Politica

Ricostruzione, nasce gruppo di lavoro tecnico

Ricostruzione post sisma e "White List" delle imprese, regolamentazione di costi e procedure per gli "spuntellamenti" degli edifici da ristrutturare, adeguamento dei costi delle attivita' di ricostruzione agli indici ISTAT al centro del 'Tavolo della ricostruzione" riunito oggi a Palazzo Silone, a L'Aquila. "Su tali questioni, un gruppo di lavoro tecnico lavorera' nei prossimi giorni per individuare soluzioni equilibrate, condivise ed efficaci per evitare incomprensioni e contenziosi e scongiurare il rischio che ritardi e costi si scarichino sui cittadini, soprattutto in quelle realta' come le frazioni dove la ricostruzione deve ancora maggiormente svilupparsi". Cosi' il vicepresidente dell'esecutivo abruzzese Giovanni Lolli al termine della riunione. "Tutti hanno condiviso l'esigenza di intensificare i rapporti tra Uffici Speciali e categorie in modo che i provvedimenti amministrativi siano frutto di una preventiva consultazione e di una diffusa partecipazione - si legge in una nota diffuda dall'Ufficio Stampa della Regione -. Inoltre, alla Struttura Tecnica di Missione si chiedera' di specificare i termini di vigenza dei Presidenti di Consorzi che altrimenti, in base a una Ordinanza del 2011 del Commissario Chiodi, dopo 6 anni decadranno definitivamente lasciando le attivita' senza una guida coerente e operativa". "Con questo spirito si e' affrontato poi il tema piu' rilevante che dovra' essere portato ai primi di settembre all'attenzione del Governo nella figura del sottosegretario De Micheli: una definizione organica, complessiva e coerente del personale necessario alle attivita' funzionali della Ricostruzione: e, conseguentemente, l'individuazione di una adeguata dotazione finanziaria che eviti annualmente lo stillicidio della copertura di fondi" aggiunge Lolli. Presenti all'incontro, il Sindaco dell'Aquila Biondi, la senatrice Pezzopane, il coordinatore dei Sindaci del cratere, i titolari di USRA e USRC, l'Ance, gli Ordini professionali, le categorie produttive, i sindacati.

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In calo il numero degli sfratti

Calano gli sfratti, primo segnale che la fase più acuta della crisi economica è ormai archiviata. Ma la difficoltà a pagare gli affitti resta evidente, stando alle denunce dei proprietari: la metà, il 49%, lamenta mensilità non riscosse. E' quanto emerge da un'indagine dell'Adnkronos, con il contributo delle associazioni territoriali che rappresentano gli inquilini e i proprietari. Un dato che mostra comunque una leggera flessione rispetto al 52% registrato a gennaio scorso. La situazione peggiora rispetto alla media nazionale in alcune aree del Sud, con Napoli e Palermo che arrivano a una quota di proprietari in credito vicina al 60%. Va meglio a Roma, 37%, e a Milano, dove la percentuale di proprietari che denuncia morosità si attesata al 22%. A scendere è la percentuale di controversie che arriva allo sfratto. Come, del resto, dimostrano i dati diffusi da Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nelle locazioni, che ha incrociato i dati del Ministero dell'Interno sugli sfratti del 2016 con quelli del 2014. In media, in Italia nel 2016 si è registrato uno sfratto ogni 419 famiglie residenti. Soltanto due anni prima, nel 2014, se ne verificava uno ogni 334 famiglie. L'anno scorso è stata Modena la provincia con la più alta incidenza di sfratti (1 ogni 172 famiglie residenti), seguita da Barletta-Andria-Trani (1 su 181 famiglie) e Pescara (1 su 219), mentre Oristano è stata quella dove nell'ultimo biennio la situazione è peggiorata di più: da uno sfratto ogni 1.825 famiglie a 1 ogni 498. 

