Cronaca

Baby gang in pieno centro a Pescara, due minori arrestati 

Un quindicenne e un sedicenne sono stati arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri per tentata rapina e lesioni personali nei confronti di coetanei. L'episodio contestato avrebbe visto protagonisti i due minorenni risale alla sera del 30 settembre quando intorno alle 22.30, nella centrale viale Regina Margherita, quattro ragazzi, tre minorenni ed un maggiorenne, che stavano passeggiando dopo una serata trascorsa insieme, furono accerchiati da un gruppo di giovani, verosimilmente tutti minorenni, che, in evidente stato di ebrezza, avevano iniziato ad infastidirli, prima di chiedere soldi ai malcapitati, arrivando, dopo il loro diniego, a mettere le mani nelle loro tasche e poi ad aggredirli con pugni in volto. Solo l'arrivo di un'auto con a bordo alcuni adulti costrinse i componenti della baby gang a fuggire. Dopo la denuncia immediata delle "vittime", fra cui una ferita e repertata in ospedale con 10 giorni di prognosi, i militari del Norm, sono riusciti, grazie alla descrizione fornita, a rintracciare prima uno dei rapinatori, un ragazzo di sedici anni incensurato che, a seguito di accertamenti e riconosciuto quale autore del gesto, e' stato denunciato per i reati di tentata rapina e lesioni personali. Le successive indagini hanno permesso di stringe il cerchio intorno ad altri minorenni fino ad arrivare all'identificazione dell'altro aggressore che aveva sferrato un secondo pugno. 

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Innovazione, dalla Regione Abruzzo 13 milioni per 5 progetti 

 "Per la prima volta abbiamo azzardato il finanziamento di progetti sopra i 5 milioni di euro e abbiamo ricevuto 15 risposte. Questa strada sta dando i suoi frutti ed e' un risultato eccezionale che Fca, il piu' grande gruppo italiano, abbia deciso di estendere gli investimenti nella ricerca, dalle tre regioni tradizionali, all'Abruzzo". Cosi' il vice presidente della giunta regionale Giovanni Lolli, in conferenza stampa a Pescara, ha presentato la graduatoria relativa al bando Ricerca e Innovazione delle Grandi imprese, nell'ambito della programmazione Por Fesr 2014-2020. Sono cinque i progetti finanziati, che daranno vita ad un investimento complessivo di oltre 33.456.755 euro: 20.313.222 euro e' la quota dell'investimento dei privati, mentre 13.143.533 euro sono il frutto del contributo pubblico. "Abbiamo lavorato seguendo le indicazioni dell'Europa, dunque vincolandoci ad una strategia, con il coinvolgimento di imprese, centri di ricerca e universita' - ha rimarcato Lolli -. Abbiamo scelto di puntare sulle aree di crisi, sul credito e soprattutto sulla ricerca". E' in questo ultimo ambito che si inserisce il bando Ricerca e Innovazione delle Grandi imprese, che andra' a finanziare i progetti Abruzzo E-Motion (beneficiari Teconomatic Spa e Eldor Spa), Cyber Trainer (beneficiari Leonardo Spa, Reiss Romoli Srl, Sintau Srl, G&A Engineerin Srl, Intecs Spa, Univaq), Recover (Fater Spa, Valagro Spa, Alma Cis Srl), Electron Beam Machine (beneficiari Walter Tosto Spa, Belelli Energy Critical Process Equipment Srl, Di Zio Inoxa Srl, Universita' degli studi della Tuscia) e Crab Composites Research Abruzzo (beneficiari Sigit Spa, Fca Italy Spa, Delta Automation Srl, Univaq). Due i progetti bocciati, mentre altri 8 progetti sono stati ritenuti ammissibili, ma non finanziabili nell'immediato. "Alla luce dell'elevata qualita' dei progetti - ha fatto sapere pero' il vice presidente della Regione - abbiamo deciso che tutti i fondi Fesr residui saranno messi su questo bando, in modo da finanziarie anche gli altri progetti, scorrendo in graduatoria fino all'esaurimento delle risorse". Lolli ha inoltre spiegato che "si e' scelto di non fare un bando per i progetti tra 1 e 5 milioni di euro, perche' un bando simile e' stato fatto dal Mise per le regioni in transizione e su 30 milioni di euro disponibili ben 27 milioni sono andati alle imprese abruzzesi". In conclusione il vice presidente della Regione ha osservato "che tutto questo lavoro andra' messo a disposizione delle piccole e medie imprese, che evidenziano problemi di sopravvivenza e accesso al credito sui quali interverremo con altri strumenti, ma che devono compiere un salto di qualita' sul piano delle dimensioni per potersi davvero giocare la partita dell'innovazione". 

