Politica

Pescara, un milione di euro dall’Unione Europea

Politiche comunitarie, il Comune di Pescara di nuovo vincitore di bandi che assegnano risorse da impiegare sull’ambiente, la Città risulta assegnataria di fondi sul Programma Italia Croazia per 4 progetti sugli 8 presentati l'anno scorso per un totale complessivo di 984.597 euro. 

“Pescara si conferma città fra le più attive sul fronte dei finanziamenti europei – così il sindaco Marco Alessandrini– Sin dal nostro insediamento abbiamo puntato sull’Europa sia per recuperare un percorso che fino ad allora era stato accidentato per la città, riconsegnandole anche un posto al sole europeo, fatto di partecipazione e progettualità, sia per collettare risorse preziosissime per un Comune che sta affrontando con determinazione e coraggio un percorso di riequilibrio dei suoi conti. Questa la linea è stata recepita in pieno dal settore di competenza, che ringrazio per il prezioso lavoro, come ringrazio per la sua guida la dirigente dedicata Barbara Becchi, che ci ha aiutato a costruire obiettivi e rete. I progetti sono quattro, AdSWIM, su tematiche di tutela delle acque del mare che ci assegna 131.902,50 euro; JOINT SECAP che per un importo di 276.487,50 ci permette di affrontare il tema generale dell’adattamento ai cambiamenti climatici; poi E-CITIJENS, 280.000 di fondi da impiegare nella protezione civile e SUTRA che ci consente di investire 267.000 euro sulla mobilità sostenibile e turismo, un binomio su cui stiamo impostando la rinascita della città. Le progettualità, evase le formalità, diventeranno subito operative, coniugandosi alle azioni esistenti e in corso sugli specifici settori di provenienza dei fondi. In questi giorni abbiamo avuto notizia anche dell’ammissione al finanziamento del progetto ENVSTORIES su programma ERASMUS + checi vede unico Comune italiano partecipante e che riunirà "giovani changemakers" di cinque paesi per scambiare idee per soluzioni ai problemi ambientali locali, nazionali e internazionali con un importo dedicato di 29.207 sui 276.347 euro di fondi assegnati”. 

“Mai il Comune di Pescara era riuscito ad ottenere tante risorse dall’Europa come in questi quattro anni e in particolare nell’ultimo anno – così l’assessore alle Politiche Comunitarie Gianni Teodoro-  Fondi preziosi che ci consentono di affrontare le più sensibili criticità che Pescara ha da sempre e su cui nessuno prima di questa Amministrazione si era applicato con tanto impegno e costanza. I quattro progetti a cui si aggiunge l’Emvstories sono per lo più dedicati ad ambiente, sostenibilità e protezione civile. Il progetto AdSWiM è dedicato al mare Adriatico, ci dà gli strumenti per effettuare una ricognizione sullo stato di salute delle nostre acque, utilizzando anche l’esperienza dei soggetti partner e che legheremo a tutta l'attività che il Comune sta facendo per renderle sempre più balneabili. Il progetto SUTRA promuove la multimodalità fra le coste adriatiche e l’entroterra, al fine di ridurre il traffico automobilistico (e quindi le emissioni di carbonio) e quindi migliorare la sostenibilità ambientale delle zone marittime e costiere. Per realizzare questo cambiamento svilupperemo nuovi servizi di trasporto per i passeggeri nell'area del Programma, sia attraverso il mare Adriatico che verso l'entroterra. Questa azione si lega perfettamente alla Strategia per lo sviluppo Urbano Sostenibile finanziata con l'Asse VII del POR FESR, al gemellaggio con la Città di Spalato (che è anche partner di SUTRA) con cui abbiamo sottoscritto il memorandum di intesa lo scorso 24 ottobre anche sugli scambi nel settore trasportistico e con il bando per i trasporti navali tra la Croazia e l'Abruzzo pubblicizzato dal Presidente della Regione Abruzzo. Con il Joint Secap perseguiremo l’obiettivo di potenziare competenze e capacità di intervento delle Amministrazioni locali in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, integrando la pianificazione climatica con quella energetica e adottando un approccio sovra-locale. Una sintesi perfetta con il Patto dei Sindaci all'interno del quale Pescara ha sviluppato il PAES o SEAP ovvero il Piano di Azione per l'energia sostenibile e lo indirizza verso l'elaborazione congiunta con altri Comuni limitrofi, al PAESC o SECAP ovvero al nuovo Piano d'Azione per l'Energia sostenibile e il clima. Il progetto E-Citijens nasce per affrontare le vulnerabilità delle Regioni Adriatiche italiane e croate in termini di rischi naturali quali terremoti, incendi boschivi, frane, inondazioni e condizioni meteorologiche estreme, che richiedono una maggiore cooperazione tra i due paesi per la previsione, prevenzione e intervento nella gestione del rischio disastro. Questo progetto permette al Comune di Pescara di sperimentare un sistema di allerta/emergenza utile per le esondazioni, per altre calamità naturali come anche per l'inquinamento del mare, a tutela della comunità. Infine ENVSTORIES per Erasmus + promuove attività istruttive per una migliore comunicazione degli esseri umani con il loro ambiente. Fondendo didattica ed esperienza, ENVSTORIES riunirà "giovani changemakers" di cinque paesi per scambiare idee per soluzioni ai problemi ambientali locali, nazionali e internazionali, attraverso anche ad un innovativo utilizzo della tecnologia sia nella formazione che nello scambio e la didattica”.

