Cronaca

Stanziati 100mila euro per ristrutturazione Istituto Agrario di Villareia di Cepagatti


Viva soddisfazione viene espressa dal sindaco di Cepagatti,
Sirena Rapattoni, per lo stanziamento, da parte della Regione, di 100mila euro destinati ai lavori di ristrutturazione dell'IPSAA di Villareia di Cepagatti.

"La Giunta regionale ha deliberato di riprogrammare fondi per complessivi 550mila euro derivanti da economie sul Par-Fsc 2007/2013 - spiega Rapattoni - Una parte di queste risorse, 100mila euro, è stata
destinata ai lavori di riqualificazione delle pareti e dei solai dell’Istituto Agrario. Una buona notizia per la nostra comunità, per gli studenti, per la dirigente scolastica, i docenti e il personale, che sono stati costretti a trasferirsi all'Agroalimentare, a febbraio scorso, a causa delle infiltrazioni di acqua. Anche le famiglie, che si sono battute con determinazione, possono tirare un sospiro di sollievo. L'auspicio, ora, è che i lavori inizino al più presto per il bene della scuola e degli alunni. Per questo motivo, come amministrazione comunale, manterremo alta l'attenzione e solleciteremo gli enti preposti affinché i tempi siano brevi. Ringrazio il Presidente D'Alfonso e l'assessore Sclocco che mi hanno subito comunicato la notizia. Sono stata costantemente in contatto con loro, in questi mesi, per trovare una soluzione al problema e ho sempre riscontrato grande disponibilità. Il mio ringraziamento va anche al presidente della Provincia, Antonio Di Marco, che ha seguito da vicino la vicenda con molta attenzione.  L’istituto Agrario di Villareia di Cepagatti è l’unica scuola superiore presente sul territorio ed ha tutte le carte in regola per diventare un polo attrattivo per gli studenti, che qui possono trovare una struttura scolastica immersa in un parco naturale e spazi in cui svolgere attività di ricerca e sperimentazione, anche in collaborazione con altri enti. Una realtà di straordinaria importanza se si considera che il nostro territorio è fortemente connotato da produzioni nel settore agricolo”.

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Luciano Di Lorito e’ ufficialmente il sindaco di Spoltore

Luciano Di Lorito è stato proclamato sindaco di Spoltore per la seconda volta. Questa mattina (16 giugno 2017) il presidente della commissione elettorale, Marco Bortone, ha ufficializzato la vittoria di domenica scorsa. Il sindaco confermato, nel suo breve discorso, ha ringraziato tutti quelli che lo hanno sostenuto con un particolare pensiero ai candidati consiglieri che non ce l'hanno fatta: "sono più emozionato di cinque anni fa" ha detto Di Lorito "la città ha premiato il lavoro che abbiamo fatto e la squadra. Un grande contributo lo hanno dato i candidati consiglieri, anche quelli che purtroppo non sono riusciti ad entrare in consiglio comunale".

Il presidente Bertone ha messo a verbale anche i nominativi dei consiglieri eletti, che quindi sono adesso ufficiali: nella lista del Partito Democratico sono Chiara Trulli, Lucio Matricciani, Stefano Sebastiani, Rino Di Girolamo, Loris Masciovecchio, Giordano Fedele; nella lista Insieme Carlo Pietrangelo, Roberta Rullo, Danilo Spadolini; la lista Scegli Spoltore elegge Carlo Cacciatore. In minoranza sono eletti i due candidati sindaco sconfitti, Marina Febo (l'unica della minoranza già presente nel vecchio consiglio), Filomena Passarelli (Movimento 5 Stelle); tra i candidati consiglieri entrano Andrea Sborgia e Giancarlo Febo (lista #noi pensiamo in Comune), Pierpaolo Pace e Antonella Paris (Nuova Presenza per Spoltore).

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Fossa. Svelati i resti monumentali dell’antica via Claudia Nova.

Le indagini archeologiche svelano i resti monumentali del cardo maximus della perduta città di Aveia, unica traccia superstite del basolato dell'antica via Claudia Nova.

