L'Istat e' pronto a un restyling dei conti, con "miglioramenti dei metodi di misurazione". Tra le novita' l'aggiornamento della stima su quanto rende una casa di proprieta' e l'affinamento degli strumenti per la rilevazione del sommerso. E' probabile che l'operazione abbia un impatto sul livello del Pil, ma e' difficile pensare a stravolgimenti nelle variazioni percentuali di crescita, anno su anno. Piu' facile che qualche cosa si muova per i parametri che vengono calcolati in riferimento al valore assoluto del Pil, come debito, deficit. I dati annui usciranno il 23 settembre.(
Leggi Tutto »Un’impresa su tre e’ donna, quasi 150 mila aziende
Quasi un terzo dell'industria della vacanza e' in mano alle donne d'impresa. Sono infatti oltre 148mila le imprese femminili che si occupano di attivita' di ristorazione e alloggio, di servizi turistici o legati all'intrattenimento e al divertimento, il 29,5% del totale. Sensibile la crescita di questo insieme in 4 anni: +8,7% e quasi 12mila imprese in piu'. Dall'elaborazione effettuata dall'Osservatorio sull'imprenditorialita' femminile di Unioncamere e InfoCamere, sulla base dei dati al 30 giugno scorso i settori turistici a maggior vocazione femminile, sono bed and breakfast e case vacanze, agenzie di viaggio e guide turistiche. Infatti quasi il 42% delle agenzie di viaggio e' al femminile, e lo sono anche il 40% delle imprese che forniscono servizi su prenotazione e guide turistiche, e, sebbene con numeri complessivamente piu' contenuti, al femminile e' anche il 41% delle attivita' di biblioteche ed archivi, cosi' come lo e' il 30% circa dei musei.
Il confronto con il 2015, poi, mostra una vera "impennata" di imprese guidate da donne nel settore dei bed and breakfast e delle case vacanze (+4.258 imprese) e in quello dei servizi di prenotazione e guide turistiche (+517). Oltre 5mila in piu', inoltre, i ristoranti gestiti da donne rispetto a 4 anni fa e circa 1.300 i bar al femminile aggiuntivi rispetto alla fotografia scattata a fine giugno 2015. Il settore dell'alloggio e della ristorazione rappresenta del resto uno degli ambiti in cui il milione e 338mila imprese femminili sono piu' diffuse: 133.531 quelle registrate a fine giugno scorso, pari al 29,37% del totale. In termini di incidenza percentuale sul totale delle imprese registrate, invece, sono alcune piccole province, molte delle quali del Mezzogiorno, a trainare la classifica nazionale, a cominciare da Benevento, Avellino e Chieti, in cui le donne di impresa sfiorano il 30% delle attivita' totali.
Leggi Tutto »Fondi europei, cresce la dotazione per Erasmus +
Nel 2019 la dotazione finanziaria Erasmus+ destinata all'Italia per l'ambito Vet (Vocational Education and Training: istruzione e formazione professionale) è stata di 54 milioni di euro, di cui 44 milioni saranno utilizzati per la realizzazione di iniziative di mobilità transnazionale mentre 9 milioni favoriranno lo sviluppo di partenariati strategici. ''Rispetto al 2018 - ha spiegato Stefano Sacchi, presidente dell'Inapp, l'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche - si registra un incremento del 20% dei fondi europei messi a disposizione dell'Italia. Oltre il 90% delle risorse aggiuntive sarà destinato alla promozione di esperienze di mobilità in Europa, un aspetto fondamentale del nostro status di cittadini dell'Unione europea''. Erasmus+ è il programma dell'Unione europea per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. Inapp è stato incaricato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali come Agenzia nazionale Erasmus+ per implementare il segmento dedicato all'istruzione e alla formazione professionale
In particolare, l'Istituto gestisce i progetti relativi alla mobilità individuale a fini di apprendimento (per favorire esperienze professionalizzanti sul territorio dell'Unione europea di giovani inseriti in percorsi di istruzione e formazione professionale, apprendisti, neodiplomati e neo-qualificati, nonché di docenti e operatori della formazione professionale) e i partenariati strategici (per sostenere la modernizzazione e il rafforzamento dei sistemi di istruzione e formazione professionale). I progetti ammessi a finanziamento nel 2019 sono stati in totale 168, di cui 128 quelli di mobilità (102 nel 2018) e 40 di partenariati strategici (35 nel 2018), con un incremento