Cronaca

Coronavirus, quarto decesso a Castiglione Messer Raimondo

Quarto decesso, nel giro di pochi giorni, di una persona risultata positiva al Covid-19 a Castiglione Messer Raimondo dove si sono registrati oltre 25 casi tanto da esser stato inserito, insieme ad altri cinque Comuni, nella zona rossa istituita dal governatore dell'Abruzzo Marco Marsilio con l'obiettivo di contenere la diffusione del contagio. La vittima e' una donna di 65 anni che era ricoverata all'ospedale di Teramo. Secondo quanto si apprende aveva patologie pregresse. Si tratta del 'paziente 1' di Castiglione: e' la prima persona risultata positiva in paese. Altri tre persone - tre uomini - sono morte negli ultimi giorni. Il bollettino ufficiale della Regione Abruzzo, diffuso nel pomeriggio, parlava di 17 vittime nelle quattro province. Sette le persone morte solo all'ospedale di Pescaranelle ultime 24 ore. 

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San Giovanni Teatino: vietate attività motorie e sportive all’aperto

Nuova stretta da parte del Comune di San Giovanni Teatino, per arginare il più possibile il rischio di contagi da Covid-19. Il Sindaco Luciano Marinucci, infatti, ha firmato stamattina un’ordinanza con la quale sono vietate, su tutto il territorio comunale, le attività motorie e sportive all’aperto. Fra le altre misure dell’ordinanza, inoltre, c’è quella relativa alla possibilità di attendere alle esigenze primarie degli animali d’affezione solo per il tempo strettamente necessario, nei pressi della propria abitazione e non oltre il raggio di 400 metri. Anche gli approvvigionamenti alimentari o quelli relativi ad altri beni di primaria necessità, devono essere effettuati presso l’esercizio più prossimo al luogo in cui si abita e gli spostamenti devono essere effettuati tramite il percorso più breve per raggiungere il luogo di destinazione. L’ordinanza ha effetto immediato fino al 3 aprile 2020, in relazione a quanto previsto dal D.P.C.M 8 marzo 2020 e dal D.P.C.M del 9 marzo 2020.

“Questo provvedimento si è reso necessario – spiega il Sindaco Luciano Marinucci – perché non tutti hanno compreso appieno la strettissima necessità di rimanere in casa e di muoversi il meno possibile, solo ed esclusivamente per comprovate esigenze. Siamo in piena emergenza e non è più possibile tollerare comportamenti che mettano a rischio la salute collettiva”.

Anche per gli Uffici Comunali si è resa necessaria un’ulteriore riduzione della possibilità di accesso: fino a nuove comunicazioni, resteranno aperti solo l’Ufficio Protocollo (da lunedì a venerdì: ore 10.00 – 12.00) e l’Ufficio Anagrafe (Lunedì: ore 8.30 – 12.30; Mercoledì: ore 8.30 – 12.30; Giovedì: ore 15.30 – 17.30). Tutti gli altri Uffici sono contattabili telefonicamente (085444461) o per via telematica (tutti gli indirizzi email e i numeri di telefono sono reperibili sul sito istituzionale del Comune di San Giovanni Teatino).

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Montesilvano, attivato servizio per famiglie con disagio economico

Il numero telefonico di sostegno psicologico, gestito dall’Azienda speciale per i servizi sociali, servirà anche per le necessità delle famiglie indigenti. Il numero 0854481326 potrà essere contattato dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 14.

“Abbiamo attivato, tramite l’Azienda speciale, un servizio per le famiglie in stato di fragilità – spiega l’assessore alle Politiche sociali Barbara Di Giovanni -, che richiedono un aiuto per il rifornimento di generi alimentari e di beni di prima necessità. Alcune persone iniziano ad avere difficoltà economiche e non riescono a pagare l’affitto mensile. In questo momento vivono uno stato di disagio soprattutto a causa della perdita di lavoro. Per questo è stato istituito un coordinamento per la gestione degli interventi dell’inclusione sociale, in collaborazione con la Caritas e attraverso il Pis (Pronto intervento sociale). Le richieste di famiglie in stato di disagio vengono gestite attraverso la Caritas, che consegna a domicilio pacchi alimentari e pasti, quando c’è la reale impossibilità di uscire oppure indichiamo loro l’emporio solidale, in corso Umberto a Montesilvano, per il ritiro di alimenti. Ci sono anche nuclei familiari nuovi, che prima di questo periodo non erano seguiti dall’Azienda speciale e altri invece supportati già da tempo dall’inclusione sociale. Prosegue invece il servizio di sostegno psicologico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14 con gli assistenti sociali, che filtrano le telefonate per le psicologhe. Ogni giorno chiamano decine di persone, anche da comuni limitrofi, per gestire lo stress e gli stati d’ansia generati da questo periodo difficile”.

