Cronaca

Sanitopoli Abruzzo, il processo bis salta per un difetto di notifica

Salta per difetto di notifica a un avvocato difensore il processo bis davanti alla Corte d'Appello di Perugia sulla cosiddetta "sanitopoli" abruzzese a carico dell'ex governatore Ottaviano Del Turco e di altri imputati. Il difetto di notifica riguarda uno dei due difensori di Del Turco, l'avvocato Antonio Albano. La prossima udienza e' stata fissata per il 27 settembre. I giudici umbri dovranno valutare la sussistenza o meno del reato di associazione a delinquere ed eventualmente ricalcolare la pena gia' stabilita in appello dalla Corte aquilana.

La scorso dicembre la Cassazione aveva confermato la condanna di Del Turco per induzione indebita, ma aveva annullato con rinvio la condanna d'appello riguardante l'accusa piu' pesante, quella di associazione a delinquere. Un reato contestato anche all'ex segretario generale della presidenza della Giunta regionale Lamberto Quarta e all'ex capogruppo in Regione della Margherita Camillo Cesarone.

Il nuovo processo dovra' dunque rivalutare gli elementi di prova del reato associativo a carico dei tre e, alla luce della decisione, la Corte dovra' rivedere la condanna che per Del Turco in appello era stata ridotta da nove anni e sei mesi a quattro anni e due mesi. I giudici umbri, infine, sono chiamati anche a rivedere le posizioni dell'ex assessore regionale alla sanita' Berbardo Mazzocca e dell'ex assessore regionale alle Attivita' produttive Antonio Boschetti relativamente alle statuizioni civili di condanna. 

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Auricolari per superare l’esame della patente, 2 denunce a Pescara 

Alle prese con l'esame per la patente 'B', per superare la prova teorica pensa bene di usare cellulare e auricolare per comunicare con un complice all'esterno ed avere le risposte esatte, ma viene scoperto e denunciato dalla Polstrada. Protagonista dell'episodio, avvenuto stamani a Pescara, e' un 36enne indiano residente nella provincia di Teramo, finito nei guai per truffa aggravata ai danni dello Stato. Denunciato anche il complice, non ancora identificato. Nonostante l'astuto stratagemma, lo straniero non avrebbe comunque superato la prova: ha commesso 20 errori su 30 domande.

I fatti sono avvenuti nei locali della Motorizzazione, dove era in corso l'esame. A scoprire l'accaduto sono stati gli agenti della squadra di polizia giudiziaria della Polstrada di Pescara, diretta da Silvia Conti. I cittadini stranieri, in sede di esame, possono chiedere alla Motorizzazione il supporto audio per la lettura delle domande. Il 36enne - S.M., operaio che vive in Italia da cinque anni - sotto alle cuffie ufficiali, piuttosto grandi, ha messo gli auricolari del suo cellulare, facendo partire la chiamata con l'esterno. Conclusa la prova, pero', ad attenderlo all'esterno dell'aula c'erano i poliziotti. Telefono e auricolari sono stati posti sotto sequestro. 

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Università d’Annunzio, il rettore Caputi annuncia il ripristino dell’indennita’ Ima 

Il rettore dell'Universita' d'Annunzio di Chieti Pescara, Sergio Caputi, ha incontrato la Rsu e i rappresentanti delle sigle sindacali presenti nell' Ateneo e ha annunciato che l'Ima, l'indennita' mensile di Ateneo che era stata sospesa dall'agosto 2014, sara' ripristinata immediatamente e verranno corrisposte interamente le somme pregresse, probabilmente nel prossimo mese di agosto. Cio' a seguito delle ultime sentenze del Giudice del lavoro di Chieti, relative ai ricorsi presentati dai dipendenti per ottenere la reintroduzione dell'indennita', e alla luce del parere dell' Avvocatura dello Stato. Per quanto riguarda l'erogazione del Conto terzi, ovvero il riparto tra i dipendenti delle somme accantonate grazie alle attivita' esterne che l'Ateneo svolge a pagamento, prevalentemente quelle legate alle consulenze della Odontoiatria, Caputi ha sottolineato che sono appena state erogate le somme relative all'intero periodo di maturazione, cioe' gli arretrati degli ultimi due anni.

