Cronaca

Mare inquinato e La City, il procedimento resta a Pescara 

Rigettata l'istanza di incompetenza territoriale e fissata la data della discussione al prossimo 14 marzo. E' quanto ha deciso questa mattina, in tribunale a Pescara, il gup Gianluca Sarandrea, in merito ai due procedimenti riuniti che riguardano il caso del divieto di balneazione "fantasma" dell'estate 2015 e il caso La City. I due procedimenti sono stati riuniti in quanto l'inchiesta sul primo caso e' nata da un'intercettazione telefonica svolta nell'ambito delle indagini sulla vicenda La City. Questa mattina i legali di due imputati coinvolti nel procedimento La City avevano presentato un'eccezione di incompetenza territoriale, sostenendo che gli atti riguardanti i presunti reati piu' gravi, tra i quali l'abuso d'ufficio, erano stati commessi a L'Aquila, ma il gup ha respinto l'istanza e dunque il procedimento resta a Pescara. Nel procedimento sul mare inquinato e sul divieto di balneazione "fantasma" del 2015, sono finiti sotto la lente dei pm Anna Rita Mantini e Mirvana Di Serio, per "concorso in omissioni di atti d'ufficio", il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, il suo ex vice Enzo Del Vecchio, attuale responsabile della segreteria della presidenza della Regione Abruzzo e il dirigente comunale Tommaso Vespasiano. L'inchiesta ruota attorno alla rottura della condotta del depuratore che determino' lo sversamento in mare di 30 mila metri cubi di liquami e l'ordinanza del 3 agosto 2015. A giudizio dell'accusa, Alessandrini, Del Vecchio e Vespasiano avrebbero "omesso di emanare idonei provvedimenti amministrativi volti a tutelare la salute pubblica e ad impedire la pubblica balneazione di quel tratto costiero".

Secondo i pm, l'ordinanza fu tardiva rispetto al momento in cui gli amministratori erano stati messi al corrente della non balneabilita' delle acque. Per quanto riguarda la vicenda La City, ovvero la struttura che dovrebbe ospitare la nuova sede della Regione Abruzzo, si contano complessivamente quindici imputati: l'ex sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l'ex assessore comunale Marcello Antonelli devono rispondere di concorso in abuso d'ufficio. Insieme a loro sono coinvolti nel procedimento, con l'accusa di abuso edilizio, l'imprenditore Marco Sciarra, legale rappresentante della societa' Iniziative Immobiliari Abruzzese; l'amministratore unico della societa' Imar Costruzioni, il costruttore Giovanni Pagliarone; il direttore dei lavori per le opere strutturali, l'ingegnere Carlo Galimberti; il direttore dei lavori architettonici, l'architetto Mario D'Urbano. Tra gli imputati, per abuso d'ufficio, anche una serie di dirigenti della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara: Antonio Sorgi, Carla Mannetti, Gaetano Silverii, Emilia Fino, Pierluigi Caputi, Mario Pastore, Gaetano Pepe, Lanfranco Chiavaroli, Enrico Iacomini. Al centro dell'indagine c'e' la variazione di destinazione d'uso deliberata dalla giunta Mascia. 

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Cavalli dopati per gare, denunce del Nas in Abruzzo

 Gli allenatori di due cavalli sono stati denunciati dai Carabinieri del Nas di Pescara perche' avevano somministrato sostanze dopanti agli equini, con l'obiettivo di incrementarne le capacita' agonistiche. I fatti sono avvenuti all'Ippodromo d'Abruzzo, a San Giovanni Teatino. I due allenatori erano arrivati da fuori regione per delle gare. L'ispezione del Nas e' stata condotta nell'ambito di una serie di controlli disposti in diverse zone d'Italia per svolgere accertamenti sulle prestazioni sportive di alcuni cavalli partecipanti in diverse gare ippiche. I due sono stati denunciati per la violazione della normativa in materia di tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive e per la violazione del regolamento sulle sostanze proibite

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Chieti, blitz della Finanza: sequestrati villa, appartamenti e terreni per 2 milioni

