Politica

Salvini invita Mike Pompeo in Abruzzo

 "I risultati piu' concreti sulla flat tax si raggiungono al secondo anno, come ci dice l'esperienza in America e con Orban in Ungheria". Lo ha detto Matteo Salvini, parlando con i giornalisti, in merito alla flat tax. Poi ha annunciato di aver invitato il segretario di Stato, Mike Pompeo, ad andare in Abruzzo in autunno. "Lui e' originario di li' - ha spiegato Salvini - vediamo se riusciremo a organizzare"

Leggi Tutto »

Reddito di cittadinanza, in Abruzzo 30 mila domande

 "L'Abruzzo ha circa 30 mila domande per il reddito di cittadinanza. Il Friuli Venezia Giulia, che ha una popolazione simile, ne ha 12 mila, sebbene anche li' si siano scoperte sacche di poverta'". Cosi' il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, da marzo scorso successore di Tito Boeri, intervenendo al convegno "Il contrasto alla poverta' in Abruzzo: analisi, sinergie, progetti" che si e' svolto all'Aquila. L'Istituto di previdenza e' stato presente anche con la direttrice generale aquilana, Gabriella Di Michele, ed altri alti dirigenti. 

"C'e' un effetto importante, in Abruzzo come altrove, ovvero quello anti-evasione. Chi lavora in nero e ha redditi nascosti ha molta reticenza a presentare la domande". Cosi' il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, da marzo scorso successore di Tito Boeri, parlando all'Aquila in un convegno sulla poverta' in Abruzzo del reddito di cittadinanza. "Una cosa e' dichiarare redditi piu' bassi per evadere le tasse, un'altra e' farlo per ottenere anche prestazioni assistenziali - ha spiegato ancora -. Le persone ci stanno pensando due volte. C'e' chi viene a chiedere 'che succede se mi scoprono?'. Le norme prevedono reati penali per i beneficiari e amministrativi per le imprese, che rischiano molto. Il reddito permette di spingere nell'ottica dell'emersione dell'evasione", ha concluso. 

Leggi Tutto »

Termalismo, Mazzoca, Paolucci e Blasioli: la Regione agisca e in fretta

Il tempo passa inesorabilmente senza che la Regione, in 4 mesi, abbia fatto alcunché per elaborare ed attuare una seppur minima e parziale proposta per risolvere la vertenza delle Terme di Caramanico. Il principale centro termale abruzzese, nonostante i roboanti proclami della recente campagna elettorale, sta vivendo una situazione insostenibile soprattutto da parte dei 192 dipendenti direttamente impiegati e relative famiglie, di tutti i lavoratori dell’indotto e dei tanti operatori turistici e commerciali operanti e attivi sull’intero comprensorio. Siamo ormai al punto di non ritorno. Il danno al comparto socio-economico del comprensorio ha subito un colpo che sis ta rivelando letale; che attende la Regione ad intervenire utilizzando risorse economiche disponibili e norme già esistenti?

 

«Dopo l’immane lavoro svolto negli ultimi anni - dichiara il Capogruppo Regionale PD Silvio Paolucci - a beneficio del Termalismo abruzzese, la nuova Regione ha da tempo la nostra proposta, dapprima sollecitata con una "Interpellanza" consiliare e poi con una specifica "Risoluzione" mediante la quale invitiamo l’Ente Regionale:

1. ad applicare il documento tecnico elaborato dalla Azienda Sanitaria Regionale “Qualificazione sanitaria nel settore termale - Modello assistenziale. Linee di indirizzo" che contempla la possibilità per le Terme di Caramanico di erogare prestazioni riabilitative;

2. ad attivare speditamente le procedure per l'impiego dei 900mila Euro disponibili nella Legge di Stabilità Regionale 2019, dando seguito alla Delibazione del 1.02.2019 di approvazione del citato documento dell’ASR, a conferma gli obiettivi per la risoluzione della crisi delle Terme di Caramanico;

3. ad avviare la sperimentazione di un modello organizzativo assistenziale che, senza gravare di maggiori oneri il Sistema Sanitario Regionale, sia in grado di ottimizzare i risultati sotto l’aspetto clinico e organizzativo.