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Dalla cabina di coordinamento 20 milioni per 17 comuni d’Abruzzo 

Approvato della Cabina di coordinamento per la ricostruzione riunita a Roma il primo Piano stralcio delle opere pubbliche. Per l'Abruzzo la novita' e' che - rispetto al Piano da 15 milioni 379mila euro varato il 12 luglio dal Comitato istituzionale creato ai sensi dell'art. 1 comma 6 del D.L. 189/2016 - sono state inserite altre tre opere a Civitella del Tronto e Tossicia, nel Teramano, e Capitignano, per 4 milioni 540mila euro. Complessivamente la cifra a disposizione dell'Abruzzo sale a 19 milioni 919mila euro. Lo rende noto la Regione in un comunicato. In particolare il Piano approvato, assegna fondi per le opere pubbliche e prevede 19 interventi in 17 Comuni: Colledara, Pizzoli, Campotosto (2 interventi), Cortino, Torricella Sicura, Valle Castellana, Civitella del Tronto, Tossicia, Capitignano, Montorio al Vomano, Isola del Gran Sasso, Rocca Santa Maria, Castelli (2 interventi), Cellino Attanasio, Bisenti, Torano Nuovo e Penne. Gli edifici oggetto di riqualificazione sono tutti di proprieta' dei Comuni, tranne il caso di Penne nel quale titolare del bene immobile (l'Itcg "Marconi") e' la Provincia di Pescara. Il Piano verra' ora sottoposto alla bollinatura della Corte dei Conti e, una volta approvato dai giudici contabili, sara' pubblicato e diverra' cosi' esecutivo. Si prevede che i Comuni possano ottenere la disponibilita' dei fondi entro la prima meta' di settembre, riferisce ancora la Regione Abruzzo. 

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Pescara, approvata la delibera sugli equilibri di bilancio

Approvata nel pomeriggio in Consiglio comunale a Pescara, con 17 voti favorevoli e 5 contrari sui 22 consiglieri presenti, la delibera n. 125 di equilibrio di bilancio. "Questa approvazione era fondamentale per proseguire il lavoro di risanamento dei conti cittadini da noi avviato e soprattutto per non paralizzare il lavoro di alcuni uffici strategici dell'Ente - dice l'assessore alle Finanze Giuliano Diodati - Dalla delibera abbiamo dovuto necessariamente stralciare l'allegato relativo all'assestamento di Bilancio, che sarebbe stato paralizzato dal numero di emendamenti che gravano sull'atto. Una mole tale da portare la discussione della delibera a tempi che non avrebbero consentito lo svolgimento delle attivita', creando di fatto una paralisi di settori importanti e strategici quali il sociale e la cultura. Per evitare una paralisi inutile e che Pescara non puo' piu' permettersi e ricorrendo a una soluzione che ci e' stata dettata dalle normative vigenti, abbiamo inteso ritirare l'allegato alla delibera contenente l'assestamento di Bilancio. Una scelta fatta in modo responsabile, proprio per non perdere altro tempo prezioso. La prossima settimana ci prepariamo ad approvare una variazione urgente per andare incontro alle necessita' dei vari servizi e uffici che altrimenti sarebbero stati bloccati dall'attivita' ostruzionistica, al fine di dare nuovo impulso alle attivita' istituzionali dell'Ente da qui a fine anno. Si tratta di una scelta certamente politica, dettata dalla volonta' di andare avanti e che dal primo giorno anima la nostra azione, che e' quella di amministrare la citta' e farla crescere senza ipoteche di nessun genere sulla comunita'". 

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Consiglio Comunale, Montesilvano al fianco di Coldiretti per tutelare la qualità dell’agroalimentare

Aurelio Cilli, primo dei non eletti del gruppo consiliare Forza Italia, è entrato ufficialmente in Consiglio Comunale. La surroga è avvenuta questa mattina nel corso del Consiglio Comunale, a seguito della nomina di Manola Musa ad assessore. All’atto di ingresso in Consiglio Cilli ha comunicato il passaggio al gruppo consiliare #Montesilvano2019.

