Uno studio realizzato dall'Unicef Abruzzo e pubblicato sul Journal of Nutritional Health and Food Science, attesta che i profili di rischio legati ai disturbi alimentari sono piu' elevati tra i ragazzi che vivono nella zona del cratere Aquilano che nelle altre localita' della regione. I traumi generati dal terremoto, in sostanza, continuerebbero ad esercitare un'influenza nefasta sulla salute dei piu' giovani. "Il terremoto e' finito, ma esiste ancora nelle vite delle persone - dice Annamaria Cappa Monti, presidente regionale dell'Unicef, a margine della conferenza di presentazione che si e' tenuta questa mattina a Pescara -. Soprattutto i piu' piccoli si sentono soli e abbandonati, si sono ritrovati senza una casa e senza amicizie, e tutto questo ha minato a fondo la loro psiche, tanto che anche il consumo di sostanze alcoliche in quelle zone inizia in eta' piu' bassa". Secondo la presidente dell'Unicef non e' stato fatto abbastanza per restituire ai piu' giovani un clima di normalita'. "Con la ricostruzione sono state realizzate tante splendide opere - rimarca Cappa Monti - ma tutti gli studi psicologici dicono che la prima cosa da fare e' ricostruire sulla base delle esigenze dei bambini e dei ragazzi". Lo studio e' stato realizzato su un campione di 434 studenti con un eta' compresa tra i 13 e i 14 anni. I disturbi alimentari presi in esame sono l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. Dal confronto tra i ragazzi che vivono nella provincia dell'Aquila e quelli che risiedono nella fascia costiera emerge, in particolare, che tutti i valori relativi alle scale di rischio di disturbo alimentare, alle scale psicologiche e ai punteggi compositi di rischio di disturbo alimentare, risultano piu' elevati nel primo caso. Per scale di rischio di disturbo alimentare si intendono l'impulso alla magrezza, bulimia e insoddisfazione per il corpo, mentre le scale psicologiche si riferiscono a bassa autostima, alienazione personale, insicurezza interpersonale, alienazione interpersonale, deficit interocettivi, disregolazione emotiva, perfezionismo, ascetismo e paura della maturita'. I punteggi compositi di rischio di disturbo alimentare, infine, riguardano inadeguatezza, problemi interpersonali, problemi affettivi, ipercontrollo e disadattamento psicologico generale.
Leggi Tutto »Coralli e pesci tropicali sequestrati all’aeroporto di Fiumicino
Quasi due tonnellate di coralli vivi ed oltre 25mila esemplari di pesci tropicali per valore complessivo di 250mila euro, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Fiumicino e dal Corpo forestale dello Stato all'aeroporto romano. L'indagine, coordinata dal pm di Civitavecchia Mirko Piloni, e' partita dal controllo di alcune spedizioni in arrivo dall'Indonesia e da Singapore che erano apparentemente regolari in quanto corredate di tutta la documentazione doganale e delle certificazioni necessarie per l'importazione degli animali a San Marino. Gli uomini della Guardia di Finanza e quelli della Forestale hanno pero' scoperto che i pesci e i coralli, grazie alla compiacenza di un grossista di Monterotondo, in provincia di Roma, non sarebbero mai finiti all'azienda di San Marino destinataria della spedizione. Gli animali sarebbero invece stati smistati in diversi negozi specializzati della province di Ravenna, Latina, Roma, Frosinone, Pescara, L'Aquila, Campobasso, Napoli, Salerno, Potenza, Siracusa e Catania, violando cosi' la normativa italiana ed internazionale, tra cui la convenzione di Washington che tutela le specie di flora e di fauna in via di estinzione, alle quali appartengono la maggior parte di quelle sequestrate. Sia i coralli sia i 25mila pesci sono stati salvati e trasferiti in sicurezza all'acquario di Livorno ed al museo di Storia Naturale di Calci, in provincia di Pisa, specializzati nella cura e nel sostentamento di questi animali
Seguendo il camion carico di coralli e pesci, i finanzieri hanno inoltre scoperto che gli animali venivano smistati in un piazzale nei pressi dell'aerea Cargo city dell'aeroporto di Fiumicino, senza il minimo rispetto delle procedure per il trasporto della fauna tropicale. Il titolare della societa' di Monterotondo e altre cinque persone sono cosi' state denunciate, a vario titolo, per i reati di maltrattamento di animali, violazioni alle leggi e regolamenti inerenti l'importazione e commercializzazione di specie animali protette dalla Convezione di Washington e contrabbando aggravato.
