Primo Piano

Le domande italiane di brevetti presentate all’Epo sono cresciute dello 0,9%

Le domande italiane di brevetti presentate all'Epo, l'Ufficio europeo dei brevetti, sono cresciute nel 2018 dello 0,9% rispetto all'anno precedente. Lo scorso anno società e inventori italiani hanno inoltrato 4.399 richieste di brevetti, in crescita per il quarto anno consecutivo dopo il calo registrato tra il 2011 e il 2014. E con una quota del 2,5% delle richieste, secondo il rapporto annuale dell'Ufficio brevetti, l'Italia si posiziona in decima posizione nella classifica dei Paesi richiedenti la protezione delle proprie invenzioni all'Epo. Il settore dei trasporti, che comprendono le richieste di brevetto dell'automotive, è diventato il primo in Italia con 394 richieste e una crescita del 21% sul 2017, l'incremento maggiore registrato nel settore fra i nove Paesi più grandi. Le società italiane, con il 4% di tutte le richieste relative ai trasporti, si posizionano al terzo posto dopo Germania e Francia. Complessivamente lo European Patent Office ha ricevuto 174.317 richieste di brevetti provenienti da tutta Europa nel 2018, con un aumento del 4,6% rispetto al 2017. Al tasso più basso degli ultimi cinque anni, le richieste provenienti dalla Cina sono aumentate solo dell'8,8%. Gli Stati Uniti sono rimasti il primo Paese per provenienza (25% delle richieste totali) seguiti da Germania, Giappone, Francia e Cina. 

Oltre alla crescita nel settore dei trasporti, si è registrato un forte incremento anche in ingegneria chimica (+37%), macchinari elettrici, di apparato ed energia, dove molti brevetti sono stati richiesti nelle tecnologie delle energie pulite (+21%) e delle machine tessili e cartarie (+15%). Nonostante un calo del 2,7% nei macchinari speciali, l'Italia continua a mantenere, a livello globale, una quota del 4% di tutte le richieste ricevute da Epo nel 2018. La Lombardia rappresenta la tredicesima regione europea per richieste a Epo, con un calo dell'1,5%rispetto allo scorso anno. La Lombardia guida la classifica delle regioni italiane con una quota del 32% di tutte le richieste, seguita da Emilia Romagna con il 17,1% (+7%) e Veneto con il 13,5% (+2%). Queste tre regioni contano per più del 60% di tutte le richieste italiane a Epo. Gli incrementi maggiori sono stati registrati in Abruzzo (+146%) e Puglia (+42%). Nella classifica per città, Milano svetta con il 20% di tutte le richieste, seguita da Torino (7,1%), Bologna (6,7%), e Roma (4,6%). La maggior parte dei Paesi europei ha aumentato il numero di richieste a Epo rispetto al 2017, ad eccezione della Francia (-2,8%) e della Finlandia (-3,8%). Oltre all'Italia, le richieste di brevetti sono aumentate nei Paesi Bassi (+1,4%), in Austria (+3.8%), Germania (+4,7%), Spagna (+6,3%), Svezia (+7,1%), Regno Unito (+7,8%), Svizzera (7,8%), Belgio (+9,7%), Danimarca (+14,4%). 

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Marsilio: 4 pilastri per la mia azione di Governo

"Quattro i pilastri del nostro governo: modernizzazione delle infrastruttura, difesa del territorio, valorizzazione dei prodotti e garanzia del benessere dei nostri cittadini. Per farlo lavoreremo alle misure di sburocratizzazione e snellimento della macchina regionale. Al centro per noi ci sono soddisfacimento dei cittadini e delle imprese. Gli imprenditori devono tornare a guardare all'Abruzzo con nuova attenzione anche attraverso una fiscalita' di vantaggio. Un terzo dei nostri giovani sono all'estero. I dati Svimez parlano di 200mila partenze in otto anni. L'ho detto ai membri della Giunta lo dico oggi ai consiglieri regionali: dobbiamo essere sindacalisti non del singolo territorio, ma dell'Abruzzo intero. L'obiettivo e' la crescita felice che passa per due fondamentali: rafforzamento del capitale umano nei settori di punta e il riequilibrio territoriale: le aree interne sono state escluse dallo sviluppo. L'Abruzzo e' tornato ad essere gli Abruzzi". Lo ha detto il governatore dell'Abruzzo Marco Marsilio, che ha tracciato le linee guida del suo mandato davanti al nuovo Consiglio regionale insediato questa mattina. 

