando i militari per la tutela della salute sono entrati nella struttura hanno sorpreso l'operatore che effettuava le pratiche fisioterapiche su un paziente. I militari hanno proceduto al sequestro penale di cinque apparecchi ed elettrodi - per un valore di circa 15 mila euro - rinvenuti all'interno dello studio dove il falso fisioterapista operava. 

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Rapina in villa a Pescara Colli, presi in due

Momenti di paura a Pescara, nella zona dei Colli dove una banda di rapinatori in trasferta ha assaltato una villa. Un uomo di 43 anni e sua madre si sono trovati davanti i malviventi. Lui e' stato malmenato e costretto ad aprire la cassaforte, contenente oro, gioielli e soldi. Il tempestivo intervento della Polizia ha consentito di catturarne due. Uno e' stato bloccato proprio dal vice questore aggiunto Dante Cosentino della Questura di Pescara libero dal servizio che, trovandosi in zona, e' entrato in azione disarmato e senza manette e ha immobilizzato il malvivente con alcune corde che ha trovato in un cantiere. La banda è entrata nella villa intorno alle 8.20. Sarebbero sei, secondo la ricostruzione della Polizia, i componenti del gruppo: due sono rimasti fuori a fare da 'palo', quattro sono entrati nell'abitazione, passando dal garage. Quando sono stati sorpresi da madre e figlio, i malviventi hanno aggredito l'uomo, costringendolo ad aprire la cassaforte. Poi sono fuggiti. Il 43enne ha subito lanciato l'allarme al 113 e sul posto e' intervenuto un mezzo della squadra Volante, alla vista del quale i quattro malviventi si sono sparpagliati. Uno di loro e' stato trovato nei garage delle vicine Poste. "Nella casa in costruzione abbiamo rintracciato uno degli autori della rapina. Abbiamo usato delle manette di fortuna, abbiamo trovato attrezzatura da cantiere ed abbiamo utilizzato quella per immobilizzarlo", ha detto. Soccorso dal 118 e medicato in ospedale, l'imprenditore e' stato dimesso con una prognosi di dieci giorni per una policontusione. I due arrestati sono M.R., 23 anni, nato in Bosnia Erzegovina, e H.S., 23 anni, nato a Roma ma di origini bosniache, entrambi residenti nella Capitale. Gran parte della refurtiva e' stata recuperata.

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Rapina all’Ufficio Postale della Pineta di Pescara

Rapina all'Ufficio Postale di viale Luisa D'Annunzio, nei pressi dell'Aurum, a Pescara. Un uomo, intorno alle 14.40, con volto parzialmente travisato da berretto e sciarpa, e' entrato nei locali, dove c'erano alcuni dipendenti e clienti, e dietro la minaccia di un'arma, verosimilmente a salve, si e' diretto ad una cassa, facendosi consegnare 500 euro in contanti, prima di dileguarsi a piedi, facendo perdere le sue tracce. 

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Due asili nido irregolari chiusi dai Nas nel Chietino

Sospensione dell'attivita' per due asili nido di un comune della costa della provincia di Chieti. Le chiusure sono state disposte, a distanza di pochi giorni, a seguito di controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara i quali hanno accertato che le due strutture erano prive di autorizzazioni. In un caso i militari per la tutela della salute hanno documentato, oltre all'assenza di autorizzazioni, una serie di inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali, come l'assenza di spazi riservati agli adulti, la presenza di spigoli privi di idonea protezione, l'assenza di manuale di autocontrollo aziendale riferito all'attivita' di lavorazione pasti. Il sindaco ha quindi emesso il provvedimento di chiusura. 

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Omicidio Lizzi, il decesso avvenuto per asfissia meccanica violenta

"Dall'esame si e' evidenziata una condizione di asfissia meccanica violenta secondaria ad una compressione toracica violenta. Ora ci riserviamo l'esame dei liquidi per eventuali esami tossicologici, ma la prima ipotesi, quella della compressione toracica, e' stata confermata sul tavolo settorio". Lo ha detto l'anatomopatologo Pietro Falco, al termine dell'autopsia, durata poco piu' di due ore, e svoltasi questa mattina all'Istituto,di Medicina Legale dell'ospedale di Chieti sul corpo di Antonio Lizzi, il pensionato 69enne che domenica sera era stato rinvenuto senza vita nella sua abitazione di contrada Marracola di Monteodorisio. "Non possiamo ancora dire a quando risale la morte, rispetto al ritrovamento del corpo perche' dobbiamo integrare i dati emersi nel corso del sopralluogo con quelli che abbiamo avuto dall'esame necroscopico esterno ed interno, e quindi al momento sarebbe prematuro dare una risposta". Sull'eventuale presenza di tracce e Dna non del pensionato ucciso, il professor Pietro Falco ha aggiunto: "I prelievi sono stati ovviamente fatti. Potrebbe darsi che non ci sia nulla o che verra' fuori un Dna che non appartiene alla vittima ma questo non lo possiamo dire in questo momento. Posso dire che sul corpo non sono stati rilevati segni di colluttazione"

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Cementificio a Punta Penna, l’Arta crea un gruppo di lavoro

Il direttore generale dell'Arta Abruzzo Francesco Chiavaroli ha costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare, composto da dipendenti esperti dell'Agenzia (un ingegnere, una biologa ed un tecnico specializzato in procedimenti ambientali), per approfondire tutti gli eventuali risvolti di carattere prettamente ambientale che la realizzazione di un cementificio nella zona industriale di Punta Penna a Vasto - che insiste nella riserva naturale di Punta Aderci - potrebbe determinare.

