Politica

Colletti propone di istituire una commissione parlamentare di inchiesta sulla sanita’

Istituire una commissione parlamentare di inchiesta sulla sanita'. La richiesta è avanzata dal deputato del M5s, Andrea Colletti, in una lettera ufficiale inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro della Salute Roberto Speranza e a tutti i presidenti dei gruppi parlamentari.

"In questi mesi di emergenza la pandemia Covid-19 - afferma Colletti - ha messo a dura prova il diritto alla salute non solo di migliaia di cittadini, ma anche di medici e infermieri impegnati in prima linea nella lotta contro il nuovo coronavirus. Ora piu' che mai e' necessario e urgente istituire una commissione parlamentare d'inchiesta sulla sanita' che consentirebbe di migliorare la risposta del sistema sanitario non solo ad emergenze come quella che stiamo vivendo, ma anche ad annosi problemi che non trovano ancora risposta".
Gia' nel 2018, Colletti era stato primo firmatario, insieme ad altri deputati, di una proposta di legge che suggeriva l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario, sulle cause dei disavanzi sanitari regionali e sul sistema degli appalti in sanita'.

La nuova Commissione di inchiesta sulla sanita' proposta da Colletti avrebbe, tra gli altri, il compito di valutare le performance, di prospettare strumenti di intervento per una maggiore operativita' ed efficienza, aiutando il coordinamento tra le regioni, di analizzare e valutare le anomalie funzionali e organizzative del sistema sanitario, per individuare le responsabilita' nel rispetto delle prerogative della magistratura, nonche' di suggerire possibili best-practices da incentivare e da inserire nei livelli essenziali di assistenza per portare ad una nuova pianificazione del sistema sanitario nazionale. 

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Una app per prenotare il posto in spiaggia

Una app per salvare la stagione balneare degli abruzzesi per avviarla il 1 giugno. "La Regione Abruzzo - ha detto l'assessore Mauro Febbo - ha predisposto un piano che consentira' ai cittadini di frequentare le nostre spiagge libere nel rispetto del distanziamento sociale come impongono le norme anti contagio da Covid-19". Per andare al mare anche in spiaggia libera ci si dovra' quindi prenotare. "I cittadini potranno farlo attraverso una piattaforma digitale che sara' gestita dalla Regione in collaborazione con i titolari degli stabilimenti" spiega Febbo. Che aggiunge: "Tutte le spiagge libere verranno attrezzate con ombrelloni, lettini e sdraio e per accedervi sara' necessario, appunto, prenotarsi in anticipo in modo da avere gia' assegnato il proprio spazio. Il costo, a prezzo calmierato - sottolinea l'assessore - sara' a carico della Regione che lo avra' preventivamente concordato con i balneari".

"Stimiamo - conclude Febbo - che sara' necessaria una riduzione di circa il 30-35% dei posti". Per il sindaco di Pescara, Carlo Masci, restera' "un'estate difficile sotto il profilo economico". E questo lo temono in particolare i gestori degli stabilimenti, anche se l'obiettivo per tutti e' "ripartire quanto prima e con regole chiare che dovranno arrivarci dal governo centrale", chiedono Riccardo Ciferni del "Trieste" e Lorenzo Iulianetti de "La Prora". 

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Gli esercenti di piazza Muzii hanno riconsegnato simbolicamente le chiavi dei locali al sindaco Carlo Masci

