Primo Piano

Mattarella: cavo elettrico Italia-Montenegro ha forte valore strategico per Ue

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente del Montenegro, Milo Djukanovic, hanno inaugurato oggi il primo 'ponte elettrico' tra l'Europa e i Balcani. Si tratta dell'elettrodotto Italia-Montenegro realizzato da Terna, tra la sottostazione di Cepagatti in provincia di Pescara e Lastva, nel comune di Kotor. I lavori per la posa dei cavi dell'opera, che si snoda per 445km, sono stati avviati tra il 2015 e il 2017 per un investimento totale di circa 1,1 miliardi di euro. L'infrastruttura in corrente continua, che in linea con le tempistiche pianificate entrera' in esercizio entro la fine dell'anno, consentira' ai due Paesi di scambiare elettricita' in maniera bidirezionale: inizialmente per una potenza di 600 MW, che diventeranno successivamente 1.200 MW quando sara' realizzato anche il secondo cavo, previsto nei prossimi anni. L'opera inaugurata oggi rappresenta il piu' lungo collegamento sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna

La costruzione dell'opera ha coinvolto complessivamente 124 imprese (80 in Italia, il 62% delle quali abruzzesi, e 44 in Montenegro) nei cantieri avviati nel 2012. "Lo scambio bidirezionale dei flussi di elettricita' permettera' di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l'affidabilita', l'efficienza, la sicurezza, la sostenibilita' ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentira' di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnovabili, disponibili sia in Italia che nell'area balcanica", e' stato spiegato durante la presentazione dell'infrastruttura, "inserita tra i Progetti di Interesse Comune (PCI) dalla Commissione Europea". Il progetto porta a 26 le linee di interconnessione con l'estero gestite da Terna e "consente all'Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica".

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L'elettrodotto Italia-Montenegro e' il risultato della solida cooperazione bilaterale in ambito energetico e industriale, che si inserisce sulla scia di eccellenti legami a livello politico come testimoniato dai 140 anni di rapporti diplomatici. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento di oggi alla stazione Terna di Cepagatti (Pe) per l'inaugurazione del cavo elettrico Italia-Montenegro. "Questa infrastruttura ha un forte valore strategico di livello europeo, essendo il primo ponte elettrico tra Unione europea e Balcani", ha affermato Mattarella, secondo cui "avvicinare sempre di piu' gli amici paesi dei Balcani occidentali e' un obiettivo a cui la Repubblica italiana conferisce primaria importanza", ha dichiarato Mattarella. 

Secondo il presidente, le connessioni infrastrutturali sono cruciali verso questo obiettivo e il cavo elettrico favorisce "il progressivo allineamento agli standard" tra Ue e Balcani, anche in campo energetico e climatico, con la produzione di energia da fonti di energia da fonti rinnovabili". "Quest'opera ci avvicina concretamente", ha detto Mattarella. "L'Italia vede nel Montenegro un partner di riferimento", ha dichiarato Mattarella ricordando anche l'appartenenza di Podgorica all'Alleanza atlantica e il cammino di adesione all'Ue. "I Balcani sono Europa e parte integrante della medesima storica e civilta'", ha dichiarato Mattarella incoraggiando il Montenegro a proseguire il percorso verso la piena integrazione nell'Ue. 

Il nuovo elettrodotto Italia-Montenegro è "la prima e simbolica azione che l'Italia intera dovrebbe capire e valorizzare. E' un tema che abbiamo sollevato spesso e continueranno a farlo nei confronti del Governo, che fino a oggi ha visto l'Abruzzo escluso dalle direttrici di sviluppo e dai corridoi europei di collegamento, quando invece è la piattaforma logistica ideale e più vicina ai Balcani". Così il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio. "Questa direttrice di sviluppo deve essere valorizzata e potenziata - ha aggiunto - l'importanza di questa opera consiste nel fatto che rende più sicura l'Italia".

