Primo Piano

Governo, Mattarella fissa un terzo giro di consultazioni

Ci sarà un terzo giro di consultazioni al Quirinale che si svolgeranno nella sola giornata di lunedì della prossima settimana. “A distanza di due mesi - rende noto la presidenza della Repubblica - le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste immutate. Non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo. Nei giorni scorsi è tramontata anche la possibilità di una intesa tra il M5s e il Pd. Il presidente Mattarella svolgerà nuove consultazioni, in un'unica giornata, quella di lunedì, per verificare se i partiti propongano altre prospettive di maggioranza di governo”.

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Sanità, presentato il piano regionale per le maxi emergenze

La Regione Abruzzo si dota del Piano Regionale delle Maxi-Emergenze Sanitarie. Il documento, redatto dall'Ufficio del Referente Sanitario Regionale per le Emergenze (Rsr Abruzzo) in collaborazione con l'Ufficio Emergenza-Urgenza del Dipartimento Salute e Welfare, è stato approvato dal Crea (il Comitato Regionale Emergenza-Urgenza).

Al suo interno, oltre al punto sullo stato del rischio in regione (sismico, chimico-industriale, incendi, neve e valanghe, viabilità), vengono definite le strategie di risposta sanitaria in caso di maxi-emergenza e maxi-evento, nell'ambito più ampio del quadro di emergenze di Protezione civile.

L'Abruzzo, interessato dai gravi eventi dell'ultimo decennio - dal terremoto dell'Aquila alle emergenze sisma, neve e incendi del biennio 2016-2017 -, continua infatti a essere un'area associata a rilevanti rischi emergenziali, a un tempo causati e amplificati dalle caratteristiche geologiche, ambientali e antropiche del territorio. L'elevata rischiosità strutturale del territorio rende quindi quanto mai necessaria la definizione di una cornice di intervento fondata su conoscenze e prassi condivise.

Rsr Abruzzo è stato nominato il dottor Alberto Albani, direttore del pronto soccorso e medicina d'urgenza dell'ospedale di Pescara, E' lui al vertice della catena di comando sanitaria, è l'organo regionale autorizzato alla movimentazione di strutture e risorse sanitarie regionali in occasione di maxi-emergenze, nonché all’attivazione della Cross (Centrale remota operazioni di soccorso sanitario) e alla gestione della comunicazione con la Direzione Comando e Controllo di Protezione Civile (Dicomac), ove attivata. Il Piano, anche alla luce della recente emanazione del "Codice della Protezione civile", detta inoltre le linee di condotta per la redazione omogenea dei piani di presidio Peimaf (massiccio afflusso di feriti) e Peivac (evacuazione), oltre che per la gestione di eventi Nbcr (nucleare, biologico, chimico e radiologico) e di emergenze di tipo trasfusionale e veterinario.

Con il Piano, la Regione istituisce anche il gruppo di coordinamento denominato Noes (Nucleo Organizzativo di Emergenza Sanitaria), abilitato a  svolgere il censimento delle dotazioni, la formulazione di proposte tecniche per la formazione degli addetti, la definizione del fabbisogno di presidi e attrezzature uniformi (come i Posti Medici Avanzati) e la comunicazione di rete con gli attori pubblici (Anci, Asl, Comuni, Prefetture) e privati (Soccorso Alpino, associazioni di volontariato del circuito sanitario e di Protezione Civile).

Nella gestione delle emergenze, ovviamente, un ruolo strategico è riconosciuto ai presidi ospedalieri dislocati sul territorio, chiamati a intervenire sulla base delle articolazioni e specializzazioni già definite nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. I pronti soccorso saranno le strutture organizzative deputate a effettuare in emergenza-urgenza stabilizzazione clinica, procedure diagnostiche, trattamenti terapeutici, ricovero oppure trasferimento urgente al Dea di livello superiore di cura, secondo protocolli concordati per patologia. Allo stesso modo, in tutti gli ospedali, saranno stoccati materiali tecnici e sanitari da utilizzare in caso di necessità. E' stato previsto, inoltre, l'acquisto di 4 Posti medici avanzati, strutture mobili e modulabili a seconda delle necessità, che in pochi minuti possono essere montate nei luoghi dove dovesse verificarsi l'emergenza.

