Politica

Strade provinciali, in Abruzzo 452 km tornano all’Anas

"Dopo 24 mesi di lavoro stiamo portando a casa un risultato determinante riguardante l'infrastrutturazione di area della Regione Abruzzo, che tanta sofferenza ha portato dopo la riforma Bassanini, che tolse le strade statali all'Anas assegnandole alle Province". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in conferenza stampa a Pescara con gli assessori regionali Silvio Paolucci e Mario Mazzocca, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, e l'assessore provinciale di Chieti Chiara Zappalorto, presentando lo schema di decreto del Governo che consentira' di riportare sotto la competenza dello Stato 452 chilometri di strade provinciali abruzzesi. D'Alfonso ha sottolineato poi: "Considerando che occorrono 60mila euro l'anno per la manutenzione di ogni chilometro di strada, la Regione risparmiera' oltre 28 milioni", che era costretta a sborsare per i finanziamenti sussidiari. "Quando queste strade furono assegnate alle Province fui l'unico presidente di Provincia a esprimere perplessita' nei confronti di cio' che consideravo il frutto dell'alcolismo ideologico del federalismo stradale - ha aggiunto il presidente della Regione, gia' presidente della Provincia di Pescara - Con questo provvedimento, strade importanti per la connessione con la rete autostradale e il raggiungimento di siti turistici torneranno in capo all'Anas, che dispone di oltre 200 mezzi per la manutenzione". Il provvedimento riguarda 186,8 chilometri di strade provinciali nell'Aquilano, 169,9 chilometri di strade nel Chietino e 96 chilometri di strade nel Pescarese. "Sono intenzionato a lavorare per far rientrare nel provvedimento anche altri 100 chilometri - ha aggiunto D'Alfonso - Tra queste sono prioritarie la Silvi-Atri e la Fossacesia-Lanciano. Inoltre proveremo a inserire anche la strada per Rigopiano". Di Marco ha parlato di "risultato straordinario, poiche' per le Province e' come ottenere finanziamenti per la viabilita' dal Governo nazionale", mentre Mazzocca ha messo in luce che si tratta "di una misura in grado di contribuire ad attuare un riequilibrio a favore delle aree interne". 

Sono 22 i tratti di strade provinciali abruzzesi interessate dal decreto che le riportera' sotto la competenza dello Stato: 1,9 chilometri dall'innesto con la Statale 5 Quater al casello autostradale dell'A24 a Tagliacozzo (L'Aquila); 7 km dall'innesto con la Statale 151 a Cappelle sul Tavo (Pescara) all'innesto la Statale 16 a Montesilvano Marina; 17 km dalla stazione dell'Aquila allo svincolo di Assergi (L'Aquila) con l'A24; 3,8 km dall'innesto con la Statale 17 presso Bazzano (L'Aquila) all'innesto con la ex Statale 17 Bis presso Santa Veronica (L'Aquila); 5,5 km dall'innesto con la Statale 80 presso Ponte Cermone (L'Aquila) all'innesto con la Statale 17 presso il bivio per Scoppito (L'Aquila); 75,8 km dalla Statale 5 presso Cerchio (L'Aquila) alla Statale 17 a Ponte Zittola (L'Aquila); 50,3 km dall'innesto con la Statale 17 presso Roccaraso (L'Aquila) all'innesto con la Statale 81 presso Casoli (Chieti); 33,3 km dall'innesto con la Statale 652 presso Selva d'Altino (Chieti) all'innesto con la Statale 16 presso San Vito Chietino (Chieti); 19 km dall'innesto con la Statale 81 presso Penne (Pescara) all'innesto con la Statale 16 Bis a Cappelle sul Tavo (Pescara); 31 km dall'innesto con la Statale 16 presso Francavilla (Chieti) all'innesto con la Statale 539 presso Torre di Colle (Chieti); 60,8 chilometri dall'innesto con la Statale 5 presso Scafa (Pescara) all'innesto con la Statale 17 presso Sulmona (L'Aquila); 25,9 chilometri, a Manoppello (Pescara), dall'innesto con la Statale 5 all'innesto con la Statale 263; 14,3 chilometri dal confine con il Lazio all'innesto con la Statale 5 presso Cappelle dei Marsi (L'Aquila); 20,4 chilometri, a Lucoli (L'Aquila), dall'innesto con la Statale 17 presso Ponte di Peschio all'innesto con la Statale 696 presso La Crocetta; 18,8 chilometri dall'innesto con la Statale 539 al rifugio Pomilio, passando per l'innesto con la Provinciale 60 e con l'innesto per la Provinciale 64; 15,4 chilometri dalla Statale 16 presso Francavilla al Mare (Chieti) allo svincolo di Bucchianico (Chieti) con la Statale 81; 4 chilometri dallo svincolo con la Statale 649 a Chieti all'innesto con la Statale 81 a Chieti; 5,9 chilometri dallo svincolo con l'autostrada A14 presso il casello di Pescara Centro all'innesto con la Statale 649 a Chieti; 4,9 chilometri dallo svincolo con l'autostrada A25 presso Villareia (Chieti) allo svincolo con la Statale 656 a Chieti; 3,6 chilometri della strada Provinciale della Molinella; 4,8 chilometri, tra Manoppello e Lettomanoppello (Pescara), dall'innesto con la Provinciale 60 all'innesto con la Statale 539; 16,6 chilometri, a Passolanciano (Chieti), dall'innesto della Statale 5 all'innesto con la Statale 614; 12,2 chilometri della strada Provinciale 106 delle Capannelle. 

