Cronaca

Crolla tettoia in legno che copriva dipinto del XV secolo a Teramo

La tettoia in legno e coppi in laterizio che copriva uno degli ingressi dell'antica Chiesa della Misericordia, del complesso Casa del mutilato, in piazza Dante a Teramo, ha ceduto stanotte crollando sulla strada. Secondo i vigili del fuoco, la causa del crollo puo' essere attribuita allo sfilamento degli elementi lignei di ancoraggio alla parete. La tettoia fu restaurata a meta' anni '90 per proteggere un dipinto del XV secolo di Giacomo da Campli, che raffigura una Madonna con il Bambino affiancata da Sant'Antonio Abate e da una santa, collocato in una lunetta al vertice del vecchio ingresso della Chiesa. L'edificio, parte chiesa sconsacrata realizzata nel 1384, e parte 'ospedale' pare costruito durante la pestilenza, e' di proprieta' della Provincia, che nel dicembre scorso lo ha ceduto in comodato gratuito all' associazione musicale Corale Verdi, rimasta senza sede per il terremoto. La zona e' stata transennata ed e' stata interessata la Sovrintendenza regionale. Non ci sono stati danni a persone. Dopo un primo sopralluogo, riferisce la Provincia, e' stato accertato che non ci sono pericoli e che non ci sono problemi strutturali.

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In un video minaccia di tagliare la testa alla ex, arrestato

Un video di Whatsapp, girato dinanzi a un negozio di armi, accompagnato da una serie di minacce di morte, e' uno dei piu' recenti messaggi di violenza che un 43enne di Martinsicuro ha inviato negli ultimi cinque mesi alla moglie da cui si era separato e che oggi sono alla base delle pesanti accuse di stalking e maltrattamenti in famiglia che la procura di Teramo gli contesta. L'uomo e' stato arrestato dai carabinieri della stazione di Martinsicuro e messo ai domiciliari in attesa dell'interrogatorio di garanzia. Da quando si era separato dalla donna, nel febbraio scorso, invece di sostenerla economicamente aveva messo in atto tutti i tentativi possibili per costringerla a cedergli la casa dove viveva con i figli e di sua proprieta', per poterci andare a vivere assieme alla nuova compagna. La donna veniva costantemente minacciata di morte e gli investigatori hanno acquisito anche il video in cui la offende e la sfida a scegliere l'arma con cui, diceva, "ti taglio la testa"

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Oltre 33mila presenze nella casa famiglia di Pescara

A Pescara la casa famiglia Trenta Ore per la Vita, una delle strutture che l'associazione ha contribuito a realizzare grazie al Progetto Home, sorta nel 2009, ha ospitato sino ad oggi circa 600 famiglie per un totale di oltre 33mila presenze: attiva da otto anni e gestita dall'Agbe-Associazione Genitori Bambini Emopatici onlus, ha l'obiettivo di dare risposta alla crescente richiesta di accoglienza per i bambini in cura presso la sezione di onco-ematologia pediatrica dell'Ospedale Spirito Santo di Pescara e per i loro familiari. Le strutture realizzate attraverso il Progetto Home hanno l'obiettivo di consentire di vivere la malattia stando vicini ai bambini e costruendo un ambiente familiare lontano da casa. Ogni anno sul territorio nazionale piu' di 2.300 tra bambini e adolescenti si ammalano di tumore e leucemia e la malattia spesso costringe le famiglie a lunghi periodi lontano dalla loro residenza. 

Nonostante la ricerca abbia fatto passi in avanti, infatti, i centri specializzati in onco-ematologia pediatrica non sono presenti in tutto il territorio italiano e, secondo l'ultimo rapporto del Censis, in Italia sono 71mila i minori ricoverati fuori dalla loro regione, mentre l'80% dei pazienti affetti da tumori e leucemie migrano verso le regioni del centro-nord. Un dato che segna la costante crescita del fenomeno della migrazione sanitaria, con relativi costi sostenuti dai pazienti: la spesa media annua infatti per un paziente oncologico ammonta a circa 7.000 euro tra "costi diretti" e viaggi. Alla luce di questa situazione, il Progetto Home intende fornire, gratuitamente, un luogo amico per garantire ai bambini e alle loro famiglie il sostegno psicologico e materiale necessario durante l'intero periodo delle cure.

Nel corso degli anni Trenta Ore per la Vita ha sostenuto numerosi progetti, contribuendo a realizzare residenze, reparti e percorsi di riabilitazione motoria e di formazione per i volontari. Oltre a quella di Pescara, infatti, tra il 2014 e il 2016, l'Associazione Trenta Ore per la Vita ha contribuito a finanziare altre strutture di accoglienza: la "Casa di Alice" a Napoli, la "Casa di Fausta" a Modena, il "Villaggio del sorriso" a Pisa. Sono in corso i lavori per la costruzione di due nuovi poli di accoglienza a Bari e Roma. A Pescara, a Milano e a Monza sono nati, invece, tre centri di riabilitazione motoria e presto sara' inaugurato a Roma il reparto di ematologia pediatrica del Policlinico Umberto I. Trenta Ore per la Vita ha sostenuto, anche, la formazione dei volontari a Firenze e a Bologna affinche' potessero prendersi cura dei piccoli pazienti e delle loro famiglie e ha garantito a Roma, in una grande casa di accoglienza, l'opportunita' di un sostegno psicologico alle famiglie per affrontare i momenti piu' bui della malattia. 