rispettivamente del 20,3% e del 12,5% in confronto all'annualità precedente, attribuibile anche ai maggiori fondi europei disponibili. Guardando alle categorie di partecipanti ai progetti di mobilità approvati, si riscontra un maggiore coinvolgimento di soggetti con disabilità (+27,6% rispetto al 2018) e un incremento particolarmente significativo dei partecipanti con minori opportunità economico-sociali che ne ostacolano l'accesso ai percorsi di istruzione e formazione, che passano da 476 nel 2018 a 1735 nel 2019 (+260%). L'incremento - si sottolinea - è il frutto di una specifica attività di comunicazione svolta dall'Agenzia nazionale Erasmus+ Inapp
Dando uno sguardo, poi, alla risposta territoriale al bando, nel 2019 si evidenzia un aumento delle iniziative approvate in tutte e tre le macro aree territoriali del nostro Paese, con un numero maggiore di progetti finanziati nel Centro rispetto allo scorso anno (+32,5%). Per quanto riguarda i progetti approvati nel Sud e nelle Isole, si registra una crescita pari al 27,8% rispetto al 2018, nonostante una riduzione del numero complessivo di candidature presentate in tale area in relazione all'annualità precedente. ''Particolarmente interessante - ha proseguito Sacchi - è il dato dei progetti di mobilità transnazionale finanziati nel Sud e nelle Isole, in aumento del 53,8% rispetto al 2018: questi progetti offriranno a giovani del Mezzogiorno e isole maggiori opportunità formative e professionalizzanti presso imprese o centri di formazione nell'Unione europea, per poi tornare e iniettare nuova linfa e portare nuove competenze nel loro territorio di origine, contribuendo al suo sviluppo". Per quanto attiene al Nord Italia, appare interessante evidenziare che, seppur presenti un incremento inferiore delle iniziative approvate in confronto alle altre due macro aree territoriali (+13,1% rispetto al 2018), tale area detiene anche nel 2019 il più alto numero di progetti finanziati (69 Nord, 53 Centro, 46 Sud e isole).
Leggi Tutto »Istat: Indicatore anticipatore interrompe la tendenza alla flessione
A luglio, l'indicatore anticipatore ha interrotto la tendenza alla flessione in atto dalla fine dello scorso anno, prospettando uno scenario di lieve miglioramento dei livelli produttivi. Lo rileva l'Istat nella nota mensile evidenziando che il clima di fiducia dei consumatori ha registrato un marcato aumento, diffuso a tutte le componenti. Il recupero della fiducia ha coinvolto anche le imprese ad eccezione di quelle manifatturiere.
Le prospettive per gli scambi internazionali, penalizzate dal protrarsi delle tensioni commerciali e dal rallentamento dell'attivita' economica in Cina, rimangono negative. L'Istat ricorda che in base alla stima preliminare, nel secondo trimestre 2019, il Pil italiano ha registrato una variazione congiunturale nulla a sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell'industria e di un contenuto incremento in quello dei servizi. A giugno, l'indice destagionalizzato della produzione industriale, dopo l'ampio incremento di maggio, si e' ridotto marginalmente in termini congiunturali. A seguito dell'evoluzione positiva nella prima parte dell'anno, a giugno l'occupazione ha mostrato una stabilizzazione e il tasso di disoccupazione e' diminuito ulteriormente, pur non riducendo il gap con la media dell'area euro. Sotto la spinta dei ribassi dei beni energetici, a luglio, l'inflazione ha continuato a rallentare e si e' ampliato il differenziale negativo con la dinamica dei prezzi al consumo nell'area dell'euro e nei principali partner europe
Leggi Tutto »Cresce la concentrazione delle imprese nelle grandi citta’
In dieci anni cresce la concentrazione delle imprese nelle grandi citta', secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro imprese a marzo 2019 e marzo 2009. Prima Roma con 361 mila imprese rispetto a 325 mila dieci anni fa, + 11%, oggi pesa il 7% delle imprese italiane rispetto al 6% del 2009. Poi Monza e la Brianza con 64 mila imprese rispetto a 60 mila, +6%. Seguono Napoli con 241 mila imprese rispetto a 227 mila, +6%, Caserta con 77 mila rispetto a 73 mila, +6%, Milano con 303 mila imprese rispetto a 292 mila, +4%, Reggio Calabria con 45 mila imprese rispetto a 43 mila, +3%. Positivo anche il dato di Lecce, Cosenza, Catanzaro, Frosinone, Ragusa, Rimini, Siracusa, Pescara, Massa Carrara.