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Elezioni, nota della Lega: Fi non continui a legittimare il Pd

"Il Pd è in disfacimento, costretto a ricorrere a Disney per proporre un candidato credibile, Eta Beta. Ha governato l'Abruzzo ed è ai suoi minimi in termini di consenso; Forza Italia non continui a commettere l'errore di 'legittimarlo', come ha fatto e sta facendo con Agir e con la legge elettorale. Il ripensarci può essere utile a tutti". E' quanto si legge in una nota diffusa dalla Lega Abruzzo all'indomani dell'annuncio del coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma di voler correre autonomamente alle prossime elezioni regionali. "La somma di due dichiarazioni fatte dai massimi esponenti del Pd abruzzese - spiega la nota - offre in modo plastico la cifra per fotografare la situazione politica ed è un indicatore per capire la posizione assunta dalla Lega, in riferimento alle elezioni regionali prossime venture. Ha iniziato Paolucci, assessore Pd, che ha esplicitamente ammesso l'esistenza di un percorso in comune (inciucio?) con Forza Italia sulla legge elettorale, episodio anticipato di qualche giorno dalla vicenda Agir, il cui risultato è stato quello di un Cda votato insieme da Pd e Forza Italia e che ha 'fruttato' l'elezione di quattro componenti ai dalfonsiani e tre agli amici di Pagano". "A seguire - prosegue la nota della Lega - è intervenuto Rapino, costretto a reinventarsi, riscrivendo al contrario la vicenda Agir per poter addebitare alla Lega il comportamento tenuto, viceversa, da Forza Italia e quindi poter esprimere solidarietà (sic!) a Pagano e attaccare Bellachioma. A queste ambiguità, come sempre, abbiamo opposto la linearità di un comportamento che vogliamo offrire al giudizio degli abruzzesi, incamminandoci sì da soli, ma aperti a quanti vorranno seguirci, per cogliere l'obiettivo di un Abruzzo nuovo - conclude la nota - governato con buonsenso e sobrietà". 

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Biondi: Da Lega e Fi c’è incomprensibile rincorsa alla sconfitta

"Da Lega e Fi incomprensibile rincorsa alla sconfitta. Si parta dai programmi". E' il richiamo che il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi (Fdi), formula in un intervento sulle divisioni nel centrodestra abruzzese in vista delle elezioni regionali con la Lega che ha annunciato che correrà da sola e con Fi che ha risposto allo stesso modo il giorno dopo. Biondi, una volta "archiviate le esternazioni ferragostane e placati gli animi", invita il centrodestra a ripartire "azzerando l'assurda spirale fatta di provocazioni che sta entusiasmando solo grillini e Partito democratico e tornare a discutere del programma di governo da sottoporre agli abruzzesi". Solo dopo si parlerà di nomi e si sceglierà il migliore.

