Cronaca

Imprenditore ricattato per non svelare una relazione, la polizia arresta un colombiano a Silvi

Era costretto da oltre un mese a pagare il silenzio di un uomo sugli incontri intimi che aveva con una giovane conoscente. Non poteva fare diversamente, un giovane imprenditore di Silvi, se non voleva che l'informazione arrivasse alla sua famiglia e agli amici: ad aiutarlo, mettendo fine al ricatto e arrestando per estorsione un colombiano di 31 anni, sono stati gli agenti della squadra mobile della polizia di Teramo, con i colleghi del Commissariato di Atri. Dalla conoscenza occasionale tra l'imprenditore, il colombiano e la sua amica, erano nati degli incontri particolari, proposti al giovane dallo stesso straniero. Si trattava in realta' di una trappola per far si' che l'imprenditore diventasse ricattabile, attraverso messaggi e telefonate, finalizzate alla minaccia di svelare il rapporto: il silenzio, ma anche la protezione da eventuali altri criminali che fossero venuti a conoscenza della vicenda, avevano un costo in denaro e oggetti preziosi. In alcuni casi la minaccia era stata 'rafforzata' dalla presenza di un coltello. Il giovane ha pero' deciso di denunciare quanto accadeva alla polizia: gli agenti sono intervenuti in occasione dell'ultima richiesta e alla consegna del denaro, arrestando in flagranza il cittadino colombiano che addosso aveva anche il coltello utilizzato in precedenza. La donna, una 30enne pugliese, e' stata denunciata per concorso in estorsione. 

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Finisce col trattore contro un albero, agricoltore muore a Casoli

Incidente stradale mortale con un trattore, oggi pomeriggio, lungo una strada rurale nei pressi del lago di Casoli. La vittima e' Giuseppe Manzi, agricoltore di 75 anni residente a Palombaro, morta sul colpo. Di ritorno dal lavoro nei campi a Gessopalena, sul terreno di proprieta' della famiglia, percorrendo la strada comunale in ripida discesa il mezzo gommato gli e' sfuggito dal controllo, in localita' Torretta di Casoli, finendo contro un albero e ribaltandosi. Sul posto i Vigili del Fuoco di Casoli, il 118 e i Carabinieri. Nell'incidente non sono stati coinvolti altri mezzi. Gli investigatori stanno vagliando tutte le ipotesi: da un malore ad un guasto meccanico del mezzo

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Pezzopane: non sono indagata, basta falsità

"Questa mattina ho avanzato ufficiale richiesta alla Procura dell'Aquila di conoscere la mia posizione ai sensi dell'articolo 335 del Codice di Procedura Penale. La stessa Procura dell'Aquila ha rilasciato un certificato a mio nome dal quale risulta, con chiarezza, che non sono iscritta nel registro degli indagati della Procura de L'Aquila". Cosi' in una nota la senatrice aquilana del Pd Stefania Pezzopane, nel commentare la vicenda che la coinvolge nell' ambito dell'inchiesta della procura della repubblica di Avezzano su alcuni appalti nella Marsica. "Essere indagati peraltro non significa nulla ed e' una tutela per tutti i cittadini. Ma non e' valso per me, nemmeno indagata, ma immediatamente perseguitata - continua la senatrice dei democrat - questo significa che da due giorni circolano notizie false su di me, senza che si sia fatta una verifica. Succede troppo spesso, questo e' profondamente sbagliato. Ed ha a che vedere con la forza di una democrazia. Per questo ripeto: basta falsità". Pezzopane sottolinea poi che "per quanto riguarda le presunte dichiarazioni che ho appreso dalla stampa rese da Angelo Capogna e che mi riguardano, la magistratura, in cui confido pienamente, sta compiendo il suo dovere e sono certa che fara' piena luce, giungendo alle giuste conclusioni su una vicenda che mi vede totalmente estranea ai fatti e alle circostanze riferite". L'esponente del Pd sarebbe stata accusata - secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa e dai quotidiani - da Angelo Capogna, imprenditore che si occupa di illuminazione pubblica, nel corso di due interrogatori in relazione a una campagna elettorale degli anni scorsi.