Maggiore concentrazione nelle societa' di capitali in crescita. In Lombardia le imprese in dieci anni passano da 826 mila a 813 mila, a Milano da 292 mila a 303 mila, a Monza da 60 mila a 64 mila, a Lodi da 16 mila a 14 mila. In Italia le imprese in 10 anni sono in calo del 3%, da 5,3 milioni a 5,1 milioni. Anche grazie alla crescita delle societa' di capitali, + 35% in dieci anni rispetto alle societa' di persone, -17% e alle ditte individuali, -10%. Anche a Milano le societa' di capitali sono in crescita del 22%, e di persone con -23% mentre le ditte individuali restano stabili. I settori in Lombardia che crescono di piu' in dieci anni. Attivita' riguardanti le lotterie, le scommesse (+209%), servizi di assistenza sociale residenziale (+183%), fornitura di energia elettrica (+174%), servizi veterinari (+163%), cultura, biblioteche e musei come imprese (+129%), riparazione, manutenzione ed installazione di macchine (+78%), attivita' di servizi finanziari (+81%), istruzione (+64%), ricerca scientifica e sviluppo (+63%), attivita' di supporto per le funzioni d'ufficio (+60%), attivita' di direzione aziendale e di consulenza (+54%), attivita' di servizi per edifici e paesaggio (+62%), alloggio (+41%), assistenza sanitaria (+37%).
I settori in Italia che crescono di piu' in dieci anni. Fornitura di energia elettrica (+257%), servizi veterinari (+177%), attivita' riguardanti le lotterie, le scommesse (+177%), servizi di assistenza sociale residenziale (+128%), riparazione, manutenzione ed installazione di macchine (+78%), attivita' di servizi finanziari (+70%), ricerca scientifica e sviluppo (+65%), attivita' di supporto per le funzioni d'ufficio (+57%), attivita' di direzione aziendale e di consulenza (+48%), attivita' di servizi per edifici e paesaggio (+48%), servizi postali e attivita' di corriere (+42%), assistenza sanitaria (+39%), istruzione (+35%), alloggio (+34%). I settori a Milano che crescono di piu' in dieci anni. Attivita' riguardanti le lotterie, le scommesse (+218%), fornitura di energia elettrica (+212%), servizi di assistenza sociale residenziale (+183%), attivita' di servizi finanziari (+79%), alloggio (+74%), servizi veterinari (+74%), riparazione, manutenzione ed installazione di macchine (+59%), ristorazione (+57%), ricerca scientifica e sviluppo (+55%), attivita' di supporto per le funzioni d'ufficio (+62%), attivita' di direzione aziendale e di consulenza (+55%), attivita' di servizi per edifici e paesaggio (+62%), istruzione (+51%), assistenza sanitaria (+38%)
Leggi Tutto »Turismo, 1,6 milioni in viaggio col camper
Sono circa 1,6 milioni i turisti italiani in viaggio sulle strade delle vacanze con il camper che garantisce ai passeggeri tutti i comfort anche nel caso di lunghe code. E' quanto e' emerso da una analisi Coldiretti/Ixe' per quest'estate divulgata nell'ultimo giorno del week end di grande esodo per le partenze ed i primi rientri segnati dallo sciopero dei casellanti sulle autostrade, con bollino rosso. Una allerta che tuttavia secondo Coldiretti/Ixe' non condiziona il comportamento di piu' 4 italiani su 10 (42%) che non cambiano la scelta del giorno di partenza o di rientro perche' spesso possono godere solo di periodi limitati e prestabiliti di ferie, che costringono a sfruttare al massimo i giorni a disposizione. I meno preoccupati - ha sottolineato la Coldiretti - sono proprio coloro che hanno scelto di viaggiare in camper che garantisce tutti i comodita' anche durante il viaggio con la possibilita' di mangiare comodamente seduti o di fare un breve sonnellino rigenerante in aree di sosta o magari di cogliere l'occasione per visitare luoghi non programmati uscendo appositamente dall'autostrada ingolfata. La vera ragione che spinge a fare una vacanza in camper e' infatti il desiderio - ha continuato la Coldiretti - di godere della liberta' e scegliere di visitare mete multiple. La flessibilita' - ha precisato la Coldiretti - e' la qualita' piu' apprezzata dai camperisti insieme alla possibilita' di visitare piu' luoghi durante il viaggio che consente di fare una esperienza di turismo "integrale" in pochi giorni, ma anche di cambiare idea a seconda delle condizioni del posto o del meteo.
