Politica

Revisione toponomastica, Maragno: strumento in più nella lotta all’evasione fiscale

«Ancora una volta abbiamo affrontato una problematica che investe il territorio di Montesilvano da alcuni anni, che ha causato disagi ai cittadini e all’Ente stesso, e che non era mai stata presa in considerazione». E’ quanto dichiara il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno in merito alla situazione relativa alla toponomastica della città.

«Da diverso tempo - dichiara il primo cittadino – è emersa la necessità di revisionare il sistema della toponomastica territoriale, connotato da alcune anomalie, quali ad esempio l’utilizzo di numeri civici uguali nella stessa strada, l’assenza di essi o ancora la denominazione di vie non più attuali. Tali imprecisioni hanno generato non solo una serie di problematiche nella predisposizione delle liste anagrafiche comunali, ma anche nella gestione tributaria, a causa delle difficoltà di inoltro delle cartelle esattoriali. Per tutti questi motivi abbiamo ritenuto necessario affrontare tale questione, predisponendo un gruppo di lavoro che si occuperà dell’individuazione della soluzione al problema. La revisione dell’intero sistema - dice ancora il sindaco - diventa uno strumento indispensabile per contrastare l’evasione fiscale, che rappresenta un danno per l’economia del territorio, e quindi per tutelare tutti i cittadini onesti».

Il gruppo, presieduto dal sindaco o da un suo delegato, e composto dal dirigente del settore urbanistica, da quello finanziario e da quello del settore anagrafe, operativamente si preoccuperà di chiarire lo stato dell’arte della toponomastica e dei numeri civici; recuperare eventuali lavori già fatti sul tema; determinare un cronoprogramma opportuno per giungere alla soluzione anche con una precisa quantificazione dell’investimento necessario per centrare l’obiettivo.

«Questo progetto di revisione - conclude il sindaco Maragno - eliminerà i disagi oltre che per i dipendenti comunali, anche e soprattutto per i cittadini che hanno dovuto convivere per anni con un sistema toponomastico equivoco e poco efficiente».

Leggi Tutto »

Incendi, Febbo: no a deroghe alle leggi

"Se ci sono mani criminosi dietro gli eventi incendiari il Governo nazionale non puo' accettare e concedere nessuna deroga alla legge quadro sugli incendi, la numero 353 del 2000, come annunciato dal Presidente D'Alfonso e quindi deve essere necessariamente perseguita una strada diversa e piu' consona per ripristinare la vegetazione delle nostre montagne". Questo il commento del Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo, che critica l'ipotesi rimboschimento e propone "una sana e seria attivita' di ripulitura creando in questo modo le condizioni che il bosco riprenda la sua vegetazione e percorso in maniera naturale". "Invece e' troppo riduttivo e semplice - aggiunge - scaricare le colpe sui piromani come affermato dall'assessore alle Aree interne Andrea Gerosolimo quando questo Governo regionale ha le gravi colpe di portare un enorme ritardo e di aver investito pochi fondi sulle attivita' di prevenzione come previsto dal PSR". 

Leggi Tutto »

Palazzo Sirena abbattuto a Francavilla

"Il Palazzo Sirena non c'e' piu', nessuno ha vinto ne' perso, non ci saranno festeggiamenti di alcun tipo perche' non c'e' nulla da festeggiare". Cosi' il sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, con un post pubblicato su Facebook ha annunciato l'avvenuto abbattimento di Palazzo Sirena, che ha destato grandi polemiche, tra favorevoli e contrari alla rimozione dell'edificio. "Non e' stata una partita di calcio, ma una discussione tra tesi contrapposte seppur con toni accesi - prosegue il sindaco - ora torniamo alla nostra vita, poi il tempo dira'. Leggo molte inesattezze sui giornali e sui social, che vanno dai costi ai volumi per finire alle inchieste - conclude Luciani - fidatevi, con calma precisero' ogni singolo argomento senza alcun problema, mettendoci la faccia, come ho sempre fatto".Il riferimento e' all'inchiesta aperta dalla Procura di Chieti, sulla base di un esposto presentato dal Comitato abruzzese del paesaggio, che ha allegato alla documentazione la comunicazione inviata dalla Soprintendente al sindaco, nella quale si chiedeva all' amministrazione di attendere fine mese, prima di avviare i lavori, per avere il parere del segretariato regionale della Soprintendenza. 