Leggi Tutto »Truffe nel chietino, arrestati due romani
Millantato credito, truffa e falsita' materiale i reati per cui i carabinieri del nucleo operativo di Chieti, in collaborazione con i carabinieri di Roma e Civitavecchia e in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Chieti Luca De Ninis, hanno arrestato due uomini: Walter Rizzo, 43 anni, e Attilio Fagiani (48). Rizzo e' nel carcere romano di Regina Coeli, Fagiani ai domiciliari. I particolari sono stati resi noti a Chieti, nel corso di una conferenza stampa, dal maggiore Federico Fazio, comandante della Compagnia Carabinieri, e dalla tenente Maria Di Lena, comandante del Nor. L'indagine, che si e' avvalsa di intercettazioni telefoniche, e' partita la scorsa estate dalle denunce presentate ai carabinieri da tre persone, fra Chieti e Francavilla al Mare. I tre, una donna 'agganciata' attraverso un sito di incontri, e due uomini, lamentavano di essere stati truffati da una persona che si spacciava per Marco Bergamini, capitano dei Nocs, affermando di essere stato destinatario addirittura di un encomio da parte del ministro Alfano. L'uomo - secondo le indagini in realta' Rizzo - avrebbe lasciato intendere alle vittime di essere in grado di agevolare acquisti tramite le aste del Tribunale fallimentare di Roma con la mediazione di un curatore molto influente nella Capitale. Inoltre, di essere in grado di acquistate orologi Rolex, I Phone e altri oggetti a prezzi particolarmente convenienti.
In cambio chiedeva una provvigione di qualche centinaio di euro, soldi a suo dire necessari per fare regalie al curatore o al giudice da ingraziarsi. Inoltre quando era in compagnia delle vittime di turno, faceva in modo da farsi contattare telefonicamente dal presunto curatore, il sedicente agente immobiliare Fagiani, il quale a sua volta le rassicurava sull'istruzione della pratica e sull'imminente arrivo dell'oggetto richiesto. Il meccanismo truffaldino si e' inceppato quando una delle vittime, insospettiva dal comportamento sfuggente di Rizzo, che si faceva negare al telefono arrivando a sostenere di essere rimasto ferito in servizio da un colpo di pistola o dicendo di essere in missione all'estero, ha presentato una denuncia informando anche le altre vittime con le quali aveva rapporti di conoscenza. La truffa ha fruttato circa 20.000 euro, diecimila dei quali sborsati dalla sola donna.
Leggi Tutto »Scontro auto-bici, grave un anziano a Pescara
Un 80enne di Pescara e' ricoverato in gravi condizioni in ospedale per le lesioni riportate in seguito ad un incidente stradale tra un'automobile e una bici avvenuto nel primo pomeriggio in via Tirino, nel capoluogo adriatico. L'anziano, in sella alla sua bici, percorreva la strada in direzione mare-monti, quando si e' scontrato con una Fiat Panda, condotta da una 66enne di Picciano, che procedeva nello stesso senso di marcia. Subito soccorso, e' stato trasportato in ospedale. Dei rilievi si e' occupata la Polizia municipale
Leggi Tutto »Sicurezza sul fiume Pescara e centri commerciali, Wwf diffida la Via
Una diffida al Comitato regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale perche' rifiuti di prendere in considerazione la documentazione sulle opere di messa in sicurezza ai fini idraulici del tratto golenale del fiume Pescara nel quale e' stato realizzato il centro commerciale Megalo' di Chieti, e la realizzazione nella stessa area di ulteriori edifici commerciali, ovvero del cosiddetto Megalo' 2, e' stata presentata di recente dal Wwf Chieti Pescara, unitamente all'avvocato Francesco Paolo Febbo, in relazione al progetto proposto dalla Sirecc srl di Imola e dalla Sile.