La seduta ha poi nominato la consigliera Valentina Di Felice, componente della Commissione Comunale per l’aggiornamento dei Giudici Popolari, che si riunisce ogni 2 anni ed è composta dal sindaco o da un suo rappresentante, con funzione di presidente, e da due consiglieri comunali, per la formazione di due distinti elenchi di cittadini residenti nel territorio del Comune in possesso dei requisiti per l'esercizio delle funzioni di giudice popolare nelle Corti di Assise e nelle Corti di Assise d'Appello.

I consiglieri all’unanimità hanno inoltre deciso di aderire alla campagna promossa da Coldiretti  a tutela delle imprese agricole e dei cittadini.

L’Unione Europea ha siglato insieme al Canada il trattato CETA (comprehensive economic and trade agreement), un accordo commerciale che prevede l'azzeramento di oltre il 90% delle barriere tariffarie e la semplificazione delle regole per la produzione e di protezione della qualità e dell’ambiente. Secondo Coldiretti “gli accordi di libero scambio devono essere posti al servizio di obiettivi che tengano conto di compatibilità cruciali quali l’occupazione, i diritti umani, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile”.

Per tutelare l’origine del prodotto e contrastare “le volgarizzazioni legate ai nomi dei prodotti tipici dell’italian sounding” -  esempio il Parmesan”, il Comune di Montesilvano con l’approvazione dell’ordine del giorno risponde alla richiesta di Coldiretti di “sollecitare il Parlamento e il Governo per impedire l’entrata in vigore nel nostro Paese del trattato CETA, arrestando il processo di ratifica dell’Accordo in Italia e adottando ogni iniziativa necessaria a d ostacolare l’applicazione del Trattato”.

«Il punto di forza del nostro Paese è il Made in Italy  - spiega il consigliere Adriano Tocco che ha illustrato la delibera -. Affiancare Coldiretti in questa campagna significa tutelare e garantire la cura, l’impegno e gli elevatissimi standard qualitativi che caratterizzano le produzioni del territorio».  

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Strade provinciali, in Abruzzo 452 km tornano all’Anas

"Dopo 24 mesi di lavoro stiamo portando a casa un risultato determinante riguardante l'infrastrutturazione di area della Regione Abruzzo, che tanta sofferenza ha portato dopo la riforma Bassanini, che tolse le strade statali all'Anas assegnandole alle Province". Cosi' il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, in conferenza stampa a Pescara con gli assessori regionali Silvio Paolucci e Mario Mazzocca, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, e l'assessore provinciale di Chieti Chiara Zappalorto, presentando lo schema di decreto del Governo che consentira' di riportare sotto la competenza dello Stato 452 chilometri di strade provinciali abruzzesi. D'Alfonso ha sottolineato poi: "Considerando che occorrono 60mila euro l'anno per la manutenzione di ogni chilometro di strada, la Regione risparmiera' oltre 28 milioni", che era costretta a sborsare per i finanziamenti sussidiari. "Quando queste strade furono assegnate alle Province fui l'unico presidente di Provincia a esprimere perplessita' nei confronti di cio' che consideravo il frutto dell'alcolismo ideologico del federalismo stradale - ha aggiunto il presidente della Regione, gia' presidente della Provincia di Pescara - Con questo provvedimento, strade importanti per la connessione con la rete autostradale e il raggiungimento di siti turistici torneranno in capo all'Anas, che dispone di oltre 200 mezzi per la manutenzione". Il provvedimento riguarda 186,8 chilometri di strade provinciali nell'Aquilano, 169,9 chilometri di strade nel Chietino e 96 chilometri di strade nel Pescarese. "Sono intenzionato a lavorare per far rientrare nel provvedimento anche altri 100 chilometri - ha aggiunto D'Alfonso - Tra queste sono prioritarie la Silvi-Atri e la Fossacesia-Lanciano. Inoltre proveremo a inserire anche la strada per Rigopiano". Di Marco ha parlato di "risultato straordinario, poiche' per le Province e' come ottenere finanziamenti per la viabilita' dal Governo nazionale", mentre Mazzocca ha messo in luce che si tratta "di una misura in grado di contribuire ad attuare un riequilibrio a favore delle aree interne". 