 

Aperta un'inchiesta

La Procura della Repubblica di Chieti, sulla base dell'esposto presentato il 23 agosto scorso dal Comitato abruzzese del paesaggio, che racchiude architetti e professionisti contrari all'abbattimento di Palazzo Sirena a Francavilla, ha aperto un fascicolo sull'opera di demolizione dell'edificio, avviata dall'amministrazione guidata dal sindaco Antonio Luciani. "Nell'esposto ci siamo limitati ad informare la Procura della comunicazione inviata dalla Soprintendente al sindaco - spiega Alfredo Mantini, del Comitato abruzzese del paesaggio - nella quale si chiedeva all'amministrazione di attendere fine mese, prima di avviare i lavori, per avere il parere del segretariato regionale della Soprintendenza". Titolare dell'inchiesta e' il sostituto procuratore Giuseppe Falasca. "Abbiamo chiesto di appurare se ci siano irregolarita' - aggiunge Mantini - in particolare rispetto a tempi e termini di verifica".

Leggi Tutto »

Incendi, il sindaco di Sulmona: potrei riconsegnare la fascia tricolore

"Sono arrabbiata e preoccupata, chiedo allo Stato di fare di piu' per questo territorio, gia' martoriato. E' da domenica scorsa che gridiamo attraverso tutti i canali possibili a tutte le istituzioni la impellente necessita' di incrementare mezzi aerei per spegnere al piu' presto il vasto incendio senza precedenti che sta distruggendo il nostro Morrone da cinque giorni. Lo Stato deve fare di piu'. Se non ci sara' un intervento importante saro' disposta anche a riconsegnare la fascia. E' un grido di dolore. Per la mia gente, per la mia citta'". E' quanto afferma il sindaco di Sulmona Annamaria Casini. 

 "In questo momento cosi' drammatico - aggiunge il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini - mi da' forza ed energia vedere quanta gente, spinta dall'amore per la propria terra, manifesti quella voglia di poter portare il proprio contributo in questi giorni di grande apprensione in cui il nostro Morrone brucia. Voglio ringraziare quanti si stanno adoperando con impegno e sacrificio collaborando, ognuno secondo le proprie possibilita', e portando aiuto a tutti coloro che si stanno dando da fare per far fronte a questo drammatico momento per il nostro territorio".

Secondo quanto riferito dal comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Domenico De Bartolomeo, oggi sono state attivate 11 squadre miste (composte da 2 Vigili del Fuoco, 4 militari e 4 volontari) coordinate dai Vigili del Fuoco, coadiuvate da quattro mezzi aerei (3 canadair e 1 elicottero). In totale sul posto ci sono 110 uomini piu' mezzi logistici. Ieri sera il presidente della Regione Luciano D'Alfonso era tornato nella sede del Coc di Sulmona, per fare il punto della situazione e annunciare al sindaco Annamaria Casini, ai sindaci di Pacentro, Guido Angelilli, di Prezza, Marianna Scoccia, all'assessore regionale Andrea Gerosolimo l'incremento di mezzi aerei con un elicottero speciale Erickson, con una capacita' di carico di un serbatoio esterno da 10mila litri

Leggi Tutto »

Di Nardo su Family day a Ortona: Polemiche inaccettabili, pieno supporto alla manifestazione

 "Ritengo inaccettabili le polemiche sollevate da personaggi appartenenti a forze e associazioni di sinistra, che in queste ore si sono scagliati con violenza contro gli organizzatori del Family Day in programma domani di Ortona". Così Angelo Di Nardo, capogruppo al Comune di Ortona dello schieramento formato da Fratelli d'Italia-An, Noi con Salvini e lista civica Libertà e Comune per Ortona, scende in campo in difesa della manifestazione organizzata dal Popolo della famiglia.

"E' una manifestazione assolutamente legittima e alla quale va il nostro pieno supporto, finalizzata a sostenere e riaffermare i valori della famiglia tradizionale -  prosegue Di Nardo -. Ognuno ha il diritto di pensare ciò che crede e di amare chi preferisce, ma nessuno può contestare il diritto a manifestare in difesa di un modello di famiglia basato sull'unione tra un padre e una madre.  Nonostante queste famiglie siano rappresentative della stragrande maggioranza dei cittadini - continua il consigliere comunale del centrodestra - questo modello è costantemente denigrato e sotto attacco, da parte di chi pretende di farlo apparire come superato e antiquato, penalizzandolo nelle scelte politiche sia a livello locale che a livello nazionale".

Di Nardo, in conclusione, considera "meritevole e necessario riaffermare i valori alla base del concetto di famiglia tradizionale, lontani anni luce dalle idee di odio, intolleranza e discriminazione".

