Due pattuglie della Polizia Municipale di Chieti, coordinate dalla comandante Donatella Di Giovanni, questa mattina , hanno eseguito lo sgombero definitivo di un campo nomadi che, da un paio di giorni, si era insediato nei pressi del parcheggio del centro commerciale Megalo'. Lo rende noto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio. "Esperite le procedure di identificazione - dice Di Primio - gli agenti hanno provveduto a liberare la zona dalle sette roulotte. Gia' nella serata di ieri, la Polizia locale era intervenuta per eseguire lo sgombero dei mezzi provenienti dalla Sicilia che, tuttavia, alle prime ore di questa mattina, si erano nuovamente presentati per occupare l'area. L'intervento rientra nell'ambito di quel controllo del territorio che si rende oggi piu' che mai necessario per garantire sicurezza e renderla sempre piu' percepibile ai cittadini".
Leggi Tutto »A giudizio il dg della Asl Chieti
Il gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha rinviato a giudizio il direttore generale dell'Asl Lanciano Vasto Chieti Pasquale Flacco e l'ex direttore amministrativo dell'azienda sanitaria Sabrina Di Pietro. Entrambi sono accusati di concorso in abuso d'ufficio e la Di Pietro anche di false attestazioni su qualita' personali. L'accusa di abuso si riferisce alla delibera di nomina della Di Pietro, a marzo del 2014, quale direttore amministrativo dell'Asl. Secondo l'accusa Flacco l'avrebbe nominata nonostante fosse a conoscenza del fatto che la Di Pietro non possedeva i requisiti stabiliti nel decreto legislativo 502/92, con particolare riferimento al mancato svolgimento, almeno per cinque anni, di una qualificata attivita' di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione. Procurando in tale modo alla Di Pietro un ingiusto vantaggio patrimoniale. L'accusa di false attestazioni, contestata alla sola Di Pietro, si riferisce al fatto che quest'ultima avrebbe attestato proprio al direttore generale di aver ricoperto per cinque anni la qualifica di direttore di una struttura sanitaria quando invece non aveva svolto tale incarico, avendo ricoperto solo il ruolo di direttore dell'ex Onpi di Caprara, che e' invece una struttura socio assistenziale. La Di Pietro a giugno scorso si era dimessa dall'incarico. La prima udienza e' stata fissata per il prossimo 5 dicembre.
Leggi Tutto »Sanitopoli, Del Turco assolto dal reato associativo
L'ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco e gli altri imputati sono stati assolti "perche' il fatto non sussiste" dal reato di associazione a delinquere dalla Corte d'Appello di Perugia, nell'ambito del processo bis sulla cosiddetta sanitopoli abruzzese. I giudici umbri hanno rideterminato la condanna di Del Turco in 3 anni e 11 mesi. La Corte d'appello di Perugia lo ha infatti assolto "perche' il fatto non sussiste" dopo che la Cassazione aveva annullato con rinvio questa parte della sentenza dei giudici di secondo grado dell'Aquila. Di conseguenza, i giudici hanno ridotto da quattro anni e due mesi a tre anni e 11 mesi la pena relativa all'accusa di induzione indebita a dare o promettere utilita', reato gia' confermato dai Supremi giudici. La difesa di Del Turco si prepara comunque a chiedere la revisione del processo che ha portato alla condanna.
