Cronaca

Rostaland, gli arrosticini alla conquista di Bruxelles

 "Il cuore degli abruzzesi a Bruxelles e di tutti coloro che apprezzano la nostra Regione e' piu' generoso e grande di coloro che hanno devastato con gli incendi dolosi il nostro territorio". Il Presidente di Abrussels (associazione degli abruzzesi a Bruxelles), Claudio Vernarelli e' soddisfatto del ricavato ottenuto con la seconda edizione della festa degli arrosticini (Rostaland) tenutasi nella capitale belga il 9 settembre. "La partecipazione significativa ci ha permesso - continua Claudio Vernarelli - di raccogliere una certa somma da destinare a dei progetti di protezione e rispetto dell'ambiente che esamineremo con attenzione e che e' possibile ancora inviarci alla seguente email: abrusselssasbl@gmail.com". All'iniziativa, che rientra in una serie di attivita' che Abrussels ha in cantiere per i prossimi mesi a Bruxelles, oltre ai 150 partecipanti, erano presenti anche la Presidente dell'associazione degli umbri, Francesca Cionco e il Presidente dell'associazione dei marchigiani, Innocenzo Gemma. "Queste tre regioni - conclude Vernarelli -, insieme al Lazio sono state duramente colpite da eventi naturali e criminali assai gravi negli ultimi anni e noi vogliamo dimostrare con i fatti, che siamo vicini ai nostri corregionali non solo con il pensiero ma anche con azioni concrete". 

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Presunta violenza a Teramo, il rapporto era consenziente e il Gip archivia

E' con un'ordinanza di archiviazione che il giudice Roberto Veneziano mette la parola fine alla vicenda giudiziaria relativa ad un presunto abuso commesso nel 2016, durante la Coppa Interamnia, da un'arbitro spagnolo di 24 anni ai danni di una 16enne teramana. Violenza sessuale che per Procura e Tribunale di Teramo non sarebbe mai stata consumata. Perche' secondo quanto emerso nelle indagini il rapporto tra i due giovani sarebbe stato assolutamente consensuale, cosi' come dimostrato dalle indagini svolte dalla e Procura e dagli accertamenti effettuati in ospedale sulla minorenne. Secondo la magistratura, infatti, la ragazza avrebbe scelto consapevolmente di passare la notte con il 24enne. La mattina successiva la ragazza e' stata colta da un'emorragia che l'ha costretta a ricorrere alle cure dell'ospedale dove, durante la visita, le erano state riscontrate si delle lesioni ma "la cui caratterizzazione non presentava sintomatologie tipiche di chi avesse subito violenze o manomissioni di stampo impositivo", come si legge nell'ordinanza di archiviazione. La stessa ragazzina, ricorda ancora il gip, parlando con la ginecologa che l'aveva visitata aveva raccontato di aver avuto un rapporto consenziente, salvo poi raccontare successivamente di aver subito violenza. Versioni sulla cui irragionevolezza il giudice fa proprie le argomentazioni della Procura

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Vertice sulla messa in sicurezza del bacino idrico del Gran Sasso

Su iniziativa del vice Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, si è riunita all'Aquila la Commissione tecnica per la messa in sicurezza del bacino idrico del Gran Sasso. Presenti tutte le istituzioni e gli enti interessati. Sul tavolo la questione relativa al sistema dei controlli della qualità dell'acqua e alla capacità di intervenire tempestivamente in caso di anomalie. Al termine della riunione è stato prodotto un documento d'intesa per la gestione delle fasi di comunicazione, autorizzazione e allerta da seguire in caso di presenza di rischi che possano pregiudicare la qualità delle acque per consumo umano provenienti dal bacino del Gran Sasso. Il documento sarà illustrato domani all'Aquila, Palazzo Silone. Saranno presenti tutti i sottoscrittori dell'intesa: Laboratori Nazionali del Gran Sasso, INFN, Strada dei Parchi, Ruzzo Reti, Gran Sasso Acque, Ente regionale per il servizio idrico integrato (ERSI), ASL dell'Aquila e di Teramo, ARTA Abruzzo, Ente Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, Dipartimento per la Salute e Dipartimento Opere Pubbliche della Regione Abruzzo

