Primo Piano

Marsilio al Sole 24 ore: le risorse di cui oggi dispone ciascuna Regione devono essere le stesse anche domani

Marco Marsilio in un'intervista al Sole 24 ore parla della riforma del 2008 sul federalismo fiscale del governo Berlusconi  e ricorda che "La redistribuzione della fiscalita' per favorire un rapporto piu' diretto tra i cittadini e il territorio, evitando di accentrare sullo Stato tutta la raccolta, prevedeva sempre il fondo perequativo per garantire i livelli essenziali delle prestazioni a tutte le Regioni, a partire ovviamente da quelle piu' deboli. Quindi per me e' fondamentale che questa perequazione venga assicurata"

Marsilio ritiene che la Lega in Abruzzo voglia tutelare e difendere la Regione e non teme che la spinta autonomista possa mettere in discussione il trasferimento delle risorse. "A me sta bene se le regioni virtuose possano fare di piu' e meglio utilizzando le risorse a loro disposizione a patto che queste risorse non vengano sottratte ad altre regioni. Lo ripeto le risorse di cui oggi dispone ciascuna Regione devono essere le stesse anche domani, a prescindere se e' stata richiesta o meno una maggiore autonomia su alcune specifiche materie. Non possiamo difendere a spada tratta - aggiunge - la spesa storica, che ha prodotto non poche distorsioni. La ragione del passaggio ai costi standard e' stata introdotta proprio per elevare la qualita' delle prestazioni e a evitare gli sprechi. Se mantenere la spesa storica significa spendere troppo e male e' bene che venga superata da metodi di gestione e razionalizzazione della spesa che vadano incontro alla richiesta dei cittadini di servizi piu' efficienti e qualitativamente migliori", ha concluso Marsilio

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Esplosione in casa Avezzano provocata da fuga gas

Una fuga di gas metano ha causato l'esplosione dell'abitazione di Via Alessandria, ad Avezzano, nella quale sono rimasti coinvolti madre e figlio originari del posto. L'uomo, di 53 anni, è stato estratto vivo dalle macerie e al momento dell'esplosione si trovava sul letto. L'anziana, invece, era al piano superiore ed è rimasta illesa. A subire le conseguenze della deflagrazione è stato anche un parente dei due che si trovava nella casa adiacente ed è rimasto ferito dai vetri infranti a causa dell'esplosione. Gli accertamenti ingegneristici dei vigili del fuoco si stanno concentrando su tutto l'impianto a gas per accertare le cause della fuga di metano. Al momento gli agenti del commissariato di Avezzano, che stanno svolgendo le indagini, non possono escludere nessuna ipotesi anche alla luce del ritrovamento nell'abitazione di alcuni arnesi da lavoro.

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Lombardo: le Zone Economiche Speciali (Zes) diventano finalmente operative

“In virtù del Decreto semplificazioni, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 febbraio, le Zone Economiche Speciali (Zes) diventano finalmente operative. L’Abruzzo su questo tema è purtroppo in grave ritardo, per cui chiediamo con forza che la perimetrazione della zes diventi la priorità della nuova giunta regionale”.

È quanto afferma Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, che ricorda come l’istituzione di queste zone, specie se connesse al corridoio Tirreno-Adriatico, rappresenti un’occasione unica di sviluppo per l’Abruzzo nella sua interezza, andando tra l’altro a riequilibrare la zona interna con quella costiera: “Le Zes – spiega Lombardo - sono aree geografiche nell’ambito delle quali un’Autorità governativa offre incentivi a beneficio delle aziende che vi operano: la riduzione dei tempi dei procedimenti amministrativi, mentre gli oneri di urbanizzazione primaria per le imprese che effettuano investimenti ammessi al credito di imposta, dovranno realizzarsi entro il termine perentorio di 90 giorni dalla domanda. Ogni Regione interessata può inoltre presentare, entro centoventi giorni dall’approvazione del decreto, al Ministro per il Sud una proposta di protocollo o convenzione per l’individuazione di ulteriori procedure semplificate”.

Una novità del decreto è rappresentata dalla previsione che nelle zes possono essere costituite delle “Zone Franche Doganali Intercluse” (Zfd), dove vi è l’esenzione delle imposte doganali e dell’IVA, per le merci provenienti da Paesi extracomunitari, finché queste merci resteranno all’interno della Zfd. “In pratica – aggiunge il segretario Uil Abruzzo - queste zone, potranno diventare la porta delle merci provenienti da Paesi extracomunitari, per essere inoltrate verso i paesi dell’Unione Europea”.

