Politica

Oltre 5 milioni per la sicurezza delle sorgenti del Gran Sasso

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 settembre 2019 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  del primo agosto 2019 che dispone gli interventi relativi alla messa in sicurezza delle opere di captazione e adduzione dei sistemi acquedottistici alimentati dalle sorgenti del traforo del Gran Sasso. Per la progettazione, per la annualità 2019 sono stati messi a disposizione 1.150.000 per il lato Aquilano e 1.500.000 per il lato Teramano. Un finanziamento pari a quello del 2019 è previsto anche per l’annualità  2020. Un decreto che mira al recupero e all’ampliamento della tenuta del trasporto della risorsa idrica, evitandone anche la dispersione. Un provvedimento che era stato avanzato, all'Arera, l'autorità di Regolazione per energia reti e ambienti, a seguito del lavoro svolto dall’Ersi, l’Ente regionale per il servizio idrico integrato, presieduto da Daniela Valenza. Adesso ci sarà, da parte dell’Arera, l'attribuzione delle somme finanziate al fine di avviare le relative progettazioni. “Un ulteriore passaggio importante e necessario per il processo di messa In sicurezza del sistema Gran Sasso - ha commentato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – il progetto è uno dei ventisei approvati dalla Presidenza del Consiglio. Adesso rimaniamo in attesa della ratifica della nomina del commissario per il Gran Sasso da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per definire l’intero cronoprogramma degli interventi”. 

Leggi Tutto »

Petrocchi: Il terremoto non e’ solo delle strutture murarie, ma soprattutto dell’anima

"Il terremoto non e' solo delle strutture murarie, ma soprattutto dell'anima. Quando sono arrivato in citta', nel 2013, facendo il giro del comprensorio mi sono reso conto che il sisma aveva impresso devastazioni gravi ai palazzi, e mi sono detto che se un terremoto del genere aveva colpito la citta' ferendola in modo cosi' vistoso, quello stesso sisma aveva creato ferite profonde nell'anima delle persone". Cosi' l'arcivescovo metropolita dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, nel presentare il convegno "Il terremoto dell'anima - a dieci anni dal 6 aprile 2009", in programma il 26 ottobre prossimo nel capoluogo regionale nella location di palazzo dell'Emiciclo, sede del Consiglio regionale, uno dei luoghi simbolo della rinascita post-sisma. L'evento promosso dalla Chiesa dell'Aquila, in collaborazione con la Caritas diocesana dell'Aquila, Abruzzo-Molise e nazionale, e dall'istituto delle Scienze religiose Fides et Ratio, si propone di accendere i riflettori sul terremoto del'anima, tematica poco trattata che pero' costituisce un fenomeno allarmante nei territorio colpiti dalla tragedia. Proprio per contrastare le lacerazioni dell'animo umano che la Chiesa aquilana ha creato un centro studi all'interno dell'istituto di Scienze religiose, in collaborazione con l'Universita' degli Studi dell'Aquila. Per il cardinale "il sisma geologico e quello dell'anima, hanno tempi diversi e quest'ultimo puo' durare anche tutta la vita". "Il capoluogo deve superare quella che io chiamo la 'sindrome del cratere': una comunita' che vive dentro una corona di montagne, che la portano ad una introversione sociale; al contrario L'Aquila deve essere una citta' sul monte in senso evangelico, perche' ha una missione di docenza, rivolta a tutti, ma soprattutto per chi ha subito eventi simili", ha spiegato ancora Petrocchi. 

Leggi Tutto »

Centrosinistra sul Referendum: Maggioranza commissariata dalla Lega per un sì inutile alla proposta di legge elettorale di Salvini

 

Abbiamo condotto un’opposizione molto dura ed efficace sul quesito referendario inerente la legge elettorale, su cui la Lega abruzzese voleva arrivare prima in Italia ed è arriva ultima”, conferenza stampa congiunta dei gruppi consiliari di centrosinistra alla Regione Abruzzo, stamane a Pescara, tenutasi a fianco alla piazza dove si sono dati appuntamento migliaia di giovani per la mobilitazione del #Fridayforfuture. “Ci siamo riuniti qui, perché intendiamo accogliere le istanze che ci arrivano dai ragazzi – così i consiglieri edi Legnini Presidente, PD e Abruzzo in Comuna - impegneremo la Regione con un atto che le contenga e che sostanzi un’azione consapevole e stavolta davvero utile alla causa anche dall’Abruzzo”.

