Primo Piano

Confartigianato, Abruzzo maglia nera nel 2017 

In Abruzzo, al 31 dicembre 2017, le imprese artigiane registrate sono 30.761, con una dinamica demografica nell'anno data da 1.668 iscrizioni e 2.268 cessazioni: la nati-mortalita' di impresa determina un saldo negativo di 600 unita', con un tasso di crescita pari al -1,9%. Il dato, seppur in miglioramento rispetto all'anno precedente (-2,1%), colloca di nuovo l'Abruzzo, insieme alla Sardegna, all'ultimo posto della graduatoria nazionale, guidata da Trentino Alto Adige (0%), Valle d'Aosta (-0,1%) e Lombardia (-0,4%). E' quanto emerge da un approfondimento condotto da Confartigianato Abruzzo su un'elaborazione della Confederazione nazionale, che ha analizzato dati Unioncamere-Infocamere.

Alla luce dei dati, in vista delle elezioni del 4 marzo, l' associazione regionale rilancia le cinque proposte contenute nel documento 'Per tornare a crescere' e chiede un 'impegno concreto' ai candidati abruzzesi che verranno eletti. A livello territoriale, la situazione peggiore e' nel Chietino, con un tasso di variazione del -2,5%, dato che colloca la provincia al centesimo posto della graduatoria nazionale. Seguono l'Aquilano (-2,3%, 99ma posizione), il Pescarese (-1,8%, 90ma posizione) e il Teramano (-1%, 49ma posizione). In particolare, a Chieti, al 31 dicembre 2017, ci sono 8.539 imprese artigiane: 418 quelle iscritte e 639 quelle cessate non d'ufficio, con un saldo pari a -221 unita'; il tasso di variazione, -2,5%, pur collocando il territorio provinciale agli ultimi posti della classifica nazionale, e' comunque in miglioramento rispetto all'anno precedente (-2,9%). A L'Aquila vi sono 6.907 imprese registrate: 344 quelle iscritte nel 2017 e 504 quelle cessate non d'ufficio, con un saldo pari a -160; il tasso di variazione al -2,3% conferma come vi sia stato un peggioramento rispetto al 2016 (-2,2%).

A Pescara le imprese sono 7.361 (430 iscritte e 568 cessate), con un saldo di -138: il tasso di variazione del -1,8% e' in peggioramento rispetto al 2016 (-1,2%). A Teramo, infine, vi sono 7.954 imprese artigiane (476 iscritte, 557 cessate), con un saldo pari a -81 unita'. Il tasso di variazione, -1%, e' in miglioramento rispetto all'anno precedente (-1,7%).  Nel corso degli incontri con i candidati in vista delle elezioni - altri appuntamenti con le forze politiche sono previsti nei prossimi giorni - le associazioni territoriali hanno presentato le cinque proposte contenute nel documento 'Per tornare a crescere' elaborato dalla Confederazione nazionale: ridurre la pressione fiscale e semplificare il sistema tributario; favorire l'accesso al credito; sostenere la crescita e la competitivita'; proseguire e migliorare gli interventi per il lavoro e la formazione; costruire un percorso di successo per Impresa 4.0 e l'utilizzo del digitale. 

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Blitz antidroga nel pescarese

È in corso dalle prime ore dell'alba una vasta operazione dei Carabinieri della Compagnia di Montesilvano che stanno eseguendo numerose ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni nelle provincie di Pescara e Teramo. I provvedimenti sono stati disposti dal gip del Tribunale di Pescara su richiesta della locale Procura a seguito di indagini svolte nei confronti di appartenenti ad un gruppo dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti operante nell'area a cavallo fra le due province e in particolare a Montesilvano. Impegnati circa 70 Carabinieri, unità cinofile ed eliportate. 