I finanzieri della compagnia di Vasto, in provincia di Chieti, hanno eseguito due ordinanze di confisca emesse dal Tribunale di Chieti in applicazione del 'Codice antimafia'. I provvedimenti riguardano una villa, due appartamenti e due appezzamenti di terreno, per un valore complessivo di circa due milioni di euro, riconducibili ad alcune persone residenti nel territorio del Comune di Vasto, tutte legate tra loro da vincoli di parentela, dediti in via stabile e continuativa alla commissione di numerosi reati come lo spaccio di sostanze stupefacenti, l'usura e le estorsioni. A coordinare le indagini è stata la Procura della Repubblica di Vasto che nel 2013 aveva incaricato la guardia di finanza di avviare una "'mappatura' del contesto familiare di alcuni soggetti, ritenuti particolarmente pericolosi e con legami parentali con i membri di un noto clan criminale che 'opera' - si legge in una nota della Gdf - nella Capitale e di svolgere approfonditi accertamenti patrimoniali al fine di verificare la legittima provenienza dei beni a loro riconducibili"

Le indagini svolte dalle Fiamme gialle hanno fatto emergere "significative sproporzioni" tra il valore degli immobili e la contestuale assenza di redditi, circostanza giustificabile solo attraverso la provenienza "non lecita" delle fonti di sostentamento. La Procura della Repubblica di Vasto aveva poi provveduto a formalizzare al Tribunale di Chieti una proposta di applicazione di misure di prevenzione patrimoniali a carico di sette persone fisiche nei cui confronti era stato anche disposto il sequestro anticipato dei beni.

Con la pronuncia di oggi, il Tribunale di Chieti, riconoscendone i presupposti giuridici e la validità sul piano probatorio, ha ritenuto di confermare - continua la nota - la proposta avanzata dalla Procura con un provvedimento di confisca. L'attività dei militari teatini si inquadra, in linea con le direttive impartite a livello centrale, nel più ampio dispositivo di aggressione dei patrimoni illeciti al fine di colpire le organizzazioni criminali nel cuore dei propri interessi economici e per restituire alla collettività i beni accumulati per finalità sociali. Il comando provinciale della guardia di finanza di Chieti ha posto una speciale attenzione sull'area del vastese attraverso una mirata e costante attività di intelligence e di analisi dei fenomeni di arricchimento improvviso e/o verso tutti i nuovi investimenti provenienti da altre regioni, specie se riferite a quelle maggiormente interessate dalla presenza delle organizzazioni criminali di tipo mafioso.

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Maltempo, nel Teramano massima sorveglianza sui fiumi

Sono proseguiti fino alle 5 di questa mattina, gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la Provincia di Teramo dove c'è il pericolo frane dopo le forti piogge di ieri che hanno portato a numerosi interventi. Il lavoro ha essenzialmente riguardato il prosciugamento di scantinati e sottopassi. Ad Atri, Pineto e Silvi, invece, le situazioni di pericolo più gravi. Sotto osservazione le frane di Campli e Civitella del Tronto, monitorato il fiume Piomba che sta per superare il livello di guardia. Scuole chiuse anche oggi a Pescara, Montesilvano, Citta' Sant'Angelo e Penne. La didattica al Liceo classico di Pescara riprenderà solo lunedì. Si torna invece regolarmente in classe nel Chietino. Massima sorveglianza al fiume il Saline che sfocia a Montesilvano che ha visto crescere notevolmente la portata delle acque superando la soglia di allarme e sempre a Montesilvano la parte del lungomare èinterdetta al traffico mentre le vie laterali sono state interessate dal lavoro di numerose idrovore.

 

A Pescara sono gia' al lavoro quattro ditte per il ripristino della sicurezza di alcune strade, dove si sono formate delle vere e proprie voragini, sia nella centralissima Corso Vittorio, quanto nelle zone collinari e periferiche: per operare la citta' e' stata divisa in quattro quadranti e su ognuna agira' una squadra con asfalto a freddo. Restano chiusi ancora i parchi, dove non si sono registrati particolari problemi, chiusi anche i cimiteri. Nella giornata di oggi si procedera' anche alla stima dei danni causati alle strade. A Montesilvano, grazia al lavoro delle squadre di Protezione Civile e vigili del fuoco, tutte le strade sono state liberate dall'acqua. Resta chiuso il sottopassaggio di viale Europa direzione mare. Nel corso della giornata verranno eseguiti interventi sulla pubblica illuminazione, saltata in parte del lungomare.