Leggi Tutto »

Festa dell’Unità a Pescara con De Vincenti e Decaro

Dall'1 al 3 settembre Villa de Riseis, a Pescara, ospita la Festa dell'Unita con la presenza di diverse personalita' politiche anche nazionali. Domenica 3 settembre il ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti e il sindaco di Firenze Dario Nardella. Nella serata inaugurale presente Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci. Il 2 settembre arriva il deputato Europeo del Pd Andrea Cozzolino. Prevista la presenza anche dei parlamentari Pd Vittoria D'Incecco, Gianluca Fusilli e Antonio Casticone, oltre che del presidente della Regione Luciano D'Alfonso, del vicepresidente Giovanni Lolli, e di molti assessori Pd quali Silvio Paolucci, Dino Pepe e Donato Di Matteo, oltre al segretario regionale Marco Rapino. Nell'ultima giornata l'intervento del sindaco di Pescara Marco Alessandrini. La tre giorni e' stata illustrata dai segretari provinciali e cittadino del Partito Democratico Francesca Ciafardini e Moreno Di Pietrantonio. "Questa Festa dell'Unita' - ha detto la segretaria provinciale - rappresenta anche l'occasione, oltre che per parlare di politica, per incontrare cittadini ed elettori e sapere da loro cosa si aspettano da noi. Chiediamo in un certo senso l'aiuto della cittadinanza per avere delle proposte che possano servire per fare meglio e crescere, oltre alle soluzioni da portare per il bene della comunita'"

Leggi Tutto »

Rimpasto a Pescara, Di Matteo attacca: Alessandrini si dimetta per il bene della città

 "Alessandrini si dimetta per il bene della città, da ora porteremo avanti un'azione libera e critica, al Comune, alla Provincia e in Regione, e soprattutto a Pescara sara' guerra pesante". Cosi' l'assessore regionale Donato Di Matteo il giorno dopo l'estromissione del suo fedelissimo Giuliano Diodati dalla Giunta comunale di Pescara, annuncia l'apertura di una nuova fase politica. Parole durissime nei confronti del sindaco, Marco Alessandrini, che ritiene unico responsabile dell'operazione; assolve invece il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. "D'Alfonso e' responsabile di tutti i disastri ai quali assistiamo in Regione, ma in questa vicenda non c'entra nulla" dice Di Matteo. "A Pescara e' stata colpita una persona onesta e competente, che per questa estromissione non ha accettato alcun tipo di compromesso o compensazione - prosegue Di Matteo - Per noi non e' una sconfitta, ma una grande vittoria, perche' finalmente possiamo agire liberamente, nel segno di una linea di discontinuita', senza permettere piu' alcun inciucio e lanciando un messaggio di speranza alla gente in difficolta'". Nella nuova fase politica annunciata sara' coinvolta la componente del Pd che fa riferimento alla figura di Di Matteo: la parlamentare Vittoria D'Incecco, i consiglieri provinciali Vincenzo Catani e Annalisa Palozzo e i consiglieri comunali Tiziana Di Giampietro, Adamo Scurti e Lola Berardi. "La responsabilita' e' di questo sindaco, che fin dall'inizio ritenevo inadeguato, tanto e' vero che gli ho fatto campagna contro. Ha dimostrato di non essere ne' carne ne' pesce e di essere forse piu' adatto per i teatrini - aggiunge l'assessore regionale - Negli ultimi tempi, oltre a essere inadeguato, si e' dimostrato anche pericoloso". Di Matteo invita Alessandrini "a dimettersi, ad azzerare la giunta e a consentire ad altri di ripartire, se ci sono le condizioni, altrimenti e' meglio andare a casa".

"Sono molto arrabbiato per questo triste epilogo, c'e' modo e modo di fare le cose ed io sono stato mortificato dall'operato del sindaco Alessandrini, che e' il primo responsabile di questa situazione, fin dall'inizio ha dimostrato di non essere in grado di gestire le cose e sta dimostrando un cinismo fuori dal comune". Cosi' Giuliano Diodati, il giorno dopo l'ufficializzazione della sua estromissione dalla giunta comunale di Pescara, per fare posto a Gianni Teodoro. A fianco lui, in conferenza stampa a Pescara, l'intera componente del Pd legata a Donato Di Matteo, a partire dallo stesso assessore regionale, per arrivare alla parlamentare Vittoria D'Incecco, ai consiglieri provinciali Vincenzo Catani e Annalisa Palozzo, e ai consiglieri comunali Tiziana Di Giampietro e Adamo Scurti. Unica assente, per un problema personale, Lola Berardi. 

