Primo Piano

Istat: nel II trimestre il rapporto deficit-Pil cala all’1,1%

Nel secondo trimestre 2019 l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al Pil è stato pari all'1,1% (1,3% nello stesso trimestre del 2018). Lo ha reso noto l'Istat. Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un'incidenza sul Pil del 3,2% (+2,7% nel secondo trimestre del 2018). Il saldo corrente delle AP è stato anch'esso positivo, con un'incidenza sul Pil del 2,3% (+2,0% nel secondo trimestre del 2018). L'incidenza del deficit del conto delle Amministrazioni pubbliche sul Pil "è diminuita rispetto al corrispondente trimestre del 2018, grazie a una dinamica delle uscite meno accentuata di quella delle entrate (con incrementi rispettivamente del 2,0% e del 2,5%)", è la spiegazione dell'Istat.

Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, sia in termini nominali sia in termini reali. Tale incremento si è tradotto in un'analoga crescita del potere d'acquisto. Lo ha reso noto l'Istat. La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all'8,9%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. "Il reddito disponibile delle famiglie - è il commento dell'Istat - ha segnato, dopo il calo della seconda parte dello scorso anno, un progressivo recupero, che grazie alla dinamica quasi nulla dei prezzi al consumo, si è trasferito in crescita del potere d'acquisto, con un'accelerazione nel secondo trimestre. La risalita del reddito si è tradotta solo in parte in maggiori consumi, mentre è aumentata la propensione al risparmio"

Leggi Tutto »

Marsilio in visita ai comuni del Cratere 2016 e 2017

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si è recato in visita nei comuni di Montereale, Capitignano e Campotosto, tutti ricadenti nel cratere sismico 2016 e 2017, dove ha avuto un incontro con i rispettivi sindaci per l’esame di tematiche connesse con la ricostruzione. Insieme con lui, l’assessore alle Aree Interne e del Cratere, Guido Quintino Liris.

A ricevere la delegeazione regionale nei rispettivi comuni, i sindaci Massimiliano Giorgi, Montereale, Maurizio Pelosi, Capitignano e Luigi Cannavicci, Campotosto.

Come ha spiegato lo stesso Marsilio, “le tematiche oggetto dell’incontro sono legate alla ricostruzione e al ritardo con cui da troppi anni si affronta questa vicenda e alle prospettive di uno sblocco sostanziale delle operazioni attraverso le ordinanze e le leggi che sono state avviate di recente”.

Il Presidente della Regione ha riferito ai sindaci sul negoziato avviato con il Commissario Straordinario per la Ricostruzione del Centro Italia, Piero Parabollini: “siamo in attesa da parte del Commissario, che oggi stesso ho risentito anche a seguito delle sollecitazioni dei sindaci e del direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, della soluzione di alcuni problemi che soprattutto pesano in questi comuni a causa della sovrapposizione dei due terremoti (2016 e 2017- NDR) e di normative che confliggono fra di loro che nessuno, in questi anni, ha saputo sciogliere”.

Marsilio ha anche riferito che da parte degli uffici regionali sono state definite delle norme interpretative che, “se venissero accolte dal Commissario, sbloccheranno in maniera decisiva la ricostruzione di molti aggregati e che permetteranno ai comuni e agli uffici di poter andare avanti con l’autorizzazione delle procedure”. “Confido che il Commissario Parabollini, che ho sentito molto disponibile,  vorrà accogliere queste nostre richieste e suggerimenti e sono certo che nei prossimi giorni potremo dare buone notizie a questi territori”. 

