Economia

Lanciano, i sindacati abruzzesi promuovono manifestazione per chiedere più lavoro

Cgil, Cisl e Uil scendono in piazza in modo unitario per chiedere "piu' lavoro e piu' sviluppo per l'Abruzzo" e per riaccendere i riflettori sui temi dell'occupazione e dello sviluppo in una regione, affermano, che "fa fatica ad agganciare il treno della ripresa". La manifestazione regionale e' per sabato 3 febbraio a Lanciano. L'iniziativa e' stata presentata dai segretari regionali Cgil, Sandro Del Fattore, Cisl Abruzzo Molise, Leo Malandra, e Uil, Michele Lombardo. Per il 3 febbraio, il concentramento e' previsto alle 9 in piazzale Achille Cuonzo. Da li', alle 10, partira' il corteo che confluira' in piazza dei Frentani, dove sono previsti gli interventi di Sandro Del Fattore, Lucio Petrongolo, responsabile Cisl Chieti, e alcuni delegati. Le conclusioni saranno a cura di Guglielmo Loy, segretario nazionale Uil. Tanti i temi al centro della manifestazione, hanno sottolineato le tre sigle, "in un Abruzzo che cresce meno di altre regioni ed e' alle prese con 109 vertenze, tra cui Honeywell e Intecs". Alle istituzioni regionali e nazionali Cgil, Cisl e Uil chiederanno in primo luogo di riformulare gli ammortizzatori sociali per sostenere il superamento delle crisi industriali, la tenuta ed il rilancio dei siti produttivi: si tratta di strumenti necessari proprio in contesti economici come quello abruzzese, alle prese con andamenti non sempre robusti e costanti. Inoltre, i tre sindacati ribadiranno una richiesta avanzata piu' volte: accelerare l'attuazione del Patto per lo Sviluppo, della Carta di Pescara e del Masterplan, leva centrale in una fase come quella attuale, in cui e' indispensabile il rilancio degli investimenti per tornare a crescere. Con la manifestazione di Lanciano, poi, si chiedera' a gran voce di rispettare e sviluppare le intese sottoscritte con il sindacato, ma anche di accelerare la ricostruzione dei territori colpiti dai vari eventi sismici che si sono succeduti a partire dal 2009. Infine, il tema dell'occupazione dovra' avere un ruolo centrale in ogni agenda politica, ragion per cui Cgil, Cisl e Uil chiederanno con forza di promuovere un piano straordinario per l'occupazione, in particolare giovanile e femminile. 

Leggi Tutto »

Pubblicato il bando per l’OCM vino

E' stato pubblicato sul sito della Regione Abruzzo, il bando della "Misura Investimenti", previsto dal Piano Regionale dell'OCM Vino (Organizzazione Comune del Mercato). La Regione Abruzzo mette a disposizione circa 3 milioni di euro, per i nuovi investimenti nelle aziende vitivinicole e 1,2 milioni di euro verranno utilizzati per il saldo delle domande del biennio 2016/2017. Come lo scorso anno si e' deciso di allargare la tipologia delle spese ammissibili per migliorare tutto il processo di trasformazione, dall'ingresso delle uve in cantina alla commercializzazione. In particolare, sara' possibile migliorare beni immobili esistenti, acquistare attrezzature, realizzare punti vendita aziendali, show room ed e-commerce. Il contributo e' equivalente al 40% delle spese ammissibili sostenute dalle aziende vitivinicole, e le domande potranno avere una richiesta massima di 250.000 euro per le imprese singole e di 350.000 euro per le imprese in forma associata. Infine, perseguendo costantemente l'obiettivo di un'agricoltura piu' sostenibile, sono state previste delle premialita' per le aziende agricole che investiranno in interventi di efficientamento energetico e in azioni indirizzate ad un maggiore rispetto dell'ambiente. Si prevede che tali fondi possano genererare investimenti per oltre 8 milioni di euro. Le domande di aiuto potranno essere presentate entro il 15 febbraio 2018. Il bando e' consultabile sul sito della Regione Abruzzo

Leggi Tutto »

