Cronaca

Donna pedina scippatore e lo fa arrestare a Montesilvano

Scippata da un uomo in bicicletta, si mette sulle tracce del malvivente e lo pedina, insieme ai famigliari, consentendo ai carabinieri di arrestarlo. L'episodio e' avvenuto nella notte a Montesilvano. In carcere e' finito un marocchino di 32 anni. La donna, una giovane del posto, e' stata scippata in via Marinelli. Nella borsa aveva uno smartphone, pochi soldi e le chiavi di casa e dell'auto. Subito dopo il furto, aiutata dai parenti, si e' messa sulle tracce dell'uomo, riuscendo a pedinarlo. Ha dato indicazioni al 112 e i militari della locale Compagnia, agli ordini del luogotenente Giovanni Rolando, dopo un'ora sono riusciti ad arrestarlo nei pressi della Stella Maris. 

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Donna si ustiona con l’acqua bollente in cucina nel pescarese

Una donna di 60 anni si e' ustionata questa mattina in casa a Rosciano con l'acqua bollente caduta da una pentola mentre stava cucinando. Secondo i primi accertamenti la donna avrebbe urtato una pentola contenente acqua bollente che le e' finita addosso su un braccio, parte del fianco e la zona sottostante il collo. Una volta scattato l'allarme da parte dei famigliari, sul posto sono arrivati i sanitari del 118 del Distaccamento di Scafa  che hanno trasferito la donna all'ospedale di Pescara dove gli sono state prestate le prime cure. Era stato predisposto anche inizialmente il soccorso con l'elicottero ma poi si e' provveduto al trasporto in ambulanza. I sanitari hanno diagnosticato dopo i primi interventi di soccorso, ustioni di primo e secondo grado, ma le condizioni non sarebbero gravi.

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Furto di prodotti oleari per 100 mila euro a Lanciano

 Danni per svariate decine di mila euro, alla ditta Cinquina srl di Lanciano, nell'area industriale di Cerratina, dove ignoti la notte scorsa hanno rubato decine di pedane di olio imbottigliato, di sottaceti, fusti di olive e un furgone aziendale dove la merce e' stata caricata. Sul colpo indagano i carabinieri. Pur mancando un preciso inventario, il bottino potrebbe sfiorare un valore complessivo di 100 mila euro. Durante il furto i malviventi hanno anche aperto un silos contenente olio in parte sversato sul pavimento del capannone industriale. Secondo una prima ricostruzione i ladri sono entrati in azienda dopo aver forzato una finestra posteriore. Tra la refurtiva anche un computer sottratto in ufficio.

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Arcidiocesi Chieti, completa l’inventario dei suoi 16mila beni storico-artistici

L'arcidiocesi di Chieti Vasto ha realizzato l'inventario informatizzato dei suoi beni storici artistici: 16.328 schede e 18.000 immagini sono finiti in una banca dati accessibile a ciascun parroco attraverso password. La catalogazione comprende beni mobili dichiarati di valore storico artistico e dunque inalienabili: si tratta di statue, crocifissi d'argento, sculture lignee e in pietra, calici, argenterie, quadri, che appartengono a 159 istituzioni religiose, ovvero per la stragrande maggioranza alle parrocchie e alla Curia. Quest'ultima, in particolare, e' depositaria del Messale Borgia, considerato un capolavoro della miniatura fiorentina del sedicesimo secolo, un'opera che nel 2004 venne stimata 15 milioni di euro. Per il resto non e' possibile stimare il valore dei beni catalogati. Questa mattina una copia dell'inventario, utile anche in caso di terremoto o altre calamita' qualora si debbano individuare e riparare i beni, e' stata consegnata dall'arcivescovo di Chieti Vasto Bruno Forte ad Anna Colangelo, funzionario della Sovrintendenza regionale delle belle arti, alla presenza di don Giuseppe Liberatoscioli, direttore dell'ufficio beni culturali della diocesi, che ha coordinato i lavori. Per realizzare l'inventario sono stati necessari dodici anni ed una spesa di 600.000 euro, finanziata per 200.000 dalla Conferenza Episcopale Italia con i fondi dell'8 per mille.