Infine il decreto prevede l’istituzione di una cabina di regia delle zes a livello nazionale nella quale si cita la partecipazione, in qualità di osservatori, dei “portatori di interesse collettivi o diffusi”. “Assieme a Cgil e Cisl, abbiamo fatto richiesta di essere invitati permanenti, in questa cabina di regia. È evidente – conclude – che siamo nella fase decisiva di questa strategia. L’Abruzzo non può più permettersi di perdere tempo”.

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Sondaggio Emg, Salvini è il leader che riscuote maggior fiducia

Secondo un Sondaggio EMG Acqua presentato oggi ad Agorà, condotto da Serena Bortone su Raitre, Matteo Salvini resta il leader che riscuote maggiore fiducia in Italia con una percentuale del 50% degli intervistati, in crescita dell’1% rispetto alla rilevazione della settimana scorsa. In seconda posizione il premier Conte con il 48% in risalita di un punto rispetto alla stessa rilevazione della settimana scorsa. Segue Di Maio, in calo di un punto, al 41% e Giorgia Meloni al 21%. Zingaretti resta stabile al 20% come Maurizio Martina (16%). In leggera crescita Berlusconi al 15% (+1%). 

La maggioranza degli elettori, il 72% non voterebbe un partito fondato dal premier Giuseppe Conte. L'8% degli intervistati ha invece risposto positivamente. Inoltre il 73% pensa che il calo di consensi del Movimento Cinque Stelle avuto alle elezioni in Abruzzo e nei sondaggi non dipenda dalla Lega ovvero dall'aver seguito la linea del partito guidato da Salvini. Per il 22% invece, la perdita di preferenze è propria legata a questo motivo

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Olio, Coldiretti: produzione dimezzata, crack da 1 miliardo

Maltempo e gelate sono costate agli agricoltori italiani di olio quasi un miliardo di euro nel 2018, a causa del dimezzamento della produzione (-57%), che è scesa ai minimi storici gettando sul lastrico decine di migliaia di aziende, soprattutto al Sud. E' quanto emerge d una elaborazione della Coldiretti che evidenzia la situazione drammatica della filiera dell'olio in Italia dopo che le calamità hanno portato il raccolto sotto i 185 milioni di chili, il dato peggiore degli ultimi venticinque anni. La situazione piu' grave in Puglia dove si produce circa la metà dell'olio italiano e si contano perdite per quasi 400 milioni. Al conto economico, sottolinea Coldiretti, va poi sommato il danno strutturale con il gelo che ha provocato una vera e propria strage di 25 milioni di ulivi e le conseguenze della Xylella che continua ad avanzare inesorabilmente verso nord in Puglia. Il risultato è una crisi occupazionale senza precedenti con la perdita secca di centomila posti di lavoro in Italia nella filiera dell'olio extravergine di oliva, dai campi ali frantoio, dall'industria al commercio. Con il calo della produzione nazionale aumenta peraltro il rischio di frodi e contraffazioni, con il prodotto straniero pronto per essere spacciato per Made in Italy. Le importazioni dall'estero sono già cresciute complessivamente in quantità del 5%, ma con punte record fino al 150% come nel caso degli arrivi dalla Tunisia, secondo le proiezioni Coldiretti su dati Istat relative ai primi dieci mesi del 2018.

Nel comparto, secondo la Coldiretti, trovano possibilità di occupazione duecentomila persone tra imprenditori, famigliari, dipendenti nelle campagne, nei frantoi e nell'industria per un settore che fattura 3 miliardi di euro grazie ad un patrimonio di oltre 200 milioni di piante su oltre un milione di ettari di territorio da Nord a Sud della Penisola. Dal punto di vista qualitativo ltalia è leader nel mondo grazie al maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 DOP e 4 IGP) e a 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo. 

