Cronaca

Maxi evasione di 15 milioni di euro, una denuncia

La Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona ha concluso un'attivita' di polizia tributaria nei confronti di una societa' di capitali operante nella Marsica in vari settori commerciali, che non ha adempiuto agli obblighi previsti dalla normativa fiscale evadendo 15 milioni di euro. Il legale rappresentante della societa' e' stato denunciato all'Autorita' Giudiziaria per violazioni in materia penale-tributaria per aver omesso la presentazione delle dichiarazioni ai fini del reddito e dell'iva e per l'occultamento di documentazione fiscale. Le Fiamme Gialle peligne hanno constatato che la societa' aveva in realta' operato ed effettuato operazioni commerciali, attraverso cessioni di beni e prestazioni di servizi, conseguendo, per gli anni dal 2011 al 2014, ricavi per circa 15 milioni di euro, completamente non dichiarati ed occultati al fisco, evadendo cosi', totalmente, la tassazione diretta ed indiretta. Pur in presenza di una contabilita' frammentaria i finanzieri sono riusciti a ricostruire l'intero ciclo delle operazioni di gestione e delle cessioni di beni o prestazioni di servizi eseguite sul territorio regionale, determinando l'effettivo giro d'affari realizzato dall'impresa, nei confronti della quale sono stati constatati ricavi non dichiarati per quasi 15 milioni di euro, un'imposta evasa ai fini Ires per quasi 4 milioni di euro, un'Iva dovuta per oltre 3 milioni di euro ed un'imposta Irap per 700 mila euro.

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L’Aquila, nuovo reparto degli Alpini per gli interventi per calamita’ naturali

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha inaugurato oggi a L'Aquila il nuovo reparto del Nono Reggimento Alpini dedicato agli interventi per calamita' naturali. "Le emergenze - ha detto il capo di stato maggiore dell'Esercito, il generale di Corpo d'Armata Danilo Errico - hanno reso necessario rendere permanente la capacita' operativa dell' Esercito in questa parte del territorio a rischio sismico. La soluzione individuata e' un battaglione multifunzionale e con capacita' specialistiche, ad esso si affianchera' una ulteriore compagnia dei fucilieri che andra' ad incrementare la componente di manovra del Nono Reggimento Alpini. Questo provvedimento - ha spiegato - permettera' di assicurare quell' expertise e quelle risorse idonee per il supporto generale come ad esempio rifornimento idrico, produzione e distribuzione di energia, costruzione, riparazione e mantenimento di strade, ponti e strutture alloggiative, quanto quelle connesse alla mobilita' in particolare in ambiente innevato"

"I numeri sono di 260 unita', alcune professionilita sono gia presenti, altre necessarie verranno incrementate. Soprattutto verra' incrementato notevolmente il parco mezzi e quindi questo e' l'altro aspetto importante perche' riguarda, trattandosi di Genio alpino, di competenze specifiche che consente di operare in moltissime situazioni di possibili calamita'". Lo ha detto all'Aquila il mimistro della Difesa Roberta Pinotti. In particolare l'Orta e' un battaglione specializzato nell'emergenza postsismica e atmosferiche di stanza a L'Aquila, nella caserma Pasquali-Campomizzi, che alla fine dovrebbe essere composto da circa 300 uomini che saranno selezionati e formati e dotati di mezzi all'avanguardia. Sara' parte del Nono Reggimento Alpini, affidato al comando dell'ufficiale Fulvio Menegazzo. Entrera' in piena operativita entro un anno

"Un nuovo battaglione degli alpini, tagli ne sono stati fatti molti in passato, ora cerchiamo di razionalizzare ma anche di incrementare dove ci sono delle necessita'. Dopo molti tagli L'Aquila e la regione Abruzzo hanno una presenza militare ancora sentita ma era ancora piu' sentita nel passato. Per la prima volta con l'istituzione di questo battaglione invertiamo una tendenza". Lo ha detto all'Aquila, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, a margine della cerimonia di istituzione presso il Nono Reggimento Alpini, del Battaglione Orta da impiegare in casi di calamita' in centro Italia. "Lo facciamo - ha aggiunto il ministro - perche' serve nelle nostre missioni principali, per la difesa della Patria, avere delle capacita del Genio alpino permette di proiettarci nei teatri stranieri anche con piu' facilita' ma ci serve perche' anche l'utilizzo duale insieme alla Protezione civile e' una necessita' sulla quella dobbiamo essere sempre pronti"