''La messa in sicurezza dell'area risulta essere un intervento prescritto dal Genio Civile in quanto indebitamente non attuata nella precedente fase di cantiere", dice Nicoletta Di Francesco, presidente del Wwf Chieti Pescara. "L'area in cui si vorrebbe costruire Megalo' 2 allo stato attuale dei fatti e' in zona P1, quella cosiddetta a pericolosita' limitata, nella quale le norme tecniche del Piano stralcio di difesa dalle alluvioni prevedono il divieto assoluto di qualsiasi intervento edificatorio", aggiunge Di Francesco..
Il Wwf ha anche presentato proprie osservazioni sulle ''Opere di laminazione delle piene del fiume Pescara, le cosiddette casse di espansione, giudicate eccessivamente onerose ''a fronte di una probabile scarsa efficacia e di sicuri danni per il territorio''.
Leggi Tutto »Teramo, altre 10 ordinanze di sgombero
A seguito dei danni causati dal sisma dello scorso 30 ottobre, oggi il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi ha emanato 10 nuove ordinanze di sgombero, che hanno coinvolto altrettante famiglie a Fonte Baiano, viale Bovio e via Brodolini. Una ordinanza ha riguardato una palazzina Ater di San Nicolo'. Oltre questo, sono state chiuse le Chiese di Castagneto, Colle Santa Maria e Villa Turri. Delle 8 famiglie che si sono recate al Centro operativo comunale per la scelta della destinazione dopo lo sgombero, 5 hanno optato per l'autonoma sistemazione e 3 per le strutture ricettive, tra quelle convenzionate ed operanti a Teramo e quelle della costa.
Leggi Tutto »Folle inseguimento sulla A/14, arrestati due albanesi
Inseguimento a tutta velocita' sull'autostrada A/14, con tanto di tentativi di speronamento ai danni della Polizia stradale. La folle corsa, ieri sera, in direzione Nord, tra i caselli di Citta' Sant'Angelo e Mosciano Sant'Angelo, si e' conclusa con due arresti: si tratta di due albanesi - un 25enne ed un 26enne, entrambi senza fissa dimora - che trasportavano una busta contenente oltre due chili di marijuana. Una pattuglia della Sottosezione autostradale di Pescara Nord della Polstrada ha intercettato una Volkswagen Passat con targa prova che percorreva l'autostrada.
Gli agenti, insospettiti, hanno provato a bloccare il mezzo, che pero' ha accelerato e si e' dato alla fuga. Ne e' scaturito un inseguimento che si e' concluso poco dopo il casello di Mosciano, quando la Polstrada e' riuscita a tagliare la strada al veicolo e a bloccare i malviventi. I due albanesi durante la corsa hanno lanciato dal finestrino una busta contenente 2,2 chilogrammi di marijuana, poi sequestrata. Stamattina la direttissima: i due sono stati condannati a due anni e due mesi e rimessi in liberta'.
Leggi Tutto »Fugge dai carabinieri e scappa per le campagne
Notte movimentata per i carabinieri della stazione di Cepagatti per un inseguimento conclusosi con la fuga di un uomo: intorno a mezzanotte i militari, che pattugliavano la zona di Villanova e Cerratina del Comune di Cepagatti, hanno notato una Fiat Punto aggirarsi apparentemente senza una precisa meta. I carabinieri, insospettiti, hanno intimato l'alt alla vettura, ma il conducente per tutta risposta, invece di frenare ha premuto sull'acceleratore per dileguarsi.