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Nel 2017 tremila persone sono morte a causa di un incidente stradale

Nel 2017, in Italia, piu' di tremila persone sono morte a causa di un incidente stradale, mentre per il primo semestre del 2018 la stima e' di circa 1500 vittime. Attualmente, nel nostro paese, la mortalita' stradale e' di 55,8 morti ogni milione di abitanti. Sono questi i dati relativi agli incidenti stradali in Italia, illustrati stamani in commissione Trasporti a Montecitorio dall'Istat, nell'ambito delle audizioni sui pdl per la riforma del codice della strada. Il numero totale degli incidenti con lesioni e dei morti che si sono verificati sulle strade italiane, secondo quanto riferito dalla direttrice per le statistiche sociali dell'Istituto, Vittoria Buratta, sarebbe in calo del tre per cento, se si prende in considerazione il primo semestre del 2018 e lo si confronta con lo stesso periodo del 2017. Se pero' si prende in considerazione il dato dell'intero 2017 e lo si confronta col 2016, va sottolineata una diminuzione di incidenti, con un aumento, pero', dei morti. Nel primo semestre 2018 gli incidenti che hanno provocato morti e feriti in Italia sono stati 82.942, mentre in tutto il 2017 sono stati circa 175mila, con in cima alla graduatoria delle vittime i pedoni, seguiti da motociclisti e ciclisti. Entrando nel merito delle cause piu' frequenti di incidenti stradali gravi, Vittoria Buratta ha indicato chiaramente l'eccesso di velocita', il mancato rispetto delle precedenza, il mancato uso delle cinture e, in modo sempre maggiore, la distrazione alla guida causata dall'utilizzo degli smartphone. In totale, stima l'Istat che a questo tipo di distrazioni siano ormai da addebitarsi oltre quattro incidenti su dieci. Rilevante anche il dato relativo ai bambini di meno di nove anni morti o feriti in incidenti stradali nel 2017: oltre uno su quattro morti e feriti e' rimasto vittima dell'incidente poiche' si trovava sul sedile anteriore del veicolo. Tra le norme in discussione per il nuovo codice della strada, c'e' l'introduzione di sanzioni piu' severe per chi utilizzi il cellulare alla guida e l'adozione obbligatoria dei seggiolini anti-abbandono. 

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Tempi d’attesa troppo lunghi e disservizi del Cup nelle lamentele al numero della Sanità

Tempi d'attesa troppo lunghi, disservizi del Cup, carenza di informazioni e di tutoraggio nell'accesso alle prestazioni sanitarie. Sono circa 6.500 i cittadini che hanno contattato, nell'arco delle 24 ore, il numero di pubblica utilità 1500 sul tema delle liste di attesa in quasi tre mesi, dal giorno di attivazione del servizio, 8 ottobre, al 31 dicembre 2018. Circa 1.600 telefonate sono state raccolte durante l'orario di risposta, dalle ore 10.00 alle ore 16.00, dai dirigenti sanitari del ministero della Salute. Il tempo medio di conversazione - secondo il report pubblicato dal ministero della Salute - è stato di circa 8 minuti e mezzo, il tempo massimo di un'ora e 17 minuti. La complessità dell'argomento, l'esigenza di informazione e la richiesta di ascolto hanno caratterizzato le conversazioni, comportando a volte tempi insolitamente lunghi delle conversazioni. Di seguito i risultati dell'analisi dell'ascolto dei cittadini, servizio voluto dal ministro della Salute Giuia Grillo. Le donne (57%) hanno chiamato più degli uomini (43%).

Il cittadino che si è rivolto al servizio ha un'età media di 64 anni (età minima18, massima 90), ha raccontato le proprie esperienze e in quota significativa quelle di altri. Le telefonate sono giunte, in ordine decrescente, dalle regioni: Lazio (24%), Lombardia (13%), Campania (8,6%), Sicilia (8%), Toscana (7,8%), Puglia (6%). La maggior parte dei cittadini (59% delle telefonate) si è lamentata per i tempi di erogazione delle prestazioni. Rilevante la richiesta di informazione sul Piano nazionale di governo delle liste di attesa (PNGLA) e sulla possibilità di ricorrere all'intramoenia pagando solo il ticket, 17% delle conversazioni. Le segnalazioni sull'eccedenza dei tempi di erogazione, rispetto ai tempi garantiti dal PNGLA, hanno costituito il 12% degli argomenti affrontati dai cittadini: Lazio 25,3%, Lombardia 10,5%, Campania 9,5%, Puglia 8,4%, Sicilia ed Emilia Romagna 7,4%.