"I sindacati hanno espresso viva soddisfazione sottolineando che questo incontro segna concretamente un cambio di rotta molto positivo rispetto al recente passato - si legge in una nota della D'Annunzio - anche per questo hanno ringraziato il Magnifico Rettore chiedendo di fissare un altro incontro per approfondire i tanti punti rimasti senza soluzione o che nei mesi scorsi sono stati oggetto di vivaci polemiche. Il Rettore - conclude la nota - ha confermato la sua piena disponibilita' ad un dialogo costruttivo mirato a creare le migliori condizioni per una collaborazione piena, leale e capace di far lavorare al massimo la macchina amministrativa dell'Universita' 'G. d'Annunzio'". 

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Chieti, due condanne per l’aggressione ultrà

Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Andrea Di Berardino, ha condannato a 2 anni e 2 mesi di reclusione ciascuno, nel processo con il rito abbreviato, E.C. di 28 anni e A.M. di 25, entrambi di Chieti e appartenenti al gruppo ''89 mai domi della tifoseria neroverde''. L'accusa aveva chiesto 9 mesi. I due erano accusati, assieme ad altri due giovani teatini, che verranno processati con il rito ordinario di danneggiamento aggravato, violenza privata e porto abusivo di arma ovvero un manganello estraibile di metallo. I fatti risalgono al 29 maggio del 2015 quando, a Chieti Scalo, agendo col il volto coperto, i quattro costrinsero a fermarsi l'auto condotta da un uomo che abita in un Comune del pescarese, e danneggiarono il vetro del finestrino con un copro contundente. A bordo dell'auto si trovava anche il figlio sedicenne dell'uomo, il quale indossava una maglia del Pescara Calcio, e che il padre stava accompagnando ad un incontro di calcio previsto quel pomeriggio. L'allarme scatto' immediatamente e l'auto, una Fiat Panda con i quattro a bordo, sulla quale furono poi trovati due passamontagna ed una mazza, venne bloccata dalla Polizia un quarto d'ora piu' tardi. Il difensore di A.M., l'avvocato Gianluca Polleggioni, ha annunciato ricorso in appello.

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Portato via dalla corrente, bimbo di 6 anni annega a Roseto

E' morto sotto gli occhi dei genitori, a Roseto, trascinato via dalla corrente e con i soccorsi che si sono rivelati inutili: a perdere la vita un bimbo di sei anni, annegato mentre stava facendo il bagno vicino al pontile del molo sud. La tragedia si e' consumata in pochi istanti intorno alle 16.45, con l'allarme dato dai genitori.  La vittima si chiamava Elidion Bufi: da quanto si e' appreso il bambino, di origini albanesi, ma nato e residente con i genitori a Roseto, si trovava in spiaggia con la madre e il fratellino. Poco dopo essere entrato in acqua per fare il bagno sarebbe stato trascinato via dalla corrente ed e' annegato; inutili l'allarme dato dai genitori e il pronto intervento del 118. Sull'episodio indaga la Capitaneria di porto, che ha ascoltato la madre e altre persone presenti per ricostruire l'esatta dinamica della tragedia

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Stalking, la polizia di Vasto arresta un 50enne

Avrebbe eseguito ripetute pesanti avance telefoniche non corrisposte a partire dallo scorso febbraio cui fatto seguito minacce persino nei confronti del figlio minorenne. Per queste ragioni gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vasto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmato dal gip di Vasto, hanno arrestato giovedi' scorso un termolese cinquantenne con l'accusa di atti persecutori, interruzione di servizio pubblico, lesioni personali e minaccia nei confronti di una donna vastese. A carico del molisano anche di essersi recato negli uffici dei Servizi Sociali del Comune di Vasto dove avrebbe minacciato pesantemente gli operatori presenti danneggiando la struttura e imbrattando le mura con salsa di pomodoro. 