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Muore a 19 anni a Pratola Peligna, fissata l’autopsia

E' stata fissata per le 11,00 di martedi' 30 maggio all'ospedale di Sulmona l'autopsia per accertare le cause della morte di Antonio Di Pillo, 19enne di Pratola Peligna. A disporla il sostituto procuratore del tribunale di Sulmona, Aura Scarsella, che, in seguito al sopralluogo dei carabinieri di Pratola Peligna, ha deciso di affidare ad un esame peritale piu' approfondito, il compito di scoprire la verita'. Il giovane e' deceduto nel primo pomeriggio di sabato scorso mentre si trovava all'interno della sua cameretta. In un primo momento si era pensato che il decesso fosse avvenuto a seguito di un improvviso malore scatenato da qualche patologia congenita. Poi alcuni indizi che i carabinieri avrebbero rinvenuto nella casa del giovane, ma soprattutto le testimonianze dei genitori e di alcuni amici del 19enne, hanno spinto i carabinieri ad aprire un fascicolo per ora contro ignoti, in cui si ipotizza una morte diversa da quella naturale

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Operazione antidroga nell’Aquilano, 14 ordinanze di custodia cautelare

Le 'fototrappole' utilizzate dai carabinieri forestali per inquadrare gli orsi e altri animali protetti, utilizzati per immortalare gli spacciatori di un' associazione a delinquere da mezzo milione di euro l'anno, che nascondevano e recuperavano la droga da boschi, canneti e rive di fiumi. Questa la peculiarita' dell'inchiesta, definita "la prima grossa operazione tra le varie articolazioni dei Carabinieri dopo l'accorpamento della Forestale", che ha portato a 14 arresti, 12 dei quali eseguiti con 2 ricercati, e 33 indagati a piede libero, condotta dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Tagliacozzo, del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) del gruppo carabinieri forestali del capoluogo e della stazione carabinieri forestali di Avezzano. In un incontro con la stampa hanno illustrato i dettagli il comandante provinciale dell'Arma, Antonio Servedio, il comandante provinciale dei carabinieri forestali, Nevio Savini, il comandante del Nipaf, Antonio Rampini, e il comandante della Compagnia di Tagliacozzo, Edoardo Commande'.

"Le due componenti dell'arma si sono integrate in ogni momento con risultati di soddisfazione", ha rimarcato Servedio, mentre Savini ha svelato che "tutto e' partito da indagini separate, allora di carabinieri e forestale, su alcuni furti in istituti scolastici e abitazioni private, poi ci sono state convergenze investigative e operative su alcuni elementi. Tutti insieme, con la procura di Avezzano, si e' deciso di unire le forze nei primi mesi del 2016". Una persona e' stata catturata a Napoli, una all'Aquila e a Sulmona e anche nel capoluogo sono stati registrati numerosi episodi di spaccio. "Durante le indagini ci sono stati tantissimi recuperi di stupefacenti - ha aggiunto - molte volte venivano occultati in zone di bosco o vicino ai corsi d'acqua o tra i canneti". Commande' ha svelato come il traffico fosse "imperniato sulla provenienza della sostanza da Milano, attraverso viaggi con auto private, che rifornivano in particolare la provincia dell'Aquila, soprattutto Avezzano, e il Teramano. In precedenza c'erano stati arresti di 4 persone, di cui 3 in flagranza. Tra i sequestri abbiamo 130 grammi di cocaina, 1,6 chili di hashish, 2 chili di marijuana - ha aggiunto - il valore dello stupefacente sequestrato e' di circa 50 mila euro, per un giro d'affari annuo dell'associazione stimato in 500 mila euro".  Il reato contestato e' l'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le misure sono state emesse dai giudici per le indagini preliminari dei tribunali dell'Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, e di Avezzano, Francesca Proietti, su richiesta dei sostituti procuratori Fabio Picuti e Lara Seccacini. L'inchiesta e' supportata da una mole definita "notevole" di intercettazioni telefoniche e ambientali, anche con l'uso di gps su alcuni dei mezzi usati per il trasporto. Gli indagati, di cui 2 donne, sono 21 marocchini 11 italiani e un afgano.

