Politica

Avezzano, si insedia il nuovo Consiglio Comunale

L'insediamento del nuovo consiglio comunale di Avezzano e la convalida degli eletti e' avvenuta nel pomeriggio nella sala consiliare del municipio nell'ambito della prima seduta del consiglio comunale. "Grazie a tutti - ha detto il sindaco Gabriele De Angelis prima del giuramento - sono onorato e fiero di rappresentare questa citta' grazie soprattutto all'aiuto dei cittadini di Avezzano che ci hanno sostenuto. Siamo sereni e tranquilli - ha proseguito il nuovo sindaco - di quanto e' stato stabilito dalla commissione elettorale e rispetteremo anche eventuali orientamenti da parte di altri giudici qualora dovessero essere presi; la cosa certa - ha concluso - e' che Avezzano ha bisogno di governabilita'". Nell'ambito della seduta consiliare e' stata eletta al primo turno Iride Cosimati alla presidenza del consiglio comunale. " Sedere nei banchi come consigliere mi fa molto onore - ha detto l'ex sindaco Giovanni Di Pangrazio - le campagne elettorali servono a farci conoscere e soprattutto servono per guardare avanti nel rispetto della scelta dei cittadini che hanno voluto premiare Gabriele De Angelis. Abbiamo riconosciuto la legittimita' della scelta del sindaco - ha poi detto l'ex sindaco Di Pangrazio - ma non possiamo condividere l'orientamento della commissione elettorale che ha mortificato la scelta di oltre 12 mila e cinquecento cittadini per cui io continuero' a lavorare duramente; ci siamo mossi anche in autotutela - ha concluso - chiedendo di rifare conti cercando di evitare il ricorso al Tar che pero' non e' stato inevitabile". Emilio Cipollone e' stato eletto vice sindaco. A margine della seduta sono state comunicate anche le deleghe agli assessori: Katia Alfonsi assessore allo sport e all'agricoltura, Guido Gatti assessore alle attivita' produttive, Felicia Mazzocchi assessore al bilancio, Crescenzo Presutti assessore all'ambiente, Fabrizio Ridolfi assessore ai lavori pubblici e Angela Salvatore assessore al sociale. 

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Al via il cantiere di ricostruzione di Palazzo Centi a L’Aquila

Presto al via il cantiere di ricostruzione di Palazzo Centi a L'Aquila, danneggiato gravemente dal terremoto del 2009 e oggetto di una lunga e complicata gara d'appalto. Ad aggiudicarsi l'appalto e' stata la General Costruzioni di Isernia per un importo complessivo di 6.626.557,17 euro, con un ribasso del 35,017%. La gara si e' svolta nel 2015 e ha visto la partecipazione di 30 aziende. L'appalto e' stato anche oggetto di indagini giudiziarie nell'ambito della mega inchiesta della procura della Repubblica aquilana sulle gare della Regione. Secondo quanto appreso, dopo la determina per l'aggiudicazione dei lavori di consolidamento e risanamento conservativo, firmata qualche giorno fa dalla dirigente del servizio Patrimonio immobiliare della Regione Abruzzo, Eliana Marcantonio, a breve l'edificio verra' recintato e cominceranno le operazioni preliminari ai lavori. Curiosamente, nei giorni scorsi proprio palazzo Centi si e' "trasformato" letteralmente nella vecchia prefettura del capoluogo, crollata la notte del 6 aprile, nell'ambito delle riprese della fiction Rai L'Aquila, grandi speranze, la serie in sei puntate coprodotta da Idea Cinema e RaiFiction, per la regia di Marco Risi

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Usra e Usrc pubblicano l’elenco delle imprese affidabili

Gli Uffici Speciali per la Ricostruzione, di L'Aquila (usra) e dei Comuni del Cratere (Usrc), hanno pubblicato oggi l'elenco delle Imprese interessate agli interventi di ricostruzione degli edifici danneggiati dagli eventi sismici del 6 Aprile 2009. Cio' in attuazione di quanto previsto dalla legge. L'elenco ricomprende, in ordine alfabetico, le imprese risultate iscrivibili sulla base dei requisiti di affidabilita' tecnica esaminati dagli Uffici Speciali, per le quali e' stata rilasciata la liberatoria antimafia dalla Prefettura, all'esito delle verifiche di propria competenza. A far data dalla presente pubblicazione alle imprese non iscritte in elenco sara' precluso l'affidamento dei lavori di riparazione e ricostruzione degli edifici danneggiati dagli eventi sismici del 6 Aprile 2009. L'elenco e' consultabile accedendo ai siti istituzionali degli Uffici Speciali per la Ricostruzione, di L'Aquila e dei Comuni del Cratere, www.usra.it e www.usrc.it e sara' oggetto di periodici aggiornamenti.