"Dal momento in cui, a mezzo stampa, e' stato comunicato che Stefania Pezzopane sembrava essere indagata, abbiamo dimostrato massima fiducia nella magistratura, nel lavoro che essa svolge e abbiamo dimostrato massima serenita' nei confronti della stessa Stefania, nostra Senatrice e rappresentante della nostra Regione in Senato. Oggi tutto quello che abbiamo dimostrato in questi giorni: fiducia e serenita', e' stato confermato dal fatto che la Senatrice Pezzopane non e' iscritta nel registro degli indagati della Procura Dell'Aquila". Lo dice il segretario regionale del Pd Abruzzo, Marco Rapino, sottolineando, in una nota, "che e' stato affermato il falso". E aggiunge: "Chiunque decida nella vita di assumersi incarichi inerenti la gestione della cosa pubblica e' giusto sia sottoposto a controllo e ad indagini che, comunque, non sono sinonimo di colpevolezza. Noi andiamo avanti sulla nostra strada quella della democrazia, quella del rispetto delle persone e quella di chi non si ferma e non ferma la sua missione politica perche' sottoposto pubblicamente ad un'accusa infondata. Siamo convinti che i cittadini, al momento giusto, sapranno scegliere quale e' la strada giusta per loro e per le future generazioni".

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Sergio Caputi e’ il nuovo rettore dell’universita’ d’Annunzio di Chieti Pescara

Il prof. Sergio Caputi e' il nuovo rettore dell'universita' d'Annunzio di Chieti Pescara: e' stato eletto questa sera, al termine del terzo giorno di votazioni per le quali sarebbe stato necessario raccogliere il 50% piu' uno dei voti. Caputi, che ne ha avuti 349 rispetto al quorum di 347, e' il direttore del dipartimento di scienze orali, mediche e biotecnologiche, ed e' nato a Chieti il 7 ottobre del 1957. Ha avuto la meglio su Liborio Stuppia, direttore del dipartimento di scienze psicologiche, della salute e del territorio, che ha avuto 287 voti in quello che e' apparso una sorta di ballottaggio, dal momento che tre degli altri quattro candidati, ovvero Fusero, Capasso e Trinchese hanno deciso di convergere su Caputi mentre Rea ha ritirato la sua candidatura. E tuttavia per il neorettore non e' stata una passeggiata. Nel voto raccolto fra docenti e ricercatori a tempo indeterminato Caputi ha avuto 267 preferenze, Stuppia 264; i ricercatori a tempo determinato hanno dato 16 voti a Caputi e 10 a Stuppia. Infine sono arrivate le preferenze del personale tecnico amministrativo dell'ateneo, voto che una volta espresso, va ponderato, determinanti a favore di Caputi. Della partita per diventare rettore sono stati anche il prof. Stefano Trinchese, direttore del dipartimento di Lettere, il prof. Paolo Fusero direttore del dipartimento di architettura, il prof. Michele Rea, direttore del dipartimento di economia e il prof. Luigi Capasso, docente di antropologia. Caputi si e' laureato in Medicina e Chirurgia presso l'universita' "G. d'Annunzio" con il massimo dei voti e lode nel 1982 specializzandosi in in Odontostomatologia presso l'Universita' "La Sapienza" di Roma. All'interno dell'ateneo di CHieti Pescara e' stato ricercatore dal 1990 al 1998, professore associato dal 1998 al 2001 e professore ordinario dal 2001. Il suo decreto di nomina a direttore del Dipartimento porta la firma di Carmine Di Ilio, il rettore del quale da oggi Caputi ha preso ufficialmente il posto. Il mandato di Caputicoprira' lo scorcio di anno accademico 2016-2017 e il quinquennio 2017-2018 e 2021-2022. Alle elezioni nell'ateneo abruzzese si e' arrivati in anticipo di alcuni mesi rispetto alla scadenza naturale del mandato in seguito all'interdizione dai pubblici uffici scattata lo scorso 13 marzo nei confronti dell'ex rettore Carmine Di Ilio e del direttore generale Filippo Del Vecchio nell'ambito di una inchiesta per abuso d'ufficio della Procura della Repubblica di Chieti.

