Cronaca

Roncalli patrono dell’esercito, la posizione di monsignor Valentinetti

"Mi unisco all'appello di monsignor Ricchiuti e trovo come lui irrispettoso coinvolgere papa Giovanni come patrono delle Forze Armate". E' monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, a parlare all'indomani della "bolla" promossa dalla Congregazione per il Culto divino che attribuisce il titolo di patrono dell'Esercito a san Giovanni XXIII come Patrono dell'Esercito. Valentinetti parla in sintonia con il presidente di Pax Christi, movimento che lui stesso ha guidato dal 2003 al 2009. Valentinetti definisce "un'assurdita' l'accostamento tra la figura di Papa Roncalli e le forze armate". "Un'assurdita' anche perche' non rappresenta il 'sensus fidei' di tanti credenti che hanno conosciuto il Papa come l'uomo amorevole e il Pontefice finalmente vicino, anche fisicamente, alla gente".

Monsignor Valentinetti dice di non capire come si riesce a tollerare il fatto che "si possa giustificare questa operazione avviata nel lontano 1996, e per questo segnata da innumerevoli difficolta' e dubbi in seno ecclesiale, con il fatto che l'allora Giuseppe Angelo Roncalli rispose all'obbligo della leva in sostituzione del fratello. Si dimentica, pero' - prosegue Valentinetti - che lo stesso Papa, in diverse lettere, descriveva l'esperienza da militare come traumatica, tanto che tornato a casa volle staccare dai suoi abiti e da se stesso tutti i segni del servizio militare. Ed ora cosa fanno? Gli ricuciono addosso una mimetica, inventando un presunto beneplacito della buonanima del cardinale Capovilla. Chi ha conosciuto pero' l'arcivescovo - conclude Mons.Valentinetti -, tornato alla casa del Padre lo scorso anno, sa benissimo che mai avrebbe potuto tollerare una volonta' tanto contraria al Papa che ha sostenuto e servito".

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Pubblicata la ripartizione dei fondi per l’università

Sono disponibili  sul sito del Miur, le tabelle con la ripartizione a livello di ateneo del Fondo di finanziamento ordinario, che per il 2017 ammonta a 6,982 miliardi di euro totali. Le tabelle pubblicate oggi, dopo la registrazione della Corte dei conti, fanno riferimento alle seguenti voci del Fondo di finanziamento: quota base, quota premiale, risorse perequative (per un totale di 6,272 miliardi di euro). A queste si aggiungono le assegnazioni per i piani straordinari di reclutamento dei docenti varati nel corso degli ultimi anni (237,2 milioni di euro), la quota 2017 relativa alla programmazione triennale (43,8 milioni di euro) e l'assegnazione dei 55 milioni di euro agli atenei a compensazione della cosiddetta no tax area a decorrere dal 2017. Per un totale di 6,6 miliardi di euro. Le tabelle relative alle voci ulteriori dell'Ffo (fra cui dottorati, fondo giovani, risorse per la ricerca di base, risorse da destinare ai docenti) saranno pubblicate entro settembre. Per un totale finale di 6,982 miliardi. NO TAX AREA - Quest'anno per la prima volta sono stati distribuiti con l'Ffo anche i fondi per la no tax area, la novita' prevista dalla legge di bilancio 2017 che consente agli studenti con Isee fino a 13.000 euro di essere esonerati dal pagamento delle tasse e garantisce tasse 'calmierate' a chi ha un Isee fra 13.000 e 30.000 euro. Si tratta di 55 milioni. Di questi, 20,73 milioni (37,7%) vanno al Nord, 13,2 milioni (24%) vanno al Centro e 21,07 milioni (38,3%) vanno al Sud. Per la distribuzione delle risorse e' stato applicato il criterio della legge di bilancio 2017, che prevede il riparto in proporzione alla percentuale di studenti attualmente esonerati dalle tasse moltiplicati per il costo standard per studente in corso del rispettivo ateneo. LA DISTRIBUZIONE DEI FONDI - I dati indicano una sostanziale 'tenuta' dei finanziamenti ricevuti dalle singole Universita' grazie alla clausola di salvaguardia fissata dal Ministero, che prevedeva un tetto massimo di riduzione del 2,5% rispetto al 2016. Tetto che non e' stato toccato: il decremento massimo registrato e' dell'1,94%. Fra le novita' che hanno inciso sulla distribuzione del fondo di quest'anno, ci sono l'aggiornamento dei dati sulla qualita' del reclutamento e l'attuazione del criterio dell'autonomia responsabile. Per la prima volta le variazioni di performance degli atenei sono state valutate anche sulla base di due indicatori da loro scelti a fine 2016 in relazione a didattica, ricerca e internazionalizzazione. Agli atenei e' stata data la possibilita' di 'scommettere' sulle loro peculiarita' formative o di ricerca. Con un incentivo per le Universita' del Sud e del Centro. Le prime, a parita' di risultati nei miglioramenti sugli indicatori scelti per didattica, ricerca o internazionalizzazione, si sono viste attribuire un coefficiente aggiuntivo del 20% mentre le seconde hanno avuto un coefficiente aggiuntivo del 10%. Le novita' di quest'anno hanno portato 21 atenei a ottenere un Ffo 2017 superiore rispetto al 2016, di cui 11 al Sud (Bari Politecnico, Universita' di Catanzaro, Napoli Parthenope, Universita' degli studi de L'Aquila, Universita' degli studi della Campania 'Vanvitelli', Universita' di Bari, Universita' Chieti-Pescara, Universita' del Molise, Universita' di Foggia, Universita' del Sannio, Universita' di Salerno), 7 al Nord (Universita' di Bergamo, Milano Bicocca, Piemonte Orientale, Universita' di Ferrara, Universita' dell'Insubria, Milano Statale, SISSA di Trieste) e 3 al Centro (Universita' di Urbino, Universita' Politecnica delle Marche, Universita' per Stranieri di Siena)

