Firmato l'accordo tra la Regione Abruzzo e le Case di Cura private. Anche loro, ora, dovranno garantire assistenza ai pazienti (sia Covid che no) e a quelli che, "dopo la fase di acuizione e prima della dimissione a domicilio, necessitano di un periodo di stabilizzazione clinica, attraverso un monitoraggio attento e adeguato per un rientro a domicilio in condizioni di sicurezza". Questo e' quello che si legge nel verbale Crea su cui e' stato poi sottoscritto l'accordo per cui si procedera' ora a fare una ricognizione dei posti letto nelle Case di Cura private per verificarne la disponibilita' e dare cosi' un supporto durante l'emergenza. Un accordo che prevede l'erogazione, da parte delle Asl, l'anticipazione a titolo di acconto dell'80% del tetto di spesa mensile autorizzato per il 2020 per le attivita' di ricovero e valido solo per il tempo della durata dell'accordo sottoscritto. Prevista la possibilita' di effettuare direttamente nelle cliniche private e con il proprio personale, i prelievi per gli esami diagnostici ai ricoverati inviando poi il tampone ai centri di riferimento. Sospese, fino a quando la Regione non dichiarera' terminata questa fase, le norme relative all'incompatibilita' del personale per cui anche le aziende pubbliche potranno chiamare medici e infermieri all'interno delle loro strutture. Prestazioni che saranno corrisposte economicamente alla struttura prevedendo una tariffa forfettaria da corrispondere all'operatore di 50 euro cui si aggiunge il rimborso per il viaggio
Leggi Tutto »Coronavirus, oltre 600 tamponi effettuati a domicilio
Oltre 600 i tamponi a domicilio effettuati negli ultimi dieci giorni dalla Asl di Pescara su tutto il territorio provinciale per contenere la diffusione del Covid-19. Tra questi test ci sono anche quelli eseguiti sui residenti dell'area vestina, inserita in zona rossa. Sono tamponi che la Asl ha ritenuto "urgenti" e, infatti, hanno riguardato pazienti con patologie pregresse, contatti di soggetti risultati positivi e persone con sintomi specifici. Ad eseguire i test, che proseguiranno anche nelle prossime settimane, sono cinque team della Asl, ognuno dei quali composto da un medico legale e da un tecnico della prevenzione. Sette di queste dieci persone sono donne. L'attivita' e' finalizzata a scovare i positivi sul territorio, in quanto una diagnosi tempestiva consente di trattare subito gli eventuali casi positivi e di scongiurare le forme piu' severe del coronavirus
Leggi Tutto »Coronavirus, nuove donazioni all’ospedale di Vasto
Si sommano le donazioni per l'ospedale di Vasto, dalle attrezzature mediche ai dolci tipici pasquali fino ad arrivare ai dispositivi di protezione. La Pilkington ha donato una piattaforma ecografica, primo tassello di un programma di investimento piu' ampio che prevede l'acquisto di tre postazioni di terapia intensiva. La consegna e' avvenuta alla presenza del direttore sanitario aziendale, Angelo Muraglia; si tratta di una donazione, per espressa e unanime volonta' dei sottoscrittori, di tipo modale, prevede 'obbligo per il ricevente di non poter utilizzare le apparecchiature al di fuori del presidio cui sono state destinate. Da Roccaspinalveti la Pro Loco ha consegnato alla Farmacia dell'ospedale dispositivi di protezione e prodotti igienizzanti. La rappresentanza del piccolo Comune e' stata accolta dalla responsabile della Direzione medica, Francesca Tana, e dal direttore della Radiologia, Maria Amato, che hanno avuto parole di sentito ringraziamento per il gesto generoso. La pasticceria 'Chez' di Vasto ha fatto recapitare colombe pasquali in tutti i reparti, mentre 'Dolce brivido' ha donato agli operatori sanitari un ottimo gelato
Leggi Tutto »L’Aquila, spacciatori ‘social’ scoperti dai carabinieri
Spacciavano cocaina muniti di mascherine all'Aquila, nelle frazioni di Preturo, Coppito e Pianola, gestendo gli appuntamenti con i clienti, anche loro in mascherina, via social network. Cinque persone sono finite in carcere, una donna aquilana e' stata sottoposta all'obbligo di dimora e di presentazione alla P.G., nell'ambito dell'operazione denominata "Pasqua in Bianco", condotta in due fasi, ieri pomeriggio e stamani, dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dell'Aquila; le misure cautelari sono state emesse dal Tribunale dell'Aquila a firma del Gip Guendalina Buccella, indagini coordinate dal pm Stefano Gallo. L'indagine ha avuto inizio a novembre 2019. Durante le perquisizioni domiciliari sono stati trovati 50 grammi di cocaina in dosi pronte per lo spaccio, mezzo chilogrammo di hashish, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi e oltre 2mila euro in contanti. Uno degli arrestati, cittadino macedone, e' stato colto in flagranza: dopo aver documentato alcune cessioni di cocaina, i militari nella perquisizione personale hanno scoperto 17 grammi di cocaina e 720 euro.