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Strada dei Parchi, Toto: corsa contro il tempo per la messa in sicurezza 


"E' corsa contro il tempo per mettere in sicurezza le Autostrade A24 e A25 che collegano Lazio e Abruzzo e che attraversano un territorio ad alta sismicita'. I lavori sono iniziati ma sono a rischio". E' quanto sostiene parlando Carlo Toto, azionista di riferimento della Toto Holding che controlla la Strada dei Parchi gestore delle due arterie. Al centro del dibattito, alcuni emendamenti alla 'manovrina' in esame alla Commissione Bilancio della Camera, che vorrebbero dirottare le risorse gia' accantonate attraverso il canone concessorio di Strada dei Parchi, dal Mit all'Anas.

"Dietro il dibattito parlamentare si rischia di perdere di vista il cuore del problema", dice Toto. I lavori per la sicurezza urgente delle due arterie sono gia' in corso, per un valore di 190 milioni di euro. "La messa in sicurezza urgente di A24 e A25 - afferma Toto - e' una priorita', peraltro chiesta proprio dal ministero delle Infrastrutture, che ha gia' approvato circa 200 milioni di interventi su 240 complessivi per la sola messa in sicurezza urgente. Spostare i termini del problema e dirottare altrove le risorse significa semplicemente non solo andare contro le norme ma anche contro il buon senso". Tre giorni fa il Governo stesso aveva gia' previsto di sostenere la Messa in sicurezza Urgente (Misu) della A24 e A25, destinando con un emendamento alla 'manovrina', le prime due rate del canone. Risorse che serviranno alla realizzazione di una parte dei lavori e prodotte dalla gestione delle due autostrade, ricorda Toto che prosegue: "Visto che il Mit ha approvato parte degli interventi di messa in sicurezza urgente per circa 200 milioni, e' necessario incrementare da due a quattro le annualita'. Garantendo cosi' l'impatto zero sulla tariffa e il completamento dell'intervento". Il costo della messa in sicurezza urgente, "non puo' ricadere sugli utenti. I lavori devono proseguire senza indugio. La sicurezza per noi e' una priorita'", ribadisce Toto. Una questione sulla quale si sono espressi anche i giudici con due pronunciamenti del Tribunale civile di Roma, l'ultimo del 22 maggio, secondo i quali, per effetto di una legge del 2013, "l'unico soggetto legittimato a ricevere il pagamento del canone concessorio da Strada dei Parchi e' il concedente, cioe' il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e non l'Anas", riferisce Strada dei Parchi. Una legge dello Stato del 2013 stabilisce che la concessionaria Strada dei Parchi deve versare il canone annuale di 56 milioni al ministero delle infrastrutture, perche' e' il Mit il proprietario e il concedente di A24 e A25. E dal 2003 ad oggi Strada dei Parchi ha gia' versato circa 670 milioni di euro per la concessione. "Se le risorse per la Misu (messa in sicurezza urgente) deriveranno dal canone - spiega Toto - non incideranno sulle tariffe". 

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Donna trovata morta a Pescara, è una 33enne di origini estoni

E' stata identificata la donna trovata morta nel pomeriggio di venerdi' in uno specchio d'acqua artificiale in un edificio in disuso, in via Tavo, nel quartiere Rancitelli, a Pescara. Si tratta di O.O., 33enne di origini estoni. L'identificazione e' stata possibile grazie al riconoscimento da parte dell'ex convivente. Ancora da accertare le cause della morte, che verranno chiarite dall'autopsia. Secondo le prime ipotesi, la donna potrebbe essere morta per annegamento o per un'overdose. Aveva infatti problemi di tossicodipendenza. Degli accertamenti si occupano i Carabinieri della Compagnia di Pescara.

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Il cadavere di una donna dell'eta' apparente di circa 30 anni e' stato rinvenuto nel pomeriggio in uno specchio d'acqua artificiale di un edificio in disuso spesso frequentato da tossicodipendenti, in via Tavo, nel quartiere Rancitelli a Pescara. I primi accertamenti hanno escluso la morte violenta. Stando alle informazioni raccolte la donna aveva problemi di tossicodipendenza: potrebbe quindi essere morta per droga o per annegamento. Il corpo della donna era riverso nella pozza d'acqua. Sul posto sono intervenuti il 118 e i Vigili del Fuoco per il recupero. Degli accertamenti si occupano i Carabinieri della Compagnia di Pescara. La donna non aveva con se' documenti e sono in corso le procedure per l'identificazione.

