Cronaca

Lanciano, condannati per le botte ai famigliari 

Violenti contro i famigliari a cui chiedevano continuamente soldi. Con l'accusa di concorso in estorsione, tentata estorsione, minacce e lesioni personali, il gup Marina Valente ha condannato oggi, con rito abbreviato, Antonio Bomba a 4 anni e 7 mesi di reclusione, mentre la convivente Manuela Stella ha avuto 3 anni e 6 mesi.

L'uomo nel 2016 aveva raggiunto, unitamente alla compagna, un ristorante di Lanciano dove la suocera svolgeva mansioni di cuoca e l'aveva aggredita. La donna e' stata percossa, presa a calci e fatta cadere a terra dove ha battuto la testa sul pavimento, riportando lesioni. Poi l'uomo le ha sputato in faccia e ingiuriata. Dalla vittima l'imputato voleva ancora soldi, ma la suocera non ha pagato. Successivamente l'uomo si e' sfogato contro la vetrina del ristorante che e' stata infranta, infine danni alla macchina di un cliente parcheggiata fuori il locale. La giornata dell'uomo era iniziata con le botte al fratello della convivente, preso a calci e pugni nella sua abitazione, che ha riportato 15 giorni di prognosi per trauma cranio-facciale. Inoltre percosse alla nuora a cui giornalmente chiedeva soldi. Infine la brutale aggressione alla suocera raggiunta e picchiata nel ristorante dove la coppia e' giunta alle 22. Al processo due le parti civili ammesse al risarcimento danni in separata sede.

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Un 18enne si spara per gioco con la pistola del padre a Teramo

Un 18enne teramano si e' sparato un colpo di pistola alla testa con l'arma regolarmente detenuta dal padre mentre la mostrava a un gruppo di amici: il drammatico incidente e' avvenuto intorno a mezzanotte in un appartamento di Teramo. Il giovane e' stato sottoposto a un intervento chirurgico di oltre quattro ore all'ospedale 'Mazzini' dove e' ricoverato nel reparto di rianimazione, in coma farmacologico, con riserva di prognosi.

Lo studente diciottenne, vive con la famiglia in un centro della provincia e ieri sera aveva raggiunto quattro amici in quell'abitazione di Teramo. Secondo il racconto fornito alla polizia da questi, il giovane impugnava la calibro 9x21 sottratta di nascosto al genitore e la roteava puntandosela alla testa. Dall'arma, che evidentemente aveva il colpo in canna, e' partito un colpo che ha trafitto il cranio del 18enne secondo un tragitto dal tempia destra al palato, dove e' stato rintracciato il foro di uscita. Devastanti, secondo i medici, le conseguenze cliniche, con una copiosa emorragia e diverse fratture interne alla teca cranica. Sull'episodio indagano gli agenti della squadra mobile della questura di Teramo, diretti dal vicequestore aggiunto Roberta Cicchetti

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Bimbo di 15 mesi beve brillantante, e’ grave

Un bimbo di appena 15 mesi e' ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Mazzini di Teramo dopo aver ingerito accidentalmente il liquido brillantante che si usa per la lavastoviglie in casa. Il fatto e' accaduto nella tarda serata di ieri in un'abitazione di una frazione di Montorio al Vomano. Il piccolo, che era in casa con i genitori di nazionalita' albanese, ha accusato fortissimi dolori per via dell'alto potere corrosivo del liquido. Dopo il primo trattamento sull'ambulanza del 118, il bimbo e' stato ricoverato in ospedale: le sue condizioni sono gravi, ma stabili e non dovrebbe correre pericolo di vita

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Usuraio in manette a Pescara

I carabinieri della Compagnia di Pescara hanno tratto in arresto un uomo di etnia rom 36enne di Pescara per il reato di usura. Da capogiro sarebbero stati gli interessi applicati, che hanno reso impossibile il saldo del debito alla vittima.

I tassi applicati sarebbero stati nell'ordine del 50% a settimana, per un totale di 15mila euro restituiti per 10mila ricevuti in prestito. Questa l'accusa di cui deve rispondere G.S., 37enne pescarese, di etnia Rom, ora agli arresti domiciliari. Le indagini sono cominciate nel settembre scorso quando la vittima, un 43enne di Pescara, si e' presentata in caserma raccontando che nel dicembre del 2015, trovandosi in difficolta' economiche, aveva deciso di rivolgersi all'arrestato, ricevendo un primo prestito di mille euro e pattuendo la restituzione del capitale, e di ulteriori 500 euro, per la settimana successiva. Saldato il debito pero', l'uomo era tornato a chiedere alla stessa persona altri 1000 euro, alle stesse condizioni.