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Denunciato un uomo trovato ad appiccare un incendio nel Parco della Majella

Bloccato dai Carabinieri Forestali un uomo di 50 anni, G.P., residente nella provincia di Chieti, che e' stato denunciato a piede libero per aver appiccato un incendio nella Zona C di protezione del Parco Nazionale della Majella, nella Zona di Protezione Speciale dell'Unione Europea "IT7140129 Parco Nazionale della Majella" e nel Sito di Interesse Comunitario "IT7140203 Majella". L'uomo, oltre che sanzionato per violazioni amministrative alle normative sugli incendi, e' stato denunciato e deferito all'Autorita' Giudiziaria di Pescara per vari reati, tra i quali quello piu' grave di incendio boschivo colposo (art. 423-bis del codice penal

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Travolto da una motozappa a Montesilvano, grave 69enne

Un 69enne di Montesilvano, V.D.A., e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Pescara per le lesioni riportate in un incidente agricolo avvenuto nel pomeriggio nella cittadina adriatica. L'uomo stava lavorando con una motozappa in un terreno di sua proprieta', in via Chiarini, nella zona del Distaccamento dei Vigili del Fuoco, quando il macchinario lo ha travolto. Subito soccorso dal 118, e' stato trasportato in ospedale, dove ha subito l'amputazione della gamba sinistra. Ora e' ricoverato in prognosi riservata. Sul posto, per gli accertamenti, i Carabinieri della locale Compagnia

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Muntari, sequestrato il Suv: Vivo un momento di difficoltà”

Non sta certo vivendo un momento facile Sulley Muntari, svincolato dopo la sfortunata parentesi al Pescara. Il centrocampista ghanese è stato fermato al confine tra l'Italia e la Svizzera dalla polizia stradale, dove gli è stata sequestrata la jeep presa a noleggio a Genova a inizio anno. Il motivo lo spiega lo stesso Muntari: "E' vero, sono indietro con le rate. Sto attraversando un momento difficile, ma sistemerò tutto al più presto". Secondo quanto riportato da 'Il Secolo XIX', Muntari ha provato a negare tutto, parlando di un grosso equivoco poi, davanti all'evidenza (gli agenti gli hanno mostrato la denuncia per appropriazione indebita presentata dalla società di noleggio auto) ha ammesso le proprie responsabilità. "E' vero, sono indietro con le rate. Sto attraversando un momento di grosse difficoltà. Sistemerò tutto al più presto". Le forze dell'ordine hanno eseguito lo stesso il sequestro del mezzo, una Mercedes Amg G63 del valore di oltre 150mila euro. 

