Politica

Lolli: nuove procedure per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso

"Abbiamo individuato una procedura operativa particolarmente accurata che implementerà le strumentazioni, il sistema dei controlli in rete e l'intera catena di comando". Lo ha detto il vice Presidente Giovanni Lolli a margine della riunione della Commissione Tecnica per la messa in sicurezza del Bacino idrico del Gran Sasso che ormai costantemente riunisce intorno al tavolo della Regione Abruzzo tutti gli enti, le istituzioni ed i soggetti interessati.

Il protocollo d'intesa ampiamente discusso, perfezionato e condiviso nella riunione diventerà operativo ai primi di settembre. Riguarda la gestione delle fasi di comunicazione, autorizzazione e allerta da seguire preventivamente alla realizzazione di interventi che possano comportare rischio di pregiudicare la qualità delle acque del sistema idrico del Gran Sasso, captate per il consumo umano, nonchè per la gestione degli allarmi.

"Contemporaneamente - ha aggiunto Lolli - per quanto riguarda i lavori di verniciatura delle gallerie autostradali - originariamente previsti e programmati da Strada dei Parchi  per la metà del mese di giugno  si è convenuto che l'Arta, le Asl e la società autostrada con uno specifico Gruppo di Lavoro specializzato verifichino per le tinteggiature l'utilizzo di prodotti alternativi, una parte dei quali già suggeriti dall'ERSI e le cui schede tecniche dimostrano caratteristiche chimiche e biologiche di fatto prive di impatto.

Per il momento i lavori all'interno delle gallerie restano sospesi per tutto il periodo estivo e all'inizio di settembre - anche a seguito del coinvolgimento dell'Ispra e dell'Istituto Superiore di Sanità – verranno verificati gli esiti del Gruppo di Lavoro anche tenendo conto degli obblighi di legge che l'autostrada ha per quanto riguarda la sicurezza stradale.

La Commissione continuerà i suoi lavori - ha concluso il vice Presidente - in attesa di poter valutare le proposte di studio finalizzate - con interventi strutturali e definitivi di messa in sicurezza - alla totale separazione dell'autostrada e dei Laboratori dall'acquifero del Gran Sasso". 

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Siccità, Pepe incontra i consorzi di bonifica

La persistente assenza di piogge sta danneggiando pesantemente le colture abruzzesi. Ortaggi, legumi, olive e viti sono tra le piu' colpite dalla siccita'. Soffrono anche le produzioni di foraggio con conseguente aumento dei costi per la zootecnia. L'assessore alle politiche agricole, Dino Pepe, e il Presidente della Terza Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Lorenzo Berardinetti, hanno incontrato i Consorzi di Bonifica e le organizzazioni professionali per valutare lo stato delle risorse idriche su tutto il territorio regionale. "Nei giorni scorsi - ha spiegato l'assessore Pepe - ho scritto una lettera al Ministro Maurizio Martina per informarlo sullo stato di preallerta dovuto all'emergenza idrica e sulle conseguenze che la siccita' potrebbe avere sui comparti agricoli regionali". E' stata effettuata tempestivamente una ricognizione sullo stato attuale degli invasi e delle disponibilita' idriche, grazie alla collaborazione dei Consorzi. "Dal monitoraggio - hanno precisato Pepe e Berardinetti - risulta che l'Abruzzo, ad oggi, presenta criticita' solo in alcuni punti del territorio regionale. Nello specifico, non risultano problemi al Consorzio di Bonifica Nord, grazie al rinvaso della diga di Campotosto, fortemente voluto dalla Giunta regionale. La situazione del vastese e della diga di Chiauci, invece, e' costantemente monitorata unitamente alla prefettura di Chieti: il bacino del fiume Trigno infatti, non interessa solo il comparto agricolo ma ha risvolti che gravano sia sull'uso idropotabile sia sull'uso nel comparto industriale caratterizzato da importanti aziende con notevoli riflessi occupazionali".

