L’Osservatorio

Xylella, Coldiretti: scaricabarile sono costati 1,2 miliardi

 Gli errori, le incertezze e gli scaricabarile che hanno favorito l'avanzare del contagio della Xylella hanno provocato danni per 1,2 miliardi di euro con effetti disastrosi sul piano ambientale, economico ed occupazionale. E' quanto afferma la Coldiretti, in riferimento alla condanna della Corte di Giustizia Ue, che ha accolto il ricorso della Commissione Ue contro ritardi e mancanze nelle ispezioni e nell'abbattimento delle piante infette da parte delle autorita' nazionali. Sotto accusa pero', sottolinea la Coldiretti, ci sono anche le responsabilita' comunitarie a partire dal sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo, che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto. "Serve una strategia condivisa tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro ai territori che hanno perso l'intero patrimonio olivicolo e paesaggistico", afferma il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare che per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l'arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti che hanno provocato stragi nelle coltivazioni. (ANSA). Y49-NAN 

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Ultime settimane per il Censimento permanente delle imprese

"Ultime settimane per la prima edizione del Censimento permanente delle imprese, che chiudera' i battenti lunedi' 16 settembre". Lo ha fatto sapere l'Istat in una nota diffusa oggi. "A differenza dei censimenti tradizionali - ha proseguito l'Istituto di statistica - il nuovo Censimento e' di tipo campionario, mentre la restituzione dei dati ottenuti sara' di tipo censuario. Le circa 280 mila imprese con 3 e piu' addetti selezionate nel campione stanno continuando a compilare il questionario on line, al quale si accede attraverso il portale 'Statistica e imprese' utilizzando le credenziali ricevute dall'Istat. E' previsto l'obbligo di risposta mentre, come sempre, i dati acquisiti attraverso la rilevazione saranno coperti dal segreto d'ufficio e dal segreto statistico. La partnership con le associazioni di categoria a supporto della rilevazione si sta rivelando particolarmente efficace per moltiplicare l'attenzione attorno al Censimento permanente delle imprese, in aggiunta alla campagna multimediale radio, web e social media, e garantire la partecipazione delle imprese interessate. Le informazioni sulla struttura imprenditoriale e occupazionale del Paese e sui comportamenti e le strategie delle imprese che verranno restituite dalla rilevazione in corso saranno non solo piu' tempestive ma anche piu' dettagliate, rilevanti e approfondite e metteranno in luce, ad esempio, i profili di impresa con maggiori performance, i fattori di successo e le leve di sviluppo, le criticita' e gli ostacoli a una maggiore competitivita' e crescita economica". "Informazioni - ha concluso l'Istat - necessarie per gli imprenditori e fondamentali per le decisioni di politica economica e per la governance del Paese". In merito il presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo ha aggiunto: "I cambiamenti strutturali che sta sperimentando il nostro sistema produttivo riguardano sia aspetti tecnologici, organizzativi, di mercato e di impiego di capitale umano, sia sfide su responsabilita' ambientale, sociale e per lo sviluppo locale"

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Vino, Assoenologi: vendemmia 2019 sotto i 50 milioni di ettolitri

 Meno produzione ma una qualità anche superiore al 2018. Il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarelli, in un incontro a Verona spiega l'andamento della vendemmia 2019 e lancia un allarme sul clima. In particolare Cotarelli sottolinea che per il 2019 "siamo in negativo a doppia cifra". Solo una regione che è andata molto male lo scorso anno quest'anno va in positivo. "Dovremmo scendere abbondantemente sotto i 50 milioni di ettolitri", aggiunge. Ancora sul clima Cotarelli ha detto che alcuni vini come il Barbera soffrono molto. Il Montepulciano d'Abruzzoprima si vendemmiava fino al 20 novembre. Oggi entro il 15-20 ottobre. "Ormai il clima è talmente eterogeneo da condizionare i risultati", ha concluso.

