Politica

Università dell’Adriatico, le reazioni alla proposta del rettore Caputi

Uno "scivolamento verso la costa", un "abbandono dei territori interni, collinari e montani di cui l'Abruzzo è costellato e che rappresentano una peculiarità imprescindibile". E' il rischio paventato dal consigliere regionale Mauro Febbo (Fi) qualora dovesse essere approvata, in Consiglio di Amministrazione, la proposta di nuova denominazione dell'Università 'D'Annunzio' di Chieti-Pescara, accolta ieri dal Senato Accademico su proposta del rettore Sergio Caputi, vale a dire "Università degli Studi dell'Adriatico Gabriele D'Annunzio Chieti-Pescara". Un possibile cambiamento che sta suscitando crescente malcontento fra studenti, residenti, molti dei quali affidano ai social network i loro commenti increduli e sdegnati, e associazioni culturali. "A me sembra che la nuova denominazione non rispecchi quell'identità territoriale che finora l'Università ha rappresentato - prosegue Febbo in una lettera aperta al rettore - Soprattutto non c'è quell'identificazione che oggi si coglie immediatamente ed era nelle menti degli illuminati fondatori. L'individuazione 'Adriatico' - sottolinea il consigliere - coinvolge un territorio che va dal Friuli alla parte estrema della Puglia, cioè tutta la costa del mare Adriatico, mentre con 'G. D'Annunzio' c'è la piena e totale individuazione dell'Abruzzo e del territorio 'Chieti-Pescara' che ha lavorato e fatto sacrifici per ottenere i risultati che ben conosciamo". Rincara la dose Stefano Marchionno, presidente dell'associazione 'Noi del G.B.Vico' che riunisce studenti del liceo Classico di Chieti e vede nella modifica del nome "becero campanilismo volto a favorire solo ed esclusivamente una città in danno di un'altra", nonché un "ulteriore schiaffo nei confronti della Città di Chieti. Da oltre tremila anni - scrive - i cittadini teatini osservano non solo il mare Adriatico, ma anche la Maiella"; una nuova intestazione non sarebbe identificativa "di un determinato territorio nel quale, e grazie al quale, venne fondato il nostro Ateneo: la nascita del Consorzio Universitario Abruzzese, che deriva da tale richiesta, fu ufficialmente approvata nel 1960 dal Prefetto di Chieti"

Dice no al cambio di denominazione anche il consigliere comunale di Chieti Alessandro Marzoli (Pd) secondo il quale "è una scelta di difficile comprensione. La storia dell'Ateneo, la location del campus e il percorso che da oltre cinquant'anni lega l'Università alla città di Chieti meritano maggior rispetto e attenzione, a partire da chi ha l'onere e l'onore di guidare l'ateneo. Da ormai troppi anni il rapporto tra l'Università e la nostra comunità - dice Marzoli - viene vissuto con distacco e a volte quasi con fastidio, quando è proprio nel nostro territorio che l'Università ha mosso i primi passi ed è cresciuta, con un bellissimo campus invidiato da molte città italiane. La volontà di aprire la D'Annunzio al contesto europeo è un'ottima prospettiva, ma sicuramente saranno progettualità e visione a intercettare questo bisogno e non una nuova denominazione, che viene oggi interpretata da molti come un inchino alla città di Pescara, di cui sicuramente nessuna delle due realtà sente il bisogno. Chieti guarda al mare, ma anche alla montagna, nonché alla sua storia millenaria". "Chiediamo pertanto - conclude Marzoli - una profonda riflessione sulla scelta che dovrà essere votata dal Cda della D'Annunzio e presenteremo un ordine del giorno in cui il Consiglio Comunale impegni direttamente il sindaco, finora silente, a esprimere parere negativo da parte dell'Amministrazione Comunale alla nuova denominazione del nostro ateneo"

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Olimpiadi 2026, Martino lancia la candidatura dell’Aquila