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Bimbo di nove mesi ustionato in casa nel Pescarese

Un bambino di nove mesi e' finito in ospedale per le ustioni riportate in un incidente domestico avvenuto nel pomeriggio a Scafa, in provincia di Pescara. Stabilizzato al pronto soccorso di Chieti, per il piccolo e' stato disposto il trasferimento al Sant'Eugenio di Roma. Il bimbo ha riportato ustioni di secondo e terzo grado, principalmente in testa. Secondo le prime informazioni, l'incidente sarebbe avvenuto mentre il bimbo giocava con il fratellino di pochi anni. A prendere fuoco sarebbe stato un cappellino che il piccolo indossava. I familiari lo hanno caricato in macchina per portarlo in ospedale e, contestualmente, hanno allertato il 118. Accertamenti sono in corso da parte dei Carabinieri.

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Maltempo, frana una parte del belvedere di Silvi

 Situazione difficile nel teramano, dove il maltempo da codice rosso preannunciato ieri dalla Protezione civile ha portato la neve in quota e violente piogge sulla costa, con diversi corsi d'acqua che hanno raggiunto il livello di guardia. Paura ma nessun ferito a Silvi, dove è crollato parte del belvedere, con il terreno che ha ceduto sotto la pavimentazione portando via anche un tratto di ringhiera. A Cellino Attanasio una donna è rimasta intrappolata con l'auto nella porzione di strada tra due smottamenti ma è stata tratta in salvo dai vigili del fuoco, mentre un'altra frana, in località Sciarra di Atri, ha reso necessaria l'evacuazione di un disabile. Frana anche a Torricella Sicura, mentre a Martinsicuro, nei locali della Guardia medica, nella notte è crollata una parte di controsoffitto costringendo i vigili del fuoco a disporre la chiusura del servizio per inagibilità

 

Anas comunica che sulla strada statale 150 'Della Valle del Vomano' il traffico e' provvisoriamente bloccato dal km 8 al km 10, tra Notaresco e Morro d'oro, in provincia di Teramo, a causa di una frana che ostruisce la sede stradale. Sul posto sono gia' presenti le squadre dell'Anas per la gestione dell'emergenza, compatibilmente con il miglioramento delle condizioni meteo, e per la regolamentazione della viabilita', provvisoriamente deviata su strade secondarie segnalate in loco.

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Maltempo, scuole chiuse anche domani a Montesilvano

A causa del maltempo il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, ha disposto la sospensione dell'attivita' didattica nelle scuole di ogni ordine e grado della citta' anche per la giornata di domani. Intanto, sono in azione sul territorio 11 pompe idrovore che stanno lavorando su via Calabria, viale Abruzzo, via Trentino, via Maremma, via Liguria, via Italica, via Umbria e sul sottopasso viale Europa. In arrivo altre tre pompe idrovore, da L'Aquila e da Mosciano Sant'Angelo. Chiuso il lungomare tra via Marinelli e viale Europa, e i tre sottopassi. Resta il livello di superamento della soglia di allarme del fiume Saline, sotto continuo monitoraggio. Chiuso per oggi e domani il Palasport di via Senna. A Citta' Sant'Angelo invece le scuole resteranno chiuse anche venerdi'. 

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Pescara, acqua nelle aule del Liceo Classico

 Il Liceo Classico D'Annunzio di Pescara sara' chiuso fino a sabato prossimo, 18 novembre compreso, per "sicurezza aule dopo eventi meteorologici". E' quanto si legge in una comunicazione urgente firmata dal dirigente scolastico, Donatella D'Amico, pubblicata sul sito della scuola e inviata a docenti, studenti, famiglie e personale Ata. Questa mattina il personale Ata in servizio ha trovato corridoi allagati e pareti intrise di acqua. A seguito di un sopralluogo il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, in un comunicato ha fatto sapere che la causa dell'allagamento e' da individuare in "una cazzuola lasciata incustodita vicino alla grondaia e caduta nel canale di scolo, ostruendolo". Nella nota Di Marco ricorda che "l'edificio e' stato sottoposto recentemente a lavori di manutenzione straordinaria ad opera del Provveditorato alle opere pubbliche a cui abbiamo gia' chiesto di effettuare un immediato sopralluogo". "Gli operai immediatamente intervenuti - prosegue la nota - hanno constatato che l'ostruzione del canale di scolo era stata banalmente determinata da una cazzuola scivolata nel canale della grondaia, impedendo il normale deflusso e compromettendo il solaio sotto il tetto, fino ad arrivare a piano terra. Riaperta la gronda, abbiamo visto la ripresa del regolare deflusso. I nostri operai, con una ditta esterna, sono al lavoro per aspirare l'acqua che ha invaso alcuni locali e riportare la scuola a una situazione di normalita'. Ma per farlo dobbiamo prenderci qualche giorno. Lunedi' contiamo di riaprire la scuola alla normale attivita'".