Le segnalazioni sui disservizi dei CUP sono risultate pari al 6%: Lazio 24,1%, Sicilia 20,7%, Lombardia 12,1%, Sardegna 10,3%, Toscana 6,9%, Campania, Basilicata, Puglia e Marche 5,2%. Tra le 58 prestazioni sono risultate maggiormente rappresentate: visita oculistica 11,35%, ecografia addome 7%, mammografia e colonscopia 6,8%, visita cardiologica 5%, visita neurologica 4,5%. Per il primo accesso, colonscopia 11,9%, ecografia addome 8,7%, visita oculistica 7,1%, visita cardiologica 5,6%, esofago-gastro-duodenoscopia, visita dermatologica e mammografia 4,8%. Tra le 58 prestazioni di controllo sono state oggetto di lamentela: visita oculistica 12,1%, mammografia 10%, colonscopia 6,9%, visita cardiologia e visita neurologica 6,2%, ecografia addome 4,8%, ecografia capo e collo, ecografia mammella e visita endocrinologica 4,5%. Le regioni e le ASL maggiormente segnalate per eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso, sono risultate: Lazio 22,4% (RM 2, RM 1 e Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini), Lombardia 11,2% (ATS della città metropolitana di Milano, ATS della Brianza, ASST Papa Giovanni XXIII), Campania 9,7% (ASL Napoli 3 sud, ASL Napoli 1 centro, Azienda Ospedale G. Rummo), Sicilia 9,7% (ASP Catania, ASP Palermo, ASP Ragusa), Emilia Romagna 8,3% (AUSL Bologna, Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna, AUSL di Ferrara). Le regioni e le ASL segnalate per le prestazioni di controllo sono risultate: Lazio 25,4% (Policlinico Umberto I, RM 2, Frosinone, Latina), Sicilia 10,1% (ASP Catania, ASP Messina, Azienda Ospedaliera Universitaria P. Giaccone, ASP Caltanissetta), Lombardia 10,1% (ATS della città metropolitana di Milano, ATS della ASST Papa Giovanni XXIII, ASST Spedali Civili di Brescia, ASST Fatebenefratelli Sacco), Toscana 8,1% (Azienda USL Toscana centro, Azienda USL Toscana nord-ovest, Azienda USL Toscana sud-est). Le regioni e le ASL maggiormente segnalate per le prestazioni non comprese nel PNGLA sono risultate: Toscana 16,1% (Azienda USL Toscana Centro), Lazio 13% (Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Tor Vergata, Frosinone, ASL RM 1), Sardegna 9,7% (Azienda per la tutela della Salute), Abruzzo 9,7% (Lanciano Vasto Chieti, ASL Pescara). I cittadini della regione Lazio, popolazione residente 5,898 milioni di abitanti al 31 dicembre 2017, si sono rivolti maggiormente al numero di pubblica utilità: 24% delle telefonate. Il dato appare ancora più rilevante se confrontato con le telefonate effettuate dai cittadini della regione Lombardia (10 milioni di abitanti nel 2017), che hanno rappresentato il 13% delle chiamate.

L'analisi del contenuto delle conversazioni - sottolinea il ministero - mette in evidenza la necessità di informazione sulle modalità di fruizione dei servizi di specialistica ambulatoriale, sulle modalità di prenotazione, sul ruolo del CUP, sul significato del PNGL, di cui quasi nessuna delle persone che si sono rivolte al 1500 era a conoscenza. Solo una piccola percentuale di cittadini che ha chiamato il 1500 ha riferito di accedere ai siti istituzionali, regionali, aziendali per informarsi ed ha riferito che le informazioni presenti sui siti web delle ASL non risultano complete, chiare ed efficaci. La carenza di informazioni e la mancanza di ascolto e tutoraggio del cittadino paziente ai vari livelli territoriali (MMG, CUP, Sportello ASL, Ospedale) hanno contribuito a creare un'erronea percezione dell'urgenza delle prestazioni con classe di priorità programmata. D'altra parte, risultano eclatanti i casi in cui l'attesa per effettuare indagini con classe di priorità programmata assume tempi "biblici": ecografia addome (controllo) presso ASL RM 1 poliambulatorio via Lampedusa (un anno di attesa); mammografia (controllo) ASL Monza Brianza superiore ad un anno. Il 22,4% delle segnalazioni per l'eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso proviene dalla regione Lazio, prevalentemente da Roma e riguarda le ASL RM 2, RM 1 e Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini. La ASL RM 2 risulta al primo posto per le segnalazioni (popolazione residente di circa 1,3 milioni di abitanti), pari al 45% della popolazione complessiva del Comune; segue la ASL RM 1 (popolazione residente di circa 1,047 milioni di abitanti), pari al 36,4% della popolazione complessiva residente nel Comune. Segue la Lombardia con l'11,2% delle segnalazioni, che provengono prevalentemente dalla ATS della città metropolitana di Milano. La Campania con il 10% delle segnalazioni si colloca al terzo posto (popolazione residente 5.839.084, di poco inferiore a quella del Lazio). Il 55% delle telefonate ha segnalato le ASL di Napoli (ASL 3 sud, ASL 1 centro, ASL 2 nord). Pochissime le segnalazioni sull'eccedenza dei tempi di erogazione delle prestazioni di primo accesso dalle regioni Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta (0,5%). Infine, da quanto rappresentato dai cittadini, è emerso che le prescrizioni non riportano sempre l'indicazione di primo accesso o controllo e se di primo accesso non viene indicata la classe di priorità che viene, invece, a volte indicata per i controlli.