La vicenda e' proseguita fino al luglio del 2016 quando, per un infortunio, era stato costretto a non lavorare per un periodo, con conseguenti ritardi nei pagamenti. Da qui, l'inizio di minacce, telefonate insistenti, pressanti richieste di denaro con varie intimidazioni, fino a quando l'usuraio non ha deciso di trattenergli l'auto. A nulla e' servito il prestito che l'uomo si era fatto fare dal suo datore di lavoro: il ritardo nei pagamenti aveva infatti fatto lievitare la somma dell'ennesimo prestito da saldare a 2400 euro. Alla fine, dopo aggressioni fisiche varie, l'uomo ha deciso di rivolgersi ai carabinieri che hanno ricostruito l'accaduto, presentandosi all'ennesimo incontro dove hanno incastrato il presunto usuraio.

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Montesilvano, giovane trovato morto all’interno della Stella Maris

Un giovane e' stato trovato morto all'interno dello Stella Maris, l'ex colonia che si trova sul lungomare di Montesilvano, usata come ricovero da senzatetto e disperati. Il corpo e' di un giovane 25enne del posto; e' stato trovato all'ultimo piano dell'edificio. Poco chiare al momento le cause della morte. L'allarme e' stato dato da alcuni senzatetto presenti nella struttura. Sul posto sono intervenuti il 118, con l'ambulanza medicalizzata, e i Carabinieri, per gli accertamenti. Da quanto riferito ai soccorritori da alcune persone presenti nell'edificio, il giovane nella notte dormiva con respiro pesante e affannoso. Il 25enne si era allontanato da casa da un po' di tempo e i suoi problemi con la droga erano noti anche ai famigliari. La vicenda riaccende i riflettori sullo stato di degrado in cui versa lo Stella Maris.

«Sono profondamente colpito per la vita spezzata di un ragazzo, a causa della droga, ritrovato nell’ex colonia Stella Maris. Al di là delle sterili polemiche seguite alla diffusione della notizia, finalizzate ad accusare questa o quella Amministrazione per la mancata riqualificazione della struttura, nessuno ha avuto la sensibilità di rivolgere un pensiero verso quel giovane». Così il sindaco Francesco Maragno commenta la notizia del ritrovamento di un ragazzo senza vita all’interno della ex colonia di Montesilvano. «Sembra che il destino delle mura, per quanto prestigiose, conti di più della vita di un essere umano -  prosegue il primo cittadino -. In questa tragedia quello su cui invece dovremmo riflettere è sulla inettitudine di una società del 21° secolo che non è ancora in grado di dare una speranza ai nostri giovani e di difendere quelli più fragili, ma non per questo meno meritevoli di attenzioni, come il ragazzo ucciso dalla droga. Il mio pensiero di cordoglio va alla famiglia di quel giovane perché possa essere forte di fronte a questa immensa tragedia. Oggi ancor più di ieri siamo convinti della bontà del progetto di rivalorizzazione e riqualificazione della struttura che stiamo portando avanti da mesi, coinvolgendo l’Accademia delle Belle Arti di Roma e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. L’auspicio -  conclude Maragno -  è che Provincia e Regione convergano sulla nostra progettualità, fondata su una significativa sostenibilità economica, per rendere Stella Maris un centro di altissima specializzazione per le arti visive e nella progettazione di arti applicate per tutte le Accademie delle Belle Arti italiane, uno spazio di rinascita dell’arte, che da luogo di disperazione, possa diventare luogo rilancio dell’intero territorio.

 

 

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Raccolta porta a porta, Montesilvano Colle raggiunge l’87% della differenziata

Sono trascorsi 50 giorni da quanto l’Amministrazione Maragno ha attivato la raccolta differenziata con il metodo del porta a porta a Montesilvano Colle. La percentuale della differenziata è salita all’87% contro la media del Comune (che conferisce invece il rifiuto differenziato nei cassonetti stradali) che è del 22%.

Le 300 utenze coinvolte fra famiglie, ristoranti e bar conferiscono i rifiuti separati per tipologie esponendo i mastelli ricevuti in dotazione secondo un calendario settimanale; è stato così possibile eliminare i bidoni stradali e aumentare al contempo la percentuale di rifiuti riciclabili, diminuendo quindi considerevolmente l’impatto ambientale. Ogni contenitore è dotato di un chip di riconoscimento associato all’utenza stessa, al fine di controllare il corretto conferimento dei rifiuti.

«Oggi è una giornata speciale, nella quale festeggiamo un obiettivo eccezionale – commenta Francesco Maragno, sindaco di Montesilvano – che ha sorpreso anche noi stessi per la sua portata. La differenziata porta a porta che è stata attivata in via sperimentale a Montesilvano Colle ha consentito di differenziare una grandissima percentuale di rifiuto e di rendere ancora più bello il borgo. La dimostrazione che lavorando in sinergia e dialogo con la cittadinanza coinvolta e con l’Ati Formula Ambiente e Sapi, il nuovo gestore della raccolta che ha segnato un cambio di passo molto netto, possiamo raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi per migliorare la nostra città».