Vertice tra Regione Abruzzo e delegati croati per potenziare il turismo

Tavolo di lavoro tra i rappresentanti della Regione Abruzzo e della Regione Spalatino-dalmata di Croazia. Al vertice hanno partecipato anche imprenditori e tecnici regionali. Nel corso dei lavori sono stati illustrati i progetti territoriali di eccellenza, quali best practices di utilizzo di fondi europei, avviati anche nell'ambito della programmazione transfrontaliera Adriatic Ipa Cbc. La Regione Abruzzo ha programmato interventi mirati a rafforzare l'azione della Macroregione adriatico-ionica, con l'obiettivo di realizzare le condizioni per lo sviluppo economico nel rispetto dell'ambiente. I temi affrontati: il potenziamento delle infrastrutture per favorire i collegamenti tra l'Abruzzo e la Croazia e l'attivazione di progetti per favorire il turismo. 

Leggi Tutto »

Confartigianato Teramo contraria alla tassa di soggiorno

La tassa di soggiorno rappresenterebbe una vera e propria "sciagura" per le imprese teramane. A sostenerlo e' la Confartigianato Teramo per la quale la decisione dei Comuni di Giulianova e Roseto di introdurre il balzello andrebbe a penalizzare ulteriormente le imprese del settore turistico, gia' messe a dura prova da maltempo e terremoto. "L'unica vera risorsa della Regione Abruzzo e principalmente della nostra provincia - scrive Confartigianato - e' il turismo. In passato avevamo anche l'artigianato, ma sta morendo. Occorre quindi un vero progetto regionale di marketing turistico per il nostro territorio. La Regione deve fare la sua parte e destinare risorse a questo settore che e' vitale per tutta l'economia abruzzese".

Leggi Tutto »

Tecnocasa, nel 2018 prospettive rosee nel mercato immobiliare 

Prospettive rosee per il mercato immobiliare nel 2018, "ma la prudenza non e' mai troppa". A dirlo e' l'Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa che prevede per l'anno appena iniziato un lieve aumento dei valori nel settore immobiliare nazionale compreso tra 0 e +2% e un incremento delle compravendite tra +2% e +4%. Questo, "ammesso che l'oculatezza" appresa durante la crisi abbia insegnato a non lasciare spazio ad acquisti a prezzi "oltre il reale valore di mercato". Milano e Firenze emergono come le grandi citta' con le prospettive migliori, con prezzi attesi in aumento dell'1/3%. Per Roma, invece, non sono previsti in media incrementi di valori e questo dovrebbe essere lo scenario anche a Torino e Bari. Bologna, Napoli, Palermo e Verona dovrebbero vedere prezzi tra stabili a in aumento del 2%. Per Genova, invece, sono previsti valori da in calo del 2% a stabili. Per le altre citta', ovvero i capoluoghi di provincia, il quadro nell'insieme e' meno favorevole, con prezzi attesi in media da in calo del 2% a stabili, ma con alcune eccezioni positive. Che il mattone sia ormai fuori dalla crisi e' un dato di fatto, sottolinea Tecnocasa, ma resta da capire "come" ne sta uscendo. Dando uno sguardo a ritroso, il 2017 dal lato volumi di transazioni chiude con un segno positivo, anche se gli scambi stanno rallentando. Secondo lo studio, il 2017 si e' chiuso intorno a 550mila compravendite a dimostrazione di un assestamento del mercato. Sul versante dei prezzi si stima una stabilita' in media a fine 2017, ma con valori in aumento in alcune metropoli. Del resto se il mercato si e' rimesso in moto e' anche grazie al fatto che i valori sono diminuiti notevolmente dall'inizio della crisi immobiliare rendendo le case piu' appetibili. Un altro segnale positivo del 2017 e' la diminuzione dei tempi di vendita, che attualmente nelle grandi citta' sono di 141 giorni, nei capoluoghi di provincia di 167 giorni e nei comuni dell'hinterland delle grandi citta' di 162 giorni. 