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Fondi per l’edilizia scolastica

Sono in corso di finanziamento dal Miur, a seguito di istruttoria condotta dalla Regione Abruzzo e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, gli interventi, a valere sul DL Mezzogiorno, per l'adeguamento e il miglioramento sismico degli immobili scolastici che ospitano gli istituti secondari. I fondi fanno riferimento al quadriennio 2017-2020. "Siamo molto soddisfatti e riconoscenti nei confronti del Governo, in particolare del Ministro Fedeli che sta facendo un ottimo lavoro e del Ministro De Vincenti, e della Conferenza dei Presidenti di Regione - ha detto il presidente Luciano D'Alfonso -. Naturalmente, il lavoro di ricerca delle risorse economiche non si esaurisce qui, continueremo su questa strada al fine di mettere in sicurezza il nostro patrimonio scolastico. Con questi interventi abbiamo potuto corrispondere - aggiunge ancora D'Alfonso - alle segnalazioni di attenzione ricevute dal neo presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, e dalla Senatrice Stefania Pezzopane per il liceo classico Cotugno dell'Aquila, alle segnalazioni del presidente della Provincia di Teramo, Domenico Di Sabatino, per il liceo Delfico e alle segnalazioni ricevute dal dirigente scolastico, Giovanna Ferrante, e dal presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, per l'Ipsaar di Villa Santa Maria". Ecco l'elenco delle scuole.  Provincia di Chieti: 1) IPSSAR Marchitelli di Villa Santa Maria (2.633.000 euro); 2) Istituto superiore "Raffaele Mattioli" di San Salvo (1.200.000 euro). Provincia dell'Aquila: 1) Liceo Classico Cotugno dell'Aquila (6.742.000 euro); 2) Liceo scientifico Patini di Castel di Sangro (1.808.000 euro). Provincia di Teramo: Liceo classico "Melchiorre Delfico" di Teramo (2.115.000 euro). In attesa di prossima coperatura finanziaria, invece, ci sono i seguenti istituti scolastici, con istruttoria favorevole: a) Liceo classico "Gabriele D'Annunzio" di Pescara (50.000 euro); b) Istituto Tecnico commerciale e per geometri "Guglielmo Marconi" di Penne (100.000 euro); c) Liceo scientifico Spaventa di Città Sant'Angelo (100.000 euro); d) Liceo scientifico e tecnologico "Luca da Penne" (100.000 euro); e) liceo statale "G. Milli" di Teramo (2.000.000 euro); f) Istituto d'istruzione secondaria "Delfico-Montauti" (4.000.000 euro).

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Montorio al Vomano, via libera al piano di ricostruzione

L'Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (Usrc) ha firmato il Nulla Osta al Piano di Ricostruzione (PdR) legata al terremoto di L'Aquila dell'aprile 2009, del centro storico del Comune di Montorio al Vomano (Teramo), centro colpito anche dal recente sisma del centro italia. A sottoscrivere l'intesa nella sede di Fossa (L'Aquila) il titolare dell'USRC, Paolo Esposito, e il sindaco, Gianni Di Centa. L'ufficio speciale ha cosi' concluso la fase del via libera ai piani nei 56 comuni del cratere. L'Ufficio Speciale ha attestato la congruita' economica della previsione di spesa per interventi di riparazione e ricostruzione del centro storico di Montorio al Vomano, riferiti al danno causato dal sisma del 6 aprile 2009, che ammonta complessivamente a circa 52 milioni di euro, destinati per la quasi totalita' alla ricostruzione privata. Hanno partecipato alla riunione anche il coordinatore dei Comuni del Cratere Francesco di Paolo, il vicesindaco Andrea Guizzetti, il responsabile dell'area urbanistica Ennio Cingoli, i tecnici che hanno redatto il Piano di Ricostruzione rappresentati dall'architetto Leo Medori e dall'Ingegnee Pasquale Di Egidio, oltre ai funzionari dell'USRC che hanno curato l'istruttoria del Piano, Claudia Genitti e Fabrizio Frezzini.