Gli esercenti di piazza Muzii hanno riconsegnato simbolicamente le chiavi dei locali al sindaco Carlo Masci. L'iniziativa si e' svolta oggi, dopo la protesta degli operatori che ieri sera hanno acceso le luci delle attivita'. Per loro, in Comune, e' andato il responsabile provinciale di Confesercenti, Gianni Taucci, il quale ha sottolineato che "ogni giorno che passa significa allontanare la possibilita' di rialzare le serrande, per i costi di gestione che ogni operatore economico sostiene senza avere alcuna sicurezza su quanto accadra' nei prossimi mesi". "Capisco e faccio mia la civile protesta dei titolari delle attivita' del centro di Pescara - dice il sindaco - dei quali e' facile immaginare la preoccupazione in un momento di grave difficolta' finanziaria e la condizione d'incertezza di fronte a prospettive di ripresa che i fumosi provvedimenti del governo certamente non aiutano". In attesa del via alla cosiddetta 'fase 2', prevista dal prossimo 4 maggio, il primo cittadino si e' impegnato a farsi portavoce presso la Regione delle istanze della categoria: "Voglio essere il 'sindacalista' dei commercianti, dei professionisti e degli operatori del terziario - ha aggiunto Masci - Pescara da questi settori ha tratto storicamente la propria linfa economica ed e' quindi da questo che dobbiamo ripartire. Con il presidente Marsilio di questo parleremo e delle richieste che anche questa mattina mi sono state consegnate".  

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Fioretti: entro 15 giorni sara’ arrivata a liquidazione il grosso delle domande per la cassa integrazione

"Entro una quindicina di giorni il grosso delle domande per la Cassa integrazione in deroga sara' arrivata a liquidazione". Ad affermarlo e' l'assessore della Regione Abruzzo alle Politiche del lavoro, Piero Fioretti, al termine dell'incontro convocato dal presidente della Regione, Marco Marsilio, per fare il punto su erogazioni alle imprese e cassa integrazione, cui hanno partecipato gli istituti stessi, il direttore regionale dell'Inps e l'assessore alle Attivita' produttive Mauro Febbo. Sono stati 11mila i titolari di attivita' che hanno inoltrato le domande, complessivamente 29mila, ma con il numero dei lavoratori in realta' ben piu' alto, almeno 50mila, dato che ogni imprenditore ha inserito il totale dei dipendenti in un'unica domanda.

Dopo le tante polemiche intorno ai ritardi per l'erogazione della Cig in deroga, Fioretti prova quindi a tranquillizzare: "Abbiamo impegnato piu' di 30 persone e abbiamo dato risposta quasi a meta' delle pratiche presentate. Siamo sicuri che in brevissimo tempo metteremo dentro tutte le pratiche valide, perche' il problema e' la complessita' delle domande rispetto a una verifica attenta e seria che costringa a ripresentare le domande e avere tempi lunghissimi. In accordo con l'Inps, cui abbiamo inviato gia' 2mila pratiche con un altro migliaio che invieremo entro stasera- ha specificato Fioretti- stiamo cercando di fare un lavoro pulito che permetta di mandare subito al pagamento".

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Dalle Regioni 9 milioni di euro alle aziende del Tpl

 La Giunta regionale ha approvato, nella seduta tenutasi ieri a Palazzo Silone, la delibera sulla quantificazione e la liquidazione dei saldi alle aziende regionali del Trasporto pubblico locale, che erano ferme all'annualita' 2014. Al fine di mettere a disposizione delle aziende produttrici di servizi di trasporto pubblico ulteriori risorse finanziarie, in considerazione anche di questo momento di particolare difficolta' derivante dall'emergenza sanitaria che ha determinato un crollo dei passeggeri trasportati e l'inevitabile ricavo cessante, la Giunta ha approvato la metodologia per la quantificazione dei conguagli a saldo in base alla norma regionale che regola la contribuzione pubblica e ha validato i consequenziali conteggi, per il triennio 2015-2017, da liquidare ai concessionari entro il prossimo 30 giugno. Con lo stesso provvedimento si e' proceduto alla rivalutazione e all'adeguamento dei trasferimenti finanziari ai comuni capoluogo di provincia (ad esclusione del Comune di Pescara in quanto i servizi sono prodotti da Tua), la cui quantificazione era ferma all'anno 2013. L'amministrazione regionale si appresta dunque a mettere a disposizione del comparto del trasporto pubblico locale circa 9 milioni di euro, risorse che saranno di vitale importanza per tutte le aziende del comparto per continuare a garantire il servizio di trasporto pubblico. Con riferimento ai concessionari del TPL, che hanno con la Regione Abruzzo contenziosi per la quantificazione e il riconoscimento dei conguagli a saldo, si attenderanno ora le proposte transattive da parte di queste ultime, come previsto dalla L.R. 9/2020 di sostegno all'economia ed all'occupazione. "Ringrazio il sottosegretario D'Annuntiis e gli uffici competenti per aver portato a conclusione un lavoro che era fermo da diversi anni - ha sottolineato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia -, il settore del trasporto pubblico in questa nuova fase, che segue la prima emergenza, assume un ruolo importante per il trasferimento casa lavoro di migliaia di operai e impiegati. La risposta sino ad ora e' stata positiva e, nonostante le difficolta', le soluzioni adottate sembrano soddisfare le richieste. La Regione rimane sempre attenta e vigile per garantire, in totale sicurezza, la mobilita' degli abruzzesi".