Secondo il rapporto dell'Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa, la domanda e' in crescita, sia sul segmento della prima casa, sia sul segmento degli investitori, quest'ultimo in netta ripresa. La tipologia piu' richiesta e' il trilocale, seguito dal quattro locali. E' anche aumentata la disponibilita' di spesa nelle fasce piu' basse. L'offerta, pero', non sempre si dimostra all'altezza delle richieste e per alcune tipologie c'e' da attendersi ancora un lieve ribasso dei prezzi. Il mercato delle locazioni nel 2017 ha registrato una ripresa dei canoni, con una domanda sostenuta su tutte le tipologie. Continua l'ascesa del contratto a canone concordato che conferma il suo appeal tra proprietari ed inquilini. Nell'insieme nel 2018 il trend dovrebbe restare nella scia di quello del 2017. I segnali positivi sui prezzi coinvolgeranno piu' realta' e non solo le grandi citta'. Tra i capoluoghi le prospettive piu' favorevoli, secondo il rapporto, sono appannaggio di Brescia, Monza, Oristano, Parma, Pescara, Pistoia e Savona con prezzi da stabili a in aumento del 2% e soprattutto di Benevento e Lodi (+1/3%). C'e' interesse per gli edifici che rispettano i criteri di efficienza energetica e quelli antisismici e questo spinge le nuove costruzioni. Anche il mercato della casa vacanza dovrebbe risvegliarsi, almeno dal lato della domanda e degli scambi. Non e' pero' da escludere - indicano gli esperti di Tecnocasa - che il mercato possa rallentare a causa di proprietari che iniziano a immettere sul mercato immobili a prezzi troppo distanti dal reale valore di mercato (cosa che sta gia' accadendo) e che, dall'altro lato, ci siano acquirenti, soprattutto alla ricerca della prima casa, meno propensi a pagare l'immobile alle cifre richieste, soprattutto se la qualita' abitativa non e' elevata ed occorre intervenire con importanti lavori di ristrutturazione. D'altro canto, in alcune realta' immobiliari ci sono compratori che avendo buona capacita' di spesa, presi dall'euforia del momento e dalla scarsa conoscenza del mercato, acquistano gli immobili anche ai valori del periodo pre-crisi. Sul mercato delle locazioni e' attesa una sostanziale tenuta dei canoni di locazione con lievi aumenti nelle metropoli dove la domanda e' particolarmente sostenuta. Una valutazione del futuro immobiliare non puo' prescindere dallo studio dell'andamento del settore del credito: le erogazioni dei mutui casa sono in aumento anche se negli ultimi mesi del 2017 la spinta alla crescita sembra aver esaurito la sua forza. Un segnale che il mercato si sta stabilizzando. Le banche manterranno il loro atteggiamento prudenziale, ma i tassi saranno ancora favorevoli. 

Leggi Tutto »

Cresce la povertà sanitaria

La poverta' sanitaria e' un fenomeno che colpisce sempre di piu' i migranti e i rifugiati che arrivano e vivono in Italia. In particolare, il Lazio e' la regione italiana con maggiore concentrazione di migranti che hanno difficolta' ad accedere a delle cure adeguate. E' quanto emerge - in occasione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra domani - dal Rapporto della Fondazione Banco Farmaceutico. Secondo la ricerca, gli enti benefici sostenuti da Banco Farmaceutico hanno fornito farmaci a oltre 580mila utenti (si tratta mediamente del 12% dei poveri assoluti italiani). Emerge la prevalenza della componente straniera sia a livello nazionale (63,5%), sia nella maggior parte delle regioni (13), con l'eccezione della Valle d'Aosta (31,6%), delle Marche (43,2%), dell'Abruzzoe del Molise (39%), della Puglia (31,4%), della Calabria (47,4%) e della Sardegna (44%). La massima concentrazione di beneficiari stranieri si registra nel Lazio (80,2%), in Liguria (74,8%) e in Lombardia (71,2%), ma resta consistente in tutte le regioni del Nord e in quelle della costa tirrenica a cui va aggiunta anche l'Umbria. La situazione si inverte tra i beneficiari con cittadinanza italiana (36,5% in totale), ove prevale leggermente il sottogruppo femminile (39,5%) su quello maschile (34,1%). Rispetto al 2016 - si legge ancora nel dossier - assistiamo ad un aumento complessivo degli stranieri (+6,3 punti percentuali), piu' pronunciato nel sottogruppo femminile (+9 punti percentuali) che nel sottogruppo maschile (+4,3 punti percentuali). In continuita' con le tendenze gia' osservate negli anni precedenti, anche nel 2017 la componente piu' numerosa tra gli assistiti non e' rappresentata dagli anziani (65 anni e piu': 13,2%), ma dagli adulti (65,2%) e in subordine dai minori (21,6%). Rispetto al 2016 si osserva che l'incidenza degli assistiti anziani si riduce (-5,2 punti percentuali), con un corrispondente aumento degli adulti (+ 2 punti percentuali) e dei minori (+3,2 punti percentuali). 