«Siamo felici di presentare oggi questi risultati – afferma Nicola Della Corina, referente di Montesilvano per Formula Ambiente – e siamo convinti che questo sia un primo passo verso una più matura consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale. I cittadini di Montesilvano Colle sono stati informati e hanno deciso di darci fiducia: abbiamo chiesto loro di cambiare le loro abitudini e l’obiettivo è stato centrato. Formula Ambiente è a disposizione della città e dei cittadini che vogliono migliorarla. Con l’Amministrazione Comunale stiamo mettendo in cantiere altri progetti per rendere la città ancora più bella e sostenibile e speriamo di poterli presentare presto».

«Questi risultati ci spronano a proseguire con la differenziata porta a porta che vedrà coinvolta una seconda zona della città. Entro giugno -  aggiunge l’assessore Valter Cozzi -  estenderemo il progetto a tutta l’area collinare di Montesilvano, nonché al quartiere PP1 e nella zona di Santa Filomena, coinvolgendo circa 4500 utenze».

Formula Ambiente è una realtà, con sede in Romagna, che opera da più di vent’anni nel settore della raccolta e trasporto rifiuti. Inserita tra le prime dieci aziende nella graduatoria nazionale del settore dei servizi ambientali, opera a Montesilvano dal 26 agosto 2016.

 

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Il comune di Spoltore aderisce alla Giornata Mondiale della Croce Rossa

 

La bandiera della Croce Rossa Italiana accanto a quella del Comune di 
Spoltore, dell'Italia e dell'Europa: da oggi sventola dalla sede del 
Municipio, per evidenziare l'adesione alla Giornata Mondiale della Croce 
Rossa e della Mezzaluna Rossa dell'8 maggio, anniversario della 
nascita del fondatore Henry Dunant: e proprio in quel giorno, ha 
annunciato il sindaco Luciano Di Lorito, sarà rinnovata la convenzione 
per i locali dove attualmente sono ospitate le attività del Comitato di 
Spoltore della CRI.

"Sostenere la Croce Rossa è un dovere" ha spiegato 

Di Lorito ricevendo la bandiera della CRI nella sua stanza assieme ad 
alcuni soccorritori. "Questo Comitato è nato grazie all'impegno del 
Comune e di questo Sindaco" ha ricordato Pierluigi Parisi, presidente 
del comitato, "oggi a Spoltore contiamo 319 volontari e due sedi, una 
amministrativa e una operativa che funziona h16. Speriamo di renderla 
presto h24, ma questo sarà possibile sempre e solo con il sostegno 
dell'istituzione comunale". "Una delle cose più belle di questi 5 anni 
da sindaco è aver rafforzato il ruolo delle associazioni, anche è più 
corretto considerare la CRI una istituzione. La sede di Spoltore aveva 
funzionato per alcuni anni, poi si era fermata e ricordo ancora quando 
scrivemmo una lettera io e Pierluigi alla Croce Rossa nazionale per 
segnalare che c'era la voglia di ripartire". Il sindaco e il presidente 
del comitato hanno firmato anche due manifesti, uno da appendere in 
municipio e l'altro per la sede della CRI, della campagna "l'ottavo sei 
tu", che quest'anno evidenzia la giornata mondiale. Accanto ai Sette 
Principi della Croce Rossa (umanità, imparzialità, neutralità, 
indipendenza, volontarietà, unità, trasversalità) l'ottavo è infatti il 
volontario stesso.

 

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Grosso petardo esplode nel cortile di casa del presidente Sebastiani

Un petardo di grosse dimensioni, simile ad una rudimentale bomba carta, e' stato lanciato nella notte, intorno alle 23 di ieri sera, nel recinto dell'abitazione del presidente del Pescara Daniele Sebastiani. Non ci sono stati danni, ma lo scoppio ha svegliato le persone che abitano nella palazzina. Subito sono intervenuti gli agenti della Volante e poi della Digos che hanno avviato indagini. Residui del petardo sono stati sequestrati dai poliziotti per essere analizzati. Nelle prossime ore gli investigatori esamineranno le immagini delle telecamere interne e di quelle posizionate all'esterno. Nella notte fra il 6 e il 7 febbraio scorsi delle persone, poi risultate vicine alla tifoseria pescarese non organizzata, avevano incendiato due auto del patron sempre all' interno della villetta in viale Riviera Nord. Per quell'episodio sono state indagate tre persone, altre due sono in via di identificazione. 