Il nuovo elettrodotto Italia-Montenegro "è un'infrastruttura di fondamentale importanza, anche dal punto dei vista dei trasporti. E' il segnale dell'ottimo rapporto tra l'Italia e i Paesi dell'altra sponda dell'Adriatico". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a margine dell'inaugurazione dell'opera

"Questa interconnessione e' una eccellenza tecnologica, uno snodo cruciale, e' il volano di sviluppo per una serie di opportunita'". Lo ha detto l'amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, all'inaugurazione del ponte elettrico tra Italia e Montenegro. "La realizzazione di una infrastruttura costituisce sempre un'iniezione di fiducia e un momento di orgoglio non solo per chi e' stato coinvolto nel progetto ma anche per il paese. Genera un effetto positivo sul Pil e sull'occupazione", ha sottolineato Ferraris

Il discorso del presidente Mattarella:

https://www.quirinale.it/elementi/40813

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InnovAzioni: all’Aurum di Pescara la due giorni di Confindustria

Sono tutti estraneamente motivati, sono alle prese con la pianificazione strategica di tre diversi prodotti, per tre diversi target, espressione di tre aziende del territorio: Metamer, Coesum ed Echo Media. Sono i 54 studenti del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti Pescara e del Dipartimento di Ingegneria Gestionale dell’Università dell’Aquila, che partecipano all’Innovation Hackathon, format giunto alla seconda edizione voluto da Confindustria Chieti Pescara, presieduta da Silvano Pagliuca e diretta da Luigi Di Giosaffatte. La maratona rivolta agli studenti, che oggi e domani si svolge all’Aurum, è ormai parte integrante di InnovAzioni, evento giunto alla sesta edizione, ideato dalla sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara, presieduta da Cristiano Fino.

“Abbiamo deciso di partecipare all’Hackthon perché - spiegano Federica Macrillanti, studentessa di Giulianova di Ingegneria gestionale e Simona Di Giandomenico, studentessa pescarese di Economia Aziendale - vogliamo confrontarci con i nostri colleghi che provengono da altri Dipartimenti, come Economia Aziendale, e poi perché vogliamo cimentarci in casi reali. Vorremmo rimanere a lavorare in Italia, ecco perché vogliamo confrontarci con le aziende del territorio. Preferiremo farlo con aziende di dimensioni più piccole, ma esserne parte integrante, piuttosto che essere parte di un ingranaggio”.

Dello stesso avviso anche i colleghi, da ieri alle prese con i casi aziendali: Diletta De Sanctis di Rieti, studentessa della laurea in Digital Marketing, Federico Nelfi dell’Aquila di Ingegneria gestionale, Silvia Iolanda Presenza di Casalbordino e studentessa di Ingegneria, che vedono l’approccio interdisciplinare come elemento di forza per vincere le sfide del mercato, anche del lavoro.

Domani si scoprirà il gruppo vincitore, che salirà sul palco assieme ai vincitori della sesta edizione di Campioni di InnovAzioni, contest che quest’anno prevede 2 categorie: Pmi e startup. Saranno inoltre attributi il “Premio Speciale METAMER” alla start-up più innovativa, mentre il Golden Sponsor Maico premierà il migliore progetto start-up in ambito medicale. Ulteriore riconoscimento al progetto più interessante nell’ICT, che sarà conferito da Consulenza e Risorse.

Molto apprezzati oggi pomeriggio gli interventi dei campioni di innovazione grandi imprese: Enio Barbarossa, Presidente di Cesar Srl che controlla il marchio Acqua & Sapone, per la straordinaria capacità innovativa nella distribuzione, un vero modello per il sistema imprenditoriale italiano; e Francesco Casoli, Presidente Elica Spa che ha sviluppato un percorso imprenditoriale a livello internazionale, restando radicato sul territorio e valorizzando la creatività dei collaboratori d’impresa. 

Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti Pescara ha commentato: “L’innovazione è un passo obbligato. Per le imprese e per i giovani che vogliono restare nel nostro Paese. Sono stato onorato di presentare casi di successo che coniugano valore aziendali, creatività dei dipendenti, arte, distribuzione sul mercato e innovazione. L’innovazione non è un percorso fine a sé stesso ma una valanga che genera sempre maggiore valore. Dall’e-commerce si contamina il settore della logistica e così via”.