Leggi Tutto »

Vasto, 2017 anno record per il movimento merci al porto

Il 2017 e' stato per il porto di Vasto un anno record per la movimentazione delle merci, il migliore negli ultimi dieci anni. In totale sono state 576.814 le tonnellate transitate a Punta Penna (449.794 sbarcate e 127.020 imbarcate) con un trend positivo del 12% rispetto al 2016 e del 25% rispetto al 2015. Lo scorso anno il numero dei mercantili che hanno gettato l'ancora sono stati 144 (133 nel 2015 e 142 del 2016) per complessive 1.194.558 tonnellate. Tra le nuove merci trattate grano proveniente dall'Est e dall'Ovest Europa, componentistica per impianti eolici, prodotti grezzi alla rinfusa come bentonite ed eurea.

Leggi Tutto »

Rincari autostrade, la replica di Strada dei Parchi

"Le proposte di Strada dei Parchi SpA, sulle tariffe e sul nuovo Piano Economico Finanziario (Pef) sono sempre state respinte dal Ministero, al quale spetta ora il compito di fare una proposta che non tenti di scaricare su SdP SpA l'onere derivante dagli incrementi tariffari decisi in base alla Convenzione vigente". A renderlo noto e' la stessa concessionaria delle autostrade A24 e A25 Strada dei Parchi che precisa di non avere "ricevuto ad oggi alcuna comunicazione ufficiale a seguito dell'incontro che si e' svolto ieri presso il Ministero delle Infrastrutture sul Decreto Interministeriale di fine anno riguardante l'incremento tariffario" sulle due arterie autostradali.

"SdP SpA, in attesa di conoscere ufficialmente le decisioni assunte ieri al Ministero, per ora rese note a mezzo stampa - si prosegue in una nota - ribadisce la propria disponibilita' ad affrontare il tema delle tariffe nell'ambito di una proposta e di una indicazione chiara, che devono provenire solo dai Ministeri che hanno emanato il Decreto Interministeriale n.000615 del 29/12/2017 e con cui sono state stabilite le percentuali dell'incremento delle tariffe di pedaggio da applicarsi per l'anno 2018 sulle autostrade A24 ed A25".

"Sulla questione tariffe, SdP SpA ricorda di aver gia' avanzato diverse proposte di un nuovo Piano Economico Finanziario (PEF), nel cui ambito si sarebbe potuto definire per tempo un andamento controllato, a favore degli utenti, delle tariffe stesse. In tal senso, ancora ieri, su richiesta del Ministero, SdP SpA ha avanzato una proposta capace di bloccare gli aumenti decisi dal Ministero a fine dicembre". 

Leggi Tutto »

Abruzzo, nasce il distretto montano Majella madre

Quarantanove comuni sulle tre province di L'Aquila, Chieti e Pescara, 2 Parchi nazionali, 4 riserve naturali: sono alcuni dei numeri del nuovo distretto montano "Majella Madre", nato ufficialmente il 29 dicembre scorso dopo che il ministro dei Beni culturali e del Turismo ha firmato il decreto di istituzione. Il nuovo distretto montano Majella Madre coinvolgerà il territorio montano.

Il distretto montano Majella Madre è il secondo in Abruzzo dopo la nascita di quello del Gran Sasso (che ha il primato di essere stato il primo distretto di montagna ad essersi costituito in Italia). Comune capofila è Guardiagrele ma al proprio interno il distretto può contare su tanti altri centri e città di grande pregio storico e culturale, a cominciare da Sulmona, Pescocostanzo, Scanno, Pacentro, Caramanico Terme, Campo di Giove fino ad arrivare ai comuni dell'Alto Sangro, Pescasseroli, Barrea e Scontrone, per chiudere con i comuni del Basso Sangro come Fara San Martino, Lettopalena, Lama dei Peligni.