"L'Aquila candidata per le Olimpiadi invernali del 2026, per il rilancio definitivo di una città e di un territorio segnati da un drammatico terremoto che nel 2009 ha commosso il mondo intero, attivando una vera e propria gara di solidarietà e sostegno. Sarebbe un messaggio di grande valore sportivo, politico e sociale, nel rispetto delle indicazioni date dal Governo al Coni". E' la proposta, formulata in una lettera al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, dal deputato di Forza Italia Antonio Martino, eletto nel collegio provinciale dell'Aquila. Il capogruppo azzurro nella Commissione Finanze e Tesoro propone una candidatura "strategica, sensata e innovativa" nell'ambito del dibattito nazionale in atto sulle candidature presentate da Torino, Milano e Cortina. Martino scrive a Giorgetti dopo che quest'ultimo ha sottolineato che "l'esecutivo darà sostegno alla candidatura italiana", invitando però il Coni e il suo presidente, Giovanni Malagò, a fare scelte condivise che valutino prioritariamente il contenimento dei costi. "L'Aquila e il suo comprensorio sono nel pieno della ricostruzione post terremoto, parliamo già di 15 miliardi di euro investiti dal Paese, può contare su stazioni invernali all'avanguardia, nei prossimi anni l'azione di rilancio entrerà nel vivo, quindi lo svolgimento delle Olimpiadi invernali potrebbe rappresentare il sigillo alla Rinascita".

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Porti, Febbo e Sospiri: scali di Pescara e Ortona esclusi dagli investimenti

 "La scellerata decisione di aderire all'Autorità Portuale di Ancona, da noi sempre osteggiata, oggi viene confermata quale scelta sbagliata, miope e, soprattutto, dannosa per i nostri porti di rilevanza nazionale come Ortona e Pescara che vengono completamente cancellati dalla programmazione degli investimenti". Lo affermano il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e il consigliere regionale Mauro Febbo (Fi). Al centro delle polemiche c'è il Documento per il Fondo per la Progettazione di Fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo Sviluppo del Paese' (Art.202 D.L. n. 50/2016). "Gli otto progetti prioritari proposti dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale da far finanziare dal Ministero delle Infrastrutture attraverso questo Documento di programmazione vengono tutti realizzati esclusivamente dal Porto di Ancona, ossia sede dell'Autorità Portuale".

"Praticamente - sottolineano - vengono esclusi da interventi e programmazione tutti gli altri porti dell'Adriatico Centrale quali Pesaro, Falconara, San Benedetto, Pescara e Ortona".

"E' del tutto evidente l'assenza della politica all'interno dell'Autorità che difenda e rappresenti le ragioni dei porti abruzzesi. Pertanto chiediamo che D'Alfonso e il presidente dell'Autorità Portuale di Ancona vengano immediatamente in seconda Commissione Consiliare a riferire e spiegare cosa intendono fare per rendere competitivi e strategici i porti di Ortona e Pescara, che come tutti sappiamo hanno bisogno di interventi urgenti quali dragaggio, completamento di banchine, attracchi, prolungamento diga foranea, vasca di colmata". 

