Cronaca

Coronavirus, tre decessi in poche ore a Castiglione Messer Raimondo

Nel giro di poche ore si contano altri tre morti a Castiglione Messer Raimondo, comune inserito in una zona rossa per il numero di contagi da covid-19 e dove sono stati 45 casi di coronavirus su poco piu' di duemila abitanti. Complessivamente, in una decina di giorni, sono morte 11 persone. I nuovi decessi sono relativi a una donna di 86 anni, un uomo di 90 e uno di 51, vittima piu' giovane registrata in paese. La donna era ricoverata all'ospedale di Teramo, i due uomini invece in quello di Atri. Castiglione Messer Raimondo e' il centro piu' colpito in Abruzzo in proporzione al numero degli abitanti.

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Coronavirus, oltre 450 mila euro di donazioni alla Regione Abruzzo

 Sono arrivate a 461.807,77 euro le donazioni effettuate a supporto del sistema sanitario regionale attraverso il conto corrente attivato dalla Regione Abruzzo. Lo fa sapere l'assessore regionale al Bilancio e al Patrimonio, Guido Liris. "Il cuore oltre l'ostacolo, grazie amici abruzzesi e non, per il vostro prezioso e importante gesto di solidarieta'" dichiara in una nota. Per chi volesse effettuare una donazione, il codice IBAN e': IT 48 V 05387 12917000000040300 intestato a: Regione Abruzzo - Giunta regionale. Causale: Erogazione liberale emergenza Coronavirus.

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Pastore dona il ricavato della vendita dei prodotti per Pasqua a terapia intensiva

Ha deciso di donare l'intero ricavato della vendita dei prodotti per Pasqua ai reparti di terapia intensiva. L'ennesimo anello della solidarieta' in tempo di coronavirus ha il nome e il volto di Leonardo Angelucci, un giovane che ha scelto di fare il pastore ne lla sua piccola fattoria 'Casetta Bianca'' sulle alture di Lettopalena, sulla Majella.

''In questi giorni drammatici di emergenza Coronavirus sto seguendo con apprensione le notizie che arrivano fin qui, sulle montagne, nei pascoli che mi ospitano - racconta Leonardo - e mi sono chiesto come fare la mia parte per aiutare la comunita' a fronteggiare questo terribile momento, io che, come pastore, ho l'enorme privilegio di potermi non fermare. Ho deciso allora di donare l'intero ricavato della vendita dei prodotti per Pasqua ai reparti di terapia intensiva. Pertanto versero' la somma sul conto corrente dedicato all'Emergenza Covid-19 della Asl Lanciano Vasto Chieti, per supportare l'assistenza di tipo intensivo di cui i malati hanno bisogno''. Leonardo, che oggi ha cento capre, ha scelto di lasciare Roma e vivere nella terra dei suoi nonni dopo aver conseguito la laurea in zootecnia. ''Ho studiato, approfondito le tecniche di lavorazione del latte, conosciuto i pastori locali, ascoltato le loro storie, ricomposto tutti i pezzi e maturato la mia decisione - dice ripercorrendo gli ultimi cinque anni - Qui ho il mio gregge, i pascoli, il caseificio dove trasformo solo il latte delle mie capre, rigorosamente crudo, senza l'aggiunta di coadiuvanti ne' di fermenti. Mi piace l'idea di far rivivere la tradizione casearia abruzzese in luoghi nei quali la figura del pastore sta scomparendo e dove, invece, e' stata una figura che ha contribuito all'economia e alla storia di questo territorio''

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Coronavirus, aperta a Chieti la terza terapia intensiva

Aperta in 24 ore nell'ospedale di Chieti la terza Terapia intensiva per la gestione dei pazienti piu' gravi con Covid-19. Al momento sono stati attivati i primi tre posti, anche utilizzando i due letti con ventilatori trasferiti temporaneamente dall'ospedale di Lanciano. Da 16 si e' cosi' passati a 19 posti, gia' tutti occupati dai pazienti. ''Si tratta di un primo step nella riorganizzazione aziendale - si legge in una nota dell'Asl Lanciano Vasto Chieti - , che vede come prioritario l'ampliamento della Terapia intensiva con possibilita' di attivare ulteriori postazioni man mano che si riuscira' a reperire le attrezzature necessarie. Oltre ai 19 posti di rianimazione, in area Covid-19 a Chieti sono ricoverati oggi altri 13 pazienti a Malattie infettive, 14 nella Pneumologia sub intensiva e 100 a Medicina, per un totale di 146.Nell'unita' operativa di Malattie infettive di Vasto sono ricoverate 10 persone''.