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Maltrattamenti in allevamento di Chihuahua, sequestro e denunce

Falsi pedigree, cosi' da aumentare il valore degli animali sul mercato; ormoni progestinici alle fattrici, per favorire gli accoppiamenti e incrementare la riproduzione. Non solo. I due allevatori di cani Chihuahua denunciati per contraffazione di documenti, falso materiale e maltrattamento animale, in concorso con un veterinario, erano soliti correggere meccanicamente, durante le fasi di sviluppo, le mandibole di alcuni esemplari, per migliorarne il pregio estetico in vista della partecipazione ad esposizioni canine, oltre che espiantare i microchip per inocularli in esemplari diversi. Ora l'allevamento, di Montesilvano, e' sotto sequestro su disposizione del Gip di Pescara. Agli animali ha provveduto il personale medico veterinario del Gruppo Carabinieri Forestale di Teramo con i militari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale e Forestale di Pescara e Tocco: 30 cani, di cui 3 maschi e 12 fattrici di diverse eta' e 15 cuccioli da 1 giorno a 2 mesi. Tranne due femmine, una con cuccioli di un giorno e l'altra prossima al parto, gli animali sono stati trasportati presso il canile rifugio di un comune limitrofo per il successivo affidamento volontario agli eventuali futuri richiedenti. I denunciati sono M. G., cinquantacinquenne, ed N. P., quarantacinquenne, entrambi di Montesilvano e titolari dell'allevamento, in concorso con M. D. C., cinquantanovenne veterinario di Silvi Marina.

 

immagine di repertorio

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Un ragazzo di 12 anni investito da un’auto a Citta’ S. Angelo

Un ragazzo di 12 anni di Citta' S. Angelo e' stato investito da un'auto, questo pomeriggio, a Marina di Citta' S. Angelo, in via Leonardo Peruzzi, mentre stava attraversando la strada. Subito soccorso dai sanitari del 118, il minore e' stato poi stabilizzato e trasportato in ambulanza all'ospedale civile di Pescara. Al momento dei soccorsi era cosciente. Il conducente dell'auto investitrice, un 52enne di Citta' S. Angelo, secondo gli accertamenti della Polizia Municipale, non era in possesso di patente e guidava un mezzo sottoposto a fermo amministrativo, senza revisione. scaduta. L'uomo e' ora sottoposto ad indagine da parte della Municipale

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Rapina in banca a Pescara, bottino 70 mila euro

Rapina in banca a Pescara nella filiale di via di Sotto della Caripe, ai Colli, tre uomini con addosso occhiali e parrucche, che si sono chiusi nell'istituto, hanno legato il personale e sono fuggiti con un bottino di circa 70mila euro. I malviventi sono entrati in azione all'orario di apertura. Secondo quanto appreso non erano armati, ma hanno mostrato un barattolo con dei fili elettrici dicendo che era pronto ad esplodere. Hanno atteso la direttrice all'esterno, l'hanno fatta entrare insieme ad altri tre dipendenti. Una volta dentro, hanno legato tutto il personale della banca, hanno atteso per un'ora l'apertura della cassaforte e l'hanno svuotata. Poi sono fuggiti a bordo di un'auto, rubata, secondo le prime informazioni, alla direttrice. Secondo le testimonianze si sono espressi in italiano senza inflessioni dialettali. L'allarme e' stato lanciato attorno alle 9. Sul posto la Polizia, con squadra Volante, Mobile e Scientifica. Indagini e ricerche in corso.

