Politica

Teramo, il nuovo sindaco è Gianguido D’Alberto

Il candidato del centrosinistra Gianguido D'Alberto di 41 anni èil nuovo sindaco di Teramo. Conquistando 12.205 preferenze (53,3%) ha raddoppiato i consensi del primo turno (quando furono 6.492), superando Giandonato Morra, del centrodestra. Morra si è fermato al 46,7%, una percentuale maggiore rispetto al 34,6% del primo turno ma che tradotto in voti equivale ad appena 75 voti in più dei 10.643 che gli avevano fatto conquistare il ballottaggio. Resta la scarsa affluenza alle urne: al ballottaggio ha votato la metà esatta degli aventi diritto, poco meno di 23.500 sui circa 47mila. D'Alberto ha festeggiato prima di trasferirsi sotto al municipio chiuso dopo il sisma, "che - ha detto a caldo - eleggo a simbolo di dove bisogna ripartire per rilanciare questa città. Questa notte comincia una nuova stagione, la stagione del dialogo e della ricostruzione". Nel nuovo consiglio comunale, il Partito democratico - che sosteneva D'Alberto in coalizione con le civiche Teramo Vive, Teramo 3.0 e Insieme Possiamo -, diventa il partito di maggioranza relativa. 

 A Teramo "ha vinto il progetto civico" fuori dal Pd ma in grado di trainare il partito "che ha avuto la volontà e la consapevolezza di appoggiare questo progetto". Così il neosindaco Gianguido D'Alberto, che ha ottenuto il 53,3% al ballottaggio portando il centrosinistra al Governo della città contro l'avversario di centrodestra, Giandonato Morra (46,7%). Teramo è giunta alle comunali dopo la caduta della ex Giunta di centrodestra di Maurizio Brucchi lo scorso dicembre e il conseguente commissariamento. "Io e gli altri ragazzi del progetto civico appoggiato dal Pd siamo usciti dal partito un anno fa - dice D'Alberto - perché si stava perdendo in una lotta di potere e di correnti. Abbiamo voluto dire no a questa autodistruzione e riconnettere la politica con i cittadini". "A Martina non lancio messaggi perché il Pd non è più il mio partito - prosegue D'Alberto che era iscritto dal 2009 - ma dico di prendere atto dei risultati negativi e guardare a questi risultati miracolosi come Teramo". 

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Andrea Scordella è il nuovo sindaco di Silvi

Andrea Scordella è il nuovo sindaco di Silvi. L'esponente della Lega ha battuto al ballottaggio Francesco Comignani, la cui amministrazione si era interrotta anticipatamente. Scordella il primo sindaco della Lega in Abruzzo. Scordella alla guida della coalizione di centrodestra con Lega, FI, FdI e Idea Silvi, ha sconfitto il candidato del centrosinistra l'ex sindaco Francesco Comignani, sostenuto dalle liste Democratici per Silvi, Silvi ripartiamo e Obiettivo Silvi

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Fondi per la valorizzazione di Palazzo Torlonia ad Avezzano

Fondi del Masterplan Abruzzo per la valorizzazione e il recupero di Villa Torlonia e Parco Torlonia ad Avezzano. L'intervento prevede un finanziamento di 4,7 milioni di euro, come ha spiegato questa mattina il presidente della Regione Luciano D'Alfonso "oggi firmiamo l'atto di concessione per il recupero e piena valorizzazione di questo parco. Sono quasi 5 milioni di euro che fanno parte dei finanziamenti Masterplan Abruzzo. Si sarebbe potuto fare anni fa questo gesto finanziario verso un bene irripetibile come questo. Non credo che in Abruzzo ci siano tanti beni di questo pregio e di questo valore storico e identitario. Tanti avrebbero voluto che il Parco Torlonia riprendesse identità come oggi vogliamo fare. Questo è un bene di Regione Abruzzo- ha detto il presidente della Regione- che si teneva come un lingotto castigato. Cosa buona e giusta è dunque dare questo Parco all'uso collettivo Devo riconoscere merito all'Ance dell'Aquila e al presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio e credo che ci siano le condizioni per portare a termine in breve tempo un grande progetto. Noi come Regione non vogliamo vendere ma valorizzare i nostri beni immobili."