La replica di Enzo Del Vecchio

"La Regione prima e l'Autorità poi hanno determinato e determineranno interventi strategici con l'obiettivo di configurare le attuali infrastrutture in porti e poi determinarne quel salto di qualità da tutti atteso e per il quale questa amministrazione regionale ha compiuto azioni concrete. Mi preme evidenziare quanto segue: - Porto di Pescara: 1.Prima ancora che nascesse l'Autorità, la Regione ha dovuto intraprendere la strada della realizzazione del porto attraverso l'approvazione di un Piano regolatore portuale (delibera CR 80/2 del 15/11/2016) pronto sin dal 2008 su iniziativa del Comune di Pescara e a cavallo dei 5 anni del centrodestra in cui Sospiri, per avere un foglio di V.I.A. insieme al sindaco Mascia, minacciava la sua stessa amministrazione scioperi della fame e incatenamenti ai fari del porto; 2.Finanziamento (anno 2015) del taglio della diga foranea per 3,5 milioni PAR-FAS 2007-2013, cui c'è poco da aggiungere poiché i lavori sono a vista d'occhio; 3.Realizzazione della soffolta sul molo nord della darsena commerciale: 800mila euro (anno 2017); 4.Finanziamento per 31 milioni (15 milioni Masterplan del 2016 e 16 milioni di fondi CIPE del 2017) per la realizzazione dei moli guardiani finalizzati alla regimentazione del fiume Pescara che oggi determina insabbiamento del porto e inquinamento delle acque marine; 5.Realizzazione di svariati progetti (FEAMP 2017) ad opera del Provveditorato alle opere pubbliche e dell'Autorità, per il miglioramento delle attuali banchine portuali a tutela delle attività marinare esistenti. - Porto di Ortona (interventi previsti nel Masterplan del 2016): completamento dell'intervento sul porto - approfondimento del dragaggio e prolungamento della diga sud per 40,5 milioni; 1,7 milioni per il completamento della infrastruttura ferroviaria a servizio dello scalo; escavazione ed approfondimento fondali del bacino portuale per 9,4 milioni"

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A settembre la gara d’appalto per le strade per il Volto Santo di Manoppello

La gara d'appalto per i lavori di sistemazione finalizzati al raggiungimento del Volto Santo di Manoppello attraverso la S.R.539, S.P.58 e S.P.60 - per i quali la Regione ha stanziato 9 milioni di euro nel Masterplan - inizierà a settembre e il cantiere aprirà a gennaio. E' quanto emerso dalla riunione che si è svolta questa mattina nella sede della Giunta regionale a Pescara e che ha visto la partecipazione del presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso e dei funzionari interessati della Provincia di Pescara. Quest'ultima ha già affidato gli incarichi per la progettazione e attualmente sono in corso le indagini geologiche. A breve si terrà un sopralluogo con i progettisti e i tecnici dei due enti per definire gli ultimi dettagli tecnici. Nel merito dell'intervento denominato "Lavori di completamento della SP 539" già finanziato dalla Regione per 3 milioni, con nota prot. n. 194250 del 9 luglio scorso il Servizio viabilità regionale ha provveduto alla presa d'atto della perizia di variante che consentirà l'immediata ripresa dei lavori e la celere conclusione degli stessi entro il mese di agosto. 

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Acqua del Gran Sasso, confronto positivo in Seconda Commissione

Confronto positivo in seconda Commissione in Consiglio regionale, presieduta da Pierpaolo Pietrucci, presente per la Giunta il vicepresidente Giovanni Lolli, sull'acqua del Gran Sasso. Lo affermano i Comitati e le Associazioni che sono state ascoltate. "Finalmente - riferisce in una nota la Mobilitazione per l'Acqua del Gran Sasso al termine dell'audizione - si riconosce la centralità della questione dell'allontanamento delle 2.292 tonnellate di sostanze pericolose dai laboratori e la centralità della partecipazione". "Come Mobilitazione per l'Acqua del Gran Sasso abbiamo consegnato copia dell'ultimo esposto depositato in Procura ed evidenziato le molteplici inadempienze ed omissioni che hanno contraddistinto la vicenda. Inoltre abbiamo appreso da Lolli che il tema dell'allontanamento delle sostanze chimiche pericolose, 2.292 tonnellate (1.000 di acqua ragia nell'esperimento LVD e 1.292 di trimetilbenzene dell'esperimento Borexino) è stato posto formalmente dalla Regione ai Laboratori di Fisica. Dopo quasi due anni di iniziative sul tema da parte dei cittadini anche gli enti hanno capito che non è possibile insistere in una palese violazione di legge". "Altro aspetto fondamentale emerso oggi è il riconoscimento, richiesto anch'esso a gran voce dalla Mobilitazione, che il Gran Sasso deve essere visto come un unicum dal punto di vista idrogeologico, un'unità di gestione. Quindi tutta la storia dei 200 metri non ha ragion d'essere e va superata ampliando per chilometri le aree di rispetto attorno alle captazioni in cui non possono insistere centri di pericolo". 