Leggi Tutto »Coronavirus, centinaia di tamponi in zona rossa pescarese
Centinaia di tamponi saranno effettuati nella zona rossa pescarese, con l'obiettivo di contrastare la diffusione del coronavirus. Sono tutte residenti nei cinque comuni dell'area con maggiori restrizioni: Penne, Montebello di Bertona, Farindola, Civitella Casanova e Picciano. Al lavoro cinque team della Asl di Pescara, composti da un medico e un tecnico, che stanno eseguendo i test casa per casa, per limitare quanto piu' possibile gli spostamenti di potenziali contagiati. Le attivita', gia' iniziate, andranno avanti anche nei prossimi giorni. Sono oltre 700, nella zona rossa pescarese, le persone in isolamento domiciliare: coloro che sono risultati positivi al Covid-19 e sono in sorveglianza attiva della Asl, soggetti che hanno avuto contatti con dei contagiati e altri con sintomi specifici. Per l'esecuzione dei tamponi la Asl si sta dando delle priorita', concentrandosi in particolare sulle persone con sintomi e su coloro che hanno avuto contatti conclamati con pazienti Covid-19. L'azienda sta inoltre implementando l'attivita' di sorveglianza sanitaria nei confronti dei soggetti risultati positivi, ma asintomatici, cosi' da sottoporli precocemente a eventuale terapia ed evitare le forme piu' acute della patologia. Il tutto con un duplice obiettivo: da un lato il benessere del paziente, dall'altro evitare il ricorso al ricovero, allentando cosi' la pressione sugli ospedali. Prosegue, infine, l'attivita' di monitoraggio da parte della Asl sulle case di riposo presenti sul territorio provinciale. Verifiche costanti sono in corso nelle strutture in cui sono emersi dei casi positivi, prevedendo il trasferimento in ospedale degli ospiti con sintomi piu' acuti.