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Albero cade su un’auto a Chieti, donna contusa

Una donna di 33 anni residente a Popoli ha riportato una leggera contusione a una gamba dopo che un albero si e' abbattuto sulla sua auto. E' avvenuto nel pomeriggio in localita' Brecciarola di Chieti dove pioggia e vento hanno provocato lo sradicamento di alcuni alberi. Subito soccorsa, la 33enne e' stata trasporta dal 118 all'ospedale di Chieti. L'auto, una Fiat Punto, e' rimasta seriamente danneggiata. Numerosi in provincia di Chieti gli allagamenti che hanno richiesto l'intervento dei vigili del fuoco.

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Danno erariale, accolto il ricorso dell’ex sindaco Cialente

La sezione centrale della Corte dei Conti ha accolto l'appello di quattro ex amministratori comunali dell'Aquila condannati in primo grado dalla sezione regionale con l'accusa di mancate riscossioni all'interno degli alloggi antisismici aquilani del progetto C.a.s.e.. Si tratta dell'ex sindaco, Massimo Cialente, degli ex assessori Fabio Pelini e Alfredo Moroni e della dirigente Patrizia Del Principe. La Corte ha rigettato l'appello della Procura della magistratura contabile che si era comunque opposta al verdetto di primo grado in quanto la pena irrogata nella sentenza era stata fortemente ridimensionata rispetto alle richieste. L'accusa, infatti, contestava un danno erariale da 13 milioni di euro da restituire dividendo in quattro la somma in parti uguali, il verdetto del 2015 fu di un risarcimento di 30 mila euro circa per ciascuno. Ora anche questo viene meno. In teoria sarebbe possibile un ricorso in Cassazione da parte della procura contabile. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Carlo Benedetti (Cialente e Moroni), Francesco Rosettini e Roberto Colagrande (Pelini) e Claudio Verini (Del Principe). 

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Droga destinata alla movida pescarese intercettata dai carabinieri 

I carabinieri della Stazione di Pescara Scalo e della Compagnia di Pescara, coordinati dal maggiore Claudio Scarponi e dal luogotenente Antonio Mingolla hanno stroncato una rete di spaccio di droga, e in particolare cocaina, destinata alla movida e alla Pescara bene, eseguendo tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre cittadini sudamericani. Due gli arresti eseguiti questa mattina a carico di un 36enne venezuelano e di un 59enne di origine colombiana. Una terza persona e' risultata invece irreperibile ed e' attivamente ricercata. Su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Luca Sarandrea, su richiesta del Pm Andrea Papalia, il 36enne e' stato trasferito al S. Donato mentre il colombiano ai domiciliari. L'indagine e' nata il 4 novembre del 2017, quando, in un servizio antidroga nella zona dell'area di risulta, fu controllato un 36enne residente a Pescara, e che fu trovato in possesso di 500 grammi di cocaina, anche in ovuli, hashish e marijuana. Le indagini seguenti al suo arresto, grazie anche all'analisi dei tabulati telefonici, servizi di osservazione, controlli e pedinamenti, hanno permesso di individuare una rete di spaccio di droga in citta', gestita da altri due sudamericani. Nelle perquisizioni portate a termine all'alba di oggi i carabinieri hanno recuperato in casa del giovane venezuelano 12mila e 500 euro in contanti. I tre sudamericani devono rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

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Blitz del Nas nei centri balneari d’Abruzzo, sequestri e chiusure 