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Daniele Piervincenzi e troupe di ‘Popolo sovrano’ aggrediti a Pescara

L'inviato di 'Popolo Sovrano' Daniele Piervincenzi, il filmaker Sirio Timossi e il redattore David Chierchini sono stati aggrediti a Pescara da un gruppo di abitanti del quartiere Rancitelli. Piervincenzi e i suoi colleghi stavano lavorando a un'inchiesta sui clan che della periferia pescarese. Piervincenzi e la troupe erano entrati in un complesso di case Ater chiamato Ferro di cavallo, considerato la principale piazza di spaccio di Pescara e dell'Abruzzo, per fare delle domande su come si vive nel quartiere: all'improvviso sono stati minacciati e successivamente aggrediti. Popolo Sovrano, il nuovo programma condotto da Alessandro Sortino e Eva Giovannini con Daniele Piervincenzi, andrà in onda domani alle 21.20 su Rai2. 

 Sarebbe avvenuta lunedi', stando ai primi accertamenti investigativi, l'aggressione ai danni dell'inviato Daniele Piervincenzi di Rai2. Al momento non sono state presentate querele, ne' risultano segnalazioni al 113 e al 113 ne' accessi in pronto soccorso. Sull'accaduto si sta muovendo la Procura di Pescara e delle indagini si occupa la squadra Mobile. Nel video che circola in rete si vede il volto di una delle persone che ha aggredito Piervincenzi. Il video e' ritenuto quindi dagli investigatori un elemento "utilissimo" ai fini delle indagini. L'attivita' investigativa prevede l'ascolto delle vittime e la ricerca di testimoni che possano aver assistito ai fatti. Il giornalista e i suoi colleghi stavano lavorando a un'inchiesta sui clan della periferia pescarese. L'aggressione e' avvenuta all'interno del complesso di case Ater chiamato Ferro di cavallo

I messaggi di solidarietà

Il Sindacato dei Giornalisti abruzzesi esprime solidarietà al collega Daniele Piervincenzi, inviato del nuovo programma di Rai2 “Popolo sovrano”, al filmaker Sirio Timossi e al redattore David Chierchini, aggrediti a Pescara, nel quartiere Rancitelli, mentre stavano lavorando a un’inchiesta sui clan che operano nella periferia della città.

I tre sono stati insultati, picchiati e gettati a terra da un gruppo di persone, di cui una a volto coperto, poi allontanati con violenza mentre stavano registrando immagini al Ferro di cavallo.

Il Sindacato dei Giornalisti Abruzzesi sottolinea come anche in Abruzzo si stia creando un clima di attacco nei confronti della professione che parte da lontano, dalle querele temerarie e da una costante campagna di delegittimazione verso i giornalisti, colpevoli solo di fare domande, di garantire a tutti i cittadini il loro diritto ad essere informati. Sga organizzerà, nei prossimi giorni, una manifestazione per presidiare i luoghi della regione dove lavorare, oggi, si fa sempre più difficile.

"Ancora una vile aggressione contro il giornalista Daniele Piervincenzi, dopo quella di Ostia. Questa volta, nel quartiere Rancitelli di Pescara, mentre realizzava un'inchiesta sui clan della periferia pescarese per il programma "Popolo sovrano" di Rai2". Lo dice il presidente dell'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo Stefano Pallotta. "L'Ordine dei giornalisti d'Abruzzo, nel condannare il vile atto d'intimidazione e violenza, si schiera al fianco di Daniele Piervincenzi e invita le forze dell'ordine a individuare i responsabili dell'aggressione, peraltro chiaramente identificabili dal video pubblicato dalla Rai. Le istituzioni e le forze dell'ordine garantiscano ai giornalisti di poter esercitare il loro lavoro nell'interesse della collettività. Il quartiere Rancitelli non può essere terra di nessuno, luogo dove l'informazione non può mettere piede perché presidio di criminalità".

