Politica

Al via pulizia del fiume Pescara con 347 mila euro

Sono 347 mila euro i fondi regionali stanziati per interventi di difesa e mitigazione idraulica del fiume Pescara a causa della presenza di corpi estranei. Lo ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, il presidente della Giunta Luciano D'Alfonso che ha detto come "per la prima volta viene messo in campo un progetto di pulizia del fiume che era la normalita' negli anni Sessanta e che vuole eliminare il rischio idraulico e anche di esondazione e noi con questi 347 mila euro ricominciamo una traduzione di correttezza rispetto al normale corso delle acque fluviali".

"Ci saranno lavori per oltre 7 km di tratto - ha aggiunto - per eliminare corpi estranei e che riguardera' ora il fiume Pescara e successivamente altri corsi d'acqua delle province di Chieti Teramo e L'Aquila e poi anche il fiume Saline. Sono molto contento del fatto che si tratta di lavori frutto di una progettazione interna e che inizieranno a settembre". "Questo e' un primo intervento - ha detto D'Alfonso - ma noi continueremo a lavorare sapendo che la,cosa migliore e far fare il suo corso alla natura perche' troppe volte la natura e' stata spesso violentata, poi reagendo. Con questo intervento restituiamo la capienza al letto fluviale, considerando che purtroppo per decenni non si e' fatto questo livello di manutenzione e noi prevedremo ripetutamente risorse per questo lavoro di minuta manutenzione importante per le pertinenze fluviali perche' quando cresce la quantita' d'acqua non fuoriesce cosi' facilmente come accaduto in passato". Il dirigente della Regione Vittorio Di Biase ha spiegato che "la pulizia del corso d'acqua partira' dalla zona di Santa Teresa di Spoltore e fino alla foce all'altezza del ponte ferroviario di Pescara. Verranno tolti i corpi estranei e verranno pulite le due sponde con la rimozione dei rifiuti. Ci auguriamo di ripulire, in caso di gara al ribasso oltre i 7,7 km previsti al momento". 

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Via Ariosto, Cozzi: Rapporto di fiducia incrinato da atteggiamenti dissoluti e imbarazzanti

«Abbiamo accordato fin dall’inizio piena fiducia nei confronti di tutti i rappresentanti della comunità senegalese, offrendo collaborazione e accoglienza nelle strutture alberghiere. Tuttavia non siamo stati ripagati con la stessa moneta». A dirlo è l’assessore Valter Cozzi che specifica: «Dopo l’operazione di sgombero che, ricordiamo, è avvenuta a distanza di sei mesi dalla firma dell’ordinanza da parte del sindaco Francesco Maragno, e quindi dopo un tempo congruo per trovare soluzioni alternative, quest’Amministrazione ha mostrato ampia disponibilità nei confronti di tutte le persone che abitavano nelle palazzine di via Ariosto. Abbiamo promosso incontri ma, cosa ancora più importante, ci siamo posti in prima linea per supportarli nella ricerca di abitazioni alternative, offrendo loro sistemazioni temporanee. Tuttavia abbiamo dovuto scoprire, con grandissimo rammarico, che alcune delle persone che sono state ospitate per diversi giorni hanno avuto atteggiamenti di assoluta inciviltà, causando numerosi problemi al personale impegnato nella gestione della struttura alberghiera e disturbo agli ospiti che condividevano gli stessi spazi. Non sono mancati danni materiali, per i quali peraltro dovrà essere l’Ente e quindi la comunità montesilvanese a farsene carico; atteggiamenti dissoluti ed imbarazzanti, ulteriormente aggravati dall’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti. Questo scenario degradante e non degno di un popolo pacifico, lavoratore e che merita il massimo della stima, è riportato per iscritto in una relazione puntuale che ci è stata consegnata dal personale della struttura ospitante».