"Al ministro Toninelli chiedo di mantenere le promesse visto che è venuto qui in Abruzzo a promettere l'alta velocità Roma-Pescara. Attendo con impazienza un incontro con lui e con i tecnici del ministero e delle Ferrovie per capire fino in fondo se le sue erano promesse per raccattare voti in campagna elettorale o un impegno serio da parte del ministero". Così il neo governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, a margine del primo Consiglio regionale post voto in riferimento a quanto dichiarato dal Ministro dei 5 Stelle, Danilo Toninelli, in campagna elettorale. "Ovviamente mi auspico che si tratti della seconda soluzione, e che si possano un giorno inaugurare lavori e opere che cambierebbero la vita dei nostri cittadini abruzzesi", ha concluso il governatore. 

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Marsilio: Chiedo a tutti grande attenzione, umilta’ e ascolto sul territorio

"Chiedo alla giunta di lavorare con umilta', in sinergia e collaborazione". Lo ha dichiarato ieri in tarda serata il presidente della giunta regionale dell'Abbruzzo Marco Marsilio a seguito della conferenza stampa, tenutasi all'Aquila a Palazzo Silone, con i componenti dell'esecutivo regionale in materia di Ricostruzione, Protezione civile, Programmazione nazionale e comunitaria, Politiche europee, delegazione di Roma, Avvocatura regionale, Stampa, Affari della giunta, Legislativo, Indirizzo e controllo Agir, Trasporti pubblici locali, Mobilita', Lavori pubblici, Difesa del suolo, Infrastrutture. "Non e' importante la tessera di partito - ha proseguito Marsilio - ne' la vicinanza ad un territorio ma spogliamoci dell'appartenenza cittadina o provinciale per garantire sempre equilibrio territoriale". "Un milione e trecentocinquantamila abruzzesi - ha aggiunto il presidente - si attendono da noi risposte certe ed un cambio di passo necessario alla base del consistente successo elettorale ottenuto. Dobbiamo sentire addosso tutto il peso della responsabilita', in quanto rappresentanti di un'intera collettivita' regionale e 'sindacalisti' di tutto l'Abruzzo. Chiedo a tutti grande attenzione, umilta' e ascolto sul territorio, nei confronti di sindaci, associazioni, amministratori, presidenti delle province e di tutto il reticolo di rappresentanze di cui e' composta la nostra regione. Tutte le province abruzzesi - ha concluso Marsilio - devono essere ben rappresentate in questa squadra di governo"

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Renzi a Pescara: Marsilio ha molte opere da inaugurare finanziate dal Masterplan ai miei tempi

 "Torno a Pescara anche per andare a vedere le tante cose che sono state fatte": cosi' Matteo Renzi arrivando davanti al Municipio del capoluogo adriatico insieme al senatore Pd Luciano D'Alfonso, collega di partito nonche' ex presidente della Regione Abruzzo. "Penso che il neogovernatore Marsilio, al quale con spirito istituzionale facciamo gli auguri buon lavoro, avra' molte opere pubbliche da inaugurare, tutte finanziate dal Masterplan dell'Abruzzo, quelle fatte con D'Alfonso ai miei tempi a Palazzo Chigi. Quando erano in campagna elettorale - ha aggiunto Renzi - parlavano contro di noi e contro il Masterplan, adesso useranno le forbici per tagliare i nastri di delle opere pubbliche che noi abbiamo finanziato. Bene cosi', bene per l'Abruzzo, bene per chi crede nelle istituzioni"

 "Salvini cambia idea costantemente sulla base dell'algoritmo, in base a quello che gli dice il social network di turno. E' alla continua ricerca di follower, io dico che e' una Chiara Ferragni che non ce l'ha fatta". Cosi' Matteo Renzi al pubblico accorso nella sala consiliare del Municipio a Pescara per la presentazione del suo libro "Un'altra strada". "Salvini era comunista e' diventato leghista, era contro l'Europa ora e' per l'Europa - ha detto l'ex premier Pd -, tirava le uova contro i Carabinieri ora si mette le magliette della Polizia".