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Biotecnologia Abruzzo, revocata la liquidazione del Crab 

 "Dopo un percorso di liquidazione durato due anni, l'emanazione di due interventi legislativi e l'approvazione di un atto di giunta regionale, si è finalmente giunti al termine di un lungo e faticoso iter che ha portato alla revoca della liquidazione del Crab". Questo il commento dell'assessore all'agricoltura della Regione Abruzzo Dino Pepe dopo la revoca della liquidazione del Crab, Consorzio Ricerche Applicate alla Biotecnologia. "Sono particolarmente soddisfatto" afferma "perché ho seguito il percorso dei Centri di Ricerca in Agricoltura sin dall'inizio e perché sono convinto che, dopo questa prima fase, potrà finalmente iniziare un nuova fase". La liquidazione ha comportato il riordino del Centro di Ricerca da un punto di vista patrimoniale che finanziario: "la Regione ha dato seguito in data odierna alla capitalizzazione del Centro mediante conferimento Immobiliare del valore di oltre 4 milioni di euro con contestuale ridefinizione delle quote societarie tra i soci del Consorzio; la Provincia è uscita definitivamente mentre la Regione arriva oggi ad avere la quasi totalità della proprietà del consorzio" (le quote sono ripartite per il 99.5% alla Regione Abruzzo e per il restante 0,5% al Comune di Avezzano). "Il settore agricolo abruzzese ha bisogno di ricerca e di innovazione" conclude, "e il nuovo centro può contribuire a sostenere la competitività del settore primario". La Regione, nel corso dell'ultimo consiglio ha deliberato un contributo finanziario di 450 mila euro per sostenere il rafforzamento del processo di razionalizzazione dei centri.

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Coldiretti esce dagli Atc teramani per i contenziosi sui danni da cinghiali

Hanno presentato formalmente le proprie dimissioni i quattro rappresentati di Coldiretti all'interno degli ATC Vomano e Salinello, in provincia di Teramo, come risposta al contenzioso che si e' creato tra ATC e la Regione, scaturito nel fermo dell'abbattimento della fauna selvatica che sta peggiorando, nei fatti, una situazione gia' critica. Coldiretti comunica inoltre di aver presentato nei giorni scorsi alla Regione anche un decalogo dettagliato con le azioni e le misure da mettere in campo per contrastare il fenomeno della fauna selvatica, una situazione emergenziale che necessita di una attenzione particolare. "Con il ritiro dei nostri rappresentanti esprimiamo formalmente la nostra contrarieta' ad una situazione di emergenza che va risolta una volta per tutte al di la' degli inutili contenziosi che si stanno sviluppando per i motivi piu' disparati - dice Coldiretti Abruzzo - e' un fatto che gli agricoltori, ma anche i semplici cittadini, sono in difficolta' e i cinghiali sono diventati un allarme sociale. Non e' escluso che, nei prossimi giorni, ritireremo tutti gli altri rappresentanti dai diversi Ambiti territoriali di caccia per far capire in modo chiaro ed evidente che c'e' bisogno di una sollecita ed immediata risposta al problema, a partire dalla ristrutturazione degli stessi Ambiti territoriali che, allo stato attuale, servono a poco". Nel dettaglio, la proposta di Coldiretti - che affronta la problematica dai diversi punti di vista - si articola in tre obiettivi fondamentali: la salvaguardia dell'incolumita' pubblica, la tutela del reddito delle imprese e la diminuzione della spesa pubblica in tema di costi sociali e di specifici indennizzi. 

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Sicurezza antisismica sulle autostrade A24 e A25, Regione Abruzzo impugna il Decreto legge