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Università D’Annunzio attiva bike sharing nei campus 

Partito oggi il servizio di bike-sharing nei campus di Chieti e Pescara dell'universita' ''Gabriele d'Annunzio''. Il servizio, voluto dal rettore Sergio Caputi, e' operativo dal lunedi' al venerdi', dalle 9 alle 19. Ad eccezione dei giorni di chiusura delle strutture universitarie, prevede la possibilita' di utilizzare una delle bici acquistate dall'ateneo e affidate alla gestione dei due Student Help Station gia' attivi agli ingressi dei Campus di Chieti e di Pescara. Per ognuno dei due punti ci sono trenta bici disponibili. Le regole di utilizzo prevedono che il servizio e' finalizzato a favorire spostamenti urbani e sostenibili degli studenti, su percorsi all'interno dei Comuni di Chieti e Pescara, nell'ottica di privilegiare l'utilizzo di veicoli non inquinanti e scoraggiando l'uso del mezzo privato. In particolare il regolamento, sottolinea che gli studenti fruitori del servizio, nel ruolo di biker Ud'A, si impegnano a comportarsi secondo regole di correttezza e moralita', attenendosi a principi di decoro, buon costume e rispetto delle norme sociali. La ''d'Annunzio'' considera la responsabilita' dei comportamenti e delle azioni nell'utilizzo delle biciclette fondamentali per il decoro e l'onore dell'Universita' medesima. Il mancato rispetto di questi valori, attraverso comportamenti inadeguati volontari o causati da semplice superficialita', recita sempre il regolamento, costituisce un danno non solo per l'individuo e per le persone direttamente coinvolte, ma anche per l'Universita' nel suo complesso e per la comunita' ad essa collegata. E' stata data, inoltre, una indicazione molto importante per la determinazione delle priorita' di utilizzo delle bici disponibili. Per motivi di ospitalita' e cortesia si raccomanda agli studenti italiani di garantire la priorita' del servizio agli studenti Erasmus. 

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Assenteismo, dipendente Asl condannato a sette mesi

Con l'accusa di truffa ai danni dello Stato un dipendente dell'ospedale di Lanciano, e' stato condannato dal giudice Andrea Belli alla pena di sette mesi di reclusione e 500 euro di multa, pena sospesa; l'imputato e' stato invece assolto dal reato di falso ideologico, perche' il fatto non sussiste. L'uomo, difeso dall'avvocato Alessandro Troilo, che preannuncia ricorso in Appello, era stato arrestato, e posto ai domiciliari dal gip, il 6 febbraio 2016. Secondo la procura frentana, che invece aveva chiesto la condanna a due anni e due mesi, l'uomo era stato trovato sette volte a casa, e una sola volta al bar del Cral ospedaliero, in piu' occasioni di assenteismo dal 6 agosto 2015 al 2 febbraio 2016, mentre in realta' aveva timbrato il cartellino perche' doveva essere al lavoro nel reparto oculistica dell'ospedale Renzetti dove svolge la mansione di commesso. Per la truffa la Asl e' stata risarcita, per danni materiali e morali, a 300 euro totali. 

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Arresto bis per il commerciante accusato di violenza con la ex

Arresto bis per il commerciante di 53 anni di Sant'Egidio alla Vibrata accusato di stalking nei confronti della ex moglie, dopo gli episodi di aggressione anche alla sua amica e di danneggiamento dell'auto del nuovo compagno della donna. L'uomo era finito ai domiciliari alla fine di ottobre su decisione del gip del tribunale di Teramo, ma in questo periodo ha violato piu' volte questa disposizione facendosi notare nei pressi dell'abitazione della donna e in contatto con persone che non coabitano con lui. Su rapporto degli investigatori, il pm Greta Aloisi ha chiesto e ottenuto dal giudice l'aggravamento della misura coercitiva della liberta' personale e cosi' l'uomo e' stato trasferito nel carcere di Castrogno.