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Turismo, Abruzzo tra le regioni più accoglienti

L'Italia, il bel paese con piu' siti Unesco al mondo è solo quinta nella classifica dell'Organizzazione mondiale del turismo, con 50,7 milioni di arrivi internazionali, battuta da Francia, Usa, Spagna e Cina. Addirittura ottava per indice di competitivita' nel turismo per il World Economic Forum. Perche'? E' il tema del convegno L'Italia e la sua reputazione: una potenza turistica, organizzato da italiadecide con Intesa San Paolo, alla presenza del ministro di Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini. In esame "oltre 160 ranking per verificare l'appropriatezza della nostra posizione e le modalita' di misurazione", spiegano Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and Esternal Communication Officer di Intesa Sanpaolo, e Luciano Violante, presidente di italiadecide, lanciando l'idea di "un Osservatorio permanente sul turismo". Primo dato evidente e' che le classifiche cambiano, non poco, a seconda del punto di vista. Se ad esempio, spiega Patrizia Asproni, presidente Confcultura, in un paese "museo diffuso" come il nostro, ma molto piu' piccolo di Cina o Stati Uniti, si misurano gli arrivi internazionali per chilometri di territorio da scoprire 'disponibile', ecco che l'Italia diventa il paese piu' visitato dal turismo straniero, seguito da Regno Unito, Spagna e Francia (con Usa e Cina solo noni e decimi).

"Non solo molti dei report ufficiali sono influenzati dalle opinioni personali di chi e' delegato a rispondere - dice Asproni - ma i numeri dimostrano che abbiamo bisogno di nuovi indicatori che si basino su dati oggettivi". Prendiamo i musei: in un paese dove non esiste un solo Museo Nazionale e dove spesso i siti hanno capienze limitate, bisogna correre giu' fino alla 40/a posizione delle classifiche per incontrare gli Uffizi, prima galleria italiana per ingressi. Ma ripartendo i visitatori per lo spazio disponibile, ecco che saliamo al terzo posto. Lo stesso vale per le citta' d'arte, meta del 56% dei turisti stranieri in Italia: l'impatto arrivi/residenti elegge Venezia da 38/a a seconda citta' piu' visitata al mondo (dietro solo a Macao e certo non per l'arte), Firenze terza (ex 44/a), Milano sesta (ex 27/a) e Roma ottava (ex 12/a), lasciando Parigi e New York al quarto e dodicesimo posto. "Aderisco anche io al partito dei 'non indici' - esorta Franceschini -. Il tema urgente del turismo in Italia oggi e' governare una crescita impetuosa. Per questo abbiamo varato il Piano strategico. Dobbiamo puntare su un turismo sostenibile, di livello alto, che non e' di nicchia, ma conta milioni di persone in grado di capire e rispettare la nostra bellezza, portando ricchezza sul territorio".

Ma cosa si pensa dopo un viaggio in Italia? "L'83.9% ha un sentiment positivo, al Sud anche l'85%, con un +1.5% sul 2015-2016", racconta Mirko Lalli di Travel Appeal. L'Alto Adige la regione piu' amata, seguita da Basilicata e Val d'Aosta. Le piu' accoglienti sono Umbria, Val d'Aosta e Basilicata, mentre Calabria, Abruzzo e Trentino quelle dove si tornerebbe piu' volentieri.

I nostri competitor? "Chi fa ricerche sulle mete italiane, +11% nei primi 9 mesi del 2017, contemporaneamente guarda Spagna, Francia, Usa e Germania", dice Valentina Quattro di Tripadvisor Italia. Il punteggio medio degli alloggi e' un ottimo 4.2, ma stupisce il 4.05 sui ristoranti, in cui ci battono ben 10 degli 11 concorrenti a corto raggio. Gli americani i turisti che piu' apprezzano la nostra ospitalita', i russi i ristoranti e l'Ucraina le attrazioni. 

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Avezzano, il Consiglio di Stato conferma l’ ‘anatra zoppa’ e il Sindaco non ha la maggioranza

Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar Abruzzo in merito all'assegnazione dei seggi al Comune di Avezzano e pertanto si ha la cosiddetta "anatra zoppa", ovvero la maggioranza dei seggi spettante al candidato battuto al ballottaggio. Il Tar aveva accolto il ricorso presentato dall’ex sindaco Gianni Di Pangrazio, assegnando 13 seggi alla coalizione di centrosinistra e 9 a quella del centrodestra. In più di una circostanza il sindaco De Angelis aveva annunciato che qualora si fosse verificata questa ipotesi si sarebbe dimesso. In questa situazione il sindaco De Angelis si ritrova senza maggioranza nel consiglio. Il sindaco De Angelis, a questo punto, deve decidere se avviare un dialogo con i suoi avversari per cercare i numeri per governare o rassegnare le dimissioni. Ora sara' nominato un commissario ad acta per dare esecuzione immediata della sentenza. Si occupera' della sostituzione dei consiglieri comunali