Sono 22 i tratti di strade provinciali abruzzesi interessate dal decreto che le riportera' sotto la competenza dello Stato: 1,9 chilometri dall'innesto con la Statale 5 Quater al casello autostradale dell'A24 a Tagliacozzo (L'Aquila); 7 km dall'innesto con la Statale 151 a Cappelle sul Tavo (Pescara) all'innesto la Statale 16 a Montesilvano Marina; 17 km dalla stazione dell'Aquila allo svincolo di Assergi (L'Aquila) con l'A24; 3,8 km dall'innesto con la Statale 17 presso Bazzano (L'Aquila) all'innesto con la ex Statale 17 Bis presso Santa Veronica (L'Aquila); 5,5 km dall'innesto con la Statale 80 presso Ponte Cermone (L'Aquila) all'innesto con la Statale 17 presso il bivio per Scoppito (L'Aquila); 75,8 km dalla Statale 5 presso Cerchio (L'Aquila) alla Statale 17 a Ponte Zittola (L'Aquila); 50,3 km dall'innesto con la Statale 17 presso Roccaraso (L'Aquila) all'innesto con la Statale 81 presso Casoli (Chieti); 33,3 km dall'innesto con la Statale 652 presso Selva d'Altino (Chieti) all'innesto con la Statale 16 presso San Vito Chietino (Chieti); 19 km dall'innesto con la Statale 81 presso Penne (Pescara) all'innesto con la Statale 16 Bis a Cappelle sul Tavo (Pescara); 31 km dall'innesto con la Statale 16 presso Francavilla (Chieti) all'innesto con la Statale 539 presso Torre di Colle (Chieti); 60,8 chilometri dall'innesto con la Statale 5 presso Scafa (Pescara) all'innesto con la Statale 17 presso Sulmona (L'Aquila); 25,9 chilometri, a Manoppello (Pescara), dall'innesto con la Statale 5 all'innesto con la Statale 263; 14,3 chilometri dal confine con il Lazio all'innesto con la Statale 5 presso Cappelle dei Marsi (L'Aquila); 20,4 chilometri, a Lucoli (L'Aquila), dall'innesto con la Statale 17 presso Ponte di Peschio all'innesto con la Statale 696 presso La Crocetta; 18,8 chilometri dall'innesto con la Statale 539 al rifugio Pomilio, passando per l'innesto con la Provinciale 60 e con l'innesto per la Provinciale 64; 15,4 chilometri dalla Statale 16 presso Francavilla al Mare (Chieti) allo svincolo di Bucchianico (Chieti) con la Statale 81; 4 chilometri dallo svincolo con la Statale 649 a Chieti all'innesto con la Statale 81 a Chieti; 5,9 chilometri dallo svincolo con l'autostrada A14 presso il casello di Pescara Centro all'innesto con la Statale 649 a Chieti; 4,9 chilometri dallo svincolo con l'autostrada A25 presso Villareia (Chieti) allo svincolo con la Statale 656 a Chieti; 3,6 chilometri della strada Provinciale della Molinella; 4,8 chilometri, tra Manoppello e Lettomanoppello (Pescara), dall'innesto con la Provinciale 60 all'innesto con la Statale 539; 16,6 chilometri, a Passolanciano (Chieti), dall'innesto della Statale 5 all'innesto con la Statale 614; 12,2 chilometri della strada Provinciale 106 delle Capannelle. 