 

Volevano arrivare primi tra le regioni italiane e invece sono arrivati ultimi e fuori tempo massimo – così il consigliere e capogruppo Giovanni legnini - Tutte le opposizioni sono riuscite ad arginare il diktat della Lega di Salvini per ottenere l’approvazione del quesito referendario elettorale. Una battaglia che ha consentito di mettere a nudo un’inaccettabile concezione proprietaria delle istituzioni. Perché la Lega , che si appella continuamente al popolo , non ha raccolto le firme per il referendum ? Siamo fiduciosi sul giudizio di inammissibilità di un quesito referendario anticostituzionale la cui valutazione è ora rimessa alla Suprema Corte di Cassazione e alla Corte Costituzionale. Il sistema ipermaggioritario che intendono introdurre stravolgerebbe ogni principio di rappresentatività ed uguaglianza del diritto di voto. Questi giorni di opposizione hanno certificato che la maggioranza a trazione leghista è allo sbando e non è capace di garantire un minimo di programmazione dei lavori, ne viola i principi, produce forzature, non porta progetti, riforme, né capacità di affrontare i drammatici problemi dell’Abruzzo. Sono confusi e inconsistente, guidati da un presidente assente, scollegato dalla comunità che rappresenta e che sta portando la nostra regione alla deriva. E’ nostro dovere democratico impedirlo”.

Accogliendo oggi la consapevolezza dei giovani che stanno protestando per avere azioni a favore dell’ambiente – aggiunge il consigliere Pd Antonio Blasioli – una consapevolezza che il governo regionale non ha, perché ogni giorno dimostra di non aver capito le vere esigenze dei Comuni e della gente abruzzese. Abbiamo preso atto che la presenza di parlamentari leghisti in Commissione serviva a controllare i propri consiglieri impegnarli e questo è un bruttissimo segnale. Abbiamo fatto tutto il possibile per contrastare una legge, facendo in modo che venisse approvata solo quando era diventato inutile il sì dell’Abruzzo a un referendum che potrebbe dare i pieni poteri invocati da Salvini proprio a Pescara. Siamo stati un’opposizione dura, tenace e concreta e oggi abbiamo dato alla maggioranza la consapevolezza che l’Abruzzo reclama attenzione su altre questioni: dalla mobilitazione per la bonifica del sito di Bussi, alle azioni per il ristoro dai danni subiti durante l’ultima ondata di maltempo, che sono solo due delle azioni possibili e a vantaggio dei nostri territori e in linea con la mobilitazione odierna”.

 

E’ irrilevante e illegittimo il quesito che hanno posto – conclude il capogruppo PD Silvio Paolucci - come lo sono le modalità che hanno usato. Una premura assurda, che non è servita, perché sono arrivati sesti e anche Salvini domenica giudicherà irrilevante quello che hanno fatto in Consiglio. Di rilevante restano solo le nomine che questa maggioranza ha fatto e continua a fare, dando priorità a un principio “familiare”, più che alla competenza. Il modo in cui stanno trattando le istituzioni è oltraggioso, va oltre i proclami di Salvini. Non parlano delle questioni che riguardano le persone, pensano solo al potere e si sottomettono ai proclami dei partiti, anziché ribellarsi e chiedere attenzione. Un’altra lezione di concretezza arriva dalla mobilitazione sul clima: raccoglieremo l’invito postoci stamane dai ragazzi, proponendo l’accoglimento di un pubblico impegno della Regione sul fronte dell’emergenza climatica, perché riguarda tutti e perché l’Abruzzo non resti fanalino di coda a livello nazionale”.

