Politica

Traforo del Gran Sasso, D’Alberto: La questione sicurezza va chiusa definitivamente

"Il nostro territorio non puo' essere sotto ricatto. Il Traforo del Gran Sasso non chiuderà". Cosi' il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, nel corso della conferenza stampa convocata insieme al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, questa mattina poco prima dell'inizio del Consiglio regionale straordinario. "Le esigenze che interessano i rapporti tra Strada dei Parchi e ministero si ripercuotono sul destino dei nostri territori. La questione ambientale e' il tema principale e auspico che questo teatrino di cui siamo vittime si concluda presto. La posizione di Strada dei Parchi - aggiunge riferendosi alla chiusura del Traforo prevista per il 19 maggio - e' inaccettabile perche' immotivata. Le questioni penali attengono al pericolo di inquinamento e gestione del bacino idrico: non c'entra nulla con il transito. Ribadiremo la nostra posizione soprattutto per lo stanziamento delle risorse. Il traforo non chiudera' - asserisce con certezza - ma questo e' solo il raggiungimento dell'obiettivo a breve termine. La questione sicurezza va chiusa definitivamente. Ora si aprira' la partita parlamentare. Speriamo stasera oltre che il Capo di Gabinetto del ministero di incontrare anche i rappresentati parlamentari cui spetta destinare le risorse per la pianificazione e la messa i n sicurezza. L'emendamento oggi in discussione - sottolinea - e' debole. Non c'e' piu' tempo da perdere. La politica tutta ci sta mettendo responsabilita'. Quello di Strada dei Parchi e' un atteggiamento irresponsabile". 

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Gran Sasso, il centrosinistra: la maggioranza non vuole assumere responsabilità coordinamento interventi urgenti

"Le proposte dell’opposizione di centrosinistra miravano a definire una posizione di forza dell’istituzione regionale, ma la maggioranza di centrodestra ha scelto di non assumersi alcuna responsabilità, mentre il gruppo dei 5Stelle ha sostenuto che va tutto bene perché “ci pensa Toninelli”.   Il documento dell’opposizione, che ha manifestato la massima disponibilità a giungere ad una soluzione unitaria, chiedeva infatti che fosse la Regione a coordinare le attività e gli interventi da assumere con urgenza per garantire la sicurezza dell’acqua, della salute, dell’ambiente, dei trasporti, della ricerca scientifica, e che si proponesse al Governo di nominare Commissario straordinario per l’esecuzione degli interventi il Presidente della Giunta. Un’occasione persa per presentarsi forte di una posizione unitaria al confronto con il Governo per affrontare il finanziamento e la rapida realizzazione degli interventi necessari per la messa in sicurezza dell’acquifero. La scongiurata chiusura del traforo, che non doveva e non poteva comunque essere disposta, non è certo risolutiva di un’emergenza la cui soluzione richiederà molte risorse e un impegno costante di tutte le istituzioni coinvolte". Lo afferamano i gruppi consigliari in Regione “Partito Democratico”, “Legnini Presidente” e “Abruzzo in Comune”.

"L’importante lavoro svolto nei due anni scorsi dal Vicepresidente Lolli, riconosciuto anche dalla maggioranza, e che ha consentito di far emergere le criticità del sistema Gran Sasso, va proseguito con il metodo e l’impostazione che avevano finalmente consentito di individuare, con il concorso della Commissione Tecnica e la partecipazione di tutte le istituzioni coinvolte, le soluzioni che dovranno essere attuate, oltre che di aprire un percorso di trasparenza e partecipazione nei confronti dei cittadini e delle associazioni. La maggioranza ha scelto di affidarsi invece alle sole decisioni di Roma e alla nomina di un Commissario dai poteri indefiniti, nonostante la precedente gestione commissariale non abbia risolto i problemi e sia stata caratterizzata da molte opacità.  Molti timori suscita anche il passaggio del documento approvato dalla maggioranza dove si richiedono deroghe alla normativa di tutela ambientale, senza precisare i limiti e il contesto di azione di un Commissario di cui pure si sollecita la nomina".