Leggi Tutto »D’Eramo (Lega) chiede test rapidi sul covid19 nell’Aquilano
"Con un investimento molto contenuto il laboratorio analisi dell'ospedale San Salvatore, all'Aquila, potrebbe implementare di molto la sua capacita' di fare tamponi rapidi per la ricerca del Covid-19". Cosi' il coordinatore regionale della Lega, il deputato aquilano Luigi D'Eramo. "La Lega - spiega D'Eramo - in queste settimane ha lavorato intensamente per far si' che anche all'Aquila si possano fare i tamponi per la diagnosi. Finalmente si vedono i primi risultati. Nel laboratorio analisi del 'San Salvatore', infatti, e' gia' presente da tempo una strumentazione di biologia molecolare in grado di analizzare i tamponi in pressoche' completa sicurezza per gli operatori. Lo stesso strumento e' stato successivamente adottato anche dal centro di Pescara per supportare e velocizzare le analisi tradizionali. Appena usciti in commercio i relativi reagenti per il Covid-19, la Direzione del laboratorio ha provveduto a ordinarli e al momento si e' in attesa, a breve, di poter iniziare le analisi sui tamponi". La strumentazione, informa D'Eramo, a costi estremamente contenuti, permettera' di analizzare ogni 90 minuti 16 tamponi con risposta a cadenza di 45 minuti. "Il sistema, estremamente affidabile, di semplice impiego e', al momento, tra i piu' veloci sul mercato - continua D'Eramo - La produttivita' giornaliera potrebbe superare gia' inizialmente gli 80-100campioni al giorno, ulteriormente implementabili con un modestissimo incremento di spesa per l'Asl. Nel laboratorio analisi dell'ospedale vengono analizzati anche gli anticorpi IgG ed IGM anti COVID 19 che sono in grado di completare il quadro diagnostico permettendo di studiare il paziente nell'evoluzione della malattia e sono utilizzabili anche per indagini epidemiologiche sul personale e sulla popolazione generale. Altre Regioni utilizzano lo stesso nostro test. Tutti i test hanno l'approvazione degli organismi sanitari nazionali preposti"
Leggi Tutto »Covid. Montesilvano, nuove misure restrittive dal 10 al 13 aprile
Continuano le iniziative del Comune di Montesilvano per affrontare l'emergenza coronavirus. Il Sindaco Ottavio De Martinis ha emesso una ordinanza con nuove misure restrittive dal 10 al 13 aprile.
Ecco le linee guida dell'ordinanza:
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l'interdizione assoluta al transito pedonale su entrambi i marciapiedi del lungomare di Montesilvano, dal confine con il Comune di Pescara all’intersezione di via Maresca, salvi il rientro e l’uscita dei cittadini che abbiano l’accesso ai propri residenza, domicilio o abitazione nel predetto tratto di strada;
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l'interdizione assoluta al transito di velocipedi e acceleratori di velocità sulla pista ciclabile e in tutto il tratto di strada del lungomare di Montesilvano, dal confine con il Comune di Pescara all’intersezione con via Maresca;
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l'interdizione assoluta al transito pedonale lungo il tracciato della c.d. “Strada Parco”, salvi il rientro e l’uscita dalla propria abitazione dei cittadini che abbiano l’accesso ai propri residenza, domicilio o abitazione nel predetto tratto di strada;
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l'interdizione assoluta al transito di velocipedi e acceleratori di velocità sulla pista ciclabile e sul tracciato della c.d. “Strada Parco”;
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l'interdizione assoluta all’accesso su tutte le spiagge del litorale di Montesilvano, dal confine con il Comune di Pescara al fiume Saline;
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il divieto di stazionamento all’interno di tutte le aree verdi comunali e zone esterne alle carregiate, al di fuori delle previsioni di chiusura al pubblico dei parchi, giardini e aree verdi comunali.
Coronavirus, crisi anche per i nidi d’infanzia privati
Nidi, scuole dell'infanzia e servizi educativi privati, oltre 12mila in Italia, hanno sospeso l'attivita' all'inizio dell'emergenza coronavirus e c'e' il rischio concreto che non sopravvivano senza l'introito delle rette mensili. "In ogni decreto il segmento 0-6 anni e' stato puntualmente dimenticato; le strutture private, il 40% del servizio pubblico, sono perlopiu' microimprese che impiegano circa 50.000 persone fra educatrici, insegnanti, cuoche, ausiliarie". E' il grido d'allarme, in una lettera al presidente del Consiglio Conte, al ministro Azzolina e al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, della Federazione Italiana Nidi e Scuole Infanzia (Finesi), costituitasi di recente in Abruzzo con l'adesione di 30 nidi e referente, sul territorio, per il Comitato EduChiAmo, nato in Lombardia.