"Giustizia e' fatta, e' stata ripristinata la volonta' popolare con la vittoria del programma scelto dalla maggioranza dei cittadini di Avezzano". Cosi' l'ex sindaco di Avezzano, Giuseppe Di Pangrazio, candidato della coalizione di centrosinistra alle elezioni amministrative di Avezzano, sulla sentenza del consiglio di stato che ha ribaltato la maggioranza in consiglio comunale assegnando 13 seggi al centrosinistra e 9 a quella di centrodestra che sostiene il sindaco in carica, Gabriele De Angelis. Il primo cittadino, al ballottaggio del 25 giugno scorso, ha vinto le elezioni prevalendo su Di Pangrazio: la coalizione di centrosinistra ha ottenuto oltre il 50 per centro nel primo turno con il candidato sindaco sotto il 50%. "La palla passa ora a De Angelis che sa benissimo che per una legge assurda si trova a fare il sindaco, pur avendo avuto molti meno voti di me - ha continuato l'ex sindaco - la volonta' popolare si e' espressa con oltre il 50 per cento a favore del programma del centrosinistra basato su solidarieta', sicurezza scolastica e Avezzano citta' territorio". Di Pangrazio non chiede elezioni anticipate: "De Angelis deve avere amore per la citta' e deve capire che un sindaco per prima cosa ha il dovere di sentire la volonta' popolare. Se prende in considerazione il nostro programma, non escludiamo nulla, vogliamo bene alla citta' e vogliamo l'attuazione del nostro programma senza inciuci e facendo tutto alla luce del sole". Il sindaco di Avezzano, De Angelis, ha annunciato una conferenza stampa per domani alle 12,00 in Municipio.

 

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Agcom, 2017 anno delle fake news sulle piattaforme online

 Il 2017 e' stato "l'anno dell'emergere di fenomeni patologici quali quello delle cosiddette 'fake news', e piu in generale della disinformazione veicolata sempre piu' spesso attraverso le nuove piattaforme online". Lo scrive l'Agcom nel rapporto dedicato al consumo di informazione, in cui rileva anche che "da un decennio almeno il sistema informativo ha iniziato a mostrare difficolta' a sostenere i propri costi. Ne hanno fatto le spese, per primi, i mezzi tradizionalmente di sola informazione, quali quotidiani e periodici. La riduzione dei ricavi sottostante all'affermazione di un modello informativo online e gratuito ha cosi' indotto gli editori a tagliare costi e investimenti nel prodotto informativo, innescando una spirale che si e' riflessa sulla qualita' dell'informazione e quindi sulla reputazione del mondo dei media". L'affermazione delle piattaforme online, poi, "ha portato - si spiega nel dossier - a dinamiche proprie della rete sostanziandosi in un processo di disaggregazione e disintermediazione dell'offerta informativa tradizionale e di successiva riaggregazione e reintermediazione da parte delle piattaforme stesse (social network e motori di ricerca)". Inoltre, in un contesto caratterizzato dallo 'spacchettamento' del prodotto informativo e da una fruizione frammentata dei contenuti (articoli, commenti, video, post), "le piattaforme digitali fungono da intermediari per l'accesso all'informazione online da parte dell'individuo, accesso che molto spesso - si legge nel rapporto - e' frutto anche dell'incidentalita' e casualita' della scoperta delle notizie da parte dello stesso cittadino, che peraltro rischia di non avere piena consapevolezza circa la natura e la provenienza dell'informazione".