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Coronavirus, dal Comune di Montesilvano un aiuto per le famiglie in disagio economico

"Abbiamo attivato, tramite l'Azienda speciale, un servizio per le famiglie in stato di fragilita' - spiega l'assessore alle Politiche sociali Barbara Di Giovanni -, che richiedono un aiuto per il rifornimento di generi alimentari e di beni di prima necessita'. Alcune persone iniziano ad avere difficolta' economiche e non riescono a pagare l'affitto mensile. In questo momento vivono uno stato di disagio soprattutto a causa della perdita di lavoro. Per questo e' stato istituito un coordinamento per la gestione degli interventi dell'inclusione sociale, in collaborazione con la Caritas e attraverso il Pis (Pronto intervento sociale). Le richieste di famiglie in stato di disagio vengono gestite attraverso la Caritas, che consegna a domicilio pacchi alimentari e pasti, quando c'e' la reale impossibilita' di uscire oppure indichiamo loro l'emporio solidale, in corso Umberto a Montesilvano, per il ritiro di alimenti. Ci sono anche nuclei familiari nuovi, che prima di questo periodo non erano seguiti dall'Azienda speciale e altri invece supportati gia' da tempo dall'inclusione sociale. Prosegue invece il servizio di sostegno psicologico dal lunedi' al venerdi' dalle 9 alle 14 con gli assistenti sociali, che filtrano le telefonate per le psicologhe. Ogni giorno chiamano decine di persone, anche da comuni limitrofi, per gestire lo stress e gli stati d'ansia generati da questo periodo difficile"

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Coronavirus, due persone uscite dalla zona rossa bloccate a Pescara

Due persone residenti a Castiglione Messer Raimondo, comune inserito nella zona rossa istituita dal Presidente della Regione Marco Marsilio, e una vettura proveniente da Bisenti, altro Comune in zona rossa, sono stati fermati questa mattina a Pescara. Lo ha dichiarato il sindaco del capoluogo adriatico Carlo Masci. "Quello che e' accaduto questa mattina a Pescara e' veramente assurdo perche' ad uno dei tanti posti di blocco che abbiamo creato in citta' abbiamo fermato prima una macchina con due persone dentro che provenivano da Castiglione Messer Raimondo e che erano state dal figlio e che tornavano da Pescara a casa. Noi abbiamo disposto l'accompagnamento e il ritorno a Castiglione, con l'irrogazione delle sanzioni previste per legge, come accaduto successivamente in un altro posto di blocco dove e' stata fermata una vettura proveniente da Bisenti, altro Comune della zona rossa. Quanto accaduto stamattina dimostra che i controlli in citta' funzionano, anche perche' Pescara e' praticamente deserta".

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Coronavirus, denunciato barista che non aveva chiuso l’attività

Tre persone sono state denunciate a Chieti dalla Polizia Municipale nell'ambito dei controlli a tappeto su esercizi commerciali e su spostamenti di auto e persone. I denunciati sono il titolare di un bar e due clienti: tutti devono rispondere della violazione dell'articolo 650 del Codice Penale. Nel complesso sono state controllate 22 persone e sette attivita' commerciali. Nei confronti del titolare del bar e' stata adottata la sanzione amministrativa della sospensione dell'attivita'. Il sindaco, Umberto Di Primio, in mattinata ha consegnato personalmente mascherine e guanti agli agenti della Polizia Municipale e a Sonia Spinozzi, presidente della societa' partecipata Chieti Solidale che, suoi operatori, gestisce tre farmacie comunali e svolge attivita' tra le quali assistenza domiciliare.

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Coronavirus, Cna chiede lo stop alle aperture domenicali di tutte le attivita’ eccetto le farmacie

Stop alle aperture domenicali di tutte le attivita' eccetto le farmacie. E' quello che chiede la Cna al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, perche' firmi un'apposita ordinanza. Una misura, sostiene l'associazione, che ridurrebbe quasi totalmente la circolazione delle persone andando incontro alle esigenze di imprenditori e lavoratori. Una misura di prevenzione, afferma ancora la Cna, che e' una scelta di responsabilita' per evitare il dilagare del contagio da Covid 19 sul territorio. "Uno dei pochi aspetti positivi di questo brutto periodo e' costituito dalla riscoperta dei cosiddetti negozi di vicinato, ossia quelle attivita' di piccola dimensione che operano nelle citta' dando alle strade vitalita', sicurezza e illuminazione e garantendo occupazione ed economia al territorio- prosegue l'associazione- Da qui si dovra' ripartire perche' dalle scelte dei cittadini-consumatori dipendera' molta della capacita' di far ripartire le piccole imprese del commercio e del turismo che oggi sono in ginocchio".

