Cronaca

Spaccio tra le cabine dello stabilimento, arrestato guardiano a Tortoreto

Avrebbe trasformato una cabina dello chalet  di Tortoreto Lido dove faceva il guardiano notturno in un magazzino della droga e approfittava delle ore lavorative di notte per scambiare dosi ai clienti. Era stato proprio l'andirivieni dei giovani tossicodipendenti in quello stabilimento balneare a insospettire i carabinieri che nel corso di un controllo antidroga nelle ultime ore, hanno sorpreso e arrestato un 45enne di Tortoreto. Per lui l'accusa è di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti e il magistrato gli ha concesso gli arresti domiciliari in attesa del giudizio. L'uomo è stato bloccato subito dopo aver ceduto una dose di marijuana a un 21enne teramano segnalato poi alla prefettura. Nel corso delle perquisizioni personale e all'interno di una cabina spogliatoio dello stabilimento balneare in uso all'uomo, i militari hanno rinvenuto e sequestrato una trentina di dosi di cocaina, per circa 15 grammi, nonché 80 dosi di marijuana per 90 grammi complessivi, oltre a materiale per il confezionamento ed un bilancino elettronico. E' stata infine sequestrata anche la somma di 160 euro. 

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Accoltellarono migrante a Sulmona, 2 arresti per odio razziale

Devono rispondere anche di odio razziale due uomini di Sulmona arrestati oggi con l'accusa di aver accoltellato un profugo dopo aver fatto irruzione nel centro di accoglienza degli immigrati a Sulmona. S.D.L. e N.S., rispettivamente di 38 e 45 anni, entrambi domiciliati a Sulmona, inizialmente erano stati accusati solo di violenza privata aggravata e porto abusivo di armi. I fatti risalgono alla sera del 12 giugno scorso, quando i due indagati, armati di una pistola scacciacani e due coltelli a serramanico, si introdussero all'interno del centro di accoglienza per richiedenti asilo "IPAB Casasanta" di Sulmona. Cercavano uno degli ospiti, che pero' in quel momento non c'era, e costrinsero a entrare in bagno alcuni dei migranti lì alloggiati, sotto la minaccia delle armi. Per convincere i profughi a dire dove fosse il loro compagno, uno dei due ha scarrellato la pistola come per armarla. A questo punto un migrante ha tentato di disarmarlo ed e' stato colpito da una coltellata al fianco dall'altro aggressore. I due avevano cercavato di fuggire, ma era stati bloccati dai migranti fino all'arrivo della polizia di Sulmona. Il ferito, medicato al pronto soccorso, era stato dimesso con una prognosi di 7 giorni. Adesso la Procura ha contestato l'aggravante di aver agito con finalita' di discriminazione e odio razziale, circostanza emersa dall'analisi di alcuni post, successivamente pubblicati su Facebook da uno degli arrestati. 

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L’Aquila, tre arresti per spaccio di droga

La Squadra Mobile dell'Aquila ha arrestato nei giorni scorsi tre cittadini marocchini, un 27enne residente nel capoluogo regionale, e i suoi due fratelli, 47 e 33 anni, con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, tra cocaina e hashish. I tre, tra i quali il 27enne che era ricercato per un ordine di carcerazione di tre anni per rapina, sono stati colti in flagranza dai poliziotti mentre in un appartamento della frazione aquilana di Paganica stavano preparando una dose che avrebbero consumato nell'immediato, al fine di valutare la qualità della sostanza stupefacente che il 27enne voleva acquistare per poi spacciarla tra i giovani aquilani. Proprio per individuare il più giovane dei fratelli marocchini che aveva fatto perdere le sue tracce, la polizia ha seguito i movimenti dei due parenti residenti ad Avezzano e conosciuti come fornitori abituali del giovane ricercato.Una volta scoperti dagli agenti, uno dei fratelli ha tentato di disfarsi della droga, dapprima nascondendolo nelle parti intime e subito dopo dirigendosi verso il bagno dell'appartamento, ma è stato prontamente bloccato. La perquisizione ha consentito di sequestrare due dosi di cocaina e 600 euro, in banconote di piccolo taglio, frutto di vendite precedenti all'incontro. 

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Avezzano, muore uomo di 57 anni in un incidente stradale

Un uomo di 57 anni, T. D.C. di Avezzano, è deceduto in seguito ad un grave incidente stradale avvenuto all'alba presso via Nuova, nella periferia sud della città. L'uomo era a bordo di un furgone e, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo finendo fuori strada. I Vigili del Fuoco di Avezzano hanno estratto il conducente dal furgone in gravi condizioni ma dopo il trasporto all'ospedale di Avezzano è deceduto qualche ora dopo. 