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Acqua, sit-in ambientalista davanti alla sede della Regione Abruzzo

Sit-in davanti alla sede di Pescara della Regione Abruzzo degli aderenti al Forum H2O per la salvaguardia dell'acqua del Gran Sasso. "Siamo qui per tutta l'acqua d'Abruzzo - ha detto Augusto De Sanctis - perché la Regione è inadempiente da dodici anni nell'identificazione delle aree importanti per l'acqua potabile e questo ha fatto sì che negli anni fossero realizzati interventi scorretti per la gestione dell'acqua, con la realizzazione di industrie e cave sopra le zone di ricarica per l'acqua potabile. Ora c'è un progetto per un'enorme cava sopra le sorgenti del Pescara. Una follia, parliamo di una sorgente da 7mila litri al secondo. Questo perché manca la 'carta delle aree di salvaguardia' che la Regione ha, perché abbiamo anche pagato degli ingegneri per farla, ma la tiene nel cassetto". 

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Provincia dell’Aquila entra in Ambiente Spa Pescara 

Il Consiglio provinciale dell'Aquila ha deliberato, nei giorni scorsi, la partecipazione dell'Ente in seno alla società pubblica "Provincia e Ambiente Spa" di Pescara "al fine di trasferirvi tutto il personale della società in liquidazione Euroservizi Spa". Come si legge in un comunicato, "le quote acquisite dalla Provincia dell'Aquila sono pari al 3,33% per importo complessivo di euro 9.990". Il personale ex Euroservizi, nove dipendenti, potrà così continuare a essere impiegato "a supporto delle funzioni in ambito energetico riassegnate alla Provincia dell'Aquila". "Sulla delibera che ha riguardato Euroservizi, società messa in liquidazione nel 2016 per gli obblighi della legge Madia sulle partecipate - spiega il presidente della Provincia, Angelo Caruso - esprimo particolare soddisfazione, perché sono stati tutelati posti di lavoro e nel contempo si riesce a continuare ad avere il supporto dei lavoratori sul nostro territorio". 

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Masterplan, interventi per 19 Comuni abruzzesi

 "Questi interventi costituiscono la parte del Masterplan che si prefigge di sostenere il valore storico, culturale e anche turistico dei nostri borghi delle zone interne". Così Mario Mazzocca, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale d'Abruzzo, a margine della sottoscrizione, avvenuta a Pescara, degli atti di concessione riguardanti 19 interventi, in altrettanti comuni abruzzesi, finanziati con i fondi del Masterplan relativi alla linea d'azione per il recupero e la valorizzazione turistica dei borghi antichi. Ogni progetto riceverà 140mila euro, per un investimento complessivo di 1 milione 960 mila euro. "In precedenza abbiamo sottoscritto 11 interventi dello stesso tipo e adesso saliamo a 30 - ha rimarcato Mazzocca - Saranno finanziati interventi di riqualificazione urbana e questa è una cosa che, anche ai tempi in cui ero amministratore comunale, si chiedeva da tempo. Siamo riusciti a farlo di concerto con i sindaci e gli amministratori locali, che hanno evidenziato il valore aggiunto che questi borghi hanno, anche in termini di integrazione dell'offerta turistica abruzzese". 

Nello specifico, i lavori riguarderanno, in provincia dell'Aquila, i comuni di Aielli (riqualificazione centro storico - 2 lotto), Anversa degli Abruzzi (adeguamento edificio polifunzionale), Calascio (riqualificazione del percorso pedonale all'interno del centro storico di Rocca Calascio), Cerchio (recupero zona degradata in località Dietro ai Fossi) e Villalago (riqualificazione centro storico). In provincia di Chieti i comuni coinvolti sono Canosa Sannita (riqualificazione urbana del centro storico), Castelguidone (sistemazione e rivitalizzazione centro storico), Celenza sul Trigno (riqualificazione via del Palazzo e corso Umberto I), Fraine (riqualificazione urbana e valorizzazione borgo), Fresagrandinaria (valorizzazione e sviluppo turistico del borgo), Palena (sistemazione aree pertinenziali del castello Ducale), Pennadomo (riqualificazione paesaggistica e ambientale di aree urbane e del centro storico), Pizzoferrato (Valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile nel borgo), Rocca San Giovanni (riqualificazione e arredo urbano del centro storico), San Giovanni Lipioni (recupero del centro storico), Schiavi d'Abruzzo (sistemazione e rivitalizzazione centro storico), Torrebruna (riqualificazione del centro storico) e Torricella Peligna (riqualificazione e riconnessione spazi pubblici e contestuale realizzazione di piazza). Pianella (valorizzazione di piazze e strade del capoluogo) è l'unico comune coinvolto della provincia di PESCARA. Gli 11 comuni che, in precedenza, avevano beneficiato dei finanziamenti sono Cappadocia, Sante Marie, Scanno, Tagliacozzo, Scurcola Marsicana (L'Aquila); Arielli, Rosello, Montebello sul Sangro e Tollo (Chieti); Caramanico Terme (Pescara); Silvi (Teramo).