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Ricostruzione, 5 milioni per adeguare l’edificio Univaq 

 "L'analisi sismica degli edifici dell'Universita' dell'Aquila e' positiva: dei tre analizzati, solo su uno, il blocco C di Coppito 2, sono state riscontrate anomalie a livello di indici di vulnerabilita' e abbiamo gia' stanziato 5 milioni di euro per interventi di miglioramento sismico; gli altri sono perfettamente a norma". Lo afferma Angelo Luongo, direttore del dipartimento di Ingegneria civile, edile-architettura e ambientale dell'Universita' dell'Aquila, che si e' fatto promotore, insieme all'ateneo, di un progetto pilota: analizzare gli indici di vulnerabilita' degli edifici che ospitano la didattica e intervenire dove i risultati presentano delle anomalie. I risultati sono stati illustrati nel corso della conferenza "Oltre gli indici di vulnerabilita' sismica. La valutazione degli edifici dell'Universita' dell'Aquila", tenutasi oggi, nell'aula magna del dipartimento di Scienze umane. Tra i presenti anche la rettrice, Paola Inverardi, il professore ordinario di Tecnica delle costruzioni Dante Galeota, il presidente della Conferenza dei rettori delle universita' italiane (Crui) ed esperto di ingegneria sismica Gaetano Manfredi. Sono stati analizzati e commentati i risultati delle valutazioni sulla vulnerabilita' sismica di tre edifici denominati Coppito 1, Coppito 2 e Roio corpo B, mentre tutti gli altri sono stati adeguati alla normativa in occasione della progettazione o riprogettazione per il loro ripristino dopo il sisma del 2009. 

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Terremoto nella Marsica, slitta per precauzione l’apertura delle scuole

Molta paura nell'Aquilano, soprattutto per gli abitanti di Scurcola Marsicana e dei comuni della Marsica, a seguito della scossa di terremoto di magnitudo 3.7 (aggiornata al ribasso dopo un primo dato che la dava al 3.9) delle 21:58 di ieri. Al momento non si sono registrati danni a cose o a persone. Per precauzione alcuni abitanti sono scesi in strada. Qualcuno ha anche deciso di trascorrere la notte fuori casa. Molte sono state le telefonate registrate dal centralino dei Vigili del fuoco che tengono la situazione sotto controllo. E per precauzione in alcuni comuni, come Avezzano, Tagliacozzo e la stessa Scurcola Marsicana, zona dell'epicentro, le scuole oggi restano chiuse. In questi comuni slittera' quindi il primo giorno del nuovo anno scolastico. Intanto dall'Istituto di geofisica e vulcanologia (Ingv) fanno sapere che si tratta dell' "attivazione di una nuova struttura".

I comuni piu' vicini all'epicentro sono Scurcola Marsicana a 3 km, Magliano de' Marsi a 4 e Tagliacozzo a 6. La scossa e' stata avvertita all'Aquila ma anche nel Reatino, in alcune periferie di Roma e del suo circondario. Parla di situazione "regolare in paese" il sindaco di Scurcola Marsicana, Maria Olimpia Morgante. "Per motivi precauzionali abbiamo deciso di posticipare l'apertura delle scuole, la cui agibilita' e' stata verificata nei giorni scorsi", afferma il sindaco sottolineando che "le scuole sono sicure perche' sono di nuova costruzione". Ad Avezzano, il sindaco, Gabriele De Angelis, su Facebook comunica di aver firmato un'ordinanza "a scopo precauzionale, per la sospensione delle attivita' didattiche delle scuole di ogni ordine e grado per lunedi' 11 settembre, al fine di poter effettuare una immediata verifica degli edifici". Stessa decisione e' stata presa dal sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, "sentiti i tecnici comunali e la dirigente scolastica al solo scopo di permettere un'agevole ricognizione delle strutture". 

