Cronaca

Due arresti per la rapina a uno studente ad Avezzano

Hanno preso a pugni e rapinato uno studente nel sottopassaggio della stazione di Avezzano. Con l'accusa di rapina in concorso, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Avezzano due marocchini, Moussine Makroum, di 30 anni e Hicham Harcha, di 29 anni. Lo studente, di Gioia dei Marsi, la sera del 26 luglio 2015, mentre percorreva il tunnel della stazione di Avezzano, era stato preso a pugni da uno dei due mentre l'altro faceva da palo. Al giovane era stato poi sottratto il portafoglio con dentro 200 euro. Le attivita' condotte dagli investigatori del Nucleo Operativo di Avezzano hanno permesso di raccogliere numerosi elementi di colpevolezza nei confronti dei due magrebini che sono stati identificati pochi giorni dopo l'accaduto. 

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Scippa la borsa ad una anziana, arrestato

Due uomini la mattina del 4 gennaio scorso, a Pescara in via S. Donato, dopo aver strappato la borsetta alla malcapitata, sono stati intercettati dai carabinieri che, allertati dalla donna e da alcuni testimoni, sono arrivati dopo qualche attimo, mettendosi all'inseguimento dei due scippatori, e riuscendo dopo alcune centinaia di metri a bloccarne uno. In manette e' cosi' finito, nella flagranza del reato di furto con strappo in concorso, C.S., 42enne. La borsa, contenente piu' di mille euro in contanti e documenti vari, e' stata poi recuperata vicino ad un cassonetto dell'immondizia, ma senza i soldi che erano gia' stati asportati dal complice in fuga. La vittima, nel frattempo, e' stata soccorsa dai militari che hanno chiamato il 118, con i sanitari che hanno poi provveduto a trasportare presso il pronto soccorso dell'ospedale di Pescara l'anziana, medicata e dimessa con una prognosi di 15 giorni per vari traumi ed escoriazioni. Lo scippatore arrestato, ha poi trascorso la notte in camera di sicurezza e la mattina successiva e' stato processato per direttissima a seguito della quale, al 42enne e' stata applicata la misura degli arresti domiciliari.

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Avezzano, migliorano le condizioni della paziente colpita da meningite

Sono lievemente migliorate le condizioni della donna marsicana di 51 anni, ricoverata da mercoledi' scorso nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Avezzano, per una forma piuttosto rara ma non contagiosa di meningite, la listeria monocytogenes. Gli specialisti ribadiscono che la forma di meningite da cui e' affetta la donna non e' contagiosa. La paziente, assistita dall'e'quipe guidata dal dr. Maurizio Paoloni, resta in prognosi riservata e in pericolo di vita e viene trattata con terapia antibiotica. Tra i piccoli segnali positivi, rispetto alla giornata di ieri, c'e' al momento un calo dei valori della febbre. Le condizioni restano pero' molto gravi e dunque i medici mantengono una posizione di grande prudenza sull'evoluzione del quadro clinico. 

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Sulmona, stazionarie le condizioni dell’anziano colpito da meningite

Restano stazionarie, rispetto a ieri, le condizioni dell'uomo di 84 anni, ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Sulmona, dal 28 dicembre scorso, per una meningite pneumococcica, una forma non contagiosa. Il paziente resta in prognosi riservata: persiste l'infezione e lo stato febbrile ma respira in modo autonomo ed e' cosciente. Proseguono i trattamenti terapeutici

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Grandi rischi bis, depositati i motivi dell’assoluzione di Bertolaso

Sono state depositate le motivazioni del processo Grandi rischi bis.  Secondo il giudice, "una volta appreso il contenuto delle dichiarazioni rassicuranti rese dal suo vice", Bertolaso doveva "farsi carico di smentirlo attraverso un intervento ufficiale volto a informare la popolazione aquilana" ma un'accusa di questo tipo "non e' stata sottoposta al decisivo vaglio dibattimentale e non ha mai formato oggetto di alcun tipo di contraddittorio tra le parti" né c'è "il benche' minimo riferimento" nel capo di imputazione.

"La serena e non preconcetta lettura della telefonata (tra Guido Bertolaso e Daniela Stati, ndr) esclude in modo incontrovertibile l'esistenza di qualsiasi nesso di causalita' tra quanto affermato da Bertolaso e i successivi tragici accadimenti del 6 aprile 2009", si legge nelle 18 pagine depositate lo scorso 1 dicembre, il giudice del tribunale dell'Aquila, Giuseppe Grieco, con le quali è stato assolto l'ex capo dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso nell'ambito del cosiddetto processo Grandi rischi bis.