 

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Migranti, sentenza pilota del Tar sui poteri dei sindaci

Il Tar Abruzzo, sezione di Pescara, ha stabilito che l'accoglienza d'emergenza degli immigrati deve rispettare le regole di tutela igienico-sanitaria e di agibilità senza alcuna deroga. Questo vuol dire, hanno sostenuto in conferenza stampa il consigliere regionale di Fi Lorenzo Sospiri e il sindaco di Pianella Sandro Marinelli, che una struttura che ha l'agibilità per ospitare nove migranti, come a Castellana di Pianella, non può accoglierne 20. E i sindaci, in questi casi, hanno il potere di imporre il rispetto delle norme con le ordinanze di sgombero. Nello specifico quella del Tar potrebbe essere una sentenza pilota e fare giurisprudenza per tutti i primi cittadini. La vicenda nasce dal ricorso della Asp di Pescara contro un'ordinanza emessa dal sindaco di Pianella, Sandro Marinelli che intimava di riportare a nove l'agibilità della struttura.

"La vicenda era partita a febbraio scorso - ha spiegato Sospiri - quando in una struttura del Comune di Pianella è arrivato un gruppo di presunti profughi, sotto la gestione dell'Azienda Pubblica di Servizi alla persona della provincia di Pescara. Durante un sopralluogo della Polizia municipale il sindaco Marinelli ha verificato però che la struttura ospitante aveva l'agibilità per sole nove persone, mentre all'interno sono stati trovati 20 immigrati, in una condizione di serio rischio igienico-sanitario oltre e di grande precarietà e disagio. A quel punto il sindaco ha firmato un'ordinanza urgente per chiedere di riportare gli ospiti al numero di 9, spostando quelli in eccesso. Questa ordinanza è stata poi impugnata dinanzi al Tar dalla Asp che sosteneva che in situazioni di presunta emergenza, come nella gestione dell'accoglienza di presunti profughi, è possibile derogare al rispetto delle normali condizioni igienico-sanitarie e dell'agibilità". "A dire la parola definitiva - ha concluso Sospiri - è stato il Tar con una sentenza che, da questo momento, farà scuola in Italia: il Tar ha infatti accolto il ricorso della Asp, ma solo perché ha contestato il ricorso all'ordinanza urgente, non supportata, a suo giudizio, da un parere medico-sanitario che certificasse una condizione di pericolo igienico". Il sindaco Marinelli ha spiegato che "il Tar ha stabilito che in nessun caso, anche nella gestione dell'accoglienza dei migranti, si può derogare alla salubrità dei luoghi".

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Riunione in Regione sui moli guardiani

Riunione in Regione del tavolo tecnico utile a concludere gli ultimi adempimenti amministrativi riguardanti la realizzazione dei due moli guardiani attraverso i quali verrà regimentato il fiume Pescara. Lo rende noto Enzo Del Vecchio, segretario particolare della presidenza della giunta. Gli atti amministrativi, propedeutici alle procedure per il rilascio delle valutazioni ambientali, saranno disponibili entro il mese di luglio. Una volta ottenuti i pareri, infatti, si potrà avviare la gara di appalto per un'opera infrastrutturale fondamentale per la città, senza soluzione di continuità con i lavori attualmente in corso, come il taglio della diga foranea e la costruzione della soffolta, che interessano l'area portuale. Inoltre, sempre in tema di mare, il presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso e l'assessore alla pesca Dino Pepe hanno espresso apprezzamento per la conclusione delle procedure riguardanti la stipula della polizza assicurativa tra Regione Abruzzo - tramite Fira - e gli armatori di Pescara. La polizza è stata sottoscritta ieri mattina nel corso di un incontro che si è tenuto nella sede della Fira, alla presenza del broker selezionato. Questa iniziativa garantirà la tutela dell'attività svolta dalla marineria pescarese a partire dal 1 luglio

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Nuova Pescara, Maragno: Comuni esclusi dalla redazione della proposta di legge regionale

“Con rammarico prendiamo atto che sono rimasti inascoltati i molteplici appelli rivolti dai Sindaci e dai Consigli comunali, in particolare di Montesilvano e Spoltore, tesi a partecipare attivamente alla redazione di una nuova proposta di legge regionale che, nel risolvere le diverse criticità evidenziate nella PDL n. 206 del 2016, andasse a definire un percorso condiviso ed ottimale per l’attuazione della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Infatti, non solo non siamo stati invitati a partecipare alla definizione del nuovo testo, ma non conosciamo neanche gli emendamenti presentati”. Inizia così la lettera a firma del sindaco Francesco Maragno indirizzata al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, al presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio, al presidente della Prima Commissione consiliare, Maurizio Di Nicola, ai capigruppo del Consiglio Regionale e per conoscenza ai sindaci di Pescara e Spoltore. Mercoledì 27 giugno, infatti, si riunirà la commissione Consiliare “Bilancio, Affari generali e istituzionali” per l’esame degli emendamenti presentati alla proposta di legge per la istituzione della Nuova Pescara.