"Meriterebbe un'approfondita analisi specialistica il fenomeno per cui il centrodestra dà il meglio di sé quando è sotto pressione e quasi ritenuto morente e, al contrario, quando ha il vento in poppa fa di tutto per autodistruggersi - scrive Biondi, per il quale citando un sondaggio di 10 giorni fa, "la crescita del movimento di Salvini, per esempio, avviene a scapito degli alleati: la somma della coalizione, infatti, si attesta al di sotto del 29%, sei punti e mezzo in meno delle politiche del 4 marzo scorso". "Di fronte abbiamo due modelli. Uno, vincente, quello dell'Aquila, con una coalizione ampia che va da Fratelli d'Italia all'Udc, passando per le esperienze civiche, con un'offerta umana e politica credibile e con un programma di cambiamento. L'altro, quello perdente, di Teramo, dove il fuoco amico delle rappresaglie ha portato alla sconfitta di una persona perbene, preparata e capace come Giandonato Morra e che ha ridato fiato a un centrosinistra già avviato verso l'opposizione - scrive ancora Biondi. 

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Metanodotto Larino Chieti, Costa: la Vas è necessaria

"Siamo stati interessati dal Ministero dello Sviluppo economico circa il metanodotto Sgi della tratta abruzzese Larino Chieti. Ci è stato chiesto un parere circa l'assoggettabilità a Vas, Valutazione ambientale strategica, del progetto definitivo. Considerando la fragilità del territorio, che è fortemente sismico, e l'impatto dell'opera, dopo un'attenta analisi da parte del nostro ufficio legislativo, riteniamo che la Vas sia necessaria e non è stata effettuata. Chiederemo inoltre su questo anche un parere da parte dell'avvocatura dello Stato", lo ha detto il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa.

"Numerosi comitati, singoli cittadini, ci stanno sensibilizzando circa l'impatto del metanodotto - conclude il ministro Costa - siamo persuasi che occorra approfondire le valutazioni ed è quello che stiamo facendo". Sulla questione intervengono anche il Sottosegretario Gianluca Vacca ed il consigliere regionale Sara Marcozzi "Questo Governo si conferma attento alle necessità del territorio e di chi lo abita" affermano "ieri la notizia sulla Bonifica del SIN Bussi, oggi l'attenzione al Metanodotto Larino Chieti. Abbiamo attivato tutti i canali per tentare di fare chiarezza sull'opera, ci auguriamo che si possa trovare la migliore soluzione per i territori. Quello di oggi è un passo importante che ci auguriamo porti l'Abruzzo nella giusta direzione".

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Sulmona, il sindaco Casini si dimette

La sindaca di Sulmona si è dimessa dopo aver abbandonato l'aula consiliare mentre era in corso la discussione sulla riclassificazione dell'ospedale di Sulmona a ospedale di Primo livello. Una seduta consiliare burrascosa che ha fatto riesplodere la crisi all'interno della maggioranza che sembrava chiusa con la verifica di quindici giorni fa. A riproporre la questione della coesione della maggioranza e dei programmi da attuare è stato il consigliere comunale Andrea Ramunno (Adesso Sulmona)che mentre ci si accingeva a votare all'unanimità la delibera per l'ospedale ha chiesto la parola facendo riesplodere la crisi. "Abbiamo chiesto due volte una verifica e questa nostra richiesta è stata disattesa - ha detto Ramunno - prendo atto che in questo momento l'amministrazione comunale non è in grado di rispondere alle sfide che ci si propongono, il sindaco prenda atto anche lei di questa situazione". Dichiarazioni che hanno gelato l'aula ma soprattutto la sindaca, che poco dopo ha abbandonato l'aula anticipando di fatto la decisione maturata nel pomeriggio. E' durata appena due anni, dal 20 giugno 2016 ad oggi, l'esperienza amministrativa del sindaco Annamaria Casini e della coalizione civica alla guida del Comune di Sulmona. Due anni segnati da una maggioranza che ha portato avanti il proprio mandato, incontrando difficoltà, provocate sia dalle incertezze dovute sia ad una coesione spesso rivelatasi fragile sia ad una macchina burocratica, che come nel caso della ricostruzione post sisma e di altri interventi, anche ordinari, ha mostrato tutta la sua farraginosità e lentezza, ostacolando l'azione amministrativa. La coalizione civica aveva dalla sua parte la presenza di giovani che hanno suscitato speranze negli elettori, per uno svecchiamento della classe politica cittadina, dando vita ad una classe politica nuova. Speranze franate oggi pomeriggio con la lettera di dimissioni del primo cittadino.