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Tar Abruzzo, Amicuzzi: meno ricorsi per le spese legali eccessive

Problematiche relative alla ricostruzione nei crateri sismici conseguenti ai terremoti del 2009, del 2016 e del 2017, ricorsi dei cittadini extracomunitari e aumento del contenzioso tra gli ex agenti forestali e la Pubblica amministrazione alla luce della fusione con l'Arma dei Carabinieri. Sono alcuni dei punti segnalati dal presidente del Tar Abruzzo, Antonio Amicuzzi, nella relazione sullo stato della giustizia amministrativa presentata a L'Aquila in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario. Amicuzzi ha fatto accenno anche ai ricorsi elettorali trattati nell'ultimo anno, che hanno riguardato grandi citta' a partire dal capoluogo di regione, L'Aquila, e Avezzano, cosi' come piccoli centri come Rocca di Mezzo. "Anche nel corso dell'anno passato la realta' locale ha evidenziato problematiche particolari e precipue del nostro territorio, come quelle legate alla ricostruzione nei crateri sismici conseguenti ai terremoti del 2009, del 2016 e del 2017, ai rilevanti contenziosi legati agli appalti pubblici indetti per la ricostruzione - ha spiegato il presidente del Tar -, ai numerosi ricorsi contro il silenzio delle amministrazioni sulle istanze di indennizzo per riedificazioni e miglioramenti sismici, nonche' alle correlate richieste di esecuzione del giudicato e di nomina di commissari ad acta, che hanno anche comportato aggravi di spesa cui ha fatto seguito l'invio di numerose segnalazioni alla Procura regionale della Corte dei Conti"

I ricorsi depositati al Tribunale amministrativo regionale per l'Abruzzo hanno fatto registrare una flessione rispetto all'anno precedente, passando dai 625 del 2016 ai 546 del 2017. Tra le materie oggetto dei ricorsi hanno avuto preponderanza l'edilizia e l'urbanistica, seguite da esecuzione del giudicato, pubblico impiego e appalti, con questi ultimi che si sono ridotti rispetto all'anno precedente. Sono state 416 in tutto le sentenze di merito adottate nel corso del 2017 su un totale di 1.106 provvedimenti di merito e ben 523 i provvedimenti adottati in fase cautelare.

"Il minor ricorso alla giustizia amministrativa, come gia' avvenuto nell'anno 2016, potrebbe essere stato influenzato dall'incidenza, spesso molto rilevante, come in materia di appalti, delle spese da sostenere per incardinare i giudizi, soprattutto con riguardo al costo del contributo unificato da versare per la loro iscrizione al ruolo". Cosi' il presidente del Tar Abruzzo, l'avvocato Antonio Amicuzzi, nella relazione sullo stato della giustizia amministrativa in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario stamani a L'Aquila. Il presidente del Tribunale amministrativo ritiene che gli alti costi che deve sostenere chi vuole intraprendere la strada giudiziaria, sia una prospettiva piu' realistica rispetto ad un "sempre piu' corretto esercizio dell'azione amministrativa". "Desta sconcerto - ha aggiunto Amicuzzi - l'ipotesi che il ricorso alla giustizia amministrativa, da parte di soggetti che intendano tutelare interessi che ritengono lesi dall'azione amministrativa, possa in alcuni casi essere ostacolato o addirittura frustrato da mere ragioni economiche, anche se per i meno abbienti soccorre l'istituto del patrocinio a spese dello Stato, che, peraltro, nel corso dell'anno passato, presso questo tribunale, ha comportato la presentazione di ben 34 domande".

Dal presidente del Tar anche la denuncia di "forte carenza di magistrati", nonostante la quale, ha detto, "il Tar e' riuscito anche nel corso dell'anno 2017 a migliorare la risposta alle d omande di giustizia espresse dal territorio". In prima fila, ad ascoltare la relazione di Amicuzzi, tra gli altri, il presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, l'abruzzese Giovanni Legnini, arrivato alla sede del Tar insieme al presidente della Regione Luciano D'Alfonso e al direttore generale dell'ente, Vincenzo Rivera. Presente all'inaugurazione, poi, la senatrice del Pd Stefania Pezzopane. Dal vertice della giustizia amministrativa abruzzese, tuttavia, anche un mea culpa, per non essere "ancora riusciti a soddisfare l'esigenza del pieno rispetto del dovere di non eccessiva durata del processo". "Il nostro scopo principale - ha spiegato ancora Amicuzzi - e' quello di diminuire ulteriormente l'arretrato, costituito da 2.145 ricorsi formalmente pendenti alla data del 31 dicembre 2017, effettuando una programmazione nella fissazione delle cause da trattare nel merito caratterizzata da una equilibrata combinazione tra ricorsi a trattazione ordinaria di piu' risalente data, cause a trattazione normativamente prioritaria e giudizi assistiti da giustificate istanze di prelievo".