Il 'navigator' e' la santificazione dell'assistenzialismo", ha detto Matteo Renzi a Pescara parlando del reddito di cittadinanza durante la presentazione del suo libro "Un'altra strada" nella sala consiliare del Comune. "Questa storia dei navigator e' fantastica! E' il mezzo attraverso il quale ti do un reddito a condizione che tu abbia una sorta di guinzaglio istituzionale. Questo nasce perche' c'e' un testo di Casaleggio - ha proseguito Renzi - che dice che nel 2054 dedicheremo al lavoro l'1% del nostro tempo.... una media che gia' in alcuni ministeri stanno sperimentando", ha aggiunto. 

 

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Studio Cgia, le famiglie spendono meno e scelgono i centri commerciali

Rispetto all'anno pre-crisi, segnala l'Ufficio studi della Cgia, le famiglie italiane spendono meno. Se nel 2007 le uscite mensili medie erano pari a 2.649 euro, 10 anni dopo, sebbene dal 2013 sia in corso una lenta ripresa, la soglia si e' attestata a 2.564 euro (-3 per cento, pari in valore assoluto a -85 euro). Se al Nord (- 47 euro) e al Centro (-75 euro) le contrazioni registrate sono al di sotto della media nazionale, preoccupa, invece, la situazione del Sud. Negli ultimi 10 anni, infatti, la spesa delle famiglie meridionali e' crollata di 170 euro (-7,7 per cento): era pari a 2.212 euro nel 2007 ed e' scesa a 2.042 euro un decennio dopo. Il calo dei consumi, purtroppo, secondo la Cgia, ha provocato degli effetti molto negativi anche sui fatturati delle piccole attivita' commerciali e artigianali.

 "I negozi di prossimita' e le botteghe artigiane - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - vivono quasi esclusivamente dei consumi delle famiglie e sebbene negli ultimi anni i consumi siano tornati lentamente a salire, i benefici di questa ripresa hanno interessato quasi esclusivamente la grande distribuzione organizzata. Dal 2007 al 2018, ad esempio, il valore delle vendite al dettaglio nell'artigianato e i nei piccoli negozi di vicinato e' crollato del 14,5 per cento; nella grande distribuzione, invece, e' aumentato del 6,5 per cento. Nonostante la diffusione sempre piu' massiccia dell' e-commerce, questo trend e' proseguito anche nel 2018: mentre nei supermercati, nei discount e nei grandi magazzini le vendite sono aumentate dello 0,9 per cento, nei piccoli negozi la diminuzione e' stata dell' 1,3 per cento".

Se nell'ultimo decennio (2007-2018) i consumi delle famiglie per funzione principale hanno visto i beni crollare del 10,4 per cento, le spese per i servizi, invece, sono aumentate del 6,9 per cento. Tra i beni, quelli piu' penalizzati dalle scelte d'acquisto sono stati i non durevoli che sono scesi del 12,8 per cento. I beni durevoli hanno registrato una diminuzione del 5,5 per cento, mentre i beni semidurevoli sono scesi del 5,1 per cento. Analizzando le singole voci, le piu' penalizzate sono state i trasporti (-15 per cento), le bevande alcoliche (-13,4 per cento) e l'arredamento (-10,5 per cento). Segno positivo, in particolare, per alberghi/ristoranti (+8,2 per cento) e le comunicazioni (+17,9 per cento). Nel 2018, invece, sia la vendita di beni sia quella di servizi e' aumentata, rispetto al 2017, dello 0,7 per cento. Le uniche voci precedute da segno negativo sono state gli alimentari (-0,1 per cento), la sanita' (-0,6 per cento) e le bevande alcoliche (-1,4 per cento). La Cgia, infine, segnala che per l'anno in corso c'e' il pericolo che la disponibilita' economica delle famiglie subisca una ulteriore contrazione a seguito del possibile aumento delle tasse locali. Avendo rimosso con la manovra di Bilancio 2019 il blocco delle aliquote dei tributi locali introdotto nel 2015 dall'allora Governo Renzi, e' molto probabile che molti Sindaci torneranno ad innalzarle