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In calo i prezzi degli immobili ad uso turistico

Nella prima parte del 2019, i prezzi degli immobili ad uso turistico sono ancora in diminuzione rispetto al semestre precedente: -0,3% nelle località di mare, -1,9% in quelle di montagna e -0,2% in quelle di lago. A dirlo l'Ufficio studi del gruppo Tecnocasa. Sul fronte mare, nei primi sei mesi dell'anno, le performance migliori sul fronte delle quotazioni immobiliari spettano all'Emilia Romagna (+2,3%) e alla Sardegna (+0,3%). La Puglia mette a segno un -1,6%, la Sicilia -1,4%. Si conferma la presenza di acquirenti stranieri, in particolare in Liguria, in Sicilia ed in Campania. Per gli immobili dei laghi le località sul lago di Garda sono sostanzialmente stabili (+0,4%): la sponda bresciana chiude con prezzi invariati, mentre il versante veronese registra un +0,9%. Per le tipologie ubicate sul lago di Garda si conferma l'interesse all'acquisto da parte dei turisti tedeschi. Cresce l'attenzione degli stranieri anche per il lago di Iseo, che chiude i primi sei mesi dell'anno con una diminuzione dei valori dell'1,7%. 

Diminuiscono dell'1,9 % i prezzi delle abitazioni nelle zone montane. La contrazione più forte si è avuta in Abruzzo (-6,3%), a seguire la Valle d'Aosta con -2,4%, mentre è il Piemonte la regione che ha avuto la contrazione dell'1,0% attribuibile sostanzialmente alle località minori. Stabili i prezzi delle località del Trentino Alto Adige. L'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato anche le compravendite intermediate dalle reti Tecnocasa e Tecnorete nel primo semestre del 2019, aventi ad oggetto la casa vacanza, e ha tracciato il profilo dell'acquirente tipo e il taglio preferito. La tipologia preferita da chi compra la casa vacanza è il trilocale con il 35,0% delle transazioni, seguita dalle soluzioni indipendenti e semindipendenti con il 25,9% delle scelte. Bene anche il bilocale che rappresenta il 25,3%. Anche un anno fa, nel primo semestre del 2018, erano state rilevate percentuali simili. Ad acquistare la casa vacanza sono soprattutto persone d'età compresa tra 45 e 54 anni (29,5%), a seguire chi ha tra 55 e 64 anni (27,7%) e tra 35 e 44 anni (20,1%)

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Coldiretti, deflazione nei campi con un calo del 30% dei prezzi della frutta

 In controtendenza all’aumento del carrello della spesa, è deflazione nei campi, dove gli agricoltori si vedono oggi pagare la frutta, dalle albicocche alle pesche, fino alle susine, pochi centesimi, circa il 30% in meno rispetto allo scorso anno e al di sotto dei costi di produzione, per colpa delle distorsioni lungo la filiera e delle importazioni selvagge di prodotto straniero di bassa qualità spacciato per italiano che invade il mercato provocando squilibri. E’ quanto denuncia la Coldiretti nel commentare i nuovi dati Istat sull’inflazione ad agosto. "Gli agricoltori - sottolinea la Coldiretti - per potersi permettere un caffè devono vendere tre chili di frutta sulla quale pesano quest’anno i drammatici attacchi della cimice asiatica, che nelle regioni del Nord ha distrutto i raccolti in numerose aziende. Una emergenza sulla quale deve intervenire il nuovo governo con un adeguato finanziamento del fondo di solidarietà nazionale sulle calamità e una sburocratizzazione del sistema che consenta interventi più rapidi in caso di queste emergenze". 

Per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione in questo momento di difficoltà, l'indicazione della Coldiretti è quello di acquistare frutta verificandone l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria. 