"Con questo strumento - sottolinea l'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci - l'Abruzzo si pone tra le regioni italiane dotate di un piano avanzato per la risposta sanitaria agli eventi di maxi-emergenza. Il costante presidio della dotazione sanitaria strutturale e infrastrutturale regionale, infatti, ci consentirà di fare fronte all'improvviso gap che un evento calamitoso è in grado di creare tra offerta territoriale e domanda di salute e di soccorso".

 

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L’indice nazionale dei prezzi al consumo cresce dello 0,5% su base annua

Secondo le stime preliminari, nel mese di aprile 2018 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua (+0,8% a marzo).

Il rallentamento dell’inflazione, in parte frenato dall’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari (da +0,5% di marzo a +1,6%), si deve prevalentemente all’inversione di tendenza dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +5,0% a -1,1%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,5% a -0,7%), cui si aggiunge quella, meno marcata, dei prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni (da +0,4% a -0,7%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta a +0,5% (era +0,7% nel mese precedente) mentre quella al netto dei soli Beni energetici si attesta a +0,5% (come a marzo).

L’aumento congiunturale dell’indice generale dei prezzi al consumo è dovuto principalmente ai rialzi dei prezzi degli Alimentari lavorati (+1,1%), dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9%), quasi del tutto neutralizzati dal calo dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-5,4%).

A causa dell’accelerazione della crescita dei prezzi dei beni (da +0,7% di marzo a +0,9%) e della decelerazione di quella dei servizi (da +0,9% a +0,2%), il differenziale inflazionistico tra servizi e beni torna negativo (da +0,2 punti percentuali di marzo a -0,7).

L’inflazione acquisita per il 2018 è pari a +0,7% per l’indice generale e a +0,5% per la componente di fondo.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,7% su base mensile e dell’1,5% su base annua (+0,4% a marzo).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto salgono dello 0,5% in termini congiunturali e dell’1,6% in termini tendenziali (in accelerazione da +0,8% del mese precedente).

Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,5% su base mensile e dello 0,6% su base annua (+0,9% a marzo). Il rialzo congiunturale più marcato rispetto al NIC si deve al rientro definitivo dei saldi invernali di abbigliamento e calzature di cui il NIC non tiene conto.

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Istat, cresce la stima degli occupati

A marzo 2018 la stima degli occupati continua a crescere (+0,3% rispetto a febbraio, pari a +62 mila). Il tasso di occupazione si attesta al 58,3% (+0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente).

La crescita congiunturale dell’occupazione interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. L’aumento maggiore si stima per i giovani 25-34enni (+0,9 punti percentuali). La crescita è dovuta interamente alla componente maschile mentre per le donne, dopo l’aumento dei mesi precedenti, si registra un calo. Nell’ultimo mese si stima una ripresa degli indipendenti, che recuperano in parte la diminuzione osservata nei primi due mesi dell’anno e, in misura più lieve, dei dipendenti a termine, mentre restano sostanzialmente stabili i permanenti.

Dopo il calo di febbraio, la stima delle persone in cerca di occupazione a marzo registra un aumento dello 0,7% (+19 mila). La crescita della disoccupazione si concentra tra le donne e i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione rimane stabile all’11,0% mentre quello giovanile scende al 31,7% (-0,9 punti percentuali).

A marzo la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,8% (-104 mila). Il calo riguarda entrambi i generi e tutte le classi di età ad eccezione dei 15-24enni. Il tasso di inattività scende al 34,3% (-0,3 punti percentuali rispetto a febbraio).

Nell’arco del primo trimestre 2018 si stima una crescita degli occupati dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (+21 mila). L’aumento interessa gli uomini e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Crescono i dipendenti a termine (+66 mila), mentre diminuiscono lievemente i permanenti (-8 mila) e in misura più consistente gli indipendenti (-37 mila). Alla crescita degli occupati nel trimestre si accompagna un lieve aumento dei disoccupati (+0,1%) e un calo degli inattivi (-0,3%, -34 mila).