In merito invece alla regolarità contrattuale dei conduttori rispetto ai proprietari degli appartamenti delle palazzine di via Ariosto, Cozzi aggiunge: «Mi risulta che solo 3 senegalesi, su 48 appartamenti, avessero sottoscritto regolarmente un contratto d’affitto e tra questi uno di loro ci ha documentato il regolare pagamento della Tari. Per oltre sei mesi, si sono avvicendate in Comune tante figure con le quali abbiamo trattato, mediato e collaborato. Oggi, alla luce delle deludenti risposte e atteggiamenti affatto collaborativi di un gruppo ristretto di senegalesi, ci troviamo costretti a rivedere i rapporti con quella parte di loro che pretendono dall’Ente una totale assistenza confondendo il Comune per un’agenzia immobiliare. Ciò che più rammarica - conclude Cozzi - è che il tempo ha fatto emergere una serie di circostanze sgradevoli che hanno logorato pezzo per pezzo quella fiducia che aveva alimentato la nostra volontà di trovare una soluzione al problema umano e sociale, ulteriormente incrinata dalla modalità volgare, blasfema e quindi non pacifica con la quale hanno condotto la manifestazione odierna».

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Sanità, via libera alle assunzioni nelle Asl di Teramo e L’Aquila

 La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, ha approvato i piani di assunzione di nuovo personale delle Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila e di Teramo. Complessivamente, le nuove immissioni in servizio nelle due aziende sanitarie saranno 65 per sostituzione di personale a tempo indeterminato a seguito di cessazione, e 103 per sostituzione di dipendenti a tempo determinato. Nel dettaglio, la Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila ha previsto l'assunzione di 24 dipendenti a tempo indeterminato e 23 a termine, la Asl di Teramo 41 a tempo indeterminato e 80 a termine. Tutte le selezioni saranno soggette, in ogni caso, a nulla osta da parte della Regione, cui spetterà verificare il rispetto dei limiti di spesa previsti dalla normativa nazionale e regionale. Le figure professionali richieste riguardano medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ma anche figure tecniche e amministrative

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D’Alfonso: garantire continuita’ assistenza a Bolognano 

Iniziative concrete volte all'adeguamento sismico ed alla funzionalita' della struttura socio-sanitaria "Paolo VI" di Bolognano sono state al centro di un incontro che il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, ha avuto con il vescovo dell'Arcidiocesi Pennne-Pescara, Mons. Tommaso Valentinetti, il direttore generale della Asl di Pescara. Armando Mancini, il sindaco di Bolognano, Silvina Sarra, ed il direttore dell'ufficio speciale ricostruzione, Marcello D'Alberto. Uno degli edifici di cui si compone la struttura, che ospita una residenza per riabilitazione assistita della Fondazione Paolo VI, a seguito degli eventi sismici del 24 agosto 2016, ha subito danni particolarmente pesanti ed e' stato identificato dai tecnici come temporaneamente inagibile. Il presidente D'Alfonso, nel ribadire la necessita' di garantire la continuita' assistenziale del servizio a favore dei pazienti ricoverati, ha anche rimarcato l'interesse ad intervenire con urgenza per non far deperire la capacita' di funzionamento della struttura stessa. Nell'immediato, e' stato deciso di effettuare un sopralluogo tecnico per verificare i danni e stabilire le modalita' di intervento. Contestualmente, verra' costituto un tavolo operativo ristretto, Fondazione Paolo VI-Asl di Pescara-Comune di Bolognano, che servira' per individuare soluzioni temporanee per la gestione dei pazienti, sia quelli in fase di riabilitazione che quelli piu' gravi. E' stato gia' ipotizzato che i costi per determinare un miglioramento sismico della struttura ammontano a circa 1 milione 200 mila euro. Fondi che arriveranno dal secondo piano stralcio delle opere pubbliche legate alla ricostruzione post-sima ormai in via di definizione. 

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Pezzopane: fondi per le autostrade d’Abruzzo