La firma del nulla osta da parte dell'USRC segue la sigla dell'Accordo di Programma tra il Comune e la Provincia di Teramo, di ieri e conclude l'iter di acquisizione, da parte del Comune di Montorio al Vomano, dei pareri degli Enti competenti. "Subito dopo l'adozione del Piano avvenuta ad inizio del mese di agosto 2016, il Comune si e' trovato a gestire le ulteriori difficolta' dovute alle conseguenze del nuovo sisma. - spiega il sindaco Di Centa - Tuttavia, pur in piena emergenza e con normativa in fase di definizione, abbiamo colto come Amministrazione l'opportunita' di rendere il Piano idoneo, sotto il profilo urbanistico, a normare gli interventi edilizi tenendo conto anche dello stato dei luoghi determinatosi a seguito dei nuovi eventi sismici. Con l'espressione del Nulla Osta da parte dell'USRC e l'approvazione del Piano in Consiglio Comunale potranno essere finalmente istruite quelle domande di contributo la cui procedura e' sicuramente riconducibile alla normativa del sisma 2009". Con il Piano di Montorio al Vomano si conclude per tutti i Comuni del Cratere la fase di programmazione delle risorse e di pianificazione della ricostruzione dei centri storici. Il fabbisogno finanziario complessivo per la ricostruzione dei centri storici dei Comuni del Cratere, quantificato attraverso i Piani di Ricostruzione, ammonta a 3,09 miliardi di euro per gli interventi di ricostruzione privata e a circa 333 milioni di euro per gli interventi di ricostruzione pubblica, per un valore complessivo di interventi previsti pari a 3,42 miliardi di euro. "Un percorso lungo ma necessario - dichiara Esposito - nel quale amministrazioni e funzionari USRC hanno dimostrato determinazione, attenzione e professionalita'. A loro va il mio sentito grazie". 

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Febbo chiede interventi per le indennità alle guardie mediche 

 "Intervenire e intraprendere percorsi diversi adottando altri atti al fine di continuare a tutelare la salute pubblica nei territori interni e montani dopo l'approvazione della DGR n. 398/2017; convocare un tavolo di concertazione con le rappresentanze sindacali al fine trovare una giusta e condivisa soluzione alla luce della sentenza della Corte dei Conti; verificare se la decisione adottata con la DGR n. 398/2017 sia ritenuta legittima dall'Avvocatura regionale o ci sia altro parere giuridico". Sono queste le principali osservazioni contenute in una risoluzione che vede primo firmatario e proponente il Consigliere regionale Mauro Febbo. "Mi sono fatto promotore di questa iniziativa - spiega Febbo - affinché venga fatta luce su un problema che può comportare gravi criticità se non si interviene immediatamente. Infatti, la mia richiesta è stata sottoscritta dalla maggioranza dei Consiglieri regionali (Sospiri, Di Dalmazio, Gatti, Iampieri, Bracco, D'ignazio, Olivieri, Ranieri, Pettinari, Marcozzi e Monaco) poiché è indispensabile dare una risposta a quei medici che lavorano in territori disagiati e che si vedono improvvisamente decurtare dal loro compenso l'indennità di rischio per una sentenza della Corte dei Conti. Un'interpellanza tesa a trovare una soluzione prima che gli effetti della DGR appena approvata si trasformino nell'ennesimo pasticcio creato da questo esecutivo regionale". Infatti, le conseguenze della DGR 398/2017 andrebbero a cancellare, in modo unilaterale e senza alcuna motivazione, un'importante parte normativa ed economica di quel contratto, ledendo i diritti acquisiti dei professionisti medici". "Ricordo - aggiunge ancora Febbo - come la Giunta regionale, con la DGR numero 398 del 18 luglio scorso, ha deciso che dal prossimo 1 agosto i medici non percepiranno i 4 euro in più per ogni ora di lavoro, una cifra che va ad aggiungersi ai 22 euro l'ora stabiliti dal contratto nazionale".