Leggi Tutto »

Sondaggio Emg, la Lega al 32,6 per cento

Secondo un sondaggio EMG Acqua presentato oggi ad Agora', se si votasse oggi la Lega sarebbe il primo partito con il 32,6%, seguono il Pd al 19,7 e il M5S al 19%. Italia Viva e' al 4,5%, mentre Fratelli D'Italia al 7,6%, seguita da Forza Italia con il 7,4%. Piu' Europa col 2,2%, La Sinistra 1,8%. Autore: EMG Acqua Committente/Acquirente: RAI PER AGORA' Criteri seguiti per la formazione del campione: Campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne per sesso, eta', regione, classe d'ampiezza demografica dei comuni Metodo di raccolta delle informazioni: Rilevazione telematica su panel Numero delle persone interpellate, universo di riferimento, intervallo fiduciario: Universo: popolazione italiana maggiorenne; campione: 1.754 casi; intervallo fiduciario delle stime: 2,3%; totale contatti: 2.000 (tasso di risposta: 88%); rifiuti/sostituzioni: 246 (tasso di rifiuti: 12%). 

Leggi Tutto »

Mike Pompeo a Pacentro

"Mio padre voleva venissi a visitare la casa della nostra famiglia". Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Mike Pompeo, rivela che la visita alla casa degli avi e legata ad una promessa fatta al genitore, Wayne.  Accolto da un tripudio di Tricolori e bandiere a stelle e strisce, Pompeo ha fatto tappa al Monumento ai Caduti e si è fermato in piazza a parlare con i ragazzini del paese. Pompeo ha varcato il portone del fabbricato in via S. Francesco, al civico 8, oggi di proprieta' di Vincenzo Davide Mancini, 67 anni, rientrato in Italia dopo aver lavorato in Canada. "Si vedeva che era molto felice", ha raccontato l'attuale proprietario della casa. "Sono onorato di visitare la casa dei miei bisnonni", ha sottolineato Pompeo, che ha poi ricevuto in dono dai padroni di casa un torrone e un sacchetto di confetti. "Ha anche assaggiato il vino Montepulciano che produco io - ha aggiunto Vincenzo Mancini - e mi ha regalato una medaglia del dipartimento di Stato con il suo nome

Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha detto di voler tornare a Pacentro nel prossimo futuro. A riferirlo e' il ristoratore Carmine Cercone, proprietario della Taverna de Li Caldora, dove Pompeo ha pranzato insieme alla moglie e al suo staff. "E' stato molto contento delle cose che ha mangiato - ha raccontato il ristoratore - ed ha pagato il pranzo con la sua carta di credito personale, quindi ho anche la sua firma da conservare. Mi ha assicurato che tornera' a Pacentro e di questo sono molto contento". Il ristoratore ha fatto dono all'ospite di una Nativita' di Pasquarelli, un artigiano del posto. Il segretario Pompeo ha mangiato su un tavolo per due insieme alla moglie Susan. Il menu' era composto da sagnette ricce, ricotta di capra e guanciale e pappardelle ai funghi porcini. Per secondo la marchigiana alla brace e arrosticini di pecora e verdure miste; per dessert pizza dolce abruzzese con cantucci e crostata di ricotta. Il tutto accompagnato da vino Cerasuolo e Montepulciano Presidium. Per finire Ratafia' e cantucci. 

"Mike ha pagato per lui e la moglie con carta di credito". Il conto? "54 euro ed a me 20 euro di mancia". A raccontarlo la figlia del titolare de La Taverna De Li Caldora che oggi ha fatto degustare alla celebre coppia dell'establishment di Washington i sapori antichi dell'Abruzzo. Poi mostrando la banconota americana, Gabriella afferma sorridendo: "me la incornicerò". Elegante, in tailleur nero, racconta: "Dopo una sosta in veranda, interrotta a causa del meteo instabile, Mike e la moglie sono rientrati e hanno pranzato all'interno del locale in un'area riservata del ristorante. I tavoli intorno a quello di Pompeo erano tre: dedicati alla sicurezza e ai collaboratori più stretti. Uno di loro in diretto collegamento con Trump". Con Trump? "Beh deduco, mi hanno detto con Washington". Dopo pranzo una breve visita, sotto la pioggia, in Municipio e in qualche negozietto del paese in cerca di souvenir. Poi Pompeo si e' spostato verso Sulmona, per un'ora di shopping tra confetti, presentose e tomboli, gioielli lavorati dall'orafo sulmonese Rino Marcantonio ad imitazione del tradizionale merletto di Pescocostanzo per una spesa di circa 400 euro. Tra i doni ricevuti, una pergamena con l'albero genealogico e un libro con tutti gli atti dell'anagrafe cittadina riferita ai suoi antenati, mentre e' gia' pronta in cantiere la proposta di cittadinanza onoraria da parte del consiglio comunale.