 

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Primo incontro in Regione Abruzzo sulla legge urbanistica

Con la convocazione dei rappresentanti degli Ordini professionali interessati, ha preso formalmente il via - questa mattina a Pescara - il percorso di condivisione della proposta della nuova legge urbanistica regionale, il cui iter è stato avviato dall'assessore all'urbanistica Donato Di Matteo ad aprile dello scorso anno. A novembre, la giunta, aveva approvato le linee guida per la redazione della nuova norma, che andrà a sostituire quella attualmente in vigore, che risale al 1983 e che solo in parte è stata modificata nel 1995.

"Abbiamo iniziato questo ciclo di incontri - ha precisato Di Matteo, che stamattina è intervenuto all'incontro insieme al dirigente del Servizio Governo del territorio, Bruno Celupica - ascoltando i tecnici, che dovranno dare una prima valutazione della proposta di articolato redatta dal professor Paolo Urbani, docente di diritto urbanistico alla Luiss di Roma. Successivamente convocheremo le associazioni di categoria, i sindacati, e tutti i portatori d'interesse, affinché si possa arrivare a un testo condiviso, in cui ognuno ha dato un proprio contributo per il bene della nostra regione".

La proposta di nuova legge urbanistica si poggia sulla filosofia del "meno piano, più contratto", in modo da superare le rigidità degli attuali strumenti di pianificazione urbanistica e renderli più rispondenti alle esigenze delle comunità locali e del mercato. L'obiettivo è quello di superare le 'secche' regolamentari, privilegiando lo strumento degli accordi in tutta la regione, dalle aree urbane a quelle rurali, passando per la montagna e gli antichi borghi.

La nuova legge urbanistica regionale dovrà, inoltre, recepire una serie di istituti che sono state introdotti negli anni nella normativa statale: dalla perequazione alla compensazione, dall'housing sociale agli accordi pubblico-privato per una determinazione condivisa degli assetti.

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Penne, a Madonna del Carmine una residenza protetta per gli anziani

L'area sanitaria posta nel comune di Penne, in località Madonna del Carmine, diventerà residenza protetta per gli anziani (Rpa). Il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, con gli assessori alla Sanita, Silvio Paolucci, e al Sociale, Mariella Sclocco, ha anticipato l'approvazione di una delibera con la quale sarà sia formalizzata la procedura di acquisizione dell'edificio e sia individuate le risorse finanziarie per l'adeguamento e la messa a norma dei locali.

"Siamo pronti a dare risposte alla domanda di servizi alla persona proveniente dal territorio dell'area vestina", ha commentato D’Alfonso, mentre per Marinella Sclocco il progetto di recupero della struttura ampia oltre 17 mila metri, fornita di sala teatrale, cinematografica e ampio parco, "parte da lontano, dalla mia idea di valorizzare una bella edificazione, inaugurata tre volte ma mai entrata in funzione, per accogliere nel modo migliore i nostri anziani. Ora finalmente si arriva a concretizzare un’idea che guarda alle persone più bisognose e svantaggiate".