 La Regione Abruzzo impugnera' davanti alla Corte costituzionale la norma nazionale che, di fatto, addebita all'utenza i costi degli interventi di messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24 e A25. L'articolo contestato - il 52 quinquies del Decreto legge n. 50 del 24 aprile scorso, convertito con la legge n. 96 del 21 giugno scorso - sospende l'obbligo in capo al concessionario Strada dei Parchi spa di versare il canone delle annualita' 2015 e 2016 - pari a 111 milioni 720mila euro - per consentirgli di effettuare le opere di messa in sicurezza antisismica, e gli impone di versare la stessa cifra all'Anas in tre rate da 37 milioni 240mila con scadenza al 31 marzo del 2028, 2029 e 2030. "Non permetteremo che la messa in sicurezza antisismica di A24 e A25 vada a gravare sulle tasche degli abruzzesi", afferma il presidente Luciano D'Alfonso, che ieri ha proposto la delibera adottata dalla Giunta regionale. "Il provvedimento si e' reso necessario poiche', in una visione che abbia a cuore l'effettiva funzionalita' di una infrastruttura di elevato valore strategico, come l'autostrada che collega l'Abruzzo a Roma, le esigenze di sicurezza hanno priorita' assoluta, ma devono correlarsi alla sostenibilita' delle tariffe a carico degli automobilisti. Il testo normativo - invece di prevedere l'utilizzo delle risorse derivanti dal canone di concessione per il pagamento dei lavori - assegna le risorse stesse all'Anas, con un inevitabile addebito agli utenti dei costi degli interventi; in tal modo la percorrenza dell'arteria autostradale diverrebbe oltremodo onerosa". Per l'impugnazione la Giunta si e' affidata Vincenzo Cerulli Irelli e all'Avvocatura regionale.

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Di Primio entra in Forza Italia

Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha annunciato la sua adesione a Forza Italia. Di Primio, un passato nelle file di Alleanza Nazionale, ha incontrato a Roma nei giorni scorsi Silvio Berlusconi, mentre gia' da tempo ha lasciato Ncd che lo ha sostenuto nel 2015 per la rielezione a sindaco. "Non torno a casa, perche' non sono mai stato iscritto a Forza Italia - dichiara - ma entro orgogliosamente, e ringrazio per l'opportunita' che mi viene data, nel partito guida del centrodestra, convinto che solo Silvio Berlusconi possa, ancora oggi, mettere insieme le diverse anime del centrodestra e raccogliere la fiducia che gli italiani hanno perso nei confronti della politica. L'unica mia collocazione e' nel centrodestra la cui unita', per me, e' irrinunciabile". Di Primio ha ringraziato il coordinatore del partito in Abruzzo, Nazario Pagano, e l'onorevole Paola Pelino per averlo accompagnato in questo percorso. "Entro in un partito che, oggi piu' che mai, puo' essere riferimento per i moderati e per quanti, in particolare quei milioni di italiani che hanno seguito Berlusconi in questi anni, vogliono essere protagonisti del rilancio del Paese, stanchi di un Pd sempre piu' al servizio di qualcuno e sempre piu' distante dai problemi della gente, e del populismo urlante del M5S, incapace di dare risposte ai bisogni reali dei cittadini". "Le elezioni politiche del 2018 e quelle regionali subito dopo - aggiunge Di Primio - saranno il primo banco di prova e l'occasione per proporre agli abruzzesi un'alternativa credibile ed efficiente al deludente e dannoso governo regionale e nazionale di centrosinistra. Su questo e per questo dovremo lavorare ogni giorno con in mente una sola cosa: non deludere i cittadini e dare risposte ai bisogni della gente". 

"Entro in Fi dopo aver parlato con il presidente Berlusconi di cio' che potro' fare con e per Forza Italia, ottenendo la sua fiducia, dopo essermi confrontato sul futuro con i miei amici e collaboratori piu' stretti - dichiara ancora Di Primio - Entro non per salire sul carro del vincitore, ma portando con me la vittoria con la coalizione di centrodestra alle elezioni comunali del 2015, quando nel resto d'Italia si perdeva dappertutto". "Metto a disposizione la mia esperienza che spero possa essere utile per far tornare Fi e centrodestra al governo del Paese e della Regione. Come ho detto a Berlusconi quando mi ha chiesto di collaborare alla stesura del programma del partito, combattero' il disfattismo a volte autolesionista di certi nostri ambienti e contribuiro', con il mio vissuto amministrativo e politico degli ultimi sette anni, a dare risposte su occupazione e ripresa vera della economia; sicurezza e gestione dell'immigrazione selvaggia; riduzione delle tasse e del costo del lavoro; sanita' e welfare familiare. E ancora sul ruolo che l'Italia, i Comuni e le Regioni devono e possono svolgere nel contesto europeo".