Su base annua continua l’aumento degli occupati (+0,8%, +190 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda esclusivamente i lavoratori a termine (+323 mila), mentre calano i permanenti (-51 mila) e gli indipendenti (-81 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+391 mila) e, in misura minore, i 15-34enni (+46 mila) mentre calano i 35-49enni (-246 mila). Nell’arco di un anno diminuiscono sia i disoccupati (-4,0%, -118 mila) sia gli inattivi (-1,1%, -150 mila)

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Eurostat, il 58% dei laureati trova lavoro entro 3 anni

Migliora lievemente la percentuale dei giovani laureati italiani che trova un lavoro entro tre anni dal conseguimento del titolo. Tuttavia il nostro Paese resta molto indietro rispetto alla media europea. Nel 2017 - secondo i dati comunicati da Eurostat - risultavano occupate il 58% delle persone under 35 che avevano terminato l'educazione terziaria a fronte dell'82,7% nell'Ue a 28. Il dato è in lieve miglioramento sul 2016 (57,7%) e in ripresa rispetto al picco negativo del 49,6% del 2014 ma resta comunque il penultimo in Ue, migliore solo di quello greco (54%). In Germania entro tre anni dalla laurea lavora il 92,7% delle persone (86,9% nel Regno Unito).

La situazione è ancora peggiore per chi ha solo il diploma. Solamente il 42,6% risulta occupato entro tre anni dal termine del percorso di istruzione (69,7% in Europa a 28). Il dato è ancora più basso se si considerano le persone con un diploma generalista. In questo caso solo uno su 3 (il 29,5% per la precisione) entro tre anni, ha un lavoro, un dato di quasi trenta punti inferiore rispetto alla media Ue. 

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Presentato il nuovo Cda Saga

Enrico Paolini, ex vice presidente della Giunta regionale con delega al Turismo, è stato nominato dall'assemblea dei soci presidente del nuovo consiglio di amministrazione della Saga, la società che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo e di cui la Regione detiene la quasi totalità delle azioni.

A Pescara, in Regione, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei nuovi membri del Cda presieduta dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso. Un incontro al quale hanno preso parte anche l'assessore al Bilancio, Silvio Paolucci, ed il presidente uscente del CdA SAGA, Nicola Mattoscio.

Vice presidente è stato nominato l'imprenditore del settore alberghiero, Emilio Schirato, mentre i nuovi consiglieri saranno l'ex consigliere regionale, Antonella Bosco, e la funzionaria regionale del Dipartimento trasporti, Evelina D'Avolio. Confermato nel Cda l'imprenditore dolciario Stefano Menozzi

Il presidente della Giunta ha fatto anche notare che, "per la prima volta, nell'arco degli ultimi tre anni, si registra un utile netto di esercizio oltre a tangibili risultati di gestione che hanno la denominazione della connettività aerea che abbiamo saputo confermare. Mi riferisco - ha sottolineato - alla soluzione della crisi con Ryanair ed ai collegamenti che abbiamo saputo confermare".

Riguardo al compenso per l'impegno dei consiglieri di amministrazione, D'Alfonso ha chiarito che "si tratterà di un ristoro prevalentemente morale in quanto abbiamo mantenuto l'onere economico all'interno dei 44 mila euro per tutte le figure". Una scelta che ricalca quella fatta, a suo tempo, dal "presidente uscente che ha operato in termini di assoluta gratuità".

Ancora D'Alfonso. "Da questa nuova fase 3.0, mi aspetto il consolidamento dei risultati ed un ulteriore slancio verso nuove frontiere in termini di ulteriori destinazioni turistiche da raggiungere". Il punto di partenza, secondo D'Alfonso,è rappresentato dalla mole di finanziamenti per le infrastrutture che mai si è verificata nella storia dell'Aeroporto d'Abruzzo e culminerà nella concretizzazione della connettività del ferro. Così come il Presidente ha rimarcato "la rinnovata collaborazione istituzionale con l'amministrazione comunale di San Giovanni Teatino e la piena sintonia con l'Enac".

Infine, i numeri più significativi della passata gestione: tutti e tre gli esercizi finanziari chiusi in attivo con l'ultimo che ha  fatto registrare quasi 400 mila euro di segno più, un volume di traffico passeggeri passato dai 556 mila  del 2014, l'ultimo anno della vecchia governance, ai 668 mila del 2017 cui vanno aggiunti 2500 passeggeri in capo all'aviazione generale con una crescita relativa al 2017 del 16%.