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Dialoghi sul futuro con Legnini, Cantone e Rossi all’Università d’Annunzio

Un confronto di idee, un dialogo sulle possibili linee di sviluppo dell’Italia attorno alle quali costruire un crescente rapporto di fiducia tra i cittadini e le Istituzioni. Sono questi in sintesi gli obiettivi del confronto a più voci tra il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone e il Direttore Generale della Banca d'Italia, Salvatore Rossi. L’appuntamento è per giovedì 16 novembre alle ore 15.30, nell'aula 31 della sede di Pescara dell'Università "Gabriele d'Annunzio", in viale Pindaro. Ad aprire i lavori sarà il Magnifico Rettore dell'Università d'Annunzio, prof. Sergio Caputi. Successivamente prenderanno la parola il Prof. Luciano D’Amico, Magnifico Rettore dell’Università di Teramo e la Prof.ssa Paola Inverardi, Magnifico Rettore dell’Università dell’Aquila. Da un lato grande spazio alla formazione, rappresentata ai massimi livelli dell’Abruzzo, dall’altro una riflessione alta per ripensare al futuro, immaginarlo, comprenderlo e costruirlo attraverso il dialogo e lo scambio di conoscenze e competenze. La base di partenza del confronto, moderato dall'editorialista de Il Sole 24 ore Lina Palmerini, saranno i libri di Raffaele Cantone e di Salvatore Rossi. Il titolo del libro del Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione prende spunto dalle parole pronunciate da Papa Francesco ai ragazzi di Scampia nel 2015. Il Santo Padre disse difatti: «La corruzione "spuzza", la società corrotta "spuzza"». Punto di partenza del libro (scritto con Francesco Caringella) è l'analisi della corruzione del Terzo millennio che è diversa dal passato. Nella descrizione del libro si ricorda che «Alla più accentuata pericolosità del fenomeno corruttivo non corrisponde, però, un'adeguata coscienza collettiva della necessità, etica e pratica, di reagire[…]. È, quindi, un dovere civile rimboccarsi le maniche e lottare, con armi nuove ed efficaci. Le regole e il codice penale non bastano. Serve la prevenzione, legislativa, amministrativa e culturale. Ma serve, soprattutto, la ribellione indignata di ognuno di noi di fronte a quella “spuzza”». Salvatore Rossi, Direttore generale della Banca d'Italia, autore del libro “Che cosa sa fare l'Italia”, scritto con Anna Giunta, professore ordinario di Politica economica al Dipartimento di Economia dell’Università Roma Tre, ha provato a comprendere il motivo per il quale l'economia del nostro Paese sembra avere smarrito la capacità di accrescere reddito ed efficienza produttiva. Nel libro gli autori mettono a fuoco alcune variabili chiave dell'economia italiana: chi genera ricchezza; che cosa, dove e come si produce; quali sono i problemi di molte imprese, familiste, poco produttive, scarsamente innovative; quali i punti di forza della nostra competitività internazionale. «Far nascere nuovi imprenditori, convincere quelli che ci sono a far crescere le loro imprese, separandole dai destini della famiglia, premiare il coraggio e l'inventiva, disincentivare le rendite di posizione devono essere gli impegni prioritari della politica economica oggi in Italia» si legge nelle note di presentazione del libro, che si chiudono con un auspicio, quello di «suscitare attese favorevoli e lavorare per la loro realizzazione», perché «potrebbe liberare le energie di cui il nostro paese resta ricco». Tema centrale dei due libri è pertanto quello della fiducia, nei propri mezzi, nelle Istituzioni, nelle regole, come chiave per lo sviluppo. L’importanza di un crescente rapporto di fiducia tra cittadini e lo Stato è dunque la base di un confronto aperto agli studenti dell’Università d’Annunzio che saranno attori e non semplici spettatori dell’evento formativo.  

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