Cristiano Fino, presidente della Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara ha dichiarato: “Un contest, quello di InnovAzioni, che alla sesta edizione si avvale di collaborazioni sempre più prestigiose, sia locali che di livello nazionale. Startup e Spinoff hanno quest’anno uno spazio maggiore perché il pubblico vuole conoscere quanto di buono si sta creando sul territorio e in tutta Italia. Una grande vetrina e opportunità per favorire la proliferazione e crescita dimensionale delle imprese sul nostro territorio”.

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Imprese artigiane, nel terzo trimestre una mini ripresa in Abruzzo

«L’Abruzzo delle imprese artigiane prova a invertire il trend negativo che lo penalizza da anni: dal terzo trimestre del 2019 arrivano timidissimi segnali di ripresa - anche se forse sarebbe meglio dire di frenata della crisi inarrestabile - nonostante la performance negativa del territorio pescarese». I dati emergono dall’ultimo rapporto “La dinamica delle imprese artigiane in Abruzzo” realizzato da Aldo Ronci per la Cna Abruzzo. Lo studio, basato su dati di Movimprese.it, analizza il dato abruzzese in merito alle aperture e chiusure delle imprese in generale, e delle imprese artigianali in particolare, mettendolo a confronto con quello italiano nei primi nove mesi dell’anno e nel terzo trimestre. Complessivamente, per quanto riguarda il totale delle imprese, nei primi nove mesi del 2019, l’Abruzzo pur segnando un + 0,10%  e + 426 unità, realizza il peggior risultato degli ultimi cinque anni notevolmente più basso della media nazionale (+0.35%) e confermando una tendenza alla bassa crescita presente da tempo. Numeri che, tuttavia, segnano un parziale miglioramento nell’ultimo trimestre, in cui l’Abruzzo si attesta sulla stessa media nazionale (+0,23%).

Più articolata la situazione delle imprese artigiane: in questo caso la regione si allinea all’andamento degli ultimi quattro anni, quadruplicando con un -1,55% il già negativo dato nazionale che è pari al -0,40%. Anche in questo settore, però, sono visibili segnali di ripresa o quantomeno di rallentamento della discesa, considerato che nell’ultimo trimestre il dato è sostanzialmente in pareggio: -0,03% più vicino a quello italiano di +0,10%.

A riportare verso il segno positivo l’Abruzzo, nell’ultimo trimestre, non sono bastate le buone performance nel settore dei servizi alla persona e delle costruzioni nelle province di Teramo e dell’Aquila, e in quello dei servizi alle imprese in tutte le quattro province esclusa Pescara. Proprio quest’ultima, infatti, è l’unica provincia abruzzese con un dato negativo (pari a -0,71%) che influisce in maniera decisiva sul risultato complessivo regionale. Nel Pescarese, infatti, si misura una discesa generalizzata in tutti i settori dell’artigianato, che si fa più pesante in quelli della manifattura e delle costruzioni.

 

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Quasi quattro agriturismi su 10 nel 2018 sono gestiti da donne

Quasi quattro agriturismi su 10 nel 2018 sono gestiti da donne (il 36%) e il Sud si e' dimostrato essere territorio piu' dinamico con il 4,6% di aziende in piu' rispetto al 2017. Seguono il Centro (+1,4%) e il Nord-ovest (+1,3%), mentre sulle isole si registra una flessione del 7,6% e il Nord-est resta sostanzialmente invariato (0,5%). Lo afferma l'Istat nel report 'Le aziende agrituristiche in Italia', sottolineando che al Sud la regione piu' dinamica e' la Puglia (+16,5%), nel Centro sono l'Umbria e il Lazio (+2%) mentre nel Nord-est la crescita maggiore si registra nel Veneto (+2,2%). Nel Nord-ovest, a un aumento del 2,2% della Lombardia si associa una flessione del 3,2% della Valle D'Aosta.