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Sib Abruzzo, danni su tutto il litorale

Costa abruzzese colpita dal maltempo "con danni su tutto il litorale a causa della forti mareggiate". L'allarme e' del presidente del Sib/Confcommercio Abruzzo, Riccardo Padovano che, in una nota, chiede alla Regione la proroga dal 30 maggio al 15 giugno del termine per l' effettuazione dei lavori anti erosione. "Non ci aspettavamo davvero, nel pieno del mese di maggio, mareggiate di tale intensita' che stanno arrecando gravi danni alle nostre concessioni. Abbiamo segnalazioni da tutto il litorale abruzzese - dice Padovano - con tanto di foto, di situazioni al limite con il mare che e' arrivato a ridosso delle strade. Chiediamo alla Regione Abruzzo di prorogare il termine per l'effettuazione dei lavori anti erosione dal 30 maggio al 15 giugno in modo tale da poter effettuare interventi urgenti di ripascimento morbido con riporto di arenile al fine di affrontare la stagione estiva con spiagge in condizioni idonee ad accogliere i turisti".

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Stanziati i fondi per l’antincendio boschivo

Il Consiglio regionale, nella seduta ordinaria, ha approvato i progetti di legge dedicati ai rendiconti generali per gli anni 2014 e 2015 e i provvedimenti amministrativi sul rendiconto finanziario 2018 del Consiglio regionale e sul bilancio di previsione 2019-2021. All'unanimita' e' stato dato il via libera al progetto di legge che stanzia 739 mila euro per la copertura degli oneri per le attivita' di antincendio boschivo, anche se il consigliere regionale del Pd Silvio Paolucci, aveva proposto un milione e mezzo di euro. La seduta si e' chiusa con l'istituzione di una Commissione speciale sul fenomeno immigratorio e sul lavoro sommerso. In precedenza, l'assemblea aveva seminato le seguenti interrogazioni: "Interrogazione su installazione barriere antirumore sulla linea Adriatica ferroviaria Bologna-Lecce, all'altezza di Via Luigi Antonelli nel comune di Pescara"; "Interpellanza su "Interventi di messa in sicurezza autostrade A24-A25"; "Interpellanza su taglio fondi per adeguamento piano altimetrico del tratto tra contrada Blanzano a Penne e contrada Passo Cordone a Loreto Aprutino"; "Interpellanza su trasporto pazienti dializzati/secondari infermi. Truffa al Servizio Sanitario Nazionale"; "Interpellanza sulla riorganizzazione del centro di telecontrollo abruzzese delle dighe e degli impianti idroelettrici"; "Interpellanza su Agenzia di Promozione Culturale-Biblioteca regionale 'G. Capograssi' e Centro regionale Beni Culturali di Sulmona"

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Traforo del Gran Sasso, Biondi: le conseguenze sarebbero disastrose

"Ieri mattina ho inviato una diffida perché ritengo che la chiusura dell'Autostrada configuri un'interruzione di pubblico servizio le cui conseguenze sarebbero disastrose: non solo per il pendolarismo ma anche per ciò che concerne la crisi dell'Università se pensiamo che più di 1.500 studenti vengono dall'area Adriatica e attraversano il traforo per venire a studiare a L'Aquila ad esempio". Così il sindaco de L'Aquila, Pierluigi Biondi ai microfoni di Radio Cusano Campus."Se si chiudesse davvero il traforo del Gran Sasso, l'Abruzzo tornerebbe indietro di molti anni, resterebbe isolato", continua Biondi