All'incontro che si è svolto nella sede della Presidenza a Pescara hanno partecipato, tra gli altri, il manager della Asl di Pescara, Armando Mancini, e il presidente dell'Azienda pubblica dei servizi alla persona (Asp), Dario Recubini.

I posti letto dovrebbero essere 60. L'assessore Paolucci ha acclarato la disponibilità di risorse nel Piano sanitario per riadattare l’edificio e rendere dunque percorribile il progetto: "investimento coerente – ha specificato - perché è coerente investire nell’offerta di servizi destinati alla popolazione anziana"; ma allo stesso modo, l'Assessore ha invitato le Asl a bilanciare, a loro volta, le offerte sanitarie ospedaliere, riorganizzandole, laddove sul territorio aumenti la disponibilità di prestazioni mediche, evitando doppioni e il conseguente innalzamento del tetto di spesa. 

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Lolli: nuove procedure per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso

"Abbiamo individuato una procedura operativa particolarmente accurata che implementerà le strumentazioni, il sistema dei controlli in rete e l'intera catena di comando". Lo ha detto il vice Presidente Giovanni Lolli a margine della riunione della Commissione Tecnica per la messa in sicurezza del Bacino idrico del Gran Sasso che ormai costantemente riunisce intorno al tavolo della Regione Abruzzo tutti gli enti, le istituzioni ed i soggetti interessati.

Il protocollo d'intesa ampiamente discusso, perfezionato e condiviso nella riunione diventerà operativo ai primi di settembre. Riguarda la gestione delle fasi di comunicazione, autorizzazione e allerta da seguire preventivamente alla realizzazione di interventi che possano comportare rischio di pregiudicare la qualità delle acque del sistema idrico del Gran Sasso, captate per il consumo umano, nonchè per la gestione degli allarmi.

"Contemporaneamente - ha aggiunto Lolli - per quanto riguarda i lavori di verniciatura delle gallerie autostradali - originariamente previsti e programmati da Strada dei Parchi  per la metà del mese di giugno  si è convenuto che l'Arta, le Asl e la società autostrada con uno specifico Gruppo di Lavoro specializzato verifichino per le tinteggiature l'utilizzo di prodotti alternativi, una parte dei quali già suggeriti dall'ERSI e le cui schede tecniche dimostrano caratteristiche chimiche e biologiche di fatto prive di impatto.

Per il momento i lavori all'interno delle gallerie restano sospesi per tutto il periodo estivo e all'inizio di settembre - anche a seguito del coinvolgimento dell'Ispra e dell'Istituto Superiore di Sanità – verranno verificati gli esiti del Gruppo di Lavoro anche tenendo conto degli obblighi di legge che l'autostrada ha per quanto riguarda la sicurezza stradale.

La Commissione continuerà i suoi lavori - ha concluso il vice Presidente - in attesa di poter valutare le proposte di studio finalizzate - con interventi strutturali e definitivi di messa in sicurezza - alla totale separazione dell'autostrada e dei Laboratori dall'acquifero del Gran Sasso". 

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Siccità, Pepe incontra i consorzi di bonifica

La persistente assenza di piogge sta danneggiando pesantemente le colture abruzzesi. Ortaggi, legumi, olive e viti sono tra le piu' colpite dalla siccita'. Soffrono anche le produzioni di foraggio con conseguente aumento dei costi per la zootecnia. L'assessore alle politiche agricole, Dino Pepe, e il Presidente della Terza Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Lorenzo Berardinetti, hanno incontrato i Consorzi di Bonifica e le organizzazioni professionali per valutare lo stato delle risorse idriche su tutto il territorio regionale. "Nei giorni scorsi - ha spiegato l'assessore Pepe - ho scritto una lettera al Ministro Maurizio Martina per informarlo sullo stato di preallerta dovuto all'emergenza idrica e sulle conseguenze che la siccita' potrebbe avere sui comparti agricoli regionali". E' stata effettuata tempestivamente una ricognizione sullo stato attuale degli invasi e delle disponibilita' idriche, grazie alla collaborazione dei Consorzi. "Dal monitoraggio - hanno precisato Pepe e Berardinetti - risulta che l'Abruzzo, ad oggi, presenta criticita' solo in alcuni punti del territorio regionale. Nello specifico, non risultano problemi al Consorzio di Bonifica Nord, grazie al rinvaso della diga di Campotosto, fortemente voluto dalla Giunta regionale. La situazione del vastese e della diga di Chiauci, invece, e' costantemente monitorata unitamente alla prefettura di Chieti: il bacino del fiume Trigno infatti, non interessa solo il comparto agricolo ma ha risvolti che gravano sia sull'uso idropotabile sia sull'uso nel comparto industriale caratterizzato da importanti aziende con notevoli riflessi occupazionali".