"Io non mi faccio intimidire e vado avanti per la mia strada. Ma quello che e' accaduto e' un episodio a dir poco deprecabile, considerando quello che ho fatto per Pescara e il Pescara negli ultimi cinque anni". E' il commento del presidente del Pescara Daniele Sebastiani sull'episodio. "Ero rientrato da poco - ha raccontato - e all'improvviso ho sentito un boato. Sono sceso in giardino dopo che un vigilante di uno stabilimento balneare che si trova di fronte ha suonato al campanello allarmato dal fumo". Il presidente, scosso dall'accaduto, dopo l'incendio di due sue auto tre mesi fa, ha poi aggiunto "purtroppo gli stadi sono diventati delle zone franche dove si puo' insultare chiunque, come accade da tempo all'Adriatico. Questa e' una societa' di capitali in cui io e i miei soci abbiamo il 70%. Non si puo' andare via cosi' dalla sera alla mattina. Ci sono firme da mettere e soldi da tirare fuori. Questo, vorrei dire a chi ci insulta, e' un sodalizio di persone serie che lavorano per il bene della società"

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Grande successo per Bicincittà a Pescara per promuovere la donazione sangue

Grande successo per la manifestazione “Bicincittà – Liberi di muoversi”, organizzatodall’associazione Fidas donatori di sangue di Pescara e dall’Unione italiana sport per tutti. L’evento si è tenuto questa mattina nel centro di Pescara e ha visto riversarsi in città tantissimi ciclisti di ogni età. Una città libera dalle auto, perfetta per pedalare in tranquillità. Gli amanti delle “due ruote” si sono ritrovati a Piazza Salotto, per poi muoversi lungo un percorso di 12 chilometri, non competitivi ma aperti a tutti. Il serpentone colorato di biciclette ha attraversato le vie principali della città, dalla riviera a viale Kennedy, passando per viale Marconi e viale della Pineta, fino al traguardo posto in piazza della Rinascita.

Alla manifestazione, che ha una tradizione trentennale alle spalle, hanno preso parte intere scolaresche. Bambini e ragazzi hanno ricevuto in dono il cappellino Fidas, mentre ai gruppi più numerosi sono state consegnate coppe ricordo. Inoltre, sono state regalate tre biciclette a sorteggio. I volontari Fidas, presenti con uno stand, hanno elargito sorrisi e informazioni utili per diventare donatori. Mentre il gruppo sportivo di ciclismo Fidas, guidato da Luciano Ferrero, ha preso parte numeroso alla manifestazione.

“Un successo che ci spinge a fare sempre meglio e di più per promuovere il dono del sangue”, ha detto Anna Di Carlo, presidente Fidas Pescara, “e che ci fa apprezzare la gioia di vivere in libertà in una città che può essere a misura d’uomo e soprattutto di bambino. Proprio alla città di Pescara e ai suoi abitanti”, ha aggiunto la presidente, “chiediamo di affiancarci in questo sforzo costante per aiutare chi è in difficoltà: avvicinatevi al dono del sangue, insegnate ai vostri figli che è compito di tutti noi essere presenti, e che con una semplice donazione si possono aiutare fino a tre vite”.

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Operazione anti corruzione, i Nas sgominano un’organizzazione di noti professionisti

Una vera e propria organizzazione a cui avrebbero partecipato dirigenti medici, un dirigente del Ministero della Salute e diversi manager del campo farmaceutico per pilotare il 'business' - perche' tale era per loro - delle cure palliative e delle terapie del dolore. E' questo quanto ha scoperto la Procura della Repubblica di Parma grazie al lavoro dei Nas dei Carabinieri della citta' emiliana.

Una organizzazione criminale che sarebbe stata in grado di effettuare ricerca non autorizzata su pazienti in alcune strutture di Terapie del Dolore dell'Universita' di Parma e della regione Emilia-Romagna, di organizzare convegni medici sul controllo diretto delle stesse aziende farmaceutiche ed anche pilotare le pubblicazioni scientifiche. Secondo il pm Giuseppe Amara, ideatore e vertice dell'organizzazione era un luminare nel campo della terapia del dolore tanto da essere uno dei principali artefici della legge 38 che regolamenta il settore. Sarebbe stato lui nel 2015 a costruire la fitta rete di interesse che ha portato alla creazione di due societa' di comodo per il riciclaggio del denaro illecito e che permettevano di acquistare immobili, auto di lusso ed anche uno yacht 'Pasimafi V' che era in suo uso.

Nel dettaglio, e' stato rivelato dai Carabinieri nel corso di una conferenza stampa, oltre a Fanelli agli arresti domiciliari si trovano anche altri professionisti mentre sono 17 le aziende coinvolte nella vicenda. 

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