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Project financing per l’ospedale di Chieti, Marcozzi incontrerà il ministro Grillo

"La prossima settimana incontrerò la ministra della Salute, Giulia Grillo, alla quale esporrò diverse questioni, fra le quali proprio la delibera di Giunta sul Project Financing e tutta la pregressa attività amministrativa portata avanti da questa maggioranza ormai inconsistente, in Aula quanto sul territorio. Chiederò di approfondire, anche attraverso il Tavolo di Monitoraggio, l'effettiva sostenibilità dei costi, la qualità dei servizi e le ripercussioni economiche e sociali per i pazienti e i lavoratori. Nel frattempo continueremo la nostra battaglia presso le Procure e l'Anac, alle quali chiederemo di valutare la fondatezza dei nostri esposti". Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi, in una nota, in merito alla questione della Sanità regionale e in particolare del progetto sul nuovo ospedale di Chieti. 

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Sclocco: Its Lanciano raddoppia i cors

Raddoppia il numero dei corsi e aumenta il numero dei ragazzi ammessi per singolo corso: queste le novità dell'Its di Lanciano che avvia due nuovi corsi professionalizzanti, da ottobre. La presentazione a Pescara, in Regione, in una conferenza stampa, con l'assessore alla Formazione, Marinella Sclocco, e Gilberto Candeloro, presidente della Fondazione Its. All'incontro con la stampa sono intervenuti, tra gli altri, anche Angelo Coppola, Plant Manager Sevel S.p.A., Antonio Viggiano, HR Manager Sevel S.p.A., Alessandro Donatelli, Project Manager Honda Italia Industriale S.p.A di Atessa e Maurizio Piangerelli, General Manager Passeri Technologies, Chieti Scalo, oltre al dirigente regionale, Carlo Amoroso.

Nello specifico, saranno formati 'Tecnici superiori per l'Automazione e i Sistemi meccatronici - Industria 4.0'. In accordo con le esigenze di competenze delle aziende del settore i corsi Its saranno dedicati alla formazione di tecnici in linea con le tecnologie abilitanti di Industria 4.0. Big data analisys, stampa 3D, programmazione avanzata di PLC, automazione e robotica etc. sono solo alcuni dei temi oggetto di approfondimento dei corsi, oltre naturalmente alle materie più convenzionali (manutenzione, meccanica, disegno tecnico, inglese, etc.). Entrambi i corsi saranno totalmente gratuiti e prevedono sempre un'organizzazione duale delle attività: 1.000 ore in aula, anche se con attività laboratoriali, ed 800 di project work in azienda. Altra novità è che nella domanda di iscrizione sarà possibile indicare la preferenza per quanto riguarda il tirocinio: Sevel, Honda, Denso, Tiberina Sangro, Imm HYDRAULICS, CT Group, TYCO ed altre, che già collaborano attivamente con la Fondazione Its o aderenti al Polo di Innovazione Automotive e che operano su tutto il territorio regionale.

L'iscrizione quest'anno potrà essere fatta anche online, dal sito www.innovazioneautomotive.eu (sezione Its) compilando il form e allegando i documenti richiesti (termine 22 settembre 2018); il numero dei partecipanti ai singoli corsi sarà aumentato, con classi di 25-30 ragazzi. In 6 anni di attività l'Its Sistema Meccanica di Lanciano ha diplomato 120 giovani con un indice di placement superiore al 90%. L'Its risponde al bisogno, anche in Abruzzo, di competenze e di personale specializzato nel settore meccatronico, meccanico e automotive. Infatti, sono circa 200.000 in Italia, secondo Confindustria, le posizioni lavorative che non riescono ad essere occupate a causa del mis-match tra domanda ed offerta e gli Its oltre a garantire un posto di lavoro danno l'opportunità di avere un lavoro qualificato in linea con le competenze sviluppate durante gli studi.