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Sondaggio Ipsos cala del 15% il gradimento di Salvini

Da una parte la fiducia dei cittadini verso il capo dello Stato, che raggiunge un indice del 57%, dall'altra il leader della Lega Matteo Salvini, protagonista della crisi di governo, che vede calare l'indice di fiducia al 36%, perdendo 15 punti rispetto a luglio quando toccava il 51%. Il premier uscente Conte riscuote un indice di fiducia del 52%. Emerge dal SondaggioIpsos sui protagonisti della crisi proposto dal Corriere della Sera il cui esito segnala che la maggioranza degli intervistati non vuole le elezioni subito. Nel dettaglio, il 21% vuole un governo M5s-Pd 'fino alla fine della legislatura'; l'11% una riedizione del governo gialloverde 'con un premier diverso', un altro 11% e' a favore di un governo istituzionale che faccia la manovra economica per andare poi al voto 'nei primi mesi del prossimo anno'. Interpellata su come pensa si concludera' la crisi di governo, la maggior parte degli intervistati pensa che l'alleanza giallorossa alla fine nascera' per durare tutta la legislatura (26%); segue chi ritiene ci saranno le elezioni al piu' presto (21%) o tra qualche mese, dopo un governo istituzionale (17%). Chiaro il giudizio degli intervistati sull'operato dei protagonisti. In testa sempre il presidente della Repubblica, con il 65% di valutazioni positive, seguito da Conte (52%), Salvini (29%), Zingaretti (26%), Di Maio (25%), Renzi (16%). A fronte del calo di fiducia verso il leader del Carroccio, il 36% degli intervistati ritiene comunque che, se ci fossero nuove elezioni, vincerebbe la Lega (a luglio la percentuale era il 52%). Il 10% pensa che prevarrebbe il M5s, il 7% punta sul Pd

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Istat, fatturato dei servizi torna a crescere

Torna a crescere nel secondo trimestre di quest'anno il fatturato dei servizi che aumenta dello 0,3% in termini congiunturali e dello 0,4% nel confronto con lo stesso trimestre dell'anno precedente. Lo rende noto l'Istat spiegando che si registrano variazioni congiunturali positive nei settori del Trasporto e magazzinaggio (+0,9%), delle Agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+0,8%) e, in misura più contenuta, del Commercio all'ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+0,4%) e delle Attività professionali, scientifiche e tecniche (+0,2%). Si rilevano invece flessioni nei settori dei Servizi di informazione e comunicazione (-1,0%) e delle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-0,2%). Gli incrementi tendenziali più ampi riguardano i settori del Trasporto e magazzinaggio (+2,1%) e delle Agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese (+1,6%), mentre sono più contenuti gli aumenti nelle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+0,4%) e nel Commercio all'ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (+0,2%).

Si registrano invece variazioni negative nei Servizi di informazione e comunicazione (-1,3%) e nelle Attività professionali, scientifiche e tecniche (-0,1%). "Dopo il calo registrato nel primo trimestre del 2019 - commenta l'Istat - il fatturato dei servizi torna a crescere nel secondo trimestre, mostrando contenuti aumenti in termini sia congiunturali sia tendenziali. Al di là di limitate oscillazioni su base trimestrale, la dinamica congiunturale risulta sostanzialmente stazionaria a partire dal primo trimestre 2018". "Tra i comparti più dinamici - prosegue l'istituto di statistica - si segnala quello delle Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse, il cui fatturato è cresciuto dell'8,3% in termini tendenziali, rappresentando l'incremento più elevato dal 2011, inizio della disponibilità dei dati. Si segnala inoltre una diminuzione tendenziale del 3,0% nelle Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale, la più ampia dal quarto trimestre 2012"

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Le grotte italiane conquistano 1,5 milioni di turisti ogni anno