Nel complesso - spiega l'Istat - questa variazione e' la risultante di una dinamica demografica che da un lato vede un incremento delle aziende che cessano la loro attivita' (+15,2%) e, dall'altro, una flessione di quelle che hanno chiesto l'autorizzazione per l'apertura di una nuova attivita' (-16,5%), ma che in termini assoluti generano comunque un saldo positivo. Nel 2018, il 52,5% delle aziende agrituristiche si localizza in aree collinari, il 31,4% in zone montane e il 16,1% in zone pianeggianti. Toscana, Umbria e Trentino Alto Adige sono le regioni con la piu' alta densita' di aziende agrituristiche (piu' di 20 aziende per 100 kmq). Altre aree ad alta densita' si trovano nel Piemonte meridionale, nel settore occidentale della Liguria e sul versante occidentale del Veneto. Nel Mezzogiorno le zone a maggiore densita' si localizzano nella Puglia e in particolare nella zona del Salento. Sul fronte della gestione delle aziende autorizzate, tra il 2017 e il 2018 resta invariata la quota di quelle a conduzione femminile, che sono il 36% del totale nazionale e passano da 8.483 a 8.563 (+0,9%). La presenza femminile e' piu' elevata in Basilicata (50,8%), Liguria (49,8%), Campania (49,1%), Valle D'Aosta (48,3%) e Abruzzo (48%). Il Trentino-Alto Adige si conferma invece la regione con la minor incidenza di aziende agrituristiche a gestione femminile (14,8%) soprattutto nella provincia autonoma di Bolzano/Bozen (13,3%).

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Stop alla procedura di licenziamento di 55 lavoratori alla Pilkington

Stop alla procedura di licenziamento collettivo di 55 lavoratori da parte della Pilkington di San Salvo. Lo rende noto l'assessore della regione Abruzzo alle Politiche del lavoro, Piero Fioretti, commentando: "L'intesa sottoscritta scongiura l'immediato licenziamento ed e' la conseguenza dell'altra intesa che lo scorso 7 novembre abbiamo sottoscritto al ministero del Lavoro a Roma e che prevede l'erogazione della cassa integrazione straordinaria fino al settembre 2020 per tutti i lavoratori interessati alla procedura di licenziamento. E' chiaro che il processo di riorganizzazione dell'azienda rimane in piedi con un piano industriale che, secondo gli obiettivi del management, dovrebbe riportare a livelli competitivi lo stabilimento di San Salvo". Proprio l'intesa sottoscritta con la Regione Abruzzo prevede la possibilita' che la Pilkington possa prevedere una riduzione dei livelli occupazionali solo su base volontaria non oltre il 31 agosto 2020. Inoltre l'azienda, su richiesta dei rappresentanti sindacali, mettera' in campo forme di incentivo per la risoluzione dei rapporti di lavoro dei lavoratori che accetteranno tale soluzione. 

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Studio Ancot, cresce il ‘popolo’ delle partite Iva

Aumenta il numero delle partite Iva in Italia. Il dato di sintesi emerge dalla periodica analisi condotta dall'ANCOT, Associazione nazionale consulenti tributari, su dati dell'Osservatorio delle Partite Iva del ministero delle Finanze. Sul podio per l'incremento maggiore registrato nei primi sei mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 figurano, nell'ordine, le province di: Cuneo con 3.959 iscrizioni nel periodo con un incremento pari al 28,62%; Cosenza con 4.060 iscrizioni e un incremento del 18,61% e Lodi 1.025 iscrizioni con un aumento del 16,21%. Di seguito la graduatoria per provincia sulla base del tasso di incremento rilevato (indicato tra parentesi): Milano 24.833 (16,07%); Rieti 993 (14,53%); Aosta 732 (14,38%); Prato 1.878 (14,09%); Fermo 1.087 (14,06%); Belluno 891 (13,21%); Genova 4.686 (12,92%); Como 2.794 (12,48%); Bolzano 2.745 (12,09%); Lucca 2.351 (11,90%); Monza e Brianza 4.362 (11,30%); Reggio Emilia 2.868 (11,21%); Napoli 17.652 (11,07%); Vibo Valentia 898 (10,73%); Alessandria 2.170 (10,66%); Biella 775 (9,77%); Forlì-Cesena 1.915 (9,55%); Crotone 1.060 (9,50%); Trento 2.695 (8,19%); Macerata 1.735 (8,17%); Bologna 5.569 (8,03%); Nuoro 1.300 (7,88%); Torino 12.696 (7,84%); Trieste 1.028 (7,53%); Bergamo 4.934 (7,52%); Varese 3.916 (7,46%); Venezia 4.066 (7,42%); Parma 2.335 (7,41%); Brescia 6.066 (7,32%); Pavia 2.753 (7,25%); Vercelli 745 (7,19%); Lecco 1.470 (6,99%); Firenze 6.112 (6,69%). 

