Cronaca

Atessa, incidente stradale fatale per un 62enne

In un incidente stradale avvenuto a Monte Marcone di Atessa ha perso la vita Sebastiano Cinalli 62 anni. L'uomo era alla guida di una Fiat Stilo SW che si è schiantata contro il recinto di un' abitazione. Cinalli, dipendente della Sevel, è deceduto sul colpo. Sul posto Vigili del Fuoco di Casoli e carabinieri atessani che stanno ricostruendo la dinamica dell'incidente avvenuto dopo le 7.30. Tra le prime ipotesi una sbandata in semicurva a causa dell'asfalto bagnato, ma anche un improvviso malore

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Maltempo: Coldiretti, cala anche in Abruzzo la produzione di olio extravergine

Con una produzione nazionale praticamente dimezzata per il crollo vicino al 40% dei raccolti, è l’olio extravergine di oliva Made in Italy a subire quest’anno gli effetti più pesanti del cambiamento climatico con l’ultima ondata di maltempo che, con il vento, ha spazzato via le olive dagli alberi anche in alcune zone d’Abruzzo, seppure limitate. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti che - in occasione dell’Assemblea elettiva della maggiore organizzazione degli agricoltori in Europa che questa mattina a Roma ha eletto Ettore Prandini quale presidente nazionale - ha convocato la task force sull’emergenza maltempo.

Il risultato delle condizioni climatiche e meteorologiche è il crollo dei raccolti a meno di 265 milioni di chili, un valore vicino ai minimi storici per la pianta simbolo della dieta mediterranea. La Puglia – continua la Coldiretti - si conferma essere la principale regione di produzione, con 87 milioni di chili, nonostante il calo del 58%, mentre al secondo posto si trova la Calabria, con 47 milioni di chili e una riduzione del 34%, e sul gradino più basso del podio c’è la Sicilia dove il taglio è del 25%, per una produzione di 39 milioni di chili, mentre in Campania il raccolto è di 11,5 milioni di chili, in riduzione del 30%. Al centro diminuisce a 11,6 milioni di chili la produzione in Abruzzo (-20%) e a 14,9 milioni di chili nel Lazio (-20%) mentre aumenta a 15 milioni di chili in Toscana (+20%) come nel nord dove complessivamente – precisa Coldiretti –si registra un aumento del 30%.

I danni agli ulivi comporteranno conseguenze pesanti anche nel lungo periodo, fermo restando il disastroso impatto a livello ambientale. In queste condizioni un piano olivicolo nazionale 2.0 deve diventare per il governo un'assoluta priorità, sostiene Coldiretti che insieme a Unaprol e FAI S.p.A. (Filiera Agricola Italiana) per calmierare gli effetti sul mercato ha sottoscritto con Federolio il più grande contratto di filiera per l’olio Made in Italy di sempre, per un quantitativo di 10 milioni di chili con  l’obiettivo di assicurare la sicurezza e la diffusione dell’olio italiano al 100% stabilizzando le condizioni economiche della vendita con un prezzo minimo garantito e programmazione pluriennale. Il rischio per i consumatori – denuncia la Coldiretti - è che nelle bottiglie di olio, magari vendute sotto marchi italiani ceduti all’estero o con l’etichetta delle grande distribuzione – sottolinea Coldiretti – si trovi prodotto straniero (tunisino, spagnolo o greco), peraltro favorito da etichette dove l’indicazione della provenienza è spesso illeggibile.

Nel 2018 gli arrivi di olio dalla Tunisia sono tra l’altro quasi triplicati (+170%) e potrebbero crescere ulteriormente – aggiunge Coldiretti - se l’Unione Europea rinnoverà l’accordo per l’ingresso di contingenti d’esportazione di olio d’oliva a dazio zero verso l’Ue per 35mila tonnellate all’anno scaduto il 31 dicembre 2017, oltre alle 56.700 tonnellate previste dall’accordo di associazione Ue-Tunisia (in vigore dal 1998). Sulle confezioni – continua la Coldiretti – è praticamente impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario N.182 del 6 marzo 2009.

“In attesa che vengano strette le maglie larghe della legislazione per non cadere nella trappola del mercato – dice Coldiretti Abruzzo - il consiglio è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop che in Abruzzo sono ben tre o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive”. Coldiretti Abruzzo ricorda inoltre che in regione ci sono ben tre mercati coperti di Campagna Amica a Chieti (Via Arenazze), L’Aquila (Cda Torretta) e Pescara (Via Paolucci) e che il comparto olivicolo conta circa 6 milioni di piante su circa 46mila ettari che rappresentano circa il 50% della superficie agricola arborea utilizzata, un totale di circa 60mila aziende di cui 15mila che coltivano prevalentemente olivo, oltre 350 frantoi e tre Dop presenti nelle province di Chieti (Colline Teatine), Pescara (Aprutino Pescarese) e Teramo (Pretuziano delle colline teramane).