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Trivelle, Mazzocca: le sentenze della Corte Costituzionale riaprono la partita

"Le ultime sentenze della Corte Costituzionale riaprono la partita e la lotta contro 'trivella selvaggia' che il governo considerava chiusa: ora abbiamo l'opportunita' di far valere le nostre ragioni". Lo afferma Mario Mazzocca (Mdp), sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, con delega all'Ambiente, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio convocata per presentare l'attivita' della Regione per l'affermazione del proprio modello di Sviluppo Sostenibile, tra vari tentativi invasivi e primi vagiti di decarbonizzazione. "E' da tre anni, ovvero dall'insediamento della Giunta D'Alfonso - osserva Mazzocca - che l'Abruzzo ha intrapreso decisamente un percorso di sostenibilita' del proprio modello di sviluppo. Un impegno che ha portato a un movimento trasversale contro la petrolizzazione dell'Adriatico culminata, il 13 aprile 2013, nella grande manifestazione dei 40mila a Pescara". Ma ora, grazie alle sentenze della Corte, osserva Mazzocca, "si riapre una partita che l'esecutivo considerava chiusa, con un provvedimento che toglieva alle Regioni ogni possibilita' di intervento sulle politiche energetiche. Opportunita' - conclude - che e' stata resa possibile dalla vittoria del 'no' al referendum del 4 dicembre, che ha lasciato in vigore quanto stabilito negli articoli 117 e 118 della nostra Costituzione".

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Porto di Pescara, 552mila euro di fondi Feamp per i lavori alle banchine 

Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, ha auspicato anche una maggiore vicinanza fra gli abitanti del capoluogo adriatico e lo scalo portuale: "Questi lavori sulle banchine rappresentano un primo passo importante per la normalizzazione della struttura portuale. Parliamo del porto e di una struttura che vuole e deve essere un volano per pesca, commercio e turismo. L'obiettivo deve essere quello di recuperare un rapporto ancora piu' forte fra citta' e porto canale e commerciale. Su questo noi lavoreremo perche' lo Scalo Portuale rappresenta l'identita' della nostra citta'". "Stiamo parlando di un porto nuovo che verra' e che deve garantire condizioni di sicurezza, funzionalita' e opportunita' di crescita - ha concluso Enzo Del Vecchio, responsabile della segreteria del presidente della Regione Luciano D'Alfonso -. Oggi con questo progetto di riqualificano le banchine per garantire un miglior attracco dei pescherecci nell'ottica di un miglioramento dei servizi. E' solo un primo passo per arrivare ad avare una infrastruttura che possa essere funzionale alla marineria e agli operatori commerciali per una crescita del tessuto economico del territorio. Con 15 milioni di fondi del Masterplan si provvedera' ai lavori per la soffolta e il prolungamento delle banchine fino alla diga foranea per portare fuori le acque del fiume". 

Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, ha auspicato anche una maggiore vicinanza fra gli abitanti del capoluogo adriatico e lo scalo portuale: "Questi lavori sulle banchine rappresentano un primo passo importante per la normalizzazione della struttura portuale. Parliamo del porto e di una struttura che vuole e deve essere un volano per pesca, commercio e turismo. L'obiettivo deve essere quello di recuperare un rapporto ancora piu' forte fra citta' e porto canale e commerciale. Su questo noi lavoreremo perche' lo Scalo Portuale rappresenta l'identita' della nostra citta'". "Stiamo parlando di un porto nuovo che verra' e che deve garantire condizioni di sicurezza, funzionalita' e opportunita' di crescita - ha concluso Enzo Del Vecchio, responsabile della segreteria del presidente della Regione Luciano D'Alfonso -. Oggi con questo progetto di riqualificano le banchine per garantire un miglior attracco dei pescherecci nell'ottica di un miglioramento dei servizi. E' solo un primo passo per arrivare ad avare una infrastruttura che possa essere funzionale alla marineria e agli operatori commerciali per una crescita del tessuto economico del territorio. Con 15 milioni di fondi del Masterplan si provvedera' ai lavori per la soffolta e il prolungamento delle banchine fino alla diga foranea per portare fuori le acque del fiume"