A seguire: Roma 29.515 (6,64%); Livorno 1.784 (6,63%); Siena 1.393 (6,58%); Mantova 1.867 (6,56%); Ravenna 1.762 (6,47%); Enna 793 (6,44%); Modena 3.645 (6,36%); L'Aquila 1.666 (5,84%); Grosseto 1.310 (5,82%); Rovigo 1.076 (5,70%); Savona 1.563 (5,61%); Asti 1.116 (5,58%); Latina 3.366 (5,48%); Treviso 4.368 (5,48%); Rimini 2.120 (5,37%); Frosinone 2.802 (5,22%); Vicenza 4.011 (5,17%); Arezzo 1.869 (4,94%); Pisa 2.491 (4,80%); Sondrio 744 (4,64%); Perugia 3.557 (4,59%); Oristano 673 (4,50%); Verona 4.847 (4,48%); Imperia 1.223 (4,26%); Isernia 543 (4,02%); Cremona 1.384 (3,83%); Barletta-Andria-Trani 1.966 (3,80%); Agrigento 2.303 (3,74%); Verbano-Cusio-Ossola 695 (3,58%); La Spezia 1.172 (3,44%); Padova 4.964 (3,20%); Cagliari 2.444 (3,17%); Messina 3.161 (3,17%); Caltanissetta 1.388 (2,89%); Prov. del Sud Sardegna 1.389 (2,89%); Campobasso 1.340 (2,76%); Ferrara 1.467 (2,30%); Piacenza 1.346 (2,12%); Potenza 1.879 (2,06%); Catania 5.986 (1,99%); Foggia 3.504 (1,98%); Pesaro e Urbino 1.725 (1,95%); Ragusa 1.728 (1,95%); Teramo 1.829 (1,84%); Ancona 2.206 (1,61%); Taranto 2.720 (1,53%); Brindisi 2.254 (1,26%); Pistoia 1.596 (0,95%); Pescara 2.201 (0,87%); Bari 6.595 (0,84%); Matera 1.041 (0,68%); Caserta 5.257 (0,67%); Reggio Calabria 2.850 (0,49%) e Sassari 2.809 (0,39%).

Le province nelle quali è diminuito il numero delle partite Iva, in misura crescente, nel periodo gennaio giugno 2019 rispetto allo stesso periodo del precedente anno sono state (indichiamo il numero delle iscrizioni e tra parentesi il decremento rilevato): Palermo 5.683 (-0,05%); Pordenone 1.286 (-0,23%); Siracusa 1.974 (-0,40%); Udine 2.304 (-0,43%); Catanzaro 1.938 (-0,46%); Massa Carrara 1.075 (-0,65%); Viterbo 1.926 (-0,87%); Trapani 2.225 (-1,72%); Terni 1.189 (-1,74%); Lecce 4.576 (-2,89%); Novara 1.586 (-2,94%); Salerno 6.250 (-6,03%); Chieti 2.134 (-6,40%); Ascoli Piceno 1.084 (-7,82%); Gorizia 489 (-10,44%); Avellino 2.315 (-10,51%) e Benevento 1.573 (-26,53%). Complessivamente, nel secondo trimestre del 2019 sono state aperte 136.323 nuove partite Iva ed in confronto al corrispondente periodo dello scorso anno si registra un aumento del 3,9%. Dall'analisi emerge chiaramente che la distribuzione per natura giuridica mostra che il 73,5% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone fisiche, il 20,5% da società di capitali, il 3,3% da società di persone; la quota dei non residenti, in sensibile aumento, e quella delle altre forme giuridiche rappresentano complessivamente il 2,7% del totale delle nuove aperture. Rispetto al secondo trimestre del 2018, si registra un apprezzabile incremento di avviamenti per le persone fisiche (+7%), mentre le forme societarie mostrano significative flessioni (-9% le società di capitali e -15,6% le società di persone).Riguardo alla ripartizione territoriale, circa il 43% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21,8% al Centro e il 35% al Sud e Isole.