Leggi Tutto »

Consiglio regionale, Udc esce dal gruppo di Forza Italia

Il Gruppo consiliare dell’Udc prende le distanze da Forza Italia e ufficializza il divorzio in Consiglio regionale. E’ questa la decisione presa dalla consigliera Marianna Scoccia che nei giorni scorsi ha chiesto all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale di “rompere” con il Gruppo consiliare di Forza Italia con cui era federato nella undicesima legislatura. “Una decisione che dimostra ancora una volta che questo governo regionale è diviso e perde pezzi della maggioranza. Prima la spaccatura all’interno dell’azionista di maggioranza, leggasi Lega Nord e caso Fioretti, adesso l’ufficialità della rottura con l’Udc che era stato un utile alleato delle elezioni regionali” commentano i consiglieri del Pd, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli.”Da giunta lenta e inoperosa quello che si profila è un governo regionale ostaggio dei veti incrociati degli azionisti di maggioranza e minoranza – continuano gli esponenti del Pd – Dopo solo 180 giorni di governo di Destra l’Abruzzo si scopre isolato rispetto al governo nazionale, debole come interlocuzione per via di un Presidente di Regione che non dialoga con Roma e i territori, ostaggio di Salvini e Meloni che dettano l’agenda in Abruzzo, abbandonato da una forza leale che aveva contribuito alla vittoria del centro-destra regionale. Sono trascorsi solo 6 mesi di #nongovernoMarsilio e gli abruzzesi già non ne possono più di un #governolentoediviso.” 

Leggi Tutto »

Italia al primo posto nel ranking del largo consumo delle economie europee

 L'Italia si posiziona al primo posto nel ranking del largo consumo delle principali economie europee con un fatturato in crescita del 4% nel secondo trimestre 2019 e volumi in progressione del 3,3% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente e un incremento del +1,4% dei prezzi. I dati emergono dal report trimestrale Nielsen Quarter by Numbers, che monitora l'andamento macroeconomico e del largo consumo in 15 paesi dell'Unione Europea e in 15 altri paesi del continente europeo. Dopo l'Italia, emerge dalla relazione, si posiziona la Germania (fatturato +2,4%, volumi +1%, prezzi +1,4%), la Spagna (fatturato +2,3%, volumi +0,5%, prezzi +1,8%), la Francia (fatturato +1,3%, volumi -0,7%, prezzi +2%) e il Regno Unito (fatturato +0,7%, volumi - 0,4%, prezzi +1,2%). Nel continente europeo, invece, l'ammontare della spesa nel largo consumo cresce del 3,4%, nel secondo trimestre del 2019 rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente, a causa della crescita in volumi del +0,5% e in prezzi del +2,9%, evidenzia lo studio.

A fronte di 9 mesi positivi per l'Italia, sottolinea Laurent Zeller, amministratore delegato di Nielsen Italia, "con una crescita in valore del +2% dall'inizio dell'anno (1 Gennaio - 22 Settembre 2019), nei prossimi mesi si prevede che in Europa si verifichi un rallentamento economico dovuto alla Brexit e alle dispute sui dazi internazionali". In uno scenario così incerto, prosegue Zeller, "è probabile che la domanda si riduca lievemente soprattutto per i prodotti di largo consumo". Rispetto alla media europea, come è sottolineato dall'analisi del report, l'Italia si colloca comunque al di sopra per fatturato complessivo (+4,0% vs. +3,4%) e per volumi acquistati (+3,3% vs. +0,5%), mentre è al di sotto della media dell'aumento dei prezzi (+0,7% vs. +2,9%). Il confronto con il secondo trimestre del 2018, ricorda Nielsen, è ovviamente condizionato dalla Pasqua, che nel 2018 è stata invece nel primo trimestre. 