Secondo alcune stime, degli 8.000 Comuni presenti in Italia ben l'81 per cento ha i margini per aumentare l'Imu sulle seconde case e addirittura l'85 per cento per innalzare l'addizionale Irpef. Non e' da escludere, inoltre, che avendo aumentato la deducibilita' dell'Imu sui capannoni, alcuni primi cittadini potrebbero essere tentati ad innalzare l'aliquota di propria competenza, almeno fino alla soglia che non consente agli imprenditori di pagare di piu' di quanto realmente fatto nel 2018. Inoltre, segnala che tra il 2010 e il 2017 le manovre di finanza pubblica a carico delle Autonomie locali hanno comportato una contrazione delle risorse disponibili pari a 22 miliardi di euro. I piu' colpiti sono stati i Comuni. Se nelle casse dei Sindaci la "sforbiciata" ha raggiunto l'anno scorso gli 8,3 miliardi di euro, alle Regioni a Statuto ordinario le minori entrate si sono stabilizzate sui 7,2 miliardi. Le Province, invece, hanno subito una diminuzione delle risorse pari a 3,5 miliardi, mentre le Regioni a Statuto speciale formalmente non hanno sopportato alcuna contrazione, anche se lo Stato centrale ha imposto loro di accantonare ben 2,9 miliardi di euro. "E' pertanto evidente che molti Sindaci, a fronte dei tagli ai trasferimenti avvenuti in questi anni, se avranno la possibilita' non si lasceranno certamente sfuggire l'occasione di mettere mano alle entrate, agendo sulla leva fiscale", sottolinea la Cgia

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Istat: a gennaio produzione industriale +1,7% mese, -0,8% anno

A gennaio 2019 si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell'1,7% rispetto a dicembre. Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio 2019 l'indice è diminuito in termini tendenziali dello 0,8% (i giorni lavorativi sono stati 22, come a gennaio 2018). Lo ha reso noto l'Istat. Nella media del trimestre novembre-gennaio, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dell'1,8% rispetto ai tre mesi precedenti. L'indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali diffusi a tutti i comparti; aumenta in misura marcata l'energia (+6,4%) e, con una dinamica meno accentuata, crescono anche i beni di consumo (+2,4%), i beni intermedi (+1,0%) e i beni strumentali (+0,3%). Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a gennaio 2019 un accentuato aumento tendenziale per l'energia (+11,7%); diminuiscono invece i beni intermedi (-3,3%), i beni di consumo (-2,7%) e, in misura più contenuta i beni strumentali (-1,7%). I settori di attività economica che registrano le variazioni tendenziali positive più rilevanti sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+14,8%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,4%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+2,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-10,5%), nella metallurgia e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (-8,8%) e nell'attività estrattive (-4,6%). "A gennaio 2019 - è il commento dell'Istat - torna a crescere la produzione industriale, che registra la prima variazione congiunturale positiva dopo quattro mesi di cali continui. Nonostante questa dinamica espansiva, la variazione su base trimestrale (nov18-gen19 su ago18-ott18) rimane ampiamente negativa, mentre su base annua si attenua la caduta registrata negli ultimi mesi. Il miglioramento, sia tendenziale sia congiunturale, è avvenuto anche grazie al rilevante contributo positivo del settore energetico. Limitandosi al settore manifatturiero, infatti, il segnale congiunturale positivo si ridimensiona (da +1,7% a +1,2%) e si registra su base annua una flessione molto più ampia (da -0,8% a -2,6%)".

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Marsilio: La mia stella polare è preservare l’unità nazionale

"La mia stella polare è preservare l'unità nazionale e la solidarietà tra le aree più forti e quelle pù svantaggiate del Paese, in una cornice definita già dalla legge sul federalismo fiscale che io ho votato in Parlamento e che difendo nei suoi principi ispiratori". A dirlo è il presidente della regione AbruzzoMarco Marsilio, a margine del convegno organizzato dalla Fondazione Banco di Napoli "La precaria unità. Autonomie differenziate e coesione nazionale" a cui hanno partecipato presidenti e vicepresidenti del Sud Continentale. La legge per il Governatore prevede "responsabilizzazione delle province, autonomia in un quadro federalista più accentuato rispetto al vecchio stato centralista, ma in un quadro rispettando il principio di solidarietà e unità nazionale che dev'essere alla base di tutto". "Ascolterò oggi le posizioni del presidente De Luca, diciamo che sul tema dell'autonomia delle Regioni studio senza pregiudizio le proposte in campo che peraltro si stanno delineando e conoscendo solo negli ultimi giorni qual è il contenuto reale degli accordi proposti dalle Regioni", conclude.