Il confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente mostra apprezzabili incrementi di avviamenti in provincia di Bolzano (+19,1%), Lombardia (+13,3%) e provincia di Trento (+12,4%). Tra i pochi territori in calo la Basilicata (-5%), il Friuli Venezia Giulia (-4%) e le Marche (-3%). In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 19,7% del totale, seguito dalle attività professionali (16,8%) e dall'agricoltura (10,6%). Rispetto al secondo trimestre del 2018, tra i settori principali i maggiori aumenti si notano nell'istruzione (+23,1%), nelle attività professionali (+17,8%), nell'edilizia e nelle attività finanziarie (+10,7%). La flessione più consistente si osserva nell'agricoltura (-15,5%), mentre cali più modesti si registrano nelle attività manifatturiere (-1,5%) e nell'alloggio e ristorazione (-0,5%). Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per genere mostra una prevalenza della quota maschile, ora pari al 62,7% del totale. Il 44,4% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 32,8% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tutte le classi di età registrano incrementi di aperture: il più consistente è il +14,6% della classe da 51 a 65 anni. Analizzando il Paese di nascita degli avvianti, si evidenzia che il 17,8% delle aperture è operato da un soggetto nato all'estero.

 

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Nel 2018 si sono verificati in Abruzzo 3.145 incidenti stradali

 Nel 2018 si sono verificati in Abruzzo 3.145 incidenti stradali che hanno causato la morte di 76 persone e il ferimento di altre 4.683. Lo ha fatto saper l'Istat nel suo ultimo report relativo agli incidenti stradali in Abruzzo nel 2018. Rispetto al 2017, aumentano gli incidenti, +6,8%, i feriti, +6,6, e le vittime della strada,+10,1%, in netta contrapposizione alla tendenza nazionale che presenta diminuzioni seppur modeste per tutti e i suddetti aggregati.

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Rapporto Cresa, la fotografia dell’economia dell’Abruzzo

L’analisi del Cresa fotografa l’immagine di un Abruzzo che si sta incamminando sulla strada del superamento del periodo di crisi che ha interessato l’economia nazionale e internazionale negli ultimi anni, sebbene i segnali siano ancora deboli e non consolidati. Secondo le stime dell’Istituto Tagliacarne, in Abruzzo nel 2018 l’attività economica è cresciuta moderatamente ma sembra in fase di recupero rispetto agli ultimi anni considerando che l’incremento del valore aggiunto è stato dell’1,5%, più contenuto rispetto all’aumento medio nazionale (+1,7%), ma migliore dell’andamento medio rilevato a partire dal 2010.

Anche il sistema imprenditoriale sembra mostrare segnali di recupero considerando che per la prima volta dopo sei anni le imprese attive riprendono ad aumentare (+0,2%) arrivando a 127.122 unità. Tale andamento conferma le previsioni effettuate lo scorso anno sulla base del favorevole andamento delle iscrizioni e delle cancellazioni osservato nel 2017. Allo stesso modo, i risultati positivi delle iscrizioni (+2,2%) e delle cancellazioni (-3,2%) del 2018 «permettono di ipotizzare con una certa fiducia un miglioramento della dinamica imprenditoriale anche per il 2019. Continua la diminuzione delle imprese nella quasi totalità dei settori di attività economica, ad eccezione soprattutto dei servizi non commerciali, in particolare quelli turistici (+1,2%), così come perdura il processo di rafforzamento del sistema imprenditoriale attraverso la flessione delle imprese giuridicamente meno strutturate (imprese individuali: -0,8%; società di persone: -2,7%) e il consolidamento di quelle più strutturate e concorrenziali sui mercati internazionali (società di capitali: +5,5%)» si legge nel Rapporto.