immagine di repertorio

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Rostaland, gli arrosticini alla conquista di Bruxelles

 "Il cuore degli abruzzesi a Bruxelles e di tutti coloro che apprezzano la nostra Regione e' piu' generoso e grande di coloro che hanno devastato con gli incendi dolosi il nostro territorio". Il Presidente di Abrussels (associazione degli abruzzesi a Bruxelles), Claudio Vernarelli e' soddisfatto del ricavato ottenuto con la seconda edizione della festa degli arrosticini (Rostaland) tenutasi nella capitale belga il 9 settembre. "La partecipazione significativa ci ha permesso - continua Claudio Vernarelli - di raccogliere una certa somma da destinare a dei progetti di protezione e rispetto dell'ambiente che esamineremo con attenzione e che e' possibile ancora inviarci alla seguente email: abrusselssasbl@gmail.com". All'iniziativa, che rientra in una serie di attivita' che Abrussels ha in cantiere per i prossimi mesi a Bruxelles, oltre ai 150 partecipanti, erano presenti anche la Presidente dell'associazione degli umbri, Francesca Cionco e il Presidente dell'associazione dei marchigiani, Innocenzo Gemma. "Queste tre regioni - conclude Vernarelli -, insieme al Lazio sono state duramente colpite da eventi naturali e criminali assai gravi negli ultimi anni e noi vogliamo dimostrare con i fatti, che siamo vicini ai nostri corregionali non solo con il pensiero ma anche con azioni concrete". 

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Presunta violenza a Teramo, il rapporto era consenziente e il Gip archivia

E' con un'ordinanza di archiviazione che il giudice Roberto Veneziano mette la parola fine alla vicenda giudiziaria relativa ad un presunto abuso commesso nel 2016, durante la Coppa Interamnia, da un'arbitro spagnolo di 24 anni ai danni di una 16enne teramana. Violenza sessuale che per Procura e Tribunale di Teramo non sarebbe mai stata consumata. Perche' secondo quanto emerso nelle indagini il rapporto tra i due giovani sarebbe stato assolutamente consensuale, cosi' come dimostrato dalle indagini svolte dalla e Procura e dagli accertamenti effettuati in ospedale sulla minorenne. Secondo la magistratura, infatti, la ragazza avrebbe scelto consapevolmente di passare la notte con il 24enne. La mattina successiva la ragazza e' stata colta da un'emorragia che l'ha costretta a ricorrere alle cure dell'ospedale dove, durante la visita, le erano state riscontrate si delle lesioni ma "la cui caratterizzazione non presentava sintomatologie tipiche di chi avesse subito violenze o manomissioni di stampo impositivo", come si legge nell'ordinanza di archiviazione. La stessa ragazzina, ricorda ancora il gip, parlando con la ginecologa che l'aveva visitata aveva raccontato di aver avuto un rapporto consenziente, salvo poi raccontare successivamente di aver subito violenza. Versioni sulla cui irragionevolezza il giudice fa proprie le argomentazioni della Procura

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Vertice sulla messa in sicurezza del bacino idrico del Gran Sasso