"Siamo convinti che la custodia del patrimonio artistico, in questo caso di beni mobili dell'arcidiocesi - ha detto Forte - sia un servizio per la conoscenza di questi beni, per la fruizione non solo da parte delle nostre comunita' ecclesiali ma dell'intera societa' civile che fa crescere tutti. In questo senso la collaborazione con la Sovrintendenza e' stata preziosa, e fondamentale il sostegno della Cei a cui credo debba andare la gratitudine non solo nostra ma dell'intera comunita' ecclesiale e civile. Archiviare questo patrimonio consente di valorizzare, preservare e renderlo fruibile a chi facendo ricerche con competenza puo' trarne stimoli, spunti che come sempre dalla rivisitazione del passato arricchiscono il presente''.

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Sequestro di immobili tra Ascoli e Teramo

 Le fiamme gialle di Ascoli Piceno hanno sequestrato beni per 470.000 euro, rappresentati da sei immobili nelle province di Ascoli Piceno e Teramo e da 29 rapporti di conto corrente, depositi e titoli, individuati presso banche di Ascoli, Teramo, Fermo e Milano. Le indagini si inseriscono nell'ambito degli approfondimenti avviati dall'aprile 2014 nei confronti di un imprenditore gia' all'epoca individuato in seno all'operazione "Sugar fraud" quale deus ex machina di un altro disegno criminoso finalizzato al depauperamento degli asset aziendali di tre imprese e alla distrazione di consistenti somme di denaro e altri valori. All'epoca la Guardia di finanza arresto' cinque persone fra Ascoli e Teramo, sequestrando in Abruzzo due fabbricati, due terreni, un fabbricato in costruzione e anche 6 orologi di elevatissimo valore. Prima del sequestro di oggi, erano state denunciate a piede libero 12 persone residenti nelle province di Ascoli, Fermo, Teramo, Macerata e Perugia. I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, a seguito delle indagini della Procura ascolana per i reati di omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e occultamento o distruzione delle scritture contabili.

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Sulmona, a rischio l’affidamento dello smaltimento di rifiuti al Cogesa

L'affidamento in house al Cogesa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Sulmona rischia di saltare: la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, su ricorso presentato da un'altra azienda, ha riscontrato che nella stipula della convenzione avvenuta nel novembre 2014 tra la precedente amministrazione Ranalli ed il Cogesa mancava l'attivita' di prevalenza. "Nell'ambito dell'applicazione della giurisprudenza della Corte - si legge nella sentenza - in materia di affidamenti diretti degli appalti pubblici detti in house, al fine di stabilire se l'ente affidatario svolga l'attivita' prevalente per l'amministrazione aggiudicatrice, segnatamente per gli enti territoriali che siano suoi soci e che lo controllino, non si deve ricomprendere in tale attivita' quella imposta a detto ente da un'amministrazione pubblica, non sua socia, a favore di enti territoriali a loro volta non soci di detto ente e che non esercitino su di esso alcun controllo. Tale ultima attivita' deve essere considerata come un'attivita' svolta a favore di terzi". In sintesi nell'azione Cogesa-Comune di Sulmona non e' ricompresa l'attivita' prevalente e l'affidamento diretto e' da ritenere come un'attivita' verso terzi. La sentenza non e' definitiva perche' ora l'ultima parola spetta al Consiglio di Stato

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Chieti, meno rifiuti e più raccolta differenziata

 A Chieti diminuisce la produzione di rifiuti e cresce la raccolta differenziata, mentre per i consumi domestici il 50% dell'energia proviene da fonti rinnovabili. Il capoluogo teatino, inoltre, e' primo in Abruzzo per qualita' della vita. Le note meno positive riguardano il ciclo idrico integrato: una rete idrica vetusta determina una dispersione annua pro capite di oltre 15 litri di acqua. I dati arrivano dalle graduatorie Ecosistema Urbano XXIII edizione di Legambiente e Viver Bene di Italia Oggi sulla qualita' della Vita.