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Fondi per l’edilizia scolastica

Sono in corso di finanziamento dal Miur, a seguito di istruttoria condotta dalla Regione Abruzzo e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, gli interventi, a valere sul DL Mezzogiorno, per l'adeguamento e il miglioramento sismico degli immobili scolastici che ospitano gli istituti secondari. I fondi fanno riferimento al quadriennio 2017-2020. "Siamo molto soddisfatti e riconoscenti nei confronti del Governo, in particolare del Ministro Fedeli che sta facendo un ottimo lavoro e del Ministro De Vincenti, e della Conferenza dei Presidenti di Regione - ha detto il presidente Luciano D'Alfonso -. Naturalmente, il lavoro di ricerca delle risorse economiche non si esaurisce qui, continueremo su questa strada al fine di mettere in sicurezza il nostro patrimonio scolastico. Con questi interventi abbiamo potuto corrispondere - aggiunge ancora D'Alfonso - alle segnalazioni di attenzione ricevute dal neo presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, e dalla Senatrice Stefania Pezzopane per il liceo classico Cotugno dell'Aquila, alle segnalazioni del presidente della Provincia di Teramo, Domenico Di Sabatino, per il liceo Delfico e alle segnalazioni ricevute dal dirigente scolastico, Giovanna Ferrante, e dal presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, per l'Ipsaar di Villa Santa Maria". Ecco l'elenco delle scuole.  Provincia di Chieti: 1) IPSSAR Marchitelli di Villa Santa Maria (2.633.000 euro); 2) Istituto superiore "Raffaele Mattioli" di San Salvo (1.200.000 euro). Provincia dell'Aquila: 1) Liceo Classico Cotugno dell'Aquila (6.742.000 euro); 2) Liceo scientifico Patini di Castel di Sangro (1.808.000 euro). Provincia di Teramo: Liceo classico "Melchiorre Delfico" di Teramo (2.115.000 euro). In attesa di prossima coperatura finanziaria, invece, ci sono i seguenti istituti scolastici, con istruttoria favorevole: a) Liceo classico "Gabriele D'Annunzio" di Pescara (50.000 euro); b) Istituto Tecnico commerciale e per geometri "Guglielmo Marconi" di Penne (100.000 euro); c) Liceo scientifico Spaventa di Città Sant'Angelo (100.000 euro); d) Liceo scientifico e tecnologico "Luca da Penne" (100.000 euro); e) liceo statale "G. Milli" di Teramo (2.000.000 euro); f) Istituto d'istruzione secondaria "Delfico-Montauti" (4.000.000 euro).

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Montorio al Vomano, via libera al piano di ricostruzione

L'Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (Usrc) ha firmato il Nulla Osta al Piano di Ricostruzione (PdR) legata al terremoto di L'Aquila dell'aprile 2009, del centro storico del Comune di Montorio al Vomano (Teramo), centro colpito anche dal recente sisma del centro italia. A sottoscrivere l'intesa nella sede di Fossa (L'Aquila) il titolare dell'USRC, Paolo Esposito, e il sindaco, Gianni Di Centa. L'ufficio speciale ha cosi' concluso la fase del via libera ai piani nei 56 comuni del cratere. L'Ufficio Speciale ha attestato la congruita' economica della previsione di spesa per interventi di riparazione e ricostruzione del centro storico di Montorio al Vomano, riferiti al danno causato dal sisma del 6 aprile 2009, che ammonta complessivamente a circa 52 milioni di euro, destinati per la quasi totalita' alla ricostruzione privata. Hanno partecipato alla riunione anche il coordinatore dei Comuni del Cratere Francesco di Paolo, il vicesindaco Andrea Guizzetti, il responsabile dell'area urbanistica Ennio Cingoli, i tecnici che hanno redatto il Piano di Ricostruzione rappresentati dall'architetto Leo Medori e dall'Ingegnee Pasquale Di Egidio, oltre ai funzionari dell'USRC che hanno curato l'istruttoria del Piano, Claudia Genitti e Fabrizio Frezzini.