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Mostro’ porno a un minorenne, condannato a due anni l’autista dello scuolabus

Con il rito abbreviato e' stato condannato a due anni di reclusione l'autista dello scuolabus di Casoli arrestato lo scorso 15 febbraio, e posto ai domiciliari, per il reato di corruzione di minore. Secondo l'accusa della procura di Lanciano l'imputato, F.V., 65 anni, di Casoli, avrebbe inviato dei video pornografici sul telefonino di una ragazzina di 14 anni che trasportava quotidianamente a scuola, facendosi poi rimandare indietro foto dalla stessa minore che si doveva ritrarre completamente nuda, inducendola anche a compiere atti sessuali. Il gup Marina Valente ha anche disposto il risarcimento danni alla minore in separata sede. I fatti sarebbero accaduti tra febbraio e agosto 2016. Il pm Rosaria Vecchi aveva chiesto la pena di tre anni di reclusione, ma lo stesso gup non ha riconosciuto in sentenza l'aggravante di aver commesso il fatto in veste di autista di scuolabus, quindi di aver abusato delle funzioni di incaricato pubblico con i minori affidati per ragione di vigilanza e custodia. Il servizio di scuolabus comunale era affidato in appalto a una ditta privata.

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Truffa alla Asl di Chieti, in tre a giudizio

Tre dipendenti della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, tra medici e personale, sono stati rinviati a giudizio per le presunte accuse di truffa aggravata e falso ideologico nell'ambito di due differenti procedimenti sulle assenze da lavoro. Nel primo caso il gup Marina Valente ha fissato al 9 gennaio prossimo il processo, per concorso in truffa e falso, contro la radiologa dell'ospedale di Casoli, Orietta Pelliccioni (58), di Chieti, e il centralinista Giuseppe Caniglia (59), di Casoli. Secondo l'accusa del pm Rosaria Vecchi il centralinista timbrava il cartellino per conto della radiologa, assente dal lavoro, disponendo del suo badge per marcare entrate e uscite da febbraio a ottobre 2016. Nel secondo caso le accuse di peculato, truffa e falso riguardano invece il veterinario Nicola Travaglini (65), di Atessa, in servizio nella sede di Castel Frentano, che sara' processato il prossimo 25 ottobre. Secondo le accuse della procura di Lanciano il medico avrebbe utilizzato per ragioni personali, nel 2014, l'auto di servizio della Asl. Avrebbe inoltre presentato fogli di presenza diversi da quelli svolti e attestato falsamente i viaggi compiuti con l'auto di servizio e omesso di dichiarare quelli realmente effettuati.

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Saia, una vita per i pazienti

 Il "mestiere del medico" ecco come Antonio Saia (per tutti Totò), sindaco di San Valentino, ex parlamentare e medico condotto, oggi in pensione, ha salutato i suoi pazienti/amici con una lettera aperta carica di emozioni. Noi di www.notiziedabruzzo.it lo abbiamo intervistato qualche tempo dopo.

Lettera aperta ai miei Pazienti

Con questa mia lettera voglio avvisarVi che il 25 maggio compirò 70 anni per cui con le leggi vigenti sarò obbligato ad andare in pensione come Medico di Medicina generale convenzionato con il SSN (Medico di famiglia). 
Consultando un sito internet , ove erano riportate alcune sentenze di giudici del lavoro, avevo sperato di poter ottenere due anni di proroga, in quanto mi dispiace molto lasciare questo lavoro che per quasi 46 anni ha costituito parte fondamentale della mia vita e che avevo svolto in continuità con la stessa attività che sin dal 1921 mio Padre aveva svolto in questo nostro paese.
Per questo motivo avevo fatto richiesta di proroga alla Direzione generale della ASL, riportando le su citate sentenze , domanda che ho portato personalmente al Direttore esprimendo le motivazioni che mi avevano spinto a farla e portando i miei argomenti.
Il Direttore Generale Dott. Mancini si è impegnato a far esaminare la mia richiesta esprimendomi il suo personale desiderio di accogliere favorevolmente la richiesta e, per questo, ha sottoposto la mia istanza agli uffici del personale e legislativo della ASL di Pescara.
Purtroppo però, contrariamente alle mie aspettative, ho avuto comunicazione telefonica, (non ancora ufficiale, ma comunque ormai pressoché certa), che la mia domanda non può essere accolta perché sembra che l’articolo che consentiva la possibilità di proroga della convenzione sia stato eliminato da una norma della recente legge Fornero.