Le grotte naturali catturano un numero crescente di visitatori: un milione e mezzo, di cui 300mila stranieri. Un'esperienza che genera un giro d'affari da 25 milioni di euro l'anno. Lo rileva un'inchiesta di Cna Turismo e Commercio. Dal Friuli alla Sicilia sono 52 le grotte turistiche in Italia I maggiori siti turistici sono in Sardegna che può vantare 12 grotte visitabili. A seguire il Friuli-Venezia Giulia con sei siti speleologici, poi la Puglia con cinque, il Lazio e la Toscana con quattro; Campania, Piemonte, Lombardia con tre; Abruzzo, Calabria, Liguria e Veneto con due; infine un sito in Basilicata, Marche, Sicilia e Valle d'Aosta. La durata media di visita delle grotte varia da 15 minuti a oltre tre ore in base alla grandezza e alla profondità del sito. In Piemonte, a Frabosa Soprana (Cuneo) c'è la Grotta di Bossea, tra i primi esempi in Italia di turismo sotterraneo. L'itinerario di tre chilometri è visitabile dal lontano 1874. Passando alla Liguria si incontrano le Grotte di Toirano (Savona), 150 caverne naturali aperte al pubblico dal 1953. Nella vicina Lombardia c'è Bus di Tacoi, una grotta carsica visitabile in val Seriana, nel territorio del Comune di Gromo (Bergamo). A est, in Friuli Venezia Giulia si può ammirare la Grotta Gigante, la cavità turistica più grande del mondo. Si trova a Sgonico, vicino a Trieste. Scoperta nel 1840, è stata aperta al pubblico nel 1908. Proseguendo, in Toscana, c'è la Grotta Del Vento nel Parco delle Alpi Apuane, in Garfagnana (Lucca), in una zona ricca di fenomeni carsici. Nelle Marche le famosissime Grotte di Frasassi, le più visitate in Italia. Oltre 13 chilometri di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo. In provincia di Frosinone, nel Lazio, le Grotte di Pastena, scoperte nel 1926, offrono dieci sale con stalattiti e stalagmiti, laghetti e cascate. Particolari le Grotte di Pertosa Auletta, le uniche grotte non marine in Italia attraversate da un corso d'acqua, il fiume Negro. Le grotte si trovano all'interno del Parco Nazionale del Cilento. Altro sito molto conosciuto, le Grotte di Castellana in Puglia. L'itinerario di tre chilometri si conclude nella Grotta Bianca, considerata la più splendente del mondo. Antichissima la Grotta di Su Mannu a Fluminimaggiore, sud-ovest della Sardegna. E' nata 15 milioni di anni fa e il percorso della sua visita si sviluppa per oltre 8 chilometri su ampie e comode passerelle tra sale ricche di concrezioni, stalattiti e stalagmiti (la più alta misura 11 metri), e attraversate da piccoli laghi sotterranei.

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Vacanze, Coldiretti/Ixé: un terzo del budget speso a tavola

Favorito dal clima e da una crescente attenzione all’alimentazione il cibo nell’estate 2019 è stato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti-Ixé che evidenzia come la tavola sia stata per quasi un italiano su cinque (19%) la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 53% è stata comunque uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e solo un 5% dichiara di non prenderlo per niente in esame.Oltre il 30% dei 779 euro spesi in media dagli italiani per le vacanze estive 2019 (+5%) sono stati destinati all’alimentazione. Il 36% dei vacanzieri infatti - sottolinea la Coldiretti - ha consumato pasti principalmente al ristorante durante la vacanza, il 12% in agriturismi, anche se uno su tre (il 33%) ha mangiato nelle case di proprietà o in affitto e non manca chi ha scelto paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco. In ogni caso - precisa la Coldiretti quasi tre italiani su quattro (72%) in vacanza lontano da casa preferiscono consumare prodotti tipici del posto a chilometri zero per conoscere le realtà enogastronomiche del luogo.