I dati Istat riguardanti le esportazioni confermano che la regione sta attraversando una fase positiva. Nel corso dell’anno il commercio estero dell’Abruzzo ha visto attestarsi intorno agli 8,7 miliardi di euro il valore delle esportazioni, con un incremento del 3,9% rispetto all’anno precedente (Italia: +3,1%). Nonostante tale buona performance, l’apporto delle vendite estere regionali sul totale nazionale resta stabile rispetto all’anno precedente e si conferma al 2%.

Le forze di lavoro ammontano a 559 mila unità, 3 mila in più rispetto all’anno precedente. Esse sono costituite da 499 mila occupati (8 mila in più rispetto all’anno precedente) e da 60 mila disoccupati (-5.000 rispetto al 2017). Il tasso di occupazione è del 58% (56,8% nel 2017), quello di disoccupazione del 10,8% (11,7% nel 2017).

La società regionale risulta composta al 31 dicembre 2018 da 1.311.580 residenti, 3.616 in meno rispetto all’anno precedente cui corrisponde un decremento rispetto al 2017 del 2,7‰ quale risultato di una dinamica naturale negativa (-4,4‰) e di una crescita migratoria lievemente positiva (+1,7‰). Gli stranieri rappresentano il 6,8% del totale dei residenti (Italia: 8,7%). Gli indicatori di struttura della popolazione indicano un peggioramento della situazione con un aggravio del carico sociale ed economico riconducibile all’aumento della popolazione anziana.

La parte relativa alla società regionale, oltre alla descrizione del profilo demografico, approfondisce il ruolo della cultura nell’economia regionale e il livello di benessere di tipo equo e sostenibile di cui godono i cittadini abruzzesi. La cultura svolge un ruolo importante ma non fondamentale nello sviluppo economico abruzzese, meno incisivo di quanto osservato mediamente in Italia e molto in ritardo rispetto ai territori eccellenti. Il peso della componente culturale rispetto al sistema delle imprese (4,0%), all’occupazione (4,6%), al valore aggiunto prodotto (4,2%) e alla spesa turistica (37,4%) colloca la regione tra quelle meridionali.

La misura del benessere equo e sostenibile (BES) pone l’Abruzzo in una posizione di vantaggio rispetto alle regioni del Mezzogiorno, collocandosi alla 14° posizione della graduatoria nazionale. Il nostro territorio emerge in particolare per ambiente, innovazione ricerca e creatività.

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Valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo in Consiglio regionale