"Il lavoro parlamentare ha dato i suoi frutti: e' stato approvato un emendamento del governo al decreto Sud, ora all'esame della Commissione Bilancio, che stanzia 50 milioni di euro all'anno per 5 anni, dal 2021 al 2025, per le autostrade A24 e A25. Si tratta di fondi destinati alla messa in sicurezza delle tratte e in particolare dei viadotti, dopo gli eventi sismici del 2009, 2016 e 2017. Il mio emendamento e' stato trasformato in ordine del giorno, con l'impegno del governo ad affrontare il nodo del trasferimento dei canoni concessori all'Anas. Mi battero' insieme alla Regione Abruzzo perche' sia affrontato entro la prossima legge di stabilita', per evitare l'aumento delle tariffe sulla Strada dei Parchi. Si tratta di un primo successo e il nostro impegno continua". Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane. "L'emendamento dell'Esecutivo - spiega Pezzopane - prevede che la Societa' Strada dei Parchi effettui gia' dal 2018 lavori urgenti e interventi di ripristino del manto autostradale, non piu' rinviabili dopo i terremoti. In tutto saranno interessati ai lavori 281,4 chilometri di autostrada: l'A24 Roma-Teramo, la diramazione dal Grande Raccordo Anulare alla Tangenziale est di Roma, l'A25 Torano-Pescara. Le misure urgenti dovranno garantire la sicurezza della circolazione in caso di eventuali successivi eventi sismici e ripristinare le strutture danneggiate del corpo autostradale. In particolare agli interventi antiscalinamento degli impalcati, che consistono nel realizzare un sistema di appoggi sostitutivi che possono entrare in esercizio in caso di danni a quelli esistenti, saranno destinati 165 milioni e i lavori sono immediatamente cantierabili. Alla messa in sicurezza dei viadotti e degli eventi franosi saranno invece destinati 85 milioni. I lavori riguarderanno il Viadotto S. Onofrio, il viadotto Popoli, lo svincolo Ternimparte, il viadotto svincolo Bussi, con possibilita' in quest'ultimo caso di immediata cantierizzazione. Si interverra' poi sulle frane di Arsoli e di Roviano". 

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Recupero del Patrimonio Edilizio, Di Matteo illustra la legge

Approvato in Consiglio regionale il progetto di Legge n. 396/2017: “Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Destinazione d’uso e contenimento dell’uso del suolo Modifiche alla L.R. 96/2000”, proposto dall’assessore regionale all’Urbanistica Donato Di Matteo. Il documento verrà illustrato, lunedì 24 luglio alle ore 9,30 presso l’Auditorium Petruzzi in via delle Caserme a Pescara, ai sindaci, agli ordini professionali, alle organizzazioni sindacali e datoriali e permetterà il cambio d’uso abitativo ai locali oggi destinati a ripostigli, dispense o alle superfici accessorie. L’assessore Di Matteo da un anno, unitamente alla sua struttura, ha lavorato alla stesura della legge, alla quale nella fase finale hanno partecipato anche i consiglieri regionali Lorenzo Sospiri e Alberto Balducci.

“Sono molto soddisfatto dell’approvazione della legge – spiega l’assessore regionale Di Matteo -, un documento, che presenteremo lunedì 24 luglio, importantissimo per il recupero delle superfici non residenziali che darà la possibilità alle famiglie di adeguare la propria abitazione, trasformando i locali accessori in residenziali. Un’opportunità enorme per le amministrazioni comunali e per i privati cittadini che potranno utilizzare tali spazi abitativi senza timore di incorrere in sanzioni per aver trasformato superfici in maniera abusiva. I proventi, dati dai recuperi abitativi, verranno destinati ad opere di urbanizzazione dei comuni che hanno difficoltà ad avere al proprio interno spazi verdi, parcheggi e servizi per la collettività. La riforma aprirà in materia di urbanistica una importante opportunità per il nostro territorio e sarà determinante per il recupero del suolo in un momento di difficoltà delle famiglie. Con l’approvazione del progetto di legge in Consiglio regionale – conclude Di Matteo - andiamo infine in una direzione che favorisce nuove utilità di abitazione per chi deve realizzare dimore per i propri figli impedendo così nuove edificabilità”.

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La Consulta annulla Decreto 2015 sulle trivelle

"La Corte Costituzionale (sentenza n. 198/2017 ) ha nuovamente dato ragione alla Regione Abruzzo annullando il decreto Trivelle del 2015 in quanto emanato senza preventiva intesa con le Regioni. Ora procederemo ad impugnare il decreto trivelle del 2016 (pubblicato nel 2017), interamente sostitutivo di quello del 2015 e' anch'esso adottato senza intesa alcuna". Lo si legge sul profilo facebook del sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo Mario Mazzocca.

''Tale situazione dovrebbe - spiega Mazzocca - di fatto determinare una sorta di moratoria per le richieste di nuovi permessi e concessioni, almeno fino a quando i contenuti del decreto non siano concertati tra lo Stato e le Regioni. Inoltre, si sottolinea come la Regione, nei giorni scorsi, ha sapientemente predisposto e debitamente notificato il ricorso al Capo dello Stato contro il decreto trivelle (disciplinare tipo), molto prima della scadenza dei termini di legge (fissati al 1' agosto). Ricorso che, nei prossimi giorni, verra' opportunamente integrato con le risultanze ed i contenuti dei due recenti pronunciamenti della suprema Corte''.