Infine, dei 33 milioni euro destinati a vario titolo dalla Regione alla società Saga per l'ammodernamento ed il completamento infrastrutturale, emerge il dato di 13 milioni di euro di interventi già appaltati ed altri in corso di definizione.

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Credito alle imprese in diminuzione in Abruzzo

Diminuisce dell’11,2 per cento il credito alle imprese artigiane in Abruzzo, con un decremento pari a 104 milioni di euro in meno nel 2017. La regione si piazza così al terzultimo posto in Italia nella speciale classifica. Più in generale, i prestiti alle imprese con meno di venti dipendenti – dunque l’ossatura della nostra economia – sono diminuiti l’anno scorso dell’1,6 per cento, mentre sono aumentati dell’1,2 per cento quelli alle imprese più grandi. Sul versante delle famiglie, i mutui sono aumentati ma, al netto di surroghe e sostituzioni, i nuovi prestiti sono di fatto diminuiti del 14 per cento. I dipendenti del settore bancario, infine, sono diminuiti del 5 per cento: da 3881 del 2016 al 3686 del 2017. Le cifre sul settore bancario sono emerse nel corso del congresso regionale della Uilca, la federazione del credito, esattorie e assicurazioni della Uil, che si è svolto a Pescara, al termine del quale è stato rieletto segretario regionale Maurizio D’Antonio, che sarà affiancato da una segreteria composta da Alessandro Roselli e Antonello Galassi, e dal tesoriere Domenico Zocco. Presenti anche Vito Pepe, segretario nazionale Uilca, e Michele Lombardo, segretario regionale Uil Abruzzo.

Nel corso della sua relazione introduttiva, D’Antonio ha rilanciato la proposta di un osservatorio regionale sul credito che serva “a capire meglio cosa accade sul territorio, per suggerire alla politica e alle direzioni generali delle banche soluzioni e strategie per lottare contro la desertificazione bancaria che ha colpito l’Abruzzo”. Nel corso del suo intervento finale, Vito Pepe ha rimarcato “il ruolo del sindacato confederale, che ha permesso negli ultimi anni rinnovi contrattuali che altrimenti non si sarebbero fatti, oltre che azioni concrete contro la colonizzazione estera in settori centrali come le banche e le assicurazioni. Un sindacato maturo, che ha contribuito e contribuisce ad evitare che l’Italia faccia passi indietro, nel settore economico ma anche dei valori fondanti, spesso messi in discussione”.

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Consiglio regionale il 3 maggio

Il Presidente Giuseppe Di Pangrazio ha convocato per giovedì 3 maggio, dalle ore 11, nell’Aula “Spagnoli” di Palazzo dell’Emiciclo, il Consiglio regionale dell’Abruzzo con i seguenti punti all’ordine del giorno: presa d’atto delle dimissioni del Consigliere Camillo D’Alessandro e della proclamazione, in sostituzione, del Consigliere Antonio Innaurato; dimissioni di Giorgio D’Ignazio dalla carica di Consigliere segretario; comunicazione della Giunta per le elezioni; elezione del garante delle persone sottoposte a misure restrittive; provvedimenti europei riguardanti la partecipazione della Regione Abruzzo ai processi normativi dell’Unione Europea e sulle procedure d’esecuzione degli obblighi europei. Nel corso della seduta saranno esaminati i progetti di legge in materia di promozione e sostegno delle Pro Loco; gestione della fauna e disciplina della pesca nelle acque interne; riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive. Si proseguirà con lo svolgimento delle interpellanze sui seguenti temi: attuazione del “Master Plan Prisma”; Deliberazione di Giunta in materia di in materia di criteri per la utilizzazione dei contributi in favore del personale della Giunta Regionale per attività culturali, assistenziali e ricreative; Distretto sanitario di Montesilvano; interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico intergrato e sostenibile con recupero di borghi di aree interne; norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare; criticità del reparto di Urologia dell’Ospedale SS. Annunziata di Chieti. All’ordine del giorno anche l’elezione di un componente del Collegio regionale per la Garanzie statutarie e l’esame dei provvedimenti in materia di: assegnazione e gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e determinazione dei relativi canoni di locazione; istituzione del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; norme per l’esercizio, la tutela e la valorizzazione dell’apicoltura; programma triennale della viabilità regionale, opere di messa in sicurezza della SS n.5 e della SS n.17; norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta; disposizioni in materia di riduzione del trattamento economico dei Consiglieri regionali. Infine, prima di discutere la risoluzione sulla riconversione dell’Ospedale di Guardiagrele in "Ospedale in zona disagiata" si procederà all’elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione della pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini.