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Feri’ amico della madre per gelosia, accusa di tentato omicidio per un 17enne

Arrestato stamani per tentativo di omicidio, in esecuzione di una ordinanza di misura cautelare in carcere disposta dal Tribunale dei minorenni di L'Aquila, un 17enne teramano che due settimane fa colpi' alla testa e al collo, con una bottiglia rotta, un ambulante pakistano di 27 anni perche' frequentava la madre. In un primo momento il minore era stato denunciato per lesioni personali gravi. Il magistrato dopo l'approfondimento delle indagini ha deciso per un aggravamento della sua posizione. Il litigio avvenne in via Po, nella tarda serata del 19 novembre, quando il minorenne vide in strada la madre e lo straniero. Nell'aggressione, molto violenta, l'ambulante riporto' un trauma cranio facciale e una grave emorragia interna, per cui fu sottoposto a intervento chirurgico e ricovero in rianimazione. Il ragazzo e' stato trasferito all'Istituto penale per i minorenni di Roma

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Rapina in casa nel Pescarese, minacciate anziana e badante

Rapina nella notte a Montebello di Bertona dove tre uomini, con il volto coperto e armati di una mazza di ferro, sono entrati in una casa isolata, in piena campagna, dove vivono un'anziana e la sua badante. Poco prima della mezzanotte i tre hanno forzato la porta d'ingresso e, una volta entrati, si sono trovati davanti le due donne che stavano guardando la tv. Le hanno minacciate con la mazza e, dopo aver preso soldi, oggetti in oro e telefoni cellulari, sono fuggiti. Le due donne rimaste senza mezzi di comunicazione, sono riuscite a lanciare l'allarme solo alle prime ore del mattino. 

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Montesilvano, controllo interforze sui migranti

 Blitz interforze a Montesilvano per rintracciare cittadini extracomunitari non in regola con le normative sul soggiorno e soggetti dediti ad attivita' illecite. Il controllo, cui hanno preso parte Polizia, Carabinieri della locale Compagnia e Polizia locale, ha interessato in particolare la pineta, il tratto di spiaggia in cui spesso stazionano e bivaccano stranieri, il pontile Largo Trattato di Maastricht e l'area di via Ariosto, dove c'era il cosiddetto 'ghetto', sgomberato nei mesi scorsi. Sei le persone controllate, ghanesi e senegalesi, di cui una irregolare. Il controllo e' stato disposto dal questore di Pescara, Francesco Misiti, d'intesa con il Prefetto Gerardina Basilicata. Per la persona non in regola con il permesso di soggiorno e' stato formalizzato un ordine di abbandonare il territorio nazionale. 

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Principio d’incendio in un ristorante Chieti, indaga la Polizia

La Squadra Mobile della Questura di Chieti sta indagando su un principio di incendio doloso verificatosi all'esterno di un locale di Chieti Scalo, un ristorante la cui inaugurazione e' prevista per il prossimo 2 dicembre, ubicato in una zona molto centrale e frequentata da studenti universitari. Il fatto si e' verificato la notte scorsa intorno alle 2.30. Ignoti hanno appiccato il fuoco al tetto in legno della parte esterna della struttura: le fiamme, notate da un passante che ha dato l'allarme, erano quasi completamente spente quando sul posto sono arrivati i vigili del fuoco. Sull'origine dolosa del rogo non sembrano esserci dubbi: nei pressi e' stata trovata una tanica contenente tracce di benzina. Le fiamme hanno annerito una porzione del tetto. Sul posto per i rilievi si e' recata anche la Polizia Scientifica

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Minacce, insulti e vessazioni per anni, marito a processo 

Insulti, minacce, botte perpetrate per anni di fronte al figlio minore e continuate persino quando la moglie si e' ammalata di cancro: accuse che questa mattina hanno portato l'uomo, un 50enne della provincia di Teramo, a processo davanti al giudice Flavio Conciatori per rispondere di maltrattamenti in famiglia e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Processo nel quale questa mattina, sul banco dei testimoni, e' salita la donna, che ha raccontato come dal 2010 il marito, dal quale si sta separando attualmente, l'avrebbe maltrattata costantemente facendole mancare anche ogni forma di sostentamento per lei e per il figlio. "Quando ho scoperto di avere un cancro al seno, per il quale ho subito una mastectomia totale, per andare in ospedale andavo e tornavo con il pullman perche' lui non ha mai pensato ai miei bisogni" ha detto la donna, sottolineando come spesso anche per mangiare sarebbe stata costretta ad andare avanti con l'aiuto di familiari e amici. All'uomo la Procura, titolare del fascicolo il pm Laura Colica, contesta diversi episodi di maltrattamenti, sia fisici che psicologici. Perche' l'uomo, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, oltre a percuoterla in piu' occasioni l'avrebbe aggredita verbalmente. "Zitta altrimenti ti caccio di casa" le avrebbe detto spesso apostrofandola con epiteti denigratori, arrivando persino a minacciarla di morte con un coltello e invitandola a prostituirsi per poter pagare i suoi debiti di gioco. Perche', come raccontato dalla stessa donna, l'uomo avrebbe sofferto anche di ludopatia, tanto da vedersi anche pignorata una parte dello stipendio a causa dei debiti. 

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