 

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Primo incontro in Regione Abruzzo sulla legge urbanistica

Con la convocazione dei rappresentanti degli Ordini professionali interessati, ha preso formalmente il via - questa mattina a Pescara - il percorso di condivisione della proposta della nuova legge urbanistica regionale, il cui iter è stato avviato dall'assessore all'urbanistica Donato Di Matteo ad aprile dello scorso anno. A novembre, la giunta, aveva approvato le linee guida per la redazione della nuova norma, che andrà a sostituire quella attualmente in vigore, che risale al 1983 e che solo in parte è stata modificata nel 1995.

"Abbiamo iniziato questo ciclo di incontri - ha precisato Di Matteo, che stamattina è intervenuto all'incontro insieme al dirigente del Servizio Governo del territorio, Bruno Celupica - ascoltando i tecnici, che dovranno dare una prima valutazione della proposta di articolato redatta dal professor Paolo Urbani, docente di diritto urbanistico alla Luiss di Roma. Successivamente convocheremo le associazioni di categoria, i sindacati, e tutti i portatori d'interesse, affinché si possa arrivare a un testo condiviso, in cui ognuno ha dato un proprio contributo per il bene della nostra regione".

La proposta di nuova legge urbanistica si poggia sulla filosofia del "meno piano, più contratto", in modo da superare le rigidità degli attuali strumenti di pianificazione urbanistica e renderli più rispondenti alle esigenze delle comunità locali e del mercato. L'obiettivo è quello di superare le 'secche' regolamentari, privilegiando lo strumento degli accordi in tutta la regione, dalle aree urbane a quelle rurali, passando per la montagna e gli antichi borghi.

La nuova legge urbanistica regionale dovrà, inoltre, recepire una serie di istituti che sono state introdotti negli anni nella normativa statale: dalla perequazione alla compensazione, dall'housing sociale agli accordi pubblico-privato per una determinazione condivisa degli assetti.

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Penne, a Madonna del Carmine una residenza protetta per gli anziani

L'area sanitaria posta nel comune di Penne, in località Madonna del Carmine, diventerà residenza protetta per gli anziani (Rpa). Il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, con gli assessori alla Sanita, Silvio Paolucci, e al Sociale, Mariella Sclocco, ha anticipato l'approvazione di una delibera con la quale sarà sia formalizzata la procedura di acquisizione dell'edificio e sia individuate le risorse finanziarie per l'adeguamento e la messa a norma dei locali.

"Siamo pronti a dare risposte alla domanda di servizi alla persona proveniente dal territorio dell'area vestina", ha commentato D’Alfonso, mentre per Marinella Sclocco il progetto di recupero della struttura ampia oltre 17 mila metri, fornita di sala teatrale, cinematografica e ampio parco, "parte da lontano, dalla mia idea di valorizzare una bella edificazione, inaugurata tre volte ma mai entrata in funzione, per accogliere nel modo migliore i nostri anziani. Ora finalmente si arriva a concretizzare un’idea che guarda alle persone più bisognose e svantaggiate".

All'incontro che si è svolto nella sede della Presidenza a Pescara hanno partecipato, tra gli altri, il manager della Asl di Pescara, Armando Mancini, e il presidente dell'Azienda pubblica dei servizi alla persona (Asp), Dario Recubini.

I posti letto dovrebbero essere 60. L'assessore Paolucci ha acclarato la disponibilità di risorse nel Piano sanitario per riadattare l’edificio e rendere dunque percorribile il progetto: "investimento coerente – ha specificato - perché è coerente investire nell’offerta di servizi destinati alla popolazione anziana"; ma allo stesso modo, l'Assessore ha invitato le Asl a bilanciare, a loro volta, le offerte sanitarie ospedaliere, riorganizzandole, laddove sul territorio aumenti la disponibilità di prestazioni mediche, evitando doppioni e il conseguente innalzamento del tetto di spesa. 