 

«Nella scorsa legislatura è stato fatto il 90% del percorso - dichiara il Capogruppo in Comune Mario Mazzocca -, dall’unificazione delle concessioni termali all’accreditamento istituzionale delle strutture, dallo stanziamento di 1,6 milioni di euro per le piscine termali al rifinanziamento - dopo anni di attesa - della legge sul termalismo con 900mila euro; risultati ciclicamemente promessi da altri e mai ottenuti prima. Mentre la nuova Regione quel 10% poteva e doveva già da tempo, sì da scongiurare l’inoperatività della stagione ormai sull’orlo del baratro. Lo faccia ora, come promesso in campagna elettorale. Il tempo dei proclami è spirato unitamente a quello dei fatti».

 

«Le Terme possono e devono riaprire al più presto - chiosa Luca La Selva portavoce di "Uniti x Caramanico" -. Il lavoro svolto dalla Regione a beneficio del comparto pubblico (non del concessionario, per altro confacente con il piano di rientro del privato, basta e avanza. E’ nostro primario obiettivo ristabilire le condizioni affinchè la stagione 2019 venga salvata e con essa i posti di lavoro. A meno che qualcuno non pensi di far degenerare la situazione a tal punto da rendere 'appetibile' la "scalata" di un nuovo fantomatico soggetto privato, sì da mettere una pietra tombale sull’ancora possibile avvio immediato delle attività. Anche per questi motivi, abbiamo richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario, la prima di altre e più evidenti inziative di evidenza pubblica».

 

«Le istituzioni - conclude il Consigliere regionale PD Antonio Blasioli - possono e devono contribuire a scongiurare la chiusura delle strutture termali di Caramanico, perché ciò determinerebbe danni irreversibili all'economia dell’intero comprensorio pescarese e di tutto il comparto termale abruzzese. Il documento della Agenzia Sanitaria Regionale va dunque calato, senza aumento di budget, nel relativo contratto per le prestazioni sanitarie termali dalla rete privata accreditata per gli anni 2019-2021, che deve essere ancora sottoscritto».

 

 

 

Leggi Tutto »

Legge sull’Equo Compenso in Consiglio regionale

Il presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo Lorenzo Sospiri ha illustrato in conferenza stampa la Legge sull'Equo Compenso, "Disposizioni in materia di tutela delle prestazioni professionali e di equo compenso", approvata dalla Terza Commissione Consiliare Agricoltura, Sviluppo Economico e Attivita' Produttive nella seduta del 30 maggio scorso e proposta anche dai consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Sara Marcozzi (M5s) e dal presidente della Terza Commissione Emiliano Di Matteo (Lega). Domani la legge sara' in approvazione nella seduta del Consiglio regionale. "Spero ci sia unanimita' nell'approvazione di questa legge - ha detto Sospiri - che forse solo in un'altra Regione abbiamo visto approvata ed e' frutto del lavoro di sintesi che Di Matteo e gli altri capigruppo di maggioranza hanno voluto fare con i gruppi di opposizione, in particolare con il M5S, con un testo di legge concertato, moderno e utile a tutelare le libere professioni che devono vedersi tutelate nel pagamento delle proprie prestazioni".

"Abbiamo seguito un doppio binario di concertazione per questo provvedimento - ha detto il presidente della Terza Commissione Di Matteo - da una parte politico, con la massima condivisione per scegliere un testo unificato ed evitare qualsiasi tensione per la paternita' del testo, poi massima condivisione con le categorie professionali e tutti coloro che potrebbero trarre giovamento. Il coinvolgimento e' stato massimo, grazie anche alla presenza delle associazioni dei consumatori e del Consiglio delle Autonomie Locali". "Questo Governo regionale in pochi mesi ha dato ampia dimostrazione di concretezza - ha detto il consigliere regionale di FdI Guerino Testa - mettendo nero su bianco cio' che era stato detto in campagna elettorale. La Legge dell'Equo Compenso e' una di queste, come la Legge sui Trabocchi, la Rimodulazione dei Fondi per le Province. Tanto lavoro, senza fare proclami, e nell'interesse del cittadino". 

Leggi Tutto »