Leggi Tutto »

Ad agosto numero occupati stabile, +140 mila su base annua

Ad agosto 2019 la stima degli occupati risulta sostanzialmente stabile rispetto a luglio; il tasso di occupazione si attesta al 59,2%. Lo rileva l'Istat che su base annua l'occupazione risulta in crescita (+0,6%, pari a +140 mila unità).L'espansione, osserva l'Istat, riguarda sia donne sia uomini e tutte le classi d’età fatta eccezione per i 35-49enni. Al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell'anno è trainata dai dipendenti permanenti (+199 mila nel complesso) mentre calano sia gli occupati a termine (-30 mila) sia gli indipendenti (-29 mila).Nell'arco dei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna a un calo dei disoccupati (-7,0%, pari a -186 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,5%, pari a -64 mila).

L'occupazione ad agosto risulta stabile per entrambe le componenti di genere; aumenta per gli ultracinquantenni (+34 mila) mentre cala nelle altre classi d'età. Dopo la flessione del mese scorso, tornano a crescere i dipendenti, sia permanenti sia a termine (+32 mila nel complesso): diminuiscono invece gli indipendenti (-33 mila).Le persone in cerca di occupazione sono in forte calo (-3,4%, pari a -87 mila unità nell’ultimo mese). La diminuzione riguarda entrambe le componenti di genere e coinvolge tutte le classi d'età. La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni ad agosto è in aumento (+0,6%, pari a +73 mila unità) per entrambe le componenti di genere. Il tasso di inattività sale al 34,5% (+0,2 punti percentuali).Nel trimestre giugno-agosto 2019 l'occupazione è in crescita rispetto ai tre mesi precedenti (+0,2%, pari a +45 mila unità) per entrambi i generi. Nello stesso periodo aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,5%, +79 mila) sia quelli a termine (+0,4%, +12 mila) mentre risultano in calo gli indipendenti (-0,8%, -45 mila); si registrano segnali positivi in tutte le classi di età, ad eccezione dei 35-49enni.All'aumento degli occupati si associa, nel trimestre, il calo delle persone in cerca di occupazione (-3,7%, pari a -95 mila) e una lieve crescita degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,1%, +9 mila).

 Dopo la crescita registrata nel primo semestre dell'anno ed il lieve calo mostrato a luglio, osserva l'Istat, l'occupazione ad agosto risulta sostanzialmente stabile nel confronto mensile. In particolare, l'andamento occupazionale è sintesi dell'aumento dei lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine, e della flessione degli indipendenti. Nell'ultimo mese si stima una consistente diminuzione della disoccupazione e, dopo cinque mesi di stabilità, un aumento dell'inattività. Nel confronto trimestrale e tendenziale permangono la crescita dell'occupazione, soprattutto dipendente permanente, e il calo della disoccupazione già osservati nei mesi precedenti.

Leggi Tutto »

Provenzano: Bisogna lavorare per non perdere un solo euro dei fondi europei

"Bisogna lavorare per non perdere un solo euro dei fondi europei, un qualcosa che non ci possiamo permettere visto che gia' quest'anno rischiamo un grave disimpegno" e poi "c'e' un tema di investimenti pubblici che sono, e non solo al Sud, al livello piu' basso di tutta a storia repubblicana". Lo afferma il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano concludendo le 'giornate dell'economia Marcello de Cecco' in merito al piano per il Mezzogiorno allo studio del Governo Conte. Provenzano ha sottolineato l'importanza "pur senza caricarle di troppe aspettative delle Zes (zone economiche speciali) e delle infrastrutture, "non solo l'alta velocita' ma anche un'offerta maggiore sull'esistente" per evitare l'isolamento di alcune aree. Fra gli altri punti , il ministro ha citato il rilancio degli "investimenti privati" sottolineando come negli scorsi anni "il credito imposta e' servito e cosi' i contratti di sviluppo" mentre ha avuto minor efficacia la decontribuzione sulle assunzioni. "Andrebbe ridotto - ha aggiunto - il carico fiscale sul lavoro ma in tutto il paese, lasciando le gabbie salariali ad archeologia. Differenziali sui salari reali gia' esistono" de facto.