Proseguono gli incontri tra le Amministrazioni e i soggetti interessati, per una soluzione condivisa volta a garantire sia la ricostruzione delle abitazioni sia la tutela e la valorizzazione di una delle più importanti e monumentali scoperte archeologiche del territorio aquilano.

Grandi basoli calcarei accostati gli uni agli altri con tecnica accurata e raffinata, nei quali si vedono ancora chiaramente le profonde incisioni dovute all'intenso traffico dei carri (a dimostrazione della sua rilevanza nel territorio e nella rete degli scambi): è la strada monumentale - riconducibile all'antica via Claudia Nova, di cui non si avevano finora tracce certe nella conca aquilana - scoperta nell'ambito dei lavori di ricostruzione post sisma. Un tratto integro della lunghezza di circa 30 metri e dellalarghezza stimata di 4-5 metri(la via Appia antica è larga poco più di 4 metri) affiancato da un marciapiede porticato largo oltre 2 metri e dalle adiacenti costruzioni monumentali andate distrutte.

E' così che doveva mostrarsi nel Isecolo a.C. il cardo maximus della perduta città di Aveia, punto di cerniera e contatto tra la "città alta" (di cui sopravvivono resti nel cosiddetto "torrione" del borgo medioevale) e la "città bassa" (delimitata dalle mura oggi ancora visibili nelle campagne di Osteria), tratto urbano di quell'asse stradale di rilevanza territoriale voluto dall'Imperatore Claudio per dotare di adeguate infrastrutture l'area delle conche amiternina e forconese, già interessate da imponenti e monumentali presenze insediative, da Foruli ad Amiternum, da Forcona a Peltuinum e oltre.

Della perduta città di Aveia scompare ogni traccia dal VII-VIII secolo d.C., probabilmente per i danni dovuti a catastrofi naturali (allagamenti, frane della montagna o terremoti). Nulla resta di visibile fuori terra oltre alle porzioni di mura urbiche nelle campagne e ai pochi resti sulle pendici del colle e inglobati nel borgo. La scoperta della monumentale strada,effettuata nei primi mesi dello scorso anno in via S. Eusanio - a seguito delle indagini archeologiche svolte dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila grazie ai fondi messi a disposizione dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (USRC) -offre nuove e inedite certezze alle ipotesi di ricostruzione storica dell'importante centro romano.

E’ stata dunque attivata, fin dal primo momento, una forte azione di sensibilizzazione ai fini dell’auspicabile valorizzazione dei resti monumentali che muterebbero, d’improvviso, immagine e vocazione del centro di Fossa e della sua area, dalle risorse ambientali e culturali davvero straordinarie, forse uniche. Risorse così straordinarie che obbligano, senza incertezza alcuna, gli enti, le amministrazioni, le associazioni culturali e i cittadini tutti, ad un forte impegno affinché tesori d’arte e della cultura possano assurgere a ben altri livelli di fruizione. Il Parco archeologico della Necropoli Vestina, benché aperto al pubblico saltuariamente, a solo qualche anno dalla scoperta era già conosciuto con ammirazione e stupore in ogni parte del mondo, e continue sono le richieste di informazioni e di visita.

Aveia è ubicata, nella vallata del medio Aterno, alle pendici nord-orientali di Monte Circolo e del borgo fortificato di Fossa, a soli dieci km dall’Aquila. La città romana era strutturata su terrazze urbane degradanti sul versante montano e caratterizzata da una città alta, probabilmentemonumentale, e da una città bassa che lambiva il corso del fiume Aterno, quella legata alle attività commerciali e di servizio del tratturo. Il percorso della Mura è ancora perfettamente leggibile, con il tratto monumentale meridionale che risale il versante fino al cosiddetto “Torrione” del borgo medievale. Una città romana che sembrava quasi completamente perduta, che viveva nella memoria di pochi, torna così prepotentemente a rivivere splendori e magnificenze di un antico e nobile passato. Dal 1773, allorquando l’Abate archeologo e filosofo Vito Maria Giovenazzi ebbe l’intuizione e il merito di riconoscere e identificare i monumenti di Fossa come quelli di Aveia, mai erano tornate alla luce resti monumentali così importanti. Le modalità di indagine, studio e valorizzazione dovranno contemperare le esigenze di tutela con le esigenze di ricostruzione del tessuto urbano e edilizio: Su questo delicato tema sono in corso da mesi gli opportuni e indispensabili confronti tra tutti gli enti e i soggetti coinvolti, alla comune ricerca di soluzioni di revisione progettuale, spostamento, delocalizzazione e/o ridefinizione viaria dell'intera area.