Nel procedimento Bertolaso era accusato di omicidio colposo plurimo e lesioni, in particolare per aver organizzato una "operazione mediatica perche' vogliamo rassicurare la gente", come disse in un'intercettazione, convocando la riunione di esperti del 31 marzo 2009, a cinque giorni dalla scossa sismica distruttrice. Per il giudice Grieco "soltanto una lettura preconcetta e non serena delle parole pronunciate da Bertolaso puo' condurre a una diversa interpretazione di quel colloquio" con l'assessore Stati. "Soltanto partendo dal pregiudizio dell'esistenza di un suo retropensiero - insiste la sentenza - puo' ritenersi che l'imputato, al di la' del significato letterale delle espressioni usate, abbia inteso indurre la sua interlocutrice a riportare alla popolazione notizie tranquillizzanti in ordine al rischio di una scossa sismica di forte intensita'". Nel procedimento principale i sette esperti della Commissione grandi rischi sono stati a loro volta processati per aver rassicurato la gente e sottovalutato il rischio sismico che c'era, condannati in primo grado, ma poi assolti in Appello e Cassazione, tranne l'ex numero 2 di Bertolaso, Bernardo De Bernardinis, condannato in via definitiva a due anni di carcere

 

 

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Anziano cade nel camino in casa a Casalbordino

Incidente domestico a Casalbordino in contrada Difesa Vecchia dove un anziano e' caduto nel camino. Ha chiamato i soccorsi la moglie. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che, constatata la gravita' delle ustioni, hanno disposto il trasferimento nell'ospedale di Pescara. L'anziano ha riportato ustioni di terzo grado sul 70 per cento del corpo. E' ricoverato nel reparto di Rianimazione, in prognosi riservata

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In trappola la banda del buco a Pescara

In trappola la banda del buco. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara, coordinati dal tenete Antonio Di Dalmazi hanno arrestato, per il reato di furto aggravato, tre persone di origine romana, sorpresi durante un colpo con la "tecnica del buco" ai danni della gioielleria "Stroili Oro" di via Nicola Fabrizi, a Pescara, nella notte fra il 3 e il 4 gennaio. Militari in borghese del Norm della Compagnia adriatica hanno sventato un furto di almeno 30mila euro. In manette per furto aggravato sono finite tre persone di origine romani.

I tre in "trasferta" in Abruzzo, presa di mira la gioielleria del centro cittadino, hanno praticato un buco nel muro del bar adiacente che ha permesso loro di sottrarre dalla vetrinetta gioielli e monili in oro. Ad insospettire i carabinieri e' stato il "palo", che si trovava all'esterno del bar e quindi nei pressi della gioielleria. Approfittando di un suo momento di distrazione, i militari dell'arma sono riusciti ad entrare nel bar dove rumori di attrezzi da carpenteria e colpi di martello hanno confermato i loro sospetti. Il primo ad essere bloccato e' stato proprio lui; quindi i suoi due complici. I gioielli sono stati recuperati. Per i tre arrestati, processati ieri per direttissima in Tribunale a Pescara, in virtu' dei precedenti, e' stata disposta, su disposizione dell'Autorita' Giudiziaria, la misura della custodia cautelare in carcere. I carabinieri stanno diffondendo le loro foto ai Comandi del Centro Italia per capire se la banda sia stata responsabile di furti analoghi. 

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Tir si ribalta sulla A25

Un autoarticolato si e' ribaltato, stamane, a causa del ghiaccio, sull'autostrada A25 Roma-Pescara, all'altezza del casello di Magliano Dei Marsi. L'autista, e' stato trasportato in ospedale per le cure del caso e non e' in gravi condizioni. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Avezzano che hanno proceduto al recupero del camion finito fuori carreggiata dopo aver sfondato le barriere di sicurezza. Sul posto e' intervenuta anche una pattuglia della polizia stradale

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Caso meningite ad Avezzano, forma rara ma non contagiosa

E' stata colpita da una rara forma di meningite (Listeria monocytogenes) la cinquantunenne della Valle Roveto che ieri mattina e' stata ricoverata all'ospedale di Avezzano. Lo ha reso noto la Asl Avezzano-L'Aquila-Sulmona che in una nota specifica che questo tipo di meningite "non e' contagiosa e non c'e' rischio di trasmissione della malattia ad altre persone venute a contatto con la paziente". Le condizioni della donna, trattata con terapia antibiotica, sono gravi ed e' in prognosi riservata.

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Via San Gottardo, Cilli: “Sanata la perdita d’acqua”

«Abbiamo sanato la rottura individuata in una tubazione e che aveva causato una perdita d’acqua  lungo via San Gottardo e via San Pio da Pietrelcina». Ad annunciarlo è l’assessore alle manutenzioni Paolo Cilli. «La perdita d’acqua nelle scorse settimane aveva generato le preoccupazioni di alcuni residenti -  ricorda l’assessore -. Abbiamo dunque avviato una prima fase di analisi e di studio per individuare il punto esatto di rottura della tubazione. Abbiamo promosso infatti sopralluoghi con vigili del fuoco, condomini e ovviamente con i nostri tecnici. Avvalendoci della collaborazione della ditta Tecnologiepm abbiamo eseguito una perlustrazione, anche con l’ausilio di telecamere ad alta tecnologia, nei canali dei sottoservizi, individuando così  il punto esatto dove intervenire».

Nel corso del lavoro è stata ripulita tutta la tubazione dai detriti presenti, ed è stata realizzata una riparazione utilizzando un cemento osmotico, ossia impermeabile.

«La struttura del Comune -  dice ancora l’assessore Cilli  - è organizzata per intervenire tempestivamente in caso di guasti di questa natura. Ovviamente le migliori sentinelle sul territorio di Montesilvano sono sempre i cittadini che, comunque, auspichiamo siano sempre vigili, come più volte hanno dimostrato, per collaborare con i nostri dipendenti segnalando anomalie al fine di rendere più virtuoso il risultato finale».

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