Su iniziativa del vice Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, si è riunita all'Aquila la Commissione tecnica per la messa in sicurezza del bacino idrico del Gran Sasso. Presenti tutte le istituzioni e gli enti interessati. Sul tavolo la questione relativa al sistema dei controlli della qualità dell'acqua e alla capacità di intervenire tempestivamente in caso di anomalie. Al termine della riunione è stato prodotto un documento d'intesa per la gestione delle fasi di comunicazione, autorizzazione e allerta da seguire in caso di presenza di rischi che possano pregiudicare la qualità delle acque per consumo umano provenienti dal bacino del Gran Sasso. Il documento sarà illustrato domani all'Aquila, Palazzo Silone. Saranno presenti tutti i sottoscrittori dell'intesa: Laboratori Nazionali del Gran Sasso, INFN, Strada dei Parchi, Ruzzo Reti, Gran Sasso Acque, Ente regionale per il servizio idrico integrato (ERSI), ASL dell'Aquila e di Teramo, ARTA Abruzzo, Ente Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, Dipartimento per la Salute e Dipartimento Opere Pubbliche della Regione Abruzzo

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Ricostruzione, 5 milioni per adeguare l’edificio Univaq 

 "L'analisi sismica degli edifici dell'Universita' dell'Aquila e' positiva: dei tre analizzati, solo su uno, il blocco C di Coppito 2, sono state riscontrate anomalie a livello di indici di vulnerabilita' e abbiamo gia' stanziato 5 milioni di euro per interventi di miglioramento sismico; gli altri sono perfettamente a norma". Lo afferma Angelo Luongo, direttore del dipartimento di Ingegneria civile, edile-architettura e ambientale dell'Universita' dell'Aquila, che si e' fatto promotore, insieme all'ateneo, di un progetto pilota: analizzare gli indici di vulnerabilita' degli edifici che ospitano la didattica e intervenire dove i risultati presentano delle anomalie. I risultati sono stati illustrati nel corso della conferenza "Oltre gli indici di vulnerabilita' sismica. La valutazione degli edifici dell'Universita' dell'Aquila", tenutasi oggi, nell'aula magna del dipartimento di Scienze umane. Tra i presenti anche la rettrice, Paola Inverardi, il professore ordinario di Tecnica delle costruzioni Dante Galeota, il presidente della Conferenza dei rettori delle universita' italiane (Crui) ed esperto di ingegneria sismica Gaetano Manfredi. Sono stati analizzati e commentati i risultati delle valutazioni sulla vulnerabilita' sismica di tre edifici denominati Coppito 1, Coppito 2 e Roio corpo B, mentre tutti gli altri sono stati adeguati alla normativa in occasione della progettazione o riprogettazione per il loro ripristino dopo il sisma del 2009. 

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Donna morta in ospedale Pescara, tre medici a giudizio 

Rinviati a giudizio i tre medici accusati di omicidio colposo per la morte di Elvira Ferri, la donna di 57 anni, deceduta il 12 febbraio 2014, nel reparto di Medicina 2 al settimo piano dell'ospedale di Pescara. Il dispositivo del gip del tribunale di Pescara, Elio Bongrazio, e' stato letto oggi pomeriggio alle 15.30, davanti al pm Anna Benigni, che sostituiva Gennaro Varone, e agli avvocati delle difese. Il 19 aprile prossimo, dunque, davanti al tribunale monocratico presieduto dal giudice Francesco Marino, compariranno in veste di imputati il primario dirigente del reparto, il medico che prese in carico il caso della donna e il medico che prese in carico il caso della paziente l'11 febbraio del 2014 ed esamino' i primi due referti.

Il gip ha inoltre rinviato al pm gli atti contenenti le risultanze delle consulenze tecniche dei periti, nelle quali sono state evidenziate "concause relative al decesso della signora Ferri, attribuibili alla diminuzione della portata di ossigeno al letto 8 della stanza 12", dove appunto si trovava la donna di 57 anni. In particolare i consulenti del gip Vittorio Fineschi e Mario Giosue' Blazanelli, nella loro relazione avevano evidenziato che "non puo' tacersi, per quanto di competenza, ferme restando le criticita' di condotta dei sanitari coinvolti, che la disfunzione degli impianti di ossigenazione sia stata causa del decesso della paziente, aggravandone in modo fatale la condizione, gia' precaria, di insufficienza respiratoria, favorendo direttamente, di conseguenza, l'innesco delle aritmie ventricolari responsabili dell'insorgenza dell'arresto cardiaco". 

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