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Di Giuseppantonio (Udc): riaprire le chiese

L'Udc Abruzzo chiede al Governo di "garantire la liberta' di culto" e quindi di "riaprire le chiese per pregare". È il segretario regionale Enrico Di Giuseppantonio, a nome della direzione abruzzese del partito, del capogruppo al Consiglio regionale Marianna Scoccia e dei segretari provinciali Andrea Buracchio, Marco Cozzi, Carlo Giolitto e Berardo De Simplicio, a rivolgersi al presidente della Regione, Marco Marsilio, chiedendo di "far sentire la voce del territorio". "Come dimostra l'ultima comunicazione- afferma- diramata dalla presidenza del Consiglio dei ministri, il Governo anche nel suo ultimo Dpcm non sembra aver dato giusto peso alla liberta' di culto, da tempo fortemente ridotta. Per tale ragione si stigmatizza l'ulteriore proroga sine die dell'illogica e discriminatoria limitazione ai fondamentali diritti costituzionali volti a garantire la dignita' ed il pieno sviluppo della persona. Cio' a difesa della nostra fede, ma anche della nostra democrazia e della Costituzione, che sulla dignita' e il pieno riconoscimento della persona umana si fonda". Pertanto il Governo, conclude Di Giuseppantonio, ascolti l'appello della Conferenza Episcopale Italiana e "garantisca il diritto delle persone di partecipare alle Sante Messe e di accostarsi alla preghiera e ai Sacramenti. Nelle chiese si trovera' una soluzione in sicurezza, nel rispetto vero delle misure di distanziamento tra le persone".

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Cassa Depositi e Prestiti, rinegoziabili 6.500 mutui enti locali

Dal 6 maggio partira' il nuovo piano di rinegoziazione dei mutui lanciato da Cassa Depositi e Prestiti per supportare Comuni, Province, Citta' metropolitane, Unioni di Comuni, Comunita' Montane, Regioni e Province Autonome ad affrontare l'emergenza Coronavirus.

In Abruzzo sono 261 i diversi enti territoriale coinvolti, per un totale di oltre 6.500 mutui rinegoziabili e un debito residuo complessivo che supera i 700 milioni di euro.

Con la pubblicazione sul sito internet www.cdp.it della Circolare n.1.300, sono rese pubbliche le modalita' operative per procedere alla rinegoziazione da parte degli enti locali. CDP mettera' a disposizione di ciascun ente locale - nel periodo di adesione che va dal 6 al 27 maggio 2020 - l'elenco dei prestiti originari, rendendo note le relative condizioni economiche di rinegoziazione in una sezione del Portale Enti Locali e PA del proprio sito internet, nella quale potra' essere interamente finalizzato l'iter istruttorio e contrattuale. L'operazione consentira' agli enti di liberare risorse immediatamente utilizzabili sul territorio, che potranno essere destinate anche agli interventi necessari a far fronte all'emergenza epidemiologica da Covid-19. In vista dell'avvio della rinegoziazione dei mutui, CDP, ANCI, IFEL e UPI hanno organizzato un ciclo di seminari via web, suddivisi su base territoriale, che partiranno dal prossimo 30 aprile. I webinar saranno finalizzati a fornire supporto agli amministratori e ai servizi finanziari degli enti locali sull'iter, sugli aspetti documentali e sui termini di adesione all'operazione.