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Coronavirus, l’Unione inquilini chiede l’incremento del fondo contributo affitto

"Dopo la sospensione degli sfratti dobbiamo ottenere un altro risultato, ovvero l'incremento del fondo contributo affitto e la sua erogazione diretta senza bandi, per evitare che decine di migliaia di famiglie in locazione cadano nel baratro degli sfratti per morosita' e che i proprietari, in particolare quelli a basso reddito, debbano rinunciare ad una entrata importante". Cosi' Massimo Pasquini, segretario nazionale dell'Unione Inquilini, in merito ai provvedimenti da adottare per arginare le ripercussione prodotte dall'emergenza Covid. "Sono subito necessari 200 milioni di euro - prosegue Pasquini - e occorre prevedere la possibilita' di presentare domande on line, con la documentazione attestante la situazione di riduzione economica a seguito di emergenza sanitaria Covid-19, il contratto registrato e la dichiarazione del proprietario di morosita' a partire dal mese di marzo". Il segretario nazionale sottolinea che "l'Unione Inquilini si e' gia' attivata nei confronti del Governo e dei gruppi parlamentari affinche' nel decreto legge Cura Italia o nel prossimo decreto legge previsto per aprile sia previsto questo contributo necessario e indispensabile". 

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Coronavirus, pazienti in miglioramento spostati da Pescara a Chieti

L'ospedale di Pescara e' di nuovo in grado di ricoverare i pazienti affetti da Covid-19. Una decina di casi in capo alla Asl del capoluogo adriatico, infatti, sono stati trasferiti a Chieti. Alcuni pazienti le cui condizioni sono migliorate, inoltre, sono stati dimessi. Il presidio sanitario pescarese, da stamani, ha nuovamente posti letto disponibili. Ieri l'ospedale aveva chiesto alla Regione lo stop temporaneo ai ricoveri da Covid-19, perche' i numeri erano ingestibili, considerato che oltre il 60% dei casi abruzzesi fa riferimento alla Asl di Pescara. Si sta lavorando per destinare ai pazienti colpiti dal coronavirus anche l'ex Medicina Est. L'obiettivo e' di arrivare a 150-170 posti letto, cosi' da poter garantire, in base al personale disponibile, assistenza adeguata ai pazienti. La situazione resta comunque delicata: solo oggi sono state intubate altre due persone. Proprio per questo si sta lavorando su una recettivita' che sia commisurata al personale e alla capacita' di assistere adeguatamente i pazienti

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Acqua, a Chieti sprechi record con perdite al 74,7%

In un comune su tre si registrano perdite totali dell'acqua immessa in rete superiori al 45%. Le condizioni di massima criticità, con valori superiori al 65%, sono state registrate a Chieti (74,7%), Frosinone (73,8%), Latina (69,7%) e Rieti (67,8%). Lo rileva l'Istat nel rapporto pubblicato in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, relativo agli anni 2018-2019. Una situazione infrastrutturale decisamente favorevole, con perdite idriche totali inferiori al 25%, si è registrata invece in circa un comune su cinque, con i valori più bassi, inferiori al 15%, a Biella (9,7%), Pavia (13,5%), Mantova (14,2%), Milano (14,3%), Monza (14,5%), Pordenone (14,5%), Macerata (14,8%).

A livello comunale, in alcuni casi si registra un sensibile peggioramento della performance del servizio (in controtendenza rispetto al dato complessivo che vede una contrazione delle dispersioni di rete ) con un aumento, anche considerevole, delle perdite totali, derivante dall'aggravarsi di situazioni storicamente compromesse (come, ad esempio, a Frosinone), da situazioni emergenziali verificatasi nel 2018 (è il caso di Venezia), ma anche da una diffusa più corretta registrazione dei volumi, dall'eliminazione del minimo impegnato nella bolletta dell'acqua e da cambiamenti nell'assetto gestionale che spesso comportano differenze, anche sostanziali, nel sistema di contabilizzazione (come a Chieti). Sulla contrazione delle perdite di rete ha inciso, in alcuni casi, un maggiore investimento nella riduzione delle perdite nella rete (come avvenuto a Roma) e una più intensa diffusione delle campagne di ricerca delle perdite occulte messe in atto dai gestori del servizio (Biella). Nel 2018 sono andati dispersi circa 44 metri cubi al giorno per chilometro di rete. Una situazione particolarmente gravosa, con oltre 100 metri cubi persi giornalmente per chilometro di rete, si è registrata in nove comuni, di cui due nel Centro e sette nel Mezzogiorno, nei quali l'inefficienza è talmente elevata da causare perdite totali percentuali superiori al 45%. 

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