I "500mila giovani che dal Meridione sono andati in Europa" in questi anni, devono dare il loro contributo "non con le rimesse" ma con l'apporto del loro "know how" di esperienze per rilanciare lo sviluppo dell'area. E' quanto chiede il ministro del Sud Giuseppe Provenzano alla conclusione de 'le giornate di economia Marcello De Cecco'. Per il ministro il Sud e' una "una priorita' per l'intero paese" e il suo rilancio "e' necessario anche per il Nord": il Mezzogiorno "non deve essere assistito o tollerato ma bisogna avere un progetto di Sud utile all'Italia e all'Europa per uscire dalla trappola".

Leggi Tutto »

Fisco, i piccoli imprenditori dichiarano il doppio dei dipendenti

Nel 2018 le persone fisiche quali artigiani, commercianti, liberi professionisti, hanno dichiarato in media un reddito pari a 25.290 euro, mentre le società di persone (ad esempio Snc e Sas) 34.260 euro. Per quanto riguarda i dipendenti, invece, coloro che sono occupati nelle attività dei primi percepiscono mediamente 9.910 euro, mentre i lavoratori alle dipendenze dei secondi 13.850 euro. E' quanto scrive la CGIA in una sua analisi, basata sui dati del ministero dell'Economia e delle Finanze. "Finalmente facciamo chiarezza su un punto: è del tutto infondata la tesi che gli imprenditori guadagnino meno dei dipendenti", commenta il coordinatore dell'Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo, che aggiunge: "Sostenuta in particolar modo dal mondo sindacale, questa argomentazione è stata elaborata da alcuni commentatori che in passato hanno comparato in modo scorretto i redditi medi dei datori di lavoro, includendo anche quelli delle ditte individuali che non hanno personale alle proprie dipendenze, con quelli dei dipendenti, comprendendo in questi ultimi anche le retribuzioni di soggetti con redditi elevati, come gli alti dirigenti pubblici e privati. Obiettivo di questa operazione? Dimostrare che i piccoli imprenditori sono un popolo di evasori. In realtà - continua Zabeo - confrontando correttamente i redditi dei titolari di microimprese con quelli dei propri dipendenti, emerge un risultato di segno opposto che ridà dignità al mondo del lavoro autonomo".

"Nessuno esclude che anche tra i piccoli commercianti e gli artigiani ci siano sacche di infedeltà fiscale che devono essere assolutamente debellate", aggiunge il segretario della CGIA Renato Mason, ma "altra cosa, invece, è sostenere capziosamente che ci troviamo di fronte a due categorie costituite da evasori incalliti. Le cose stanno diversamente e i dati delle dichiarazioni dei redditi delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi dimostrano, almeno al Nord, che le generalizzazioni sono sempre ingiuste e sbagliate". Dall'analisi delle dichiarazioni dei redditi del 2018, infatti, emerge come i piccoli imprenditori (ditte individuali) e i lavoratori autonomi dichiarino mediamente 37.470 euro in Trentino Alto Adige, 36.070 euro in Lombardia, 31.700 in Friuli Venezia Giulia, 31.070 euro in Veneto, 31.020 in Emilia Romagna, 28.640 euro in Piemonte e 28.630 euro in Liguria. "Ricordo - conclude Paolo Zabeo - che oltre il 70% degli artigiani e dei commercianti non ha dipendenti".