Pubblicato il bando relativo all’innovazione in acquacoltura

Il Dipartimento delle politiche agricole di sviluppo rurale e della pesca rende noto che e' stato pubblicato il bando relativo all'innovazione in acquacoltura con un plafond finanziario di 319.824 euro. L'avviso, che disciplina i criteri, le condizioni e le modalita' per la concessione dei contributi, e' finalizzato a creare nuovi prodotti e ottimizzare i processi produttivi delle imprese, in linea con l'obiettivo tematico di migliorare la competitivita' delle piccole e medie imprese. "L'obiettivo degli interventi previsti - ha osservato il vicepresidente con delega alla pesca, Emanuele Imprudente - e', in particolare, quello di sviluppare conoscenze volte a ridurre l'impatto ambientale e diminuire l'utilizzo di farine di pesce e olio di pesce, implementare un uso sostenibile delle risorse e l'applicazione di nuovi metodi di produzione sostenibili, indirizzando le attivita' di ricerca sugli effettivi fabbisogni del settore e dei mercati di riferimento". Possono produrre istanza di ammissione ai benefici le imprese acquicole, in collaborazione con organismi scientifici o tecnici pubblici o privati, riconosciuti dal diritto nazionale dello Stato membro oppure gli Organismi scientifici o tecnici pubblici o privati, riconosciuti dal diritto nazionale dello Stato membro. I soggetti che intendono richiedere le agevolazioni previste dall'avviso, devono inviare la domanda caricandola nell'apposita piattaforma informatica. Scadenza il 13 settembre.

Leggi Tutto »

Legnini: Mattarella mai intervenuto sulle nomine

"Nei quattro anni di mia vicepresidenza del Csm" il Presidente Mattarella "non e' mai intervenuto sulle nomine dei magistrati ai vertici degli uffici giudiziari ed ha sempre garantito, attraverso frequenti interlocuzioni con il vicepresidente, l'autonomia del Csm e dei suoi organi, limitandosi a fornire indirizzi generali sull'attivita' consiliare e sul rispetto delle procedure". Lo sottolinea l'ex vicepresidente del Csm Giovanni Legnini in un comunicato.

"Nei quattro anni di mia Vicepresidenza del CSM, il Presidente della Repubblica ha assicurato un costante e prezioso sostegno all'attivita' consiliare - dice ancora Ermini - Il Presidente Mattarella non e' mai intervenuto sulle nomine di magistrati ai vertici degli Uffici Giudiziari ed ha sempre garantito, attraverso le frequenti interlocuzioni con il Vice Presidente, l'autonomia del Csm e dei suoi organi, limitandosi a fornire indirizzi generali sull'attivita' consiliare e sul rispetto delle procedure". Legnini esclude anche interferenze nelle nomine da parte dei Guardasigilli Orlando e Bonafede. "I rapporti con il Ministro della Giustizia Andrea Orlando e, seppur per un breve periodo, con il Ministro Alfonso Bonafede - sottolinea Legnini - sono sempre stati improntati al rigoroso esercizio delle rispettive prerogative costituzionali, senza alcuna ingerenza ne' sulle nomine ne' su altre decisioni. Tutte le delibere sugli incarichi direttivi e semidirettivi, nell'arco di una consiliatura intensa e molto produttiva, sono state assunte in piena collegialita', con la partecipazione attiva di tutti i consiglieri togati e laici e senza alcuna interferenza politica". L'ex vicepresidente del Csm definisce poi "millanterie senza alcun riscontro con la realta'" quanto si ricava "dagli stralci delle intercettazioni pubblicate oggi dalla stampa circa i rapporti tra Csm e Quirinale". "Sono certo che le gravi vicende che emergono dagli atti di indagine, che tanto turbamento e sconcerto stanno suscitando nella magistratura e tra i cittadini - aggiunge - saranno oggetto di accertamento compiuto e definitivo sia in sede giudiziaria che davanti all'Organo di autogoverno, che sta dimostrando di disporre di capacita' e forza per superare una crisi cosi' preoccupante. I cittadini e le istituzioni democratiche hanno necessita' di recuperare piena fiducia nella magistratura, le cui funzioni autonome ed indipendenti costituiscono presidio insostituibile per la democrazia e per ciascuno dei cittadini. Mi auguro che le iniziative di riforma, da anni preannunciate, possano costituire una positiva occasione per rafforzare la fiducia nei confronti della giustizia italiana", conclude Legnini.

Leggi Tutto »