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‘Palermo chiama, Pescara risponde’, il Premio Borsellino ricorda la strage di Capaci

"Da venticinque anni ad oggi tanto e' cambiato nella lotta alla mafia. Direi tutto, radicalmente, perche' oggi abbiamo una polizia giudiziaria di altissimo livello e quindi dico alla gente che puo' stare tranquilla perche' abbiamo forze dell'ordine di alto profilo. Anche la magistratura ha seguito questa strada rispetto a tanti anni fa". Lo ha detto Alfredo Morvillo, Procuratore di Trapani e fratello di Francesca, la moglie di Falcone morta con lui nell'attentato di Capaci, partecipando a Pescara alla cerimonia "Palermo chiama Pescara risponde", proprio in ricordo dei magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e degli uomini della loro scorta trucidati 25 anni fa. "Nei decenni scorsi la mafia era piu' forte dello Stato proprio perche' il contrasto alla mafia non era all'altezza della situazione e dove qualcuno diceva che la mafia non c'era, questa proliferava e andava avanti indisturbata. Parliamo degli anni della Guerra di Mafia e degli omicidi eccellenti - ha aggiunto Morvillo -. Erano gli anni in cui, non appena, all'interno delle Istituzioni, nasceva un uomo coraggioso, e spinto dalla voglia di fare fino in fondo il proprio dovere, veniva facilmente individuato, isolato ed eliminato. E' accaduto a uomini delle forze dell'ordine, della magistratura, della politica e cosi' via. Cio' che stenta a cambiare oggi, in Sicilia e nel Paese tutto, nella lotta alla mafia e' la coscienza della gente e soprattutto la coscienza della politica che ha un compito molto importate, quello di lanciare dei messaggi, con comportamenti univoci e una presa di distanza netta e rigorosa da tutto quello che ha anche il piu' lontano sapore di mafia".

La manifestazione e' organizzata dall'Associazione Nazionale Magistrati - giunta distrettuale Abruzzo e dalla fondazione Premio nazionale Paolo Borsellino

"La memoria di Giovanni Falcone e delle altre vittime di Capaci, insieme a quella di Borsellino e delle vittime di Via d'Amelio, costituisce sempre piu' elemento unificante nella crescita della cultura dei cittadini, in particolare dei giovani, e delle Istituzioni, nel contrasto alle mafie e per l'affermazione dei valori della legalita' e della Giustizia". E' uno dei passaggi principali del messaggio inviato dal vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, al presidente della giunta distrettuale dell'Anm Abruzzo, Valentina D'Agostino, in occasione della cerimonia "Palermo chiama Pescara risponde".

Legnini, per "impegni istituzionali gia' assunti e non differibili" non ha potuto partecipare all'incontro. "Come e' a voi tutti noto, l'iniziativa assunta dal Csm, su mia proposta, di pubblicare gli atti che segnarono il difficile e sofferto rapporto di Giovanni Falcone con il Consiglio ha suscitato uno straordinario interesse perche' quelle pagine, finalmente desecretate, ci parlano sia delle intuizioni, dei progetti e delle conquiste di un magistrato di eccezionale valore, sia dei contrasti, delle sconfitte e della solitudine che Falcone dovette affrontare in quegli anni cosi' fertili e cosi' drammatici - prosegue Legnini nel suo messaggio -. Cio' che e' certo e' che l'eredita' di quegli anni costituisce per la magistratura e per tutti i cittadini un patrimonio inestimabile per l'oggi e per il futuro, sempre piu' necessario per sconfiggere la criminalita' e per affermare i diritti e le liberta' di ciascuno". Il vice presidente del Csm inoltre ha inviato ai partecipanti alcune copie "della straordinaria pubblicazione che raccoglie quegli atti cosi' importanti, in segno di partecipazione ed adesione del Consiglio alla vostra bella ed importante iniziativa"