"Siamo ancora molto amareggiati - ha sottolineato l'avvocato Giandomenico Caiazza - per la decisione gia' presa dalla Cassazione di confermare, dopo che siamo stati assolti da 24 dazioni, la condanna per le residue quattro. Certamente non ci fermiamo qui, forti anche del risultato di Perugia. E sono sicuro che avremo soddisfazione come l'abbiamo avuta oggi". Il legale ha al tempo stesso annunciato ricorso in Cassazione contro la determinazione della pena che comunque anche se divenisse definitiva sarebbe scontata dall'ex governatore con misure alternative al carcere. Nell'udienza strettamente tecnica di oggi, il sostituto procuratore generale Giuliano Mignini aveva chiesto lui stesso l'assoluzione di Del Turco e degli altri imputati. Ritenendo che non ci fosse stato un sodalizio illecito a gestire la sanita' abruzzese durante la sua presidenza. Richiesta accolta dalla Corte che ha assolto Del Turco, non presente in aula al momento della lettura del dispositivo, Camillo Cesarone, ex capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, e Lamberto Quarta, ex segretario generale della Presidenza della Giunta regionale. L'inchiesta dal quale e' scaturito il processo aveva riguardato presunte tangenti nella sanita' privata abruzzese e nel luglio del 2008 aveva travolto la Giunta regionale portando alle elezioni anticipate. Coinvolse infatti l'allora presidente, del centrosinistra, assessori, consiglieri regionali e manager pubblici e privati. Testimone chiave dell'accusa l'ex patron della sanita' privata abruzzese Vincenzo Maria Agelini. "E' caduto l'ennesimo pezzo della 'famosa' montagna schiacciante di prove" il commento dell'avvocato Caiazza dopo la sentenza di Perugia. Il legale considerava infatti l'accusa "l'architrave" della vicenda. "Non c' e' stata - ha sottolineato il difensore di Del Turco - alcuna associazione per delinquere che si era impossessata della Regione Abruzzo pur essendo stata quella giunta defenestrata da questa iniziativa giudiziaria"
Del Turco era stato condannato in primo grado dal tribunale collegiale di Pescara a 9 anni e 6 mesi, mentre in appello i giudici aquilani avevano ridotto la pena a 4 anni e due mesi. La scorso dicembre poi la Cassazione aveva confermato la condanna di Del Turco per induzione indebita, relativamente a delle mazzette pari a 850 mila euro all'ex presidente della Regione Abruzzo in tre volte, tra il 2006 e il 2007, dall'ex titolare della clinica Villa Pini di Chieti, Vincenzo Angelini, ma aveva annullato con rinvio la condanna d'appello riguardante l'accusa piu' pesante, quella di associazione a delinquere. Oggi la Corte d'Appello di Perugia ha anche sostituito la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici con l'interdizione per cinque anni. Inoltre, ha disposto per l'ex governatore il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata della pena principale inflitta. Del Turco e l'ex capogruppo in Regione della Margherita Camillo Cesarone sono stati condannati, in solido tra loro, al risarcimento del danno non patrimoniale in favore della Regione Abruzzo, quantificato in 700mila euro: il 70 per cento e' a carico del primo e il resto del secondo. L'ex presidente della Regione, insieme a Cesarone e all'ex assessore regionale alla sanita', Bernardo Mazzocca, dovra' inoltre risarcire i danni patiti da Vincenzo Angelini in relazione ai capi per i quali e' stata riconosciuta la loro penale responsabilita' che saranno quantificati in un altro giudizio. Revocate invece per Del Turco e Mazzocca le ulteriori statuizioni civili emesse a loro carico e a favore della Asl, delle Case di cura e dell'Aiop. La Sanitopoli abruzzese prese il via dalle accuse dell'ex titolare della clinica Villa Pini di Chieti, Vincenzo Maria Angelini
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Protesta dei medici di base a Pescara per avere meno burocrazia
Meno pastoie burocratiche che creano problemi agli assistiti, anche con patologie croniche gravi, e agli stessi medici. E' cio' che chiedono i medici di assistenza primaria e di base della Asl di Pescara, aderenti alle sigle Fimmg, Snami e Smi, scesi in piazza questa mattina in via Paolini, di fronte alla sede del vecchio ospedale. "Noi siamo stanchi di avere tutti i giorni atti burocratici cui adempiere per i diritti dei nostri assistiti, e soprattutto degli assistiti piu' fragili. Parliamo nello specifico - ha detto Nicola Grimaldi, segretario provinciale dello Snami - di una direttiva della sola Asl di Pescara che, a fronte di una determina della Regione Abruzzo del 5 maggio 2017, obbliga gli assistiti, affetti da incontinenza urinaria, a rinnovare annualmente l'autorizzazione per usufruire della fornitura di pannolini e traverse, con l'utilizzo di nuovi modelli e nuove procedure. E cosi' accade che il cittadino, quotidianamente si vede rifiutare quello che e' un suo diritto, visto che le richieste, non corredate da ulteriori modelli, vengono poi rifiutate. Noi ora siamo stanchi di queste continue vessazioni da parte della Asl. Siamo venuti piu' volte a parlare in Direzione Generale, ma non c'e' stato nulla da fare per arrivare ad un accordo che andrebbe in aiuto dei cittadini e delle persone malate che hanno bisogno". Il segretario provinciale del Fimmg Guido Cerolini Forlini ha sottolineato come "chiediamo meno burocrazia e su questo versante siamo d'accordo come sigle sindacali a portare avanti queste richieste alla Direzione Generale della Asl. Questa determina del maggio scorso comporta di nuovo un aggravio burocratico per noi, ma soprattutto per i pazienti, in termini di file e di spostamenti e si tratta spesso per anziani ex invalidi, e per questo abbiamo pensato di fare questa giusta protesta".