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12 milioni del Masterplan per completare bonifiche vecchie discariche

«Chi ci conosce sa che amiamo parlare con i fatti». Esordisce così il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca, a commento della conclusione dell’iter amministrativo relativo al finanziamento delle discariche incluse nella 2^ Procedura di Infrazione comunitaria (la n. 2011/2065). Il Servizio Gestione Rifiuti, infatti, lo scorso 30 ottobre ha dato attuazione alla programmazione regionale definita due anni fa con tre specifiche deliberazioni di giunta, due (la n. 402 del 25.06.2016 e la n. 693 del 05.11.2016) relative alla occorrente dotazione finanziaria e l’ultima (la n. 764 del 22/11/2016) inerente l’aggiornamento dell’anagrafe regionale dei siti a rischio potenziale.

                      «Con il recente atto decisorio - dichiara il Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca - la Regione Abruzzo ha disposto la programmazione complessiva delle risorse del Programma "Masterplan Abruzzo - Patto per il Sud" (Settore prioritario "Ambiente"), per un importo complessivo di 12 milioni di Euro, relativa a siti di discariche pubbliche dismesse interessate da una Procedura di Infrazione aperta dall’Unione European nel lontano 2011 e a siti di discariche pubbliche dismesse da bonificare (ai sensi del Titolo V del "Codice dell’Ambiente" e da chiudere definitivamente, individuati secondo criteri di priorità derivanti da dissesti idrogeologici in atto e/o da rilevanti criticità ambientali che richiedono interventi urgenti ed indifferibili».

                   «Nello specifico - continua Mazzocca – sono 11 gli interventi finanziati con le risorse del Masterplan (priorità 1 e 2): Capestrano (AQ) - località Tirassegno - €. 648.859,25; Capistrello (AQ) - località Trasolero - €. 368.022,94; Castelvecchio Calvisio (AQ) - località Termine - €. 317.125,15; Corfinio (AQ) - località Case Querceto - €. 635.000,00; Sant’Omero (TE) - località Ficcadenti - €. 815.650,00; Vacri (CH) - località C.da Capo Croce - €. 480.000,00; Fara Filiorum Petri (CH) - località Colle S.Donato - €. 1.970.000,00; Fossacesia (CH) - località Dietro Cimitero - €. 1.440.000,00; Guardiagrele (CH) - località Brugniti – Colle Barone - €. 2.000.000,00; Teramo - località La Torre - €. 2.600.000,00; Spoltore (PE) – località Santa Teresa - €. 725.000,00; per una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro».

                   «L’attuazione dei restanti 13 interventi in ‘priorità 3’ – argomenta il Sottosegretario Regionale –, per un ulteriore investimento di 6 milioni di euro, avverrà successivamente alla rimodulazione dei fondi del ‘Masterplan’ prevista per il prossimo gennaio. I detti interventi sono di seguito individuati: Villamagna (CH) – loc. Fonte Grande - €. 145.643,00; Carpineto Sinello (CH) – loc. Colle Mulino - €. 400.000,00; Cupello (CH) – loc. Pozzacchio - €. 1.094.209,76; Casoli (CH) – loc. Coste Martino - €. 600.000,00; Fara S.Martino (CH) – loc. Tre Valloni - €. 850.000,00; Civitella Casanova (PE) – loc. Cda Mastropaolo Vaizzo - €. 110.000,00; Catignano (PE) – loc. Micarone - €. 250.000,00; Roccamorice (PE) – loc. Colle della Lucertola - €. 800.000,00; Manoppello (PE) – loc. Ponte Alba - €. 500.000,00; Corvara (PE) – loc. Vicenne - €. 168.280,00; Giulianova (TE) – loc. Colleranesco - €. 600.000,00; Roseto degli Abruzzi (TE) – loc. Colle Quattrino - €. 500.000,00; Tortoreto (TE) – loc. Fondo Valle Salinello - €. 675.000,00».

                   «Questa ulteriore iniziativa - continua Mazzocca - contribuirà beneficamente ad alimentare le azioni regionali in corso sul tema dell’economia circolare e vanificare gli effetti di pesanti eredità del passato; nello specifico mi riferisco alle 3 Procedure di Infrazione 2003/2077 (la 1^ in materia di siti abusivi e da bonificare, la 2^ in materia di mancato adeguamento delle discariche alla direttiva europea e la 3^ in materia di mancato adeguamento del Piano Rifiuti entro il 2013). Tale aggiuntiva azione regionale, i cui dettagli saranno evidenziati a breve nel corso di una apposita conferenza stampa, consentirà all’Abruzzo di chiudere il cerchio e superare così le relative milionarie sanzioni comunitarie».