"Per giorni ho ricevuto ampie rassicurazioni dal sindaco - prosegue Diodati -. A fine luglio abbiamo lavorato insieme per l'approvazione del bilancio, con l'obiettivo di far decadere tutti quegli emendamenti presentati da Teodoro, al quale oggi faccio spazio, e solo tre giorni fa ho partecipato alle riunioni con il sindaco e gli altri esponenti della giunta, per ragionare sulle deleghe da assegnare a Teodoro". L'ormai ex assessore svela alcuni retroscena e dopo avere rimarcato di "non riconoscersi piu' nel Pd guidato da questi vertici regionali e comunali", punta il dito contro il capogruppo Marco Presutti e contro il segretario cittadino Moreno Di Pietrantonio. "Sono loro che hanno condotto le trattative, dimostrandosi inadeguati e dilettanteschi - tuona Diodati -. Si sapeva che Presutti e' molto legato all'assessore Civitarese, mentre Di Pietrantonio e' molto amico di Cuzzi e aveva interesse a portare in giunta Simona Di Carlo, e il risultato e' che io non ho ricevuto alcuna tutela al momento dei negoziati".

Diodati elenca quelli che considera gli errori di Alessandrini, "che ha prodotto una situazione incredibile, alla base della quale c'e' il grave errore di non avere riconosciuto l'assessore uomo alla lista Teodoro in occasione della formazione originaria della giunta. In seguito - aggiunge l'ex assessore - quando la citta' aveva assorbito la nomina della giovane Veronica Teodoro, con un colpo di testa l'ha estromessa, ponendo in questo modo le premesse per l'ultimo rimpasto, dal quale la maggioranza non esce rafforzata ma indebolita, vista la schizofrenia dimostrata". 

Leggi Tutto »

Sgarbi: Stato in ritardo sulla ricostruzione

"Lo Stato, come del resto ha riconosciuto anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, e' in grave ritardo. Certo, Castelli ha avuto un danno piu' limitato, rispetto ad esempio all'Aquila o ad Amatrice. Ma proprio perche' piu' limitato, meritava un intervento piu' immediato, invece di buttare soldi in insensatezze". Cosi' il critico d'arte e mattatore televisivo Vittorio Sgarbi, ieri sera a Castelli, facendo il punto a un anno dal terremoto che ha colpito il centro Italia. "Del resto pero' le pastoie burocratiche fanno si che anche se ci sono i soldi, non si riesce a procedere. E cosi' i luoghi non vengono restituiti nei tempi giusti alla loro necessita' di essere vissuti e visitati, rimessi in sesto - ha continuato il critico d'arte -. Sgarbi ha messo in evidenza la necessita' "di restituire vita e vocazioni alle aree interne d'Abruzzo e d'Italia, e sopratutto ribaltare il pregiudizio del loro essere periferia di un altrove".

"Questi luoghi sono solo apparentemente periferici - ha spiegato - Roma e Milano sono piu' il centro, dove c'e' necessita' di andare fisicamente. Le nuove tecnologie ti consentono di essere al centro anche a Penne, Guardiagrele, e appunto a Castelli. Tra stare in una periferia di una citta', a tre quarti d'ora dal centro storico, e vivere in un borgo bellissimo, non vedo la differenza. Non viviamo piu' in quel modello di societa' dove per trovare lavoro si doveva necessariamente emigrare e trasferirsi. Oggi si possono avere intuizioni e realizzarsi vivendo in borghi apparentemente remoti, ma in realta' al centro della macchina produttiva. Questo ritorno alla condizione di vita nei borghi antichi puo' essere un'impresa formidabile, possono diventare luoghi residenziali, non solo turistici. I giovani lo stanno capendo. In questi luoghi piu' piccoli si trovano dimensioni umane che si perdono in grande citta' anonime". Per Sgarbi, "serve la coscienza e la sensibilita' di chi gia' vive in questi luoghi, che sono in fondo a un'ora dalle citta' piu' importanti, grazie anche ad una rete autostradale consolidata. Vivere in un borgo e' un'esperienza di maturita' e intelligenza, che va incentivata, favorita e accresciuta. Va fatto capire che vivere in luoghi meravigliosi come Castelli e' un privilegio, non certo un esilio". 