Leggi Tutto »Sanità, attivati 663 nuovi posti letto per gli anziani non autosufficienti
Un aumento di 663 posti letto residenziali per gli anziani non autosufficienti e di 183 posti letto per la lungodegenza e il mantenimento. Lo ha deciso la Giunta regionale dell'Abruzzo che, su proposta dell'assessore alla Programmazione sanitaria Silvio Paolucci, ha segnato un altro passo avanti nel processo di riorganizzazione delle Rete regionale (residenziale e semiresidenziale) per la disabilita', riabilitazione e dipendenze patologiche. "Un programma - sottolinea l'assessore - che consegnera' agli abruzzesi una rete di offerta sostenibile, ma soprattutto idonea a soddisfare le necessita' assistenziali della popolazione". Per quanto riguarda, invece, la semiresidenzialita', la riorganizzazione consentira' l'attivazione di strutture per il trattamento dei disturbi alimentari (sia in eta' adulta, che in eta' evolutiva), di strutture per la riabilitazione estensiva e di strutture per l'assistenza di bambini con svantaggi plurisensoriali.
Leggi Tutto »Un episodio di abbandono non basta per l’adottabilita’ del minore
Un solo episodio di "abbandono temporaneo" da parte del genitore non e' sufficiente per dare il via libera all'adottabilita' di un bambino. Lo sottolinea la prima sezione civile della Cassazione, che ha annullato con rinvio la decisione della Corte d'appello dell'Aquila che aveva dichiarato adottabile un minorenne che, all'eta' di 7 mesi, era stato tolto alla madre a seguito di una denuncia della polizia ferroviaria che aveva trovato il bambino in lacrime in una carrozzina alla stazione di Pescara, mentre la mamma si era momentaneamente allontanata. La Suprema Corte ha accolto il ricorso di una ragazza sudamericana che nel 2012, a l'Aquila, aveva avuto un figlio da un italiano. L'iter di adottabilita' del piccolo - affidato ai servizi sociali di un comune del Sangro - era iniziato dalla segnalazione della polizia ferroviaria "di un grave comportamento abbandonico in danno del minore che era stato ritrovato piangente nella carrozzina, nella stazione di Pescara, per un momentaneo allontanamento della madre ed erano state riscontrate infiammazioni da scorretto uso del pannolino". Solo per questo fatto, per quanto grave, e sulla base di una perizia che aveva stabilito la non adeguatezza di padre e madre, era stato dato il via libera a "un intervento attuato in forma coattiva mediante l'ausilio della forza pubblica" e il bimbo era stato portato via dalla casa materna. Alla madre era stata data la possibilita' di vederlo per appena un'ora alla settimana a condizione che ci fosse anche il padre del bimbo con i suoi genitori, condizioni difficili da realizzare. Contro l'adottabilita' decisa dai giudici de L'Aquila, la mamma si e' rivolta alla Cassazione sostenendo che era stata penalizzata "dal fattore socio economico" e che i servizi sociali non avevano svolto "alcun ruolo proattivo teso a verificare la possibilita' del reinserimento del minore nella sua famiglia di origine". Inoltre c'era stata una "ingerenza ingiustificata e sproporzionata del potere pubblico" nella sua vita privata e familiare. La Cassazione le ha dato ragione mettendo in dubbio "la reale necessita' e proporzionalita' di un intervento cosi' grave e invasivo come quello posto in essere con il prelievo forzato" del piccolo. Una misura del genere - conclude la Cassazione rinviando il caso in Corte di Appello - non puo' essere "basata esclusivamente sull'episodio abbandonico, senza un necessario inquadramento della condotta della madre nel contesto della sua situazione esistenziale del momento e senza che a tale intervento di urgenza sia stata ricollegata quella necessaria predisposizione di misure di verifica e di sostegno alla possibilita' di recupero della funzione genitoriale".