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Spacciava droga ai minori, rifugiato arrestato a Pescara

Un rifugiato straniero di 25 anni originario del Gambia, P.B. e' stato arrestato a Montesilvano dagli agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Pescara, in collaborazione con personale della Squadra Volanti, nell'ambito di un'attivita' di contrasto allo spaccio di stupefacenti.

Il giovane e titolare di un permesso di soggiorno per richiesta asilo politico e ospitato presso un hotel di Montesilvano, in quanto poco prima aveva venduto due dosi di marijuana a due ragazzi di 13 anni. Fermato in via Ariosto, in due palazzine gia' oggetto in passato di alcune operazioni contro lo spaccio di sostanze stupefacenti e il commercio di merce contraffatta, il 25enne, una volta bloccato, e' stato trovato in possesso di un involucro contenente un'altra dose della stessa sostanza.

I due minori, invece, che hanno dichiarato di aver comperato droga anche in altre occasioni nella medesima zona, sono stati riaffidati alle rispettive famiglie, come disposto dalla Procura per i Minorenni dell'Aquila che e' stata interessata del caso.

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Accesso agli atti del Forum H2O, inquinanti anche a L’Aquila

"Tracce di Toluene sono state riscontrate anche all'Aquila nei campioni di acqua del 5 e dell'8 maggio. Inoltre nelle acque dei laboratori Infn, a scarico, il 12 maggio e' ricomparso in tracce anche l'1,2,4 trimetilbenzene". Lo rende noto il Forum H2o che, insieme alla Stazione Ornitologica Abruzzese (Soa), ha effettuato un accesso agli atti e sottolinea che "i documenti arrivati, dopo Pec e telefonate di sollecito, aggiungono ulteriori informazioni sull'aquilano, dove dal 5 maggio diversi cittadini avevano segnalato cattivo odore nell'acqua ai rubinetti". Il Forum fa sapere anche che "l'Arta ha pubblicato sul suo sito i risultati dei campionamenti del 12 maggio relativi al versante teramano: a parte tracce residue di Toluene su alcuni campioni, si evidenzia nel campione raccolto presso i Laboratori Infn, con le acque a scarico per i lavori in corso, la presenza in tracce (0,2 microgrammi/litro) di 1,2,4 trimetilbenzene, una delle sostanze usate in grande quantita' (1250 tonnellate) nei laboratori nell'esperimento Borexino. Con tutta evidenza permangono problemi nell'uso delle sostanze per gli esperimenti". "Sempre ieri - aggiungono gli ambientalisti - abbiamo scritto una nuova nota agli enti per ribadire che, considerata anche la via di contaminazione che si e' avuta con il Toluene, le sostanze potenzialmente rischiose presenti nei tunnel potrebbero essere centinaia, la stragrande parte delle quali non monitorata. A tal proposito abbiamo citato nella lettera recentissime ricerche che evidenziano la presenza in tunnel stradali di sostanze di ogni tipo, dagli Idrocarburi Policiclici Aromatici agli ftalati, molte delle quali rilevabili solo con ricerche particolari".

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Avezzano, scoperto ‘magazzino’ della droga, tre arresti

Un'abitazione della zona Sud di Avezzano sarebbe stata usata come magazzino di sostante stupefacenti. L'hanno individuata i Carabinieri che, in un'operazione, hanno trovati nascosti nei mobili e in mansarda svariati panetti di hashish per oltre 10 kilogrammi complessivi e circa 600 grammi di cocaina ad altissimo grado di purezza e pronta ad essere "tagliata" ed immessa sul mercato. Tre i suoi occupanti, tutti arrestati. Si tratta di persone di origine marocchina domiciliate in citta'. Ora sono in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, si trovano ora in carcere. L'operazione e' stata condotta dai Carabinieri della Stazione di San Benedetto dei Marsi, con il supporto del Nucleo Operativo di Avezzano e una unita' antidroga del Nucleo Cinofili di Chieti.

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