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Dal Viminale fondi contro la dispersione scolastica in Abruzzo

In Abruzzo sono stati selezionati 8 comuni che potranno beneficiare del contributo dei 50 milioni messi a disposizione per le scuole di 292 aree del territorio nazionale per la lotta alla povertà educativa minorile e alla dispersione scolastica, attraverso un decreto interministeriale tra i ministero dell'Inerno, Istruzione e Giustizia. Gli otto comuni abruzzesi sono: Fara Filiorum Petri, Fossacesia e San Salvo in provincia di Chieti; Magliano de' Marsi, San Demetrio ne' Vestini, Castel di Sangro e Avezzano in provincia di L'Aquila e Pescara.

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Regione, Marsilio: Chiedo alla giunta di lavorare con umiltà, in sinergia e collaborazione.

"Chiedo alla giunta di lavorare con umiltà, in sinergia e collaborazione. Non è importante la tessera di partito né la vicinanza ad un territorio ma spogliamoci dell'appartenenza cittadina o provinciale per garantire sempre equilibrio territoriale".
Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha presentato ufficialmente ai giornalisti, a Palazzo Silone, nella sala stampa 'Isolina Scarsella' i componenti dell'Esecutivo regionale, riservandosi le competenze in materia di Ricostruzione, Protezione civile, Programmazione nazionale e comunitaria, Politiche europee, delegazione di Roma, Avvocatura regionale, Stampa, Affari della Giunta, Legislativo, Indirizzo e controllo AGIR, Trasporti pubblici locali, Mobilità, Lavori pubblici, Difesa del suolo, Infrastrutture. A seguire Marsilio ha presieduto un incontro tra i nominati assessori per esaminare gli aspetti tecnici e burocratici più urgenti che porteranno nei prossimi giorni la giunta regionale ad essere pienamente operativa.

Gli assessori come da decreto, firmato nella giornata di ieri, sono: Emanuele Imprudente, vicepresidente e assessore con delega all'Agricoltura, Caccia e Pesca, Parchi e Riserve naturali, Sistema idrico, Ambiente; Piero Fioretti, assessore esterno con delega a Lavoro, Formazione professionale, Istruzione Ricerca e Università, Welfare, Enti locali e Polizia locale; Nicola Campitelli, assessore con delega a Urbanistica e territorio, Demanio marittimo, Paesaggi, Energia, Rifiuti; Nicoletta Verì, assessore con delega a Salute, Famiglia e Pari opportunità; Guido Quintino Liris, assessore con delega a Bilancio, Aree interne e del Cratere, Programmazione Restart, Sport e impiantistica sportiva, Ragioneria, Patrimonio, Erp, Informatica, Sistemi territoriali della conoscenza, Personale, Partecipate; Mauro Febbo, assessore con delega a Attività produttive (Industria, Commercio, Artigianato), Turismo, Beni culturali e Spettacolo. Il Presidente ha nominato Umberto D'Annuntiis, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con le seguenti funzioni: Trasporti pubblici locali, Mobilità, Lavori pubblici, Infrastrutture, Difesa del Suolo.

"Un milione e 350mila abruzzesi - ha aggiunto il Presidente Marsilio - si attendono da noi risposte certe ed un cambio di passo necessario alla base del consistente successo elettorale ottenuto. Dobbiamo sentire addosso tutto il peso della responsabilità, in quanto rappresentanti di un'intera collettività regionale e 'sindacalisti' di tutto l'Abruzzo. Chiedo a tutti grande attenzione, umiltà e ascolto sul territorio, nei confronti di sindaci, associazioni, amministratori, presidenti delle Province e di tutto il reticolo di rappresentanze di cui è composta la nostra regione. Tutte le province abruzzesi devono essere ben rappresentate in questa squadra di governo". 

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Zelli (Azione Politica): giunta, imboscata contro di noi. Marsilio? Non cambierà l’Abruzzo in meglio