Vengono anche lanciate alcune proposte per salvarle: un contributo mensile per ogni bimbo iscritto, almeno 200 euro, fino ad agosto compreso; estendere il credito d'imposta previsto dal Dl 18/20 a tutte le categorie catastali; protrarre la cassa integrazione fino al 31 agosto; prorogare la sospensione dei termini per versamenti fiscali e contributivi fino al 30 settembre, con pagamento successivo rateale senza carichi aggiuntivi. "Chiediamo piena applicazione della Legge 10/2015 e del conseguente Dl 65/2017 che inquadra l'istruzione del sistema integrato 0-6, la 'Buona Scuola' - prosegue Saponara - L'unico intervento previsto dal Dl 18 per le Pmi e' per il personale dipendente, con possibilita' di accedere alla cassa integrazione ordinaria. Il personale - ricorda la presidente di Finesi - incide sui nostri ricavi tra 50% e 60%. La sospensione dei termini per versamenti fiscali e contributi previdenziali e' un semplice sostegno per chi dovesse trovarsi a corto di liquidita'. I costi dell'affitto incidono per il 15% sui ricavi, i contratti di manutenzione per circa il 7%, i contratti con commercialisti, consulenti del lavoro, medicina del Lavoro per il 10%. Senza aiuti le strutture dovranno chiudere".
Leggi Tutto »Coronavirus, Bluserena dona 50mila euro
Bluserena, leader in Italia del segmento vacanze mare, lancia una raccolta fondi in favore dell'Istituto Mario Negri di Bergamo per la ricerca anti Covid-19. La compagnia alberghiera verserà un primo contributo da 50mila euro sul conto corrente dedicato. A questo si aggiungeranno le donazioni dei clienti e partner Bluserena (1,2 milioni le presenze la scorsa estate), che saranno informati e sensibilizzati a contribuire tramite una campagna di comunicazione mirata. ''Avviamo la raccolta fondi da Bergamo e dalla Lombardia - spiega l'amministratore Bluserena SpA, Silvio Maresca - perché per decenni la città e la regione sono state una comunità elettiva, affezionata e amica di Bluserena. Questa volta vogliamo essere noi ad andare da loro per esprimere con un gesto concreto tutta la nostra solidarietà per quello che sta succedendo''. Concentrare la solidarietà in favore della ricerca ''è una scelta - aggiunge Maresca - fatta nella consapevolezza che un presidio di eccellenza come l'istituto Mario Negri saprà certamente dare valore alle donazioni''. E già si registrano le prime adesioni tra i partner che lavorano per le 13 strutture del gruppo dislocate in Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Abruzzo e Piemonte.
Leggi Tutto »Coronavirus, alla Asl di Chieti si punta all’assistenza domiciliare
La Asl Lanciano Vasto Chieti userà kit farmacologici e un saturimetro per evitare l'arrivo di casi gia' gravi in ospedale. Questo l'obiettivo, come spiega il direttore del dipartimento di medicina e coordinatore del progetto dell'ospedale di Chieti, Francesco Cipollone, del nuovo approccio deciso dall'Azienda sanitaria, proposto dal direttore generale Thomas Schael e approvato dall'Unita' di crisi. Un percorso terapeutico che si sposta dunque, dal nosocomio alle abitazioni dei pazienti presi in carico siano essi gia' risultati positivi, in attesa dell'esito dei tamponi o semplicemente affetti da alcuni sintomi che potrebbero indicare il contagio da Covid 19.
A segnalare i casi dovra' essere il medico di base. Solo allora un medico e un infermiere si recheranno dal paziente per fare un controllo, lasciarli il kit di farmaci e consegnarli il saturimetro capace di individuare tempestivamente un'eventuale mancata ossigenazione e, dunque, una possibile crisi respiratoria. La cura farmacologica durera' 14 giorni nel corso dei quali il monitoraggio sara' fatto due volte al giorno telefonicamente. Al termine della prima settimana medico e infermiere torneranno pero' dal paziente e valuteranno l'eventuale necessita' di fare, in wireless, un elettrocardiogramma e una ecografia polmonare le cui immagini saranno trasmesse in diretta alla Radiologia dell'ospedale di Chieti per una valutazione specialistica. Controllo che si ripetera' al temine dei 14 giorni e che se non rivelera' anomalie determinera' la guarigione. Se cosi' non fosse ma le condizioni fossero stabili la cura proseguira', mentre in caso di peggioramento il paziente sara' trasferito in Pronto soccorso per gli approfondimenti e, in ultima istanza, il ricovero.
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