Il Distretto sarà lo strumento politico che dovrà aggregare tutte le proposte di sviluppo turistico che arriveranno dai comuni. All'interno del distretto Majella Madre ci sono i due importanti comprensori sciistici del Centro Sud Italia: Roccaraso-Rivisondoli-Pescocostanzo e Maielletta e 4 DMC, l'unica PMC della Regione, 3 Gal ma soprattutto 475 strutture ricettive con una capacità di posti letto di poco superiore ai 16 mila. I dati consolidati del 2016 sul movimento turistico nei comuni del distretto indicano 205.112 arrivi e 588.722 presenze di turisti italiani; 12.645 arrivi e 38.056 presenze di turisti stranieri

Leggi Tutto »

Piccoli Comuni e tipicità alimentari, il rapporto di Coldiretti

Il 100% delle tipicità Dop e Igp abruzzesi nasce sul territorio dei 249* piccoli comuni della regione: si va dall’Olio Pretuziano delle Colline Teramane alla Carota dell’Altopiano del Fucino. E’ quanto emerge dall’esclusivo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità” presentato dalla Coldiretti a Roma a Palazzo Rospigliosi in occasione dell’apertura dell’anno nazionale del cibo italiano nel mondo per raccontare un patrimonio enogastronomico del Paese custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici, che potrà ora essere finalmente valorizzata e promossa grazie alla nuova legge n.158/17 che contiene misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni.

“In Abruzzo le realtà sotto i cinquemila abitanti – spiega la Coldiretti – sono 249 (su 305 Comuni, oltre l’80%) e rappresentano una rete diffusa sul 70% del territorio, con una presenza che unisce il senso di comunità all’appartenenza geografica e la custodia di valori e tradizioni come quella del cibo e dei prodotti tipici. E’ proprio in questi territori che, oltre ai prodotti dotati di marchi specifici o Denominazioni di origine, trovano vita le tipicità più apprezzate e rappresentative di microcosmi che hanno fatto grande l’Abruzzo facendolo conoscere ed apprezzare anche fuori dai suoi confini nazionali”.

Specialità e tipicità pregiate che questa mattina, nell’ambito della iniziativa a Palazzo Rospigliosi, insieme a molte altre di tutta Italia, sono state esposte nella Rassegna dei prodotti tipici dei comuni con meno di 5mila abitanti per far conoscere le eccellenze territoriali conservate da generazioni negli angoli più remoti del paese. Per l’Abruzzo, rappresentato dai dirigenti di Coldiretti e da una folta delegazione di sindaci e amministratori comunali rigorosamente con fascia, c’erano Ceci di Navelli (562 abitanti), Pecorino di Farindola (1.486) e peperone di Altino (3082), ma anche il Bocconotto di Castel Frentano (4.373 abitanti) o l’olio toccolano solo per citare alcuni dei “tesori” esposti. Tra tutti, particolare curiosità ha destato la mortadella di Campotosto (537 abitanti), uno dei salumi più imitati d’Italia fin dal 1575 (con il curioso secondo nome di “coglioni di mulo”), oggi simbolo di un piccolo borgo che vuole rinascere e riscattarsi dal sisma che ha inciso profondamente sull’economia locale.

“Dalla valorizzazione dei tesori enogastronomici custoditi nei Piccoli Comuni dipende la sopravvivenza di molte realtà economiche e derivano anche tante opportunità di lavoro per ch – soprattutto giovani - ha scelto di non abbandonare gli antichi borghi – dice Coldiretti Abruzzo – in tal senso, particolarmente importante è la nuova normativa che prevede misure per favorire la diffusione della banda larga, la promozione dell’agroalimentare a filiera corta, il turismo di qualità. La legge punta su una dotazione di servizi adeguata, sulla cultura, sulla manutenzione del territorio, sulla tutela dell’ambiente, sulla messa in sicurezza di strade, scuole e del patrimonio edilizio pubblico”.

Leggi Tutto »