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Trova l’ufficio chiuso a chiave, Di Matteo attacca D’Alfonso

L'ex assessore Donato Di Matteo ha trovato chiuso il suo ufficio nella sede del Consiglio regionale d'Abruzzo. Dinanzi alla porta chiusa avrebbe minacciato di avvisare i carabinieri. A quel punto un collaboratore della segreteria del governatore ha riaperto gli uffici, consentendo a Di Matteo, ora consigliere regionale, di liberare i locali e traslocare. "Va detto che avevo concordato che questa sera avrei liberato gli uffici, lasciando i locali del quarto piano per spostarmi al quinto", ha detto Di Matteo. "Quanto accaduto è grave - conclude - Sono stato sfrattato dal proprietario della Regione Abruzzo. Il mio prossimo atto sarà votare la decadenza di D'Alfonso che non può giocare con le istituzioni".

Da parte della Regione è stata diffusa una lettera nella quale la segreteria particolare della Presidenza comunicava al direttore generale della Regione Rivera, al direttore delle risorse umane Bernardini e all'istituto di vigilanza Ivri ''l'impellente necessità di dover disporre di un adeguato numero di stanze'' per la sistemazione del personale dagli uffici della regione di viale Bovio a quelli di Piazza Unione.   

Le stanze in questione erano ''già assegnate temporaneamente all'Enea e alla segreteria temporanea di un assessore dimissionario''. Quindi, per garantire la salvaguardia dei beni rimasti nelle stanze, le chiavi sono state poi affidate al servizio di guardiania. Le stanze sono poi riaperte per consegnare il materiale all'ex assessore. 

 

'Pare molto strana la lettera protocollata in data odierna da Enzo Del Vecchio. Lui stesso mi spiegava al telefono che su questa situazione non aveva nulla a che vedere e che questa era stata una disposizione del presidente e che mi sarei dovuto rivolgere a D'Alfonso''. Lo si legge in una nota emanata dall'ex assessore Donato Di Matteo. ''Con Del Vecchio - prosegue Di Matteo - mi ero accordato martedì scorso che entro oggi pomeriggio avrei lasciato tutte le stanze dell'assessorato, il tempo considerando la festività del 25 aprile, di preparare degli scatolone da salire al quinto piano, nella stanza assegnata al gruppo Abruzzo Facile ''.

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Italia 46esima per libertà di stampa secondo Reporters sans frontières

Migliora in Italia la libertà di stampa, secondo il rapporto 2018 di Reporters sans frontières. Sui 180 Paesi studiati nell’annuale classifica di Rsf al primo posto c’è la Norvegia mentre all’ultimo c’è la Corea del Nord.

L’Italia è in 46esima posizione, in crescita di 6 punti rispetto al report del 2017, quando era 52esima. Parlando del nostro paese, il rapporto ha ricordato che “una decina di giornalisti italiani sono ancora sotto una protezione permanente e rafforzata della polizia dopo le minacce di morte proferite, in particolare, dalla mafia, da gruppi anarchici o fondamentalisti”.

“Il livello delle violenze perpetrate contro i reporter (intimidazioni verbali o fisiche, provocazioni e minacce…) – prosegue nel rapporto l’Ong – è molto inquietante e non cessa di aumentare, in particolare, in Calabria, Sicilia e Campania. Numerosi giornalisti, soprattutto nella capitale e nel sud del Paese si dicono continuamente sotto pressione di gruppi mafiosi che non esitano a penetrare nei loro appartamenti per rubare computer e documenti di lavoro confidenziali quando non vengono attaccati fisicamente”. “Dimostrando coraggio e resilienza, questi giornalisti, continuano, nonostante tutto a pubblicare le loro inchieste”.

 

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