Nuovo incontro, questa mattina, tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell'Aquila e cratere, l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere USRC, il Comune di Fossa e la Provincia dell'Aquila per verificare congiuntamente le concrete possibilità di rivedere le progettazioni pregresse (interventi edilizi, rete stradale locale e rete provinciale) adeguandone le previsioni al mutato quadro della situazione e i possibili scenari di recupero e valorizzazione.

"Siamo da mesi impegnati in una attenta valutazione condivisa della situazione - affermano la Soprintendente Alessandra Vittorini e il Responsabile dell'USCR Paolo Esposito - con l'obiettivo prioritario di individuare gli strumenti e le procedure più idonee a garantire la salvaguardia e la valorizzazione di un contesto archeologico di straordinaria importanza per il territorio e il corretto svolgimento del processo di ricostruzione pubblica e privata. All'impegno congiunto profuso nella prima fase di conoscenza e indagine archeologica si è aggiunto da diversi mesi il lavoro sui tavoli tecnici interistituzionali, in cooperazione con tutti gli enti e i soggetti coinvolti. Confidiamo nella collaborazione di tutti per una celere definizione dei programmi futuri."

 

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L’Aquila, sequestrati 700mila euro di beni a società per evasione fiscale

La guardia di finanza di L'Aquila ha eseguito un sequestro di disponibilità finanziarie e di beni mobili ed immobili di 700mila euro nei confronti degli amministratori di una società del settore della costruzione di infrastrutture viarie. Dagli accertamenti contabili è emerso come la società, in liquidazione da settembre 2014 e già destinataria di un atto di accertamento emesso dall'Agenzia delle entrate, aveva maturato nei confronti dell'erario un debito Iva di 750mila euro circa. A fronte di tale posizione debitoria la società aveva avviato un piano di rateizzazione dell'imposta consistente nel pagamento di venti rate mensili da 61mila euro ciascuna, che, però, era stato interrotto dopo il pagamento della sola prima rata.

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Chieti, coop pignora la poltroncina del sindaco

Una poltroncina da lavoro ed un monitor a parete: e' quanto pignorato stamani dall'ufficiale giudiziario in Comune a Chieti, nella stanza del sindaco Umberto Di Primio, in esecuzione di un decreto ingiuntivo per 85.467 euro a favore della cooperativa sociale Girasole, struttura che si occupa di bambini in gravi difficolta' familiari, affidati dal Tribunale dei Minori ai servizi sociali. Presenti la legale rappresentante della cooperativa, Mariacarla Di Renzo e l'avvocato Luciana Di Nardo. La cooperativa, che tra gli altri servizi gestisce la Casa di Francesco, non ha piu' denaro per pagare le spese di vitto per i minori e lo stipendio a 18 dipendenti. "Non c'e' stato nessun accordo anzi il sindaco non e' stato per niente disponibile con noi - ha detto Di Nardo portando via la poltroncina. I beni mobili che abbiamo trovato all'interno sono della Banca d'Italia e del Museo Barbella quindi hanno il vincolo della impignorabilita'".

"Noi - ha proseguito - abbiamo pignorato tutto cio' che si poteva pignorare ovvero una piccola poltrona che Di Primio ha chiamato poltrona del sindaco, poi un monitor che usano quotidianamente la cui custodia e' stata affidata alla legale rappresentante della cooperativa che dovra' asportarlo. Per oggi basta cosi'. Proseguiremo con un nuovo pignoramento presso terzi, alla Banca Marche e poi, se questo nodo non si scioglie, la prossima settimana faremo la denuncia alla Procura regionale della Corte dei conti".