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Migranti, Magnacca: governo sordo alle richieste della comunita’

Protesta civile per la difesa dei diritti dei cittadini e delle imprese "contro un governo sordo alle richieste della comunita' e cieco rispetto alla realtà". Il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato diversi sindaci del territorio, imprenditori e commercianti, ha spiegato le sue ragioni contro l'arrivo di nuovi migranti; l'iniziativa e' stata organizzata davanti alla struttura che li dovra' accogliere in un ex albergo nella zona industriale di San Salvo. Nessuna forma di razzismo - e' stato puntualizzato - ma la consapevolezza che chi fugge dall'Africa non puo' essere aiutato con la semplice ospitalita' e che questo fenomeno sta oramai esplodendo con possibili forti tensioni sociali. "Il progetto ospitalita' attuato dal governo nazionale - ha dichiarato il sindaco Magnacca - e' fuori da ogni controllo. Non e' piu' un'emergenza, ma e' diventato un fenomeno strutturale. Quella di questa mattina non e' una protesta contro queste persone che meritano tutto il nostro rispetto, ma dobbiamo far capire che non basta partire dai loro paesi per essere accolti e poi cosa accade gli troviamo anche il lavoro, che non possiamo assicurare nemmeno ai nostri concittadini?". Per il sindaco di San Salvo - al suo fianco in fascia tricolore gli amministratori comunali di Cupello, Castiglione Messer Marino, Monteodorisio, Casalanguida, Casalbordino e Villafonsina - si tratta di migranti economici: "per quanto tempo ancora - ha detto - dobbiamo pagare le tasse per questo che e' diventato un costo sociale elevato e non piu' sostenibile?". Magnacca ha ribadito di non essere contro i migranti ne' contro il Prefetto di Chieti, Antonio Corona, "che fa solo il suo dovere di uomo dello Stato", ma "siamo contro il governo che consente di ospitare persone che poi ciondolano per intere giornate nelle nostre citta'". 

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Energie per l’Italia: programmi e progetti. Presto incontri anche in Abruzzo

 "Domani sarò a Piacenza, alla conferenza programmatica della Lega. Si parla di ambiente, pubblica amministrazione, fisco, scuola, economia. Di programmi, finalmente. Con la Lega sono sempre stato chiaro. Sia durante la campagna elettorale di Milano che in questo primo anno di costruzione del nostro movimento Energie PER l'Italia. Ho sempre detto quello che penso e non ho mai rinunciato alle mie idee e ai miei valori. Siamo molto differenti. Credo che nel centrodestra vi debbano essere sensibilità diverse. È giusto e naturale che sia così. Per questo sono contro il listone unico e per questo credo in un sistema proporzionale. Perché queste sensibilità possano essere esaltate e proposte chiaramente agli elettori". Lo afferma Stefano Parisi, leader di Energie per l'Italia.
"Penso che il centrodestra - aggiunge - possa governare efficacemente il Paese solo se è in grado di proporsi come forza di governo, non come cartello elettorale. Non credo nell'unità senza contenuti: nella migliore delle ipotesi si vincono le elezioni, ma poi si è in disaccordo su tutto e non si riesce a governare. E allora proviamo a confrontarci apertamente nel merito. Sull'Europa che vogliamo, sulle giuste politiche per lo sviluppo e per le famiglie, su come combattere la corruzione o gestire l'immigrazione, su come tagliare spesa pubblica e debito. È bene che la cultura liberale, popolare, riformista e federalista - sottolinea - si confronti con le posizioni più radicali del centrodestra. Senza ambiguità, ma con la forza delle proprie idee. Il confronto può aiutare tutti. Andrò a Piacenza e sarò chiarissimo nel ribadire le nostre idee. Con la speranza che fuori dagli slogan e dai talk show si possa ricostruire una piattaforma di governo credibile per ricostruire il Paese". 

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Porto di Pescara fermo da un anno. L’UDC esprime solidarietà e sostegno agli operatori portuali

“Turismo e commercio si basano sul movimento e sulla capacità di assicurare collegamenti. E l’Abruzzo non può permettersi il lusso di non poter contare su una struttura strategica come lo scalo marittimo di Pescara”. E’ quanto affermano in una nota il Segretario Regionale dell’UDC, Enrico Di Giuseppantonio, ed il segretario provinciale di Pescara Valter Cozzi, che hanno espresso piena solidarietà e sostegno agli operatori portuali di Pescara che, in queste ore, hanno riproposto all’attenzione generale le loro preoccupazioni per un porto che è praticamente fermo da un anno.
“Si fa davvero fatica a mandar giù i danni che questa situazione provoca in termini occupazionali e negli scambi commerciali e turistici. Da troppo tempo lo scalo pescarese non è a pieno regime e l’intervento della Regione, così come richiesto dagli operatori, deve essere immediato. Da parte nostra ci sarà una forte azione politica ai vari livelli che ponga fine all’annosa situazione e restituisca competitività allo scalo pescarese”.

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