"Io di Giovanni Falcone dico che era un uomo del futuro e quando lo ricordo, non ricordo solo la sua attivita' da magistrato, che e' anche quella piu' conosciuta, con il metodo Falcone che ispira ormai tutte le investigazioni. Io voglio parlare di Falcone e del suo lavoro al Ministero della Giustizia, come direttore generale dell'area penale, e proprio da Giovanni Falcone partirono i principi cardine di tutta la nostra normativa antimafia. Le norme piu' importanti furono emanate nel periodo in cui Falcone fu al Ministero, e furono il frutto delle sue intuizioni", il sottosegretario di Stato alla Giustizia Federica Chiavaroli ricorda cosi' il magistrato siciliano ucciso a Capaci, insieme con la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli uomini della scorta. "I cardini della lotta alla mafia sono la confisca dei beni, voluta da Falcone, le norme sui pentiti volute dal magistrato siciliano e il carcere duro per i capi delle organizzazioni criminali, voluto da Falcone. Per questo a me piace ricordare oggi questo lavoro di Falcone che e' meno conosciuto". Rivolgendosi ai tanti ragazzi delle scuole intervenuti oggi nella Sala Alessandrini, il Sottosegretario alla Giustizia ha poi aggiunto: "Queste giornate sono importanti perche' come diceva Antonino Caponnetto, che era colui che il pool antimafia lo aveva messo in piedi, la mafia ha piu' paura della scuola che della Giustizia, perche' prospera sull'ignoranza. E allora della cultura della legalita' e' importante parlarne anche con voi. Il messaggio che oggi vogliamo lanciare e' che non bisogna girarsi dall'altra parte, cosi' come ci ha insegnato Giovanni Falcone. Non bisogna restare indifferenti. Succede purtroppo troppo spesso che fatti gravi accadono oggi sotto gli occhi di chi si gira dall'altra parte". 

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Assalto al bancomat nel Pescarese, le cassette erano vuote

 Ladri in azione, nella notte, alla filiale di Torre de' Passeri della Caripe-Banca Popolare di Bari: con l'uso di una lancia termica, hanno asportato le cassette del bancomat che pero' sono state trovate vuote perche' lo sportello non era operativo. Insomma, si sono trovati di fronte, con ogni probabilita', uno di quei 60 bancomat di cui la Banca aveva annunciato la non operativita', nei fine settimana, "per tutelare l'incolumita' pubblica e proteggere la sicurezza delle proprie strutture" in Abruzzo dopo l'aumenti dei colpi dall'inizio dell'anno, in alcuni casi con l'esplosivo. In questo caso, il colpo e' avvenuto verso le 4.30. I ladri hanno forzato una porta d'emergenza e sono entrati nell'istituto. Con una lancia termica collegata a due bombole di ossi-acetilene hanno aperto lo sportello interno dell'Atm ed hanno portato via le cassette che avrebbero dovuto contenere le banconote che alimentano il bancomat. Sull'episodio indagano i Carabinieri della Compagnia di Popoli

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Meningite, fuori pericolo il paziente ricoverato ad Avezzano

E' fuori pericolo l' uomo di Tivoli colpito martedi' scorso da una forma di meningite non contagiosa mentre si trovava nei pressi di Avezzano e ricoverato nei giorni scorsi nel reparto di malattie infettive dell'ospedale del centro marsicano. Il paziente, cui e' stata riscontrata una meningoencefalite virale, ha superato la fase critica al punto che i medici hanno sciolto la prognosi. Se tutto il quadro clinico restera' buono il paziente, che continua ad essere sottoposto alla terapia, potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni.

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L’Abruzzo Risorge Onlus devolve fondi a tre associazioni aquilane

Sarano devoluti a tre Associazioni aquilane i fondi residui della Fondazione "L'Abruzzo Risorge Onlus" che ora si scioglie. Era stata costituita nel maggio del 2009 dal Consiglio regionale, proprio all'indomani del sisma dell'Aquila, con lo scopo di attuare iniziative di solidarieta' per le popolazioni colpite dal sisma aquilano. Lo ha annunciato stamani il Presidente del Consiglio regionale abruzzese, Giuseppe Di Pangrazio. Le associazioni individuate sono "L'Aquila per la vita onlus", "Associazione Fraterna Tau", "Associazione Abitare Insieme". L'importo destinato a ciascuna  associazione e' pari ad 25.188,72 euro. Per Di Pangrazio "la scelta di costituire la Fondazione nel 2009 fu una decisione condivisa e nobile ed i risultati conseguiti dal 2009 al 2013 lo dimostrano. Sono stati distribuiti fondi per attività meritorie in favore di centri di aggregazione, impianti sportivi ma anche in favore dei bambini rimasti orfani a causa del sisma".

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