Politica

Viabilità, stanziati dalla Regione 56 milioni per le Province

Fondi per  56 milioni di euro destinati alle esigenze della viabilità provinciale. Li ha stanziati, mercoledì scorso, la giunta regionale rimodulando con una delibera proposta dal presidente Luciano D'Alfonso le risorse del Masterplan a carico del fondo Fsc 2014 2020.

Ad illustrare i contenuti del provvedimento, questa mattina, a Pescara, in Provincia, nel corso di una conferenza stampa è stato il presidente D'Alfonso, affiancato dall’assessore al Bilancio, Silvio Paolucci, dal sottosegretario Mario Mazzocca, dai consiglieri regionali Alberto Balducci e Luciano Monticelli, e dai presidenti delle Province di Chieti, Mario Pupillo, e L'Aquila, Angelo Caruso.

"Si tratta di una delibera di solidarietà istituzionale una tantum - ha esordito D'Alfonso - poiché è lo Stato a dover finanziare le Province che si possono definire l'ambito territoriale ottimale attraverso cuilo Stato si fa territorio".

Il provvedimento in questione è stato adottato alla luce di diversi incontri e riunioni con la realtà economiche, sociali e territoriali dell'Abruzzo in cui è stata riconosciuta unanimemente la necessità di intervenire con urgenza, straordinarietà e immediatezza sulle strutture viarie  di competenza provinciale, in considerazione della temporanea incapacità delle province a garantire condizioni di percorribilità in sicurezza a causa della impossibilità, manifestata soprattutto gli ultimi anni, ad operare secondo piano di manutenzione organici e continuativi.

Nel dettaglio, 16 milioni di euro sono stati destinati al territorio della Provincia di Chieti, di cui 9 milioni nell'area del vastese, 4 milioni nell'area del Sangro e 3 milioni per l'area chietino ortonese, con la precisazione che le economie derivanti dagli interventi previsti per la provincia di Chieti saranno riversate ed impiegate nell'area del vastese; 15 milioni di euro sono stati destinati al territorio della Provincia di Teramo, di cui 7 milioni 500mila all'area della Valfino e 7 milioni 500mila all'area delle colline teramane; 14 milioni andranno al territorio della Provincia di Pescara, di cui 7 milioni all'area vestina, 3 milioni 500mila euro all'area delle colline casauriensi per intero e 3 milioni 500mila euro all'area montana pescarese; 11 milioni di euro sono stati messi a disposizione del territorio della Provincia dell'aquila, di cui 4 milioni per l'area Peligna sulmontina, 4 milioni per l'aria marsicana, 2 milioni per l'area aquilana ed un milione per l'area di Castel di Sangro.

La consistenza delle assegnazioni delle risorse fa seguito alla quantificazione dei danni riportati nel dossier della Protezione Civile nazionale, sulla base delle segnalazioni pervenute dai Geni civili provinciali. Le quattro Province abruzzesi, ognuna per quanto di competenza, avranno il compito di soggetto attuatore degli interventi che devono essere concertati sulla base delle effettive esigenze rilevate in termini di impraticabilità, dissesto, sicurezza e importanza dell'asse viario. 

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Mezzo milione per i centri antiviolenza in Abruzzo

Quasi 530 mila euro per centri antiviolenza e case rifugio in Abruzzo, lo comunica l'assessore Marinella Sclocco. È stato pubblicato l'avviso per 'consolidare e sviluppare la rete dei servizi di supporto alle donne vittime di violenza e ai loro figli', con 529mila 778 euro di contributi per soggetti che gestiscono Centri Antiviolenza e relativi sportelli territoriali e Case Rifugio (già finanziati dalla Regione Abruzzo in annualità precedenti e di soggetti che intendano proporre progetti per la istituzione di nuovi Centri Antiviolenza e nuove Case Rifugio in territori della Regione Abruzzo carenti dei Servizi offerti dalle strutture in argomento). Le domande, complete degli allegati indicati nell'Avviso, potranno essere presentate esclusivamente tramite apposita piattaforma dedicata all'indirizzo sopraindicato, entro le ore 14 di venerdì 27 ottobre - per i Centri e le Case già finanziati in annualità precedenti; ed entro le ore 14 di venerdì 10 novembre - per i Centri e le Case di nuova istituzione; Il Servizio Politiche per il Benessere Sociale sarà a disposizione per informazioni e chiarimenti sull'argomento il 17 ottobre 2017: alle ore 9.30 (per gli interessati ai Centri e Case esistenti); alle ore 10.30 (per gli interessati alla istituzione di nuovi Centri e nuove Case) presso il Dipartimento per la Salute e il Welfare , 6° Piano, sala piccola, Pescara, via Conte di Ruvo, 74. 