Dopo un inseguimento a forte velocità, la Punto è uscita di strada. Il conducente pero' non si e' perso d'animo ed e' riuscito ad uscire dal veicolo, dandosi alla fuga a piedi per le campagne circostanti e, complice il buio, facendo perdere le proprie tracce. L'autovettura e' invece risultata oggetto di furto denunciato ad inizio novembre in provincia di Ravenna. Nei giorni scorsi i carabinieri avevano intercettato nel pescarese una Audi A5 con una persona a bordo dopo un furto.
Sono in corso le indagini per identificare il conducente della Fiat Punto. Sempre nella serata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno arrestato un 44enne di Mosciano Sant'Angelo che, nonostante fosse sottoposto alla sorveglianza speciale di soggiorno nel proprio comune, e' stato sorpreso in via Tiburtina nel cuore della notte. Arrestato, e' stato ristretto nelle camere di sicurezza della caserma di viale d'Annunzio.
Leggi Tutto »Accusato di violenza sessuale, assolto dominicano
A giugno era finito a processo con l'accusa di aver violentato, in piu' occasioni, nel corso di un anno, la fidanzata che conviveva con lui all'epoca minorenne: un'accusa per la quale il pm Enrica Medori aveva chiesto per l'uomo, un dominicano di 31 anni, una condanna a sei anni e quattro mesi, ma dalla quale il giovane e' stato assolto dai giudici del Tribunale di Teramo perche' il fatto non sussiste; assolti anche la sorella del 31enne, finita a processo con l'accusa di minaccia, e la mamma, alla quale veniva contestato il reato di lesioni per aver aggredito in un'occasione la fidanzata del figlio. I fatti contestati al 31enne risalivano ad un periodo che andava da gennaio 2012 a febbraio 2013 quando secondo l'accusa la ragazza, che all'epoca conviveva con il giovane e la famiglia di lui e che da quella relazione ha avuto anche un figlio, sarebbe stata costretta in piu' occasioni a subire rapporti sessuali. Un'accusa che non ha retto in dibattimento, con i giudici che si sono presi 45 giorni per il deposito delle motivazioni. La ragazza, rappresentata dall'avvocato Marco Sgattoni, si era costituita parte civile nel processo.
Leggi Tutto »Via Rimini, De Martinis: “Eseguito sequestro preventivo di un appartamento”
«Anche questa mattina abbiamo posto un ulteriore tassello nel processo di riordino della situazione relativa alle case popolari di via Rimini». Lo afferma l’assessore Ottavio De Martinis che annuncia: «In collaborazione con l’Ater di Pescara e i Carabinieri, gli operatori della Polizia Locale hanno eseguito questa mattina il sequestro preventivo di un appartamento all’ultimo piano della palazzina 7 b. L’alloggio da diversi anni era stato occupato da una famiglia che senza alcun titolo era subentrata ai precedenti inquilini, regolarmente assegnatari dell’appartamento. Questa mattina, dunque, abbiamo portato a termine il sequestro preventivo che era stato disposto dal Giudice».
Durante le operazioni di sfratto, tuttavia, la famiglia ha prodotto danni all’abitazione, rimuovendo gli infissi. Questo non ha permesso la sua immediata consegna, nonostante fosse già stato individuato dall’ufficio comunale, il regolare assegnatario. «L’appartamento dovrà dunque essere murato, in attesa di eseguire le operazioni di ripristino. Questo purtroppo - conclude De Martinis - è l’ulteriore segnale dell’assoluta mancanza di rispetto delle regole e senso civico di chi, non solo occupa abusivamente un’abitazione, ma impedisce che chi ne ha realmente diritto ne entri in possesso. Non ci faremo scoraggiare da tutto questo e proseguiremo speditamente per ripristinare i giusti diritti di chi attende».
Nei prossimi giorni verrà eseguito anche un secondo sequestro preventivo.
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