Nella lettera il sindaco Maragno sottolinea tutte le criticità che potrebbero svilupparsi andando avanti nel progetto di fusione nella tempistica dettata dall’attuale consiglio regionale.

«La fusione in assenza di concertazione - spiega il sindaco Maragno – rischia di compromettere tutti i vantaggi attesi da questo progetto. I cittadini ci chiedono servizi efficienti ed efficaci. Al momento, invece, non è stato prodotto uno studio tecnico ed economico-finanziario articolato ed esaustivo che valuti i costi e i benefici della fusione in tutti i suoi aspetti, come ad esempio il bilancio, i tributi, la pianificazione territoriale ed urbanistica, le infrastrutture, l’integrazione delle reti e dei sistemi informativi, delle banche dati e dei corrispondenti processi di elaborazione e gestione, i lavori pubblici, le manutenzioni, la polizia locale, la gestione dei rifiuti, la tutela ambientale, la logistica e il commercio, la mobilità, i servizi e le politiche sociali, i servizi scolastici, la promozione turistica. Crediamo, invece, che procedere ad ogni costo, con la fretta che la prossima scadenza dell’attuale consiliatura regionale richiede, comprometterebbe inevitabilmente la fusione alla quale si dovrebbe giungere con tempi e modalità ben diversi, partendo, ad esempio dalla condivisione di servizi».

Nella lettera si pone l’accento anche sul paradosso che verrebbe a crearsi nell’ambito dell’ente provinciale. Ai sensi della legge 56 del 2014, la cessazione dalla carica di consigliere comunale comporta la decadenza da consigliere provinciale e, inoltre, impedisce la candidatura alle elezioni provinciali. Ciò significa che se il processo di fusione andasse avanti così come pensato, non vi sarebbero rappresentative dei comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltre nella istituzione provinciale di prossima elezione.

«Riteniamo opportuno - conclude il sindaco - rimandare alla nuova amministrazione regionale che si insedierà da qui a pochi mesi, il compito e la responsabilità di confezionare, di concerto con le amministrazioni comunali interessate, un provvedimento legislativo che garantisca il successo del processo di fusione in termini di risultati attesi dai cittadini, ovvero servizi migliori, più efficienti e contenimento dei costi».

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Montesilvano, rimossi i detriti sulla spiaggia

«La forte perturbazione che ha colpito ieri il nostro territorio ha portato con sé importanti conseguenze come ad esempio l’enorme quantitativo di detriti che si sono accumulati sulle nostre spiagge. Questa mattina, infatti, la battigia è invasa da moltissimi detriti».

A parlare è l’assessore alle Manutenzioni Paolo Cilli che specifica: «La forza del fiume Saline, alimentata dalle precipitazioni che ci hanno colpito ieri, ha trascinato sulle spiagge tronchi e altri materiali che si sono spinti su tutta la battigia del nostro litorale. Montesilvano si trova quindi, a fare i conti con detriti che dall’entroterra giungono a valle. Crediamo che non sia giusto che siano il nostro Ente e i balneatori a farsi carico di un costo necessario alla rimozione e allo smaltimento di materiali e quindi al ripristino e alla tutela del demanio. Un costo particolarmente oneroso, dal momento che si tratta di rifiuti speciali. È giusto - aggiunge Cilli - che anche altri Enti facciano la propria parte. D’altro canto, il fiume Saline, la cui competenza è regionale, e i suoi due affluenti, il Tavo e il Fino, attraversano diversi comuni della provincia, non solo di Pescara. Per questo motivo, crediamo che ad intervenire debba essere la Regione, affinché si faccia carico delle spese necessarie al recupero e smaltimento di rifiuti che provengono da altri comuni e giungono sulle nostre spiagge attraverso il Saline. La stagione estiva è ormai iniziata. Cittadini e turisti hanno il diritto di godere di spiagge pulite e sicure. Pertanto è fondamentale agire con massima urgenza e sinergia. Avvieremo subito la rimozione dei materiali per ripulire al più presto e successivamente avanzeremo alla Regione - conclude Cilli - la nostra richiesta di rimborso».

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