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La Asl di Teramo chiude il primo semestre 2017 con i conti in pareggio

La Asl di Teramo chiude il primo semestre 2017 con i conti in pareggio, con un risultato che in una nota definisce soddisfacente, alla luce delle minori entrate dal fondo sanitario nazionale e dal 'payback' sui farmaci e di piu' alti costi dovuti agli investimenti sul secondo acceleratore lineare per la radioterapia, le numerose assunzioni di personale a tempo indeterminato e l'aumento della spesa per i farmaci innovativi oncologici. Come sottolinea la stessa Asl in una nota, questo risultato la pone come l'unica in Abruzzo con bollino verde, che puo' fregiarsi di un attivo di bilancio del 2016 che ammonta a 1,1 milioni di euro, risorse che potranno essere investite in nuova tecnologia. Secondo i dati certificati aggiornati al 20 luglio dal ministero dell'Economia e delle Finanze, infine, l'azienda teramana risulta al secondo posto in Italia per i tempi medi di pagamento dei fornitori, e 11esima pubblica amministrazione sulle 500 monitorate per il minor tempo di ritardo con pagamenti inferiori al mese.

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Americo Di Benedetto rinuncia all’incarico nel collegio sindacale della Asl

"Ringrazio il presidente della Regione Abruzzo per la stima professionale manifestata nei miei confronti. La sua designazione nel prestigioso ruolo di controllo della Asl provinciale mi lusinga. Mi dispiace, ma con rammarico non posso accettare". Con questa nota su Facebook Americo Di Benedetto, consigliere comunale dell'Aquila, candidato sindaco sconfitto alle ultime amministrative, rinuncia all'incarico dopo che ieri il governatore, Luciano D'Alfonso, lo aveva nominato revisore dei conti. "Spero di non essere scortese - dice - Ho un ruolo politico, quello che la citta' dell'Aquila ha ritenuto giusto assegnarmi, accettare sarebbe inopportuno. Lo sarebbe ancor piu' se nelle future competizioni elettorali, politiche e regionali, come credo che accadra', saro' impegnato (indirettamente o in prima persona, vedremo...)". "Nel mio percorso di vita ho sempre tenuto distinta la mia passione per la politica (di qualsiasi tipo, anche ordinistica) dalla mia attivita' professionale. E' una questione di stile, non un semplice esercizio. L'etica politica e la deontologia professionale non si dichiarano, si praticano" prosegue. "Finita la mia esperienza di impegno pubblico avro' la mia professione, propria della sua specializzazione nel settore della pubblica amministrazione. Da quel momento concorrero' con i miei colleghi secondo i giusti principi di trasparenza e di rotazione. Per ora continuero' a occuparmi degli altri, non di me stesso". "L'esempio fa la differenza, sempre!", conclude il post di Di Benedetto. 

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Promulgato il regolamento per la banca della terra

Con decreto n. 2 del 12 luglio 2017, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha approvato il regolamento di attuazione della legge regionale 8 ottobre 2015, n. 26 recante "Istituzione della Banca della Terra d'Abruzzo". All'articolo 1 della legge regionale, si legge che presso il Dipartimento Politiche dello Sviluppo Rurale viene istituita la Banca della Terra che consta di un albo suddiviso in elenchi provinciali comprendenti terreni e fabbricati rurali distinti in beni di proprieta' pubblica e in beni di proprieta' privata. I terreni agricoli incolti o abbandonati e i fabbricati non utilizzati vengono censiti dai comuni che trasmettono i relativi dati alla Regione. Coloro che intendano coltivare i terreni censiti dalla Banca della Terra d'Abruzzo, purche' in possesso dei requisiti richiesti, potranno presentare domanda alla Regione.

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