A questo punto, senza nascondere il mio profondo dispiacere nel dover abbandonare questa attività, voglio cogliere l’occasione per ringraziare di cuore tutti Voi che nel corso di tanti anni mi avete dato la Vostra fiducia e con essa mi avete dato l’opportunità di svolgere questo che credo che sia uno dei lavori più gratificanti che un uomo possa fare.
Insieme al ringraziamento voglio anche scusarmi se qualche volta, oberato dal notevole lavoro e soprattutto dal notevole carico burocratico a cui negli ultimi tempi siamo stati sottoposti, non sono stato pienamente disponibile e/o ho manifestato qualche segno di nervosismo o insofferenza: tali manifestazioni non erano rivolte a Voi ma proprio a queste incombenze che hanno rovinato e continuano a rovinare una professione delicata ed importante come quella del medico di famiglia.

Vi domanderete, ed anch’io lo domanderò a me stesso, cosa farò a partire da domani. In questo momento non sono in condizioni di deciderlo ma è certo che, se e quando potrò, non farò mancare, se richiesto, un consiglio e possibilmente anche un aiuto a chiunque di Voi me lo sollecitasse.
Questo è il minimo che potrei fare per dimostrarvi la mia gratitudine per l’arricchimento umano, sociale e professionale che mi avete consentito e per la fiducia che mi avete accordato in tanti anni.

San Valentino, 15.05.2017 Totò Saia


 

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A Francavilla l’VIII edizione di Filosofia al mare

Torna anche questa estate un’iniziativa culturale che il Comune di Francavilla da anni e in maniera sempre più convinta inserisce nel suo programma: “Filosofia al Mare”. La formula è già nota e attesa dal pubblico: unire la grande capacità comunicativa degli invitati (filosofe e filosofi molto noti in Italia e all’estero) al loro impegno teoretico nei confronti di tematiche classiche della filosofia. Dopo il Bene e la Bellezza, quest’anno il problema con cui si cimenteranno gli ospiti di “Filosofia al Mare 2017” sarà addirittura la Verità! Il direttore scientifico della manifestazione, il prof. Carlo Tatasciore, si dice consapevole che non saranno certamente una o due o tre conferenze in più a soddisfare la richiesta di risolvere questioni come quelle che sono proposte in questo tipo di incontri in piazza.

La filosofia nasce sì dalla meraviglia, ma abitua anche a risposte penultime, mai ultime! Insomma, in qualche modo, l’insoddisfazione sulla quantità delle proposte è compensata dalla sicurezza sulla qualità delle risposte. Così il Largo Modesto della Porta di Francavilla (o l’auditorium Sirena in caso di pioggia) vedrà alternarsi nelle serate del 6-7-8 e 9 luglio (giovedì-domenica, a partire dalle ore 21,30) filosofe e filosofi come al solito di orientamento molto diverso e in dialogo più o meno diretto tra loro, ma sarà soprattutto, come sempre, il pubblico con le sue domande ad animare in conclusione gli incontri. Si comincerà, dunque, il 6 luglio con Umberto Galimberti che affronterà il tema Avventure e disavventure della verità; la sera successiva, il 7 luglio, la filosofa e parlamentare italiana, ma anche docente a Parigi, Michela Marzano parlerà della verità vissuta, quella cioè raccontata nel suo romanzo L’amore che mi resta; a seguire, la stessa sera del 7 luglio Diego Fusaro affronterà La verità come questione pratica. La sera successiva, 8 luglio, dialogheranno insieme, dopo aver svolto due discorsi diversi, Umberto Curi, che propone la domanda Che cos’è la Verità?, e Vito Mancuso, che invece affronterà un’altra domanda: Verità o Libertà? Infine, domenica 9 luglio, dialogheranno sotto un unico titolo Claudia Bianchi e Achille Varzi: La verità e altre menzogne. Nell’occasione saranno disponibili i volumi stampati da Orthotes (partner editoriale dell’iniziativa) con alcune delle relazioni sulla bellezza dell’anno scorso: Maria Bettetini e Stefano Poggi, La bellezza è quella cosa…; Umberto Curi, Il tempo della bellezza; Elena Pulcini, “Specchio, specchio delle mie brame…”. Bellezza e invidia; Franco Rella, Quale bellezza?

 

 

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