"Il mio è un atto di grande coraggio in quanto ritengo che non sia rispettoso nei confronti della città restare a lottare inutilmente tra le beghe politiche o presunte tali, che nulla hanno a che fare con il mio modo di intendere la politica e di operare per risolvere i problemi di Sulmona". E' uno dei passaggi più significativi della lunga lettera con cui la sindaca di Sulmona Annamaria Casini, ha rassegnato le sue dimissioni decretando dopo due soli anni, la fine anticipata dell'amministrazione guidata per la prima volta da una donna. "La coalizione che ha sostenuto questo progetto oggi ha dimostrato di essere di fatto venuta meno, attraverso azioni ed omissioni indebolendo il progetto politico che doveva essere di reale cambiamento, per ideali e azioni. Oggi c'è stata l'ultima e più grave dimostrazione di come si stia giocando sulla pelle delle persone e della città. E a questo gioco io non ci sto. Ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità rispetto ad un progetto che non è solo del sindaco, ma è di un intero gruppo, una maggioranza incartata su discussioni sterili che poco hanno a che fare con il bene di Sulmona". Quindi la stoccata ai giovani consiglieri che secondo il progetto civico da lei sostenuto, dovevano essere i giovani del cambiamento. "Non hanno avuto il coraggio nè la giusta maturità di affrontare in modo deciso i problemi per portarli ad una risoluzione positiva insieme o di rinunciare alla poltrona. Mi assumo, come ho sempre fatto, le mie responsabilità e anche per loro conto, con grande dolore e rammarico per tutto quanto avrei voluto continuare a fare per la mia città, ho deciso di concludere il mandato prematuramente".

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Elezioni, Rotondi: in Abruzzo la Lega fa la prova generale della rottura del centrodestra

 "Non mi sorprende la scelta abruzzese di Salvini e non la considero un passaggio tattico" ma la "prova generale" della rottura del centrodestra da parte della Lega che punta non piu' ad una alleanza ma a una "forma partito" per tutta l'area politica, e a questo punto corrergli dietro e' inutile se non dannoso. Lo sostiene Gianfranco Rotondi, segretario di Rivoluzione Cristiana e vice presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera, che spiega: "Studio da anni per curiosita' intellettuale le mosse del ministro degli Interni e non lo considero un uomo di avventure bensi' uno dei due o tre politici strutturati rimasti in campo. Mi e' chiaro che Salvini punta a un centrodestra molto diverso da quello berlusconiano: Silvio ebbe occasione e carisma per costruire una coalizione di partiti tutti in qualche modo riferibili alla sua leadership". "L'intelligente Salvini - prosegue Rotondi - capisce che cio' non sara' piu' possibile per lui e per nessuno e costruisce il 'suo' centrodestra in forma di partito e non di coalizione. La sua Lega si allarga accogliendo figure di secondo piano ma riferibili ai mondi del vecchio centrodestra. Lo sbocco e' un partito, non una coalizione. Salvini pensa a un centrodestra come il Movimento Cinquestelle, ossia un partito e una lista unica". Quindi secondo Rorondi "L'Abruzzo e' una prova, non e' detto che sara' vincente ma e' una prova generale. A questo punto Forza Italia e la nuova Dc dovranno presto rinunciare al 'refrain' del 'Matteo torna a casa'. Rischiamo di apparire come quei mariti che aspettano il ritorno della moglie scappata di casa. Per carita', ce ne sono tanti, ma e' difficile che aggreghino consensi", conclude Rotondi.

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Di Giuseppantonio (Udc): Si realizzi la corsia di emergenza sulla A14

“Quanto avvenuto sulla tangenziale di Bologna, nei giorni scorsi, ripropone la sicurezza sulle nostre autostrade. Per anni, come Presidente della Provincia di Chieti, di Segretario Regionale dell’Udc e come Sindaco di Fossacesia, ho sollecitato il Ministero delle Infrastrutture e la Società Autostrade, il presidente della Regione ed i parlamentari perché sul tratto abruzzese della A14 fosse realizzata la terza corsia. Quasi nessun rappresentate ha mai risposto alle mie istanze, se non la società autostrade dicendo che il volume di traffico non giustificherebbe il finanziamento della terza corsia”.

Lo ricorda e lo evidenzia Enrico Di Giuseppantonio che, dopo la sciagura avvenuta nei giorni scorsi a Borgo Panigale, alle porte di Bologna, riporta in primo piano l’urgenza di rendere sicura l’autostrada A14. “Prim’ancora delle terza corsia, credo siano necessario realizzare delle corsie di emergenza, che purtroppo mancano su molti viadotti, alcuni anche di considerevole lunghezza, che caratterizzano la A14 - sottolinea il Segretario Regionale dell’UDCDi Giuseppantonio -. Un’assenza che rappresenta un serissimo pericolo per chi la percorre, che si affida alla buona sorte pur di non venirsi a trovare in panne. Ancora una volta faccio appello al Ministero delle Infrastrutture, alla Società Autostrade ed a tutti gli eletti in Abruzzo, perché si assicurino interventi che salvaguardino l’incolumità di quanti viaggiano sull’A14, autostrada fondamentale nei collegamenti tra Nord e Sud della nostra Penisola”.  