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Disabili, stanziati 180 milioni per ridurre le barriere architettoniche 

La Conferenza Unificata ha espresso parre favorevole alla proposta di riparto avanzata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in tema di barriere architettoniche. Con il via libera, ricorda una nota del Mit, potranno essere erogati 180 milioni di euro alle Regioni per contribuire al superamento e all'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Il ministro Delrio firmera' quindi il decreto interministeriale di concerto con il ministro dell'Economia delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. La misura, viene ricordato, e' stata voluta dal Governo inserendo nel Fondo Investimenti, previsto dalla legge di Bilancio 2017, il rifinanziamento della legge 13 del 9 gennaio 1989, 'Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati', che dal 2003 non veniva rifinanziata. Questi fondi, molto attesi dalle Regioni e dai cittadini, coprono buona parte dei fabbisogni inevasi fino al 2017, segnalati negli ultimi mesi dalle Regioni al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le Regioni ripartiranno a loro volta i finanziamenti ricevuti ai Comuni richiedenti per contribuire alle spese dei privati cittadini. Il riparto dei 180 milioni e' il seguente: Abruzzo 4,4 milioni, Basilicata 15,2 milioni, Campania 13,5 milioni, Emilia-Romagna 29,3 milioni, Lazio 19,2 milioni, Liguria 275 mila euro, Lombardia 25,3 milioni, Marche 11,3 milioni, Molise 1,1 milioni, Piemonte 25,7 milioni, Puglia 4 milioni, Sardegna 3,2 milioni, Sicilia 4,4 milioni, Toscana 2,9 milioni, Umbria 11 milioni, Veneto 8,4 milioni. Nelle proposte del Ministero Infrastrutture e Trasporti per il Fondo Investimenti di quest'anno sono stati richiesti ulteriori 160 milioni per i fabbisogni eccedenti, pari a circa 50 milioni, e per ulteriori fabbisogni. Dopo la firma, il decreto verra' pubblicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed entrera' in vigore dopo quindici giorni da quella data.

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Il 45% dei Comuni abruzzesi, non e’ in regola sul rispetto della parita’ di genere

Il 45% dei Comuni abruzzesi, cioe' 136 su 305, non e' in regola sul rispetto della parita' di genere nella composizione delle Giunte: solo 169 rispettano le norme di riferimento. E' quanto emerge da un'analisi condotta dalla Consigliera di Parita' della Regione Abruzzo, Alessandra Genco, che ha presentato un ricorso al Tar contro due Comuni - Tollo e Ripa Teatina (Chieti) - le cui amministrazioni sono state rinnovate dopo le ultime elezioni. Il punto della situazione e' stato fatto nel corso di una conferenza stampa indetta da Genco, affiancata dall'avvocato Antonella Zuccarini, dello studio legale Del Federico e associati, che sta seguendo le cause e che ha spiegato le leggi di riferimento (gli articoli 6 comma 3, 46 comma 2 e 1 comma 137 del Tuel e l'articolo 1 comma 137 della legge 56 del 2014). Analizzando i dati, emerge che la situazione peggiore e' nell'Aquilano: piu' della meta' dei comuni, 58 contro 50, cioe' il 54%, non sono in regola. Seguono il Pescarese (20 contro 26, 43%), il Chietino (42 contro 62, 40%) e il Teramano (16 contro 31, 34%). Per quanto riguarda i sindaci, i primi cittadini di sesso femminile sono il 12,79%, cioe' 39 su 305. I ricorsi al Tar riguardano i Comuni di Tollo e Ripa Teatina perche' sono i due enti non in regola tra i 50 con piu' di tremila abitanti le cui amministrazioni sono stare rinnovate dopo le elezioni del 2015. "La legge Delrio del 2014 - afferma Genco - stabilisce che i Comuni con piu' di tremila abitanti devono garantire nelle Giunte l'equilibrio del 40% del sesso meno rappresentativo. Subito dopo l'iscrizione a ruolo della causa il Comune di Tollo si e' messo in regola, mentre Ripa Teatina non lo ha fatto ed ha addirittura modificato lo Statuto comunale, togliendo la possibilita' di prendere un assessore esterno. A quel punto le iscrizioni a ruolo sono diventate tre: una anche per la modifica dello Statuto". "L'Abruzzo e' molto distante dal punto di arrivo - commenta la Consigliera di Parita' - I sindaci dovrebbero conoscere e rispettare la legge, ma molte volte il problema e' proprio che non conoscono la normativa. Le donne continuano a non stare dentro le amministrazioni, il luogo in cui si prendono le decisioni. Restano di competenza degli uomini, che non hanno il punto di vista femminile. La democrazia dovrebbe essere paritaria". 