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Lolli: nuove procedure per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso

"Abbiamo individuato una procedura operativa particolarmente accurata che implementerà le strumentazioni, il sistema dei controlli in rete e l'intera catena di comando". Lo ha detto il vice Presidente Giovanni Lolli a margine della riunione della Commissione Tecnica per la messa in sicurezza del Bacino idrico del Gran Sasso che ormai costantemente riunisce intorno al tavolo della Regione Abruzzo tutti gli enti, le istituzioni ed i soggetti interessati.

Il protocollo d'intesa ampiamente discusso, perfezionato e condiviso nella riunione diventerà operativo ai primi di settembre. Riguarda la gestione delle fasi di comunicazione, autorizzazione e allerta da seguire preventivamente alla realizzazione di interventi che possano comportare rischio di pregiudicare la qualità delle acque del sistema idrico del Gran Sasso, captate per il consumo umano, nonchè per la gestione degli allarmi.

"Contemporaneamente - ha aggiunto Lolli - per quanto riguarda i lavori di verniciatura delle gallerie autostradali - originariamente previsti e programmati da Strada dei Parchi  per la metà del mese di giugno  si è convenuto che l'Arta, le Asl e la società autostrada con uno specifico Gruppo di Lavoro specializzato verifichino per le tinteggiature l'utilizzo di prodotti alternativi, una parte dei quali già suggeriti dall'ERSI e le cui schede tecniche dimostrano caratteristiche chimiche e biologiche di fatto prive di impatto.

Per il momento i lavori all'interno delle gallerie restano sospesi per tutto il periodo estivo e all'inizio di settembre - anche a seguito del coinvolgimento dell'Ispra e dell'Istituto Superiore di Sanità – verranno verificati gli esiti del Gruppo di Lavoro anche tenendo conto degli obblighi di legge che l'autostrada ha per quanto riguarda la sicurezza stradale.

La Commissione continuerà i suoi lavori - ha concluso il vice Presidente - in attesa di poter valutare le proposte di studio finalizzate - con interventi strutturali e definitivi di messa in sicurezza - alla totale separazione dell'autostrada e dei Laboratori dall'acquifero del Gran Sasso". 

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Siccità, Pepe incontra i consorzi di bonifica

La persistente assenza di piogge sta danneggiando pesantemente le colture abruzzesi. Ortaggi, legumi, olive e viti sono tra le piu' colpite dalla siccita'. Soffrono anche le produzioni di foraggio con conseguente aumento dei costi per la zootecnia. L'assessore alle politiche agricole, Dino Pepe, e il Presidente della Terza Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Lorenzo Berardinetti, hanno incontrato i Consorzi di Bonifica e le organizzazioni professionali per valutare lo stato delle risorse idriche su tutto il territorio regionale. "Nei giorni scorsi - ha spiegato l'assessore Pepe - ho scritto una lettera al Ministro Maurizio Martina per informarlo sullo stato di preallerta dovuto all'emergenza idrica e sulle conseguenze che la siccita' potrebbe avere sui comparti agricoli regionali". E' stata effettuata tempestivamente una ricognizione sullo stato attuale degli invasi e delle disponibilita' idriche, grazie alla collaborazione dei Consorzi. "Dal monitoraggio - hanno precisato Pepe e Berardinetti - risulta che l'Abruzzo, ad oggi, presenta criticita' solo in alcuni punti del territorio regionale. Nello specifico, non risultano problemi al Consorzio di Bonifica Nord, grazie al rinvaso della diga di Campotosto, fortemente voluto dalla Giunta regionale. La situazione del vastese e della diga di Chiauci, invece, e' costantemente monitorata unitamente alla prefettura di Chieti: il bacino del fiume Trigno infatti, non interessa solo il comparto agricolo ma ha risvolti che gravano sia sull'uso idropotabile sia sull'uso nel comparto industriale caratterizzato da importanti aziende con notevoli riflessi occupazionali".

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