Leggi Tutto »Cocaina nella legnaia, tre condanne a Chieti
Il giudice del Tribunale di Chieti Isabella Allieri ha condannato con il rito abbreviato a otto anni di reclusione l'albanese B.B, 28 anni, residente a Montesilvano, e a sei anni di reclusione ciascuno M.S. di 47 anni e M.S. di 46, entrambi romeni residenti a Tollo. I tre erano accusati di detenzione a fine di spaccio di 705 grammi di cocaina e circa tre grammi di hashish. Lo stupefacente, del valore di circa 50.000 euro, ai primi di febbraio era stato trovato dentro una legnaia che si trova nei pressi dell'abitazione dei romeni, legnaia a guardia della quale erano stati messi due grossi cani pastori abruzzesi. I tre in seguito al rinvenimento dello stupefacente vennero arrestati il 2 febbraio, giorno in cui l'albanese, che gia' veniva tenuto sotto osservazione, fu visto uscire dall'abitazione dei due romeni
Leggi Tutto »Intesa carabinieri-Ateneo Teramo sui corsi di laurea
Il comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette e il rettore dell'Università degli Studi di Teramo, Luciano D'Amico, hanno sottoscritto oggi pomeriggio, presso il Comando generale dell'Arma, un Protocollo d'Intesa con l'obiettivo di sviluppare rapporti di collaborazione per la formazione del personale in servizio e in congedo dell'Istituzione, nonché dei relativi nuclei familiari, nell'ambito dei corsi di laurea attivi presso la Facoltà di Scienze Politiche. In particolare, spiega una nota, "verrà favorita la partecipazione alle attività didattiche istituzionali mediante agevolazioni di carattere economico per tutti gli iscritti, nel primo anno, e per coloro che conseguiranno un adeguato numero di crediti formativi negli anni successivi"
Leggi Tutto »Area Marina Protetta Torre del Cerrano promuove l’avvio del progetto DestiMEd
Nella giornata mondiale del turismo sostenibile l'Area Marina Protetta Torre del Cerrano promuove l'avvio del progetto DestiMEd che venerdi' prossimo (29 settembre), vedra' un team di esperti visitare il territorio dell'AMP per testare un pacchetto turistico messo a punto da esperti e operatori del settore. Lo stesso che verra' commercializzato il prossimo anno sul mercato europeo. In pratica gli otto esperti (provenienti da tutta Europa) ospiti dell'Area Marina protetta, per quattro giorni valuteranno gli itinerari, gli standard di accoglienza e la capacita' attrattiva del pacchetto allestito. Si trattera' del primo monitoraggio a cui ne seguira' un secondo nel mese del prossimo aprile per misurare la risoluzione delle criticita' segnalate in questa valutazione iniziale. In tutti questi passaggi saranno coinvolte le risorse locali. In pratica partecipano al pacchetto alberghi e strutture che hanno aderito ai protocolli di turismo ecosostenibile e operatori certificati (attraverso i corsi fatti lo scorso marzo dall'AMP). Il tema "generatore" dell'intero pacchetto e' la storia che avvolge il territorio su cui opera l'AMP. Il mare Adriatico, Adriano, Hatria e il suo porto e, naturalmente, la natura sara' il percorso che gli otto esperti valuteranno. Il tutto condito da visite guidate, percorsi ciclabili ed altre attivita' collegate. Saranno loro a capire se il piano e' interessante o meno; se potra' funzionare o se, eventualmente, dovranno essere apportate modifiche. Alla fine del percorso progettuale il pacchetto denominato "Il mare dell'imperatore Adriano: una torre a difesa della natura" verra' affidato ad un'agenzia internazionale la quale si preoccupera' di commercializzarla. Questo vorra' dire che gli operatori pinetesi e silvaroli aderenti all'iniziativa, saranno sul mercato, cosi' come l'intero indotto che si creera' inevitabilmente intorno al pacchetto ne trarra' beneficio. Una nuova occasione di crescita, generatrice di ricchezza, avviata dall'AMP. Del progetto l'AMP e' partner con insieme a Regione Lazio - Mediterranean Protected Areas Network - WWF Adria - Association for the protection of nature and conservation of biological diversity - WWF Mediterranean - International Union for Conservation of Nature - The Italian Federation of Parks and Nature Reserves - National Agency of Protected Areas in Albania.
Leggi Tutto »Assalto al bancomat di Poggiofiorito
Circa 15 mila euro il bottino di un colpo alla Tercas di Poggiofiorito compiuto nelle prime ore del mattino con esplosivo. Distrutto il bancomat da cui poi i ladri hanno raccolto le banconote caricate dall'istituto di credito. Dopo il colpo i malviventi sono stati visti fuggire a bordo di un'auto di grossa cilindrata di colore grigio. Posti di blocco sono stati attivati in tutto il comprensorio, finora senza esito.
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