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Le proposte di Confartigianato per la crescita

Ridurre la pressione fiscale e semplificare il sistema tributario; favorire l'accesso al credito; sostenere la crescita e la competitività; proseguire e migliorare gli interventi per il lavoro e la formazione; costruire un percorso di successo per Impresa 4.0 e l'utilizzo del digitale. Sono le cinque proposte contenute nel documento 'Per tornare a crescere' che Confartigianato Abruzzo ha predisposto in vista delle elezioni del 4 marzo. Rilanciando tali istanze, Confartigianato Abruzzo si rende disponibile ad incontrare le forze politiche e i candidati della regione per illustrare loro le proposte e fare il punto sulle priorità del territorio. Le cinque proposte rappresentano indicazioni per la prossima legislatura che la Confederazione rivolge alle forze politiche, con un messaggio chiaro: ''Ripartiamo dalle piccole imprese che rappresentano il 99,4% del tessuto produttivo e danno lavoro al 65,3% degli occupati''. Le proposte di Confartigianato sono sintetizzate in due messaggi-manifesto rivolti ai candidati alle elezioni: 'Sapete come raddrizzare l'Italia?' e 'Fateci una bella sorpresa: non fateci sorprese'. "Vogliamo che i soggetti che ambiscono a rappresentare l'Abruzzo in Parlamento -afferma il presidente regionale di Confartigianato, Luca Di Tecco- siano ben consapevoli di quali sono le priorità del territorio e, soprattutto, del mondo dell'artigianato e della micro e piccola impresa, cuore pulsante dell'economia regionale e nazionale. Abbiamo già avuto un confronto con alcuni dei candidati, su proposta degli stessi rappresentanti politici. Siamo a disposizione di tutte le altre forze politiche, che vorranno confrontarsi con noi, per valutare le nostre proposte per il rilancio del Paese". 

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Continua la crescita per i distretti industriali d’Abruzzo

Prosegue nel terzo trimestre 2017 l'andamento positivo dell'export dei esportazioni dei distretti abruzzesi, stando all'indagine Monitor dei distretti industriali dell'Abruzzo curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Si è difatti registrata una crescita del 6,1%, malgrado i problemi causati dal terremoto avvenuto a fine agosto 2016. Anche il dato complessivo dei primi tre trimestri è stato molto positivo (+7,8%).

Lo studio non prende in considerazione il distretto auto che include il colosso Sevel e l'indotto. «Quasi tutti i distretti abruzzesi si sono distinti per i risultati positivi. In evidenza i vini di Montepulciano (+11%), il mobilio abruzzese (+8,5%), l'abbigliamento sud-abruzzese (+6,5%) e nord-abruzzese (+6,2%). In lieve calo invece il distretto della pasta di Fara (-1,2%)», si legge nella nota di Intesa San Paolo. «A contribuire favorevolmente alla performance regionale - commenta Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo - sono stati sia i mercati emergenti (+8,6%) che i mercati maturi (+5,1%). Molto positive le performance di Cina e Hong Kong, ma anche in Russia; tra i mercati maturi spiccano invece Stati Uniti, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna».

Buono anche l'export del polo Ict dell'Aquila (+4,8%), anche se resta al di sotto dell'andamento dei poli tecnologici italiani, che nello stesso periodo hanno registrato una crescita del 15,6%. A generare questa ripresa nelle esportazioni del polo sono stati il commercio verso Cina e Giappone, bene anche Taiwan. Rallentamenti invece negli Stati Uniti.

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