Naiadi, Febbo: al via la trattativa per il reintegro di tutti gli ex dipendenti

Al via la trattativa per il reintegro del personale delle Naiadi di Pescara. Ad annunciare il confronto e' stato l'assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, il quale ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori e delle aziende che si sono aggiudicate la gestione di un anno del complesso sportivo. "Siamo coscienti che ci troviamo a gestire una vertenza complessa, ma sono ottimista che tutto possa andare per il verso giusto - commenta Febbo - Mi sembra che le parti nella riunione di oggi abbiano mostrato una reciproca apertura che lascia ben sperare non solo per il ritorno alla piena funzionalita' del complesso sportivo, ma anche per il rispetto dei livelli occupazionali". Nella riunione i rappresentanti del raggruppamento di imprese che si e' aggiudicata la gestione delle Naiadi hanno illustrato all'assessore Febbo un cronoprogramma informale che prevede l'apertura al pubblico entro fine mese, la riapertura per step della piscina olimpionica di 50 metri e l'avvio di tutti i servizi a pieno regime nel mese di settembre. Articolato anche il percorso che dovrebbe portare al riassorbimento degli ex lavoratori delle Naiadi. "In tutto sono 26 - ha detto l'assessore al Turismo - e i nuovi gestori hanno intenzione di riassorbirli tutti; molto dipende dalla risposta che a settembre, una volta attivati tutti i servizi, i nuovi gestori avranno dall'utenza cittadina e del comprensorio pescarese. Raggiunto il punto di equilibrio economico, i gestori confermeranno gli attuali livelli occupazionali con possibilita' di incremento".

Leggi Tutto »

Sisma Centro Italia, 11,5 milioni per il rimborso del gettito Imu e Tasi

Undici milioni e mezzo di euro per i comuni delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016. È lo stanziamento previsto con decreto del ministro dell'Interno e del ministro dell'Economia e delle Finanze, che prevede un'anticipazione del rimborso del minor gettito dell'Imu e della Tasi per gli immobili inagibili. Commento del ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Non dimentichiamo quanto successo e non sottovalutiamo le richieste di aiuto. A cittadini e amministratori locali dico: non vi lasciamo soli! È nostro dovere intervenire e tenere alta l'attenzione". 

Leggi Tutto »

Pedaggi autostradali, Legnini chiede l’intervento del Ministero

Cittadini e imprese non possono subire un ulteriore salasso sui pedaggi autostradali, gia' molto elevati. Siamo in prossimita' della scadenza fissata dal decreto di dicembre 2018 del ministro delle Infrastrutture senza una soluzione: il primo luglio, se non si interviene, scattera' l'aumento del 19,20% che va urgentemente scongiurato". Cosi' il consigliere regionale abruzzese di centrosinistra Giovanni Legnini, nella conferenza stampa della coalizione oggi all'Aquila sul caro pedaggi sulle autostrade A24 e A25. "Per sostenere la battaglia dei sindaci e tutelare i diritti degli abruzzesi i gruppi consiliari di centrosinistra hanno richiesto un Consiglio regionale straordinario - ha aggiunto Legnini - Lo si convochi con urgenza perche' e' inconcepibile che l'Organo rappresentativo della comunita' regionale non discuta e prenda posizione su uno dei temi piu' rilevanti per il futuro dell'Abruzzo. Occorre spendere tutto il peso dell'Istituzione regionale le cui iniziative sono state fino ad oggi del tutto insufficienti". L'ex vice presidente del Csm, gia' candidato alla presidenza della Regione Abruzzo per il centrosinistra, sollecita una soluzione definitiva citando la norma "da me presentata" inserita nella legge di stabilita' del 2012 che prevede un mega progetto di messa in sicurezza sismica in seguito al riconoscimento, dopo gli effetti del terremoto dell'Aquila del 2009, di arteria strategica di protezione civile in caso di calamita' naturale.

Leggi Tutto »

Pedaggi autostradali, Marcozzi: no alle strumentalizzazioni

 "Le strumentalizzazioni del centrosinistra alla Regione Abruzzo non hanno fine. Non paghi di aver richiesto un consiglio regionale straordinario su un tema che il Governo nazionale stava gia' risolvendo, quello del traforo del Gran Sasso, adesso e' la volta delle tariffe autostradali della A24 e A25. Una questione a cui il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, sta lavorando in prima persona, dialogando con Strada dei Parchi e con la Commissione europea per trovare una soluzione e non causare danno alle tasche degli abruzzesi. Un atteggiamento, quello di Legnini e compagni, strumentale, dilatorio e in danno della comunita' abruzzese. Gli esponenti regionali del Pd e compagni hanno la memoria corta o fanno finta di non ricordare che se ci troviamo in questa situazione e' solo colpa dell'inattivita', durata anni, del loro ex ministro Delrio". Sara Marcozzi, capogruppo del M5s in Regione Abruzzo replica al centrosinistra che sulla questione ha convocato una conferenza stampa per chiedere, nuovamente, il Consiglio straordinario. "Il Piano economico finanziario con la concessionaria e' scaduto nel 2014. Non basta essere passati da maggioranza all'opposizione, sia in Parlamento che in Regione Abruzzo, per ripulirsi"

Leggi Tutto »