Come ad Avezzano, tutti gi edifici scolastici restano chiusi, oggi lunedi' 11 settembre, anche a Tagliacozzo, comune a 6 km dall'epicentro della scossa di 3.9 registrata nel territorio di Scurcola Marsicana. Lo comunica il sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, "sentiti i tecnici comunali e la Dirigente scolastica al solo scopo di permettere un'agevole ricognizione delle strutture".

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Oltre 200 incendi in Abruzzo in otto mesi

Oltre 200 incendi in Abruzzo negli otto mesi di quest'anno e una superficie di terreni interessati di 46 volte superiore a quella del 2016. Il WWF ha presentato alla Regione Abruzzo l'elaborazione dei dati sugli incendi 2017. Interessati in tutto 136 Comuni su 305 con rischi ambientali e per la salute dei cittadini. Nell'anno che stiamo vivendo in otto mesi (dal 1 gennaio al 31 agosto) sono scoppiati in Abruzzo oltre 210 incendi. L'anno scorso in dodici mesi erano stati 89. In media 7,4 roghi al mese nel 2016, addirittura 26 nel 2017. Quest'anno, sino alla fine del mese da poco concluso, la superficie boschiva devastata dalle fiamme è stata di circa 4000 ettari. Vale a dire una superficie 46 volte più grande di quella interessata nei dodici mesi del 2016 (87 ettari - fonte ex Corpo Forestale dello Stato, dato pubblicato sul sito della Regione Abruzzo). Una situazione tremenda che il WWF ha sintetizzato, grazie al certosino lavoro del presidente del WWF Abruzzo Montano Walter Delle Coste, con una animazione al computer.

I circa 4000 ettari di bosco bruciati erano parte dei 6000 ettari complessivamente devastati: sono andati infatti in fumo anche praterie e habitat di pregio di rilievo europeo. Le fiamme del resto hanno imperversato per giorni nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga (Campo Imperatore), ancora più a lungo nel Parco Nazionale della Majella (monte Morrone), hanno interessato il Parco Regionale Sirente Velino e hanno lambito il Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise.

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Incendio alla riserva Dannunziana a Pescara, sopralluogo per verificare i danni

Sopralluogo nella Riserva dannunziana di Pescara per una stima dei danni causati dall' incendio divampato ieri sera. Sul posto l'assessore comunale alla Riserva, Paola Marchegiani, il dirigente e il responsabile del Servizio Verde Pubblico Giuliano Rossi e Mario Caudullo, la Protezione Civile Valpescara, Volontari senza Frontiere. Gli alberi toccati dalle fiamme sono una decina, quattro o cinque di grandi dimensioni. Le chiome non risultano del tutto bruciate, riferisce il comune. La riserva restera' chiusa al pubblico anche domani per consentire ulteriori verifiche. Resta aperto uno dei comparti del polmone verde della citta'. La paura ieri sera intorno alle 22,30 quando le fiamme erano visibili anche a distanza, fino nella zona nord di Pescara, dalla parte opposta della riserva che si trova nella zona sud, non distante dal mare, e intorno alla quale ci sono ville e palazzi, a poca distanza anche dallo Stadio. Poco dopo la mezzanotte il fuoco risultava domato e spento. Indagini sulle cause del rogo

Un presidio di forze dell'ordine, con in particolare tre squadre dei Vigili del Fuoco, e' rimasto attivo per tutta la notte in zona per evitare una possibile ripresa delle fiamme a causa del vento. Le Squadra Mobile della Questura di Pescara che si sta occupando delle indagini non esclude al momento alcuna ipotesi. Agli agenti intervenuti ieri sera nell'immediatezza della segnalazione, come riferiscono stamani fonti investigative, alcuni residenti ascoltati hanno riferito di avere visto in cielo nella zona, prima del rogo, alcune lanterne cinesi volanti, in estate vietate per il rischio che provochino incendi. Nelle prossime ore arrivera' anche una prima relazione dei Vigili del Fuoco