Un ristorante ed un deposito abusivo sospesi, decine di chilogrammi di alimenti insudiciati sequestrati e sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro: e' il bilancio di una serie di controlli che i Carabinieri del Nas di Pescara hanno eseguito nelle zone piu' turistiche delle province di Pescara e di Chieti. In una nota localita' turistica della costa teatina, i militari, nel corso di un'ispezione in un villaggio turistico, si sono imbattuti in una cucina particolarmente sporca: piani d'appoggio incrostati e ossidati, filtri cappa intasati, polvere e sporco sotto le attrezzature e agli angoli dei pavimenti, muffe lungo le guarnizioni di chiusura dei frigoriferi. Una situazione che ha spinto i carabinieri a chiedere l'intervento di personale della Asl di Chieti, la quale ha adottato il provvedimento della sospensione immediata dell'attivita'. Pronti per essere impiegati nelle preparazioni dei pasti diverse decine di chili di alimenti ritenuti in cattivo stato di conservazione e insudiciati, per la presenza di muffe, con data di scadenza superata anche da anni, nonche' carenti delle informazioni utili a poterne ricostruire la tracciabilita'. Sequestrati, quindi, conserve, bevande, prodotti ittici e carnei. Il titolare dell'attivita' e' stato denunciato. A Pescara , invece, i militari per la tutela della salute hanno monitorato il dipendente di uno stabilimento balneare che faceva la spola tra un garage poco distante e il ristorante. Nel garage i Nas di Pescara hanno trovato un vero e proprio deposito di alimenti, allestito con scaffalature, frigoriferi e congelatori, tutti pieni di prodotti alimentari secchi, freschi e congelati. L'uso del locale - per il quale non era stata presentata notifica all'autorita' competente, come previsto dalla legge - e' stato interdetto con provvedimento del Sian della Asl del capoluogo adriatico. 

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Auto incendiate in un salone di Paglieta

Un incendio doloso ha distrutto otto auto questa notte all'interno del piazzale dell'autosalone plurimarca 'Lino Motors' di Paglieta, in localita' La Barca. Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Atessa che stanno visionando i filmati della telecamera di sicurezza in cui si vede un uomo che indossava un casco giunto attorno alle 2.30 a bordo di una moto. Il centauro e' sceso dal mezzo e dalla recinzione del piazzale ha gettato del liquido infiammabile sulle auto parcheggiate e ha dato l'innesco. Per spegnere l'incendio sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Lanciano allertati dal titolare dell'autosalone il quale e' stato avvisato dell'incendio in corso da un residente della zona. Dalle prime indiscrezioni investigative non risulterebbe che il titolare di azienda abbia ricevuto precedenti minacce. L'indagine e' coordinata dal pm Rosaria Vecchi. 

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Processo Ruby Ter, gli atti dello stralcio di Pescara trasmessi a Milano

Il gup del tribunale di Pescara, accogliendo la richiesta delle parti in merito alla incompetenza territoriale, ha disposto la trasmissione degli atti alla procura di Milano relativi alla richiesta di rinvio a giudizio di Miriam Loddo, l'ex 'meteorina' abruzzese accusata di falsa testimonianza nell'ambito del processo Ruby Ter, che vede imputato Silvio Berlusconi, insieme ad altre 30 persone, con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Il caso di Miriam Loddo era approdato a Pescaradopo che il gup del tribunale di Milano, Laura Marchiondelli, ha spacchettato il procedimento: la maggior parte degli imputati resta a Milano, mentre altre posizioni, che vedono sempre l'ex premier nelle vesti di imputato, erano state trasferite a Torino, Pescara, Treviso, Roma, Siena e Monza. La vicenda riguarda la presunta corruzione di testimoni del processo Ruby, finalizzata a ottenere false testimonianze in favore di Berlusconi. Quanto alla posizione di Miriam Loddo, la giovane abruzzese ha sostenuto che la sera in cui Ruby venne rilasciata dalla questura di Milano e affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti, anche lei era presente. Il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, ha contestato la circostanza, accusandola di falsa testimonianza. 

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Doping, maxi sequestro dei Nas in Abruzzo, 7 giovani indagati 

Maxi sequestro di farmaci dopanti e anabolizzanti, in Abruzzo, da parte dei carabinieri del Nas di Pescara, i quali, supportati dai colleghi delle Compagnie di Pescara, Ortona e Giulianova e dal nucleo carabinieri Cinofili di Chieti, hanno dato esecuzione a sette decreti di perquisizione locale e personale emessi dalla Procura della Repubblica di Chieti, nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo, per commercio illegale di sostanze dopanti e anabolizzanti e per detenzione illecita di farmaci contenenti principio attivo stupefacente. Si tratta di cinque ragazzi e due ragazze delle province di Chieti, Pescara e Teramo che orbitano attorno mondo delle palestre e del body building. Durante le perquisizioni odierne, scattate dalle prime luci dell'alba, i carabinieri per la tutela della salute hanno trovato e sottoposto a sequestro, nelle abitazioni degli indagati, un ingente quantitativo di farmaci dopanti e anabolizzanti: circa 50 mila compresse anabolizzanti, diverse centinaia di bustine per la disfunzione erettile, decine di fiale ad azione psicotropa, tutte di provenienza extra Ue, ma anche materiale informatico che verra' analizzato dagli inquirenti. Nel corso delle indagini che hanno portato al provvedimento odierno i militari del Nas hanno documentato diverse 'cessioni' illecite di farmaci dopanti, sequestrando decine di confezioni di farmaci contenenti sostanze proibite ai sensi del Codice mondiale antidoping. Con l'attivita' di oggi e' stato eseguito il piu' importante sequestro degli ultimi tempi al traffico di sostanze dopanti e anabolizzanti radicatosi in Abruzzo. 

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