''Riscontri piu' che positivi riguardano la classifica di Chieti nella graduatoria Ecosistema Urbano che evidenzia una diminuzione nella produzione di rifiuti urbani, dai 524 chilogrammi pro capite nel 2014 a 504 chilogrammi nel 2015 - ha detto l'assessore all'ambiente Alessandro Bevilacqua - un risultato che pone Chieti al trentesimo posto in Italia su 104 capoluoghi di provincia. La raccolta differenziata e' salita dal 56 al 66% dal 2014 al 2015. Il merito, oltre che ai cittadini, va anche alla capillare attivita' svolta dall'Assessorato alla Pubblica Istruzione per sensibilizzare i piu' piccoli alle tematiche della tutela ambientale. Altro punto a favore di questa Amministrazione, per Legambiente, sono le isole pedonali: Chieti e' ben classificata al 14 posto''. Nell'indagine Ecosistema Urbano di Legambiente, Chieti e' classificata al 55esimo posto. 

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Truffava l’Inail sulle conseguenze di un infortunio, 68enne a giudizio

Avrebbe simulato la totale incapacita' di deambulare come conseguenza permanente di un infortunio avvenuto nel settembre del 1991 percependo indebitamente la pensione di invalidita' dell'Inps per anni: con l'accusa di truffa aggravata continuata il gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha rinviato a giudizio un 68enne di Casalincontrada, Vittorio Sigismondi. La prima udienza del processo si terra' il 2 marzo 2017. Secondo l'accusa l'uomo ha simulato la totale incapacita' di deambulare come conseguenza permanente di un infortunio avvenuto nel settembre del 1991 mentre si recava in auto al lavoro. In tal modo avrebbe indotto il medico dell'Inail a stilare una diagnosi di fratture vertebrali multiple con conseguente incapacita' di mantenere la stazione eretta mentre in realta', sostiene sempre l'accusa, era pienamente capace non solo di deambulare in piena autonomia ma anche di compiere lavori con attrezzi da muratore. Sigismondi ha cosi' percepito indebitamente la pensione di invalidita' dall'Inps, oltre a complessivi 562 mila euro da parte dell'Inail per l'assegno di accompagnamento e ulteriori 73.560 euro a titolo di pagamento di presidi per lo stato di invalidita'. L'indagine e' partita dalla denuncia di un vicino di casa dell'uomo.

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Condannato a 8 anni perché trovato con due chili di droga e una pistola

Il gup del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis, ha condannato a 8 anni e 4 mesi di reclusione Massimo Di Nardo, 46 anni, arrestato nello scorso agosto dai carabinieri. Il pm Giuseppe Falasca aveva chiesto 8 anni e 8 mesi. Il processo e' stato celebrato con il rito abbreviato. Di Nardo era accusato di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti poiche' in un magazzino adiacente alla sua abitazione i militari avevano trovato un chilo e 800 grammi di marijuana confezionata in sette pani, 905 grammi di hashish divisi in nove pani e 118 grammi di cocaina. Gli e' stata contestata l'aggravante di aver commesso il fatto armato di una pistola Glok calibro 9 che deteneva illecitamente in casa unitamente a due caricatori. Nei confronti dell'uomo era scattata anche la detenzione illecita di una cinquantina di proiettili calibro 9 per 21.

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Un bimbo di quattro anni e’ morto in un tamponamento sulla Trignina

Un bimbo di quattro anni e' morto in un tamponamento tra auto avvenuto intorno alle 17.30 sulla Fondovalle Trignina, vicino al bivio di Roccavivara: nell'incidente sono rimaste ferite altre tre persone, delle quali una, un uomo del quale per il momento non si conosce l'eta', e' in gravi condizioni. Il traffico sulla Trignina e' bloccato.   

Il bimbo - che avrebbe compiuto quattro anni a gennaio - e l'uomo, sono stati trasportati all'ospedale di Vasto, mentre una donna di 38 anni e il figlio di 8 anni sono stati trasferiti dalle ambulanze del 118 Molise all'ospedale di Isernia. Sul posto per gli accertamenti ci sono gli agenti della Polstrada. 

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