La firma del nulla osta da parte dell'USRC segue la sigla dell'Accordo di Programma tra il Comune e la Provincia di Teramo, di ieri e conclude l'iter di acquisizione, da parte del Comune di Montorio al Vomano, dei pareri degli Enti competenti. "Subito dopo l'adozione del Piano avvenuta ad inizio del mese di agosto 2016, il Comune si e' trovato a gestire le ulteriori difficolta' dovute alle conseguenze del nuovo sisma. - spiega il sindaco Di Centa - Tuttavia, pur in piena emergenza e con normativa in fase di definizione, abbiamo colto come Amministrazione l'opportunita' di rendere il Piano idoneo, sotto il profilo urbanistico, a normare gli interventi edilizi tenendo conto anche dello stato dei luoghi determinatosi a seguito dei nuovi eventi sismici. Con l'espressione del Nulla Osta da parte dell'USRC e l'approvazione del Piano in Consiglio Comunale potranno essere finalmente istruite quelle domande di contributo la cui procedura e' sicuramente riconducibile alla normativa del sisma 2009". Con il Piano di Montorio al Vomano si conclude per tutti i Comuni del Cratere la fase di programmazione delle risorse e di pianificazione della ricostruzione dei centri storici. Il fabbisogno finanziario complessivo per la ricostruzione dei centri storici dei Comuni del Cratere, quantificato attraverso i Piani di Ricostruzione, ammonta a 3,09 miliardi di euro per gli interventi di ricostruzione privata e a circa 333 milioni di euro per gli interventi di ricostruzione pubblica, per un valore complessivo di interventi previsti pari a 3,42 miliardi di euro. "Un percorso lungo ma necessario - dichiara Esposito - nel quale amministrazioni e funzionari USRC hanno dimostrato determinazione, attenzione e professionalita'. A loro va il mio sentito grazie". 

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Febbo chiede interventi per le indennità alle guardie mediche 

 "Intervenire e intraprendere percorsi diversi adottando altri atti al fine di continuare a tutelare la salute pubblica nei territori interni e montani dopo l'approvazione della DGR n. 398/2017; convocare un tavolo di concertazione con le rappresentanze sindacali al fine trovare una giusta e condivisa soluzione alla luce della sentenza della Corte dei Conti; verificare se la decisione adottata con la DGR n. 398/2017 sia ritenuta legittima dall'Avvocatura regionale o ci sia altro parere giuridico". Sono queste le principali osservazioni contenute in una risoluzione che vede primo firmatario e proponente il Consigliere regionale Mauro Febbo. "Mi sono fatto promotore di questa iniziativa - spiega Febbo - affinché venga fatta luce su un problema che può comportare gravi criticità se non si interviene immediatamente. Infatti, la mia richiesta è stata sottoscritta dalla maggioranza dei Consiglieri regionali (Sospiri, Di Dalmazio, Gatti, Iampieri, Bracco, D'ignazio, Olivieri, Ranieri, Pettinari, Marcozzi e Monaco) poiché è indispensabile dare una risposta a quei medici che lavorano in territori disagiati e che si vedono improvvisamente decurtare dal loro compenso l'indennità di rischio per una sentenza della Corte dei Conti. Un'interpellanza tesa a trovare una soluzione prima che gli effetti della DGR appena approvata si trasformino nell'ennesimo pasticcio creato da questo esecutivo regionale". Infatti, le conseguenze della DGR 398/2017 andrebbero a cancellare, in modo unilaterale e senza alcuna motivazione, un'importante parte normativa ed economica di quel contratto, ledendo i diritti acquisiti dei professionisti medici". "Ricordo - aggiunge ancora Febbo - come la Giunta regionale, con la DGR numero 398 del 18 luglio scorso, ha deciso che dal prossimo 1 agosto i medici non percepiranno i 4 euro in più per ogni ora di lavoro, una cifra che va ad aggiungersi ai 22 euro l'ora stabiliti dal contratto nazionale".