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Morto un giovane dopo un incidente in moto a San Salvo 

Non ce l'ha fatta Vittorio Altieri, 23 anni giovane ingegnere di Vasto, che questa mattina ha urtato un camion in via Marisa Bellisario, nella zona industriale di San Salvo, mentre si stava recando alla Denso Manufacturing, dove stava svolgendo uno stage formativo. L'incidente è avvenuto a poco meno di un chilometro dall'aziendaIl giovane in sella a una Yamaha 600, dopo l'impatto con un mezzo pesante diretto alla piattaforma logistica Conad, è stato sbalzato dal mezzo finendo a terra urtando con violenza la testa sull'asfalto. Le sue condizioni sono apparse subito critiche tanto da essere trasferito in eliambulanza al Mazzini di Teramo dove il suo cuore ha cessato di battere. Per stabilire l'esatta dinamica sono interventi gli agenti della Polizia Locale e i Carabinieri di San Salvo. 

 

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E' stato trasferito in codice rosso in eliambulanza al Mazzini di Teramo V.A, 23 anni di Vasto, che questa mattina è rimasto vittima di un incidente stradale alla guida della sua moto in via Marisa Bellisario, nella zona industriale di San Salvo. Il giovane ingegnere si stava recando in sella a una Yamaha 600 alla Denso Manufacturing dove sta svolgendo uno stage formativo, quando è entrato in collisione con un camion diretto alla piattaforma logistica Conad. L'impatto è stato violento facendolo sbalzare dalla sella e finendo a terra. Le sue condizioni sono risultate subito molto gravi. Per stabilire l'esatta dinamica sono interventi gli agenti della Polizia Locale e i Carabinieri di San Salvo. 

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Orti sociali a Montesilvano, gli assegnatari donano i prodotti a km0 all’emporio solidale

Prodotti a km 0 nell’emporio solidale di Montesilvano, che da luglio 2017 è attivo nella Casa della Solidarietà Madre Teresa di Calcutta a Santa Filomena. Gli assegnatari degli orti sociali di via Don, guidati dal presidente del Comitato Antonio Prosperi hanno deciso di donare alcuni degli ortaggi e dei frutti coltivati da loro nei piccoli appezzamenti realizzati dal Comune proprio all’emporio.

«E’ veramente un grande orgoglio per noi -  sottolinea Antonio Prosperi -   aver deciso tutti insieme di donare alcuni dei prodotti, frutto del nostro lavoro in questi orti, all’emporio solidale di Santa Filomena. E’ un piccolo segnale che vogliamo dare a chi ha bisogno, ma anche un ringraziamento verso il Comune che ci ha dato questa bellissima opportunità attraverso gli orti urbani».

«Sono trascorsi 4 mesi da quando abbiamo assegnato i primi 30 orti sociali del nostro territorio ad altrettanti montesilvanesi – sottolinea il sindaco Francesco Maragno -. Oggi questi cittadini raccolgono i frutti del loro prezioso lavoro, ed è veramente pregevole che abbiano deciso di fare questa donazione all’emporio solidale della nostra città. Prodotti sani per un gesto genuino, che è sicuramente un esempio di quel prezioso principio di cittadinanza attiva e sussidiarietà che deve contraddistinguere la comunità. A tutto il comitato voglio esprimere il mio più sincero plauso per questa iniziativa».

Nel mese di agosto l’emporio, che si trova su corso Umberto, nei locali ex Artigianluce, resterà aperto solo nel pomeriggio di mercoledì dalle 16 alle 18:30. L'accesso viene regolato attraverso una tessera punti che permette di fare la spesa in maniera gratuita. La tessera viene rilasciata dal Centro d'Ascolto presente nella struttura, previo appuntamento per un colloquio. L'invio all'Emporio vien fatto tramite le parrocchie e la stretta collaborazione con il tavolo del PIS (Pronto Intervento Sociale) e con i Servizi sociali del Comune.

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Il Mastrogiurato 2018 è il professor Luigi Schips

E' il professore Luigi Schips, di Mozzagrogna il 37mo Mastrogiurato. Primario del reparto di Urologia negli ospedali di Lanciano e Vasto, responsabile chirurgia robotica del clinicizzato di Chieti e una carriera passata anche all'estero, con docenza all'università austriaca di Graz, è tutor per la chirurgia laparoscopica in numerosi ospedali e istituzioni come la clinica urologica dell'università Federico II di Napoli e l'istituto europeo di oncologia di Milano. La scelta di Schips è stata ufficializzata oggi in Municipio in occasione della presentazione dell'edizione 2018 della Settimana Medievale di Lanciano, dal 26 agosto al 2 settembre, e alla rievocazione storica del Mastrogiurato che chiude gli eventi proprio il 2 settembre, alle 17.30. Già vincitore del Frentano d' Oro, Schips impersonerà l'antico personaggio che sovrintendeva le fiere medievali lancianesi dove arrivavano mercanti da tutto il bacino Mediterraneo ed Oriente. Anticamente il Mastrogiurato veniva prescelto tra i personaggi più in vista e moralmente probi di Lanciano e durante i giorni di fiera assumeva il pieno controllo della città, con potere assoluto in campo penale e civile per garantire la regolarità dei mercati, anche attraverso severi controlli su pesi e misure. Alla rievocazione storica prenderanno parte oltre 700 figuranti in costume d' epoca, con sfilata aperta dalle Confederazioni Europea e Italiana dei Giochi e Manifestazione Storiche. La Settima Medievale si apre il 26 agosto con la Tenzone dei quattro quartieri storici di Lanciano. Per una settimana ci saranno spettacoli, convegni, mostre e dal 29 agosto al 2 settembre il mercato medievale con la presenza di otto nazioni; Italia, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Ungheria e per la prima volta la Slovenia rappresenta dalla città di Bled. "Territorio ed origini sono per me molto importanti - dice Schips - e per questo sono tornato in Italia. Mi fa onore essere stato scelto per rappresentare il Mastrogiurato". L'edizione 2018 è stata illustrata dal presidente del Mastrogiurato Danilo Marfisi, il sindaco Mario Pupillo e dall'assessore alla Cultura Marusca Miscia.