''Due piccole riflessioni a caldo. La prima - dice Mazzocca - l'Abruzzo e' stata l'unica regione d'Italia a presentare il ricorso contro il decreto "Trivelle" 2015. Grazie al solo Abruzzo, il governo centrale dovra' preventivamente intendersi con tutti i territori d'Italia''. 

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Rifiuti, intesa tra Regione e Comieco

Incrementare la raccolta differenziata di carta e cartone sul territorio abruzzese. Questo l'obiettivo dell'accordo siglato a Pescara, da Regione Abruzzo e Comieco (Consorzio Nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica). L'intesa prevede una serie di iniziative per promuovere la raccolta differenziata di carta e cartone per favorire la collaborazione e lo scambio di informazioni tra le istituzioni e le amministrazioni locali. Tra queste la realizzazione di campagne di sensibilizzazione di progetti dedicati e la costituzione del Club dei comuni ecocampioni dell'Abruzzo che riunisce quelle realta' che si sono distinte nel 2016 per i risultati di eccellenza nella raccolta differenziata di carta e cartone. A siglare l'accordo il sottosegretario alla Presidenza con delega all'Ambiente, Mario Mazzocca, ed il vice presidente del Comieco, Ignazio Capuano. L'adesione al club e' aperta quei comuni in convenzione con Comieco che rispettino i requisiti concordati con la Regione. In particolare, una raccolta differenziata totale superiore al 60%, un pro capite di raccolta di carta e carbone pari almeno A 60 kg per abitante ed il raggiungimento della prima fascia in termini di qualita'. Sono sedici i Comuni con una popolazione di quasi 180 mila abitanti che, dati 2016, presentano i requisiti di accesso al club dei comuni ecocampioni. Ogni abitante di questi comuni ha raccolto in media 66,4 kg di carta e carbone (+20% rispetto al dato medio regionale) e oltre la media nazionale (53,1 kg per abitante) per un totale di 12mila tonnellate raccolte e avviate al riciclo. Si tratta di Acciano, Gagliano Aterno, Ovindoli, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Secinaro, Arielli, Atessa, Chieti, Rocca San Giovanni, Moscufo, Popoli, Bellante, Giulianova, Pineto e Teramo.

 Intanto, proprio la procedura riguardante il Piano regionale di gestione dei rifiuti e' in dirittura d'arrivo. Mazzocca ha, infatti, assicurato che, entro la prossima settimana, il Piano sara' approvato dalla Giunta regionale ed entro l'estate si conta di arrivare all'approvazione definitiva.

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Cgil Abruzzo lancia l’allarme sul sociale

 "I cittadini abruzzesi potrebbero vedersi tagliare, a partire dal mese di settembre, servizi sociali che fino ad oggi gli sono stati garantiti. Allo stato attuale i tagli del governo nazionale sulle politiche sociali che si abbatteranno sulla regione Abruzzo sono superiori ai 5 milioni di euro". L'allarme e' di Carmine Ranieri, della segreteria Cgil Abruzzo, che in una nota parla di "rischio collasso". Il sindacato ha chiesto alla Giunta Regionale di aprire una vertenza con il Governo Nazionale "ma qualora le risorse non dovessero essere trovate con stanziamenti nazionali sara' necessario reperirle tramite le risorse del bilancio regionale o di quelli dei comuni".