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Tar Avezzano, De Angelis: se perdo maggioranza mi dimetto

" Nel momento in cui dovessi perdere la maggioranza mi dimetterei immediatamente, ma l'ho sempre detto che mi riferivo, ovviamente, alla fine di tutto l'iter giuridico che si concludera' con la sentenza del Consiglio Di Stato". Lo ha detto il sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, a margine di una conferenza stampa tenutasi stamane, in relazione alla decisione del Tar Abruzzo di ridistribuire i seggi del consiglio comunale di Avezzano in favore del candidato sindaco Giovanni Di Pangrazio.

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Il Movimento Animalisti presenta la sua ‘Agenda per un paese migliore’ in Abruzzo

Non solo le “priorità” fissate dal Manifesto di fondazione – difesa dei diritti degli animali e dell’ambiente - ma tante proposte “generaliste” per il rilancio del Paese e un territorio più vivibile. Oggi, a Pescara, il coordinatore regionale del Movimento animalista, Francesco Properzi Curti, ha presentato l'”Agenda per un paese migliore”, cioè le linee programmatiche della nuova formazione politica per le elezioni nazionali, e i componenti del coordinamento regionale (Eugenio Carlomagno, segretario e tesoriere regionale, Giovanna Piccinino coordinatrice della provincia di Pescara, Paola Stollavagli, coordinatrice della provincia di Chieti, Luigi Provvisiero, coordinatore della provincia di Teramo e Michele Taddei, coordinatore della provincia dell’Aquila).

Buona parte delle azioni proposte nelle linee programmatiche, che saranno approfondite da appositi comitati tematici, sono dedicate alla tutela degli animali e corrispondono a progetti di legge già depositati dall’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente nazionale del Movimento, nel corso della legislatura. Tra queste iniziative animaliste, circa una trentina, spiccano la proposta di riconoscere in Costituzione gli animali come esseri senzienti, titolari di alcuni elementari diritti, e quella di apportare, di conseguenza, modifiche al codice penale e civile, con un aggravio di pena per chi maltratta o uccide gli animali. Nel capitolo ambiente si segnalano la lotta al dissesto idrogeologico e le bonifiche dei siti inquinati, da considerare come assoluta priorità nazionale, con un rinnovato impegno per la gestione delle acque e del territorio; un vero rilancio della aree protette; l’affermazione concreta del principio “chi inquina paga”; l’ipotesi di creare un “ministero della Sostenibilità” con una funzione di “filtro”, rispetto alle proposte degli altri ministeri, simile a quella che oggi ha il ministero dell’Economia.

Nella parte “generalista” gli argomenti sono comunque affrontati secondo la medesima ottica culturale, con una particolare attenzione ai soggetti più deboli, a valori come la vita e la pace. Sosterremo tutte le misure volte a debellare la povertà assoluta, che marginalizza fasce consistenti della popolazione. Nei tavoli tematici studieremo una forma di integrazione al minimo che a regime interesserà comunque tutti i cittadini al di sotto di una certa soglia di reddito annualmente predeterminata. Proponiamo misure per applicare le buone leggi che abbiamo sui portatori di handicap, per favorire il lavoro femminile, per punire più severamente la violenza contro le donne, contro i minori, contro i disabili, per ridurre ragionevolmente i costi della politica.

Il Movimento animalista vuol avere radici solide sul territorio. “Ecco perché – spiega il coordinatore regionale – cogliamo l’occasione per presentare tutti i componenti del coordinamento regionale e ricordare agli amici degli animali e agli elettori in generale che siamo a loro disposizione per raccogliere segnalazioni, sollecitazioni e suggerimenti”.

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Calamita’ naturali, Di Pangrazio all’incontro UE

Il Presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio, ha partecipato a Bruxelles all'incontro sulle "Calamita' Naturali", in cui l'Italia e' uno dei partner leader a livello europeo. L'incontro si e' svolto a Casa Abruzzo ed e' stato organizzato in due panel informativi in cui il Presidente Di Pangrazio ha portato la sua esperienza partendo dal lavoro che sta svolgendo all'interno della CALRE dove guida l'apposito Gruppo di lavoro sulle "Calamita' naturali".