Leggi Tutto »

L’Aquila, inaugurato Vico Amatrice

Da oggi nel centro storico dell'Aquila c'e' un 'Vico Amatrice' dedicato ai 'fratelli' che hanno subito il terremoto 2016 sette anni dopo quello del capoluogo abruzzese: la targa per ora solo simbolica, perche' da apporre in un palazzo ancora da ricostruire, e' stata scoperta nel corso di una cerimonia alla presenza dei due sindaci, Pierluigi Biondi e Sergio Pirozzi, e del promotore, il gruppo di azione civica Jemo 'nnanzi, rappresentato dal presidente Cesare Ianni. "Chi ha attraversato la zona rossa del dolore sa che cos'e' e ha un altro passo a livello morale - ha detto il sindaco di Amatrice - Siamo simili, accomunati da essere gente di montagna, e queste somiglianze si sono ancora piu' strette con i rapporti umani. Abbiamo un'altra cosa uguale, la difesa del territorio, dell'identita', la difesa del patrimonio storico di millenni, e non ci facciamo mettere i piedi in testa da nessuno - ha aggiunto - Sono orgoglioso di essere qui, so che avete trattato benissimo la mia gente perche' avete sofferto e chi ha sofferto ha un altro passo. Questo e' il messaggio che parte dall'Aquila, insieme faremo tante cose".

Leggi Tutto »

Marco Rapino (Pd Abruzzo) su questione giunta Pescara

“Il Sindaco Alessandrini, in questa ultima vicenda relativa alla ricomposizione della Giunta, si è fatto carico di una richiesta che proveniva direttamente dal Partito Democratico e dal suo gruppo consiliare: ricucire con i componenti della lista Teodoro. Il Pd Abruzzo riafferma con forza la stima per il lavoro svolto dal Sindaco e lo invita ad andare avanti nel percorso stabilito.” – afferma il Segretario dem Marco Rapino.

“Dopo quasi un anno di incomprensioni era arrivato il momento di risolvere il problema con quella lista e rilanciare questa alleanza per rendere più efficace il lavoro in Giunta e in Consiglio che presto dovranno esaminare importanti provvedimenti per il futuro della città” – aggiunge Rapino. “Non meno rilevante è la nostra volontà di rendere nuovamente vincente la coalizione di Centrosinistra nelle prossime elezioni comunali, regionali e politiche. Come già detto da Donato di Matteo nel corso della conferenza stampa di questa mattina il Presidente D’Alfonso non ha influito in questa vicenda ma, semplicemente, ha aiutato e continua ad aiutare al fine di ricomporre questo strappo. Il ruolo di Luciano D’Alfonso è quello che deve essere riconosciuto ad ogni amministratore di ogni livello: trovare soluzioni per la propria terra.”

Continua il Segretario: “Il Partito Democratico non deve in alcun modo risolvere i propri problemi interni attraverso la strumentalizzazione di fatti che risultano incomprensibili per i cittadini. La Regione oggi ha un Presidente che, per la prima volta, è riuscito a renderla protagonista sia attraverso un lavoro continuo e costante, sia attraverso una capacità e volontà straordinarie di risolvere i problemi; e di problemi storici la nostra Regione ne aveva e ha tanti, così come tante sono state le emergenze a cui la nostra popolazione è stata sottoposta negli ultimi due anni. L'attenzione per la gestione della cosa pubblica deve guardare al futuro e non fare nuovi debiti per le prossime generazioni. L'Abruzzo gode, oggi, di tanta credibilità sia a Roma che a Bruxelles e il motivo di tutto ciò sta nel fatto che questa Giunta Regionale ha saputo trovare la strada giusta per rispondere alle problematiche di tutto l’Abruzzo, trovando interlocutori che, nel passato, non ci hanno mai dato ascolto. Anche per tutte queste ragioni le dichiarazioni rilasciate dall'Assessore Di Matteo sono inaccettabili. Essere parte di una comunità politica non vuol dire coltivare nemici e alimentare climi di guerra. Lo invitiamo a riflettere sulle sue parole e a fare le dovute considerazioni. Come Partito Democratico non abbiamo il compito di tessere lodi e fare gli avvocati di difesa, ma di promuovere le ragioni del confronto e del coinvolgimento per offrire una proposta di governo sempre più efficace. Anche per questa ragione, come ben sa lo stesso Assessore Di Matteo, è nostra intenzione aprire un confronto serrato sull’agenda programmatica della Giunta, in particolare per definire il profilo e la linea che vogliamo seguire nei prossimi ventiquattro mesi di governo. A questo e per questo – conclude il Segretario - tutte le componenti del Pd sono invitate a partecipare e contribuire con idee e progetti sostenibili. Abbiamo bisogno di una battaglia di idee e di proposte, non di scenari che echeggino un’atmosfera da Cavalleria rusticana”.

 

 

Leggi Tutto »