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte esprime "solidarietà al giornalista Piervincenzi e alla troupe Rai aggrediti a Pescaramentre lavoravano a un'inchiesta sui clan". "Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge" scrive il premier in un tweet.

“Sono molto dispiaciuto dell’aggressione subita dalla troupe Rai a Rancitelli nel pomeriggio di oggi. Siamo perfettamente coscienti che quella è una periferia sensibile, così come cosciente lo è anche tutto il comparto sicurezza cittadino, perché è altissima e quotidiana l’attenzione e l’attività di indagine da parte delle forze dell’ordine sulle persone e le pratiche che si svolgono in quella zona e sono certo che prenderanno i responsabili di questo episodio. Siamo anche convinti che le istituzioni debbano giocare una propria parte, per questa ragione lavoriamo in sinergia con le forze dell’ordine e abbiamo acceso i riflettori della riqualificazione su Rancitelli e sulle altre periferie sensibili della città già da anni. Lo abbiamo fatto attraverso il bando delle periferie, puntando, primi nella storia cittadina, sulla riqualificazione per poter ottenere sicurezza e vivibilità, restando con le mani legate per la sospensione di risorse che oggi potevano essere già appaltate.  Lo abbiamo fatto riavviando opere pubbliche in grado di dare risposte concrete alle esigenze primarie sentite nella zona, con un’attività costante di ripristino della legalità violata, soprattutto nel settore politiche della casa, nonché potenziando progetti proprio sulla sicurezza, ad esempio con 1.500.000 euro di risorse per la videosorveglianza, di cui ben 500.000 euro di fondi comunali, il restante chiesto al Ministero dell’Interno ma non finanziato, un progetto importante, che faremo lo stesso e in forma ridotta utilizzando i fondi del bilancio comunale", si legge in una nota del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini

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Di Maio: Il Governo va avanti

"Il Governo va avanti": così il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 stelle, ha commentato in un colloquio con il Corriere della sera la sconfitta elettorale nelle elezioni regionali in Abruzzo. "Una distinzione - ha osservato - tra il comportamento del Movimento in termini di risultato elettorale ale politiche e alle amministrative va fatta". Secondo Di Maio "un dato importante è legato anche all'astensionismo, così come è accaduto anche per le elezioni regionali in Sicilia". 

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Marco Marsilio è il nuovo presidente della Regione Abruzzo

Con il 50% circa dei voti scrutinati (799 sezioni su 1.633), il candidato presidente per il centrodestra Marco Marsilio è avanti nelle elezioni regionali in Abruzzo con il 49,48%. Seguono il candidato del centrosinistra Giovanni Legnini con il 31,96% e quella del Movimento 5 stelle Sara Marcozzi con il 18,03%. Lega primo partito con il 28,90%. Pd all'11,64%

"Con questa squadra daremo un futuro all'Abruzzo come meritano gli abruzzesi. Ringrazio tutti i partiti della coalizione con cui abbiamo fatto un lavoro straordinario". Sono le prime parole pronunciate dal candidato presidente della Regione Abruzzo per il centrodestra, Marco Marsilio, che, appena arrivato al comitato elettorale di Pescara, ha commentato i dati che lo danno in netto vantaggio

 "Freght": è con un'esclamazione tipica del dialetto pescarese che Marco Marsilio risponde ai cronisti che gli chiedono se lui sia abruzzese. Intanto al comitato elettorale di Pescara sono già in corso i festeggiamenti: cori, applausi e spumante. Per Marsilio, che indossa una bandiera di Fratelli d'Italia, abbracci e complimenti. "Un sano spumante abruzzese", ha detto brindando con uno spumante prodotto a Tocco da Casauria, suo paese d'origine. Con Marsilio ci sono la moglie Stefania e la figlia Nunzia

"La ricostruzione è la priorità assoluta. E' rimasta ferma in questi ultimi tempi, una vergogna che dobbiamo cancellare assolutamente. Il centrodestra ha già dimostrato con la ricostruzione del 2009 e torneremo a replicare quel modello e la mia assoluta priorità è rimettere in pochi mesi le persone nelle condizioni di rientrare nelle loro case". 