"Poteva succedere un disastro naturale, ma così non è stato – dice il sindaco Marco Alessandrini - il danno è contenuto e circoscritto a quattro alberi che molto probabilmente potranno essere recuperati. Tutto questo grazie alla perfetta sinergia fra tutte le forze che sono intervenute appena le fiamme si sono sviluppate e grazie anche all'attenzione che viene dedicata alla Riserva dal nostro Ufficio Verde: ha funzionato perfettamente il sistema antincendio di cui l'area è dotata ed è grazie anche a questo che le fiamme sono state circoscritte velocemente”.

“Grazie di cuore da parte dell'Amministrazione tutta alla nostra Polizia Municipale, agli straordinari Vigili del Fuoco e ai gruppi di Protezione civile che insieme hanno presidiato la riserva, rimanendone a guardia anche tutta la notte – così l'assessore alla Riserva dannunziana Paola Marchegiani - Gli alberi di grandi dimensioni danneggiati dalle fiamme sono in tutto quattro, ma fortunatamente le chiome non risultano del tutto bruciate e quindi gli esemplari potranno tornare in salute, come ci ha confermato anche il professor Gianfranco Pirone che ha visto nascere la nostra Riserva e dall'inizio ne ha tutelato la natura, insistendo perché il suo delicatissimo ecosistema non venisse intaccato. Con questo fine e nella consapevolezza anche dei rischi che tale scelta comporta, si alternano le cure e la manutenzione che il nostro personale dell'Ufficio Verde, a cui va un grazie davvero speciale per il lavoro svolto e per il presidio assicurato da ieri, effettua regolarmente su questo luogo particolare e delicato. Scampato il pericolo, ora ci interessa capire cosa sia accaduto, come si sono originate le fiamme che hanno interessato due punti vicini, ma diversi e che difficilmente potevano bruciare per autocombustione, vista la posizione inaccessibile al pubblico (intorno gira un percorso vita, ma i luoghi sono difficili da raggiungere) e la mancanza di fattori di rischio scatenanti. Per accertare tutto e mettere in sicurezza le aree interessate, la riserva resterà chiusa al pubblico anche domani. Il comparto 2 resta invece aperto".

"La Riserva della Pineta costituisce un caso particolarissimo, trattandosi di un’area protetta di piccole dimensioni all’interno di un territorio urbanizzato – aggiunge il professor Gianfranco Pirone - La esigua estensione dei vari comparti non permette la presenza di piste tagliafuoco (per essere efficaci devono avere una larghezza pari almeno al triplo dell’altezza degli alberi) in quanto la loro realizzazione, riducendo drasticamente la superficie dei nuclei forestali e creando una rovinosa frammentazione, innescherebbe un irreversibile processo di estinzione delle stesse comunità vegetali. Non è neppure ragionevole intervenire con l’eliminazione, anche parziale, del sottobosco (con la realizzazione, ad esempio, di viali tagliafuoco verdi), in quanto, sempre in considerazione delle piccole dimensioni dei nuclei forestali, si trasformerebbe il bosco da complesso ecosistema, quale esso è, a semplice insieme di alberi privo dei caratteri strutturali e funzionali associati agli habitat forestali.

Anche l’allontanamento della necromassa va considerato con attenzione e programmato tenendo conto della opportuna restituzione di fertilità e degli equilibri nella rete trofica esistente nell’ecosistema. In conclusione, poiché sono da escludere gli incendi spontanei (sono rarissimi gli inneschi da fulmine o da autocombustione), la lotta contro il fuoco doloso o colposo nella Pineta deve essere condotta con un efficace programma di avvistamento e prevenzione, un affidabile sistema di spegnimento, che in questo caso ha funzionato, ed una severa azione di repressione".