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Mare, nel 2018 il 31 per cento della costa abruzzese ha avuto almeno 1 divieto di balneazione

Il 31% della costa abruzzese, nella stagione balneare 2018, è stato oggetto di almeno un divieto di balneazione e il 17% è stato precluso alla balneazione per fenomeni temporanei di inquinamento: 37 le aree interessate dal superamento dei valori previsti dalla legge, per un totale di 30 chilometri di costa. Degli 865 campioni prelevati, 73, cioè l'8,4%, hanno superato almeno uno dei limiti normativi. A scattare la fotografia dell'estate abruzzese dal punto di vista della qualità delle acque di balneazione è l'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta), che ha tracciato il bilancio delle attività.

I controlli dell'Arta sono andati avanti dal 16 aprile al 4 ottobre, secondo il calendario stabilito dalla Regione Abruzzo. Sono stati eseguiti campionamenti ordinari, suppletivi ed emergenziali, oltre al monitoraggio delle alghe. Centodiciannove i punti di campionamento, 739 i campionamenti ordinari, 59 quelli con esiti non conformi e 88 quelli suppletivi. Le attività hanno interessato 114,07 chilometri di costa marina, sul totale di 124, e 3,38 chilometri di costa lacustre, cioè i laghi di Scanno e Villalago. Il punto della situazione è stato fatto nel corso di una conferenza nella sede regionale dell'Arta, a Pescara. Presenti, tra gli altri, il direttore generale, Francesco Chiavaroli, il nuovo direttore tecnico, Carla Giansante, la dirigente della Sezione di Biologia e tossicologia ambientale del Distretto provinciale di Pescara, Angela Ariano, e la responsabile della sede aquilana Virginia Lena.

I dati della stagione 2018, insieme a quelli dei quattro anni precedenti, verranno analizzati e, in base alla normativa europea, serviranno alla Regione per stilare la classifica delle acque di balneazione, con gli eventuali divieti, per la stagione 2019. Una delle situazioni più critiche è stata riscontrata a Pescara, dove si sono registrati otto campionamenti ordinari con esito non conforme; quattro le aree non conformi, per 3,39 chilometri di costa. Quattordici i campionamenti suppletivi, due dei quali con esito non conforme e 30 quelli emergenziali, sei dei quali con esito non conforme. Ad Ortona (Chieti) dodici i campionamenti ordinari con risultati non conformi e sette le aree non conformi, per un totale di 3,27 chilometri. Risultati sempre conformi per i due laghi monitorati. 

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Pescara, allarme bomba per una valigia abbandonata

Un valigia abbandonata in strada a Pescara, in via Gobetti, vicino alla sede dell'Inps, ha fatto scattare nel pomeriggio l'allarme bomba. Ad avvertire la polizia e' stato un passante, che ha notato il trolley sul marciapiede. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Volante e gli artificieri. La zona e' stata transennata e messa in sicurezza. Interdetta, inoltre, la circolazione veicolare e pedonale. Per precauzione, gli artificieri hanno fatto brillare la valigia, che era vuota. Al termine delle operazioni l'allarme e' quindi rientrato.

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Crollo hotel Rigopiano, inchiesta Tgr Abruzzo: fu chiesta alla Croce rossa l’evacuazione

Gabriele D'Angelo, una delle vittime della valanga di Rigopiano, la mattina del 18 gennaio 2017 avrebbe chiamato la sede Croce Rossa di Penne per chiedere di evacuare l'hotel. La sua richiesta sarebbe segnata sul brogliaccio in cui sono annotate le chiamate: come ha mostrato oggi il Tg3 Rai Abruzzo, si distingue il nominativo del cameriere del resort e a fianco la specifica "Hotel Rigopiano evacuazione". L'inchiesta giudiziaria ha ben delineato come gli ospiti del resort in quelle ore fossero preoccupati per le scosse di terremoto e a Penne, in concomitanza con le terribili condizioni climatiche di quelle ore, era stato aperto dalla Croce Rossa la sede del Centro Operativo Comunale e del "Posto di Coordinamento Avanzato" su disposizione dell'ex Prefetto di Pescara, Francesco Provolo. Questa telefonata registrata sul libro farebbe comunque parte di una lunga serie di appelli: a fianco delle chiamate alla Croce Rossa c'è la motivazione della richiesta. In quelle vicine alla richiesta di d'Angelo si leggono frequenti richiami a sgombero neve e a mancanza di corrente. Che i clienti del resort volessero andar via dalla struttura è emerso da svariate testimonianze e documentazioni, tanto che molti di loro avevano fatto i bagagli e li avevano messi in auto in attesa di un eventuale arrivo degli spazzaneve per liberare la strada.