Per il sindaco "Parliamo di una cooperativa che dice di vantare 90.000 euro in realta' ne ha gia' ricevuti 67.000, non paga l'affitto al Comune per il locale che occupa, non paga le utenze per il locale che occupa. E quindi, prima di questa sceneggiata, forse avrebbe fatto bene a sedersi con l'amministrazione comunale, cercando una transazione fra cio' che noi dobbiamo e cio' che loro ci devono e, forse, avremmo evitato tutto cio' che credo non faccia bene in primis alla cooperativa ma nemmeno all'immagine del Comune".

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Tim porta la fibra a 200 megabit in 18 comuni dell’Abruzzo

TIM accelera con la banda ultralarga in Abruzzo e lancia la connessione super-veloce fino a 200 megabit in 18 comuni. L'iniziativa e' il risultato degli investimenti e dell'upgrade tecnologico che TIM ha realizzato sulla rete in fibra ottica in tecnologia FTTCab (fiber to the cabinet): raddoppiata la velocita' massima dei collegamenti resi disponibili a cittadini e imprese, che passa da 100 a 200 megabit in download e 20 in upload. Questo l'elenco dei 18 Comuni raggiunti dalla fibra a 200 megabit: Alba Adriatica (Teramo), Avezzano (L'Aquila), Chieti, Giulianova (Teramo), Lanciano (Chieti), L'Aquila, Martinsicuro (Teramo), Montesilvano (Pescara), Ortona (Chieti), Pescara, Pineto (Teramo), Rocca San Giovanni, San Salvo (Chieti), Silvi (Teramo), Spoltore (Pescara), Teramo, Tortoreto (Teramo), Vasto (Chieti). L'operazione di upgrade tecnologico potra' essere richiesta in maniera gratuita dai clienti che hanno gia' attiva un'offerta fibra fino a 100 Megabit e sono attestati sugli armadi stradali predisposti con la nuova tecnologia e-vdsl. Il lancio dei nuovi servizi in fibra ottica a 200 Megabit e' il risultato del forte impulso che TIM sta dando allo sviluppo della rete in fibra ottica sul territorio nazionale, grazie agli investimenti previsti per il triennio 2017-2019, pari a circa 11 miliardi di euro in Italia, di cui circa 5 miliardi dedicati esclusivamente allo sviluppo delle reti a banda ultralarga fissa e mobile. 

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Malore in campagna fatale, uomo trovato morto sotto al trattore

Non era rientrato all'ora di pranzo. Per questo la figlia e' andata in campagna a cercarlo, ma lo ha trovato morto, sotto al trattore gommato che stava guidando. L'uomo, Nicola Mancini, 65 anni, di Casalanguida, ha avuto un malore molto probabilmente a causa del caldo e poi un infarto. A nulla sono valsi i tentativi dei sanitari del 118 di rianimarlo. Il 65enne e' stato trovato imprigionato dal mezzo agricolo. Le indagini sull'incidente sono affidate ai carabinieri della compagnia di Atessa. Sul posto anche agenti della locale polizia municipale.

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Rapino’ ufficio postale nel Teramano, condannato a tre anni

A fine 2016, insieme a un complice, si era reso protagonista di una rapina all'ufficio postale di Campovalano di Campli. Un'accusa che questo pomeriggio, al termine del rito abbreviato davanti al giudice Domenico Canosa, e' costata a un 36enne teramano una condanna a tre anni e una multa di 800 euro. Il pm Enrica Medori aveva chiesto la condanna a tre anni e mille euro di multa. L'uomo, insieme a un 37enne che per la stessa vicenda ha patteggiato una pena a due anni nel marzo scorso, era stato raggiunto a gennaio da un'ordinanza di custodia cautelare al termine delle indagini condotte dalla squadra mobile della Questura di Teramo. Secondo quanto ricostruito all'epoca dagli agenti, mentre il complice avrebbe fatto da palo aspettandolo a bordo di un'auto con tanto di lampeggiante, il 36enne si sarebbe introdotto nell'ufficio postale puntando un coltello alla gola di un'impiegata e costringendola a consegnargli i soldi. Poi, con un bottino di poco piu' di 300 euro, i due sarebbero fuggiti senza lasciare traccia. Almeno fino a due mesi dopo, quando gli uomini della squadra mobile, diretti da Roberta Cicchetti, non li hanno identificati grazie a una serie di testimonianze e riscontri telefonici. All'uomo, nel corso del processo con rito abbreviato, sono state concesse le attenuanti equivalenti alle aggravanti. La perizia chiesta dal suo legale, l'avvocato Gianfranco Di Marcello, aveva infatti riconosciuto all'uomo un disturbo borderline di personalita' con semi infermita'.