Il team di esperti di cui si avvale il gruppo di lavoro e' costituito da specialisti delle Universita' di L'Aquila, Chieti, del Gssi (Gran Sasso Science Institute), della Protezione Civile regionale, dell'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). "E' un gruppo molto preparato in cui alla sensibilita' politica-istituzionale si affiancano le competenze tecnico-informative degli enti scientifici preposti allo studio ed al rilevamento dei dati. " Il contributo di idee del gruppo di lavoro abruzzese sulla nuova normativa comunitaria in tema di calamita' naturali verra' presentato nella Conferenza di Bonn sui "Cambiamenti climatici" nel prossimo mese di novembre, in un evento organizzato dalla Conferenza delle Nazioni Unite. "In questa occasione l'Abruzzo partecipera' con tutto il suo bagaglio di esperienza e in qualita' di coordinatore del Gruppo di Lavoro per la Calre affiancheremo la delegazione della Regione Abruzzo guidata dal Sottosegretario Mario Mazzocca, per rilanciare gli impegni sul clima presi a livello nazionale ed europeo. L'Europa ha finalmente compreso l'importanza di investire nella prevenzione di questi fenomeni naturali che provocano ingenti danni economici ed alle vite umane. L'Abruzzo - conclude Di Pangrazio - puo' candidarsi a guidare questo processo a livello nazionale ed europeo, forte della sua grande esperienza maturata nella gestione delle emergenze degli ultimi anni". 

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Sondaggio AGI-YouTrend: sorpasso Pd a M5S

Nuovo sorpasso del Pd su M5S, e al contempo sembra essersi fermata la salita del centrodestra. Continua il calo - ormai da tre mesi - di MDP, e Sinistra Italiana e' al suo minimo da inizio 2017 (appena sopra il 2%). E' il quadro che scaturisce dalla Supermedia, e sebbene le turbolenze politiche delle ultime settimane non sembrano aver avuto effetti sconvolgenti sulle intenzioni di voto - Supermedia prende in considerazione i Sondaggi pubblicati negli ultimi 15 giorni - quello di oggi e' comunque un insieme di dati da tenere d'occhio perche' si torna a poter fare un confronto con il dato di un mese prima, cosa che dopo la pausa agostana non era stata possibile. E dunque in questo mese c'e' stato un nuovo (ennesimo) cambio al vertice: il Partito Democratico (27,8%) guadagna lo 0,7 per cento e sorpassa il Movimento 5 Stelle, che invece arretra leggermente (si tratta di appena due decimali) a quota 27,2%. A ulteriore conferma, come rilevato gia' la scorsa settimana, che la scelta di Di Maio come candidato premier che doveva servire a lanciare ufficialmente la corsa elettorale del Movimento finora sembra non aver dato frutti. Quanto al centrodestra, rimane piuttosto tonico, ma rispetto a un mese fa non si registrano progressi. Anzi, se la Lega Nord rimane esattamente sullo stesso valore (14,8%), Forza Italia arretra impercettibilmente e Fratelli d'Italia perde due decimali. Non si tratta di scostamenti indicativi, ma trattandosi di un confronto fatto con il mese scorso probabilmente e' un indizio che la risalita del centrodestra che ha caratterizzato le tendenze dalla scorsa primavera ad oggi si e' (magari anche solo per il momento) arrestata. 

Per quanto riguarda le forze minori a sinistra, la tendenza di lungo periodo pare abbastanza inequivocabile: dopo aver toccato punte del 4% (soglia oltre la quale non si puo' parlare certo di "partitino", per citare proprio la recente uscite polemica di Pisapia), il trend mostra un calo costante che ad oggi si e' fermato poco sopra la soglia - a questo punto, "di sopravvivenza" - del 3%. Una soglia particolarmente delicata perche' costituisce quella di accesso sia alla Camera che al Senato, e sia nella legge attuale che nella riforma su cui la Camera si e' appena espressa. Per completezza va anche detto che non e' la prima volta che MDP sale intorno al 4% per poi scendere piu' in basso, in zona 3%. Era gia' successo prima delle Amministrative, poi pero' il partito e' risalito nuovamente. E ora questo nuovo trend discendente potrebbe essere invertito cavalcando proprio le proteste relative all'approvazione del Rosatellum a colpi di fiducia. Non va tanto bene neanche ai "compagni di viaggio" di MDP, e cioe' Sinistra Italiana. Questa settimana la Supermedia la situa al 2,1% - un valore estremamente basso. Si tratta del record negativo di SI in questo 2017, per quello che puo' contare. Valgono in questo caso le stesse considerazione fatte per MDP, a maggior ragione considerando la comune opposizione alla nuova proposta di legge elettorale.