Leggi Tutto »Affitti agli studenti in aumento in tutta Italia, Pescara è economica
La corsa al rialzo degli affitti universitari non sembra conoscere battute d'arresto: dopo il piu' quattro per cento dello scorso anno, nel 2019 i canoni di locazione delle camere singole sono cresciuti del sei per cento, con incrementi significativi soprattutto nelle citta' universitarie principali: Milano (+ 2 per cento), Roma (+ 6 per cento), Firenze (+ 12 per cento) e Torino (+ 25 per cento). E' quanto emerge da un'analisi di Solo affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione. "Per una camera singola - spiega Isabella Tulipano, dell'ufficio studi di Solo affitti - si pagano mediamente 312 euro al mese, contro i 218 euro a persona richiesti per un posto letto in doppia. I prezzi di queste stanze sono in aumento soprattutto nelle grandi citta', dove i canoni medi delle singole sono piu' alti, inducendo gli studenti a ripiegare sulla condivisione della camera"
Con un canone medio di 575 euro mensili, Milano si conferma la citta' italiana dove si paga di piu' per affittare una stanza singola. I prezzi diventano piu' abbordabili a Roma (399 euro/mese), nonostante i canoni siano cresciuti di circa 20 euro. Secondo l'analisi di Solo affitti gli universitari a Torino pagano circa 360 euro al mese per una camera, 73 in piu' rispetto allo scorso anno. A seguire Firenze (358 euro), dove l'esborso mensile e' cresciuto di circa 40 euro, e Bologna (350), invariata rispetto allo scorso anno. I canoni di locazione presentano una certa dinamicita' anche a Padova (335 euro /mese, con prezzi in crescita di 35 euro), Genova, Pavia (300 euro ciascuna), dove l'aumento e' compreso tra i 50 e i 75 euro. Le quotazioni delle singole sono piu' a 'misura' delle tasche degli studenti a Siena (300 euro), che si conferma sugli stessi livelli dell'anno scorso, Napoli (283 euro), dove i canoni sono calati del 19 per cento, e a Parma (275), con prezzi in diminuzione di circa il 12 per cento. Chi vuole avere una camera tutta per se' paghera' in media 250 euro al mese a Cagliari e Catanzaro, dove i prezzi sono cresciuti di 20 euro rispetto al 2018, 230 euro a Bari (- 6 per cento) ; 225 euro a Pescara ( -6 per cento) e 200 euro nella piu' economica Perugia, con canoni stabili rispetto allo scorso anno.
I prezzi mensili delle stanze doppie sono cresciuti mediamente di 14 euro (+ 7 per cento), con il capoluogo meneghino (+ 11 per cento) che anche in questo caso e' in cima alla classifica delle citta' piu' care d'Italia: 395 euro/mese a persona per un posto letto in doppia. Quotazioni piu' basse di un terzo a Bologna e Rimini (270 euro ciascuna), dove i canoni per questa tipologia di camere sono piu' alti che a Roma (258 euro/mese, + 5 per cento rispetto al 2018). Solo affitti rileva prezzi in crescita anche a Torino (+ 2 per cento), Firenze (+ 7 per cento) e Padova (+ 25 per cento), dove un universitario alla ricerca di un posto letto in stanza doppia paga circa 250 euro. In controtendenza Napoli, dove i canoni medi si sono ridotti di 10 euro (- 5 per cento) rispetto allo scorso anno, attestandosi attorno ai 190 euro, poco piu' che a Parma (180), dove il calo dei prezzi e' stato di 20 euro. Le camere doppie sono piu' a buon mercato a Genova, Bari (150 euro ciascuna) e Pescara (130 euro).