"Accertare rapidamente le cause e le responsabilita'. Non sarebbe tollerabile per la sicurezza di Pescara avere dei piromani che impunemente possono distruggere l'ultimo lembo di una macchia mediterranea un tempo estesa su gran parte del litorale abruzzese". Cosi' il deputato Mdp Gianni Melilla sul rogo nella riserva regionale della Pineta Dannunziana di Pescara. Nel rivendicarne in parte la paternita' - "Mi considero un po' il padre avendo presentato la proposta di legge poi approvata dal Consiglio Regionale (legge regionale 95/2000 poi modificata dalla legge 19/2001 sempre a mia prima firma) che istitui' la Riserva -, il deputato in una nota sostiene la necessita' di "investire maggiori risorse per la sua cura, pulizia, sorveglianza".

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Incendio nel Chietino, le fiamme lambiscono centro abitato ma la pioggia spegne il rogo

Circoscritto, grazie alla pioggia cominciata a cadere dopo le 15 di questo pomeriggio, l'incendio che da ieri sera stata interessando oltre 40 ettari di boschi e macchia mediterranea ad Atessa. Rientrato l'allarme per le fiamme che lambivano le mura del centro storico e riaperta al traffico la strada provinciale Atessa-Tornareccio a cui il rogo si era avvicinato a causa del forte vento. 

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Oltre 40 ettari di boschi e macchia mediterranea stanno bruciando ad Atessa dalle 20 di sabato sera. Secondo le indagini dei carabinieri il rogo sarebbe doloso. Trovati diversi punti di innesco. L'incendio lambisce le mura del centro storico di Atessa, in particolare il quartiere Santa Croce, e si estende verso le localita' San Pasquale e San Marco. Il sindaco Giulio Borrelli ha allertato le protezioni civili regionali e nazionale che hanno inviato due canadair. Il rogo, alimentato da un forte vento, ha interessato anche la strada provinciale Atessa-Tornareccio chiusa al traffico. Sul posto stanno intervenendo i vigili del fuoco dei distaccamenti provinciali, protezione civile, carabinieri forestali e volontari. 

 

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Auto contro cinghiale, muore un 39enne nell’Aquilano

Un uomo è morto sulla propria auto dopo l'impatto contro un cinghiale. La vittima e' un 39enne di Rocca Pia. L'incidente si e' verificato lungo la Statale 17, nell altopiano delle Cinquemiglia. L'uomo stava facendo rientro a casa quando un grosso cinghiale ha attraversato la strada e l'impatto e' stato inevitabile. L'animale e' stato colpito frontalmente mentre l'uomo e' finito con l'auto contro un manufatto in cemento, morendo sul colpo. L'allarme e' stato lanciato da alcuni automobilisti di passaggio. Sul posto sono subiti arrivati gli operatori del 118 che pero' non hanno potuto fare nulla se non constatare l'avvenuto decesso. 

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Nuovi focolai sul Monte Morrone

Riprende vigore l'incendio sul Morrone: a seguito del forte vento che spirava forte nel primo pomeriggio, due focolai - uno nei pressi di Roccacasale (L'AQUILA) e l'altro vicino al Colle delle Vacche di Pratola Peligna, si sono riaccesi facendo scattare una nuova emergenza. Sul posto sono gia' all'opera due squadre dei Vigili del Fuoco, un elicottero e un canadair. "Purtroppo a causa del forte vento, in zona Valle Silvana - Contrada Orsa, una fumaiola ha ripreso vigore diventando un incendio allo stato di dimensioni contenute", afferma il sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino, subito accorsa in montagna per verificare la situazione. "Sono sul posto con il Dos e si sono attivate due squadre di vigili del fuoco con i carabinieri forestali gia' in loco dalle prime ore del pomeriggio. Al momento un elicottero dei vigili del fuoco ha provveduto ad effettuare i primi lanci ed il primo e' stato effettuato anche dal Canadair. Stiamo chiedendo ulteriori rinforzi, per evitare un nuovo propagarsi delle fiamme"

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