 

Leggi Tutto »

Fridays for future, in diverse migliaia sfilano a Pescara

Alcune migliaia di studenti, di cui molti provenienti da fuori regione e arrivati a Pescara con decine di pullman, e giovani attivisti di Fridays For Future Pescara stanno dando vita questa mattina al Terzo Sciopero Globale per il Clima, rispondendo alle istanze nazionali ed internazionali per una settimana di mobilitazione. Tantissimi gli striscioni esposti dai ragazzi che chiedono risposte serie e concrete ai governanti per non far soffocare il pianeta. Al lungo corteo che, partito dalla zona della Madonnina.

A piazza della Rinascita a Pescara si sono radunati i ragazzi che hanno partecipato in migliaia alla manifestazione sul clima. I manifestanti hanno criticato poi le varie amministrazioni comunali di Pescara che si sono sempre dette ecologiste e che invece si sono contraddistinte "per politiche di 'green washing'". "Dopo le trivelle - aggiungono - si parla di aumentare la dipendenza dalle fonti fossili con il gasdotto SNAM. Gli accordi di Parigi, sostengono, sono solo un teatrino mediatico con i potenti del mondo che si mascherano da paladini dell'ambiente, proponendo obiettivi che non hanno alcuna intenzione di rispettare; le aziende sono responsabili del 70% delle emissioni industriali globali, e trattano il pianeta come una fonte inesauribile di risorse". 

Leggi Tutto »

Accordo per la valorizzazione delle aree dismesse dell’ex stazione Sangritana di Castel di Sangro

Regione, Comune di Castel di Sangro e società TUA Sp.A a Pescara, nella sede della Presidenza di Piazza Unione, hanno sottoscritto un accordo di programma per definire l'assetto territoriale delle aree dismesse della ex stazione Sangritana di Castel di Sangro. L'intesa riguarda, nello specifico, la pianificazione urbanistica e infrastrutturale e le scelte strategiche finalizzate alla riqualificazione dell'area.

Da questo esempio virtuoso di collaborazione interistituzionale tra Enti si prevede che TUA possa beneficiare di un ricavo economico pari a circa 4 milioni di euro che dovranno essere reinvestiti per il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie.  Ad apporre la firma sull'intesa  sono stati il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, il presidente di TUA Spa Gianfranco Giuliante ed il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso.

"Si tratta di un atto importante -  ha commentato il presidente Marsilio - poiché favorisce una occasione di sviluppo per un intero comprensorio a vantaggio del quale, dopo molti anni di attesa, rendiamo disponibile una vasta area dismessa dall'ex tracciato ferroviario".  

La ferrovia Sangritana, oggi confluita in TUA Spa, ha realizzato, in qualità di stazione appaltante, le opere di unificazione delle stazioni ferroviarie di Castel di Sangro, ultimate ma non ancora collaudate, che hanno comportato una modifica dell’originario tracciato ferroviario della linea Castel di Sangro-Lanciano, tanto da far confluire il binario nell'area della stazione ferroviaria. A seguito della realizzazione delle opere, sono residuate aree ormai dismesse, private della propria originaria destinazione, in quanto non più interessate dal sistema ferroviario e quindi non più utilizzabili in tal senso.

L’area in questione si pone all'interno del centro abitato ed ha determinato una frattura del sistema urbano, in conseguenza del quale il Comune di Castel di Sangro ha sviluppato l'idea di un programma di recupero e riqualificazione della zona affinché tali aree possano svolgere una funzione fondamentale in termini di cerniera degli ambiti confinanti favorita da una nuova rete stradale urbana.