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Estrazione di gas a Bomba, Forum H20: parere negativo commissione VIA

Ci sarebbe il "parere negativo della Commissione VIA nazionale per rischio di sismicità innescata dalle estrazioni e altre carenze e criticità" per l'estrazione di gas a Bomba, come fa sapere il Forum H2O. Per l'associazione ambientalista "Si va verso la bocciatura del progetto", perché "la Commissione VIA nazionale ha espresso parere negativo sul contestato progetto di estrazione di gas a Bomba in Abruzzo, incentrando la decisione su uno degli argomenti oggetto di una delle osservazioni che erano state depositate nel 2016 dalla Stazione Ornitologica Abruzzese, quella sul rischio di sismicità innescata dalle estrazioni. Anche la Commissione ha rilevato i rischi derivanti dalla presenza, proprio nella zona del giacimento, della sorgente sismogenetica 'Deep Abruzzo citeriore basal thrust' e ha giudicato rischioso per la stabilità della diga di Bomba il possibile innesco di questa sorgente con conseguente sisma di grande magnitudo''.

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Montesilvano, sorpreso a spacciare in pineta

E' stato sorpreso a spacciare droga nella pineta di Montesilvano, è stato fermato dai carabinieri e trovato in possesso di 30 grammi di marijuana: nei guai, nel corso del fine settimana, è finito un diciottenne incensurato del posto, che è stato arrestato dai militari dell'Arma della locale Compagnia. Il giovane è stato sorpreso in via Lago di Bracciano, all'interno dell'area verde, mentre cedeva una dose di marijuana a un coetaneo. I militari, agli ordini del capitano Luca La Verghetta, lo hanno perquisito e hanno trovato i 30 grammi di droga, già suddivisa in dosi, oltre a circa 1.300 euro, provento dell'attività di spaccio, che sono stati sequestrati. 

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Precipita dall’albero, grave un anziano nel Pescarese

Un 81enne di Vicoli è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale dell'Aquila per le lesioni riportate dopo essere caduto da un albero. L'incidente è avvenuto nelle campagne del paesino del Pescarese. L'uomo, secondo le prime informazioni, stava potando un pino, quando ha perso l'equilibrio ed è caduto, dopo un volo di alcuni metri. L'anziano avrebbe riportato, tra l'altro, un trauma spinale ed un trauma toracico. Trasportato in elicottero all'ospedale dell'Aquila, è ora ricoverato con prognosi riservata. 

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Crollo hotel Rigopiano, verso la chiusura delle indagini

Saranno chiuse entro il 18 novembre le indagini sul disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola. E' quanto hanno lasciato intendere i magistrati titolari dell'inchiesta, nel corso dell'incontro che si è tenuto oggi pomeriggio, nel Palazzo di Giustizia di Pescara, tra il procuratore capo, Massimiliano Serpi, il sostituto Andrea Papalia e 23 familiari delle vittime. "E' stato un incontro sereno, è la terza volta che veniamo qui e questa volta usciamo ancora più fiduciosi delle altre volte - ha detto Gianluca Tanda, del Comitato Vittime di Rigopiano - Siamo ormai in dirittura d'arrivo". Tanda ha spiegato che, nel corso dell'incontro, i presenti hanno "chiesto delucidazioni sulle ultime inchieste giornalistiche, i magistrati ci hanno assicurato che quanto emerso era già stato preso in considerazione da tempo. D'altronde, recentemente abbiamo appreso che c'erano degli elicotteri che potevano alzarsi in volo sia dopo che prima, che ci sono delle novità sui telefonini e sui messaggi, e che si sono tenute delle riunioni segrete - ha rimarcato l'esponente del comitato - Sembra inoltre che qualcuno dall'interno abbia chiesto aiuto non solo alle istituzioni locali, ma anche alla protezione civile e soprattutto al Coc di Penne, e noi vogliamo sapere se tutto questo è vero ed essere certi che sia stato preso in considerazione".
"Abbiamo detto ai magistrati che la prescrizione è il nostro più grande incubo e che non può mandarci a casa dopo tanti anni di battaglie", ha detto ancora Gianluca Tanda. "Abbiamo incontrato più volte il ministro della Giustizia Bonafede che sta lavorando molto su questa tema - ha proseguito Tanda - e insieme al Comitato nazionale vittime gli abbiamo consegnato un documento. Quel che è certo è che non possiamo sentirci dire 'mi dispiace, il reato è prescritto e quindi non ci sono colpevoli'", ha concluso.

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