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Coronavirus: oggi a Montesilvano nessuna vittima, i casi positivi salgono a 81

Dai dati diffusi dalla Asl di Pescara si registrano 5 nuovi casi casi positivi al Covid-19, per un totale di 81 contagiati dall’inizio dell’emergenza. Le vittime sono invece 11, oggi non si registrano decessi.

Le chiamate giunte al Centro Operativo comunale, sono state inerenti a informazioni su persone disabili, il servizio di spesa e farmaci a domicilio da parte di protezione civile e Croce rossa riprenderà domani al numero 0854481216, mentre per l’assistenza psicologica si potrà contattare lo 0854481326.

Le pattuglie della polizia locale hanno effettuato circa 50 controlli e 2 denunce su tutto il territorio.

Il sindaco Ottavio De Martinis si è espresso sulle nuove disposizioni del Presidente del Consiglio Conte. “Anche questa volta, come sempre, è rimessa in capo ai soli sindaci la risoluzione dei problemi sentiti dalla collettività – afferma il sindaco De Martinis -. All’intenso lavoro affrontato in questi giorni, ora si aggiunge quello di stabilire le modalità per la distribuzione di quelle poche risorse che il Presidente del Consiglio, ieri, ha annunciato di voler destinare ai Comuni d’Italia. Risorse con le quali, al più, riuscirò a soddisfare le richieste di aiuto di qualche decina di famiglie. Per questa ragione sto decidendo insieme ai dirigenti comunali, per garantire massima trasparenza ed equità, quali saranno i criteri per l’assegnazione dei contributi. Sono consapevole che la straordinaria crisi economica determinata dalle prescrizioni presidenziali abbia colpito in particolare modo le imprese individuali, le partite iva e, dunque, i lavoratori autonomi e, di conseguenza, le loro famiglie. Consiglio vivamente ai furbi dell’ultima ora di tenersi a distanza. Mentre, di contro, garantisco a chi ne abbia davvero bisogno, che da parte mia, quale Sindaco della nostra amata città, non mancherà alcun sostegno. Anticipo, al di là degli spot elettorali a cui oramai ci hanno abituato i governanti, di aver già dato mandato alla mia squadra per la formulazione di un pacchetto di interventi a sostegno dei nostri concittadini e dell’economia locale. Continuerò ad affrontare le responsabilità con coscienza e coraggio. Agli slogan del Presidente Conte, come dichiarato in una nota congiunta coi miei colleghi sindaci della lega, sapremo rispondere con fatti concreti. Nessuno rimarrà indietro”.

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All’università dell’Aquila sedute telematiche di laurea

23 studenti dell'universita dell'Aquila del Corso di Laurea in Informatica del Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell'Informazione e Matematica oltre ad altri 69 del Corso di Economia del Dipartimento di Ingegneria industriale e dell'informazione e di economia, sono stati i protagonisti delle prime sedute di Laurea telematiche previste dall'Ateneo svolte sulla piattaforma Microsoft Teams che l'Università degli Studi dell'Aquila ha deciso di utilizzare anche per tutta la didattica a distanza. Martedì 31 marzo sarà la volta di 9 laureandi del Corso di Laurea in Fisioterapia e di ben 42 laureandi in Medicina e Chirurgia. Il 3 e il 4 aprile le Lauree telematiche proseguiranno invece con 1 laureando in Tecnica della riabilitazione psichiatrica, 58 in Psicologia applicata, clinica e della salute e 16 dei Corsi di Laurea magistrali delle professioni sanitarie. 

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CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: RIPA TEATINA

Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Ignazio Rucci, Sindaco di Ripa Teatina (Ch).

Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
L’emergenza sanitaria è pericolosa e bisogna necessariamente evitare che si espanda nel Centro -Sud del nostro paese, dove le strutture sanitarie non hanno la medesima capacità di reazione di quelle del Nord. Da amministratore, quella che mi preoccupa di più è la crisi economica, perché durerà molto a lungo prima di poter recuperare le perdite e cambierà anche l’assetto sociale, con la nascita di una nuova fascia di povertà. Noi Sindaci dovremo affrontarla stretti tra le direttive e i paletti che imporrà il Governo centrale e le necessità delle nostre popolazioni. Sarà nostra la porta dove i cittadini verranno a bussare in cerca di aiuto e di risposte. Pertanto, sarà necessario implementare le attività dei servizi sociali per gestire al meglio le richieste delle fasce sociali più disagiate. Infine, si dovrà gestire la transizione verso il ritorno alla normalità, che non sarà più la stessa di prima, con il persistere del distanziamento sociale ancora per mesi, attraverso l’organizzazione di incontri informativi e formativi della cittadinanza.

Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
 Nell’immediato arrivano richieste di beni di prima necessità da parte di quei cittadini che versavano in condizione di parziale indigenza già prima della pandemia e che ora hanno perso anche piccoli lavori, spesso sommersi, che davano loro una fonte, seppur minima, di sussistenza. Un’altra fetta di popolazione inizia a preoccuparsi del pagamento dei tributi e chiede se sono previste dilazioni. Sicuramente assisteremo ad un’impennata di richieste di rateizzazioni degli stessi e si farà più lunga la fila di chi verrà a chiedere lavoro.

Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
L’Amministrazione Comunale, per quanto in suo potere, sosterrà le attività tipiche del territorio, a vocazione prettamente agricola, sia esistenti sia intraprese ex novo o per riconversione, attraverso gravi fiscali e abbassamento delle aliquote tributarie. Un altro strumento può essere l’istituzione di punti di ascolto per piccoli imprenditori e artigiani, dove trovare esperti che li aiutino a districarsi tra gli strumenti che saranno messi in atto, per consentire la ripartenza economica. L’Amministrazione continuerà a lavorare per incentivare il turismo e rendere Ripa Teatina fruibile tutto l’anno, stabilmente presente sia nei circuiti turistici regionali sia nelle iniziative di Associazioni di settore, cosicché la presenza di turisti possa favorire le attività commerciali del territorio. Infine, sarà fondamentale la collaborazione fattiva con i Comuni limitrofi, accomunati dalle medesime caratteristiche territoriali e socioeconomiche, per azioni condivise ed ottimizzazione delle risorse.

 

 

 

 

 

 

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Coronavirus: a Montesilvano i casi positivi salgono a 76, le vittime salgono a 11

Anche nella giornata di oggi si registra una vittima, si tratta di uomo di 71 anni, deceduto all'ospedale di Pescara. 2 sono i nuovi casi positivi al Covid-19 per un totale di 76. 11 invece sono le vittime a Montesilvano dall’inizio dell’emergenza.

Il sindaco De Martinis, sulla vittima di oggi molto conosciuta in città e suo amico personale ha espresso un pensiero di vicinanza alla famiglia. “Nei giorni scorsi ho mantenuto massimo riserbo relativamente all’identità dei defunti – afferma il sindaco Ottavio De Martinis - ma oggi mi sento di raccontare una storia. La storia è purtroppo quella del mio, nostro caro amico Giuliano Centorami, una persona davvero buona e sempre solare che ha lottato con tutte le forze, ma non ce l’ha fatta, raggiungendo la moglie Antonietta, scomparsa per lo stesso motivo qualche giorno fa. Ho ancora i suoi messaggi sul cellulare, con i quali dall’ospedale, nonostante le critiche condizioni, mi chiedeva di aiutare la moglie e i suoi due cognati diversamente abili, che con loro convivevano e ai quali era molto legato. Ho pregato in questi giorni affinché potesse farcela. Purtroppo non è andata come speravo, da sindaco e da amico rivolgo a lui un affettuoso pensiero e mi unisco, a nome della città tutta, al dolore della famiglia che vive da giorni momenti davvero terribili”.

Al Centro operativo comunale oggi sono state circa 20 le chiamate per la spesa e i farmaci consegnati a domicilio dai volontari della Protezione civile e della Croce rossa.

Oggi il personale dalla polizia locale ha effettuato 100 controlli nei supermercati e tabacchini, rilevati 10 trasgressori.