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Trivelle, Mazzocca: le sentenze della Corte Costituzionale riaprono la partita

"Le ultime sentenze della Corte Costituzionale riaprono la partita e la lotta contro 'trivella selvaggia' che il governo considerava chiusa: ora abbiamo l'opportunita' di far valere le nostre ragioni". Lo afferma Mario Mazzocca (Mdp), sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, con delega all'Ambiente, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio convocata per presentare l'attivita' della Regione per l'affermazione del proprio modello di Sviluppo Sostenibile, tra vari tentativi invasivi e primi vagiti di decarbonizzazione. "E' da tre anni, ovvero dall'insediamento della Giunta D'Alfonso - osserva Mazzocca - che l'Abruzzo ha intrapreso decisamente un percorso di sostenibilita' del proprio modello di sviluppo. Un impegno che ha portato a un movimento trasversale contro la petrolizzazione dell'Adriatico culminata, il 13 aprile 2013, nella grande manifestazione dei 40mila a Pescara". Ma ora, grazie alle sentenze della Corte, osserva Mazzocca, "si riapre una partita che l'esecutivo considerava chiusa, con un provvedimento che toglieva alle Regioni ogni possibilita' di intervento sulle politiche energetiche. Opportunita' - conclude - che e' stata resa possibile dalla vittoria del 'no' al referendum del 4 dicembre, che ha lasciato in vigore quanto stabilito negli articoli 117 e 118 della nostra Costituzione".

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Porto di Pescara, 552mila euro di fondi Feamp per i lavori alle banchine 

Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, ha auspicato anche una maggiore vicinanza fra gli abitanti del capoluogo adriatico e lo scalo portuale: "Questi lavori sulle banchine rappresentano un primo passo importante per la normalizzazione della struttura portuale. Parliamo del porto e di una struttura che vuole e deve essere un volano per pesca, commercio e turismo. L'obiettivo deve essere quello di recuperare un rapporto ancora piu' forte fra citta' e porto canale e commerciale. Su questo noi lavoreremo perche' lo Scalo Portuale rappresenta l'identita' della nostra citta'". "Stiamo parlando di un porto nuovo che verra' e che deve garantire condizioni di sicurezza, funzionalita' e opportunita' di crescita - ha concluso Enzo Del Vecchio, responsabile della segreteria del presidente della Regione Luciano D'Alfonso -. Oggi con questo progetto di riqualificano le banchine per garantire un miglior attracco dei pescherecci nell'ottica di un miglioramento dei servizi. E' solo un primo passo per arrivare ad avare una infrastruttura che possa essere funzionale alla marineria e agli operatori commerciali per una crescita del tessuto economico del territorio. Con 15 milioni di fondi del Masterplan si provvedera' ai lavori per la soffolta e il prolungamento delle banchine fino alla diga foranea per portare fuori le acque del fiume". 

Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, ha auspicato anche una maggiore vicinanza fra gli abitanti del capoluogo adriatico e lo scalo portuale: "Questi lavori sulle banchine rappresentano un primo passo importante per la normalizzazione della struttura portuale. Parliamo del porto e di una struttura che vuole e deve essere un volano per pesca, commercio e turismo. L'obiettivo deve essere quello di recuperare un rapporto ancora piu' forte fra citta' e porto canale e commerciale. Su questo noi lavoreremo perche' lo Scalo Portuale rappresenta l'identita' della nostra citta'". "Stiamo parlando di un porto nuovo che verra' e che deve garantire condizioni di sicurezza, funzionalita' e opportunita' di crescita - ha concluso Enzo Del Vecchio, responsabile della segreteria del presidente della Regione Luciano D'Alfonso -. Oggi con questo progetto di riqualificano le banchine per garantire un miglior attracco dei pescherecci nell'ottica di un miglioramento dei servizi. E' solo un primo passo per arrivare ad avare una infrastruttura che possa essere funzionale alla marineria e agli operatori commerciali per una crescita del tessuto economico del territorio. Con 15 milioni di fondi del Masterplan si provvedera' ai lavori per la soffolta e il prolungamento delle banchine fino alla diga foranea per portare fuori le acque del fiume"

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