A tal proposito, l'amministrazione comunale di Castel di Sangro ritiene indispensabile realizzare su tali aree un asse viario collegante l'incrocio tra via Ponte Nuovo e via dei Caraceni con la strada antistante il presidio ospedaliero, che consentirebbe di distribuire e eliminare dall'ambito urbano il traffico, sostanzialmente extraurbano, proveniente dalla SS 652 e diretto verso la SS 17. Tale asse viario garantirebbe un agevole collegamento con edifici e luoghi strategici della città quali l'ospedale, il costruendo campus scolastico e la stazione ferroviaria, senza trascurare la conseguente valorizzazione delle aree libere non interessate dalla viabilità di progetto a fini edificatori e/o di recupero del patrimonio edilizio esistente

Leggi Tutto »

Mike Pompeo visitera’ anche la casa degli antenati in Abruzzo

Sarà l'Italia la prima tappa del viaggio del segretario di Stato Usa Mike Pompeo in Europa, in programma dal 1° al 6 ottobre. Lo riferisce il dipartimento di Stato Usa, spiegando che in Italia Pompeo incontrerà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi di Maio, e si recherà anche in Abruzzo per visitare la casa dei suoi antenati. Pompeo andrà anche in Vaticano, dove avrà un'udienza privata con papa Francesco e incontrerà il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin e l'arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati. Le tappe successive del viaggio di Pompeo saranno Montenegro, Macedonia del Nord e Grecia

Leggi Tutto »

Marsilio: garantire diritti essenziali con l’autonomia

 "Bisogna lavorare concedendo velocemente, nell'ambito del dettato costituzionale, l'autonomia alle Regioni che la meritano e sono pronte a poterla esercitare e, di pari passo, assicurare a tutti i cittadini e a tutti i restanti territori le misure e i servizi essenziali a garantire i diritti minimi di cittadinanza", lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ai margini dell'incontro che il neo Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha avuto questa mattina a Roma, presso la Conferenza delle Regioni. Si e' trattato del primo confronto istituzionale del neo Ministro con tutti i Presidenti delle Regioni, nel corso del quale e' stato centrale il tema del percorso da perseguire per garantire le autonomie e i servizi minimi essenziali ai cittadini di tutti i territori. Secondo il Presidente Marsilio si tratta di "un percorso che si puo' svolgere parallelamente, senza mettere vincoli sul prima e sul dopo. Continuare a tenere bloccata la dialettica con le Regioni che hanno chiesto l'autonomia, in attesa di non si sa bene che cosa e sul quando finisca un percorso, chiaramente produce lo strappo che abbiamo visto in questi anni. Non ci sarebbero stati i referendum in Lombardia e in Veneto - ha concluso Marsilio - se il Governo nazionale avesse dato attuazione per tempo e per modo alle misure che sono gia' contenute nella nostra normativa".

Leggi Tutto »

Pepe: calendario venatorio bocciato più volte

Caccia ferma e al palo, diecimila cacciatori che attendono da un mese l'apertura della stagione, un calendario venatorio bocciato più volte. E' questo il difficile contesto in cui si trova il settore venatorio abruzzese e che è stato oggetto di una conferenza stampa dei consiglieri Dino Pepe e Antonio Blasioli, questa mattina a Palazzo dell'Emiciclo. "L'Assessore Imprudente ha portato in Commissione consultiva la prima stesura di questo importante documento programmatorio solo in agosto, ovvero molto tardivamente rispetto alla data prevista per legge al 15 giugno- ha detto Pepe - La proposta, una volta osservata dalla Consulta, veniva dapprima bocciata dall'ISPRA, poi dal Comitato VIA ed infine dal TAR Abruzzo. Questo primo stop alla caccia del Tribunale Amministrativo Regionale ha, di fatto, pregiudicato tutto il periodo di addestramento cani e annullato la prevista preapertura alle prime specie cacciabili. La seconda proposta, elaborata dalla Regione in tutta fretta e senza la dovuta concertazione con la Consulta tecnica regionale, ha subito lo stop del VIA, poi l'ISPRA ed infine anche del TAR, che ha dichiarato inammissibile la nuova proposta di Calendario Venatorio. Alla base delle bocciature – spiega il consigliere del Pd - c'è soprattutto la mancanza di una programmazione in materia faunistica che consentirebbero il discostamento dai periodi di caccia alle singole specie raccomandati nei pareri medesimi, carenza questa che la precedente Giunta Regionale di centrosinistra aveva colmato redigendo ed approvando, dopo venticinque anni di inerzia, il nuovo Piano Faunistico venatorio Regionale. Svanisce dunque per i 10.000 cacciatori abruzzesi che hanno dovuto pagare con congruo anticipo tutte le tasse di concessione governative, regionali e agli Atc, anche la seconda ipotesi di apertura al 15 settembre, con una pesante riduzione delle giornate di caccia rispetto al resto del Paese." Secondo l'ex assessore Dino Pepe "Malgrado le promesse elettorali riguardanti la materia venatoria, non sono stati in grado di garantire neppure il minimo sindacale per i cacciatori abruzzesi, visto che la legge Quadro sulla Caccia prevede l'apertura generale alla terza domenica di settembre, ovvero alla data del 15 settembre 2019, mentre in Abruzzo ad oggi non sappiamo ancora quando ciò avverrà". 