"Ho creato questa task force interna di variegate professionalita' - spiega Chiavaroli - per avere un'esatta cognizione delle potenziali interferenze dell'attivita' produttiva sull'area protetta, in applicazione del principio di precauzione di derivazione europea, trasposto nel codice dell'ambiente vigente in Italia, in modo da poter fornire un contributo qualificato nella discussione in corso e anche nell'ipotesi che l'Agenzia sia chiamata ad esprimere un parere tecnico nella successiva fase procedimentale dell'opera". Chiavaroli ricorda che ad oggi Arta non e' mai stata investita ufficialmente della questione. La tematica, tra l'altro, non e' stata ancora affrontata neanche all'interno del Comitato di gestione della Riserva di Punta Aderci, di cui, come opportunamente richiesto dall'assessore all'ambiente e vice sindaco del Comune di Vasto, l'Agenzia fa parte da pochi mesi con proprio rappresentante, l'ingegner Massimo Di Gennaro dell'Ufficio Controlli Integrati del Distretto subprovinciale di San Salvo-Vasto.

Il 28 gennaio scorso, alcune centinaia di persone avevano partecipato ad una marcia pacifica e silenziosa contro la realizzazione del cementificio: tra loro aderenti e semplici simpatizzanti del Wwf, Italia Nostra del Vastese, Legambiente, Arci, Confesercenti e numerosi cittadini. Alcuni giorni dopo il presidente di Confindustria Chieti-Pescara Gennaro Zecca era intervenuto sul tema auspicando la salvaguardia di un sistema industriale con forte impatto occupazionale in parallelo con la tutela delle aree protette e delle risorse naturali, garantendo una crescita sostenibile

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A processo per maltrattamenti alla mamma, disposta la perizia psichiatrica 

A luglio era stato arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti della mamma, di 82 anni, e della zia di 90 anni. Accusa per la quale questa mattina e' andato a processo davanti al giudice Flavio Conciatori. Processo che, subito dopo l'apertura, ha visto il giudice disporre a carico dell'uomo, un 53enne di Silvi, una perizia psichiatrica per valutarne la capacita' di intendere e volere. I fatti contestati all'imputato coprono un periodo di diversi anni quando il 53enne, in piu' occasioni, avrebbe maltrattato la mamma e la zia con minacce e percosse. E tutto per costringerle a consegnargli in continuazione somme di denaro. 

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Inammissibile il ricorso d’urgenza sul Rosatellum

 Il Tribunale dell'Aquila ha dichiarato inammissibile il ricorso d'urgenza presentato sul Rosatellum bis, la legge elettorale, presentato da un esponente di Alternativa Libera, che agiva in qualita' di elettore a tutela del proprio voto e firmato dall'avvocato Paolo Colasante. A parere del tribunale "manca del tutto il requisito della strumentalita' tra tutela cautelare e provvedimento definitivo", e quindi non si giustifica un provvedimento d'urgenza, perche' "e' un fatto che le elezioni politiche sono state gia' indette e si terranno tra poche settimane"

Il ricorso puntava a sollevare questione di legittimita' su alcune disposizioni del Rosatellum di fronte alla Corte Costituzionale. Ma il tribunale sottolinea che un intervento della Consulta finalizzato, nei fatti, a correggere il risultato delle elezioni attraverso un riconteggio dei voti "provocherebbe piu' problemi di quanti intende risolvere: sarebbe assai difficile sostenere che i principi di liberta' e consapevolezza del voto sarebbero rispettati se l'elettore avesse votato avendo come riferimento un certo sistema elettorale (e intendesse quindi perseguire un certo risultato), e vedesse poi utilizzata la sua volonta', cosi' come espressa, in un sistema diverso, con effetti nemmeno ipotizzati al momento della consultazione elettorale". "Dato che l'eventuale pronuncia della Corte Costituzionale non potrebbe avere altro effetto se non quello di incidere su future elezioni - conclude il tribunale - tale risultato e' raggiungibile anche con un incidente di costituzionalita' sollevato nell'ambito del giudizio di merito, peraltro gia' introdotto dal ricorrente, per cui non e' necessario provvedere in via d'urgenza". Un'analoga pronuncia era stata emessa nei giorni scorsi dal tribunale di Firenze.

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Consegnate le casette a Capitignano 

Diciotto Soluzioni Abitative d'Emergenza (Sae) realizzate in sostituzione temporanea delle abitazioni inagibili dopo il sisma di gennaio 2017 sono state consegnate a Capitignano. Si tratta del primo insediamento realizzato e consegnato nell'Aquilano. L'opera sinergica tra istituzioni ha portato al completamento dei due lotti, uno a Capitignano e uno nella frazione di Pago.  Con la consegna delle diciotto Sae inizia il ripopolamento di Capitignano; chi era ospitato nel Progetto Case dell'Aquila, nelle casette messe a disposizione dalla Sanofi Aventis o in autonoma sistemazione, potra' tornare in paese.

Nell'ambito dei due insediamenti Sae la Protezione Civile regionale, su richiesta del Comune, ha posto le basi per la costruzione di un centro di aggregazione che potra' essere utilizzato anche per lo svolgimento di funzioni religiose. In particolare, sono state consegnate a Capitignano 10 Sae da 60 metri quadri e due da 80 metri quadri, mentre nella frazione di Pago n.1 Sae da 60 metri quadri per disabile, 3 Sae da 60 metri quadri e 2 da 80 metri quadri. In entrambi gli insediamenti e' stata realizzata anche una piastra sulla quale verra' montata una struttura da adibire a centro di aggregazione nella quale poter svolgere anche le funzioni religiose in attesa del ripristino di agibilita' delle chiese. 

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