A due ore dalle chiusura delle urne in Abruzzo, il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e il governatore in pectore Marco Marsilio si sono incontrati a Pescara. "E' una giornata storica. Esprimiamo il primo presidente di Regione", dice la leader di Fratelli d'Italia al comitato di Marsilio a Pescara. Il candidato si presenta dopo che i dati difficilmente possono essere recuperati dagli avversari. Da parte di Marsilio i ringraziamenti agli abruzzesi. "Ha vinto tutto il centrodestra", dice. In casa centrosinistra con Giovanni Legnini, c'è amarezza per il secondo posto ma si guarda al recupero della coalizione. "Per quanto riguarda noi del centrosinistra, siamo passanti dal 17 al 28 per cento, il che indica una chiara crescita ed anche il fatto che questa è la strada giusta e bisogna insistere e continuare sapendo che in Abruzzo, come in Italia, ci aspetta un periodo all'opposizione", dice il presidente vicario Giovanni Lolli. "Abbiamo raddoppiato i consensi", gli fa eco il sindaco di Francavilla al Mare (Chieti), Antonio Luciani. Nessun commento dal comitato dei 5 Stelle. Il terzo posto sembra difficile da digerire per Sara Marcozzi e per il Movimento. Al comitato arrivano il sottosegretario ai Beni culturali, Gianluca Vacca e Primo Di Nicola. I dati mostrano un crollo rispetto alle politiche del 4 marzo 2018. Lo scorso anno alle politiche, alla Camera, Cinque stelle 39,85 per cento, centrodestra 35,53 , Forza Italia 14,44, Lega 13.80, Fratelli d'Italia 5.03, Noi con l'Italia 2.25. Centrosinistra 17,60 (Pd 13,82, più Europa 1,89, civica popolare 0.96 e Italia Europa insieme 0.91), liberi e uguali 2.60. Nella scorsa tornata elettorale delle regionali, nel maggio del 2014, Luciano D'Alfonso, con il Pd vinse con il 46,30% di preferenze. Complessivamente, la coalizione di centrosinistra totalizzò 317.018 voti. Al secondo posto, con il 29,26% (200.330 voti), si piazzò l'allora governatore uscente Gianni Chiodi, a capo della coalizione di centrodestra. Al terzo posto, con una percentuale del 21,33% pari a 146,078 voti, la candidata del Movimento cinque stelle, Sara Marcozzi. A sostenere Marco Marsilio, senatore di Fratelli d'Italia, una coalizione che ha visto insieme, in queste regionali del 10 febbraio 2019, il suo partito, FdI, la Lega, Forza Italia, Udc-Dc-Idea e Azione Politica. 

Chi è Marco Marsilio

Marco Marsilio è nato a Roma da genitori di Tocco da Casauria, dove il padre, che lasciò l'Abruzzo in cerca di lavoro, è tornato a vivere da pensionato. Marsilio, 52 anni il prossimo 17 febbraio, laureato in Filosofia alla Sapienza, è sposato e ha una figlia. Maturata una lunga esperienza amministrativa, nel 2008 è eletto alla Camera dei Deputati, dove ricopre il ruolo di componente dell'Ufficio di Presidenza della Commissione Bilancio. In questa Legislatura è senatore di Fratelli d'Italia, componente della Commissione Bilancio e della Bicamerale sul Federalismo fiscale. All'esperienza politico-amministrativa, unisce gli impegni professionali e una solida formazione culturale. Poco più che ventenne, fonda e amministra una società cooperativa editoriale. E' stato Amministratore di una società di diritto algerino nell'ambito di un progetto volto all'internazionalizzazione d'impresa. Project Manager Professional dal Pmi (Project Management Institute, Usa), ha lavorato in un'azienda di progettazioni, costruzioni e facility management. + Professore a contratto di Estetica, Museologia e Marketing applicato ai Beni culturali all'Università Link Campus. Da Senatore, si è messo a disposizione dei territori abruzzesi, collaborando, tra gli altri, con il sindaco dell' Aquila, Pierluigi Biondi, supportando la rinascita della città e del cratere e partecipando assiduamente ai tavoli istituzionali, convocati per le varie emergenze. Ha dichiarato le dimissioni da senatore già in campagna elettorale. 

 

 

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