Leggi Tutto »

Nuovi incarichi affidati dalla Giunta regionale

La Giunta regionale d'Abruzzo, convocata dal presidente Marco Marsilio, si e' riunita a Palazzo Silone all'Aquila per l'esame di alcuni provvedimenti amministrativi. Su proposta dell'assessore Guido Liris sono stati conferiti gli incarichi di dirigente al dottor Carlo Massacesi nell'ambito del Servizio Autonomo "Controlli e Anticorruzione" e alla dottoressa Giovanna Andreola, gia' Dirigente del Servizio "Aiuti di Stato" del Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l'Europa", del Servizio Autonomo "Audit". Sempre su proposta dell'assessore Liris e' stato nominato direttore del Dipartimento "Territorio e Ambiente" l'architetto Pierpaolo Pescara.

Leggi Tutto »

Calendario venatorio, Imprudente replica alle critiche

 “Nell'ultimo anno, abbiamo registrato una vera e propria pioggia di ricorsi da parte delle associazioni ambientaliste sui calendari venatori in gran parte delle regioni italiane, tra le altre la Toscana, le Marche, la Calabria e la Puglia. Obiettivo di questi ricorsi è bloccare l'apertura della stagione venatoria, o almeno ridurne al massimo gli spazi temporali e territoriali. Accade anche in Abruzzo: chi fa ostruzionismo e alimenta il conflitto e la confusione fa il male del territorio”. Lo dichiara il vice presidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, alla luce delle critiche sul calendario venatorio. “L'Abruzzo come le altre Regioni d'Italia - argomenta Imprudente - non tenta di "superare il dettato normativo" come dichiarato alla stampa da qualcuno in questi giorni. Il mondo venatorio, dal canto suo, si definisce sconcertato dal fatto che nelle regioni limitrofe, con le stesse leggi nazionali e più datati strumenti di pianificazione venatoria, risultino possibili le preaperture e la caccia vagante a settembre o a gennaio. La Regione Abruzzo, per il 2019-20, ha adottato un calendario venatorio assolutamente in linea con quello delle regioni limitrofe, ma nonostante questo siamo stati oggetto di ricorsi e contrapposizioni. In questi giorni si sta attendendo di conoscere, con grande rispetto, la decisione che il Tar assumerà sul calendario al fine di operare le scelte che ci consentiranno di far partire la caccia, senza incertezze, a partire dal prossimo due ottobre. Sappiamo che l’Ispra e il comitato Via sono organi consultivi che, come accade tutti gli anni, formulano normali indirizzi e prescrizioni sul calendario. Parte del territorio abruzzese è protetto integralmente e rappresenta una grandissima risorsa per tutti, da custodire con attenzione”. “Non percepisco l’attività venatoria in contrapposizione con le istanze di tutela - aggiunge Imprudente - anzi nel tempo il mondo venatorio si è dimostrato sensibile e attento nei confronti di esse. 

Leggi Tutto »