"La Concessionaria inizia a paventare questa ipotesi dal momento in cui arrivano le carte della fissazione dell'udienza avanti al GUP per i reati a seguito dello sversamento di materiali tossici, fuoriusciti probabilmente dall'Istituto nazionale di fisica nucleare, nel 2002. Subito dopo però ci fu un rinvio a giudizio e infatti non si capisce perché non abbiano chiuso l'Autostrada il giorno dopo l'accadimento. Sembra che Strada dei Parchi finisca sempre in mezzo a questa lotta con il ministero per il rinnovo della concessione, senza considerare però che a pagarne le vere conseguenze sarebbero i cittadini che si troverebbero in mezzo a una serie di gravi problematiche dovute alla chiusura del traforo", conclude il sindaco de L'Aquila

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Discarica di Villa Carmine, Muroni e Paolucci scrivono al Ministro Costa

"Abbiamo inviato una lettera al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa per sottoporre alla sua attenzione la situazione di grave degrado e di enorme ritardo della bonifica della Discarica dismessa in località Villa Carmine di Montesilvano ricompresa nel Sito d’Intereresse Regionale Fiumi Saline ed Alento". Lo dichiarano in una nota la parlamentare di LeU Rossella Muroni e l'europarlamentare di Articolo Uno Massimo Paolucci. "La Discarica si trova a ridosso dell’alveo fluviale e, visto il carico di inquinanti, sta recando danni all'habitat, alle acque del fiume Saline e a quelle costiere, nonché ai terreni per lo sversamento di percolato e altri inquinanti altamente pericolosi per l’ambiente e per l'uomo", prosegue la nota. "Per questi motivi abbiamo chiesto al Ministro di avviare con la massima urgenza tutti gli interventi di bonifica delle aree interessate e di attuare un'azione ispettiva e di controllo sulle autorità locali competenti per accelerare le procedure amministrative, soprattutto rispetto alla discarica", concludono.

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Trabocchi, Paolucci (Pd): Accolta la nostra proposta di audire i portatori di interesse

"In merito ai lavori delle Commissioni di questa mattina esprimo soddisfazione per l’accoglimento della nostra proposta di rinviare la Legge sui trabocchi alla prossima seduta. L’obiettivo è quello di favorire un’ampia partecipazione al dibatto, attraverso le audizioni di tutti i portatori d’interesse, per ascoltare tutte le istanze provenienti dal settore al fine di addivenire ad un testo condiviso con il territorio a partire dai sindaci". Lo afferma Silvio Paolucci (Pd), capogruppo Pd in consiglio regionale.

"Visto il favorevole accoglimento di questa istanza come opposizione abbiamo ritirato gli oltre 300 emendamenti presentati all’iniziativa legislativa, che con un fuori sacco voleva essere approvata sottotraccia quest’oggi in Aula. Inoltre, come preannunciato nella Commissione Bilancio, insieme ai colleghi del Centrosinistra, abbiamo predisposto un emendamento per raddoppiare lo stanziamento alla Campagna Antincendio Boschivo. Riteniamo tale attività fondamentale per la tutela del patrimonio boschivo e faunistico della nostra regione e per tale ragione auspichiamo che il nuovo esecutivo regionale accolga la proposta di portare lo stanziamento ad € 1,5 mln, in luogo dei € 739.000,00 proposti dalla maggioranza".

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Rendiconto generale in Commissione bilancio

La settimana politica all’Emiciclo si aprirà domani, martedì 14 maggio, alle ore 10, con la seduta della Commissione Bilancio convocata in seduta congiunta con le Commissioni Territorio, Agricoltura, Politiche europee e Salute, per esaminare il “Rendiconto generale per l’esercizio 2014. Conto Finanziario, Conto Generale del Patrimonio e Nota Preliminare” e il “Rendiconto generale per l’esercizio 2015”. La seduta della Commissione Territorio proseguirà con l’esame del progetto di legge avente a oggetto il recupero e la valorizzazione dei trabucchi della costa abruzzese e le norme relative al recupero, alla salvaguardia e alla valorizzazione dei trabocchi da molo, anche detti “caliscendi” o “bilancini”, della costa abruzzese. Sempre martedì, alle ore 12, è in programma la seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata a “Indirizzi riguardanti le iniziative da intraprendere e le misure urgenti da adottare per la messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso, delle infrastrutture autostradali e dei laboratori INFN”. Successivamente l’Assise regionale si riunirà in sessione ordinaria. Giovedì 16 maggio, alle ore 10, tornerà a riunirsi la Commissione Agricoltura con, all’ordine del giorno, due provvedimenti riguardanti le norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all’evasione fiscale e uno sulle disposizioni in materia di equo compenso e di tutela delle prestazioni professionali.