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Avezzano, il Tar dà ragione all’ex sindaco

 Il tribunale amministrativo d'Abruzzo ha accolto il ricorso avanzato da Giovanni Di Pangrazio in relazione alle scorse elezioni comunali di Avezzano(L'Aquila) rideterminando il numero di seggi nell' attuale consiglio comunale. Il Tar, con sentenza, ha attribuito 9 seggi alle sette liste del sindaco eletto Gabriele De Angelis e 13 seggi di consigliere comunale alle dieci liste collegate al candidato Di Pangrazio. Allo stato degli atti - come si e' potuto apprendere - dovrebbero prendere posto in consiglio Antonio Di Fabio, Roberto Verdecchia, Gianfranco Gallese, Sonia Di Stefano, Luccitti Giannino e Luigia Francesconi esclusi all'esito delle votazioni comunali, mettendo cosi' in minoranza l'attuale sindaco

 "La democrazia e' stata ripristinata". Lo ha detto Giovanni Di Pangrazio, il sindaco uscente di Avezzano sconfitto nelle ultime elezioni comunali dello scorso giugno, commentando la sentenza del Tar Abruzzo che ha rideterminato il numero di seggi nel consiglio comunale del centro Marsicano e che attribuisce la maggioranza a Di Pangrazio. "In questo modo - ha sottolineato l'ex sindaco di Avezzano - la citta' ha avuto giustizia". Il Tar, con sentenza, ha attribuito 9 seggi alle sette liste del sindaco eletto Gabriele De Angelis e 13 seggi di consigliere comunale alle dieci liste collegate a Di Pangrazio.

"Per noi nulla e' cambiato e pertanto il sindaco continuera' a governare con rinnovata determinazione, senza perdere un solo minuto in sterili polemiche, nell'interesse esclusivo della citta'". Lo rende noto Roberto Alfatti Appetiti, portavoce del sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis, in seguito alla decisione del Tar Abruzzo di ridistribuire i seggi del consiglio comunale di Avezzano a favore del candidato sindaco Giovanni Di Pangrazio. "Gli avezzanesi hanno scelto Gabriele De Angelis quale sindaco di una citta' - afferma il portavoce in una nota - che non puo' permettersi di restare senza guida in un momento cosi' delicato; l'imperativo era e rimane realizzare il programma di mandato che gli elettori hanno premiato a larga maggioranza". Escluse dunque le dimissioni del primo cittadino si annuncia il ricorso in secondo grado di giudizio. "Il sindaco - si legge nella nota - lo fara' senza distrazioni, fino alla sentenza del Consiglio di Stato la cui giurisprudenza e' chiarissima: non ci sarebbe elezione diretta del sindaco se il principio di governabilita' non venisse garantito; auspichiamo - conclude la nota - che l' irresponsabilita' di chi, piuttosto che accettare il risultato, ha cercato impercorribili rivincite senza considerare le conseguenze di una fase commissariale che provocherebbe danni incalcolabili, venga sconfessata dal Consiglio di Stato. In tal caso, ognuno si assumera' le proprie responsabilita'".

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Nuova Pescara, la Cna elenca i benefici fiscali

Per il presidente provinciale della Cna, Cristian Odoardi, con la Nuova Pescara ci sono tutte le condizioni "perché la nuova realtà divenga un autentico esempio di buon governo fiscale per le imprese italiane". Ad affermare la convenienza dell'operazione è una ricerca condotta dal responsabile dell'Area fiscale nazionale della Cna, Claudio Carpentieri, presentata questa mattina a Pescara: una elaborazione sulla pressione fiscale che c'è e su quella che verrà, una volta che il processo di unificazione delle tre realtà, Pescara, Montesilvano e Spoltore sia cosa fatta. E che alla fine del suo percorso istituzionali – un inedito a livello nazionale – sorga la terza area urbana dell'intero Adriatico, dopo Bari e Venezia.