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Appello per la donazione di sangue

Aumentano le richieste di sangue, ma diminuiscono le donazioni, con il risultato che per l'estate si rischia l'emergenza. Da qui l'appello della Asl di Pescara, Fidas e Avis in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue. Nella provincia del capoluogo adriatico vengono effettuate annualmente 22mila donazioni, da circa 12mila donatori. Il punto della situazione e' stato fatto nel corso di una conferenza stampa a Pescara. Presenti il direttore generale della Asl, Armando Mancini, il direttore sanitario aziendale, Valterio Fortunato, il direttore del Centro trasfusionale della Asl, Patrizia Accorsi, la presidente della Fidas Pescara, Anna Di Carlo, e il direttore sanitario dell'unita' di raccolta Avis Pescara, Aldo Spano'. "Qui non ci sono problemi - ha detto Mancini - ma non vuol dire che non li avremo. In Italia c'e' un trend particolare, che, in alcuni casi, come ad Ancona, ha portato alla chiusura delle sale operatorie, anche per interventi di routine, proprio per la mancanza di sangue. Per ora non ci sono problemi e i centri trasfusionali gestiscono le donazioni nel migliore modo possibile, cosi' da evitare picchi. Sul tema, pero', e' necessario sensibilizzare tutti". "L'Abruzzo - ha detto Accorsi - ultimamente e' tra le cinque regioni italiane in carenza. Vuol dire che deve prendere il sangue anche da fuori regione. Il problema e' che le donazioni stanno diminuendo ovunque. Il sangue non serve solo in caso di disastri, quando tutti diventano piu' buoni. Per una sanita' efficiente serve continuita'. Donare e' importante anche per se stessi, in quanto si viene sottoposti a una serie di esami gratuiti, che si ripetono nel tempo, e comunque ogni volta che si va a donare". Dal canto suo Di Carlo ha sottolineato che Fidas e' al lavoro per sensibilizzare, soprattutto i giovani, anche con attivita' mirate nelle scuole. Serve anche supporto di personale - ha sottolineato - da parte del centro trasfusionale". Tante le iniziative promosse da Fidas nel corso dell'anno, come quella di stasera, al teatro Circus di Pescara, con uno spettacolo che iniziera' alle 21. "C'e' poco ricambio tra i donatori anziani, che non donano piu', e i giovani - ha spiegato Spano' - Il sangue serve molto e serve sempre. Tutti quelli che sono in buona salute possono donare". Fortunato ha ricordato che "la nostra Asl lavora in modo particolare perche' c'e' il centro regionale di Ematologia, con pazienti provenienti da tutte le province ed un grosso consumo di sangue".

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Stop all’uso d’acqua potabile in due strade a Pescara

Resta in vigore, fino al supplemento di analisi deciso da Asl e Aca che sara' reso noto venerdi' 16, l'ordinanza di divieto di utilizzare l'acqua potabile a Pescara in 15 abitazioni di via Spartaco e via dei Marsi. Lo rende noto il vice sindaco e assessore alla Protezione Civile Antonio Blasioli. "Abbiamo ricevuto una nota dell'Aca circa la situazione della rete idrica di via Spartaco e via dei Marsi, dove erano stati avvertiti odori di cui si sta accertando natura e provenienza. Per tutelare la salute dei cittadini interessati dalla criticita', in tutto 15 abitazioni, ieri e' stata firmata un'ordinanza sindacale che vieta l'utilizzo a usi potabili dell'acqua dei rubinetti. A seguito di sopralluogo svolto oggi da Asl e Aca, la Asl ha disposto un supplemento di analisi il cui responso sara' ufficializzato venerdi'. Fino a quella data resta il divieto. Nel frattempo l'Aca sta provvedendo a distribuire bottiglie di acqua alle abitazioni interessate dal divieto, con cui potranno provvedere agli usi alimentari"

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