Nella ricerca dell'alloggio gli studenti privilegiano la vicinanza alla facolta' (62,3 per cento) e, a pari merito, un'adeguata presenza di mezzi pubblici. Solo affitti ha rilevato che, soprattutto nelle citta' dove il costo dei posti letto e' piu' elevato, gli studenti sono, ancor piu' quest'anno rispetto al passato, disposti a rinunciare alla vicinanza alla sede universitaria per una casa meno costosa ma ben collegata alla facolta' con i mezzi pubblici. Restano inoltre molto sostenute le richieste di stanze singole (60,4 per cento). Infine, vista la crescita dei prezzi degli affitti e l'esigenza conseguente di condividere la stanza o l'appartamento con altri studenti, aumenta la richiesta di immobili in cui alloggino persone dello stesso sesso (15,1 per cento).
Leggi Tutto »Centro Studi di Confindustria, andamento positivo per l’occupazione
L'economia italiana non cresce. Nel 2° trimestre il PIL in Italia e' rimasto fermo, come atteso. Ha pesato la dinamica negativa del settore industriale: produzione in calo e indice PMI (Purchasing Managers' Index) in area di contrazione. Per l'occupazione, invece, l'andamento e' stato positivo (+0,5%), "ma cio' puo' indicare che e' in corso la creazione di posti di lavoro di basso valore nei servizi". E' quanto emerge dal rapporto Congiuntura Flash del Centro Studi di Confindustria. L'Italia ha iniziato il 3° trimestre con alcuni segnali di miglioramento, che si affiancano a diversi dati ancora negativi. Il primo segnale e' che nei servizi il PMI e' tornato in area di espansione (50,5), mentre nell'industria il CSC stima una produzione ancora in discesa a luglio (-0,6%). Il secondo dato positivo sottolineato da Confindustria e' che a luglio si e' accentuata la discesa del tasso sul BTP decennale (di oltre sei decimi, all'1,66%). Negli altri paesi dell'Eurozona il calo e' stato minore, perche' i rendimenti erano gia' scesi molto a giugno. Ma i rendimenti italiani restano troppo alti: Francia e Belgio sono entrate nel club dei tassi negativi, con Irlanda e Germania (-0,36%); la Spagna e' poco sopra (0,36%)
Il parziale riallineamento dell'Italia al trend calante dei tassi europei, innescato dalla BCE, riflette l'aver evitato la procedura di infrazione per il debito e dati recenti migliori delle attese. "Questo potrebbe aiutare la competitivita' delle aziende italiane, penalizzate dalla stretta sul credito originata dai tassi alti: cio' ha portato in calo i prestiti (-0,2% annuo a maggio), anche se il costo e' ai minimi (1,4%)", spiega il CSC. Terzo, la fiducia delle famiglie e' risalita nettamente a luglio, ai valori di gennaio, per il maggiore ottimismo su economia e bilancio familiare. Inoltre, gli ordini interni dei produttori di beni di consumo hanno recuperato a giugno-luglio, pur su livelli bassi. Il 2° trimestre invece era stato debole, con vendite al dettaglio in calo (-0,8% a maggio), anche per i beni alimentari. Continuano a diminuire marcatamente a luglio gli ordini interni dei produttori di beni strumentali e la fiducia delle imprese manifatturiere e' in ulteriore calo. "Cio' preannuncia un andamento negativo degli investimenti nel 3° trimestre - si legge ancora nel rapporto -. Invece, la fiducia e' salita per le imprese di costruzioni, indicando che l'attivita' nel settore potrebbe migliorare nei mesi estivi"
A maggio le vendite italiane sono cresciute (+1,3%) e a giugno risultano robuste le extra-UE, favorite da euro debole e fattori specifici (accordo commerciale con il Giappone, dazi USA sui beni cinesi). Migliorato anche l'export nei mercati UE. Tali buoni dati sono stati trainati dai beni di consumo (alimentari, farmaceutici, abbigliamento). Tuttavia, le indicazioni per i mesi estivi sono negative: gli ordini manifatturieri esteri segnalano, infatti, un indebolimento della domanda. "A pesare sul nostro export e' lo stallo del commercio (-0,3% tra marzo e maggio), a causa dell'elevata incertezza geo-economica, tornata ai massimi a giugno. Le indicazioni a breve sono negative - sottolinea il CSC -: gli ordini esteri nel PMI globale sono in area di contrazione (49,1 a giugno)". In particolare, nell'area euro si prospetta un 3° trimestre debole, come gia' il 2° (+0,2%). Cio' per il peggioramento nell'industria (specie Germania e settore auto): la fiducia delle imprese e' calata ancora a luglio, il PMI e' caduto a 46,4. Il settore dei servizi e' piu' resiliente e l'occupazione totale cresce, anche se cio' non alimenta la fiducia delle famiglie, piatta da inizio 2019
Leggi Tutto »Pil italiano fermo nel II trimestre
La variazione acquisita del Pil italiano per il 2019, ovvero la crescita finale che si avrebbe in caso di variazione nulla negli ultimi due trimestri, risulta pari a zero. Lo rileva l'Istat comunicando le stime preliminari sul Pil nel secondo trimestre dell'anno
Il secondo trimestre del 2019 , precisa l'istituto statistico, ha avuto una giornata lavorativa in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2018. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria e di un aumento in quello dei servizi. Dal lato della domanda, c'è un contributo nullo sia della componente nazionale al lordo delle scorte, sia della componente estera netta.