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Chiusura traforo Gran Sasso, Podda (Confindustria): danno enorme per tutte le imprese

 "Un danno enorme per tutte le imprese dell'Abruzzo interno. Un provvedimento che metterebbe in ginocchio le aziende aquilane, gia' gravate dalle difficolta' di una ripresa post-sisma che fatica a decollare. Come Confindustria non possiamo che opporci fermamente alla paventata chiusura del traforo del Gran Sasso, annunciata da Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25". A esprimere un secco no alla chiusura del traforo e' il presidente di Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno, Riccardo Podda. "Rendere operativa tale decisione, il 19 maggio, significherebbe tagliare a meta' l'Abruzzo, con risvolti pesantissimi per il sistema imprenditoriale locale - sostiene Podda - isolando di fatto un territorio gia' duramente colpito dal terremoto. Non e' possibile interrompere un servizio necessario per collegare due aree dell'Abruzzo interno come L'Aquila e Teramo. Chiediamo al Governo e a tutti gli attori interessati - conclude Podda - di assumere una posizione forte e netta per evitare una chiusura che si trasformerebbe in un cataclisma economico per la nostra regione, in particolare per l'Aquilano". 

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Traforo Gran Sasso, i gruppi Legnini Presidente, Partito Democratico, Abruzzo in Comune: Marsilio dia la disponibilità essere nominato commissario.

"Solo in questo modo si potrà garantire sia la funzione di coordinamento quale organo di vertice della Regione che le funzioni commissariali delegate dal Governo centrale. Il Presidente della Regione non può essere semplice spettatore delle iniziative necessarie per la soluzione di uno dei problemi più importanti per l’Abruzzo. La galleria del Gran Sasso non può essere chiusa, tagliando in due la nostra Regione. La concessionaria revochi la sua decisione e il Ministero delle Infrastrutture esca dall’immobilismo ed intervenga con urgenza".

Lo affermano i gruppi consiliari in Regione "Legnini Presidente", "Partito Democratico" e "Abruzzo in Comune".

 

"Le soluzioni sono già state individuate nella delibera di Giunta regionale del 25 gennaio scorso, presieduta da Giovanni Lolli. Occorre dare attuazione agli interventi in essa previsti, stanziando subito le risorse per 172 milioni, e nominare un Commissario straordinario che dovrà assicurare la progettazione ed attuazione degli interventi che non sono più rinviabili, senza espropriare delle loro funzioni la Regione , gli enti e i soggetti pubblici locali che devono continuare ad essere protagonisti per garantire sicurezza, celerità negli interventi, monitoraggio, partecipazione e trasparenza. La precedente gestione commissariale ha di fatto espropriato di qualunque funzione le autorità locali, facendo venire meno il potere di controllo coordinamento dalla Regione Abruzzo, non risolvendo i problemi e lasciando non poche opacità e difficoltà a ricostruire gli atti e gli interventi attuati.Per questo chiediamo che il Commissario che dovrà essere nominato sia individuato nel Presidente della Regione Marsilio: solo in questo modo si potrà garantire sia la funzione di coordinamento quale organo di vertice della Regione che le funzioni commissariali delegate dal Governo centrale. Formalizzeremo tale proposta nel corso del Consiglio regionale straordinario da noi richiesto e fissato per domani martedì alle ore 12 e sollecitiamo tutti i gruppi di maggioranza e opposizione a sostenerla".

 

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