Tra le tendenze dell’estate 2019 - rileva Coldiretti - c’è da registrare il crescente interesse per il cibo di strada, scelto dal 69% dei vacanzieri perché concilia la praticità con il costo contenuto, ma rappresenta anche una forma di vendita particolarmente apprezzata e favorita dal moltiplicarsi di sagre, feste ed iniziative di valorizzazione alimentare nei luoghi di vacanza con i mercati di vendita di retta degli agricoltori di Campagna Amica. Tra coloro che mangiano cibo di strada ad essere nettamente preferito- sottolinea la Coldiretti - è infatti il cibo della tradizione locale che va dalla piadina agli arrosticini fino agli arancini. Un momento conviviale alternativo che riguarda sia le località più turistiche, ma anche più spesso le aree interne meno battute dove in molti si accontentano di guardare e curiosare tra le bancarelle.Ma l’enogastronomia vince anche tra i souvenir - nota Coldiretti -, con il 42% dei turisti che ha scelto proprio un prodotto tipico da riportare a casa o regalare a parenti e amici come ricordo della propria villeggiatura, magari acquistati in frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori dove è possibile trovare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità. Tra le specialità più acquistate vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine d’oliva.

La ricerca dei prodotti tipici è dunque diventato un ingrediente irrinunciabile - spiega Coldiretti - delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa con 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (ogm), 23mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

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Pil, l’Italia secondo l’Ocse fa registrare la performance peggiore del G7

Nel trimestre tra aprile e giugno la crescita del Pil italiano e' stata pari a zero, sia nel confronto con il primo trimestre dell'anno che con gli stessi tre mesi del 2018, registrando la peggiore performance tra i Paesi del G7, molto inferiore alla media Ocse e a quella europea. A fornire l'informazione e' l'Ocse, che ha messo in fila i dati provenienti da tutti i Paesi dell'organizzazione ma che, nonostante i numeri poco lusinghieri per il nostro Paese, mentre a Roma si infittiscono le trattative per la formazione di un possibile nuovo governo, lancia comunque un segnale di fiducia. Dal G7 di Biarritz, il segretario generale Angel Gurria ha definito gli italiani "i piu' esperti al mondo nel correggere le loro differenze politiche nel corso del tempo". "Abbiamo fiducia nelle istituzioni italiane, sono abbastanza forti. - ha sottolineato in un'intervista - Il presidente della Repubblica prendera' la decisione piu' giusta per formare il prossimo governo". Un attestato di stima che Gurria ha ulteriormente rafforzato puntando l'attenzione sul calo dello spread: "oggi con i tassi d'interesse che rimangono bassi e che probabilmente continueranno ad abbassarsi, diventando a volte negativi, l'Italia ha spazio di manovra per adottare stimoli fiscali, in maniera controllata", ha spiegato. Misure espansive sono dunque possibili e potrebbero peraltro trovare un alleato anche nella stessa Ue se, come riportato dal Financial Times, Bruxelles pianificasse effettivamente di semplificare le regole di bilancio dell'Eurozona.

Nel secondo trimestre dell'anno, tra i grandi Paesi industrializzati solo il Regno Unito (-0,2%) e la Germania (-0,1%) hanno fatto peggio dell'Italia nel confronto con il primo trimestre. Un rischio piu' che una consolazione per l'economia made in Italy, legata a doppio filo a quella tedesca. Il rallentamento c'e' stato ma piu' moderato, negli Usa e in Giappone (rispettivamente al +0,5% e al +0,4%, dal +0,8% e dal +0,7% nel trimestre precedente), in Francia (da +0,3% a +0,2%). Su base annua per il nostro Paese e' andata pero' peggio. L'area Ocse ha registrato un aumento del Pil dell'1,6%. Nel G7, gli Stati Uniti hanno messo a segno la crescita annuale piu' elevata (+2,3%), mentre l'Italia, sottolinea l'organizzazione, ha registrato la crescita annuale piu' bassa (0,0%). La Germania e' cresciuta dello 0,4% e la Francia dell'1,3%. Il Pil del Regno Unito e' aumentato dell'1,2%. La media dell'Unione europea e' stata di +1,3% e quella di Eurolandia di +1,1%

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