La stima preliminare, segnala Istat, ha necessariamente natura provvisoria e si basa su una valutazione dal lato dell'offerta che indica cali dell'attivita' per l'agricoltura e per l'industria e un contenuto incremento per l'insieme del terziario. Dal lato della domanda, vi e' un contributo nullo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. Il Pil e' rimasto fermo dal secondo trimestre 2018, e' diminuito dello 0,1% sia nel terzo che nel quarto trimestre 2018 ed e' salito dello 0,1% nel primo trimestre 2019, secondo gli ultimi dati rivisti, che confermano quelli gia' diffusi
Leggi Tutto »Immobiliare, nel primo trimestre compravendite in aumento del 2 per cento
Nel primo trimestre 2019 sono 190.904 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. Depurate della componente stagionale, aumentano del 2,0% rispetto al trimestre precedente (+2,0% il settore abitativo e +2,5% l'economico). Lo rende noto l'Istat. Per il comparto abitativo l'incremento congiunturale interessa tutte le aree geografiche del Paese (Centro +4,4%, Isole +1,9%, Sud +1,7%, Nord-ovest +1,3% e Nord-est +1,2%). Per l'economico la crescita riguarda il Centro (+10,4%) e il Nord-est (+6,3%), è nulla nelle Isole (0,0%) mentre si registrano flessioni al Sud (-3,2%) e al Nord-ovest (-0,9%). Il 94,3% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (179.993), il 5,4% quelle a uso economico (10.221) e lo 0,4% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (690). Rispetto al primo trimestre 2018 le transazioni immobiliari aumentano complessivamente dell'8,0%, è la crescita tendenziale più ampia dal primo trimestre 2017. L'espansione riguarda sia il settore abitativo (+8,4%) sia l'economico (+5,0%). L'incremento tendenziale interessa tutto il territorio nazionale per l'abitativo - Centro +12,0%, Nord-est +10,2%, Nord-ovest +9,4%, Isole +3,8% e Sud +2,4% - e tutte le tipologie di comuni - città metropolitane +8,7% e piccoli centri +8,2%. L'economico registra variazioni tendenziali positive al Centro (+13,6%), nel Nord-est (+7,8%), nel Nord-ovest (+3,4%), nelle città metropolitane (+8,2%) e nelle altre città (+2,7%); le variazioni sono negative nelle Isole (-2,0%) e al Sud (-1,7%). Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (97.412) diminuiscono dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e crescono del 3,6% su base annua. Su base congiunturale tali convenzioni si riducono al Sud (-3,4%) e, in misura più lieve, nel Nord-ovest (-0,9%), nel Nord-est (-0,7%) e nelle Isole (-0,3%); le variazioni sono invece positive al Centro (+0,6%). Su base annua crescono al Centro (+8,5%), nel Nord-est (+5,1%) e nel Nord-ovest (+2,6%) e si riducono nelle Isole (-2,6%) e al Sud (-0,5%). Rispetto alla tipologia dei comuni, l'aumento rguarda in egual misura le città metropolitane e i piccoli centri (entrambe +3,6%). Nel I trimestre 2019 - commenta l'Istat - l'indice destagionalizzato delle compravendite supera di quasi 3 punti percentuali i valori medi del 2010. La crescita è trainata soprattutto dalle dinamiche delle regioni settentrionali e in misura più lieve dal Centro. Il Mezzogiorno, sebbene risulti in crescita, non ha ancora recuperato i livelli medi del 2010. L'indice destagionalizzato di mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare registra segnali negativi su tutto il territorio nazionale, con eccezione del Centro che nel primo trimestre 2019 supera di 4,5 punti percentuali i valori medi del 2010.
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