“Ieri sera si è riunito il coordinamento regionale di Azione Politica e, a seguire il gruppo dei candidati alle scorse elezioni. In quel contesto ho rassegnato le mie dimissioni da coordinatore regionale del movimento. Le redini di Azione Politica saranno tenute, in questa fase, da Angelo D’Ottavio”. A parlare è Gianluca Zelli, ideatore e fondatore del movimento civico Azione Politica, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamani a Pescara. Zelli era affiancato dai coordinatori provinciali Pierluigi Panunzi, Berardino Fiorilli, Luca Maccione, e Rudy Di Stefano, e da Angelo D’Ottavio. 
“In qualità di leader di questo movimento - spiega Zelli - ho definito la linea politica, dal percorso avviato con il raggruppamento di Civiche per l’Abruzzo, di cui non abbiamo condiviso l’impostazione personalistica. Da qui, la decisione di contribuire al mantenimento di un centrodestra unito. Ho incontrato Marco Marsilio e Pierluigi Biondi a Stiffe per discutere di programmi e rappresentanza: dell’istituzione di un nuovo assessorato regionale multidisciplinare allo Sviluppo economico, di riforma della sanità e manutenzione e potenziamento delle infrastrutture stradali. In quell’occasione abbiamo chiesto una rappresentanza esterna nella Giunta che potesse bilanciare l’elezione di un singolo consigliere, così da equilibrare costa-aree interne. Questo accordo è stato ribadito in campagna elettorale e dallo stesso presidente Marsilio martedì 12 febbraio nella sede della mia azienda”, sottolinea ancora Zelli.
“Da quel giorno non ho più sentito o visto Marsilio. A garantire l’accordo programmatico, su specifica richiesta di Marsilio, Pierluigi Biondi e Angelo D’Ottavio. Ho rivisto Marco il giorno del passaggio di testimone con Giovanni Lolli, quando ci siamo confermati quello che ci eravamo detti. Ieri mattina - aggiunge il fondatore di AzP - siamo stati vittime di un’imboscata: l’accordo era stato già raggiunto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia. Nel corso dell’incontro, nonostante il palese passo indietro della Lega che avrebbe rinunciato all’assessorato esterno - a due condizioni: avere quattro assessori e che l’esterno fossi io (e specifico che nessuno mai ha chiesto un esterno per me, ma per Azione Politica) - e nonostante Forza Italia si fosse resa disponibile a valutare l’assessore e la presidenza del Consiglio, Marsilio ha deciso di chiudere la conversazione assegnando quattro assessori alla Lega, uno a Forza Italia e uno a Fratelli d’Italia. Alla richiesta di spiegazione - e tengo a precisare che tutti i partiti seduti al tavolo sono venuti a conoscenza dell’accordo tra AzP e Marsilio solo negli ultimi dieci giorni di campagna - Marsilio ha risposto che, nelle altre Regioni, FdI era stata penalizzata e che in Abruzzo avrebbe potuto rivalersi, rilanciando persino con il sottosegretario a Forza Italia. A quel punto, visto che la discussione si sarebbe spostata sull’assegnazione delle deleghe, e non avendo AzP parola in Giunta, ho deciso di andare via, senza intenti polemici. Ne ho preso atto, fino al momento in cui, ieri sera, addirittura, il “corretto” presidente ha telefonato al consigliere regionale Santangelo per offrire direttamente a lui la vicepresidenza del Consiglio. Santangelo ha fatto presente che la linea l’avrei dettata io, in qualità di coordinatore del movimento. Così ho ricevuto, ormai a giochi fatti, una chiamata e una proposta dal presidente che ho rifiutato. 
Non abbiamo bisogno di poltrone. Non sono d’accordo sull’ipotesi di allargamento della Giunta, anche perché in questo momento è l’ultimo dei problemi. Il movimento nasce, e sopratutto io faccio politica, per cambiare questa regione e ritengo che Marsilio sia l’ultima persona che possa cambiarla. Non solo abbiamo dovuto accettare supinamente un candidato indicato da Roma, ma dobbiamo anche far pagare all’Abruzzo questioni accadute in Friuli o in Molise. 
La mia è una posizione personale e non sono più disposto a trattare con questi individui: da qui le mie dimissioni. 
Ero sereno ieri e sono sereno oggi. Azione Politica - ricorda Zelli - continua a esistere, ha ottenuto 20mila preferenze, e ieri sera ho chiesto il sacrificio ad Angelo D’Ottavio di diventarne commissario. Le liste civiche sono servite, ancora una volta, a prendere voti, ma il sistema dei partiti ritiene che non debbano avere voce o essere rappresentate. Faccio un grande in bocca al lupo a consiglieri e giunta. Resto in attesa di vedere le competenze degli assessori, soprattutto quelle dell’esterno. Questo pomeriggio, D’Ottavio si riunirà con i coordinatori provinciali e con il consigliere Santangelo per definire la posizione di Azione Politica nell’assise regionale. La mia linea non è quella del movimento, s’intende. La linea che gli avevo impresso, infatti, non ha portato a un risultato e per questo, da oggi, decideranno commissario e coordinamenti regionale e provinciale”, conclude Zelli. 

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