La settimana politica dell’Emiciclo si apre martedì 12 novembre, alle ore 10, con la riunione della Quarta Commissione Politiche europee. In discussione i seguenti progetti di legge: “Norme in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo”; “Disposizioni in materia di accesso agli interventi economici e di servizi alla persona. Introduzione del principio di residenzialità”; “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. Sempre martedì 12, con inizio dei lavori alle ore 11, si riunisce in seduta straordinaria la Seconda Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture”. I Commissari sono chiamati a dare parere sui progetti di legge in tema di “Compartecipazione della Regione Abruzzo per la valorizzazione, il recupero e il miglioramento ambientale delle opere irrigue nel fucino, zona Trasacco” e su “Disposizioni in materia di valutazione di incidenza e modifiche alla L.R. 3 marzo 1999, n.11 (Attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112. Individuazione delle funzioni amministrative che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale e conferimento di funzioni e compiti amministrativi agli enti locali ed alle autonomie funzionali)”. Lo stesso martedì, alle ore 15, è convocata in seduta straordinaria la Quinta Commissione “Salute, Sicurezza Sociale, Cultura, Formazione e Lavoro”, per l’esame delle seguenti proposte normative: “Norme a tutela dei coniugi separati o divorziati, in condizione di disagio, in particolare con figli minori”; “Disposizioni in materia di accesso agli interventi economici e di servizi alla persona. Introduzione del principio di residenzialità”; “Istituzione del concorso regionale ‘Per non dimenticare le vittime del terrorismo’”; “Interventi in favore delle famiglie che hanno all’interno del proprio nucleo famigliare un componente affetto da grave patologia oncologica o sottoposto a trapianto”; “Istituzione del fattore famiglia abruzzese”. I lavori politici continuano nella serata di martedì 12 con la riunione congiunta, alle ore 19, delle Commissioni Bilancio (Prima) e Agricoltura (Terza). All'ordine del giorno l’esame di due progetti di legge dedicati al tema dei Consorzi di bonifica; il primo d’iniziativa della Giunta regionale dal titolo “Disposizioni per la razionalizzazione, l’economicità e la trasparenza delle funzioni di competenza dei Consorzi di bonifica”, il secondo, promosso dai Consiglieri di centrosinistra nominato “Nuova disciplina in materia dei Consorzi di Bonifica – Modifiche alla L. R. n.36/1996 – Modifiche alla L. R.19/2013 –Abrogazione della L. R. n.11/1983”. La Commissione Bilancio (Prima) torna a riunirsi insieme alla Commissione Territorio (Seconda), giorno giovedì 14 novembre, alle ore 12. In programma l’esame del progetto di legge d’iniziativa della Giunta che prevede l’“Istituzione dell’Agenzia regionale di Protezione Civile ed ulteriori disposizioni in materia di protezione civile”, sono previsti gli interventi del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio (o suo delegato), del direttore del Dipartimento Governo del Territorio e Politiche Ambientali della Regione Abruzzo, Pierpaolo Pescara e del dirigente del Servizio Legislativo, Qualità della Legislazione e Studi del Consiglio regionale, Francesca Di Muro.

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Export, in Abruzzo crescono i distretti del mobile e del vino Montepulciano

Continua l'andamento negativo delle esportazioni dei Distretti industriali abruzzesi che nel secondo trimestre dell'anno hanno registrato un calo del 9,6%, secondo i dati del Monitor dei Distretti industriali dell'Abruzzo curato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Crescono due distretti su cinque. Buona performance per il Mobilio (+5,8%), e per i Vini di Montepulciano (+5,2%). In territorio negativo la Pasta di Fara (-4,1%) e l'Abbigliamento che, dopo la parentesi positiva del 2018, accusa un crollo (-36,9% per il distretto nord-abruzzese e -52,1% per quello sud-abruzzese). Nel periodo aprile-giugno 2019 le esportazioni del polo ICT dell'Aquila sono diminuite del 47%. Si tratta di un risultato peggiore rispetto a quanto realizzato dai Poli ICT italiani, anch'essi in calo nello stesso periodo ma in maniera piu' contenuta (-3,3%).

"Dai dati del secondo trimestre si evince il perdurare del trend evidenziatosi ad inizio anno, nel quale comunque non mancano di mettersi in evidenza Distretti industriali in grado di andare positivamente in controtendenza - spiega Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo -. Quel che e' certo e' che l'export e' un asset irrinunciabile per le nostre imprese, per questo il nostro Gruppo e' in prima linea nel sostenerle anche su questo fronte. Nei primi sei mesi del 2019 Intesa Sanpaolo ha erogato alle imprese abruzzesi 78 milioni di nuovo credito. Allo scorso aprile in Abruzzo avevano aderito al nostro Programma Filiere, che consente appunto alle piccole imprese di ottenere un migliore e piu' conveniente accesso al credito, 11 aziende capofila con circa 1.700 dipendenti, 450 imprese fornitrici e un giro d'affari complessivo di 2,1 miliardi di euro". A contribuire all'andamento negativo delle esportazioni dei distretti abruzzesi sia i mercati maturi (-9,8%) che quelli mercati emergenti (-9%). In forte calo la Svizzera, male anche Emirati Arabi Uniti, USA, Olanda, Serbia, Svezia e Gran Bretagna. In crescita Arabia Saudita, Canada e Cina.

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