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Presunto caso di razzismo, il console del Senegal: punire i responsabili

''Ibrahima non è bugiardo e senza voler fare processi in questa sede, stando a quello che il nostro amico italo-senegalese ci ha riferito, aspettiamo che la magistratura faccia il suo lavoro e che una volta accertata la verità il responsabile di questo atto gravissimo sia punito severamente''. Così il console del Senegal per Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna, Tullio Galluzzi, sulla vicenda del cameriere italo-senegalese Diop, che ha denunciato di essere stato insultato con epiteti razzisti in un ufficio della Asl di Giulianova (Teramo) dove si era recato per il rinnovo di alcuni documenti sanitari. Il console questa mattina è stato ospitato nella sala consiliare del Comune giuliese dal sindaco Francesco Mastromauro e dalla giunta, assieme allo stesso Diop e al presidente della Comunità degli immigrati senegalesi residenti in Abruzzo e Marche, Baye Mbissane Cisse. Il console, riportando lo stupore del Presidente senegalese per ''questo increscioso fatto'' riferito da Diop, ha ribadito di credere alla versione fornita dal cameriere con doppio passaporto e che l'essersi rivolto ''senza esitazione ai carabinieri testimonia la veridicità dell'accaduto'. Non l'ha definito un episodio di razzismo ''ma di mancato rispetto verso un essere umano'', il sindaco Mastromauro, che ha voluto sottolineare come ''queste situazioni non vadano politicizzate, bensì debbano spingere a seminare il rispetto verso gli altri''. A conferma di questo, il primo cittadino ha ricordato come proprio ieri aveva portato la sua solidarietà all'Arma dei carabinieri per il ferimento di cinque militari dalla reazione di un altro italo-senegalese, intervenuti per riportarlo alla calma dopo una violenta lite in famiglia. Sulla vicenda del cameriere insultato negli uffici, la Asl di Teramo ha avviato e concluso una indagine interna che avrebbe accertato l'insussistenza degli insulti riferiti al cameriere Ibrahima Diop, sulla base delle testimonianze di cinque impiegati e un addetto esterno alle manutenzioni, presenti venerdì 27 luglio negli uffici dell'ex Ospizio Marino a Giulianova dove sono ubicati i servizi sanitari e dove Diop si è recato.

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Salvi i passeggeri dell’ultraleggero caduto sul Gran Sasso

L'elicottero Drago 54 del Nucleo Elicottero dei vigili del fuoco di Pescara ha individuato l'aereo leggero precipitato. L'aerosoccorritore a bordo dell'elicottero è stato fatto scendere a terra con il verricello, per portare soccorso alle due persone che viaggiavano sul velivolo precipitato.Si tratta di un uomo e una donna, dell'età apparente di cinquant'anni, che sono apparsi coscienti, benché a seguito dell'impatto al suolo hanno riportato ferite e contusioni. I due feriti sono stati verricellati a bordo dell'elicottero, che in questo momento sta raggiungendo in volo la base del Nucleo elicotteri a Pescara, dove sono state inviate ambulanze del 118 per il successivo trasporto della coppia in ospedale.

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Una squadra operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco di Teramo si sta recando nella zona dei Prati di Tivo per la ricerca di un aereo leggero con due persone a bordo. In base delle informazioni ricevute dal centro operativo nazionale del Dipartimento dei vigili del fuoco, l'aereo potrebbe essere precipitato mentre sorvolava le pendici del versante teramano del Gran Sasso. Sul posto è stato inviato anche il furgone Ucl (Unità di Comando Locale), con funzioni di Posto di Comando Avanzato e l'elicottero del Nucleo dei vigili del fuoco di Pescara'Drago 54' per effettuare le ricerche dall'alto

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Respinto il ricorso di Abruzzo e Puglia, il Dtt resta a Frascati

Questa mattina il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Regione Puglia e dalla Regione Abruzzo in merito alla assegnazione al Centro Enea di Frascati del DTT, il Divertor Tokamak Test facility, progetto assegnato al Comune del Lazio in seguito al bando indetto dallo stesso Enea. Il DTT e' un progetto molto importante, con un investimento di 500 milioni di euro, che prevede un indotto a livello occupazionale di 1.500 persone, con ricadute a livello italiano ed europeo. "Ora avanti - commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - per un Lazio moderno a servizio dell'Italia"

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