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CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: FRANCAVILLA AL MARE

 

Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Antonio Luciani, Sindaco di Francavilla al Mare (Ch)
 

Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
Mi sento di affermare che l'emergenza sanitaria ci sta mettendo a dura prova. Abbiamo nel cuore la difficoltà delle diverse famiglie che hanno all'interno componenti positivi o in quarantena, ed anche il disagio legato alla limitazione della libertà di muoversi che riguarda tutti quanti noi. Se le misure adottate sino ad ora continueranno ad essere rispettate, ne usciremo presto e ne usciremo forti. L'emergenza economica è già tangibile. Controllare il territorio ogni giorno e contare una ad una le serrande abbassate è un colpo al cuore, una dinamica che va affrontata in maniera seria e centralizzata, traducendo in pratica quanto già previsto nel decreto Cura Italia ed affinando piccole sbavature in modo da poter incontrare ancora meglio le esigenze dei cittadini. A Francavilla, le categorie che maggiormente pagano la causa di forza maggiore legata all'emergenza Coronavirus sono quelle legate al comparto commerciale, specie del piccolo commercio, e turistico ricettivo, ma un'altra fetta di lavoratori in difficoltà è composta dai professionisti con partita iva e dai lavoratori in cassa integrazione. L'emergenza economica subentra a quella sanitaria, noi faremo tutto il possibile per quanto di competenza per sostenere le famiglie in difficoltà lavorative e mi sento di sperare che, come storicamente dopo ogni periodo di forte recessione, si possa verificare un nuovo miracolo economico, un periodo di benessere. 

Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
Attualmente la richiesta più concreta è quella della fornitura di dispositivi di protezione individuale mascherine, per muoversi per la spesa o per i motivi previsti dal decreto. Noi come Comune abbiamo effettuato alcuni ordini, ma le forniture non sono ancora arrivate. Il problema è che le grandi quantità sono molto difficili da reperire in tempi brevi, da parte nostra stiamo attivando tutti i canali a disposizione. Le altre richieste riguardano, prevalentemente, l'interpretazione dei DPCM in materia di spostamenti, prescrizioni alle quali la comunità dei francavillesi sta rispondendo con grande senso di responsabilità. 

Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
Ci auguriamo che l'emergenza passi in un tempo che non sia troppo lungo. In tal caso, saremo pronti per una bella estate che speriamo possa essere vissuta appieno e in libertà. Questo potrebbe consentire,per esempio, alle attività economiche di recuperare il tempo perso accogliendo turisti e cittadini che si muovono, cercano, consumano. Poi ripartiranno i cantieri, le opere. Tra tutte, c'è un porto da ultimare, un ponte da costruire, una spiaggia che aspetta di essere preparata per poter essere calpestata dai  bambini. E tanto altro. Bisogna ripartire da dove ci si era fermati. E ripartiremo.

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CORONAVIRUS I SINDACI RACCONTANO L’EMERGENZA DEI LORO COMUNI: TOLLO

Notizie d’Abruzzo ha posto tre domande uguali ai sindaci per conoscere come viene affrontata l’emergenza sanitaria e quella economica nei loro Comuni. Ecco le risposte di Angelo Radica, Sindaco di Tollo (Ch).

Sindaco la sua città lotta con due inaspettate emergenze una sanitaria e una economica. Quale teme di più?
Temo più quella sanitaria in questa fase. Ora bisogna garantire la sicurezza sanitaria ai cittadini e dare qualche aiuto. 
In questa direzione abbiamo avviato tante iniziative: il servizio spesa a domicilio, il servizio di supporto psicologico, la consegna ad oggi di 2.400 mascherine di 4.1000 abitanti, l’igienizzazione e il lavaggio di strade, marciapiede e parchi, una capillare informazione su divieti, spostamenti, aperture e chiusure delle attività economiche e commerciali.

Quali sono la richieste più pressanti che arrivano dalla sua comunità di cittadini?
Mascherine, informazioni su spostamenti, aperture delle attività commerciale produttive, notizie sui positivi o le persone in quarantena.

Può dirci cosa metterà in cantiere per il rilancio della sua città?
Faremo un incontro con tutti gli esercenti per creare un Consorzio d’imprese e un Gas (Gruppo d’acquisto Solidale) di cittadini per l’acquisto massivo di servizi (gas, elettricità, ecc), un marchio locale #Tollosana e la proroga di tutte le scadenze delle tasse comunali che abbiamo fatto già slittare di due mesi.

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