Di segno opposto, invece, la situazione presente al Sud, dove i livelli di reddito sono molto contenuti. In alcune zone del Mezzogiorno, infatti, fare impresa è sempre più difficile e per molti il ricorso all'evasione consente di recuperare liquidità per mantenere in vita l'attività. Nel meridione, infatti, il reddito medio dichiarato al fisco dagli autonomi e dai piccoli imprenditori è molto basso. Se in Campania è pari a 13.340 euro, in Puglia ammonta a 12.810 euro, in Sicilia a 12.640 euro e in Calabria solo a 6.120 euro. Nel 2016 (dato più recente) l'evasione stimata in Italia è stata del 16%. Ciò vuol dire che per ogni 100 euro di gettito incassato dal fisco, 16 rimangono illegalmente nelle tasche degli evasori. In termini assoluti, invece, sono 113,3 i miliardi di euro che in quell'anno sono stati sottratti all'erario. A livello territoriale le realtà più a rischio sono quelle del Sud: in Calabria la stima di evasione è al 24,2%, in Campania è al 23,2%, in Sicilia al 22,2% e in Puglia al 22%. Nelle regioni del Centro-Nord, invece, la situazione desta meno preoccupazioni. Infatti, in Veneto il tasso di evasione si attesta al 13,8 per cento, nella Provincia autonoma di Trento e in Friuli Venezia Giulia scende al 13,3%, in Lombardia al 12,5%, fino a fermarsi al 12 % nella Provincia autonoma di Bolzano.

Leggi Tutto »

Legge elettorale, passa la richiesta di referendum

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza poco prima della mezzanotte il quesito referendario, voluto dalla Lega, finalizzato all'abrogazione della quota proporzionale nella legge elettorale nazionale. A votare con 17 voti favorevoli il centrodestra, mentre le opposizioni del M5S e del centrosinistra hanno abbandonato l'aula. Nella commissione Bilancio da martedi' scorso e fino alla serata di ieri le minoranze hanno fatto ostruzionismo per allungare i tempi dell'approvazione. 

L'Abruzzo che per bocca del coordinatore regionale della Lega, il deputato Giuseppe Bellachioma, aveva puntato l'obiettivo di Regione apripista tra le cinque chiamate a licenziare entro il 30 settembre l'istanza referendaria, e' arrivato sesto. Proprio per questo, hanno ritirato i circa 2.300 emendamenti, sbloccando i lavori. "Politicamente abbiamo ottenuto una grande vittoria visto che l'Abruzzo e' arrivato sesto dopo aver sbandierato ai sette venti che sarebbe stata la prima a licenziare la istanza referendaria", hanno spiegato i consiglieri di opposizione. "Al di la' del fatto che in cinque regioni si sia gia' votato, tuttavia arriviamo nello stesso giorno delle altre, quindi abbiamo dato il nostro contributo come prima regione della Lega del centrosud - ha spiegato Bellachioma, da stamani all'Aquila -. Non ci sentiamo sconfitti, siamo una squadra ed abbiamo portato a casa il risultato. Ringrazio i commissari ed i consiglieri regionali che si sono prodigati in questi giorni, siamo comunque contenti per aver dato una soddisfazione a Salvini che domenica verra' in Abruzzo per salutarci e fare il punto della situazione", ha concluso Bellachioma.

Al termine dei lavori, il Presidente di Commissione Vincenzo D’Incecco si è dichiarato “estremamente soddisfatto per l’esito della votazione” e ha tenuto “a ringraziare tutti i dipendenti che hanno partecipato alla lunga ed estenuante discussione portata avanti dalle forze di opposizione”.

Secondo Daniele D’Amario (Forza Italia)  “è necessario, nell’approvare l’iniziativa referendaria volta all’eliminazione della parte proporzionale, integrare il quesito referendario con una nuova normativa elettorale basata su collegi uninominali, una diversa quota proporzionale e un premio di maggioranza per le coalizioni con una legge costituzionale che introduca l’elezione diretta del presidente della Repubblica”. “Il proposito – sostiene D’Amario con la sua iniziativa - è avanzare due proposte di legge di iniziativa regionale: una in materia elettorale che preveda il mantenimento di una quota significativa di proporzionalità fra i voti espressi e i seggi risultanti; l’altra di natura costituzionale per l’elezione diretta del Capo dello Stato”. Il Consigliere di Forza Italia ritiene necessario che la legge elettorale nazionale sia orientata a un principio maggioritario che favorisca il bipolarismo e la stabilità di governo nella legislatura e che scoraggi comportamenti trasformistici, garantendo massimo del pluralismo e della rappresentatività”

 

Le video interviste a Guerino Testa (Fratelli d'Italia) e Sara Marcozzi (Movimento 5 Stelle)

 

Leggi Tutto »