Assumendo come angolo di osservazione il punto di vista delle imprese, va detto che il cosiddetto, famigerato "total tax rate", ovvero l'ammontare globale della pressione fiscale che grava sulle imprese (un ampio e complesso paniere che comprende tutta la tassazione nazionale, regionale e locale) si attesta mediamente a quota 61,5% nei tre centri. Con un vantaggio molto netto per le imprese insediate a Montesilvano (attualmente a quota 63,8%), un po' più contenuto per quelle della città capoluogo, Pescara (ora al 62,1%). Solo per le aziende localizzate a Spoltore ci sarebbe un tantino di penalità in più, visto che attualmente la percentuale si attesta al 58,6%: ovvio, comunque, che a trarre benefici dall'unificazione sarebbe la stragrande maggioranza delle imprese.

D'altra parte, il cahier de doléance delle imprese dei tre centri è presto redatto: per far fronte al pagamento dei vari oneri rappresentati dalle temute sigle che rispondono ai nomi di Tasi, Imu, Tari, Irap, Ivs, Irpef, addizionali regionali e comunali, ovvero l'indigesta miscela fatta di smaltimento rifiuti, imposte sul reddito, oneri sociali, addizionali di ogni ordine e grado, servizi e quant'altro, le aziende di Pescara, Montesilvano e Spoltore (lo studio della Cna assume come modello medio un'azienda con ricavi per 431mila euro; costo del personale con quattro operai e un impiegato a quota 165mila; costo del venduto a 160mila; altri costi ed ammortamenti a 56mila; reddito d'impresa a 50mila) devono attendere ogni anno il solleone, ovvero il mese di agosto, per decretare il passaggio delle consegne tra l'azionista occulto di riferimento, lo Stato e gli enti locali, alle esigenze della propria famiglia. Insomma, come ha stabilito l'annuale classifica redatta proprio da Carpentieri, a Spoltore (36esima piazza su 135 comuni censiti nella graduatoria nazionale) occorre attendere l'1 agosto per festeggiare la liberazione dalle tasse e cominciare a lavorare per sé; a Pescara (posizione numero 88) il 14 del mese; a Montesilvano (105esimo posto) addirittura il giorno 20.

All'ulteriore abbattimento medio delle aliquote, dovrebbe poi contribuire l'unificazione delle diverse strutture che gestiscono i servizi: un conto infatti è pagare lo smaltimento dei rifiuti a tre diverse società, un conto a una sola. E lo stesso principio varrà anche per gli altri servizi di diversa natura. Proprio su questo punto, nel corso della presentazione agli organi di informazione dello studio – erano presenti, con il direttore della Cna di Pescara, Carmine Salce, il presidente dell'Associazione Nuova Pescara, Marco Camplone; il presidente della Camera di Commercio, Daniele Becci; il sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito; l'assessore al Bilancio del Comune di Montesilvano, Deborah Comardi – ha insistito nel suo intervento il presidente della Cna pescarese, Odoardi: "Con l'unificazione, lo Stato metterebbe annualmente a disposizione una somma aggiuntiva vicina agli otto milioni di euro; ebbene, con la sola metà di queste risorse, si potrebbe abbattere la pressione fiscale sulle imprese di cinque punti almeno. Insomma, un Comune così diverrebbe un caso virtuoso a livello nazionale, con una capacità di attrarre imprese enorme: ed allora è davvero il caso di mettere da parte dubbi e perplessità per lavorare tutti assieme al progetto".

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Mobilitazione in Abruzzo per la manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil

E' mobilitazione in Abruzzo per la manifestazione di sabato promossa a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil in vista della manovra. I sindacati regionali promuoveranno presidi davanti alle Prefetture delle quattro province. Oltre ai temi nazionali, per le tre organizzazioni la protesta sara' occasione per ribadire le criticita' dell'Abruzzo: crisi industriali, mancata attuazione di strumenti come il Patto per lo sviluppo, occupazione, sanita' e politiche sociali. Il punto della situazione e le priorita' abruzzesi sono illustrate dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Sandro Del Fattore, Leo Malandra e Michele Lombardo. Le quattro manifestazioni prenderanno il via alle ore 10 a L'Aquila, Chieti e Teramo e alle 11 a Pescara. "In Abruzzo - dicono i segretari - sono aperte molteplici crisi industriali, che con gli ammortizzatori sociali sempre piu' ridotti rischiano di portare a tanti licenziamenti anche dove vi sono strumenti per contrastare la crisi, come le aree di crisi. E' inoltre necessario dare seguito a strumenti di programmazione che anche i sindacati hanno contribuito a costruire. Tra questi, il Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo: pur essendoci rivolti al presidente di Regione, non abbiamo avuto risposte". I segretari di Cgil, Cisl e Uil si soffermano anche sulla questione occupazione: "Gli ultimi dati - osservano - sono preoccupanti, ci sono ancora 25mila occupati in meno rispetto al 2008 e l'occupazione che si crea e' fatta di contratti a termine e forme di part time involontario. C'e' poi la partita della sanita' e delle politiche sociali, su cui e' ancora aperto il confronto con la Giunta regionale. Ci sono due grandi temi: la situazione dei precari e del personale, che sta diventando esplosiva, e il problema dei servizi sociosanitari sul territorio, davvero carenti in questa regione". A livello nazionale, i sindacati chiedono che nella legge di bilancio siano inseriti una serie di provvedimenti in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo. 