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Febbo e Sospiri: si provveda allo scioglimento del Consiglio regionale

I consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri hanno scritto al presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo per chiedere formalmente "se ha ricevuto le dimissioni volontarie del presidente della Giunta regionale". In tal caso, scrivono i due, ''qualora le fossero state comunicate siamo a richiederle, ai sensi e per gli effetti dell'art.140, comma 2 del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale, i provvedere tempestivamente e senza indugio a dichiarare lo scioglimento del Consiglio regionale con suo decreto che dovrà essere notificato ai consiglieri e pubblicato sul Burat per ogni effetto di legge. Non ci muoviamo dalla nostra posizione, non esiste centrodestra competitivo che non sia unito, pensiamo di proseguire percorso unendo liste di centrodestra Udc, Fdi, ci auguriamo che la Lega dopo le vacanze possa riflettere, così si fa un favore a M5s e centrosinistra, andiamo avanti con senso responsabilità costituendo liste con campioni preferenze, candidati molto forti. Subito dopo Ferragosto 3 punti programmatici per futuro Regione, ci confronteremo con alleati che si vorranno essere, proporremo nostra figura, quello che ci interessava erano le dimissioni di D'Alfonso, ciò che doveva avvenire quattro mesi fa''.

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Innaurato nuovo presidente del Cram

Il nuovo presidente del Cram Abruzzo è il Consigliere regionale Antonio Innaurato, già membro del direttivo del Consiglio regionale abruzzesi nel mondo. “Sono onorato di questo incarico – ha dichiarato Innaurato – grazie al quale, in collaborazione con gli altri colleghi, ci permetterà di portare avanti i rapporti con la vasta comunità abruzzese nel mondo e di poter svolgere a breve il nostro Consiglio ordinario annuale con il quale programmare le attività future. Nell’immediato sarà posta massima attenzione alle convenzioni con le Università abruzzesi e straniere e al progetto “Cervelli di ritorno”, già deliberato nel corso dell’Assemblea di Rosario in Argentina del novembre scorso. Un’altra priorità sarà rafforzare i rapporti con il distretto nord americano visto che negli ultimi anni si sono allentati”. “Inoltre – prosegue Innaurato – non bisogna dimenticare gli emigranti abruzzesi che vivono situazioni di particolare difficoltà, come sta avvenendo in Venezuela”. “Un obiettivo da perseguire è il rafforzamento dell’economia abruzzese attraverso la promozione del brand Abruzzo. Per farlo – conclude il nuovo presidente del Cram - è necessaria una riorganizzazione delle nostre associazioni all’estero che dovranno ricoprire un ruolo più attivo e dinamico, in modo da affrontare le nuove sfide ed essere sensibili ai cambiamenti della società che generano fenomeni come la recente ondata migratoria”. 

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Pagano (Fi): ci auguriamo che la Lega Abruzzo ci ripensi 

"Non ci muoviamo dalla nostra posizione, non esiste un centrodestra competitivo che non sia unito. Noi pensiamo di proseguire il percorso unendo le liste di centrodestra, intendo Udc, Fratelli d'Italia, liste civiche, e ci auguriamo che la Lega, dopo le vacanze d'agosto, possa riflettere e ripensarci, altrimenti si fa un favore a M5s e centrosinistra". Così il coordinatore regionale di Forza Italia in Abruzzo, il senatore Nazario Pagano, commenta l'intento della Lega di presentarsi autonomamente, come annunciato oggi dal coordinatore regionale, il deputato Giuseppe Bellachioma, alle elezioni regionali in Abruzzo previste nei prossimi mesi. Nessuna riunione, in proposito, in Forza Italia per il momento, "andiamo avanti con senso di responsabilità" dice e annuncia candidati molto forti per la prossima scadenza elettorale in Abruzzo, con tre punti programmatici per il futuro della Regione. "Ci confronteremo con gli alleati che vorranno esserci e proporremo una nostra figura". 

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