"Gli ambiti sociali abruzzesi continuano a garantire i servizi ma se il Governo nazionale non stanziera' di nuovo le risorse che ha sottratto ad inizio anno le strade percorribili sono due: o si tagliano i servizi oppure, come gia' successo negli anni passati, questi vengono erogati ma i lavoratori che forniscono l'assistenza non vengono retribuiti perche' avranno svolto servizi per i quali non vi era una copertura finanziaria - continua la nota. I tagli piu' consistenti per il 2017 sono quelli di 3 milioni di euro per i piani sociali di zona, 1,3 milioni per il trasporto disabili e per l'assistenza ai minorati, 1 milione sulla non autosufficienza. "Il Ministro Poletti ha piu' volte ribadito il suo impegno a ripristinare le risorse tagliate, sicche' ad oggi gli ambiti sociali e le istituzioni preposte continuano a garantire la copertura dei servizi ma considerato che siamo oltre a meta' anno e' piu' che lecito nutrire dubbi in proposito. Una storia antica quella dei tagli del governo centrale che vengono quantificati con esattezza dopo che i servizi sono stati resi dalle cooperative sociali. La conseguenza e' che le cooperative non vengono pagate dai comuni e dagli enti d'ambito che glieli hanno commissionati e queste a loro volta non pagano i lavoratori aspettando il pagamento di fatture che non vengono mai saldate - continua Ranieri -. Per la Cgil, "a causa di questa situazione che si protrae da anni, il debito accumulato in Abruzzo dalla precedente Giunta Chiodi e' stato di circa 20 mln di euro, debito che e' stato poi dimezzato grazie all'assegnazione di fondi ex Pain che poi sono sati liquidati dalla Giunta D'Alfonso su proposta dell'Assessore Marinella Sclocco, che ha disposto il riparto di 9,9 milioni di euro di fondi ex Pain fra gli Enti d'Ambito sociale per il riconoscimento di parte delle spese sostenute nelle annualita' 2011-2013 a compensazione dei mancati trasferimenti".

"Con i tagli di quest'anno il debito rischia di accumularsi di nuovo in una situazione gia' compromessa con i lavoratori del sociale che vedono ritardi nel pagamento degli stipendi anche superiori a sei mesi. Su questa partita il sindacato ha chiesto alla Giunta Regionale di aprire una vertenza con il Governo Nazionale ma qualora le risorse non dovessero essere trovate con stanziamenti nazionali sara' necessario reperirle tramite le risorse del bilancio regionale o di quelli dei comuni". La Corte Costituzionale e' gia' intervenuta nella Regione Abruzzo in materia sociale con la sentenza 275/2016, a tutela del diritto allo studio degli alunni disabili.

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Pescara, contributo di autonoma sistemazione per gli sfollati di via Lago di Borgiano

Sono state notificate al Comune di Pescara le schede AeDES con cui i tre palazzi di via Lago di Borgiano, destinatari della ordinanza di sgombero notificata ad Ater sono stati riconosciuti inagibili. Questa comunicazione determina la possibilita' di accedere al Contributo di Autonoma Sistemazione per l'emergenza determinatasi a seguito dello sgombero delle palazzine ai civici 14, 18 e 22. Procedure e modalita' per richiedere i CAS sono state illustrate in conferenza stampa, tra gli altri, dal sindaco Marco Alessandrini. "Nessuno verra' rimesso in strada, seguiremo la situazione di tutti, finche' ognuno avra' una sistemazione definitiva - cosi' il sindaco Marco Alessandrini - Via Lago di Borgiano resta una grandissima emergenza sociale e abitativa per la citta' che merita chiarezza e rispetto da parte di tutti. E a tale proposito sono orgoglioso per come sin qui il Comune ha gestito l'emergenza, ha dato risposta a pronta a un bisogno inatteso e grandissimo, assicurando presenza e informazioni quotidiane alle famiglie e le persone interessate. La buona notizia di oggi e' che possiamo dare avvio al Contributo di Autonoma Sistemazione, significa che le persone che hanno vissuto questa emergenza e che dovranno rientrare in un alloggio popolare, in attesa della destinazione definitiva potranno recepire un contributo per il pagamento di un affitto. In Giunta ieri sera abbiamo deliberato una variazione di bilancio per 200 mila euro, una cifra che va a coprire il fabbisogno fino alla fine di luglio, ma questo non significa che dal primo agosto saranno in strada, anzi, significa che tutte le cifre anticipate dal Comune sono coperte e soprattutto che stiamo lavorando perche' tutti coloro che sono stati coinvolti possano avere una somma per pagare una casa in affitto in attesa di una nuova assegnazione. La possibilita' di erogare il Cas deriva dal fatto che e' stato riconosciuto un collegamento causale fra lo sciame sismico dell'autunno scorso e i danni subiti dalle palazzine sgomberate. E' un'opportunita' importante e concreta. Noi vigileremo affinche' i fondi servano all'uso per cui sono destinati e non ad altro".

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