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Fondi per le produzioni cinematografiche sull’Abruzzo

Valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale dell'Abruzzo, anche a fini turistici, favorire lo sviluppo dell'occupazione e promuovere le risorse del territorio. Sono questi alcuni degli obiettivi che hanno animato il progetto della Regione Abruzzo di sostenere il settore cinema attraverso la concessione di contributi da destinare alle opere audiovisive o cinematografiche legate al territorio abruzzese con certezza di distribuzione. Ne ha dato notizia, questa mattina, a Pescara in Regione, nel corso di una conferenza stampa, il consigliere regionale delegato alla Cultura, Luciano Monticelli  che ha parlato di "un progetto che fornira' nuova linfa alle produzioni cinematografiche che fanno riferimento all'Abruzzo sotto il profilo storico e culturale". Bersaglio del contributo saranno le attivita' svolte sul territorio regionale nei settori della produzione di film e audiovisivi. Il prodotto cinematografico dovra' avere un legame storico e artistico culturale con l'Abruzzo e dovra' prevedere uno sviluppo sul territorio regionale di almeno i due terzi dei giorni di lavorazione del film. Lo scopo, e' quello di promuovere la realizzazione di progetti cinematografici di spessore, puntando sulla qualita' dell'offerta culturale con la finalita' di investire risorse economiche per valorizzare tanto i territori regionali nei quali saranno effettuate le riprese quanto l'immagine dell'Abruzzo, da veicolare attraverso i contenuti artistici storici e culturali presenti nelle opere cinematografiche in questione. Per il bando e' stata stanziata una somma pari a 200 mila euro e si prevede la concessione fino al 50% delle spese ritenute ammissibili per ognuno dei progetti finanziabili fino a un importo massimo di 30mila euro.

"Si tratta di un'idea ferma da alcuni anni, - ha proseguito Monticelli - che siamo riusciti a portare avanti e che ora potra' concretizzarsi grazie a una dotazione finanziaria che, seppur non ragguardevole, sosterra' piccole produzioni di spot, video clip, docu-film e corti". "Jean Jacques Annaud, il regista del celeberrimo film "Il nome della rosa", parlando dell'Abruzzo, dove furono ambientate numerose scene del film del 1986, - ha ricordato Giancarlo Zappacosta, direttore del Dipartimento regionale Cultura, Turismo e Paesaggio - disse che il nostro territorio aveva tutto per diventare una location ideale per produzioni cinematografiche su horror e fantasy. Ecco perche' - ha aggiunto - questo bando, considerando le enormi potenzialita' dell'Abruzzo, rappresenta un atto prodromico alla possibilita' di attingere ad ulteriori e piu' ingenti risorse attraverso l'utilizzo di fondi strutturali per la promozione del territorio come hanno gia' fatto altre Regioni".

Monticelli e Zappacosta hanno, inoltre, confermato che, contestualmente, in Commissione consiliare Cultura, e' in lettura la stesura finale della legge istitutiva di una nuova Film Commission Abruzzo che, anche facendo tesoro degli errori commessi dalle altre Film Commission regionali e dopo una gestazione di circa due anni e mezzo, potrebbe vedere la luce tra non molto tempo. Zappacosta ha, per di piu', reso noto che il Ministero dei Beni culturali sta lavorando ad una revisione delle linee guida sulle attivita' svolte dalle Film Commission e che e' prevedibile un intervento finanziario particolarmente corposo per sostenere la cinematografia attraverso tali strumenti.

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