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Caruso: chiede le economie del Masterplan per coprire gli oneri di sicurezza

Il presidente dell'Upi (Unione Province d'Italia) Abruzzo, Angelo Caruso, ha inviato al presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, una lettera per chiedere l'utilizzo delle somme derivanti dalle maggiori economie dei fondi del masterplan, assegnati alle Province, per la realizzazione di opere inerenti la sicurezza stradale. Le imprese che hanno gia' iniziato i lavori, o devono nei prossimi giorni firmare contratti di appalto, si sono attivate per chiedere il riconoscimento di maggiori costi derivanti dalla normativa vigente in tema di Covid-19, come spese per la gestione di sorveglianza e sanificazione, per dispositivi per la sicurezza, tra cui il distanziamento sociale nei cantieri: situazioni che causano sicuramente un allungamento dei tempi per la realizzazione delle opere e un aumento dei costi.

Le convenzioni stabiliscono che le economie legate all'aggiudicazione degli appalti non sono utilizzabili dalla stazione appaltante, in questo caso le Province, poiche' tornano nella disponibilita' della Regione che le riserva alle future programmazioni. In particolare, Caruso, che e' presidente della Provincia dell'Aquila, ha chiesto al governatore un'istanza per la semplificazione all'utilizzo delle economie dell'opera, intendendo con cio' la facolta' per le Province di ottenere l'assenso all'utilizzo integrale di tutte le somme del quadro economico, tra cui imprevisti e ribasso d'asta, "al fine far fronte ai maggiori oneri che le imprese dovranno sopportare ma anche evitare contenziosi futuri". 

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Salvini plaude alla proposta della Lega in Abruzzo per fondi alle imprese

 ''19 milioni di euro per assicurare fino a 2mila euro per il pagamento delle spese delle partite Iva, 2mila euro per gli operatori dell'infanzia, 500 euro agli studenti fuori sede e fino a 10mila euro alle aziende. È la proposta di legge presentata dalla Lega in Abruzzo. Se non c'è il governo, ci pensa il buongoverno locale. Dalle parole ai fatti''. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. 

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Ricostruzione, Legnini: 30 milioni per la sicurezza nei cantieri

In arrivo l'ordinanza chiave per la ricostruzione ad opera di privati nelle zone terremotate dell'Italia centrale: il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, sottoporra' infatti giovedi' alla 'Cabina di Coordinamento' con i governatori delle Regioni Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo il provvedimento che destina 30 milioni di euro alle imprese del 'cratere' per la sicurezza sui luoghi di lavoro e gli investimenti necessari per le nuove misure di contrasto al contagio del Covid-19.

Legnini sottolinea quindi in una dichiarazione sul sito web dell'ufficio del commissario per la ricostruzione (che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei ministri) e con un post sul proprio profilo Facebook che oggi si celebra la Giornata mondiale della salute e della sicurezza sul lavoro e "la nostra prima necessita' e' quella di garantire il rispetto rigoroso delle misure di prevenzione nei cantieri di ricostruzione nel Centro Italia colpito dal sisma 2016, che il 4 maggio potranno ripartire, sia per contrastare e contenere il contagio del Covid-19 che gli infortuni sui luoghi di lavoro". I fondi arrivano dall'Inail, sono disponibili dal 2017, e - rileva Legnini - benche' siano gia' stati resi disponibili con un bando, sono stati utilizzati finora solo in minima parte. Dei 30 milioni, 18,6 sono assegnati alle Marche, 4,2 a Lazio ed Umbria, 3 milioni all'Abruzzo.

La ripartenza dei lavori deve avvenire subito, non appena si avra' lo sblocco delle attivita' il 4 maggio, ma "nel rispetto rigoroso delle misure di prevenzione e sicurezza, che garantiscano il contrasto alla diffusione del Covid-19 e la prevenzione degli infortuni sul lavoro". Per Legnini, "l'accelerazione sulla quale stiamo investendo per la ricostruzione, con misure di organizzazione e di semplificazione", dovra' infatti andare "di pari passo con la tutela della sicurezza e i diritti dei lavoratori e l'efficacia dei presidi di legalita'".

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