 

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Sekulic: cavo elettrico tra Italia e Montenegro in funzione nel 2019

 Il cavo elettrico sottomarino tra Italia e Montenegro dovrebbe essere attivato all'inizio del 2019: lo ha dichiarato il ministro dell'Economia montenegrino, Dragica Sekulic, in un'intervista all'agenzia di stampa azera "Trend". Come evidenziato dal ministro Sekulic, il cavo elettrico fornira' "una dimensione completamente nuova" e maggiore importanza ai progetti esistenti e futuri nel settore dell'energia nella regione. Il progetto di interconnessione energetica tra Italia e Montenegro, approvato dal ministero dello Sviluppo economico nel 2008, prevede l'importazione di energia dal Montenegro attraverso un cavo sottomarino in corrente continua con portata fino a 1 Gw che transitera' nel Mare Adriatico. Il corridoio dell'elettrodotto Tivat-Pescara tra l'Italia e il Montenegro avra' una lunghezza di connessione di 415 chilometri, di cui 390 chilometri in un cavo sottomarino e 25 in una connessione terrestre. L'obiettivo e' quello di contribuire alla diversificazione delle fonti e delle aree di approvvigionamento energetico ed alla riduzione del prezzo dell'energia elettrica in Italia, nonche' di incrementare i livelli di sicurezza del sistema elettrico italiano. Il cavo consentira' sia di importare sia di esportare energia, a seconda delle valutazioni effettuate sui costi orari

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Accordo tra Corecom e Rai Abruzzo per spazi al terzo settore 

Grazie a un protocollo d'intesa siglato tra Co.Re.Com Abruzzo e Rai regionale le associazioni culturali, di volontariato e del terzo settore che operano senza scopo di lucro sul territorio regionale potranno usufruire di spazi gratuiti nei palinsesti radiofonici e televisivi. I dettagli sono stati illustrati a Pescara, nella sede del Consiglio regionale d'Abruzzo. I programmi dovrebbero partire da inizio ottobre. "Da oggi è possibile fare domanda al Corecom per accedere ai sevizi dei messaggi autogestiti della Rai Abruzzo - ha spiegato il presidente del Corecom Abruzzo, Filippo Lucci - Sono trenta minuti che ogni settimana la Rai dedica all'Abruzzo migliore. L'ho definito così perché possiamo raccontare le associazioni culturali, di volontariato, sportive e terzo settore in un contenitore prestigioso come quello della Rai, trasmesso il sabato mattina dalle 7.30 alle 8". "Questo progetto - ha aggiunto Lucci - nasce da un'idea del Corecom Abruzzo e il sistema dei Corecom che hanno attinto da una Legge del 1975 mai partita. Quindi oggi, poter utilizzare uno spazio pubblico del palinsesto nazionale e dedicarlo all'Abruzzo credo sia un'occasione unica per raccontare le tante iniziative positive che si realizzano in maniera autogestita, senza trovare scorciatoie per arrivare al servizio pubblico". 

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Acqua, Berardinetti, ok dalla giunta all’attuazione del piano di tutela

La Giunta Regionale, su proposta dell'assessore Lorenzo Berardinetti, ha approvato un importante provvedimento in tema di attuazione del Piano di Tutela delle Acque. Per conservare le caratteristiche qualitative delle acque destinate al consumo umano, il decreto legislativo 152/2006 stabilisce che le Regioni individuino le aree di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta e zone di rispetto, nonché le zone di protezione, all'interno dei bacini imbriferi e delle aree di ricarica della falda.

La Regione Abruzzo è la prima regione in Italia che sta affrontando, in modo organico sull'intero territorio, il tema dell'individuazione delle aree di salvaguardia delle captazioni di acque sotterranee e delle derivazioni di acque superficiali destinate al consumo umano ed erogate a terzi mediante impianto di acquedotto che riveste carattere di pubblico interesse. La Giunta ha preso atto dello studio e della conseguente proposta di individuazione delle aree di salvaguardia, avanzata dall'ERSI (Ente Regionale Servizio Idrico Integrato) ed ha adottato una serie di provvedimenti che di fatto definiscono ed avviano l'iter di approvazione finale della perimetrazione delle suddette aree.

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